CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Appello di FISICA, 17 gennaio 2011 1) Una particella di massa m = 1 kg viene lasciata libera di muoversi dalla sommità (A) di un piano inclinato. L’altezza AH del piano è pari a h = 6 m e l’angolo di inclinazione del piano è 30 °. Si determini: a) il lavoro compiuto dalla forza peso e quello della reazione normale al piano d’appoggio durante lo A spostamento della particella da A fino a B , alla base del piano inclinato. C B b) dopo aver raggiunto il punto B , la particella prosegue il suo moto lungo un piano scabro H (coefficiente di attrito =0.3). Calcolare a quale distanza BC, dalla base del piano inclinato, si arresta. 2) Due lamine metalliche infinitamente estese sono uniformemente cariche con densità di carica superficiale di segno opposto e modulo = 1.77 10-7 C/m2. La distanza d tra le lamine è 10 cm. Un elettrone (di massa me) si stacca, con velocità iniziale nulla, dalla lamina carica negativamente. Determinare: a) il campo elettrico fra le due lamine metalliche e la forza agente sull’elettrone. Per entrambi si precisino modulo, direzione e verso. b) la velocità dell’elettrone nell’istante in cui raggiunge la lamina positiva. [ Note: si trascuri la forza di gravità e = 1.6 10-19 C me = 9.11 10-31 kg 0 = 8.85 10-12 C2/Nm2 3) Un corpo di forma irregolare e di volume V = 30 cm3 ha al suo interno una cavità vuota di volume V0 = V/3. Il materiale di cui è costituito il corpo ha densità o doppia rispetto a quella dell’acqua. Il corpo viene immerso completamente in acqua. Determinare: a) la spinta di Archimede di cui risente il corpo, specificandone direzione e verso; b) la forza Fapp che è necessario applicare affinché il corpo all’equilibrio sia completamente immerso in acqua (specificare direzione e verso di Fapp). 4) Due moli di un gas perfetto biatomico passano dallo stato iniziale A a quello finale D, attraverso le trasformazioni reversibili AB (isoterma) , BC (isobarica ), CD (isovolumica), dove pA= 2 104 N/ m2, pB= 0.5 pA , VC= VA= 1 m3, pD= 0.25 pA. a) si disegnino nel piano ( V, p) le trasformazioni AB, BC e CD e si determinino le coordinate termodinamiche (p,V,T) dei punti A, B, C, D b) si calcoli il lavoro totale compiuto dal gas durante le trasformazioni da A fino a D e la corrispondente variazione totale di energia interna . [ Nota: R= 8.31 J/Kmole ] SCRIVERE IN MODO CHIARO. GIUSTIFICARE BREVEMENTE I PROCEDIMENTI. SOSTITUIRE I VALORI NUMERICI SOLO ALLA FINE. NON SCORDARE LE UNITA` DI MISURA. Testi, soluzioni ed esiti alle pagine: www2.fisica.unimi.it/bettega/ (AD), qinf.fisica.unimi.it (EN), www.mi.infn.it/~sleoni (OZ) SOLUZIONE ESERCIZIO 1 a) Il lavoro compiuto dalla forza peso e quello compiuto dalla reazione normale al piano durante lo spostamento della particella da A fino a B sono rispettivamente : dove P// è la componente della forza Peso parallela ad AB e d è la lunghezza LPeso = P// d di AB LNormale = N// d dove N// è la componente della forza Normale parallela ad AB Indicata con h l’altezza AH del piano inclinato , si ha : P// = P sen30° = mg