Relazione finale relativa al lavoro svolto su smart.thinktag.it Il

Relazione finale relativa al lavoro svolto su smart.thinktag.it
Nome e Cognome: Giulia Plebs
Matricola: 711951
Anno di immatricolazione: 2007/2008
Tag sviluppata: Il Viral Marketing
Il passaparola nel Web: il Viral Marketing
Ralph F. Wilson, noto consulente di E-Commerce, definisce il Marketing Virale in questo
modo: “What does a virus have to do with marketing? Viral marketing describes any strategy that
encourages individuals to pass on a marketing message to others, creating the potential for
exponential growth in the message's exposure and influence. Like viruses, such strategies take
advantage of rapid multiplication to explode the message to thousands, to millions”.
Credo che nel marketing virale possano rientrare tutte quelle iniziative di marketing che
offrono una grande efficacia ad un costo contenuto, se non minimo, e che sfruttano il "naturale
passaparola" dell'individuo (e su web l'azione, lo sappiamo, è molto più potente, veloce, e diffusa)
per diffondere la comunicazione a supporto di un prodotto/servizio.
Il primo caso più noto di marketing virale probabilmente è quello di Hotmail.com, il servizio
di e-mail gratuito che aggiungendo a tutti i messaggi inviati dai propri utenti un breve "strillo" (non
troppo invadente) ha sfruttato come media pubblicitario la comunicazione personale dei propri
clienti (che si sono trasformati, così, in propagatori del messaggio pubblicitario).
Il marketing virale, però, presuppone un ruolo più attivo nel propagatore (l'individuo e non il
messaggio, come nel caso di Hotmail) per meritare questa considerazione (vedi il caso di The Blair
Witch Project). Per chiarire il concetto ecco un esempio concreto.
Il caso: il cliente tiziocaio.com, start-up internettiana di e-commerce , si trova dopo un anno
dalla sua nascita ad avere quasi terminato il suo budget comunicazione con attività di branding che
non hanno generato ne traffico ne vendite on-line. Si decide di investire il budget residuo in attività
di comunicazione più incisive e la scelta cade su un concorso con allettanti premi in palio.
Il meccanismo virale: non basta "costruire" un concorso per aumentare il traffico perché i
clienti si ritrovano su un sito ancora sconosciuto, è quindi necessario diffondere l'iniziativa per
attirare nuovi visitatori e poiché il budget era minimo, si ricorre ad un meccanismo di marketing
virale (a supporto di alcune azioni di comunicazione) per assicurarsi il maggior ritorno possibile in
termini di iscritti. Per partecipare al concorso, infatti, è necessario registrarsi sul sito (possibilmente
con dati veri, pena l'esclusione in caso di vincita) entro una certa data. In fase di registrazione
l'utente può invitare altri 5 amici, inserendo in apposite caselle un messaggio personale e i 5
indirizzi e-mail, innescando il meccanismo "vinci-tu-vinco-io": se un amico invitato vince, il
"diffusore" riceve lo stesso premio. Poiché nella vita nessuno fa niente per niente in questo caso
l'incentivo era piuttosto allettante perché convincendo 5 amici a registrarsi si moltiplicavano per 5
le probabilità di vincita.
Risultato: con un budget contenuto ed in pochissimi giorni si è passati da un numero di
iscritti inferiore a 200 ad un numero di iscritti superiore a 13.000, ed hanno iniziato a crescere anche
le vendite on-line Almeno il 50% degli iscritti risultava "legato" ad un "diffusore" (ovvero era stato
invitato da un utente).
Considerazioni varie: le difficoltà aguzzano l'ingegno, ed è il caso del Viral Marketing,
spesso usato in situazioni estreme (budget ridotto); il mezzo più utilizzato per la "diffusione" di
messaggi è sicuramente l'e-mail e l'aggravarsi del fenomeno spamming costituisce, a mio parere, un
ostacolo da superare per ogni iniziativa virale; il marketing virale più puro e naturale lo fanno le
aziende che offrono un servizio così esemplare che l'individuo che ne trae beneficio non può fare a
meno di raccontarlo ad altri.
Aggiungerei un punto che a mio parere è fondamentale ovvero "la profonda riflessione sul
soggetto da divulgare". Il marketing virale per ottenere risultati presuppone un’idea forte altrimenti
è solo rumore di fondo, nella migliore delle ipotesi consentirà di fare conoscere un poco di più il
marchio, magro risultato se poi ci si accorge che sotto non c'è nulla.
