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Sabato 31 Luglio 2010
È IN EDICOLA
GENTLEMAN DI AGOSTO
Marketing
È IN EDICOLA
GENTLEMAN DI AGO
OSTO
Oggi
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
I piani della società di tlc che investe su internet il 10% del budget comunicazione da oltre 100 mln
Vodafone, l’interazione è servita
Relazione serrata con i clienti grazie a blog, forum e servizi online
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI
IRENE GREGUOLI VENINI
ssere dove
il cliente vuole
trovarci»
è l’imperativo con cui
Vodafone sta portando
avanti la sua strategia
sul web, mezzo a cui è
destinato complessivamente il 10% del budget
totale in comunicazione
(pari a oltre 100 milioni di euro), che fa perno
sull’interazione tra gli
utenti e il marchio. Ecco
perché l’operatore, chee
punta molto anche sull’of-ferta di servizi internet,,
msta sviluppando blog, coma
munity e forum sulla sua
npiattaforma online, affianncando inoltre all’assistenso
za tradizionale attraverso
ai
il call center, l’area «Fai
ni
da te» del sito, applicazioni
per l’iPad e per l’iPhone e, nei
Da sinistra, il forum degli utenti Vo
Vodafone, una schermata del Vodafone Lab, il servizio My190 per iPhone e una schermata di iPad
tà di
prossimi mesi, la possibilità
chattare con il customer serviForniamo non solo assistenza
ce dell’azienda.
citari. Queste aree, attraverso
collaborando e dando spunpossono partecipare a discustradizionale attraverso il call
«La strategia di Vodafone fa
post e video, raccontano sia le
ti per migliorare l’offerta. Il
sioni su tematiche relative alla
center ma anche selfcare atdella relazione con il cliente
novità del mondo Vodafone in
progetto sta crescendo molto:
tecnologia, alla telefonia e alle
traverso l’area “Fai da te” di
uno degli asset e crediamo foranteprima, come backstage di
a oggi sono state aperte nel fonuove tendenze, moderate sia
Vodafone.it che ha raggiunto i
temente che avere un posiziorum 14 mila discussioni, per
eventi, di iniziative sociali e di
da personale interno sia da al4,3 milioni di utenti registrati
namento su internet di questo
un totale di più di 178 mila
spot pubblicitari, sia notizie
cuni clienti esperti», continua
con circa 120 milioni di opetipo rafforzi la nostra capacimessaggi», dice Costantini.
che riguardano la tecnologia.
Costantini.
razioni di selfcare nell’ultimo
tà competitiva. Con Vodafone
Inoltre, la redazione ha po«Un altro canale è poi il fo«La terza area è quella
anno. Nei prossimi mesi inolLab abbiamo voluto creare una
stato oltre 700 post nel blog,
rum, in cui i clienti, e non solo,
“wiki”, che nasce dall’idea di
tre i clienti potranno chattare
piattaforma di dialogo
per più di 3.500 commenti
creare una sorta di
con gli operatori per ricevere
con i nostri clienti, oltre
degli utenti, mentre nel wiki
Wikipedia della tecnoassistenza personalizzata atai negozi e al customer
sono state create 1.350 voci.
logia». Questa sezione
traverso il nostro sito».
care», spiega Manlio
È stata anche inaugurata una
contiene articoli deLa strategia sul web di VoCostantini, direttore
sezione news sull’elettronica
scrittivi e sono esposte
dafone va verso «l’integrazione
customer operations
di consumo, l’home e il mobile
soluzioni ad alcuni pronel mondo social: siamo su Youdi Vodafone Italia. «I
entertainment sviluppata in
blemi, come la configutube, dove abbiamo raggiunto
clienti infatti usano il
partnership con il portale di
razione di un cellulare
il milione di visualizzazioni,
web come strumento di
hi-tech DDAY.it. L’obiettivo,
o l’attivazione di una
abbiamo 500 mila fan su Facecomunicazione e noi voper quanto riguarda Vodaforete di computer. Nella
book e abbiamo da poco lanciagliamo sfruttare i modi
ne Lab, che ha da poco rinnosezione «labbers», infito il nostro canale su Twitter.
della comunicazione
vato la propria veste grafica e
ne, è possibile visitare i
Poi, svilupperemo sempre più
tipici di mondo social.
superato i 120 mila iscritti, è
profili degli iscritti alla
l’aspetto multipiattaforma, gaPer un’azienda come la
raggiungere 200 mila iscritti
community e interagirantendo l’esperienza non solo
nostra, che vive di tecentro il marzo del 2011.
re con gli altri utenti.
sull’iPhone ma anche su altri
nologia e che ha una
«Visto che il web diventa
Inoltre, ci sono clienti
telefoni, insomma su le tutte
parte importante della
sempre più un fenomeno in
esperti, chiamati «supiattaforme possibili, con consua offerta legata a inmobilità, abbiamo sviluppato
perlabbers», che aiutatenuti sempre più dettati dai
ternet, è fondamentale
anche applicazioni per dialono quelli meno esperti,
clienti», conclude il direttore
essere un brand forte
gare con i clienti dovunque
provano prodotti Vocustomer operations di Vodaanche sul web».
siano», racconta Costantini.
dafone in anteprima e
fone Italia, che nel 2010 ha atVodafone Lab, nato
Sono state infatti lanciate di
danno suggerimenti.