sen30° ; d = h / sen30 e pertanto LPeso = mg h = 58.8 J. (Piu’ rapidamente il lavoro della forza Peso può essere calcolato come differenza dei valori dell’energia potenziale associata al campo della forza Peso in A e in B , U(A)-U(B) , che vale mgh-0 = mgh) . N// = 0 e pertanto LNormale = 0 b) Quando raggiunge il punto B la particella ha energia meccanica E(B) uguale a quella che aveva nel punto A , E(A). Inoltre E(B) è tutta energia cinetica, Ecin (B), in quanto U(B) =0). Nel tratto BC compie lavoro (LBC ) solo la forza di attrito particella – piano, pertanto il lavoro compiuto dalla forza risultante agente sulla particella che si sposta da B a C è LBC = -mg (BC). Per il teorema lavoro – energia cinetica LBC= Ecin (C) - Ecin (B) = 0 – E(A) = - mgh Si ha quindi -mg (BC) = - mgh da cui (BC) = h/ = 20 m SOLUZIONE ESERCIZIO 2 a) Le due piastre piane cariche producono al loro interno un campo 1.77 10 7 C / m 2 E i i (20 10 3 N / C ) i 2 2 12 0 8.85 10 C / Nm ossia perpendicolare alle due piastre e con verso dalla piastra positiva a quella negativa. La forza elettrica subita dall’elettrone è pari a 1.77 10 7 C / m 2 14 Fe qE eE ( e)( )i (1.6 10 19 C ) i N i ( 0 . 32 10 ) 0 8.85 10 12 C 2 / Nm 2 ossia è diretta lungo x con verso concorde all’asse. b) L’ accelerazione subita dall’elettrone è unicamente dovute alla forza elettrostatica, originata dal campo elettrico: Fe m e a e eE ossia: eE (1.6 10 19 C )( 20 10 3 N / C ) ae i (3.52 10 15 m / s 2 )i 31 me 9.1 10 kg Essendo l’accelerazione costante, il moto all’interno delle due piastre è rettilineo uniformemente accelerato, per cui il legame fra velocità e posizione (quando l’elettrone urta l’armatura) è dato da: v 2e v 02e 2a e ( x f x i ) 0 2a e d 2a e d ve 2a e d 2(3.52 10 15 m / s 2 )(0.1m ) 2.65 10 7 m / s SOLUZIONE ESERCIZIO 3 a) La spinta di Archimede è la forza, diretta verticalmente verso l’alto, che agisce su un corpo immerso in un fluido. L’intensità di tale forza è pari al peso del fluido spostato dal corpo. Nel caso in esame: FA m f g H 2 0Vg m kg 30(10 2 m) 3 9.8 2 3 m s 0.294 N 0.3 N 10 3 b) All’equilibrio, la somma vettoriale delle forze agenti sul corpo è pari a zero. Ftot Fapp Fg FA 0 Proiettiamo ora l’equazione precedente sull’asse y verticale, supponendo Fapp concorde in verso con l’asse y: Fapp Fg FA 0 Fapp Fg FA Fapp mc g m f g ( mc m f ) g ( c (V V0 ) f V ) g V 2 f (V ) f V g 3 4 ( 1) f Vg 3 f Vg 3 1 kg m 10 3 3 30 10 6 m 3 9.8 2 3 m s 2 9.8 10 N Il segno della forza applicata è risultato positivo, quindi il verso è concorde con quello del semiasse positivo y (come la spinta Archimedea) . SOLUZIONE ESERCIZIO 4 a) p A C B D V pA = 2 10 4 N/ m2 VA = 1 m3 TA = pA VA / n R = 1203.4 K pB = 0.5 pA = 10 4 N/ m2 VB = 2 VA = 2 m3 TB = 1203.4 K pC = pB = 0.5 pA = 10 4 N/ m2 VC = VA = 1 m3 TC = pC VC / n R =0.5 pA VA / n R = 601.7 K pD = 0.25 pA = 0.5 10 4 N/ m2 VD = VC = VA = 1 m3 TD = pD VD / n R =0.25 pA VA / n R = 300.8 K b) Ltot = LAB + LBC + LCD LAB = nR TA ln (VB / VA ) = 13860 J LCD = 0 J Ltot = 3860 J ∆E = n cV (TD - TA) = - 37500 J LBC = pC (VC - VB ) = - 10000 J