17 Giovedì 24 Ottobre 2013 Marketing È IN EDICOLA Oggi MANUALE PER R FARE BENE L’AMORE IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ Il patron Enrico Bracalente ha presentato il corso di formazione ieri alla Triennale Nero Giardini investe sull’Italia Punta a raddoppiare il fatturato: 40 nuovi negozi entro il 2015 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI SIMONETTA SCARANE a barra ben salda sull’export in Cina delle sue calzature made in Italy, il patron del marchio di scarpe e abbigliamento Nero Giardini, Enrico Bracalente, pensa a garantire il futuro generazionale della sua azienda. Vuole raddoppiare il fatturato nei prossimi anni anche con il piano retail che prevede l’apertura di 35-40 shop-in shop entro il 2015 in Italia. Per arrivare a centrare l’obiettivo dei 450 milioni di euro nel 2018 c’è bisogno di artigiani che concorrano a sviluppare il brand. Per questo Bracalente ha deciso, un paio di anni fa, di finanziare i corsi di formazione professionale degli «operatori per la calzatura» per poi assumerli nel suo gruppo, che nelle Marche è secondo soltanto a Tod’s. Nel prossimo lustro l’occupazione alla Nero Giardini dovrà crescere e arrivare a 2 mila addetti soltanto per la produzione, ha fatto sapere Bracalente. Per questo il corso di formazione è cruciale. Offre un’esperienza di scuola-lavoro gratuita lunga due anni, a 14 giovani, anche extracomunitari, che prevede 420 ore di stage alla Nero Giardini. Nel programma di studio: materie culturali, lin- L gue straniere, materie tecnicoprofessionali. Un investimento di 200 mila euro per il gruppo di Bracalente che, in splendida solitudine, sta portando avanti questa esperienza di formazione professionale contro la disoccupazione giovanile in partnership con il centro gli Artigianelli di Fermo. Diretto da padre Sante Pessot, il centro a dicembre «laureerà» i primi 14 tecnici della calzatura, dopo un biennio formativo riconosciuto a livello europeo. Giovani strappati alla disoccupazione. L’iniziativa di Bracalente e di padre Sante Pessot, che ci hanno creduto e non si sono arresi alle molte difficoltà, ha il merito di aver dato un mestiere a adolescenti che avevano abbandonato la scuola. Giovani dai 16 ai 18 anni che grazie a questa iniziativa volontaristica di un imprenditore e di un sacerdote oggi si ritrovano in mano un mestiere diventato ormai raro sul mercato da quando è stato soppresso l’apprendistato «a bottega». Di recente ripristinato, ma la sua cancellazione In alto, da sinistra, Paolo Del Debbio, Francesco Alberoni, Enrico Bracalente, Sante Pessot, Don Antonio Mazzi e Paolo Crepet ieri alla Triennale di Milano. Qui a ianco, Bracalente al centro di formazione degli Artigianelli ha prodotto il danno della perdita di una intera generazione di artigiani. La capacità di saper fare è fattore chiave per la qualità del made in Italy che è elemento strategico per l’affermazione dei prodotti italiani sui mercati esteri. La Bag spa di Monte San Pietrangeli, che produce il marchio Nero Giardini e che è amministrata da Enrico Bracalente, non vuole delocalizzare. Oggi dà lavoro a 360 dipendenti diretti, che con l’indotto arrivano a oltre 2 mila nelle province di Fermo e Macerata. E con i piani di espansione commerciale in Cina e in Italia la produzione dovrà aumenta- re e con essa gli occupati. Così, il corso di formazione «operatore della calzatura» è una iniziativa di formazione-lavoro che è bene valorizzare e che potrebbe essere d’esempio. Il patron Bracalente ha scelto il palcoscenico milanese di un istituzione culturale prestigiosa come La Triennale di Milano per presentarla ufficialmente. Accanto a lui, nel salone d’onore di viale Alemagna, a parlare del progetto, e del suo valore educativo formativo e di recupero, insieme a padre Sante Pessot c’erano il sociologo Francesco Alberoni, lo psichiatra Paolo Crepet, don Antonio Maz- zi, fondatore della comunità Exodus, e Paolo Del Debbio, a tirare le fila. In platea, fra gli altri, i magnifici, primi, 14 «calzolai» degli Artigianelli. «Una iniziativa esemplare perché mette insieme lavoro-culturaMade in Italy e occupazione», secondo Alberoni. «L’uovo di Colombo che è un contributo contro la piaga del precoce abbandono scolastico», per Paolo Crepet, «iniziativa che va sulla scia dell’insegnamento di Don Bosco sulla scuola-lavoro», a detta di don Mazzi. «L’anno prossimo il corso diventerà triennale perché vogliamo aprire ai ragazzi di 14 anni che non proseguono gli studi dopo la scuola dell’obbligo», ha detto Bracalente. Intanto, sul fronte aziendale, prosegue il maxi-piano commerciale in Cina, annunciato l’anno scorso, e che prevede l’apertura di 25 monobrand entro cinque anni, e che diventeranno 100 entro il 2022. A oggi, ne sono stati aperti sette. Nero Giardini spinge anche sul mercato domestico sviluppando il piano retail con 35-40 nuovi shop in shop in cantiere entro il 2015 grazie agli accordi con Pittorello, Martener e Max Moda. In aggiunta, due nuovi monomarca: a Roma, alla Bufalotta, e a Megalò a Chieti. © Riproduzione riservata Il Premio Terna vetrina dell’arte contemporanea DI FRANCESCA SOTTILARO È già a quota 170 (e si stima di arrivare a oltre le mille unità) la lista degli artisti iscritti al premio Terna 2014, il concorso artistico online che la multiutility dell’energia guidata da Luigi Roth organizza per promuovere i talenti artistici italiani di diverse discipline, dalla pittura alla video art, fino alla scultura. Lanciato ufficialmente lo scorso 14 ottobre, il premio arrivato alla sua quinta edizione, prevede un mese di tempo (fino al 14 novembre) per iscrivere al sito www.premioterna. com una singola opera di riferimento per artista ispirata al tema scelto dai curatori, Cristiana Collu, direttore del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Gianluca Marziani, direttore di Palazzo Collicola arti visive a Spoleto, ovvero «Essere o non essere. Con gli altri. La rete sociale a regola