13 Sabato 31 Luglio 2010 È IN EDICOLA GENTLEMAN DI AGOSTO Marketing È IN EDICOLA GENTLEMAN DI AGO OSTO Oggi IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ I piani della società di tlc che investe su internet il 10% del budget comunicazione da oltre 100 mln Vodafone, l’interazione è servita Relazione serrata con i clienti grazie a blog, forum e servizi online http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI IRENE GREGUOLI VENINI ssere dove il cliente vuole trovarci» è l’imperativo con cui Vodafone sta portando avanti la sua strategia sul web, mezzo a cui è destinato complessivamente il 10% del budget totale in comunicazione (pari a oltre 100 milioni di euro), che fa perno sull’interazione tra gli utenti e il marchio. Ecco perché l’operatore, chee punta molto anche sull’of-ferta di servizi internet,, msta sviluppando blog, coma munity e forum sulla sua npiattaforma online, affianncando inoltre all’assistenso za tradizionale attraverso ai il call center, l’area «Fai ni da te» del sito, applicazioni per l’iPad e per l’iPhone e, nei Da sinistra, il forum degli utenti Vo Vodafone, una schermata del Vodafone Lab, il servizio My190 per iPhone e una schermata di iPad tà di prossimi mesi, la possibilità chattare con il customer serviForniamo non solo assistenza ce dell’azienda. citari. Queste aree, attraverso collaborando e dando spunpossono partecipare a discustradizionale attraverso il call «La strategia di Vodafone fa post e video, raccontano sia le ti per migliorare l’offerta. Il sioni su tematiche relative alla center ma anche selfcare atdella relazione con il cliente novità del mondo Vodafone in progetto sta crescendo molto: tecnologia, alla telefonia e alle traverso l’area “Fai da te” di uno degli asset e crediamo foranteprima, come backstage di a oggi sono state aperte nel fonuove tendenze, moderate sia Vodafone.it che ha raggiunto i temente che avere un posiziorum 14 mila discussioni, per eventi, di iniziative sociali e di da personale interno sia da al4,3 milioni di utenti registrati namento su internet di questo un totale di più di 178 mila spot pubblicitari, sia notizie cuni clienti esperti», continua con circa 120 milioni di opetipo rafforzi la nostra capacimessaggi», dice Costantini. che riguardano la tecnologia. Costantini. razioni di selfcare nell’ultimo tà competitiva. Con Vodafone Inoltre, la redazione ha po«Un altro canale è poi il fo«La terza area è quella anno. Nei prossimi mesi inolLab abbiamo voluto creare una stato oltre 700 post nel blog, rum, in cui i clienti, e non solo, “wiki”, che nasce dall’idea di tre i clienti potranno chattare piattaforma di dialogo per più di 3.500 commenti creare una sorta di con gli operatori per ricevere con i nostri clienti, oltre degli utenti, mentre nel wiki Wikipedia della tecnoassistenza personalizzata atai negozi e al customer sono state create 1.350 voci. logia». Questa sezione traverso il nostro sito». care», spiega Manlio È stata anche inaugurata una contiene articoli deLa strategia sul web di VoCostantini, direttore sezione news sull’elettronica scrittivi e sono esposte dafone va verso «l’integrazione customer operations di consumo, l’home e il mobile soluzioni ad alcuni pronel mondo social: siamo su Youdi Vodafone Italia. «I entertainment sviluppata in blemi, come la configutube, dove abbiamo raggiunto clienti infatti usano il partnership con il portale di razione di un cellulare il milione di visualizzazioni, web come strumento di hi-tech DDAY.it. L’obiettivo, o l’attivazione di una abbiamo 500 mila fan su Facecomunicazione e noi voper quanto riguarda Vodaforete di computer. Nella book e abbiamo da poco lanciagliamo sfruttare i modi ne Lab, che ha da poco rinnosezione «labbers», infito il nostro canale su Twitter. della comunicazione vato la propria veste grafica e ne, è possibile visitare i Poi, svilupperemo sempre più tipici di mondo social. superato i 120 mila iscritti, è profili degli iscritti alla l’aspetto multipiattaforma, gaPer un’azienda come la raggiungere 200 mila iscritti community e interagirantendo l’esperienza non solo nostra, che vive di tecentro il marzo del 2011. re con gli altri utenti. sull’iPhone ma anche su altri nologia e che ha una «Visto che il web diventa Inoltre, ci sono clienti telefoni, insomma su le tutte parte importante della sempre più un fenomeno in esperti, chiamati «supiattaforme possibili, con consua offerta legata a inmobilità, abbiamo sviluppato perlabbers», che aiutatenuti sempre più dettati dai ternet, è fondamentale anche applicazioni per dialono quelli meno esperti, clienti», conclude il direttore essere un brand forte gare con i clienti dovunque provano prodotti Vocustomer operations di Vodaanche sul web». siano», racconta Costantini. dafone in anteprima e fone Italia, che nel 2010 ha atVodafone Lab, nato Sono state infatti