Online, dato il clima di sfiducia che attanaglia i consumatori, poter contare su clienti che
"parlino bene" del proprio e-shop diviene una vera e propria strategia di marketing. Ovviamente
perché questo avvenga il servizio offerto deve essere degno di menzione tra le chiacchierate
virtuali degli utenti.
Esempio tipico, sul quale applicare il concetto di Viral Marketing è sulle newsletter. Ovvero
tramite uno stratagemma che può essere un test, un gioco, un sondaggio, far sì che il ricevente di
tale newsletter sia indotto a comunicarne l'esistenza ad amici e colleghi. Molto più efficace, se la
newsletter è talmente interessante di per sé da portare l'utente a segnalarla.
I principali strumenti di Viral Marketing sono:
1. Servizi gratuiti di e-mail: un classico esempio di cosa può accadere attivando una
campagna di Viral Marketing è offerto dalle caselle mail gratuite. Consiste nell’aggiunta, nel testo
della mail di un messaggio pubblicitario, redatto dal provider del servizio (es. ottieni la tua mail
gratuita su... ecc). In tal modo il messaggio si diffonde all'interno della rete degli amici o clienti di
chi ha usufruito del servizio
2. Giochi gratuiti online: rappresenta un’evoluzione del Viral Marketing. Meglio noto come
Games Advertising, il fenomeno di basa sulla distribuzione di giochi on-line in maniera gratuita. Gli
utenti giocano online e/o scaricano una versione desktop. Possono distribuirla ai loro amici. La
funzione principale del Games Adv è quella di mettere in circolo giochi per computer per
promuovere un prodotto o una marca. Le imprese possono in questo modo far conoscere il proprio
brand e la propria azienda, possono lanciare un nuovo prodotto o innescare una nuova tendenza
colpendo il giusto target in un arco di tempo che, rispetto ai media tradizionali, è decisamente più
limitato.
3. Ebooks: il messaggio è diffuso condividendo un ebook con altri webmaster. E’ possibile
concedere la copia dell'ebook con l'unica clausola che questa avvenga integralmente anche con l'"ad
copy". I webmaster, a loro volta, fanno la stessa cosa con i visitatori dei loro siti e, in breve tempo,
un messaggio raggiunge moltissime persone.
4. Articoli: consiste nella redazione di articoli ad esempio sulla propria azienda, inserendo in
calce la firma e un riferimento. Altri utenti possono pubblicare a loro volta l'articolo e i dati
dell'autore. Anche questa è una forma di marketing virale.
5. Templates: la progettazione di template che contiene le informazioni e riferimenti degli
autori può aiutare a mettere in circolo un brand, un prodotto e dare risonanza ad un’attività
imprenditoriale.
Rientrano tra gli strumenti di viral marketing anche gli scambi link-banner-inserimento nei
motori di ricerca, la segnalazione di un sito nei forum-newsgroup e i pulsanti Invia/segnala ad un
amico.
I commenti che ho inserito riguardanti le lezioni del Prof. Paini sono i seguenti:

Lezione 1:http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-1-17-maggi-2
Ciao ragazzi!! Finalmente, dopo un po' di fatica per capire come funziona la piattaforma e
cosa devo fare, mi ritrovo a scrivere anche io un commento alla prima lezione; non essendo
frequentante ho letto molti dei vostri commenti e ho notato che gli argomenti principalmente
trattati sono i più importanti e per non essere ripetitiva ho deciso di trattare una pratica
particolare di e-commerce che si sta sviluppando in Italia da qualche anno: la spesa a
domicilio. Su internet troviamo una miriade di siti che offrono questo servizio e quasi tutte
le maggiori catene di supermercati lo offrono; l'utente sceglie cosa vuole comprare e indica
l'ora e il luogo dove vuole che la spesa sia consegnata e paga al ritiro aggiungendo un
piccolo prezzo di consegna. Il servizio offerto è sicuramente molto "invitante", chi non si
risparmierebbe il caos del supermercato (soprattutto nel weekend), le code alla cassa, le
ruote dei carrelli storti e i viaggi per portare la spesa dalla macchina in casa? Risulta
conveniente soprattutto per persone anziane e disabili che, nella maggior parte dei casi,
hanno anche uno sconto sul prezzo del servizio. L'unica cosa che mi lascia un po' perplessa
è la sicurezza che, in questo caso, NON ho sulla qualità del prodotto: se vado io
personalmente posso scegliere la frutta più fresca o i prodotti con scadenza lunga; in questo
modo potrò verificare il tutto una volta che la spesa sarà già consegnata e se trovo qualche
difetto? Da nessuna parte si trovano informazioni a riguardo.