d’arte». partnership, aggrega oltre 90 imprese per la sostenibilità e la responsabilità sociale d’Impresa. «In continuità con il protocollo siglato con il ministero per i beni e le attività culturali, rinnoviamo il nostro impegno a sostegno della cultura e della comunità», ha spiegato il presidente di Terna, Luigi Roth. «Con un’edizione speciale L’opera di Irina Korina, il Premio Terna, per la una delle vincitrici dell’edizione 2012 prima volta, vuole inLo sfondo sociale è il filo conduttore coraggiare una forma innovativa di dell’iniziativa che devolverà la gran ‘‘solidarietà d’autore’’, come espresparte del montepremi da 60 mila so nel titolo del concorso». euro a uno dei progetti del Sodalitas L’artista primo classificato si aggiuSocial Innovation nella categoria ita- dicherà un premio del valore di 4 liana «Territorio ed emarginazione mila euro, il secondo di 3 mila e il sociale». La Fondazione Sodalitas, terzo di 2 mila euro. Dal lancio del concorso quattro con cui Terna conferma la propria anni fa hanno aderito all’iniziativa 9 mila artisti, per un totale di 10 mila opere presentate che hanno reso quella di Terna la più grande piattaforma sulla contemporaneità in Italia. Gli artisti, oltre alla valorizzazione delle opere, hanno a disposizione una vetrina online che in quattro anni ha avuto 8 milioni di pagine visitate. Al termine del concorso, le 15 opere finaliste del Premio Terna saranno esposte nell’ormai consueto appuntamento natalizio al Tempio di Adriano a Roma, a partire dal 19 dicembre fino a metà gennaio 2014. La giuria presieduta da Luigi Roth e Flavio Cattaneo, rispettivamente presidente e a.d. di Terna, è composta da collezionisti quali Pietro Caccia Dominioni, Anna Rosa e Giovanni Cotroneo, Giorgio Fasol, Camilla Nesbitt, Giuseppina Panza di Biumo e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 Giovedì 24 Ottobre 2013 M A R K E T I N G / CA R R I E R E Guiderà le strategie del brand del caffè. Prende il posto di Martin Pereyra MARKETING Samsung, a Hannappel Nominato direttore generale per la Penisola le smart tv Nespresso, c’è Degli Esposti di approdare al settore food and beverage ha maturato un’esperienza decennale nel abio Degli Esposti è segmento pet care. Dapprima il nuovo direttore ge- per il marchio Friskies, in nerale per l’Italia di qualità di european product e Nespresso, il marchio brand manager presso le sedi della Nestlé specializzato di Parigi e Londra, e poi come marketing manella fornitura nager per l’Itadi caffè porlia, e in seguito zionato di alta all’interno di qualità. Purina, dove Per la filiaha ricoperto la le dell’azienposizione di cuda svizzera, stomer markein quella che ting manager fu la poltroper il mercato na di Martin i t a l i a n o, d a l Pereyra, sarà 2002 al 2004. responsabile Prima di asdella direzione sumere la guistrategica, guida di Nespresdando lo svilupso Italiana, dal po e la crescita 2007 è stato diin quello che è rettore internaconsiderato uno Fabio Degli Esposti tional business dei mercati più dinamici e interessanti nel unit di Sanpellegrino Nestlé waters Italia, azienda dove è panorama internazionale. Classe 1968, una laurea entrato nel 2004 con la responin economia delle aziende sabilità globale dei marchi incommerciali alla Bocconi di ternazionali del gruppo. Milano, Degli Esposti prima © Riproduzione riservata DI Pagina a cura FRANCESCA SOTTILARO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it F CONSUMER Microsoft cresce nei servizi Il gruppo Microsoft vuole potenziare ulteriormente la divisione impegnata nel mercato consumer per consolidare il posizionamento in Italia sul fronte dei dispositivi e dei servizi digitali. Per questo ha chiamato due nuove figure per la divisione consumer channel group, guidata da Silvano Colombo: si tratta di Luca Callegari e Giuseppe Vitali, rispettivamente nominati surface lead e direttore divisione Oem lead. Nel loro nuovo ruolo, a diretto riporto di Colombo, i due manager contribuiranno a definire i piani sul fronte retail, per la diffusione dei dispositivi Microsoft nel Belpaese. Callegari ha iniziato la sua carriera in Samsung, dove ha trascorso sette anni ricoprendo diversi ruoli in ambito marketing e contribuendo al successo del lancio della linea Galaxy in Italia. È entrato in Microsoft Italia nel 2010 in qualità di Direttore Divisione Windows Phone, Vitali ha iniziato il suo percorso professionale in Microsoft Italia due anni fa, dopo 12 anni di esperienza in Esprinet, dove ha guidato la divisione consumer. Polycom Italia, Mignone nuovo country manager Polycom, società specializzata a livello mondiale in sistemi per la videocomunicazione, ha nominato Claudio Mignone country manager di Polycom in Italia. Nella nuova carica, Mignone avrà la responsabilità di consolidare e accrescere il business dell’azienda nella Penisola. Il manager è entrato a far parte di Polycom nel 2005, anno dell’apertura dei primi uffici Claudio Mignone italiani della compagnia. Fino al 2012, ha ricoperto il ruolo di major account manager addetto alle attività di marketing e alle vendite per 15 dei principali clienti italiani di Polycom, oltre ai rapporti di business con alcuni dei principali partner locali dell’azienda americana. Prima di iniziare la sua avventura in Polycom, Mignone ha lavorato oltre 15 anni in società quali Icos, come sales manager per l’Italia, Madge Networks, in qualità di key account manager Italia, in Ascend/Lucent come channel manager e responsabilità di vendita nel Sud Est Europa e in Dell Italia, dapprima come global account manager e poi come gestore dei maggiori clienti nel global segment team. Samsung vuole consolidare la sua posizione di primo piano nel comparto delle televisioni e delle smart tv sul mercato italiano continuando a promuovere l’innovazione di questo segmento. In quest’ottica ha nominato Marco Hannappel sales & marketing director della divisione audio video di Samsung Electronics Italia, con la responsabilità delle