Marketing - Regione Abruzzo

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17
Giovedì 24 Ottobre 2013
Marketing
È IN EDICOLA
Oggi
MANUALE PER
R
FARE BENE L’AMORE
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
Il patron Enrico Bracalente ha presentato il corso di formazione ieri alla Triennale
Nero Giardini investe sull’Italia
Punta a raddoppiare il fatturato: 40 nuovi negozi entro il 2015
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DI
SIMONETTA SCARANE
a barra ben salda sull’export in Cina delle sue
calzature made in Italy,
il patron del marchio di
scarpe e abbigliamento Nero
Giardini, Enrico Bracalente, pensa a garantire il futuro generazionale della sua
azienda. Vuole raddoppiare
il fatturato nei prossimi anni
anche con il piano retail che
prevede l’apertura di 35-40
shop-in shop entro il 2015 in
Italia. Per arrivare a centrare l’obiettivo dei 450 milioni
di euro nel 2018 c’è bisogno
di artigiani che concorrano a
sviluppare il brand. Per questo
Bracalente ha deciso, un paio
di anni fa, di finanziare i corsi
di formazione professionale degli «operatori per la calzatura»
per poi assumerli nel suo gruppo, che nelle Marche è secondo
soltanto a Tod’s.
Nel prossimo lustro l’occupazione alla Nero Giardini dovrà
crescere e arrivare a 2 mila addetti soltanto per la produzione,
ha fatto sapere Bracalente. Per
questo il corso di formazione è
cruciale. Offre un’esperienza di
scuola-lavoro gratuita lunga
due anni, a 14 giovani, anche
extracomunitari, che prevede 420 ore di stage alla Nero
Giardini. Nel programma di
studio: materie culturali, lin-
L
gue straniere, materie tecnicoprofessionali. Un investimento
di 200 mila euro per il gruppo
di Bracalente che, in splendida
solitudine, sta portando avanti
questa esperienza di formazione professionale contro la disoccupazione
giovanile in
partnership
con il centro
gli Artigianelli
di Fermo.
Diretto da
padre Sante
Pessot, il centro a dicembre
«laureerà» i
primi 14 tecnici della calzatura, dopo un biennio formativo
riconosciuto a livello europeo.
Giovani strappati alla disoccupazione.
L’iniziativa di Bracalente e di
padre Sante Pessot, che ci hanno creduto e non si sono arresi
alle molte difficoltà, ha il merito di aver dato un mestiere a
adolescenti che avevano abbandonato la scuola. Giovani dai 16
ai 18 anni che grazie a questa
iniziativa volontaristica di un
imprenditore e di un sacerdote oggi si ritrovano in mano un
mestiere diventato ormai raro
sul mercato da quando è stato
soppresso l’apprendistato «a
bottega». Di recente ripristinato, ma la sua cancellazione
In alto, da sinistra,
Paolo Del Debbio, Francesco Alberoni, Enrico
Bracalente, Sante Pessot,
Don Antonio Mazzi e Paolo
Crepet ieri alla Triennale
di Milano. Qui a ianco,
Bracalente al centro
di formazione
degli Artigianelli
ha prodotto il danno della perdita di una intera generazione
di artigiani. La capacità di saper fare è fattore chiave per la
qualità del made in Italy che
è elemento strategico per l’affermazione dei prodotti italiani
sui mercati esteri.
La Bag spa di Monte San
Pietrangeli, che produce il
marchio Nero Giardini e che è
amministrata da Enrico Bracalente, non vuole delocalizzare. Oggi dà lavoro a 360 dipendenti diretti, che con l’indotto
arrivano a oltre 2 mila nelle
province di Fermo e Macerata. E con i piani di espansione
commerciale in Cina e in Italia
la produzione dovrà aumenta-
re e con essa gli occupati. Così,
il corso di formazione «operatore della calzatura» è una iniziativa di formazione-lavoro
che è bene valorizzare e che
potrebbe essere d’esempio.
Il patron Bracalente ha
scelto il palcoscenico milanese di un istituzione culturale
prestigiosa come La Triennale
di Milano per presentarla ufficialmente. Accanto a lui, nel
salone d’onore di viale Alemagna, a parlare del progetto, e
del suo valore educativo formativo e di recupero, insieme
a padre Sante Pessot c’erano
il sociologo Francesco Alberoni, lo psichiatra Paolo
Crepet, don Antonio Maz-
zi, fondatore della comunità
Exodus, e Paolo Del Debbio,
a tirare le fila. In platea, fra gli
altri, i magnifici, primi, 14 «calzolai» degli Artigianelli. «Una
iniziativa esemplare perché
mette insieme lavoro-culturaMade in Italy e occupazione»,
secondo Alberoni. «L’uovo di
Colombo che è un contributo
contro la piaga del precoce abbandono scolastico», per Paolo
Crepet, «iniziativa che va sulla
scia dell’insegnamento di Don
Bosco sulla scuola-lavoro», a
detta di don Mazzi.