lanciate di danno suggerimenti. Manlio tivato 12 milioni di promozioni, due anni fa, ha infatti recente le applicazioni, per La strategia VodaCostantini mentre le offerte estive hanno diverse sezioni: quelle l’iPhone e per l’iPad, sia di Vofone sul web, media registrato oltre 7 milioni di at«blog» e «video» hanno dafone Lab sia di My 190, che a cui è destinato comtivazioni. l’obiettivo di condurpermette ai clienti, tra le altre plessivamente circa il © Riproduzione riservata re i clienti e gli utenti cose, di accedere alle informa10% del budget invenel mondo Vodafone, zioni relative al proprio conto, stito in comunicazione mostrando la vita quoconoscere le promozioni attive dall’azienda, è dunque Altri articoli sul sito tidiana delle persone e attivabili e di tenere sotto all’insegna «di una forwww.italiaoggi.it/ che rispondono ai call controllo il contatore del traffite interazione, in cui il center, dei manager, cliente ha un ruolo atco dati. «Anche il nostro servivodafone dei tecnici e dei pubblitivo perché partecipa, zio clienti è ormai multicanale. «E http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 14 Sabato 31 Luglio 2010 MARKETING L’azienda specializzata in conserve ittiche punta a chiudere il 2010 a 108 milioni (+8%) Nostromo, dal tonno ai piatti pronti Il d.g. Sassoni: nei surgelati entro 3 anni. Campagna da 2,5 mln DI dei piatti pronti freschi, un mercato ad alto contenuto di servizio», continua Sassoni. Nel 2009 Nostromo ha lanciato Tonnarelle e Salmoncelle, specialità gastronomiche a forma di hamburger rispettivamente a base di tonno e di salmone, e quest’anno sta ampliando la propria linea del fresco introducendo quattro sughi di mare, di cui due varianti al tonno, una al merluzzo e una allo scoglio, che saranno sostenuti da campagne di comunicazione, alla fine del 2010, molto incentrate sulla spiegazione del prodotto. «E per i prossimi tre anni la strategia è puntare su aree di prodotti ad alto contenuto di servizio, esplorando in vari modi il mondo del fresco o del surgelato», sottolinea il direttore generale dell’azienda che dal 1993 appartiene al gruppo spagnolo Calvo. IRENE GREGUOLI VENINI vvicinare la conserva di tonno a un pubblico giovane sostenendo il proprio core business con un budget in comunicazione di 2,5 milioni di euro. Ed entrare nel segmento dei piatti pronti freschi a base di pesce. È la strategia con cui Nostromo vuole chiudere il 2010 a +8%, raggiungendo un fatturato di 108 milioni di euro. Per quanto riguarda la conserva di tonno è stata lanciata una nuova campagna pubblicitaria, parte di «una strategia avviata dal 2008, anno in cui Nostromo decise di tornare in comunicazione dopo quattro anni di assenza, per recuperare la brand awarness persa. Abbiamo lavorato sul personaggio Nostromo, rendendolo più moderno per modulare il target di consumo del prodotto stesso. Così abbiamo lanciato alcune campagne di comunicazione dissacranti e ora, dopo due anni, abbiamo deciso di rimodulare la comunicazione rendendo il personaggio un po’ meno cattivo e più vicino alla gente, con spot che usano personaggi leggendari: http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A Questo weekend su siamo partiti infatti da Nettuno», dice Roberto Sassoni, direttore generale di Nostromo, azienda specializzata in conserve ittiche che ha tra i suoi prodotti, oltre al tonno all’olio d’oliva, i filetti di alici, le insalate di tonno, le sardine e i filetti di sgombro. «Il nostro obiettivo è allargare il target andando al di là del nostro pubblico classico, cioè la responsabile di acquisto dai 35 ai 50 anni, in modo da toccare fasce di età più giovani». Lo spot, on air da metà luglio su Rai, Mediaset e Sky, pianificato da Media Italia, è stato ideato da Max Information con la direzione creativa di Roberto Cappelletti. Ma poiché nell’ambito della conserva di tonno «non è più possibile innovare», l’azienda ha parallelamente intrapreso «un processo che sta trasformando Nostromo da specialista nella conserva di tonno a specialista in prodotti a base di pesce, che si va a posizionare nell’area della funzionalità e del servizio. Dall’anno scorso infatti abbiamo deciso di entrare nel segmento © Riproduzione riservata Roberto Sassoni A Noventa di Piave previsti 55 nuovi negozi La regina del tennis Tutte le passioni di Francesca Schiavone Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ nostromo McArthurGlen allarga l’outlet PARTNERSHIP Vicenzi si dà ai gelati con PreGel DI Galateo d’agosto Le nuove regole del bon ton estivo Lusso in profondità Gli orologi subacquei che battono i record Alberto Di Fabio Come ho conquistato lo squalo Gagosian Dolci Dolomiti Golf d’alta quota e spa a tutta natura Estate in Festival Il meglio del cinema e della musica IN ONDA A PARTIRE DALLE 12 IL SABATO E LA DOMENICA SU Il Noventa Outlet DI