vendite, del marketing e delle operations. La scelta di inserire questa figura risponde inoltre alla volontà dell’azienda di evolvere lo stile manageriale della divisione audio video, rendendolo ancora più dinamico. Hannappel si impegnerà ad accrescere ulteriormente le potenzialità degli SmartTv Samsung in Italia e a diffondere il valore delle nuove tecnologie a beneficio dei consumatori. © Riproduzione riservata DIGITALE EXTRATERRESTRE © Riproduzione riservata LA VIGNETTA DEL GIORNO Le Iene delle denunce DI MASSIMO TOSTI Da un mese è tornato, dopo la pausa estiva, Le Iene (Italia 1, martedì, ore 21,10) il programma storico che dal 1997 figura nel palinsesto della rete giovanile di Mediaset. La conduzione è affidata ancora alla coppia Ilary Blasi e Teo Mammucari, con l’aiuto esterno della Gialappa’s. Con il passare degli anni le inchieste degli inviati si fanno sempre più crude. Non guardano in faccia a nessuno gli uomini vestiti di nero del programma: l’altra sera se la sono presa con Enrico Letta (per via di alcuni finanziamenti ricevuti da una società che gestisce il gioco d’azzardo; con il vescovo di Ferrara, a proposito di uno stupro compiuto da un parroco trent’anni fa: il figlio della vittima sarà presto ricevuto dal Papa). Una Iena ha indagato su un naufragio di migranti di 5 anni fa, nel quale morirono 14 clandestini di cui non vi fu traccia nel resoconto del comandante dell’unità della guardia costiera che portò in salvo altri 17 migranti. I servizi più divertenti recavano la firma di Enrico Lucci che ha racconEnrico Lucci tato «la notte delle badanti» (con i vecchietti che vengono abbindolati dalle donne dell’Est alle quali sono affidati) e le disavventure dei siciliani che, in cerca di lavoro, raggiungono le Germania a bordo di vecchie carrette della strada: un’epopea narrata con il consueto sarcasmo da Lucci. Un servizio ha riguardato anche la società italiana che cura qui gli affari di Maradona, evadendo anch’essa il fisco. Come il pibe de oro. Difficile non rimpiangere il duo di Luca e Paolo che fino a due anni fa conduceva Le Iene, anche se la Blasi e Mammucari (spronati dalla Gialappa’s) hanno trovato ciascuno un ruolo ben definito: lei recita il ruolo della svampita, lui quello del pasticcione ignorante furbetto. Ma la polpa del programma rimangono i servizi degli inviati che ci offrono un panorama abbastanza desolante del Bel Paese, mal governato e molto corrotto a tutti i livelli. «Ridendo corriere mores», come insegnavano gli antichi maestri della satira. © Riproduzione riservata L’editoria in Piazza Affari Indice Chiusura Var. % Var. % 28/12/12 FTSE IT ALL SHARE 20.023,45 FTSE IT MEDIA 14.546,38 -2,26 -3,77 16,58 86,67 Titolo Rif. Var. % Var. % 28/12/12 Capitaliz. (mln €) Cairo Communication 5,0350 -2,04 103,85 394,5 Caltagirone Editore 1,1590 -1,78 33,76 144,9 Class Editori 0,2399 -2,44 9,89 25,3 Espresso 1,4100 -0,77 60,23 578,4 Il Sole 24 Ore 0,6040 -2,19 14,72 26,2 Mediaset 3,7740 -4,12 142,54 4.458,0 Mondadori 1,2590 -3,23 12,21 310,3 Monrif 0,2849 -0,49 2,85 42,7 Poligraici Editoriale 0,2570 -2,50 -3,02 33,9 Rcs Mediagroup 1,6400 -4,09 -61,57 696,9 Seat Pagine Gialle 0,0025 - -45,65 40,2 Telecom Italia Media 0,1580 -4,76 3,27 228,5 © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 24 Ottobre 2013 2 MARKETING 19 La strategia di comunicazione in Italia: spot e co-marketing sul bere responsabile Heineken in tv contro gli eccessi E lancia anche un sistema per spillare la birra in casa DI IRENE GREGUOLI VENINI eineken dà più spazio al bere responsabile nella comunicazione in Italia, destinando il 10% del budget pubblicitario del marchio omonimo del gruppo per il 2014 a una campagna televisiva dedicata al tema, a cui si accompagneranno iniziative per diffondere la cultura della birra per gli altri brand, come Moretti. Nella penisola inoltre è stato appena lanciato, in anteprima mondiale, un nuovo sistema per spillare la bevanda a casa, con cui l’azienda, che globalmente ha fatturato 18,4 miliardi di euro nel 2012, vuole sfruttare la tendenza a un consumo sempre più domestico dei propri prodotti. «Heineken è il secondo gruppo della birra nel mondo per fatturato e terzo per volumi, con 172 milioni di ettolitri, per un totale di 165 stabilimenti e 85 mila dipendenti. Negli ultimi cinque anni abbiamo operato per incrementare l’esposizione in mercati in espansione: per esempio in Africa, dove c’è po- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it H PACKAGING Pusterla 1880 cresce all’estero Pusterla 1880, l’azienda di Venegono Inferiore produttrice di packaging per prodotti di lusso, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione della London Fancy Box Ltd di Dover, confermando la propria strategia di crescita sui mercati internazionali. In Italia i clienti più famosi di Pusterla 1880 sono lo Spumante Ferrari, Bulgari, Trussardi, Collistar. In Francia, le commesse arrivano da Dom Pérignon, Shiseido, Guerlain, Hermès. Ora lo sbarco nel mercato inglese, quello delle confezioni di whisky con nomi come Chivas e Johnnie Walker. L’accordo con la London Fancy Box prevede inizialmente il passaggio a Pusterla 1880 di una quota di minoranza e l’acquisizione del pacchetto di maggioranza nel corso del 2014. Nello stesso tempo entreranno in Pusterla 1880, con una quota di minoranza, Christopher e Mattew Lawson, attuali azionisti di riferimento di London Fancy Box Ltd. London Fancy Box è attiva da 115 anni nella produzione di scatole e cofanetti rivestiti di elevata qualità. tenziale, e nell’area Asia Pacifico, dove abbiamo di recente acquisito Asia Pacific Breweries dal momento che ci sono opportunità di crescere nel segmento premium», spiega Edwin Botterman, amministratore delegato di Heineken Italia, paese dove il gruppo è presente da 39 anni e dove opera con quattro birrifici producendo circa 5 milioni di ettolitri, con una quota di mercato superiore al 30%. «Per quanto riguarda la penisola, nel settore della