Anno 25 - Numero 217 - € 0,50
È IN EDICOLA
Sabato 12 Settembre 2015
Marketing
Oggi
Il primo magazine-de
device
pper
er vivere
vive bene
nell’era ddigiitale
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
TripAdvisor fa scuola. Oltre a ristoranti e alberghi arrivano siti e app
applicazioni anche per la lirica
Eventi, scatta la recensione-mania
Fiere, concerti, matrimoni: per tutto c’è un giudizio
DOMANI E LUNEDÌ A
Domenica
13 settembre
DENTRO EXPO. Alle 12,
presso la piazza coperta del
cluster Cereali e tuberi-Farine
Varvello, dibattito su «Cucina
vegana e medicina quantistica: come l’alimentazione può
influenzare i campi energetici
dell’organismo umano». Ingresso libero.
DENTRO EXPO. Dalle 10
alle 15, presso l’Auditorium
del padiglione Italia, «Sfida
mondiale degli assaggiatori
d’olio d’oliva», concorso promosso dall’Organizzazione
nazionale assaggiatori olio
d’oliva, che ha fondato la
prima scuola d’assaggio al
mondo. Ingresso libero.
FUORI EXPO. Alle 17, in
Piazza Broletto a Mantova,
nell’ambito del Festival della
Letteratura presentazione dei
due libri Prevenire i tumori
mangiando con gusto e Prevenire in cucina mangiando
con gusto, curati dalla ricercatrice Anna Villarini. Ingresso
libero.
FUORI EXPO. Dalle 11 alle
23, presso i Chiostri dell’Umanitaria in via Daverio 7 a
Toscana, ultima giornata del
progetto «Viaggio in Valdera!
Alle 21,15 «La lirica in terra
di Toscana. Arie tratte dalle
opere di Mascagni, Puccini
e Catalani». Ingresso libero.
Degustazioni a pagamento.
FUORI EXPO. Alle 18 presso l’Auditorium del Mudec
(Museo delle Culture) di via
Tortona 56 a Milano, «l’elefante scomparso», proiezione del
film di Javier Fuentes-León.
Ingresso libero.
Lunedì
14 settembre
DENTRO EXPO. Dalle
10,30 alle 22, presso Cascina Triulza-padiglione della
Società civile, «Il diritto di
essere bambini», quinta edizione del festival, promosso
dalla cattedra di Pedagogia
interculturale dell’Università degli Studi di Milano-
DI
Bicocca. Ingresso libero.
FUORI EXPO. Alle 11, in
Foro Buonaparte 31 a Milano,
«Il cambiamento tecnologico è
cosa del passato?», conferenza
organizzata dalla Fondazione
Edison. Ingresso libero.
DENTRO EXPO. National
day della Turchia, con discorsi del ministro dell’Economia,
Nihat Zeybekcì, e del presidente del Parlamento, Ismet
Yilmaz. Dalle 13,30, presso
il padiglione, business forum
con incontri B2B.
DENTRO EXPO. Dalle
12,30 alle 18, presso il padiglione Vino-A taste of Italy,
due appuntamenti della Regione Friuli-Venezia Giulia:
«Vigneti di prosecco per il
recupero di aree militari
dismesse in Casarsa della
Delizia, Città del vino e di Pier
Paolo Pasolini», conferenza
di presentazione di quattro
progetti. E «Scopri la Barcolana di Trieste», presentazione
della 47ª edizione della regata
triestina. Ingresso libero.
DENTRO EXPO. Dalle 15
alle 15,30 e, di nuovo, dalle 17
alle 17,30, presso l’area teatro
del cluster del Caffè, «Protagonisti invisibili nel cinema: la
macchina per caffè», incontro
con il regista Giacomo Gatti.
Ingresso libero.
FUORI EXPO. Dalle 18 alle
21, presso l’Expo Gate di via
Beltrami a Milano, «Cibo
e identità», presentazione
del Manifesto del congresso
organizzato dalla World association of agronomists in
collaborazione col Consiglio
nell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali. Partecipazione su invito.
DENTRO EXPO. Alle 20,
presso The Waterstone-padiglione Intesa Sanpaolo, «Una
d’arme, di lingua, d’altare»,
quinto appuntamento dei reading con attori immersi nello
sfondo multimediale degli
Orizzonti, con le opere di Gallerie d’Italia. Ingresso libero
fino a esaurimento posti.
a cura
di Luigi Chiarello
CARLO VALENTINI
ripAdvisor ha fatto
scuola. Nonostante le
polemiche e le contestazioni di alcuni albergatori e ristoratori bersagliati
da giudizi negativi ritenuti ingiusti, il sito che raccoglie le
annotazioni (con tanto di stellette) da parte degli utenti soprattutto su hotel e ristoranti
(ma non solo) sta andando alla
grande in tutto il mondo. Per
arginare abusi
e malevolenze
TripAdvisor
prevede un
filtro: la recensione non è automaticamente
pubblicata ma
prima è controllata. Ovviamente non è possibile riconoscere
eventuali giudizi autoelogiativi
o al contrario interessate stroncature. Rispetto
a questi episodi TripAdvisor
risponde che essi non inficiano comunque la media del
voto, indicato da un numero
generalmente alto di recensori. Invece si interviene su
affermazioni offensive o dannose. Per esempio il sito venne
chiamato in giudizio da un ristoratore bolognese per avere
pubblicato una recensione in
cui si sosteneva che il vino servito nel locale era sofisticato e
dannoso per la salute. Anche
in seguito a questo è stato deciso di filtrare le recensioni.
T
TripAdvisor è il condottiero. Ma dietro di esso
stanno sorgendo altri siti,
con proprie specializzazioni,
pronti a cavalcare l’impulso
degli internauti a dare giudizi sulle loro esperienze. Così
sul web sono arrivati il portale
che consente di dare un voto
a uno spettacolo lirico e quello
in cui è possibile lasciare un
giudizio su come è andata la
visita a una fiera. Insomma,
dagli hotel ci si sta allargando
a macchia d’olio. Anche perché altre start up sono pronte
a entrare in rete per dare la
pagella in altri settori se i due
emuli di TripAdvisor avranno
successo.