Manlio
tivato 12 milioni di promozioni,
due anni fa, ha infatti
recente le applicazioni, per
La strategia VodaCostantini
mentre le offerte estive hanno
diverse sezioni: quelle
l’iPhone e per l’iPad, sia di Vofone sul web, media
registrato oltre 7 milioni di at«blog» e «video» hanno
dafone Lab sia di My 190, che
a cui è destinato comtivazioni.
l’obiettivo di condurpermette ai clienti, tra le altre
plessivamente circa il
© Riproduzione riservata
re i clienti e gli utenti
cose, di accedere alle informa10% del budget invenel mondo Vodafone,
zioni relative al proprio conto,
stito in comunicazione
mostrando la vita quoconoscere le promozioni attive
dall’azienda, è dunque
Altri articoli sul sito
tidiana delle persone
e attivabili e di tenere sotto
all’insegna «di una forwww.italiaoggi.it/
che rispondono ai call
controllo il contatore del traffite interazione, in cui il
center, dei manager,
cliente ha un ruolo atco dati. «Anche il nostro servivodafone
dei tecnici e dei pubblitivo perché partecipa,
zio clienti è ormai multicanale.
«E
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Sabato 31 Luglio 2010
MARKETING
L’azienda specializzata in conserve ittiche punta a chiudere il 2010 a 108 milioni (+8%)
Nostromo, dal tonno ai piatti pronti
Il d.g. Sassoni: nei surgelati entro 3 anni. Campagna da 2,5 mln
DI
dei piatti pronti freschi, un
mercato ad alto contenuto di
servizio», continua Sassoni.
Nel 2009 Nostromo ha lanciato Tonnarelle e Salmoncelle, specialità gastronomiche a
forma di hamburger rispettivamente a base di tonno
e di salmone, e quest’anno
sta ampliando la propria linea del fresco introducendo
quattro sughi di mare, di cui
due varianti al tonno, una al
merluzzo e una allo scoglio, che
saranno sostenuti da campagne
di comunicazione, alla fine del
2010, molto incentrate sulla
spiegazione del prodotto. «E per
i prossimi tre anni la strategia
è puntare su aree di prodotti ad
alto contenuto di servizio, esplorando in vari modi il mondo del
fresco o del surgelato», sottolinea
il direttore generale dell’azienda
che dal 1993 appartiene al gruppo spagnolo Calvo.
IRENE GREGUOLI VENINI
vvicinare la conserva di
tonno a un pubblico giovane sostenendo il proprio core business con un
budget in comunicazione di 2,5
milioni di euro. Ed entrare nel
segmento dei piatti pronti freschi
a base di pesce. È la strategia con
cui Nostromo vuole chiudere il
2010 a +8%, raggiungendo un
fatturato di 108 milioni di euro.
Per quanto riguarda la conserva di tonno è stata lanciata una
nuova campagna pubblicitaria,
parte di «una strategia avviata
dal 2008, anno in cui Nostromo
decise di tornare in comunicazione dopo quattro anni di assenza,
per recuperare la brand awarness persa. Abbiamo lavorato sul
personaggio Nostromo, rendendolo più moderno per modulare
il target di consumo del prodotto
stesso. Così abbiamo lanciato alcune campagne di comunicazione
dissacranti e ora, dopo due anni,
abbiamo deciso di rimodulare la
comunicazione rendendo il personaggio un po’ meno cattivo e
più vicino alla gente, con spot
che usano personaggi leggendari:
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A
Questo
weekend su
siamo partiti infatti da Nettuno»,
dice Roberto Sassoni, direttore generale di Nostromo, azienda
specializzata in conserve ittiche
che ha tra i suoi prodotti, oltre
al tonno all’olio d’oliva, i filetti di
alici, le insalate di tonno, le sardine e i filetti di sgombro. «Il nostro
obiettivo è allargare il target andando al di là del nostro pubblico classico, cioè la responsabile
di acquisto dai 35 ai 50 anni, in
modo da toccare fasce di età più
giovani». Lo spot, on air da metà
luglio su Rai, Mediaset e Sky, pianificato da Media Italia, è stato
ideato da Max Information con
la direzione creativa di Roberto
Cappelletti.
Ma poiché nell’ambito della
conserva di tonno «non è più possibile innovare», l’azienda ha
parallelamente intrapreso «un processo che
sta trasformando
Nostromo da specialista nella conserva di tonno a
specialista in
prodotti a base
di pesce, che si
va a posizionare nell’area
della funzionalità e del servizio. Dall’anno
scorso infatti
abbiamo deciso di entrare
nel segmento
© Riproduzione riservata
Roberto Sassoni
A Noventa di Piave previsti 55 nuovi negozi
La regina
del tennis
Tutte le passioni
di Francesca Schiavone
Altri articoli sul sito
www.italiaoggi.it/
nostromo
McArthurGlen
allarga l’outlet
PARTNERSHIP
Vicenzi si dà
ai gelati
con PreGel
DI
Galateo
d’agosto
Le nuove regole
del bon ton estivo
Lusso
in profondità
Gli orologi subacquei
che battono i record
Alberto
Di Fabio
Come ho conquistato
lo squalo Gagosian
Dolci
Dolomiti
Golf d’alta quota
e spa a tutta natura
Estate
in Festival
Il meglio del cinema
e della musica
IN ONDA A PARTIRE DALLE 12 IL SABATO E LA DOMENICA SU
Il Noventa Outlet
DI
GIORGIO NACCARI
L’
outlet sta passando
di moda? Le aziende hanno esaurito le
scorte di magazzino?