birra i consumi sono calati dello 0,4% nel 2012, soprattutto quelli fuori casa, per un totale di 17,6 milioni di ettolitri. Il consumo pro capite di questa bevanda è il più basso d’Europa anche se il numero delle persone che bevono birra è aumentato negli ultimi anni. Per noi si tratta di un mercato chiave, sia per l’entità del business che sviluppa, sia perché ha un forte potenziale di crescita; infatti dedichiamo molte risorse alla diffusione della cultura della Edwin Botterman e The Sub, il sistema casalingo per spillare la birra BREVI BricoIo si fa l’e-commerce. Marketing Trend, la controllata del gruppo Coop Lombardia ideatrice della catena di centri del fai da te a insegna BricoIo, apre lo shop on line gestito dal partner tecnologico Terashop. A partire da www. bricoio.it si potranno acquistare i prodotti BricoIo per la manutenzione, la riparazione e l’abbellimento della casa e del giardino e decidere se finalizzare immediatamente l’acquisto online, oppure se perfezionarlo in seguito, recandosi presso un negozio BricoIo. I Pokémon scontati con Nintendo. Nei principali retailer di elettronica e giochi, tra cui Game Stop, Marco Polo Expert, La Feltrinelli, Euronics e altri, da lunedì 21 fino a giovedì 31 ottobre con l’acquisto di una console portatile Nintendo (Nintendo 2DS, 3DS, 3DS XL...) si potrà avere Pokémon X o Y a soli 9,90 euro, invece che 44,90 euro. Le notti bianche dell’iPhone. Arrivano i nuovi iPhone 5s e 5c e molti punti vendita stanno organizzando aperture straordinarie per l’occasione. Fra gli altri, quelli di Tim, Vodafone e 3 Italia. Tim apre stasera le porte dei suoi negozi in 18 città italiane, a partire dalle 23:30, con musica e intrattenimento. Vodafone organizza la notte bianca a partire dalle 22 (in ogni caso l’iPhone si potrà acquistare da mezzanotte) nei suoi punti vendita aderenti, mentre 3 aprirà per l’occasione più di 800 negozi in tutta Italia. WeChat alla Games Week WeChat, l’applicazione per la comunicazione social e mobile, sarà presente alla Games Week 2013 e renderà disponibile la chat room ufficiale dell’evento per mettere in comunicazione i partecipanti con gli organizzatori dell’evento. Saranno lanciate 8 «stanze» speciali per le chat. È la prima volta in cui la Games Week si avvale di un’app di messaggistica istantanea per creare chat room dedicate e comunicare con chi parteciperà all’evento. Le chat room ufficiali saranno un modo semplice per essere sempre aggiornati sugli eventi e appuntamenti che avranno luogo durante la fiera. Alla fiera, che coinvolgerà gli appassionati di videogiochi da domani al 27 ottobre, WeChat sarà presente allo stand A19. birra e da anni manteniamo inalterati gli investimenti in comunicazione». Per il 2014, in Italia l’azienda ha scelto di puntare anche sul filone del consumo responsabile per il marchio Heineken, con una campagna, intitolata «Sunrise belongs to moderate drinkers», che si declinerà la prossima primavera in tv. «L’obiettivo è di rendere aspirazionale il bere responsabilmente. Il protagonista dello spot è sempre quello che chiamiamo man of the world, un personaggio che rappresenta il nostro consumatore, che durante una nottata passata in giro per locali rifiuta di bere una bottiglia di Heineken preferendo l’acqua», spiega Alfredo Pratolongo, responsabile comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia, che ieri ha presentato il bilancio di sostenibilità 2012. «A ciò si aggiungono operazioni fatte sul cam- po per contattare le persone direttamente: per esempio in partnership con Movimento Consumatori abbiamo lanciato un quiz in stile gratta-e-vinci che in due anni ha permesso di coinvolgere direttamente oltre 52.500 persone e di distribuire oltre 12 mila etilometri. Oppure in partnership con Atm e Comune di Milano sono state distribuite circa 100 mila mappe delle linee notturne di bus della città per disincentivare la guida quando si è bevuto». Milano è stata anche teatro del lancio di una novità venerdì scorso: si tratta di «The Sub», un nuovo sistema per spillare la birra tra le mura domestiche che costa 249 euro, nato in collaborazione con il designer Marc Newson e con Krups (azienda specializzata in elettrodomestici), che per ora sarà possibile vedere e prenotare esclusivamente in un corner della Rinascente vicino al Duomo del capoluogo lombardo; soltanto a partire da gennaio 2014 sarà disponibile anche online. © Riproduzione riservata Dixan, rivalsa su Dash anche in pubblicità Non solo ha vinto davanti all’Antitrust contro il suo principale concorrente accusato di aver fatto pubblicità ingannevole, ma ha usato la stessa pronuncia dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per fare pubblicità. È Dixan, del gruppo Henkel, che così ha voluto smontare gli spot di Dash della Procter & Gamble aventi come claim «un misurino di Dash smacchia come un misurino e mezzo del principale concorrente». Questa frase è stata infatti giudicata ingannevole dall’Autorità che ha bloccato la pubblicità. Solitamente, però, chi vince si accontenta di questo, mentre Henkel è andata oltre, rivolgendo a proprio favore quanto deciso. Le prove di laboratorio avevano La campagna Henkel confermato, spiega una nota di Henkel, che sulla maggior parte cacia di rte delle macchie testate l’effi l’efficacia lavaggio dei due detersivi è sostanzialmente analoga, pertanto la comunicazione in esame contiene «dichiarazioni non vere circa le caratteristiche, le quantità e i risultati conseguibili con il prodotto pubblicizzato». Attraverso la campagna Dixan, Henkel intende evidenziare la qualità del proprio detersivo e la sua capacità di garantire un pulito brillante senza eccedere nel dosaggio, ma usandolo come suggerito sulle confezioni. La campagna, curata dall’agenzia Tbwa e con pianificazione media seguita da Mec, apparirà sui principali quotidiani nazionali e regionali, sui maggiori settimanali destinati al pubblico femminile, nonché su alcuni mensili rivolti alla grande distribuzione. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 Giovedì 24 Ottobre 2013 MEDIA I piani del presidente Dammicco, che porta in Italia il cartone animato Free Birds Adler si allea con Hollywood Partner italiano nella produzione e distribuzione di film DI novembre, destinato a ripetere il successo di incassi della saga di Shrek. Grazie a una storia curiosa: quella di due tacchini che, in terra americana, cercano di salvarsi dal tragico e tradizionale destino che li attende nel giorno del ringraziamento, compiendo un esilarante viaggio nello spazio. Ex anima di Eagle Pictures, per Adler (aquila in tedesco, come eagle lo è in inglese) Dammicco non nasconde le sue ambizioni, tra Roma e Hollywood, con video, showreel e conduttrice bilingue. «Entertainment industry», quella di Adler: una newco che si presenta come un’operatore a livello globale nel panorama della multimedialità, che stupirà tutti: e non solo con Maps to the Stars, sotto la direzione di David Cronenberg. Ma non solo. Adler, a soli sei mesi GIANFRANCO FERRONI er una sera Roma è tornata agli antichi fasti cinematografici, quando la capitale era la «Hollywood sul Tevere». Merito del presidente di Adler Entertainment Stefano Dammicco, un manager che ama il grande schermo come pochi altri, e che guardando il ceo Pete Maggi e il cfo Marco Colombo ha detto: «Noi siamo uomini di cinema e senza film questo mestiere non si può fare». L’altra sera, nelle sale di The Space Cinema Moderno di Roma, Dammicco ha portato tre ceo di fama mondiale nel mondo del grande schermo, quello di Lionsgate Patrick Wachsberger, di FilmNation Glen Basner e di Relativity Media Camela Galano, per presentare la line-up della società per la stagione 2013-2014 e assistere alla prima europea di Free Birds - Tacchini in fuga, del regista Jimmy Hayward, cartone animato da 80 milioni di dollari visibile dal 28 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P ESTRATTO DEI PATTI PARASOCIALI RELATIVI ALLE QUOTE DI BASJES HOLDING S.R.L. E PIEMME S.R.L., ENTRAMBE CONTROLLANTI ISAGRO S.P.A. Ai sensi dell’art. 122 del D. Lgs. 24/2/1998 n. 58 (il “T.U.F.”) e degli artt. 129 e 131 del Regolamento Consob n. 11971 del 14/5/1999 (il “Regolamento Emittenti”), si rende noto che in data 18/10/2013 Piemme S.r.l. (“Piemme”) e Gowan Company LLC (“Gowan”) hanno eseguito e integrato l’accordo quadro sottoscritto in data 30/07/2013 (l’“Accordo Quadro”), avente ad oggetto l’ingresso di Gowan nella catena di controllo di Isagro S.p.A. (“Isagro”) e rilevante ai sensi dell’art. 122, comma 1 e comma 5, del T.U.F.. In esecuzione di detto Accordo Quadro, contestualmente alla sottoscrizione da parte di Gowan di una quota pari al 49% del capitale di BasJes Holding S.r.l.. (“BasJes”), società che esercita indirettamente il controllo su Isagro, le parti hanno proceduto alla stipula di un Lock-Up Agreement avente ad oggetto le quote BasJes, che sarà efficace per tre anni dalla data della stipula e sarà automaticamente rinnovato per un ulteriore periodo di due anni, salvo disdetta da comunicarsi almeno tre mesi prima della scadenza. In pari data le parti hanno altresì pattuito, ad integrazione di quanto previsto nell’Accordo Quadro, il diritto di Gowan di richiedere la trasformazione di BasJes in società per azioni e l’adozione di una clausola statutaria che preveda l’intrasferibilità delle relative azioni sino al 31/12/2018. Sempre in data 18/10/2013 Gowan e alcuni soci di Piemme, rappresentanti complessivamente il 90,261% del capitale di tale società, hanno stipulato un patto rilevante ai sensi dell’art. 122, comma 1 e comma 5, del T.U.F.. Tale patto, sottoscritto dai signori Giorgio Basile, Maurizio Basile, Maria Camilla Filippini Battistelli, Alessandra Basile e Riccardo Basile, prevede un impegno di detti soggetti a non cedere a terzi le proprie quote in Piemme, a cedere una quota di Piemme a Gowan e a inserire nello statuto di Piemme una clausola di prelazione a favore di Piemme. Le informazioni essenziali richieste dall’art. 130 del Regolamento Emittenti, relative ai predetti patti, sono disponibili sul sito www.isagro.com. ® "$!''%#(#& "&% CON UN CLICK SAI TUTTO SUBITO Stefano Dammicco dalla costituzione, nei festival internazionali ha già portato titoli quali The Canyons, con Lindsay Lohan e James Deen, e Words and Pictures, con Clive Owen e Juliette Binoche. I prossimi film? Tantissimi: The Good House con Meryl Streep e Robert De Niro, The Most Violent Year con Javier Bardem e Jessica Chastain, How to Make Love Like an Englishman con Pierce Brosnan, Jessica Alba e Salma Hayek, Un ragionevole dubbio con Samuel L. Jackson e Dominic Cooper, 1303 con Mischa Barton, Celebrity Movie con i sosia di tutti i più grandi divi di Hollywood, Tracers con Taylor Lautner, Child 44 prodotto da Ridley Scott con Tom Hardy, Gary Oldman, Noomi Rapace e Vincent Cassel, Expiration con Bruce Willis, Mortdecai, adventure ideato dal team dietro Hunger Games, che vede nel cast Johnny Depp e Gwyneth Paltrow. Le alleanze statunitensi testimoniano la volontà di Dammicco di competere nel mercato mondiale con un polo italiano di riferimento per i partner americani, sia per la distribuzione sia per la produzione. Basner, parlando di Adler, ha affermato che «Dammicco e soci hanno tanto da dare a questo business e non vedo l’ora di vedere cosa faranno in futuro», e per Wachsberger, Dammicco è «la personalità più forte in Italia. Abbiamo bisogno di gente come lui per comunicare passione e portare maggiore passione in questo business». Dalla sua, Dammicco vanta, ai tempi di Eagle, la produzione di successi noti al grande pubblico: Save the Last Dance, Along Came a Spider, Chocolat, Tomb Raider, Csi, The Passion of Christ, Memoirs of a Geisha, The Interpreter, Apocalypto ed Eastern Promises. Maggi, co-fondatore di Eagle Pictures, ha articolato il proprio percorso professionale in una dimensione internazionale, gestendo fondi dedicati alle produzioni