Quanto alla lirica, il nome
del nuovo arrivato non camuffa nemmeno nel nome, Ope-
Il sito e il logo di OperAdvisor dedicato
ai giudizi sulla lirica
rAdvisor,
il
rA
riferimento
al
rif
più
pi blasonato
sito.
Del resto
si
la sua ideatrice,
Enrica
tr
Apparuti,
è
A
esplicita:
«ci
e
proponiamo
di essere
il Trip p
e
pAdvisor della lirica».
È grali
tuito, in cinque lingue (tra
cui russo, giapponese, cinese
e arabo) e si possono inserire
recensioni su spettacoli, concerti, recital dedicati all’opera
lirica, teatri, cantanti, direttori d’orchestra. Accanto a questa parte scritta dagli utenti
ve n’è una informativa, a cura
della redazione, che propone le
stagioni dei principali teatri.
Insomma, scheda e recensioni per valutare un do di petto
come fosse un fricandò. Il teatro è trasandato? Via col voto
negativo. I servizi igienici di
una sala concerti sono pulitissimi? Cinque stelle allo stesso
modo di un ristorante. Il cantante che esalta il pubblico
riceverà l’encomio al pari di
Massimo Bottura in cucina.
Vi è pure la Top 20 delle voci e
anche in questo caso ci si rifà
alla classifica Top stilata da
TripAdvisor.
Invece arriva da San Marino l’iniziativa di cinque
giovani che hanno puntato
sulle fiere, sempre sulla scia
del famoso sito per hotel e ristoranti. Si chiama FairAdvisor, in tre lingue, italiano,
inglese e cinese. Obiettivo?
Dare un giudizio e un voto alle
rassegne fieristiche. Secondo
l’Ufi, unione delle fiere internazionali, nel mondo si svolgo-
no 30.700 fiere all’anno pari a
103 milioni di metri quadrati
di superficie espositiva netta,
2,8 milioni di espositori diretti
e 260 milioni di visitatori, con
un giro d’affari annuo di 27
miliardi.
Dicono gli ideatori del sito:
«Non facciamo vendita o prenotazioni di spazi espositivi,
né vendita di servizi o di ingressi per le manifestazioni
fieristiche. Noi ospitiamo solo
recensioni in grado di fornire
consigli sulle fiere».
Quindi coloro che visitano
una rassegna o vi partecipano come espositori possono
pubblicare il proprio giudizio
e quindi contribuire (si spera)
al miglioramento dell’evento
nelle edizioni successive. È
possibile (previa registrazione gratuita) giudicare ogni
tassello di una manifestazione, dalla qualità del bar e
ristoranti interni all’efficacia
dei servizi offerti, dalla pulizia
alla vigilanza.
Un click e il giudizio è nel
sito, creando uno spartiacque
tra le fiere di serie A e quelle
di serie B. Visitatori ed espositori sembrano, dai primi rilevamenti, entusiasti di potere
(finalmente) esprimere gioie e
dolori passati all’interno di un
stand o di un padiglione.
La recensione-mania sta
ormai contagiando il popolo
del web. L’ultimo arrivato è
NozzeAdvisor, dove si inseriscono giudizi sulla cerimonia
nuziale. Chissà che non arriverà anche PrimanotteAdvisor dove gli utenti renderanno
pubblico il voto della loro prima notte.
© Riproduzione riservata
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18
Sabato 12 Settembre 2015
MARKETING
Univendita: nel primo semestre 2015 fatturato a oltre 800 mln, su del 5,3%. In 5 anni +30%
Il porta a porta funziona sempre
Da Folletto a Bofrost, vincono qualità e prova degli articoli
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DI
IRENE GREGUOLI VENINI
uò forse sorprendere
che nell’era digitale
una formula tradizionale come la vendita a
domicilio abbia successo, eppure i dati diffusi da Univendita parlano di un andamento
positivo: nel primo semestre
del 2015 le imprese associate
hanno fatturato 801 milioni e
940 mila euro, con un incremento del 5,3% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente, dopo un 2014 chiuso
con 1,3 miliardi di euro di
giro d’affari (+6,7%). Il servizio personalizzato, la qualità
dei prodotti e la possibilità di
provarli dal vivo sono gli elementi che fanno funzionare il
porta a porta, approccio scelto
da aziende come per esempio
Vorwerk Folletto, Avon e Tupperware.
«Vorremmo chiudere il
2015 mantenendo questo
trend di crescita, come è accaduto negli ultimi anni. Basti
pensare che dal 2010 a oggi il
fatturato delle nostre aziende associate è cresciuto del
P
Ciro Sinatra
30%», osserva Ciro Sinatra,
presidente di Univendita,
associazione di categoria che
riunisce 16 imprese, ovvero
Amc Italia, Avon Cosmetics,
Bofrost Italia, CartOrange,
Conte Ottavio Piccolomini
d’Aragona, Dalmesse Italia,
Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just Italia, Lux Italia,
Nuove Idee, Ringana Italia,
Tupperware Italia, Vorwerk
Contempora, Vorwerk Follet-
BREVI
to e Witt Italia. «Il motivo di
questi risultati è connaturato
ad alcune caratteristiche del
settore della vendita porta a
porta: innanzitutto la qualità dei prodotti, perché sono
prodotti che vengono portati a casa del cliente che può
provarli e toccarli. Poi c’è la
professionalità dei venditori:
le imprese li formano perché
sanno bene che i loro addetti rappresentano l’azienda
quando si recano a casa del
consumatore. Poi c’è anche
l’aspetto del post vendita, garantito dalla persona con cui
il cliente entra il contatto».