Ma questo margine di
incertezza lo troviamo in tutti i siti di e-commerce...

Lezione2: http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-2-18-maggi-2
Buongiorno a tutti!! (o forse Buonasera ormai...) Anche questa volta mi sono divertita a
leggere tutti i commenti per capire l'argomento della lezione 2 e ho deciso di inserire un
commento che si collega all'argomento che ho deciso di trattare nella mia pagina per
l'esame: il Viral Marketing. Questo tipo di maketing mira alla difussione in brevissimo
tempo di un messaggio pubblicitario a un elevato numero di utenti finali. Più l'idea sarà
originale, più il nostro passarola sarà efficente in quanto un utente la passerà ad un'altro e
così via di modo che essa sarà diffusa velocemente in una data popolazione. Il meccanismo
di diffusione del messaggio in una campagna di viral marketing è molto simile ai
meccanismi di diffusione dei virus su Internet. In generale quando un virus contagia un PC,
tale PC diffonderà il virus ad altri PC, ogni macchina contagiata diffonderà a sua volta il
virus ad altre macchine. Il termine "Viral Marketing o Marketing Virale" scelto per questa
strategia stà proprio ad indicare la somiglianza di propagazione con quella dei virus.
Un esempio di viral marketing ben riuscito è strategia utilizzata da Hotmail.com che in poco
più un anno riuscì, ad acquisire 12 milioni di abbonati spendendo relativamente poco, in
campagna marketing ed in promozione. Hotmail.com regalava un servizio di indirizzo email
e si aggiungeva, in coda ad ogni messaggio inviato, un piccolo messaggio che dice "Anche
tu puoi ottenere il tuo indirizzo email gratuito a www.hotmail.com".

Lezione 3: http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-3-24-maggi
Ciao a Tutti!! Per quanto riguarda la lezione numero tre ho scelto di parlare di ecoturismo,
argomento trattata anche in un capitolo della mia tesi. Il termine deriva da una fusione tra
ecologia e turismo e indica un turismo che si impegna in ambito ambientale e sociale.
Hector Ceballos-Lascurain lo definisce come: "Viaggiare in aree naturali relativamente
indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo
scenario, le suee piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente
(passata e presente) delle aree di destinazione". L'argomento è trattato con grande interesse
dal WTO che ne definisce alcuni aspetti peculiari: è mirato alla promozione di uno sviluppo
sostenibile del settore turistico, non determina il degrado o l'esaurimento delle risorse
ovvero minimizza l'impatto, concentra l'attenzione sul valore intrinseco delle risorse naturali
rispondendo ad una filosofia più biocentrica che antropocentrica, richiede all'ecoturista di
accettare l'ambiente nella sua realtà senza pretendere di modificarlo o adattarlo a sua
convenienza, si fonda sull'incontro diretto con l'ambiente e si ispira ad una dimensione
cognitiva diretta; i suoi obiettivi sono: compatibilità ambientale e socio-culturale come
condizione fondamentale, apporto di benefici per i progetti di protezione dell'ambiente e per
la popolazione locale (partecipazione, creazione e ampia distribuzione di reddito),
accrescimento della consapevolezza ambientale e maggiore accettazione della conservazione
della natura come uso del territorio proficuo e adeguato (sia tra i turisti che tra gli altri
soggetti interessati allo sviluppo locale). Su internet sono molti i siti che parlano di
ecoturismo ma soprattutto che propongono eco-località ed eco-strutture.
 Lezione 4: http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-4-31-maggi
Ciao ragazzi!! Dopo aver scelto di affrontare la tag della Fidelizzazione ho googlato il
termine in cerca di qualche informazione e spunto e ho terovato una strategia molto
interessante applicata da Alitalia per conquistare i suoi clienti: il programma MilleMiglia.