GIORGIO NACCARI L’ outlet sta passando di moda? Le aziende hanno esaurito le scorte di magazzino? Stando a quel che accade a Noventa di Piave, nel trevigiano, sembrerebbe proprio il contrario. McArthurGlen, la multinazionale leader nel settore, ha ufficializzato per il prossimo 23 settembre l’ampliamento della cittadella della moda di Noventa di Piave, dotandola di ulteriori 55 nuove boutiques che andranno ad aggiungersi alle 60 già operative, portando a 18.500 i metri quadrati della superficie dell’outlet. In attesa dell’evento, in questi giorni ha aperto un nuovo mo- nomarca La Perla, il marchio di biancheria intima fondato a Bologna nel 1954 e ora parte del gruppo La Perla Fashion Group. «L’arrivo del nuovo brand», ha fatto sapere in un comunicato McArthurGlen, «conferma la vocazione della cittadella della moda di Noventa di Piave alla più alta concentrazione di marchi di lusso. Prada, Fendi, Armani, Burberry, tanto per citarne alcuni, fanno si che l’affluenza di visitatori sia sempre più numerosa». I lavori di completamento della «fase 2» stanno proseguendo secondo il calendario. L’ampliamento è realizzato a fianco dell’attuale struttura». © Riproduzione riservata GIORGIO NACCARI Vicenzi, azienda ai vertici nella produzione di savoiardi, amaretti, sfoglie e mille altri prodotti dolciari, entra nel mondo del gelato. L’azienda di San Giovanni Lupatoto, nel Veronese, ha sottoscritto un accordo con la PreGel per produrre un gelato al gusto Grisbì, un pasticcino ripieno tra i più venduti del catalogo Vicenzi, il cui marchio è stato acquisito circa cinque anni orsono dalla Parmalat. Il gelato prenderà il nome di Arabeschi Grisbì Crema Limone. Un accordo, quello tra Vicenzi e PreGel per innovare i prodotti del mondo del gelato, coerente con la strategia di sviluppo di entrambe le aziende. PreGel fattura circa 54 milioni di euro l’anno ed è presente in circa 100 paesi nel mondo. Ha due stabilimenti produttivi nel Reggiano e uno nel North Carolina, mentre Vicenzi ha ricavi annui per oltre 100 milioni di euro ed esporta anch’essa in più di 100 paesi. È presente in Italia sia nel canale della grande distribuzione che in quello tradizionale. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Sabato 31 Luglio 2010 MEDIA 15 Dopo vari passaggi di proprietà si chiude l’avventura del giornale lanciato da Mondadori nel 2005 Silvestri cala il sipario su Star+Tv L’editore: testata sequestrata dal distributore, non la voglio più DI PAGINA A CURA CLAUDIO PLAZZOTTA questo punto di Star+Tv non ne vorrà più sentir parlare nessuno. Il settimanale fondato da Vittorio Corona in Mondadori nel 2005 ha chiuso definitivamente i battenti in giugno, con tanto di strascichi a base di pignoramenti e questioni legali, a degna conclusione di una testata che in sei anni di esistenza ne ha viste e vissute di tutti i colori. Nata a Segrate come rivista di gossip un po’ più birichina rispetto a Chi, Star+Tv è stata da subito invasa dal ciclone Fabrizio Corona (figlio dello scomparso Vittorio), con tutto ciò che ne è conseguito dopo lo scandalo di Vallettopoli. Con diffusioni in discesa ben al di sotto delle 80 mila copie e immagine piuttosto rovinata, Star+Tv viene cedu- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A ta a Press company a fine 2007, mentre la raccolta pubblicitaria rimane in capo a Mondadori. I tentativi di rilancio falliscono, e anche la nuova casa editrice, travolta dal tracollo del socio Marco Sutter, di Sandra Rudoni e di tutta la Edizioni Mimosa, entra in crisi. A dicembre 2009 si conclude il rapporto con Mondadori pubblicità. Nel maggio del 2010 Star+Tv viene rilevata da D’Annunzio spa, una società editoriale che fa riferimento a Marcello Silvestri, ex consulente di Sutter e poliedrico imprenditore, che nel frattempo si occupava della raccolta di Star+Tv attraverso la concessionaria pubblicitaria. Esce, nella nuova veste, solo per sei numeri, fino a giugno: «Poi la testata è stata sequestrata dal distributore Messaggerie, a seguito di pignoramenti da parte di creditori di Mimosa», racconta lo stesso Silvestri, «e noi abbiamo deciso di restituirla a Press company. Peraltro il distributore si è tenuto tutti gli incassi dei sei numeri, pari a circa 200 mila euro. A Messaggerie spettava solo il 30%, mentre il resto, cioè 140 mila euro, doveva arrivare a D’Annunzio. Invece siamo rimasti a bocca asciutta. Vedremo come va a finire, ma di Star+Tv non vogliamo più sentire parlare. E credo che nessuno, a questo punto, abbia più voglia di portare in edicola questa testata». Intanto Silvestri, attraverso D’Annunzio spa, prosegue le sue iniziative editoriali. Un mese fa ha preso il via il nuovo settimanale Donna Più, diretto da Alessandra Corrias, con collaboratori come Marco Balestri, Tessa Gelisio, Alda D’Eusanio: «In quattro numeri siamo passati dalle 22 