Nei primi sei mesi dell’anno il comparto più dinamico è
stato quello dei beni durevoli
casa che, con un incremento del 7,8% e una quota del
59% sul totale, si conferma
come il più importante della
vendita a domicilio, seguito
da alimentari e beni di consumo casa (che pesano per il
18%) in crescita del 7,3%. C’è
invece una leggera diminuzione della cosmetica e cura
del corpo (con un -2,9% e una
quota del 18%), ma si tratta
«di un’oscillazione fisiologica,
non ci sono segnali di crisi»,
rassicura Sinatra.
Un settore, quello delle
vendite a domicilio, che è quasi completamente femminile,
visto che degli oltre 137mila
addetti (in crescita del 2,5%
in questo semestre rispetto
allo stesso periodo del 2014),
il 93,3% è costituito da donne.
«Abbiamo realizzato un’indagine con l’Università la Sa-
pienza, da cui è emerso che
nella vendita a domicilio si
realizza un incontro virtuoso
tra le strategie delle aziende e
le esigenze delle lavoratrici»,
continua il presidente dell’associazione. «Da una parte ciò
è dovuto alle caratteristiche
dell’approccio femminile al
lavoro, ovvero il tatto e la
sensibilità con cui le donne
sanno trattare con le persone, e dall’altra il fatto che è
un lavoro che consente libertà
di organizzazione e flessibilità alle donne, con guadagni
proporzionati all’impegno.
Sul piano dell’occupazione
un altro aspetto positivo del
nostro settore è l’inclusione
degli over 50», dice Sinatra.
«Si tratta infatti di persone
che sono portatrici di una serie di valori, come l’esperienza, la maturità e la posatezza,
che nel contatto diretto con
il cliente possono essere vincenti. Per quanto ci riguarda,
come associazione, ci stiamo
impegnando per dare sempre
più dignità professionale a
questo lavoro».
© Riproduzione riservata
P&G al fianco di Unicef per i vaccini
Tim con Ducati per la
sicurezza stradale. Tim
e Ducati sono ancora insieme per #guardaavanti, la
campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani per
contrastare l’uso improprio
del cellulare mentre si guida. Dopo il successo della
prima edizione, sono state
presentate le iniziative per
il prossimo anno in un evento dedicato, durante il Gp
Tim di San Marino e della
Riviera di Rimini. Sono
stati oltre 3.500 i ragazzi
coinvolti nei laboratori
#guardaavanti. Più di 80
volti noti hanno aderito sui
social, generando oltre 6,3
mln di contatti in rete.
Coca-Cola festeggia lo
stabilimento di Nogara.
Per festeggiare i 40 anni
del sito di Verona dedicato
all’imbottigliamento delle
bevande a marchio The
Coca-Cola Company più
grande nel Paese e primo
in Europa per capacità
produttiva sono state realizzate 10 mila lattine limited edition non in vendita
Duemila di queste speciali
lattine saranno regalate
ai visitatori del Padiglione Coca-Cola a Expo che
risponderanno a un quiz
sullo stabilimento.
DI
IRENE GREGUOLI VENINI
italiane», spiega Paolo Grue, direttore commerciale Procter & Gamble in Italia, «ma
non possiamo fermarci. Per questo P&G ha
deciso di proseguire in Italia il suo impegno a fianco dell’Unicef con l’obiettivo di
coinvolgere un numero ancora maggiore
di persone e contribuire all’eliminazione
della malattia nei paesi dove è ancora presente».
Altre campagne nel mondo del sociale che
P&G chiede ai suoi clienti supporto nella
lotta contro il tetano materno e neonatale.
Dal 1° ottobre fino alla fine dell’anno infatti
presso supermercati e ipermercati Coop e
Ipercoop per ogni confezione acquistata di
una serie di marchi del colosso del largo
consumo l’Unicef riceverà una donazione
utile all’acquisto di un vaccino contro la
malattia. L’iniziativa si inserisce nella strategia di sostenibilità dell’azienda, volta a
ridurre i danni all’ambiente
dei prodotti in tutto il ciclo
di vita e ad aumentare l’impatto nel sociale.
In questo caso i brand coinvolti nell’operazione sono
Dash, Gillette, Pantene, OralB, AZ, Olaz, Herbal Essences,
Ambi Pur, Fairy, Mastro Lindo, Swiffer, Viakal, Duracell,
Venus e Head & Shoulders.
La collaborazione con Unicef per sconfiggere il tetano
materno e neonatale compie
peraltro 10 anni nel 2015 e ha
Il vaccino protagonista dell’iniziativa
contribuito a eliminare questa malattia, che in molti paesi in via di svi- l’azienda ha lanciato sono per esempio
luppo rappresenta ancora un serio rischio quella con Habitat for Humanity per costruper la vita di milioni di donne e dei loro ire 50 case nel mondo e fornire prodotti
bambini, da Burkina Faso, Camerun, Co- Gillette, Oral B e Pantene, e il programma
sta d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Children Safe Drinking Water, partito nel
Lao Pdr, Liberia, Madagascar, Mauritania, 2004, con cui P&G ha donato oltre 7 miliarMyanmar, Senegal, Tanzania, Timor Leste, di di litri di acqua potabile.
Sierra Leone e Uganda.