Stando a quel che accade a Noventa di Piave, nel trevigiano,
sembrerebbe proprio il contrario. McArthurGlen, la multinazionale leader nel settore, ha
ufficializzato per il prossimo
23 settembre l’ampliamento
della cittadella della moda di
Noventa di Piave, dotandola di
ulteriori 55 nuove boutiques
che andranno ad aggiungersi
alle 60 già operative, portando a 18.500 i metri quadrati
della superficie dell’outlet. In
attesa dell’evento, in questi
giorni ha aperto un nuovo mo-
nomarca La Perla, il marchio
di biancheria intima fondato a
Bologna nel 1954 e ora parte
del gruppo La Perla Fashion
Group.
«L’arrivo del nuovo brand»,
ha fatto sapere in un comunicato McArthurGlen, «conferma
la vocazione della cittadella
della moda di Noventa di Piave
alla più alta concentrazione di
marchi di lusso. Prada, Fendi,
Armani, Burberry, tanto per citarne alcuni, fanno si che l’affluenza di visitatori sia sempre
più numerosa».
I lavori di completamento
della «fase 2» stanno proseguendo secondo il calendario.
L’ampliamento è realizzato a
fianco dell’attuale struttura».
© Riproduzione riservata
GIORGIO NACCARI
Vicenzi, azienda ai vertici
nella produzione di savoiardi, amaretti, sfoglie e mille
altri prodotti dolciari, entra nel mondo del gelato.
L’azienda di San Giovanni
Lupatoto, nel Veronese, ha
sottoscritto un accordo con
la PreGel per produrre un
gelato al gusto Grisbì, un
pasticcino ripieno tra i più
venduti del catalogo Vicenzi,
il cui marchio è stato acquisito circa cinque anni orsono
dalla Parmalat.
Il gelato prenderà il nome
di Arabeschi Grisbì Crema
Limone. Un accordo, quello
tra Vicenzi e PreGel per innovare i prodotti del mondo
del gelato, coerente con la
strategia di sviluppo di entrambe le aziende.
PreGel fattura circa 54 milioni di euro l’anno ed è presente in circa 100 paesi nel
mondo. Ha due stabilimenti produttivi nel Reggiano
e uno nel North Carolina,
mentre Vicenzi ha ricavi annui per oltre 100 milioni di
euro ed esporta anch’essa in
più di 100 paesi. È presente
in Italia sia nel canale della
grande distribuzione che in
quello tradizionale.
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Sabato 31 Luglio 2010
MEDIA
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Dopo vari passaggi di proprietà si chiude l’avventura del giornale lanciato da Mondadori nel 2005
Silvestri cala il sipario su Star+Tv
L’editore: testata sequestrata dal distributore, non la voglio più
DI
PAGINA A CURA
CLAUDIO PLAZZOTTA
questo punto di Star+Tv
non ne vorrà più sentir
parlare nessuno. Il settimanale fondato da
Vittorio Corona in
Mondadori nel 2005
ha chiuso definitivamente i battenti
in giugno, con tanto
di strascichi a base
di pignoramenti e
questioni legali, a
degna conclusione
di una testata che
in sei anni di esistenza ne ha viste
e vissute di tutti i
colori.
Nata a Segrate
come rivista di gossip un po’ più birichina rispetto
a Chi, Star+Tv è stata da subito invasa dal ciclone Fabrizio
Corona (figlio dello scomparso
Vittorio), con tutto ciò che ne è
conseguito dopo lo scandalo di
Vallettopoli. Con diffusioni in
discesa ben al di sotto delle 80
mila copie e immagine piuttosto
rovinata, Star+Tv viene cedu-
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A
ta a Press company a fine 2007,
mentre la raccolta pubblicitaria
rimane in capo a Mondadori. I
tentativi di rilancio falliscono,
e anche la nuova casa editrice,
travolta dal tracollo del socio
Marco Sutter, di Sandra Rudoni e di tutta la
Edizioni Mimosa,
entra in crisi. A
dicembre 2009 si
conclude il rapporto con Mondadori
pubblicità. Nel
maggio del 2010
Star+Tv viene
rilevata da D’Annunzio spa, una
società editoriale
che fa riferimento
a Marcello Silvestri, ex consulente di Sutter e
poliedrico imprenditore, che
nel frattempo si occupava della
raccolta di Star+Tv attraverso
la concessionaria pubblicitaria.
Esce, nella nuova veste, solo per
sei numeri, fino a giugno: «Poi
la testata è stata sequestrata
dal distributore Messaggerie,
a seguito di pignoramenti da
parte di creditori di Mimosa»,
racconta lo stesso Silvestri, «e
noi abbiamo deciso di restituirla a Press company. Peraltro
il distributore si è tenuto tutti
gli incassi dei sei numeri, pari
a circa 200 mila euro. A Messaggerie spettava solo il 30%,
mentre il resto, cioè 140 mila
euro, doveva arrivare a D’Annunzio. Invece siamo rimasti a
bocca asciutta. Vedremo come
va a finire, ma di Star+Tv non
vogliamo più sentire parlare.
E credo che nessuno, a questo
punto, abbia più voglia di portare in edicola questa testata».