Innanzitutto chiariamo il concetto di fidelizzazione: insieme di tecniche e di attività di
marketing che mirano ad agevolare l'instaurazione di un rapporto duraturo nel tempo con il
consumatore. E' una delle attività di marketing più produttive e redditizie. Mantenere un
cliente nel tempo è un investimento fruttuoso ed i costi del marketing sono enormemente più
bassi rispetto alle attività di acquisizione di nuovi clienti. Un cliente fidelizzato e soddisfatto
è non solo più propenso al riacquisto, ma è anche predisposto a segnalare ad altri potenziali
clienti l’impresa e i suoi prodotti e/o servizi mediante un passaparola positivo. Ciò accresce
la notorietà, la reputazione e l’immagine aziendale, producendo ulteriore fiducia. a
fidelizzazione del cliente è un’attività continua che richiede attenzione e cura, ma che
garantisce, soprattutto nel medio-lungo periodo, un reale ritorno dell’investimento.
Alitalia mette in atto una stategia di fidelizzazione con il programma MilleMiglia tramite il
quale si possono accumulare punti che ti permettono di usufruire di privilegi, offerte speciali
e tanti servizi dedicati. Accumulando miglia con Alitalia e i Partner Aerei e Commerciali del
programma, puoi ottenere biglietti premio per raggiungere le destinazioni che preferisci. In
più hai la possibilità di accedere ai Club Esclusivi Alitalia, veri universi di privilegi e
vantaggi. Al programma aderiscono anche Esselunga, Vodafone, VISA, Q8, Erg e molte
catene alberghiere come Accor, Best Western, Starhotels e tanti altri. Questa strategia
invoglia sicuramente il cliente a scegliere il servizio di Alitalia offrendo proposte
vantaggiose per tutti.
 Lezione 5: http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-5-1-giugno

Ciao
a
tutti!
Nel mio commento alla lezione 5 vorrei parlare del QR-Code: codice a barre bidimensionale
a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata.
Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette
tramite un telefono cellulare o uno smartphone. Il nome QR è l'abbreviazione dell'inglese
quick response (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere
una rapida decodifica del suo contenuto. Il codice QR fu sviluppato nel 1994 dalla
compagnia giapponese Denso Wave,[3] allo scopo di tracciare i pezzi di automobili nelle
fabbriche di Toyota. Vista la capacità del codice di contenere più dati di un normale codice a
barre, venne in seguito utilizzato per la gestione delle scorte da diverse industrie. Nel corso
degli anni 2000 alcune di queste funzioni vennero progressivamente assolte dalle etichette
RFID. Nel 1999 Denso Wave ha rilasciato i codici QR sotto licenza libera, favorendone così
la diffusione in Giappone. Nello stesso anno NTT docomo, la principale compagnia di
telefonia mobile del paese, ha lanciato i-mode, sistema per l'utilizzo del web dal telefono
cellulare. In poco tempo i-mode divenne molto popolare tra i giapponesi, e già all'inizio del
XXI secolo cominciavano ad essere sviluppate applicazioni per cellulari orientate verso la
comodità. In questo contesto di sviluppo pervasivo del web mobile nella vita quotidiana dei
giapponesi, i codici QR si rivelarono utili per sollevare le persone dal noioso compito di
inserire dati nel proprio telefonino. Così, dalla seconda metà degli anni 2000, divennero
sempre più comuni le pubblicità che ricorrevano all'uso dei codici QR stampati sulle pagine
di giornali e riviste, o sui cartelloni pubblicitari, per veicolare facilmente indirizzi e URL.
Per qualche tempo in Giappone si diffuse anche l'utilizzo dei codici QR sui biglietti da visita
per semplificare l'inserimento dei dati nella rubrica del cellulare. Questa usanza subì però un
notevole rallentamento con lo sviluppo dei sistemi di trasmissione dati via infrarossi.
Nel settembre 2005, negli Stati Uniti, è nato il progetto Semapedia che permette di
collegare, tramite codice QR, i luoghi fisici alle relative descrizioni su Wikipedia.
In Europa e negli Stati Uniti la diffusione popolare dei codici QR è stata lenta, ma dalla fine
degli anni 2000, favorita anche dallo sviluppo del mercato degli smartphone, la tecnologia
ha acquistato maggiore notorietà, anche in Italia. Sono infatti molte le applicazioni gratuite
di lettura dei QR distribuite sia dall'Android Market, che da App Store o da altri siti web.