Dal punto di vista ambientale, una delle
Dal lancio della prima campagna in favore aree su cui l’azienda si sta focalizzando è
dell’Unicef «1 pacco=1 vaccino» nel 2006, la conservazione delle risorse, con l’obietsono stati distribuiti 300 milioni di vaccini tivo di sviluppare prodotti che richiedono
utili a salvare l’equivalente di mille mam- un minore utilizzo di acqua e di energia e
me ogni ora, contribuendo alla riduzione che producono meno scarti sia in fase di
della mortalità infantile dovuta a questa produzione sia di utilizzo, di usare risorse
malattia del 62%.
rinnovabili, di ridurre il packaging e di usa«Siamo fieri di aver contribuito a questo re plastica riciclata.
importante risultato insieme alle famiglie
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Sabato 12 Settembre 2015
MEDIA
19
1
Le novità del gruppo presieduto da Suraci. Nel 2014 utili per 3 mln e raccolta di 35,4 mln
Rtl 102,5 L’Italiana sbarca in fm
Il format della web radio in onda in alcune aree della Penisola
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DI
CLAUDIO PLAZZOTTA
l gruppo Rtl 102,5 Hit radio
ha un bilancio invidiato da
molti imprenditori: a fine
2014 il patrimonio netto, in
crescita, ammonta a 55,3 milioni di euro, di cui 25 milioni
di capitale, 25,4 mln di riserve
e 3 milioni di utili d’esercizio.
Il presidente Lorenzo Suraci, socio al 28,58%, e gli altri
azionisti possono contare su
depositi bancari e postali di
Rtl 102,5 per 34,4 mln di euro
e su zero debiti verso le banche,
fatto salvo il finanziamento
pluriennale, acceso a fine 2014
con il circuito Ubi, di 1,9 mln di
euro per acquisire impianti di
trasmissione nel Triveneto.
E in una fase critica per
tutta l’editoria, in cui la raccolta pubblicitaria langue, il
network radiofonico Rtl 102,5,
attraverso la concessionaria Openspace (controllata
all’80%), è riuscito a crescere
pure nel 2014 (35,4 milioni di
ricavi da spot, +0,78%) e chiude positivamente anche i primi
sei mesi del 2015 con proiezioni «alquanto rosee».
Una situazione del genere
I
aveva consigliato Suraci di iniziare una fase di espansione,
per consolidare il business e
tutelarlo da possibili competitor. Per questo, lo scorso giugno,
aveva provato ad aggiudicarsi
R101, messa in vendita da Mondadori, e poi acquisita, invece,
da Rti-Mediaset. E proprio il
Biscione rischia di diventare
un pericoloso avversario, viste
le sue mire espansionistiche
(anticipate da ItaliaOggi del
1° luglio scorso) nel comparto
radiofonico e la possibile acquisizione del 100% di Finelco
(105, Rmc, Virgin radio).
«Per il momento ossservo», commenta Suraci, «e spero solo che
l’ingresso di Mediaset
sia positivo e faccia
crescere tutto il settore radiofonico. Quanto
agli sviluppi del caso
Finelco, non so, io faccio
il tifo per Alberto Hazan
(editore di Finelco, ndr) comunque vada a finire. Lui
è un grande, da sempre».
Rtl 102,5,
intanto, sta
lavorando
LA VIGNETTA DEL GIORNO
su due fronti: da un lato potenzia la sua rete di impianti
di trasmissione (a fine 2014 ne
possedeva 982 su tutto il territorio italiano), alla base del
suo successo radiofonico e tra
le ragioni principali della sua
leadership incontrastata negli
ascolti da un po’ di anni. A fine
2014, in particolare, ci sono state alcune acquisizioni di rami
di azienda nel Triveneto.
Dall’altro lato cerca una
diversificazione sul fronte
editoriale: il format Rtl 102,5
L’Italiana (ovvero
una radio di sola
musica italiana,
diretta concorrente di Radio
Italia) sarebbe
stato traslato
su R101 in
caso di acquisizione. Ma
anche se l’operazione R101
Lorenzo Suraci
non è andata a buon fine, si
prosegue comunque su questo
solco. E allora Radio Mobilificio
Cantù srl, società controllata
al 100% dalla concessionaria
Openspace Due pubblicità amministrata da Valter Zicolillo
(storico manager del gruppo
Rtl 102,5), ha acquisito alcuni
impianti di trasmissione in Puglia e Sicilia, e altre frequenze
ridondanti di Rtl 102,5, e, in
alcune aree della Penisola (poche, per ora), sta trasmettendo
in fm il format Rtl 102,5 L’Italiana (in pratica, il palinsesto
della web radio già attiva da
tempo in streaming).
Tornando al gruppo Rtl
102,5, i suoi azionisti si erano
distribuiti 4 milioni di euro
di dividendi negli ultimi tre
esercizi. Per l’esercizio 2014,
tuttavia, si era deciso di non
distribuire dividendo (1 milione), in attesa dell’andamento
del 2015. Poiché, tuttavia, i
primi sei mesi dell’anno sono
stati buoni, il dividendo è
stato recentemente distribuito, per la soddisfazione di Lorenzo Suraci
(28,58%), Carla Anesa
e Alice Tebaldi, ere-
di del primo socio di Suraci,
l’architetto Giancarlo Tebaldi
prematuramente scomparso,
e che in solido controllano il
29,13%, Virgilio Suraci (20%),
Silvana Sirtoli (13%), Paola
Cavazzana (6,28%), Alfonso Suraci (3%). Inoltre, per
la sua carica di presidente e
amministratore di Rtl 102,5,
a Lorenzo Suraci è stato assegnato un compenso di 285 mila
euro per l’esercizio 2014.
Quanto ai contenziosi in atto
tra Rtl 102,5 ed entità terze, se
ne fa riferimento nel bilancio
della società: si è chiusa una
causa con Scf (consorzio fonografici), relativa ai diritti connessi al diritto d’autore, pagando 1,4 mln di euro. Vi sono altre
due cause civilistiche in corso
con Scf per i diritti connessi a
diffusioni televisive satellitari.
Infine, proseguono le indagini
della magistratura legate a
Nicola Tripodi, presunto boss
della ‘ndrangheta di Vibo Valentia e risultante dipendente
a Roma della società Gest.I.Tel
controllata al 90% da Rtl 102,5
e che gestisce le reti di trasmissione radiofonica.