Intanto Silvestri, attraverso D’Annunzio spa, prosegue
le sue iniziative editoriali. Un
mese fa ha preso il via il nuovo
settimanale Donna Più, diretto da Alessandra Corrias,
con collaboratori come Marco Balestri, Tessa Gelisio,
Alda D’Eusanio: «In quattro
numeri siamo passati dalle 22
mila alle 40 mila copie», spiega
Silvestri, «e quindi c’è soddisfazione». D’Annunzio pubblica
pure i mensili Più Bimbi, Più
Salute, e da giugno ha in portafoglio anche Top Girl, testata
che Silvestri ha comprato da
Mimosa e Press Company,
fallimento da 15 milioni
Fallimento di Edizioni Mimosa e di Press Company. Il gruppo
editoriale che faceva capo alla famiglia Angelini e a Marco
Sutter è quindi scomparso dallo scacchiere italiano dopo i
provvedimenti del tribunale di Milano. L’8 luglio scorso è stato
decretato il fallimento di Press Company, che fino all’aprile
2010 editava Star+Tv, mentre lo scorso 15 luglio è arrivato
il fallimento per Edizioni Mimosa, la casa editrice che in passato ha portato in edicola testate come Stop, Rakam (ora i
due giornali sono stati rilevati da Guido Veneziani editore),
Telebolero, Confessioni donna. Il buco lasciato dai soci di
Mimosa e Press company nei confronti delle banche sarebbe
nell’ordine dei 15 milioni di euro. E contro Sutter sono iscritti
protesti per assegni emessi all’inizio di marzo 2010, per un
importo complessivo di circa 160 mila euro, e per i quali non
vi erano fondi sufficienti all’incasso. Il mensile Confessioni
donna, comunque, continua a uscire. Sempre con Sutter e la
Rudoni dietro le quinte.
Gruner+Jahr-Mondadori e che
sta uscendo come bimestrale. «A
brevissimo lanceremo il mensile
Donna Più salute, e in autunno
puntiamo a portare in edicola
un altro familiare». Tutti i giornali di D’Annunzio sono raccolti
dalla concessionaria Fbc di Cinisello Balsamo. Quanto alle
redazioni, sono ridotte all’osso:
per alcune testate ci si avvale
di liberi professionisti, mentre
Donna Più è confezionata dal
service Edizioni Professionali
italiane, di Dario Tiengo, che
già mette a punto Vivo ed Ecco,
testate della Più Edizioni.
© Riproduzione riservata
Nel semestre i ricavi tv in crescita dell’11,7%
Cairo raddoppia
l’utile netto
I
l gruppo Cairo communia 7,4 milioni), anche «grazie a
cation sterza sempre più
una serie di interventi sui costi
verso la televisione. I riper incrementare l’efficienza e
cavi come concessionaria
l’efficacia dei processi di produdel piccolo schermo, infatti,
zione, editoriali e di diffusione,
hanno raggiunto i
con una previsione
74 milioni di euro
di risparmi otteninel primo semebili nell’intero 2010
stre del 2010, in
superiori a 8 miliocrescita dell’11,7%
ni di euro rispetto
sullo stesso perioal 2009».
do 2009. Merito di
Insomma, se non
La7 (che da sola
ci fosse il Torino in
vale 63,8 mln, su
serie B a guastare
del 2,1%), ma soil sonno del preprattutto dei nuovi
sidente Urbano
mezzi che Cairo
Cairo, si potrebbe
raccoglie dal 2010,
parlare di momencome Sportitalia,
to molto positivo:
Dahlia, La7D, e
nel complesso
Urbano
Cairo
che complessivaCairo communimente valgono
cation chiude un
già una decina di milioni in sei
semestre a 131,4 milioni di
mesi. Il buon momento della tv
fatturato, con utile di 11,2 miprosegue anche nel bimestre
lioni, raddoppiato rispetto al
luglio-agosto, «in cui il target
2009. Vanno comunque tenuti
contrattuale dei ricavi per La7,
in considerazione pure gli effetpari a 9,6 milioni di euro, è già
ti dell’arbitrato Cairo-Telepiù,
ampiamente superato».
da cui il gruppo ha incassato
Quanto, invece, alla carta
11,5 milioni. Escluse ipotesi di
stampata, se da un lato calano
ingresso nel capitale di Dahlia
del 4,9% gli incassi da venditv, e anche eventuali acquisti di
ta delle pubblicazioni di Cairo
testate da Rcs periodici, Cairo
editore e Giorgio Mondadori
si sta invece guardando attoreditore (34 milioni di euro),
no per trovare un direttore un
dall’altro si assiste a incrementi
po’ più glamour per il suo settivertiginosi del margine operatimanale Diva e Donna, che dopo
vo lordo (+23,4% a 8,1 milioni) e
l’addio di Silvana Giacobini è
del risultato operativo (+24,8%
affidato da gennaio ad Angelo
IL NUOVO LIBRO DI
PAOLO PANERAI
LAMPI
NEL
BUIO
I RETROSCENA DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA ITALIANA
DAL DOPOGUERRA A OGGI
CINQUANT’ANNI DI FUSIONI, BANCAROTTE, SCALATE
RACCONTATI DA UNA DELLE VOCI PIÙ AUTOREVOLI
DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA
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16
Sabato 31 Luglio 2010
MEDIA
I dati dell’Osservatorio Fcp sugli investimenti ino a giugno. Free press: -10%
Stampa, pubblicità a -2%
Quotidiani stabili, mensili -9,7%, settimanali -2%
DI
GIOVANNI GALLI
offre ancora la raccolta pubblicitaria sulla
stampa, soprattutto
sui periodici e quotidiani free press. Secondo i
dati dell’Osservatorio Stampa Fcp relativi al periodo
gennaio-giugno 2010, infatti,
gli investimenti si sono attestati a quota 1,03 miliardi, in
calo del 2%. In particolare, i
quotidiani in generale sono
stabili (-0,1%), con un aumento degli spazi del 6,5%,
mentre quelli a pagamento
hanno segnato un +0,5.%
La pubblicità commerciale
nazionale ha evidenziato un
+3,5% a fatturato e un +5,1%
a spazio, la tipologia di servizio ha visto un decremento del 5,9% a fatturato e un
+6,2% a spazio, mentre la rubricata ha segnato un calo a
fatturato del -4,8% e a spazio
-4,7%. In leggero calo il fatturato (-1,6%) della pubblicità commerciale locale, che
tuttavia vede un incremento
degli spazi del 7,7%.