mila alle 40 mila copie», spiega Silvestri, «e quindi c’è soddisfazione». D’Annunzio pubblica pure i mensili Più Bimbi, Più Salute, e da giugno ha in portafoglio anche Top Girl, testata che Silvestri ha comprato da Mimosa e Press Company, fallimento da 15 milioni Fallimento di Edizioni Mimosa e di Press Company. Il gruppo editoriale che faceva capo alla famiglia Angelini e a Marco Sutter è quindi scomparso dallo scacchiere italiano dopo i provvedimenti del tribunale di Milano. L’8 luglio scorso è stato decretato il fallimento di Press Company, che fino all’aprile 2010 editava Star+Tv, mentre lo scorso 15 luglio è arrivato il fallimento per Edizioni Mimosa, la casa editrice che in passato ha portato in edicola testate come Stop, Rakam (ora i due giornali sono stati rilevati da Guido Veneziani editore), Telebolero, Confessioni donna. Il buco lasciato dai soci di Mimosa e Press company nei confronti delle banche sarebbe nell’ordine dei 15 milioni di euro. E contro Sutter sono iscritti protesti per assegni emessi all’inizio di marzo 2010, per un importo complessivo di circa 160 mila euro, e per i quali non vi erano fondi sufficienti all’incasso. Il mensile Confessioni donna, comunque, continua a uscire. Sempre con Sutter e la Rudoni dietro le quinte. Gruner+Jahr-Mondadori e che sta uscendo come bimestrale. «A brevissimo lanceremo il mensile Donna Più salute, e in autunno puntiamo a portare in edicola un altro familiare». Tutti i giornali di D’Annunzio sono raccolti dalla concessionaria Fbc di Cinisello Balsamo. Quanto alle redazioni, sono ridotte all’osso: per alcune testate ci si avvale di liberi professionisti, mentre Donna Più è confezionata dal service Edizioni Professionali italiane, di Dario Tiengo, che già mette a punto Vivo ed Ecco, testate della Più Edizioni. © Riproduzione riservata Nel semestre i ricavi tv in crescita dell’11,7% Cairo raddoppia l’utile netto I l gruppo Cairo communia 7,4 milioni), anche «grazie a cation sterza sempre più una serie di interventi sui costi verso la televisione. I riper incrementare l’efficienza e cavi come concessionaria l’efficacia dei processi di produdel piccolo schermo, infatti, zione, editoriali e di diffusione, hanno raggiunto i con una previsione 74 milioni di euro di risparmi otteninel primo semebili nell’intero 2010 stre del 2010, in superiori a 8 miliocrescita dell’11,7% ni di euro rispetto sullo stesso perioal 2009». do 2009. Merito di Insomma, se non La7 (che da sola ci fosse il Torino in vale 63,8 mln, su serie B a guastare del 2,1%), ma soil sonno del preprattutto dei nuovi sidente Urbano mezzi che Cairo Cairo, si potrebbe raccoglie dal 2010, parlare di momencome Sportitalia, to molto positivo: Dahlia, La7D, e nel complesso Urbano Cairo che complessivaCairo communimente valgono cation chiude un già una decina di milioni in sei semestre a 131,4 milioni di mesi. Il buon momento della tv fatturato, con utile di 11,2 miprosegue anche nel bimestre lioni, raddoppiato rispetto al luglio-agosto, «in cui il target 2009. Vanno comunque tenuti contrattuale dei ricavi per La7, in considerazione pure gli effetpari a 9,6 milioni di euro, è già ti dell’arbitrato Cairo-Telepiù, ampiamente superato». da cui il gruppo ha incassato Quanto, invece, alla carta 11,5 milioni. Escluse ipotesi di stampata, se da un lato calano ingresso nel capitale di Dahlia del 4,9% gli incassi da venditv, e anche eventuali acquisti di ta delle pubblicazioni di Cairo testate da Rcs periodici, Cairo editore e Giorgio Mondadori si sta invece guardando attoreditore (34 milioni di euro), no per trovare un direttore un dall’altro si assiste a incrementi po’ più glamour per il suo settivertiginosi del margine operatimanale Diva e Donna, che dopo vo lordo (+23,4% a 8,1 milioni) e l’addio di Silvana Giacobini è del risultato operativo (+24,8% affidato da gennaio ad Angelo IL NUOVO LIBRO DI PAOLO PANERAI LAMPI NEL BUIO I RETROSCENA DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA ITALIANA DAL DOPOGUERRA A OGGI CINQUANT’ANNI DI FUSIONI, BANCAROTTE, SCALATE RACCONTATI DA UNA DELLE VOCI PIÙ AUTOREVOLI DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA www.librimondadori.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 16 Sabato 31 Luglio 2010 MEDIA I dati dell’Osservatorio Fcp sugli investimenti ino a giugno. Free press: -10% Stampa, pubblicità a -2% Quotidiani stabili, mensili -9,7%, settimanali -2% DI GIOVANNI GALLI offre ancora la raccolta pubblicitaria sulla stampa, soprattutto sui periodici e quotidiani free press. Secondo i dati dell’Osservatorio Stampa Fcp relativi al periodo gennaio-giugno 2010, infatti, gli investimenti si sono attestati a quota 1,03 miliardi, in calo del 2%. In particolare, i quotidiani in generale sono stabili (-0,1%), con un aumento degli spazi del 6,5%, mentre quelli a pagamento hanno segnato un +0,5.