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IL PUNTO DI MAURO MASI*
Privacy, su Facebook il messaggio bufala
L’editoria in Piazza Affari
Indice
Chiusura
Var. %
Var. % 30/12/14
FTSE IT ALL SHARE 23.389,55
FTSE IT MEDIA
14.832,04
-0,60
-1,16
16,15
22,15
Titolo
Rif.
Var.
%
Var. %
30/12/14
Capitaliz.
(mln €)
Cairo Communication
4,3680
0,69
-10,01
342,2
Caltagirone Editore
1,1290
0,44
36,02
141,1
Class Editori
0,8800
-5,88
-4,42
83,1
Espresso
0,9550
-2,55
0,16
393,5
Il Sole 24 Ore
0,6840
-0,36
15,15
29,6
Mediaset
4,3420
-1,54
26,22
5.128,9
Mondadori
0,9215
-
5,25
240,9
Monrif
0,2789
-
-2,04
41,8
Poligraici Editoriale
0,2665
-0,49
18,29
35,2
Rcs Mediagroup
0,9190
-0,54
-1,66
479,6
Seat Pagine Gialle
0,0040
-
42,86
257,1
Telecom Italia Media
0,8395
-0,12
-13,14
86,7
Alcuni lettori mi segnalano che ha ripreso a
che anno fa) è una bufala e nulla aggiunge
circolare su Facebook un messaggio che soo toglie alle complesse problematiche della
stanzialmente invita a condividere il testo di
tutela della privacy su Facebook, o in genequalcosa che assomiglia ad un’autocertificarale, sui social.
zione per impedire a Facebook di fare propri
i contenuti che appaiono sui singoli profili
***
del social.
Il messaggio fa riferimento alle «nuove linee
Sono passati oltre otto anni da quando nel
guida di Facebook» agli art. «111, 112 e 113
gennaio 2007 Steve Jobs presentò il primo
del Codice della proprietà intellettuale» e si
iPhone dicendo «This will change everything»
chiude con una sorta di minaccia «se non lo
(questo cambierà tutto) e questa volta non
ricondividi sulla tua bacheca,
era una sparata da bullo
acconsenti al fatto che tutti i
(come il genio Jobs amava
tuoi contenuti, foto comprese,
fare più di quanto si pensi)
possano essere utilizzati da
ma si è rivelata essere la veFacebook».
rità. Oggi esistono al mondo
Il messaggio, per quanto sugpiù di 400 milioni di utenti
gestivo, non è nuovissimo (ridi iPhone e, nonostante la
sale almeno ad un anno fa ed
concorrenza di altri produtè, più o meno, la traduzione
tori che utilizzano il sistema
di un messaggio analogo ciroperativo Android (in primis,
colato negli Stati Uniti) ed è
Samsung), Apple mantiene
del tutto privo di valore. Per
una schiacciante superioriuna serie di motivi: intanto
tà sul mercato. Mercoledì 9
al momento di iscriversi a
settembre il colosso di CuFacebook si sottoscrivono
pertino ha lanciato nuovi
e si accettano per esplicito
prodotti, i 6S e i 6S Plus, di
Mauro Masi
una serie di clausole di cui
cui si discute moltissimo se
la fondamentale è quella della condivisiosiano migliorativi rispetto ai precedenti e
ne pubblica di tutti i contenuti del profilo e
quale sarà la loro accoglienza sul mercato.
questo confligge e fa premio sul significato
Vedremo. Ma al riguardo una consideraziodiciamo «giuridico» del messaggio; poi il fatto
ne va fatta. L’iPhone è diventato qualcosa
che il messaggio faccia riferimento (peraltro
di più di un incrocio, per quanto articolato e
in maniera non del tutto precisa) agli articomplesso, tra cellulare e computer. È divecoli del Codice della proprietà intellettuale
nuto uno status symbol. Anzi, è quello che gli
non significa che questi siano applicabili sic
economisti chiamano un «bene Veblen», cioè
et simpliciter anche a questa fattispecie su
quei beni la cui domanda è proporzionale al
Internet.
prezzo elevato proprio perché rappresentano
Anzi, come è ben noto ai lettori di questa ruun segno di status. E i segni di status non
brica, questo è da escludere, almeno in punta
subiscono le mode, le creano.
di diritto.
*delegato italiano
Insomma il messaggio (che ricorda molto da
alla proprietà intellettuale
vicino il meccanismo delle cosiddette «catene
CONTATTI: [email protected]
di Sant’Antonio» in voga anche da noi qual© Riproduzione riservata
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Sabato 12 Settembre 2015
MEDIA
Per la testata di Jeff Bezos visualizzazione a +73%, la maggior parte via Facebook
Washington Post spinge sui video
L’invito ai lettori: non bloccate gli spot e abbonatevi
Pagina a cura
ALESSIO ODINI
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DI
ideo rapidi e diretti per
raccontare le notizie
sul portale e sui social
network, dialogo con
gli utenti per convincerli a non
utilizzare i filtri anti pubblicità. E casomai a sottoscrivere
un abbonamento. Quella del
Washington Post di Jeff Bezos assomiglia a una strategia a tenaglia, con al centro un
pubblico online meno attento
ai testi e più votato alle immagini. Almeno nelle intenzioni
dell’editore, che ha rinnovato
il nome della tv della testata,
PostTv, ora Washington Post
Video, e il taglio dei contenuti,
più vicini al formato dei video
nativi digitali.
«Abbiamo una vera opportunità di sperimentare, di scardinare le convenzioni della televisione tradizionale per quanto
riguarda il video storytelling»,
ha dichiarato a Digiday.com
Micah Gelman, regista di
video arrivato al WaPost lo
scorso aprile. Una forma di
narrazione che comprende vi-
V
Jeff
Bezos
deo originali di breve durata,
approfondimenti, l’introduzione di esperti che spiegano
le notizie e contenuti costruiti
attorno alle rubriche più popolari del WaPost, come The Fix e
WonkBlog. Non da ultimo, sono
previsti contenuti realizzati ad
hoc per essere fruiti sui social
network. «In passato, producevamo un video e ci aspettavamo che quel video andasse
bene ovunque. Non funziona
così», ha aggiunto Gelman.