In caduta invece gli investimenti sui quotidiani free
press, che hanno visto il fatturato in diminuzione del
10,4%, così come gli spazi
(-7,5%). In particolare, cala
del -10,4% il fatturato della commerciale nazionale e
del -9,4% quello della locale,
mentre gli spazi registrano
un andamento rispettivamente del -11,3% e del -5%.
Per quanto riguarda i periodici, la pubblicità registra
un calo del fatturato pari al
5,7%. I settimanali hanno
ottenuto variazioni significativamente migliori rispetto a quelle dello scorso anno,
segnando una diminuzione
del fatturato del 2% rispetto al -31,1% realizzato nello
stesso periodo del 2009, men-
Così la spesa nei primi 6 mesi
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S
,0*/(%(#)(
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'2<<=;2<: 94<<:
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A Pagamento:
Commerciale nazionale
Di servizio
Rubricata
2009
2010
Dif. %
2009
2010
56.889
60.890
7,0%
298.428
311.746
Dif. %
4,5%
8.569
9.136
6,6%
86.541
81.595
-5,7%
12.608
12.044
-4,5%
57.991
55.217
-4,8%
Commerciale locale
185.704
201.547
8,5%
211.758
209.149
-1,2%
Totale A Pagamento
263.770
283.617
7,5%
654.718
657.707
0,5%
6.734
5.972
-11,3%
21.029
18.852
-10,4%
168
140
-16,7%
376
219
-41,8%
-100,0%
Free Press:
Commerciale nazionale
Di servizio
30
0
-100,0%
15
0
Commerciale locale
Rubricata
12.353
11.736
-5,0%
10.580
9.588
-9,4%
Totale Free Press
19.285
17.848
-7,5%
32.000
28.659
-10,4%
63.623
66.862
5,1%
319.457
330.598
3,5%
8.737
9.276
6,2%
86.917
81.814
-5,9%
Quotidiani:
Commerciale nazionale
Di servizio
12.638
12.044
-4,7%
58.006
55.217
-4,8%
Commerciale locale
Rubricata
198.057
213.283
7,7%
222.338
218.737
-1,6%
Totale
283.055
301.465
6,5%
686.718
686.366
-0,1%
Dif. %
+&-(*%($(
Settimanali:
2009
2010
Dif. %
2009
2010
Tabellare
36.481
37.664
3,2%
186.063
180.530
-3,0%
Speciale
N/A
N/A
N/A
8.514
10.092
18,5%
36.481
37.664
3,2%
194.577
190.622
-2,0%
36.060
33.797
-6,3%
148.033
133.074
-10,1%
Totale Settimanali
Mensili:
Tabellare
Speciale
N/A
N/A
N/A
10.947
10.544
-3,7%
36.060
33.797
-6,3%
158.980
143.618
-9,7%
Tabellare
4.172
3.861
-7,4%
12.202
11.029
-9,6%
Speciale
N/A
N/A
N/A
1.584
1.184
-25,3%
4.172
3.861
-7,4%
13.786
12.213
-11,4%
Tabellare
76.713
75.322
-1,8%
346.298
324.633
-6,3%
Speciale
N/A
N/A
N/A
21.045
21.820
3,7%
76.713
75.322
-1,8%
367.343
346.453
-5,7%
1.054.061
1.032.819
-2,0%
Totale Mensili
Altre periodicità:
Totale Altre periodicità
Periodici:
Totale Periodici
Fatturato Totale
(Quotidiani e Periodici)
tre gli spazio sono aumentati del 3,2% contro il -21,8%
dei primi sei mesi dell’anno
precedente. I mensili hanno
LA VIGNETTA DEL GIORNO
visto invece il fatturato scendere del 9,7%, con gli spazi in
calo del 6,3%. Infine, le altre
periodicità hanno riportato
una fl essione sia del fatturato (-11,4%) che degli spazi
(-7,4%).
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Editoria in Piazza Affari
Vendite su Poligrafici
Indice
FTSE IT ALL SHARE
DJ MEDIA
Titolo
Chiusura
Var. %
Var. % 30/12/09
21.463,2
113,0949
-0,41
-0,69
-9,26
-13,11
Rif.
Var.
%
Var. %
30/12/09
Capitaliz.
(mln €)
Buongiorno
0,9700
2,16
-16,38
103,2
Cairo Communication
Caltagirone Editore
2,5400
1,8600
-0,39
-1,59
-18,06
6,47
199,0
232,5
Class Editori
Espresso
0,4835
1,6000
-0,31
0,63
-28,26
-28,73
50,3
655,4
Il Sole 24 Ore
Mediaset
1,3320
4,9325
-0,45
-1,45
-30,59
-13,99
57,7
5.826,4
Mondadori
Monrif
2,5250
0,4275
-0,88
-
-18,48
-5,00
655,1
64,1
Poligraici
Rcs Mediagroup
0,5030
1,0880
-2,80
-
11,65
-14,20
66,4
797,1
Seat Pagine Gialle
Telecom Italia Media
0,1376
0,1896
-1,25
-15,32
-63,98
265,2
274,2
CHESSIDICE
Il Giornale, no della
Fnsi alle ferie forzate
della redazione romana. La Federazione della
Stampa e le associazioni
territoriali di stampa
interessate (Lombarda,
Romana e Ligure) hanno rivolto all’editore del
Giornale «l’invito a recedere dalla decisione di
sospendere le pubblicazioni dell’edizione romana e delle altre edizioni
territoriali interessate in
attesa di avviare e concludere le procedure di
confronto previste dalle
leggi e dal contratto di
lavoro». Secondo la Fnsi
«la decisione della società editrice di mettere
forzatamente in ferie per
ben due mesi consecutivi
i giornalisti addetti alla
redazione romana e ad
altre pagine locali, interrompendone di fatto le
pubblicazioni è soltanto
un atto di provocazione
nei confronti della redazione e della sua rappresentanza sindacale e di
grave irresponsabilità,
per la fase delicata che
l’azienda sostiene di
attraversare e che l’ha
portata ad avanzare la
richiesta di riconoscimento di crisi».