Inoltre diversi siti, tra cui l'open source ZXing Project, offrono l'opportunità di generare i
codici gratuitamente.

Lezione 6: http://smart.thinktag.org/en/resources/turismatica-tag-della-lezione-6-7-giugno
Ciao colleghi!!Dopo aver letto tutti i vostri commenti mi spiace non aver seguito queste
lezioni ma tra lavoro,tesi e gli utlimi esami non ho proprio trovato tempo.
Scorrendo le tag ho deciso di parlare di NearestWiki (termine a me fin'ora sconosciuto).
NearestWiki è un’interessantissima applicazione che sfrutta la tecnologia della realtà
aumentata e il database di Wikipedia. NearestWiki ha infatti un database di punti di
interesse dei luoghi più importanti del mondo. Quando ci troviamo in prossimità di uno di
questi luoghi, basta lanciare il programma, mettere l’iPhone in landscape mode e inquadrare
il luogo stesso: dopo pochi instanti verranno mostrate tutte le informazioni prese
direttamente da Wikipedia (tutte in italiano), con tanto di immagini. Altra funzione
interessante è la possibilita di vedere sul display tutti i luoghi presenti nel database, con
tanto di distanza rispetto al punto in cui ci troviamo e indicazioni su Mappe.
Si tratta quindi di un nuovo modo per conoscere storia e curiosità di un determinato
monumento, ad esempio, utilizzando il nostro iPhone e una connessione internet.
Quando tutti potremo permetterci un iPhone non avremo più bisgno delle guide turistiche...
Le tag che ho inserito nelle lezioni sono:
 Lezione 1: spesa a domicilio
 Lezione 2: turismo verde
 Lezione 3: passaparola on-line
 Lezione 4: conquista del cliente
 Lezione 5: quick response tag
 Lezione 6: Nearestwiki
La tag che ho scelto di discutere ed analizzare è il Viral Marketing.
Link alle risorse inserite:
1. http://smart.thinktag.org/en/resources/msc-viral-marketing-video-e-msc-friends2. http://smart.thinktag.org/en/resources/facebook-un-potente-mezzo-per-il-viral-m
3. http://smart.thinktag.org/en/resources/i-sei-principi-del-viral-marketing-di-wi
4. http://smart.thinktag.org/en/resources/il-principio-di-viral-marketing-in-un-vi
5. http://smart.thinktag.org/en/resources/il-passaparola-sul-web-il-viral-marketin
Link alle risorse commentate:
1. http://thinktag.org./en/resource/audioguida-qrecords
2. http://thinktag.org./en/resource/los-angeles-noir
3. http://thinktag.org./en/resource/equinoxe-viaggi-a-contatto-con-la-natura
4. http://thinktag.org./en/resource/trasformare-il-rumore-in-energia-e-possi
5. http://thinktag.org./en/resource/i-social-network-e-la-geolocalizzazione6. http://thinktag.org./en/resource/tripadvisor-e-trivago
7. http://thinktag.org./en/resource/tmc-il-traffivo-sparisce
8. http://thinktag.org./en/resource/entri-nudo-esci-vestito-un-esempio-di-ma
9. http://thinktag.org./en/resource/autostradeit-carpooling
10. http://thinktag.org./en/resource/flash-mob-black-eyed-peas
Commento inserito riguardante il libro del Prof. Boaron:
Ammetto di essere colpevole d'ignoranza in materia informatica e ho avuto qualche difficoltà nella
comprensione di alcuni argomenti trattati nel libro in quanto il suo contenuto è molto specifico e
tecnico. Fortunatamente lo studio è stato agevolato dalla parte sul web che, mettendo in pratica le
spiegazioni, ti aiuta a capire meglio l'argomento. Ho trovato molto interessanti i capitoli che
spiegano come impostare e gestire un sito web, nel nostro futuro lavoro ci serviranno sicuramente
queste nozioni. Il tutto mi porta a parlare di web marketing che si affianca alle strategie di
promozione/vendita tradizionali e alle analisi di mercato offline, permettendo di avviare una
relazione con il pubblico di questo canale. La strategia alla base di un progetto di web marketing è
far ottenere al sito la massima visibilità. Coerentemente con l'obiettivo, la tattica principale è
portare il proprio sito web ai primi posti nelle pagine dei risultati di un motore di ricerca, allo scopo
di renderli più visibili di quelli dei concorrenti, e quindi preferibili. Per raggiungere questi obiettivi
possiamo sfruttare molti strumenti come la SEO o la SEM; importantissimo è il parametro di
valutazione del sito utilizzato da Google, il PageRank che da per ogni sito e per ogni pagina il
livello di pertinenza nel suo settore. In un momento in cui il turismo è considerato uno dei settori
più importanti dell'economia italiana la concorrenza si fa forte e noi dovremo essere pronti a
utilizzare al meglio Internet per promuovere i nostri servizi.