Attualmente, Facebook guida
il numero di visualizzazioni
dei video del WaPost con 22,8
milioni di visualizzazioni ad
agosto, secondo i dati di Tubular Labs. Il sito del quotidiano
segue con 1,9 milioni di visualizzazioni, stando ai dati di
comScore, mentre su YouTube,
il portale di condivisione video
di Google, le visualizzazioni
sono state 1,2 milioni.
Complessivamente, la strategia funziona: +73% di video
visti, rispetto all’agosto 2014,
anche grazie alla scelta di in-
Allo studio un canale in Hd. Investimento da 13 mln
T
Tf1 e M6, alleanza
per le televendite
f1 e M6 unite per lanciare un canale di ha aggiunto l’a.d. di M6. Il nuovo canale allo
televendite in alta definizione e aumen- studio potrebbe creare alcune centinaia di posti
tare il reciproco fatturato. Attualmente, di lavoro, ma soprattutto è un’opportunità per
il giro d’affari delle televendite in Fran- raddoppiare, o triplicare il mercato attuale delcia si aggira sui 200 milioni di euro, valore che i le televendite. Per lanciare la nuova attività, è
due gruppi media, di solito concorrenti, sperano previsto un investimento iniziale di 13 milioni
di raddoppiare, se non triplicare. Tf1 e M6, gui- di euro che coprirà i costi di diffusione in alta
date rispettivamente da Nonce
Paolini e Nicolas de Tavernost,
hanno così presentato un dossier
comune presso il Consiglio superiore dell’audiovisivo (Csa), per
ottenere il via libera alla costituzione del canale, che secondo Les
Echos potrebbe essere il 26 del digitale terrestre francese. I gruppi
di Paolini e de Tavernost si spartiranno l’utilizzo della frequenza,
con un cambio di trasmissione alle
Nicolas de Tavernost e Nonce Paolini
3 del mattino e 16 ore di diretta al
giorno. «Un po’ come un centro commerciale con definizione. Il budget annuale, invece, sarà sudei gruppi di negozi concorrenti», ha riassunto il periore ai 30 milioni di euro, di cui 23 milioni
presidente e amministratore delegato di Tf1.
destinati ai programmi.
L’intento è valorizzare un settore televisivo
Gli utili potrebbero vedersi dopo quattro
già redditizio in altri paesi europei, compresa anni: «È una scommessa che pensiamo di poter
l’Italia: sul dtt della Penisola operano infatti an- vincere, ma che dovrà svilupparsi in più anni,
che due marchi internazionali dello shopping prima di arrivare all’equilibrio», ha confermato
in tv come la tedesca Hse24 e l’americana Qvc, de Tavernost.
che dalla metà di agosto è sbarcata in Francia
Il dossier congiunto di Tf1 e M6 è stato desulle reti via cavo, satellitari e adsl. «Il settore positato in settimana e attende il parere del
delle televendite non è da trascurare. Se lo si Csa, anche se il semaforo verde non è scontato.
confronta con la pubblicità televisiva, che ha un In passato, l’autorità che regola il panorama
mercato di 3,4 miliardi di euro, il fatturato delle audiovisivo francese aveva infatti bocciato le
televendite è valutato attorno ai 200 milioni di richieste per lanciare un canale di televeneuro in Francia, contro più di un miliardo in dite, che Tf1 e M6 avevano però inoltrato seGran Bretagna, o in Germania», ha dichiarato paratamente. «Speriamo che il regolatore sia
de Tavernost. «Le risorse pubblicitarie non sono sensibile alla nostra unione», ha concluso de
infinite, così andiamo a cercare le risorse entra, Tavernost.
a complemento delle nostre attività principali»,
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tegrare lo staff che realizza i
video, cioè una quarantina di
persone, nelle diverse sezioni
che compongono la redazione
del giornale. Più in generale,
l’obiettivo resta quello di ampliare l’audience, assecondando
gusti e suggerimenti del pubblico, così da dare alla testata
una nuova dimensione, anche
nel campo delle videonews.
Ma le novità non finiscono qui. Da qualche giorno, i
lettori del WaPost che utilizzano un filtro anti pubblicità
mentre sono intenti a leggere gli articoli su internet, si
sono imbattuti in una serie di
messaggi che invitano a non
bloccare gli annunci commerciali, descritti come una risorsa necessaria per realizzare
il quotidiano. L’occasione è
buona anche per suggerire
agli utenti di sottoscrivere
un abbonamento al WaPost,
o di iscriversi alla newsletter.
«Molte persone fruiscono già
del nostro giornalismo online
gratuitamente, e alla lunga,
senza entrate da abbonamenti o pubblicità, non saremo
più in grado di fornire quel
giornalismo che la gente si
aspetta da noi, arrivando sul
nostro sito», ha dichiarato un
portavoce del WaPost a BuzzFeed. Più che un grido d’allarme, un invito a sopportare
la pubblicità, o meglio ancora, a fidelizzarsi. Altri editori
non hanno lo stesso approccio: chi utilizza un filtro anti
pubblicità su Cbs, o Hulu, per
esempio, è automaticamente
escluso dalla fruizione dei
contenuti video.
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Diffusione +64%, raccolta +61% dal 2011
Giornali cartacei
Boom in India
I
n India è primavera per
i giornali di carta. Dal
2011, la circolazione dei
quotidiani in lingua hindi, la più diffusa, è cresciuta
del 64% a 2,3 milioni di copie
e la raccolta pubblicitaria
del 61%. La classe media delle città medie e piccole ama
leggere le notizie nella lingua
locale, preferita all’inglese, e
per farlo va in edicola. Anche
perché internet e le pubblicazioni digitali stentano ancora a decollare fuori dalle
grandi metropoli. Secondo il
Wall Street Journal, i lettori
di news sono cresciuti di pari
passo all’alfabetizzazione e
alle disponibilità economiche:
la percentuale di chi sa leggere e scrivere è passata dal
65% del 2011 all’attuale 74%,
grazie al miglioramento delle
condizioni di vita in diverse
aree rurali. Un dato che trova
riscontro nelle analisi di Nielsen, secondo cui le vendite di
prodotti di largo consumo
stanno crescendo una volta
e mezzo più rapidamente che
nelle grandi città.