% La pubblicità commerciale nazionale ha evidenziato un +3,5% a fatturato e un +5,1% a spazio, la tipologia di servizio ha visto un decremento del 5,9% a fatturato e un +6,2% a spazio, mentre la rubricata ha segnato un calo a fatturato del -4,8% e a spazio -4,7%. In leggero calo il fatturato (-1,6%) della pubblicità commerciale locale, che tuttavia vede un incremento degli spazi del 7,7%. In caduta invece gli investimenti sui quotidiani free press, che hanno visto il fatturato in diminuzione del 10,4%, così come gli spazi (-7,5%). In particolare, cala del -10,4% il fatturato della commerciale nazionale e del -9,4% quello della locale, mentre gli spazi registrano un andamento rispettivamente del -11,3% e del -5%. Per quanto riguarda i periodici, la pubblicità registra un calo del fatturato pari al 5,7%. I settimanali hanno ottenuto variazioni significativamente migliori rispetto a quelle dello scorso anno, segnando una diminuzione del fatturato del 2% rispetto al -31,1% realizzato nello stesso periodo del 2009, men- Così la spesa nei primi 6 mesi http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S ,0*/(%(#)( .+#1( '2<<=;2<: 94<<: !86576262 36 4=;:" A Pagamento: Commerciale nazionale Di servizio Rubricata 2009 2010 Dif. % 2009 2010 56.889 60.890 7,0% 298.428 311.746 Dif. % 4,5% 8.569 9.136 6,6% 86.541 81.595 -5,7% 12.608 12.044 -4,5% 57.991 55.217 -4,8% Commerciale locale 185.704 201.547 8,5% 211.758 209.149 -1,2% Totale A Pagamento 263.770 283.617 7,5% 654.718 657.707 0,5% 6.734 5.972 -11,3% 21.029 18.852 -10,4% 168 140 -16,7% 376 219 -41,8% -100,0% Free Press: Commerciale nazionale Di servizio 30 0 -100,0% 15 0 Commerciale locale Rubricata 12.353 11.736 -5,0% 10.580 9.588 -9,4% Totale Free Press 19.285 17.848 -7,5% 32.000 28.659 -10,4% 63.623 66.862 5,1% 319.457 330.598 3,5% 8.737 9.276 6,2% 86.917 81.814 -5,9% Quotidiani: Commerciale nazionale Di servizio 12.638 12.044 -4,7% 58.006 55.217 -4,8% Commerciale locale Rubricata 198.057 213.283 7,7% 222.338 218.737 -1,6% Totale 283.055 301.465 6,5% 686.718 686.366 -0,1% Dif. % +&-(*%($( Settimanali: 2009 2010 Dif. % 2009 2010 Tabellare 36.481 37.664 3,2% 186.063 180.530 -3,0% Speciale N/A N/A N/A 8.514 10.092 18,5% 36.481 37.664 3,2% 194.577 190.622 -2,0% 36.060 33.797 -6,3% 148.033 133.074 -10,1% Totale Settimanali Mensili: Tabellare Speciale N/A N/A N/A 10.947 10.544 -3,7% 36.060 33.797 -6,3% 158.980 143.618 -9,7% Tabellare 4.172 3.861 -7,4% 12.202 11.029 -9,6% Speciale N/A N/A N/A 1.584 1.184 -25,3% 4.172 3.861 -7,4% 13.786 12.213 -11,4% Tabellare 76.713 75.322 -1,8% 346.298 324.633 -6,3% Speciale N/A N/A N/A 21.045 21.820 3,7% 76.713 75.322 -1,8% 367.343 346.453 -5,7% 1.054.061 1.032.819 -2,0% Totale Mensili Altre periodicità: Totale Altre periodicità Periodici: Totale Periodici Fatturato Totale (Quotidiani e Periodici) tre gli spazio sono aumentati del 3,2% contro il -21,8% dei primi sei mesi dell’anno precedente. I mensili hanno LA VIGNETTA DEL GIORNO visto invece il fatturato scendere del 9,7%, con gli spazi in calo del 6,3%. Infine, le altre periodicità hanno riportato una fl essione sia del fatturato (-11,4%) che degli spazi (-7,4%). © Riproduzione riservata Editoria in Piazza Affari Vendite su Poligrafici Indice FTSE IT ALL SHARE DJ MEDIA Titolo Chiusura Var. % Var. % 30/12/09 21.463,2 113,0949 -0,41 -0,69 -9,26 -13,11 Rif. Var. % Var. % 30/12/09 Capitaliz. (mln €) Buongiorno 0,9700 2,16 -16,38 103,2 Cairo Communication Caltagirone Editore 2,5400 1,8600 -0,39 -1,59 -18,06 6,47 199,0 232,5 Class Editori Espresso 0,4835 1,6000 -0,31 0,63 -28,26 -28,73 50,3 655,4 Il Sole 24 Ore Mediaset 1,3320 4,9325 -0,45 -1,45 -30,59 -13,99 57,7 5.826,4 Mondadori Monrif 2,5250 0,4275 -0,88 - -18,48 -5,00 655,1 64,1 Poligraici Rcs Mediagroup 0,5030 1,0880 -2,80 - 11,65 -14,20 66,4 797,1 Seat Pagine Gialle Telecom Italia Media 0,1376 0,1896 -1,25 -15,32 -63,98 265,2 274,2 CHESSIDICE Il Giornale, no della Fnsi alle ferie forzate della redazione romana. La Federazione della Stampa e le associazioni territoriali di stampa interessate (Lombarda, Romana e Ligure) hanno rivolto all’editore del Giornale «l’invito a recedere dalla decisione di sospendere le pubblicazioni dell’edizione romana e delle altre edizioni territoriali interessate in attesa di avviare e concludere le procedure di confronto previste dalle leggi e dal contratto di lavoro». Secondo la Fnsi «la decisione della società editrice di mettere forzatamente in ferie per ben due mesi consecutivi i giornalisti addetti alla redazione romana e ad altre pagine locali, interrompendone di fatto le pubblicazioni è soltanto un atto di provocazione nei confronti della redazione e della sua rappresentanza sindacale e di grave irresponsabilità, per la fase delicata che l’azienda sostiene di attraversare e che l’ha portata ad avanzare la richiesta