e, soprattutto, realizzando The Merchant of Venice e Head in the Clouds, lavorato con talenti come Al Pacino, Michael Radford, Charlize Theron, Penelope Cruz, Gabriele Muccino. Colombo mira alla creazione e allo sviluppo di start-up innovative. Come è stato detto nella serata romana, «lo spettacolo è appena iniziato». © Riproduzione riservata Gentleman racconta il design di Fornasetti Su Ladies il lusso e il pregio dei gioielli rari In linea con la ricerca del bello in tutte le cose, sul prossimo numero di Gentleman, in edicola con MF e con ItaliaOggi, si racconta una grande storia, quella del design italiano visto dagli occhi e dalla creatività di Piero Fornasetti, i cui lavori sono ospitati alla Triennale di Milano. Il figlio Barnaba apre le porte della sua casa per mostrare gli oggetti che hanno reso questo marchio famoso nel mondo. Come famosa è la via milanese della moda, Montenapoleone, che ha un volto, quello di Guglielmo Miani, amministratore delegato dello storico marchio Larusmiani e presidente dell’Associazione della Via Montenapoleone, che ha come scopo la valorizzazione della strada e la sua promozione. Dalla libera creatività si passa alla scienza. Omega, il brand di orologi che è sbarcato sulla Luna con Armstrong e Aldrin, oggi di proprietà del gruppo Swatch, ha rivoluzionato i suoi meccanismi con un’innovazione che permette tte di cancellare il magnetismo terrestre che influenza ogni orologio. E poi Bugatti, marchio con più di 100 anni di storia, innova con il lifestyle e intorno alle automobili di superlusso costruisce un mondo per la sua élite di clienti con orologi, arredamento, abbigliamento e accessori. Del lusso e del pregio di gioielli rari è permeato il prossimo numero di Ladies, in edicola con Gentleman. Tappe sentimenta- li delle socialità più famose del Novecento, su tutte Liz Taylor, hanno rappresentato il cuore di collezioni meravigliose. Diamanti, rubini, smeraldi che, prima che a loro, erano appartenuti a regine e imperatrici, come il dia diamante rosa Testa d’ariete: era di Cad terina la Grande e te poi po fu acquistato chez Cartier da ch Daisy Fellowes; o la Da perla Peregrina, acpe quistata da Richard qu Burton per Liz, inBu dossata da Maria do Tudor nel 1500. Tu L’Asia è la nuova L’A terra di conquista ter dei de grandi brand di alta alt gioielleria che alimentano e fondaali no qui, in Europa, il mito delle loro creazioni preziose cre e haute couture, per venderle cout poi po in tutto il mondo. Una strada, da quella dell’Asia, intrapresa anche dagli orologi, che presso an le signore stanno acquistando un’importanza sempre maggioun re. re Si è sempre pensato che il mondo dell’orologeria meccam nica fosse un club maschile. ni Ora tutto cambia, le complicazioni arriccam chiscono i modelli da donna e, certamente, questo mutamento è anche il frutto di un costante e attento lavoro dei brand di alta orologeria che hanno saputo creare il mercato e allargarlo. «Dopo i 40 anni, esci sempre con una tripla dose di mascara», suggeriva la geniale Estée Lauder. Ed ecco, nella beauty section, una guida agli occhi: trucchi e creme per dare luce e forza allo sguardo. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 24 Ottobre 2013 MEDIA 23 2 I primi 9 mesi del gruppo. Repubblica+ e Repubblica Mobile: 71 mila abbonati digitali (+36%) L’Espresso in utile per 4,5 mln Ricavi diffusionali a -6,9%, pubblicità giù del 15,7% DI l gruppo L’Espresso resta in utile anche al termine dei primi nove mesi dell’anno: il risultato netto è di 4,5 milioni di euro in calo rispetto ai 26,4 milioni dello stesso periodo 2012 (mentre alla fine del primo semestre l’utile era di 3,7 milioni). Il fatturato cala dell’11,7%, pari a 524,4 milioni, con i ricavi diffusionali giù del 6,9% per 215,3 milioni e quelli pubblicitari a -15,7% per 288,6 milioni. L’ebitda passa a 47,5 milioni dai precedenti 82,8 milioni, mentre l’ebit scende a quota 24 milioni dai 54,3 milioni tra gennaio e settembre 2012. La posizione finanziaria migliora di 46,4 milioni di euro, pari a 61,7 milioni rispetto ai 108,1 milioni al 31 dicembre scorso. Sono questi i principali risultati del gruppo editoriale guidato dall’a.d. Monica Mondardini, così come approvati ieri dal cda presieduto da Carlo De Benedetti. La stessa casa editrice del quotidiano Repubblica e del settimanale l’Espresso sottolinea che «la prospettiva resta molto incerta a causa del perdurare della fase recessiva, che comporta scarsa visibilità sull’evoluzione futura degli investimenti pubblicitari» e comunque «l’evoluzione mensile della raccolta, allo stato, non lascia intravedere alcuna ripresa significativa». Sempre secondo la società, «sulla base dei dati Nielsen, l’andamento nel corso del 2013 sembrerebbe indicare una stabilizzazione degli investimenti pubblicitari ad un livello inferiore di circa il 25% a quelli registrati nel 2011». Meno significativo, invece, il raffronto col 2012, anno che ha registrato «una continua contrazione degli investimenti». Non incidono quindi i risultati leggermente migliori del terzo trimestre con un fatturato giù dell’11% per 155 milioni (e la raccolta a -13,5%), l’ebitda giù del 35,5% per 14,2 milioni, il risultato operativo giù del 49,2% pari a 6,2 milioni di euro e quello netto a 0,8 milioni da 5,2 milioni alla fine del terzo trimestre 2012. L’Espresso ha quindi proceduto a contenere i costi: quelli totali scendono del 7,8% e del 12,2% se si escludono gli investimenti su digitale e dtt, al termine dei primi nove mesi dell’anno. Quelli per il personale, in particolare, calano a settembre del 2,7% a 186,6 mln. In parallelo si sta discutendo, internamente all’azienda, per l’apertura di uno stato di crisi che prevederebbe circa 80 uscite dalla redazio- I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it MARCO A. CAPISANI ne del quotidiano diretto da Ezio Mauro. Il gruppo ha poi provveduto a sviluppare il digitale e a valorizzare gli asset tv, per cui a ottobre è stato firmato