Buone notizie anche per
gli inserzionisti che cercano
di raggiungere la nuova classe media. I quotidiani sono il
primo mezzo per veicolare la
pubblicità: l’anno scorso hanno assorbito il 43% degli in-
vestimenti, la tv si è fermata
al 38%.
Tuttavia, il boom dei giornali di carta non è un evento
inatteso. All’inizio del 2010,
uno studio del National book
trust - National council of applied economic research indiano dimostrava come oltre due
terzi dei giovani adulti alfabetizzati preferissero i quotidiani ad altri media per reperire
notizie attendibili. Lo studio
rivelava anche come la tv fosse il mezzo più diffuso, fruito
dal 77% degli intervistati, che
però preferivano soprattutto
i quotidiani (53%) quando si
trattava di news e cronaca. La
preferenze s’impennavano, in
particolare (63,4%), quando i
giovani indiani dai 13 ai 35
anni cercavano notizie attendibili e circostanziate, che la
tv non era in grado di dare, a
loro giudizio.
Infine, i lettori dei giornali
in inglese si stanno spostando
sul digitale, riducendo ulteriormente i margini di guadagno degli editori. Nel 2017,
il fatturato totale delle testate
in inglese, atteso a 1,44 miliardi di euro, sarà superato
da quello dei giornali in lingua
locale: 1,46 miliardi per quelli
in hindi e 1,5 miliardi di euro
per quelli in altri idiomi.
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098105098108105111103114
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Sabato 12 Settembre 2015
MEDIA
21
2
I dati di Nielsen da gennaio a luglio. Internet, escludendo search e social, -2,6%
Pubblicità, primi 7 mesi a -2,7%
Quotidiani -8,4%, periodici -2,8%. Radio +9,1%
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DI
MARCO LIVI
uone notizie dal
mercato degli investimenti pubblicitari
che chiude, da gennaio a luglio 2015, a -2,7%
rispetto ai primi sette mesi
2014 e a -2,2% a luglio confrontato con lo stesso mese
dell’anno scorso, secondo le rilevazioni Nielsen. Si tratta di
«un sostanziale pareggio, considerando anche la porzione
web (principalmente search e
social) attualmente stimata»,
hanno precisato ieri dalla società globale specializzata in
performance management.
Sui singoli mezzi, la tv continua a risentire dell’assenza
dei Mondiali di calcio, giocati
in Brasile da metà giugno a
metà luglio 2014, segnando
un calo del 5,6% a luglio e del
3,2% nel periodo cumulato.
Confronto con i Mondiali che
condiziona anche i quotidiani
a -8,4% da gennaio a luglio.
Discrete le performance di periodici e radio: i primi chiudono i primi sette mesi a -2,8%, i
secondi consolidano la cresci-
B
ta con un +9,1%, sempre molto al di sopra del mercato. Il
web, poi, è a -0,9% a luglio e
a -2,6% da inizio anno. Sulla
base delle stime di Nielsen relative al totale web e aggiungendo la porzione di mercato
di search e social, il digitale
cresce dell’8% nei sette mesi.
Continua infine l’ottimo momento dell’out-of-home grazie
a Expo e infatti l’outdoor è a
+5,8 nei primi sette mesi, il
transit a +17,7% e l’out-ofhome tv +2,6%. Cinema e direct mail registrano rispettivamente un -0,3% e un -3,7%
nel periodo. Alla luce dei dati
Nielsen, secondo il presidente Upa Lorenzo Sassoli de
Bianchi, «la tenuta complessiva del mercato è costante e
va consolidandosi negli ultimi mesi. Si aggiungono poi i
segnali positivi che arrivano
dai dati sui consumi (+2,1%),
sul pil (+1,1%) e sulla fiducia
degli italiani (l’indice a 109
da 106 di agosto). Realistico
quindi che il mercato possa
chiudere quest’anno tra il
+1% e il +2%».
Così la raccolta sui diversi mezzi
STIMA DEL MERCATO
PUBBLICITARIO (DATI NETTI)
TOTALE PUBBLICITÀ
QUOTIDIANI
PERIODICI
TV
1
1
2
RADIO
3
INTERNET (Fonte: FCP-Assointernet)
CLAUDIO PLAZZOTTA
GENN./LUG.
GENN /LUG
2015
VAR.
VAR
%
3.721.255
3.620.129
-2,7
470.151
430.476
-8,4
273.723
265.991
-2,8
2.201.526
2.130.651
-3,2
205.049
223.627
9,1
-2,6
266.682
259.676
OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor)
48.482
51.273
5,8
TRANSIT
52.990
62.379
17,7
OUT OF HOME TV
8.596
8.823
2,6
CINEMA
8.952
8.926
-0,3
185.104
178.307
-3,7
DIRECT MAIL
L’universo di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei Quotidiani dove vengono
utilizzati i dati FCP-ASSOQUOTIDIANI solo per le tipologie: Locale, Rubricata e Di Servizio e delle Radio
dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra Tabellare (comprensiva c.a.). Le
elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP - ASSOPERIODICI
1 Per i dati di Stampa Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-ASSOQUOTIDIANI
2 lI dato comprende le emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari
3 Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP -ASSORADIO
Dati in migliaia di euro.
Fonte: elaborazione ItaliaOggi su dati Nielsen 2015
© Riproduzione riservata
Tv in calo del 3,2%. Sky -10,8%, Rai -10,2%,
La7 -9,8%, Mediaset -0,6%. Discovery +20%
DI
GENN./LUG.