di riconoscimento di crisi». Mediaset, Tgcom e Mediasetsport gratis su iPad. Yves Confalonieri, direttore di Rti Interactive Media, la società di Mediaset che si occupa di web, Mediavideo, telefonia mobile e interattività con il digitale terrestre, ha annunciato ieri che dal 15 agosto sarà disponibile gratuitamente l’applicazione del Tgcom per l’iPad. A seguire, il 28 agosto con l’inizio del campionato, arriverà anche quella di Sportmediaset. «Ma non ci fermiamo qui», ha detto Confalonieri, «perché da settembre gli utenti di www.video. mediaset.it potranno anche scaricare su iPad l’applicazione per guardare i video e seguire le videochat esclusive». Armando Curcio editore con Sabah Electronics. È stato siglato l’accordo di partnership tra Sabah Electronics e Armando Curcio Editore che prevede che le pubblicazioni della casa editrice saranno disponibili su un portale dedicato (www.pilade. it) e immediatamente scaricabili sugli e-book e-reader Iriver distribuiti da Sabah Electronics e sui prossimi modelli marchiati Sabah che saranno in futuro disponibili, a livello nazionale e non solo, sugli scaffali della grande distribuzione organizzata e specializzata. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Sabato 31 Luglio 2010 MEDIA 17 Gli inserzionisti riprendono a investire sui periodici, in particolare sui femminili di moda Magazine Usa, torna la pubblicità Cresce la raccolta di Marie Claire (+37%) e Vogue (+24%) PAGINA A CURA ALESSIO ODINI DI settembre tornerà il sereno per la stampa periodica a stelle e strisce. Dopo i tempi di carestia dovuti in buona parte alla crisi internazionale, che ha portato alla chiusura, solo l’anno scorso, di 400 testate negli Stati Uniti, gli inserzionisti pubblicitari sono tornati a pianificare campagne sui magazine americani, in particolare quelli femminili che trattano di moda e bellezza come Vogue e Marie Claire. Le percentuali di crescita si preannunciano a doppia cifra, anche in virtù del -23% che l’intero settore aveva accusato a settembre 2009. Fra le testate più ambite dai marchi c’è Vogue, il mensile icona di Condé Nast, che secondo Advertising Age avrebbe già raccolto più di 530 pagine di pubblicità per la sola edizione di settembre. Il magazine diretto da Anna Wintour metterebbe così a segno una crescita del 24%, rispetto al settembre 2009. Ancor più marcato il balzo di Glamour (sempre Condé Nast), che farà http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A Negli Usa i magazine sono tornati nel mirino degli inserzionisti segnare un +57% di ricavi pubblicitari in un mese importante per l’editoria di moda e lifestyle, perché è quello in cui vengono lanciate campagne che terranno banco fino alla fine dell’anno. Intanto Condé Nast sta pensando anche a un «nuovo modello di business», che «va oltre il magazine», come ha dichiarato ad Adage Robert A. Sauerberg, il nuovo presidente del gruppo. Nel senso che la tecnologia digitale giocherà un ruolo più forte per quanto riguarda la pubblicità e le nuove forme di fruizione dei prodotti da parte dei lettori, a cominciare dall’iPad. Crescita a doppia cifra anche per Harpers’ Bazar (+12%) edito da Hearst, che negli States pubblica anche Marie Claire, per il quale è previsto un +37% di ricavi pubblicitari. La stampa negli Stati Uniti rappresenta ancora il 35% degli investimenti pubblicitari, vale a dire 44,13 miliardi di dollari (quasi 34 miliardi di euro). Di questi, il 18% è costituito dai magazine. In Francia la carta, fino all’anno scorso il primo mezzo d’investimento, vale oggi secondo Kantar Media il 28% del totale, (l’anno scorso secondo l’Irep valeva 3,75 miliardi di euro, pari al 36,5%) e i magazine incidono per 16 punti. Negli Usa, dunque, i grandi inserzionisti continuano a tenere in buona considerazione i periodici e la stampa in generale. Procter & Gamble, per esempio, destina il 40% dei propri investimenti pubblicitari, 16 punti sotto il canale principe per i prodotti di largo consumo, cioè la tv. Ben diversi gli equilibri in Francia, elencati a Le Figaro da Xavier Dordor, delegato generale dell’Spm, il sindacato della stampa periodica d’oltralpe: il piccolo schermo assorbe infatti il 77% del budget di P&G, contro il 6% destinato alla stampa, che nel primo semestre di quest’anno è tornata a crescere. Gli ultimi dati parlano infatti di un +7,5% di ricavi e un +3,9% di pagine pubblicitarie. Al di là di questi dati, l’ottimismo americano sembra aver già contagiato la Francia. Sempre secondo Le Figaro, Valéry Camy, direttore esecutivo della concessionaria pubblicitaria di Mondadori France, che pubblica tra gli altri Grazia, Biba, Télé Star e Auto Plus, vede nel contesto che si sta delineando la volontà da parte dei marchi di «conquistare porzioni di mercato». Anche per Xavier Romatet, presidente e amministratore delegato di Condé Nast