un accordo con Telecom Italia Media Broadcasting (Timb) per una possibile integrazione di cinque mux (o multiplex, ndr) a copertura nazionale (di cui tre di Timb e due della controllata Rete A). Altra linea di gestione è il «mantenimento del successo nei prodotti tradizionali» visto che i ricavi diffusionali calano del 6,9% «in un mercato che continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-9,4%)», precisa la società guidata dalla Mondardini. Sul fronte del lettorato, secondo i dati Audipress (indagine 2013/II) e Ads (agosto 2013), Repubblica si conferma il primo quotidiano per numero di lettori medi giornalieri (2,8 mln) e per copie vendute (edicola, abbonamenti e altri canali di legge). Sui servizi digitali, tra Repubblica+ e Repubblica Mobile, gli abbonati sono 71 mila, su del 36%. I quotidiani locali del gruppo, invece, hanno un bacino di 3,1 milioni di lettori medi giornalieri e L’Espresso di 2,1 milioni di lettori, primo tra i news m a g a z i n e. Considerando tutte le testate del gruppo, infine, gli abbonati alle edizioni digitali sono oltre 90 mila. Mentre i ricavi diversi sono sostanzialmente stabili sui 20,6 milioni di euro, sostandosi sul fronte della pubblicità, ricordano sempre da L’Espresso, il calo complessivo delle inserzioni (-15,7%) si rapporta a una media di mercato al -15,8%. Settore per settore, «la stampa registra un decremento della raccolta pubblicitaria del 21,8% (-23% per il mercato), con una flessione più accentuata per i periodici e più contenuta per i quotidiani locali. Anche le radio subiscono un calo sensibile, -10,7%, anche se inferiore a quello registrato dall’intero comparto (-12,6%)». Ha invece il segno positivo davanti internet che aumenta la raccolta dell’1,8% mentre il mercato ha girato in terreno negativo (-3%). I siti del gruppo registrano una media di 3 milioni di unique browser giornalieri (+26%), con Repubblica.it a +19%, «primo sito di news in lingua italiana», e i siti dei quotidiani locali a +45%. Ieri il titolo ha chiuso a -0,77% a 1,41 euro. © Riproduzione riservata Monica Mondardini altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/espresso IL CDR PROTESTA, MA È UN’INSERZIONE RACCOLTA DALLA CONCESSIONARIA DI ENTRAMBE LE TESTATE Corriere.it, battaglia sulla pubblicità de Linkiesta DI CLAUDIO PLAZZOTTA Rcs pubblicità è diventata concessionaria del sito di news Linkiesta. Ha, perciò, l’interesse ad aumentare il traffico e la notorietà del brand e quindi, all’interno delle iniziative commerciali, ha previsto una collaborazione col sito del Corriere della Sera. Da settimana scorsa, per un mese, ogni martedì e giovedì, sulla home page di www.corriere. it comparirà un box del sito Linkiesta. Se il traffico de Linkiesta aumenta, Rcs pubblicità raccoglie più soldi, e contribuisce a migliorare i conti del gruppo Rcs. Il ragionamento sembra abbastanza semplice e anche ovvio. Eppure è bastata questa operazione per scatenare le ire del comitato di redazione del quotidiano di via Solferino. Con scambi di lettere tra cdr e direzione che, da un lato, dimostrano come il sindacato interno del Corriere stia sempre con lo sguardo rivolto al passato, e come anche la direzione abbia una qualche remora a raccontare esplicitamente come stanno le cose. Magari uno potrebbe sollevare la questione: ma è opportuno che Rcs pubblicità diventi concessionaria di un sito, Linkiesta, il cui socio di riferimento è Guido Roberto Vitale, ex presidente di Rcs Media Group, e dove un altro socio è l’avvocato Fabio Coppola, genero di Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo e socio forte di Rcs media group? Ma risolto questo problema che è più di costume che di sostanza, Rcs pubblicità fa il suo mestiere, e promuove il mezzo di cui raccoglie la pubblicità nel migliore dei modi. Stop (certo, ora è lecito attendere l’assalto alla diligenza di www.repubblica.it da parte di tutti i mezzi raccolti da Manzoni). Invece, lo scorso 18 ottobre, il sindacato interno dei giornalisti del Corsera ha scritto al direttore Ferruccio de Bortoli lamentando che «abbiamo visto con stupore che il nostro sito online ospita addirittura un link a un altro sito. Ci sembra una iniziativa incomprensibile, specie in un momento in cui stiamo discutendo, con tutte le difficoltà che conosci, su come rendere più redditizio il nostro di sito. Ti chiediamo, dunque, di interrompere quest’operazione che ha disorientato la redazione». De Bortoli, lunedì 21 ottobre, risponde ai colleghi: «La presenza di un box del sito Linkiesta è un’iniziativa di marketing, e come tale collocata nella terza colonna del nostro sito riservata a questo tipo di iniziative. È prevista per un mese con due uscite settimanali. Al termine di questo periodo, sarà fatta una valutazione del risultato. Non si tratta di un’iniziativa editoriale del Corriere (e per questo motivo non comportava comunicazione all’organismo sindacale da parte della direzione) e non ha alcun rapporto con il confronto in atto sul piano editoriale e organizzativo della nostra testata». Perciò il direttore spiega, ma non sottolinea che Linkiesta è raccolta da Rcs pubblicità, e ha quindi un legame molto forte col gruppo, e non può essere considerato una sorta di concorrente di www.corriere.it. Il comitato di redazione, quindi, non capisce, o finge di non capire, e, il 21 ottobre, ribatte con una nuova lettera: «Caro direttore, prendiamo atto della tua risposta in merito alla vicenda de Linkiesta, ma ribadiamo tutte le nostre perplessità. Il caso pone un serio problema di rapporti tra marketing e contenuti giornali giornalistici, anche sul sito. Nella terza colonna N del de nostro sito, oltre ai blog, ci sono essenzialmente iniziative zi di «autopromozione», mentre in questo caso m ben be comprendiamo il vantaggio de Linkieva sta, st ma non quello del Corriere. Riteniamo C comunque il precedenco te preoccupante: così come è stato collocato co il llink de Linkiesta, tra qualche tempo a qualqu cuno potrebbe venire cu in mente di collocare un link, per esempio, con La Stampa. Ti chiediamo quindi un incondia tro urgente sul tema tem specifico». Insomma, in via Solferino, come ben si comprende, hanno molto tempo da perdere. E peraltro anche l’esempio «per assurdo» della Stampa fatto dal cdr potrebbe invece, ben presto, diventare realtà: se Rcs pubblicità dovesse infatti assumere la raccolta pubblicitaria nazionale del sito de la Stampa, come si ventila da più parti, ecco che un box del quotidiano piemontese potrebbe magicamente apparire nella home page del Corriere.it. Per la pace di tutti. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 24 Giovedì 24 Ottobre 2013 MARKETING CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Gruppo Sole 24 Ore, Ruosi esce dalla System. Romano Ruosi lascia la carica di vicedirettore generale della System, che aveva assunto dal giugno 2011. A dirigere la divisione del gruppo Sole 24 Ore che si occupa della raccolta pubblicitaria rimane adesso Alfonso Dell’Erario, d.g. dal marzo 2012. Sempre dal gruppo di viale Monterosa a Milano è uscita anche Marina Montepilli, direttore operations. Rai/1 A settembre +7% nella raccolta pubblicitaria. La raccolta della Rai è in crescita. Lo ha detto il direttore generale Luigi Gubitosi ieri in Commissione Vigilanza Rai, dove ha proseguito l’audizione già cominciata qualche giorno fa. «A settembre la raccolta è in crescita del 7%», ha detto il d.g. «A ottobre sarà sicuramente positiva e anche le prime avvisaglie su novembre sembrano positive. Questi dati ci fanno pensare che dovremmo raggiungere i risultati previsti dal piano industriale. Il mercato in genere si sta stabilizzando e peraltro si assiste a una migliore performance di Rai rispetto agli altri player». Rai/2 In Vigilanza scoppia il caso Crozza. Scontro tra il Pdl e il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, in commissione di Vigilanza Rai. A dar fuoco alle polveri, le parole del d.g. sul mancato contratto con Maurizio Crozza. «La trattativa con Crozza è sfumata. Non siamo riusciti a chiudere un accordo con lui per le polemiche che ci sono state», ha detto Gubitosi aggiungendo: «Per favore lasciateci operare nel mercato senza interferenze». Immediata la reazione del Pdl Renato Brunetta: «Mancare di rispetto alla commissione in questa maniera è da censurare. Se ne deve dar conto in una riunione», ha detto sollecitando al presidente Fico una convocazione ad hoc della commissione. Rai/3 Evasione canone al 27%. «L’Italia ha il canone più basso tra i paesi in cui ce n’è uno e ha anche il tasso di evasione più alto: nel 2012 era pari al 27%, mentre negli altri paesi si attestava intorno all’1-1,5%». Lo ha detto il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, nel corso di una audizione in Commissione di Vigilanza sul tema del contratto di servizio 2013-2015. «La lotta all’evasione del canone rappresenta la leva più importante per ridurre il ripetersi di una situazione di sbilancio, che viene di anno in anno messa in luce attraverso il sistema della contabilità separata e che ha evidenziato una incapienza cumulata (dal 2005 al 2012) delle risorse da canone pari a circa 2,4 miliardi di euro». Mediaset, Exane alza il target price a 4 euro. Gli esperti di Exane Bnp Paribas hanno alzato il target price sul titolo del 18% a 4 euro, confermando la raccomandazione neutral dopo aver rivisto al rialzo le stime sui profitti per azione 2013 e 2014 rispettivamente del 71 e dell’80%. Mediaset ha terminato la seduta di ieri in calo del 4,12% a 3,774 euro, in un contesto di debolezza di tutto il mercato. Festival del Giornalismo pronto a saltare, arriva l’impegno delle istituzioni. La prossima edizione del Festival del Giornalismo di Perugia potrebbe saltare. Gli organizzatori hanno lamentato la mancanza di fondi, ma anche lo scarso interesse delle istituzioni, Comune in testa. Ieri però l’appello: «Chiediamo agli organizzatori del Festival internazionale del Giornalismo di restare a Perugia, ribadendo i nostri impegni e l’importanza che questa manifestazione riveste nell’ottica della candidatura a Capitale europea della cultura nel 2019». Lo hanno affermato gli assessori alla Cultura della Regione, Fabrizio Bracco, e del Comune di Perugia, Andrea Cernicchi che ha ribadito «il massimo impegno e la volontà, a nome anche del sindaco, di voler fare il prossimo festival a Perugia». Facebook: vince la protesta, cancellato il video della decapitazione. Contrordine a Facebook. Il social network ha cancellato un video della decapitazione di una donna, dopo aver ricevuto numerose proteste dagli utenti e dal pre- mier britannico David Cameron. L’azienda aveva annunciato nei giorni scorsi l’autorizzazione alla pubblicazione di video macabri e violenti, dopo un iniziale divieto posto a maggio 2012. Martedì la società di Marck Zuckerbeg aveva deciso di anteporre un messaggio di allarme prima della visione dei video violenti. La cancellazione della decapitazione, avvenuta nelle scorse ore, è stata motivata da Facebook come uno sforzo «per combattere l’esaltazione della violenza». Il nuovo Glamour in crescita a ottobre. Il mensile femminile di Condé Nast, da giugno diretto da Cristina Lucchini, si è rinnovato completamente con il numero di ottobre. E l’editore ne sottolinea i risultati: lo scorso mese diffusione totale stampa di 174.400 copie, carta stampata+digitale a 193.300 copie. Confrontando le diffusioni di ottobre con quelle registrate prima della stagionalità estiva le vendite in edicola hanno avuto un incremento del 14% e la diffusione totale cartacea del 7,4%. Sky Italia, campagna recruiting per venditori. Una selezione di 150 venditori con Adecco che andranno ad ampliare la squadra retail della pay tv. Le nuove risorse dovranno occuparsi di promuovere abbonamenti e servizi di Sky in gallerie commerciali, punti vendita o durante eventi e manifestazioni. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it