GENN /LUG
2014
Gli investimenti in televisione
Sotto il profilo della raccolta pubblicitaria, MeGruppo
raccolta
var%
diaset è il big del piccolo
televisivo
gen./lug. 2015 gen.-lug. 2014
schermo che finora si è
mosso meglio visto che,
Mediaset
1.212.280
-0,6
come anticipato nei giorni scorsi da ItaliaOggi, Rai
453.097
-10,2
nei primi sette mesi del
2015 la sua quota di mer- Sky
227.171
-10,8
cato è salita di 1,5 punti
al 56,9% dell’intera tor- Discovery
114.419
20,3
ta spartita tra i broadcaster tv.
La7
83.480
-9,8
E in un mercato del piccolo schermo che, tra gen- Mtv
40.204
14,1
naio e luglio, ha perso il
3,2% degli investimenti Fonte: Elaborazione ItaliaOggi su dati di mercato. Dati netti in migliaia euro
pubblicitari (attestandosi a 2,13 mld di euro), Mediaset
diaset incassa Il gruppo Discovery (Dmax,
(Dmax Real Time,
Time
solo un leggero calo dello 0,6% rispetto Deejay tv, Giallo, Focus, K2, Frisbee),
allo stesso periodo del 2014, portando con il suo 5,4% di quota, cresce di oltre
a casa 1,21 mld di euro. Con un buon un punto e chiude il periodo gennaiobalzo nel singolo mese di luglio, in cui luglio a 114,5 milioni di euro, con un
cresce dell’1,4% sul luglio 2014 (mentre balzo del 20,3% rispetto agli stessi mesi
il totale tv scende del 5,5%).
2014, e con un ottimo singolo mese di
Insomma, l’universo televisivo è in luglio, a +35,6% di raccolta pubblicitagrande fermento, da tempo si annuncia ria sullo stesso mese 2014.
una vera e propria rivoluzione, col tra- Soffre invece La7, con il 3,9% di quota
collo del modello generalista. Ma alla (-0,3 punti) e un -9,8% di raccolta nei
fine Cologno Monzese, quando si tratta primi sette mesi 2015 (83,5 milioni).
di raccogliere spot, resta imbattibile.
Tendenza negativa confermata pure nel
La Rai, nei primi sette mesi del 2015, singolo mese di luglio, con un -10% sul
frena del 10,2% (da scontare l’effetto luglio 2014.
Mondiali di calcio 2014), si ferma a 453 Bene, infine, Mtv, la cui raccolta pubblimilioni di euro, ha una quota di mercato citaria, però, dal 1° settembre è passata
in calo a 21,3% (-1,7 punti) e nel solo alla concessionaria di Sky: ha una quomese di luglio crolla del 26,8% sul luglio ta di mercato dell’1,9% (crescita di 0,3
2014. E pure Sky (anche qui va scontato punti), con una performance positiva
l’effetto Mondiali in Brasile) flette di del +14,1% tra gennaio e luglio (40 miquasi l’11% tra gennaio e luglio, racco- lioni di euro) e un +14,5% nel singolo
glie 227 milioni di euro e ha una quota mese di luglio.
del 10,7% in decremento di 0,9 punti.
© Riproduzione riservata
CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA
Fullsix e Softec creano
un polo di marketing
e comunicazione digitale. Il progetto prevede
un’operazione di integrazione industriale di reverse
takeover. In programma c’è
infatti l’aumento di capitale di Softec riservato a Fullsix per 6,43 milioni di euro
circa, di cui 4,97 milioni a
titolo di sovrapprezzo che
verrà sottoscritto attraverso il conferimento in natura delle società controllate
FullDigi e FullPlan. A seguito del perfezionamento
Fullsix diventerà titolare
di circa il 70% di Softec e
dovrà lanciare un’opa sulle
restanti quote del capitale.
In ragione degli impegni
contrattuali assunti, però,
i soci di Softec rappresentanti il 94,77% del capitale
hanno già dichiarato di rinunciare irrevocabilmente
ad aderire all’offerta.
Streaming online, Facebook sfida Twitter.
Facebook apre l’opzione
video Live a vip, artisti,
giornalisti, politici e a
tutti gli utenti che hanno
pagine e profili verificati,
contrassegnati dal bollino
blu. Una decisione che
lancia il guanto di sfida a
Periscope (applicazione di
Twitter) sul campo dello
streaming. A oggi Periscope
ha 10 milioni di utenti, ma
Facebook fa affidamento su
un bacino di 1,5 miliardi di
utenti nel mondo.
Iodonna.it si dà alle
sfilate. È online su www.
iodonna.it lo Speciale sfilate primavera/estate 2016.
Tra gli sponsor dello Speciale Liu Jo che accompagnerà le lettrici del sito del
settimanale femminile del
Corriere della Sera, diretto
da Diamante d’Alessio,
lungo le passerelle di Londra, Milano e Parigi. Le
lettrici potranno seguire
la moda in tempo reale
su Instagram (account
iodonna_it).
Mondadori Electa lancia ElectaYoung. Dopo
l’acquisizione del marchio
ElectaKids, dedicato ai più
piccoli e con un posizionamento divulgativo ed educativo, adesso l’obiettivo è
ampliare ulteriormente il
bacino dei giovani lettori, il
target che più legge in Italia, con collana per ragazzi
dai 13 ai 19 anni.
Il Campionato Primavera su Sportitalia.
Sportitalia ha acquisito
per il triennio 2015-2018
i diritti del Campionato Primavera Tim Trofeo Giacinto Facchetti.
L’emittente, al canale 60
del digitale terrestre e al
225 di Sky, è visibile in
chiaro dal 2004. Oltre al
campionato, Sportitalia
trasmetterà anche la Supercoppa italiana, le finali
di Coppa Italia e le final
eight scudetto.
098105098108105111103114
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