APPLICAZIONE NUMERICA Valutiamo le intensità delle forze gravitazionali ed elettriche tra nucleoni (protoni e neutroni) Forza gravitazionale G* m1*m2/d2= =6,67*10-11*(1,67*10-27)2/(10-15)2=1,9*10-34[N] Forza elettrica K*q1*q2/d2= =9*10+9*(1,6*10-19)2/(10-15)2=2,3*10+2[N] Nel confronto tra la forza elettrica e gravitazionale, appare evidente come la prima sia enormemente più grande della seconda (2,3*10+2[N] / 1,9*10-34[N]=1,21*10+36) Perché allora i nuclei non si disintegrano immediatamente? Per rispondere a tale interrogativo è necessario ipotizzare un’altra iterazione, attrattiva e di intensità enorme confermata dal fatto che per allontanare le particelle dal nucleo occorre spendere una enorme q.tà di energia. Tale forza è chiamata interazione nucleare forte. Essa agisce solo a breve distanza ~ 10-15 [m] ed è ~ 105 volte più piccola delle dimensioni di un atomo. Per giustificare questa interazione si suppone l’esistenza di una forza di scambio: protone e neutrone si scambierebbero rapidissimamente fra di loro (come un ping-pong) una particella carica positiva o negativa pari a quella dell’elettrone con l’effetto di convertire il protone in neutrone e viceversa. Lo scambio sarebbe così rapido che il protone non avrebbe il tempo di sperimentare la repulsione di un altro protone del nucleo in quanto prima di reagire diventerebbe un neutrone (meccanica quantistica) La particella di scambio deve essere dotata di massa e pari a ~ 273 volte quella dell’elettrone (scoperto dal premio nobel per la fisica 1950 nel 1947 dal fisico britannico Cecil Frank Powell) A tale particella fu dato il nome di mesone ¶ La forza nucleare debole determina decadimenti radioattivi, ovvero processi nucleari contraddistinti dall'emissione spontanea di particelle da parte di nuclei particolarmente pesanti; tra l'altro ha anche la funzione di regolare il ritmo delle reazioni nucleari che avvengono nelle stelle.