Francia, «la tendenza resta positiva», anche se quanto si è perso nel 2009 «non può essere recuperato. Non siamo ancora al livello del 2008, un anno record, ma piuttosto a quello del 2007». Ragione per cui i brand della carta stampata devono dimostrarsi all’avanguardia in fatto di creatività e concretezza. © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ magazine+pubblicità Le reazioni di Amazon e B&N all’iPad Il ceo Iger: la casa cinematografica non rientrava più nei nostri piani Contenuti, Google Disney vende Miramax pensa ad Android per 506 milioni di euro G oogle pensa a un futuro mercato online per i contenuti digitali, da sviluppare attraverso la rete degli smartphone che supportano il sistema operativo Android. Lo ha dichiarato Eric Schmidt, ceo della società che controlla il motore di ricerca, al Wall Street Journal di Rupert Murdoch, sottolineando come i cellulari rappresentino una potenziale fonte di ricavi, accanto alla possibilità di fornire contenuti a pagamento dei giornali. «Questo può essere un forte business, da oltre 10 miliardi di dollari (7,6 miliardi di euro)», ha dichiarato il ceo di Google, che crede nella possibilità di poter generare ricavi dal «miliardo di persone che utilizzano Android». La cifra menzionata da Schimdt non è fuori luogo, se si considera che il sistema operativo Android vede crescere i suoi utilizzatori al ritmo di 160 mila al giorno, cioè il numero di dispositivi venduti. La prospettiva ipotizzata dal ceo di Google, una volta che sarà stata raggiunta la quota fatidica, sarà di chiedere a ciascuno «10 centesimi a utente ogni anno». I contenuti digitali, ma soprattutto le news, sono anche nei pensieri di Amazon.com, la più grande libreria online, che ha lanciato Kindle, il lettore T Nexus One, il googlefonino ebook alla terza generazione, minacciato dalle funzionalità di Apple iPad, che tra le altre cose è anche un e-reader. Ma per un produttore di lettori di testi digitali che si preoccupa di perdere il primato del mercato, ce n’è un altro che ha deciso di dare avvio a un’aggressiva campagna promozionale per sostenere le vendite del proprio prodotto e contrastare così l’avanzata di iPad: si tratta di Barnes & Noble, la catena di librerie americana che ha lanciato Nook, l’e-reader alternativo ad Apple e Amazon. Un approccio diverso, quello di Barnes & Noble, che permette ai propri clienti di acquistare ebook su Internet, ma anche in libreria, grazie al wi-fi, sfruttando la propria rete di negozi. © Riproduzione riservata he Walt Disney Company vende Miramax Films, la casa di produzione cinematografica ceduta a una cordata di imprenditori rappresentata dalla Filmyard Holdings. Saluta e incassa un assegno da 660 milioni di dollari (oltre 506 milioni di euro), dopo una trattativa durata sei mesi che non ha premiato Harvey e Bob Weinstein, i fondatori di Miramax, che avevano tentato di ritornare in possesso della società capace di produrre film premiati da pubblico e critica, ma anche agli antipodi del politcally correct come Pulp Fiction di Una scena tratta da Toy Story 3, prodotto da Miramax Quentin Tarantino (Palma d’oro a Cannes nel 1994), Non nota Robert. A. Iger, ceo della società. è un paese per vecchi dei fratelli Cohen (premio Il prezzo pattuito per la libreria di film MiOscar 2008 come miglior film, regia, sceneggiaramax è risultato superiore a quello che altri tura non originale e attore non protagonista), pretendenti erano disposti a pagare, al di sotto fino al terzo episodio del fortunato Toy Story, del 500 milioni di dollari (circa 383 milioni di ora nelle sale. Disney, infatti, ha accettato l’ofeuro). Fra questi, anche i fratelli Weinstein e l’alferta del magnate delle costruzioni Ronald N. leato Ron Burkle, che si sono trovati spiazzati Tutor e dei suoi compagni di cordata, fra cui la e non in grado di replicare di fronte all’offerta società di investimenti Colony Capital, che handi Filmyard Holdings. no versato un deposito vincolato da 31 milioni di dollari e presentato un piano finanziario. È Il Nytimes, in particolare, ha reso noto un retroscena dell’accordo, svelato da una fonte che quanto sostengono in primis New York Times ha preferito restare anonima, secondo cui una e Los Angeles Times, secondo i quali l’accordo serie di pellicole che costituiscono la libreria avrebbe dovuto concretizzarsi inizialmente fra Miramax, dal valore complessivo di 150 milioni settembre e la fine dell’anno. di dollari (115 milioni di euro), resterà legata a «Nonostante siamo molto orgogliosi dei tanti franchise come Spy Kids, o la serie di Scary Morisultati raggiunti da Miramax, la nostra attuale vie, sui quali i fratelli Weinstein possono ancora strategia per i Walt Disney Studios è concenvantare dei diritti. trata sullo sviluppo di grandi film sotto i brand © Riproduzione riservata Disney, Pixar