Mediaset, Tgcom e Mediasetsport gratis su
iPad. Yves Confalonieri,
direttore di Rti Interactive Media, la società di
Mediaset che si occupa
di web, Mediavideo, telefonia mobile e interattività con il digitale
terrestre, ha annunciato
ieri che dal 15 agosto
sarà disponibile gratuitamente l’applicazione
del Tgcom per l’iPad. A
seguire, il 28 agosto con
l’inizio del campionato,
arriverà anche quella
di Sportmediaset. «Ma
non ci fermiamo qui»,
ha detto Confalonieri,
«perché da settembre
gli utenti di www.video.
mediaset.it potranno
anche scaricare su iPad
l’applicazione per guardare i video e seguire le
videochat esclusive».
Armando Curcio editore con Sabah Electronics. È stato siglato
l’accordo di partnership
tra Sabah Electronics e Armando Curcio
Editore che prevede che
le pubblicazioni della
casa editrice saranno
disponibili su un portale
dedicato (www.pilade.
it) e immediatamente
scaricabili sugli e-book
e-reader Iriver distribuiti da Sabah Electronics
e sui prossimi modelli
marchiati Sabah che
saranno in futuro disponibili, a livello nazionale
e non solo, sugli scaffali
della grande distribuzione organizzata e specializzata.
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Sabato 31 Luglio 2010
MEDIA
17
Gli inserzionisti riprendono a investire sui periodici, in particolare sui femminili di moda
Magazine Usa, torna la pubblicità
Cresce la raccolta di Marie Claire (+37%) e Vogue (+24%)
PAGINA A CURA
ALESSIO ODINI
DI
settembre tornerà il sereno per la stampa periodica a stelle e strisce.
Dopo i tempi di carestia
dovuti in buona parte alla crisi
internazionale, che ha portato
alla chiusura, solo l’anno scorso,
di 400 testate negli Stati Uniti,
gli inserzionisti pubblicitari sono
tornati a pianificare campagne
sui magazine americani, in particolare quelli femminili che
trattano di moda e bellezza come
Vogue e Marie Claire. Le percentuali di crescita si preannunciano
a doppia cifra, anche in virtù del
-23% che l’intero settore aveva
accusato a settembre 2009.
Fra le testate più ambite dai
marchi c’è Vogue, il mensile icona di Condé Nast, che secondo
Advertising Age avrebbe già
raccolto più di 530 pagine di
pubblicità per la sola edizione di
settembre. Il magazine diretto
da Anna Wintour metterebbe
così a segno una crescita del 24%,
rispetto al settembre 2009. Ancor
più marcato il balzo di Glamour
(sempre Condé Nast), che farà
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A
Negli Usa i magazine sono tornati nel mirino degli inserzionisti
segnare un +57% di ricavi pubblicitari in un mese importante
per l’editoria di moda e lifestyle,
perché è quello in cui vengono
lanciate campagne che terranno
banco fino alla fine dell’anno. Intanto Condé Nast sta pensando
anche a un «nuovo modello di
business», che «va oltre il magazine», come ha dichiarato ad
Adage Robert A. Sauerberg, il
nuovo presidente del gruppo. Nel
senso che la tecnologia digitale
giocherà un ruolo più forte per
quanto riguarda la pubblicità e
le nuove forme di fruizione dei
prodotti da parte dei lettori, a
cominciare dall’iPad.
Crescita a doppia cifra anche
per Harpers’ Bazar (+12%) edito
da Hearst, che negli States pubblica anche Marie Claire, per il
quale è previsto un +37% di ricavi pubblicitari.
La stampa negli Stati Uniti
rappresenta ancora il 35% degli
investimenti pubblicitari, vale
a dire 44,13 miliardi di dollari
(quasi 34 miliardi di euro). Di
questi, il 18% è costituito dai magazine. In Francia la carta, fino
all’anno scorso il primo mezzo
d’investimento, vale oggi secondo
Kantar Media il 28% del totale,
(l’anno scorso secondo l’Irep valeva 3,75 miliardi di euro, pari
al 36,5%) e i magazine incidono
per 16 punti.
Negli Usa, dunque, i grandi inserzionisti continuano a tenere in
buona considerazione i periodici
e la stampa in generale. Procter
& Gamble, per esempio, destina il
40% dei propri investimenti pubblicitari, 16 punti sotto il canale
principe per i prodotti di largo
consumo, cioè la tv. Ben diversi
gli equilibri in Francia, elencati
a Le Figaro da Xavier Dordor,
delegato generale dell’Spm, il
sindacato della stampa periodica
d’oltralpe: il piccolo schermo assorbe infatti il 77% del budget di
P&G, contro il 6% destinato alla
stampa, che nel primo semestre
di quest’anno è tornata a crescere. Gli ultimi dati parlano infatti
di un +7,5% di ricavi e un +3,9%
di pagine pubblicitarie.