Commento inserito riguardante il libro del Prof Goetz:
Ho tardato nell’inserimento del commento al libro del Professor Goetz in quanto ho sentito
l’esigenza di soffermarmi di più nel suo studio; il testo ha dei contenuti abbastanza specifici e mi
consola leggere nei vari commenti che non sono l’unica ad aver avuto qualche difficoltà.
Nei vari capitoli impariamo a conoscere i processi che offrono nuove possibilità di vendita in rete
alle imprese dei propri prodotti e servizi. Vorrei soffermarmi sul come e il perché, on-line, cambia il
comportamento del consumatore. Il cliente ha, in questo caso, maggiore possibilità di reperire
informazioni rilevanti su ciò che sta cercando ad un costo relativamente basso; si elimina, in oltre, il
costo di trasporto perché visitando un e-commerce site la distanza fisica tra impresa e consumatore
è inesistente. Le nuove forme di comunicazione multimediale permettono la costruzione di ambienti
artificiali dove è possibile socializzare una conoscenza di consumo di tipo contestuale, ma non
necessariamente codificata e dove linguaggi specifici e background d’esperienze nascono
spontaneamente. Le nuove tecnologie permettono anche una grande interattività tra soggetti dove le
imprese interagiscono in modo efficace coi loro clienti e i clienti potenziali e i consumatori
interagiscono fra loro. Il One-stop shopping è la possibilità di acquistare prodotti complementari da
terza parti specializzate (i fornitori si mettono d’accordo fra loro e collaborano offrendo al cliente
un “pacchetto” contenente tutti i servizi richiesti). Tutto ciò fa si che si crei una maggior
eterogeneità nella domanda, la ricerca delle informazioni è più efficiente e veloce, si ha una
maggior propensione per comunicazioni mirate e direttamente sollecitate, cresce l’esigenza di
specializzazione dell’offerta, si ha una sensibilità superiore al prezzo e si creano esperienze “flow”
(la persona perde la cognizione si se stessa e del tempo quando è collegata in rete).
Mi è sembrato giusto spiegare come tutto quello che abbiamo studiato influenzi i comportamenti del
consumatore che in futuro sarà nostro cliente.
I link alle coppie di risorse connesse:
1. http://thinktag.org./en/resource/valorizzazione-tramite-la-pubblicita-onl
http://thinktag.org./en/resource/esempio-di-un-socialnetwork--2
2. http://thinktag.org./en/resource/turismo-high-tectag-scelta
http://thinktag.org./en/resource/ttg-news-le-spiagge-della-riviera-romagn
3. http://thinktag.org./en/resource/e-commerce-turismoil-settore-online-conhttp://thinktag.org./en/resource/the-travel-news
4. http://thinktag.org./en/resource/advertaising-online-aumentano-i-consumi
http://thinktag.org./en/resource/pubblicita-su-facebook--2
5. http://thinktag.org./en/resource/audioguida-qrcodes
http://thinktag.org./en/resource/guide-virtuali-e-quadri-in-3d-al-museo-c
6. http://thinktag.org./en/resource/enjoy-perugia-scopri-il-centro-storico-c
http://thinktag.org./en/resource/beni-culturali-e-realta-aumentata
7. http://thinktag.org./en/resource/aggiorniamo-il-nostro-navigatore
http://thinktag.org./en/resource/tmc-il-traffico-sparisce
8. http://thinktag.org./en/resource/applicazioni-i-phone-per-il-turismo
http://thinktag.org./en/resource/smartphone-e-turismo
Il link allo scaffale contenente 7 risorse: http://smart.thinktag.org/en/shelves/il-viral-marketing