e Marvel», ha dichiarato in una http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 Sabato 31 Luglio 2010 UN PROFESSIONISTA AL GIORNO Le passioni di Federico Grazioli, presidente di Accredia, l’ente italiano di accreditamento La vita comincia a sett’anni Con l’agricoltura è stato amore a prima vista, nel tempo libero torno nella mia azienda. O vado in barca a vela DI FEDERICO UNNIA l suo motto? La vita comincia a settant’anni. Federico Grazioli, laurea in giurisprudenza, si divide tra le sue due grandi passioni. Da un lato la qualità, dall’altro l’agricoltura. È infatti presidente di Accredia, a tutti gli effetti l’agenzia della qualità in Italia, ma anche promotore di agricoltura di qualità, come fondatore, con alcuni amici, e azionista di Agriconsulting. «Accredia è un esempio di collaborazione pubblico-privato al quale desidero dedicare tutte le risorse possibili del mio tempo e della mia professionalità», spiega. Tutto ciò senza tralasciare gli impegni nelle varie iniziative legate al sistema imprenditoriale italiano, particolarmente focalizzate sulle problematiche della cooperazione allo sviluppo. Ma come è arrivato a svolgere l’attuale attività professionale? Semplice, a sentire lui. «Vengo da una famiglia di agricoltori, lo era mio nonno Stanislao, lo era mio papà, lo sono diventato io. È stato un amore a prima vista, del quale ancora non mi sono stancato. Credo di avere il settore nel cuore». L’agricoltura, nei suoi vari aspetti, è sempre stato un settore appassionante, perché dà il senso della creatività, della concretezza dei risultati. «In più, sono riuscito a valorizzarne un aspetto connesso importante, come quello dei servizi in agricoltura. Una componente che ha aiutato molto l’agricoltura italiana ad organizzarsi in senso verticale, collegandosi all’agroindustria», racconta Grazioli. «Mi piace anche il rapporto straordinario che ho con tutti i miei collaboratori, a qualsiasi livello». Una vita fatta di molti successi e ricordi, come quello legato al 1990, anno in cui Grazioli viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro. «Ricordo ancora quel giorno, mi è sembrato il riconoscimento importante che premiava l’impegno particolare. Oggi, nell’ambito della Federazione dei cavalieri del lavoro sono presidente del gruppo per l’agricoltura e l’agroindustria, che riunisce 90 cavalieri del lavoro agricoli e agroindustriali». Nel tempo libero, «appena riesco mi reco nella mia azienda agricola. Con alcuni amici vado a caccia e frequento i campi di tiro al volo. Trascorro l’estate al mare dove divido con mia moglie la passione della barca, per molti anni a vela, più di recente a motore. Nei miei anni giovanili mi sono dedicato molto ad allevare cani da caccia», spiega. Fisico curato, fino a 20 anni ricorda di aver alternato la passione per la caccia di montagna alla roccia. «In quell’epoca ho scalato molte vette dolomitiche, Cime di Lavaredo, Tofana di Rozes, Punta Fiames, Cinque Torri. Poi mi sono dedicato alla pesca subacquea, che ho abbandonato avanzando negli anni. La mia passione resta la caccia di montagna e di bosco, i miei belli e bravi cani». Ne possiede ben quattro, fra cui un Korthals campione del mondo, oltre a due Drahthaar e un Pointer. Da uomo e professionista poliedrico, dedica del tempo alla lettura. «Mi piacciono soprattutto i libri di storia e di avventure». Se dovesse fare una graduatoria dei più apprezzati, troverebbero spazio nomi come Stefan Zweig, mirabile scrittore austriaco, James Albert Michener («Bellissimi i suoi libri sulla storia del Sudafrica, dell’America centrale, dell’Alaska»). Lo divertono anche i libri di Wilbur Smith, Clive Cussler, Frederick Forsyth. «Leggo inoltre molte riviste di attualità, sia politiche che economiche, oltre ad almeno tre quotidiani, che leggo per lo più la mattina, prima di uscire da casa». Caccia e pesca, le sue due grandi passioni, le segue anche con la programmazione dei canali tematici delle tv digitali. Non sì è mai fatto trascinare dal calcio anche se confessa una simpatia per la Roma, che è la squadra amata dal nipote. Nato a Roma, ama la Capitale da «romano de Roma». In città si muove con un auto Fiat Croma, «per fortuna guidata da un bravo autista». http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I nome Federico Grazioli nato a Roma il 19 maggio 1931 professione Presidente di Accredia, l’ente italiano di accreditamento L’orologio Uso un Vacheron Costantin (nella foto), IWC e modelli Agriconsulting (fantastici e precisi) Le cravatte Le mie preferite sono quelle di Battistoni e Marinella (nella foto) Il telefonino Possiedo un cellulare Htc Il vino Rosso, sempre rosso, giovane. Mi piace molto il Montepulciano d’Abruzzo L’auto uto Mi muovo, soprattutto per lavoro, con una bellissima Croma © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it