Al di là di questi dati, l’ottimismo americano sembra aver già
contagiato la Francia. Sempre secondo Le Figaro, Valéry Camy,
direttore esecutivo della concessionaria pubblicitaria di Mondadori France, che pubblica tra
gli altri Grazia, Biba, Télé Star e
Auto Plus, vede nel contesto che
si sta delineando la volontà da
parte dei marchi di «conquistare
porzioni di mercato». Anche per
Xavier Romatet, presidente e
amministratore delegato di Condé Nast Francia, «la tendenza resta positiva», anche se quanto si
è perso nel 2009 «non può essere
recuperato. Non siamo ancora al
livello del 2008, un anno record,
ma piuttosto a quello del 2007».
Ragione per cui i brand della carta stampata devono dimostrarsi
all’avanguardia in fatto di creatività e concretezza.
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magazine+pubblicità
Le reazioni di Amazon e B&N all’iPad Il ceo Iger: la casa cinematografica non rientrava più nei nostri piani
Contenuti, Google Disney vende Miramax
pensa ad Android per 506 milioni di euro
G
oogle pensa a un futuro mercato online per
i contenuti digitali, da
sviluppare attraverso
la rete degli smartphone che
supportano il sistema operativo
Android. Lo ha dichiarato Eric
Schmidt, ceo della società che
controlla il motore di ricerca, al
Wall Street Journal di Rupert
Murdoch, sottolineando come i
cellulari rappresentino una potenziale fonte di ricavi, accanto
alla possibilità di fornire contenuti a pagamento dei giornali.
«Questo può essere un forte
business, da oltre 10 miliardi di
dollari (7,6 miliardi di euro)»,
ha dichiarato il ceo di Google,
che crede nella possibilità di
poter generare ricavi dal «miliardo di persone che utilizzano
Android». La cifra menzionata
da Schimdt non è fuori luogo, se
si considera che il sistema operativo Android vede crescere i
suoi utilizzatori al ritmo di 160
mila al giorno, cioè il numero
di dispositivi venduti. La prospettiva ipotizzata dal ceo di
Google, una volta che sarà stata raggiunta la quota fatidica,
sarà di chiedere a ciascuno «10
centesimi a utente ogni anno».
I contenuti digitali, ma soprattutto le news, sono anche
nei pensieri di Amazon.com, la
più grande libreria online, che
ha lanciato Kindle, il lettore
T
Nexus One, il googlefonino
ebook alla terza generazione,
minacciato dalle funzionalità
di Apple iPad, che tra le altre
cose è anche un e-reader.
Ma per un produttore di lettori di testi digitali che si preoccupa di perdere il primato del
mercato, ce n’è un altro che ha
deciso di dare avvio a un’aggressiva campagna promozionale per sostenere le vendite
del proprio prodotto e contrastare così l’avanzata di iPad:
si tratta di Barnes & Noble, la
catena di librerie americana
che ha lanciato Nook, l’e-reader
alternativo ad Apple e Amazon.
Un approccio diverso, quello di
Barnes & Noble, che permette
ai propri clienti di acquistare
ebook su Internet, ma anche in
libreria, grazie al wi-fi, sfruttando la propria rete di negozi.
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he Walt Disney Company
vende Miramax Films,
la casa di produzione
cinematografica ceduta
a una cordata di imprenditori
rappresentata dalla Filmyard
Holdings. Saluta e incassa un
assegno da 660 milioni di dollari
(oltre 506 milioni di euro), dopo
una trattativa durata sei mesi
che non ha premiato Harvey e
Bob Weinstein, i fondatori di
Miramax, che avevano tentato di
ritornare in possesso della società capace di produrre film premiati da pubblico e critica, ma
anche agli antipodi del politcally correct come Pulp Fiction di
Una scena tratta da Toy Story 3, prodotto da Miramax
Quentin Tarantino (Palma
d’oro a Cannes nel 1994), Non
nota Robert. A. Iger, ceo della società.
è un paese per vecchi dei fratelli Cohen (premio
Il prezzo pattuito per la libreria di film MiOscar 2008 come miglior film, regia, sceneggiaramax è risultato superiore a quello che altri
tura non originale e attore non protagonista),
pretendenti erano disposti a pagare, al di sotto
fino al terzo episodio del fortunato Toy Story,
del 500 milioni di dollari (circa 383 milioni di
ora nelle sale. Disney, infatti, ha accettato l’ofeuro). Fra questi, anche i fratelli Weinstein e l’alferta del magnate delle costruzioni Ronald N.
leato Ron Burkle, che si sono trovati spiazzati
Tutor e dei suoi compagni di cordata, fra cui la
e non in grado di replicare di fronte all’offerta
società di investimenti Colony Capital, che handi Filmyard Holdings.
no versato un deposito vincolato da 31 milioni
di dollari e presentato un piano finanziario. È
Il Nytimes, in particolare, ha reso noto un retroscena dell’accordo, svelato da una fonte che
quanto sostengono in primis New York Times
ha preferito restare anonima, secondo cui una
e Los Angeles Times, secondo i quali l’accordo
serie di pellicole che costituiscono la libreria
avrebbe dovuto concretizzarsi inizialmente fra
Miramax, dal valore complessivo di 150 milioni
settembre e la fine dell’anno.
di dollari (115 milioni di euro), resterà legata a
«Nonostante siamo molto orgogliosi dei tanti
franchise come Spy Kids, o la serie di Scary Morisultati raggiunti da Miramax, la nostra attuale
vie, sui quali i fratelli Weinstein possono ancora
strategia per i Walt Disney Studios è concenvantare dei diritti.
trata sullo sviluppo di grandi film sotto i brand
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Disney, Pixar e Marvel», ha dichiarato in una
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18
Sabato 31 Luglio 2010
UN PROFESSIONISTA AL GIORNO
Le passioni di Federico Grazioli, presidente di Accredia, l’ente italiano di accreditamento
La vita comincia a sett’anni
Con l’agricoltura è stato amore a prima vista, nel tempo
libero torno nella mia azienda. O vado in barca a vela
DI
FEDERICO UNNIA
l suo motto? La vita comincia a settant’anni. Federico
Grazioli, laurea in giurisprudenza, si divide tra le sue
due grandi passioni. Da un lato la qualità, dall’altro
l’agricoltura. È infatti presidente di Accredia, a tutti gli
effetti l’agenzia della qualità in Italia, ma anche promotore
di agricoltura di qualità, come fondatore, con alcuni amici, e
azionista di Agriconsulting. «Accredia è un esempio di collaborazione pubblico-privato al quale desidero dedicare tutte
le risorse possibili del mio tempo e della mia professionalità»,
spiega. Tutto ciò senza tralasciare gli impegni nelle varie iniziative legate al sistema imprenditoriale italiano, particolarmente focalizzate sulle problematiche della cooperazione allo
sviluppo. Ma come è arrivato a svolgere l’attuale attività
professionale? Semplice, a sentire lui. «Vengo da una
famiglia di agricoltori, lo era mio nonno Stanislao, lo
era mio papà, lo sono diventato io. È stato un amore
a prima vista, del quale ancora non mi sono stancato. Credo di avere il settore nel cuore».
L’agricoltura, nei suoi vari aspetti, è sempre
stato un settore appassionante, perché dà il
senso della creatività, della concretezza dei
risultati. «In più, sono riuscito a valorizzarne un aspetto connesso importante,
come quello dei servizi in agricoltura.
Una componente che ha aiutato molto l’agricoltura italiana ad organizzarsi in senso verticale, collegandosi
all’agroindustria», racconta Grazioli.
«Mi piace anche il rapporto straordinario
che ho con tutti i miei collaboratori, a qualsiasi
livello».
Una vita fatta di molti successi e ricordi, come
quello legato al 1990, anno in cui Grazioli viene
insignito dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro. «Ricordo ancora quel giorno, mi è sembrato il
riconoscimento importante che premiava l’impegno particolare. Oggi, nell’ambito della Federazione dei cavalieri del lavoro sono presidente
del gruppo per l’agricoltura e l’agroindustria,
che riunisce 90 cavalieri del lavoro agricoli e
agroindustriali». Nel tempo libero, «appena
riesco mi reco nella mia azienda agricola. Con
alcuni amici vado a caccia e frequento i campi
di tiro al volo. Trascorro l’estate al mare dove divido con mia moglie la passione della barca, per
molti anni a vela, più di recente a motore. Nei miei
anni giovanili mi sono dedicato molto ad allevare
cani da caccia», spiega. Fisico curato, fino a 20 anni
ricorda di aver alternato la passione per la caccia di
montagna alla roccia. «In quell’epoca ho scalato molte
vette dolomitiche, Cime di Lavaredo, Tofana di Rozes,
Punta Fiames, Cinque Torri. Poi mi sono dedicato alla
pesca subacquea, che ho abbandonato avanzando negli
anni. La mia passione resta la caccia di montagna e di
bosco, i miei belli e bravi cani». Ne possiede ben quattro,
fra cui un Korthals campione del mondo, oltre a due
Drahthaar e un Pointer.
Da uomo e professionista poliedrico, dedica del tempo
alla lettura. «Mi piacciono soprattutto i libri di storia
e di avventure». Se dovesse fare una graduatoria dei
più apprezzati, troverebbero spazio nomi come Stefan
Zweig, mirabile scrittore austriaco, James Albert Michener («Bellissimi i suoi libri sulla storia del Sudafrica,
dell’America centrale, dell’Alaska»). Lo divertono anche
i libri di Wilbur Smith, Clive Cussler, Frederick Forsyth.
«Leggo inoltre molte riviste di attualità, sia politiche che
economiche, oltre ad almeno tre quotidiani, che leggo per
lo più la mattina, prima di uscire da casa». Caccia
e pesca, le sue due grandi passioni, le segue anche con la programmazione dei canali tematici
delle tv digitali. Non sì è mai fatto trascinare
dal calcio anche se confessa una simpatia per la
Roma, che è la squadra amata dal nipote. Nato a
Roma, ama la Capitale da «romano de Roma». In città si muove con
un auto Fiat Croma, «per fortuna guidata da un bravo autista».
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I
nome
Federico Grazioli
nato a
Roma
il
19 maggio 1931
professione
Presidente di Accredia,
l’ente italiano
di accreditamento
L’orologio
Uso un Vacheron
Costantin
(nella foto),
IWC e modelli
Agriconsulting
(fantastici
e precisi)
Le cravatte
Le mie preferite sono
quelle di Battistoni
e Marinella
(nella foto)
Il telefonino
Possiedo un cellulare Htc
Il vino
Rosso, sempre rosso,
giovane. Mi piace molto
il Montepulciano
d’Abruzzo
L’auto
uto
Mi muovo, soprattutto per lavoro, con una bellissima
Croma
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