«L’anno prossimo il corso
diventerà triennale perché
vogliamo aprire ai ragazzi di
14 anni che non proseguono gli
studi dopo la scuola dell’obbligo», ha detto Bracalente. Intanto, sul fronte aziendale, prosegue il maxi-piano commerciale
in Cina, annunciato l’anno
scorso, e che prevede l’apertura
di 25 monobrand entro cinque
anni, e che diventeranno 100
entro il 2022. A oggi, ne sono
stati aperti sette.
Nero Giardini spinge anche
sul mercato domestico sviluppando il piano retail con 35-40
nuovi shop in shop in cantiere
entro il 2015 grazie agli accordi
con Pittorello, Martener e Max
Moda. In aggiunta, due nuovi
monomarca: a Roma, alla Bufalotta, e a Megalò a Chieti.
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Il Premio Terna vetrina dell’arte contemporanea
DI
FRANCESCA SOTTILARO
È già a quota 170 (e si stima di arrivare a oltre le mille unità) la lista
degli artisti iscritti al premio Terna
2014, il concorso artistico online che
la multiutility dell’energia guidata
da Luigi Roth organizza per promuovere i talenti artistici italiani di diverse discipline, dalla pittura alla
video art, fino alla scultura.
Lanciato ufficialmente lo scorso 14
ottobre, il premio arrivato alla sua
quinta edizione, prevede un mese
di tempo (fino al 14 novembre) per
iscrivere al sito www.premioterna.
com una singola opera di riferimento per artista ispirata al tema
scelto dai curatori, Cristiana Collu,
direttore del Mart, Museo di arte
moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Gianluca Marziani,
direttore di Palazzo Collicola arti visive a Spoleto, ovvero «Essere o non
essere. Con gli altri. La rete sociale
a regola d’arte».
partnership, aggrega
oltre 90 imprese per
la sostenibilità e la
responsabilità sociale
d’Impresa.
«In continuità con il
protocollo siglato con
il ministero per i beni
e le attività culturali,
rinnoviamo il nostro
impegno a sostegno
della cultura e della
comunità», ha spiegato il presidente di Terna, Luigi Roth. «Con
un’edizione speciale
L’opera di Irina Korina,
il Premio Terna, per la
una delle vincitrici dell’edizione 2012
prima volta, vuole inLo sfondo sociale è il filo conduttore coraggiare una forma innovativa di
dell’iniziativa che devolverà la gran ‘‘solidarietà d’autore’’, come espresparte del montepremi da 60 mila so nel titolo del concorso».
euro a uno dei progetti del Sodalitas L’artista primo classificato si aggiuSocial Innovation nella categoria ita- dicherà un premio del valore di 4
liana «Territorio ed emarginazione mila euro, il secondo di 3 mila e il
sociale». La Fondazione Sodalitas, terzo di 2 mila euro.
Dal lancio del concorso quattro
con cui Terna conferma la propria
anni fa hanno aderito all’iniziativa
9 mila artisti, per un totale di 10
mila opere presentate che hanno
reso quella di Terna la più grande
piattaforma sulla contemporaneità
in Italia. Gli artisti, oltre alla valorizzazione delle opere, hanno a disposizione una vetrina online che
in quattro anni ha avuto 8 milioni
di pagine visitate.
Al termine del concorso, le 15
opere finaliste del Premio Terna saranno esposte nell’ormai consueto
appuntamento natalizio al Tempio
di Adriano a Roma, a partire dal
19 dicembre fino a metà gennaio
2014. La giuria presieduta da Luigi
Roth e Flavio Cattaneo, rispettivamente presidente e a.d. di Terna, è
composta da collezionisti quali Pietro Caccia Dominioni, Anna Rosa e
Giovanni Cotroneo, Giorgio Fasol,
Camilla Nesbitt, Giuseppina Panza
di Biumo e Patrizia Sandretto Re
Rebaudengo.
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Giovedì 24 Ottobre 2013
M A R K E T I N G / CA R R I E R E
Guiderà le strategie del brand del caffè. Prende il posto di Martin Pereyra
MARKETING
Samsung,
a Hannappel
Nominato direttore generale per la Penisola le smart tv
Nespresso, c’è Degli Esposti
di approdare al settore food
and beverage ha maturato
un’esperienza decennale nel
abio Degli Esposti è segmento pet care. Dapprima
il nuovo direttore ge- per il marchio Friskies, in
nerale per l’Italia di qualità di european product e
Nespresso, il marchio brand manager presso le sedi
della Nestlé specializzato di Parigi e Londra, e poi come
marketing manella fornitura
nager per l’Itadi caffè porlia, e in seguito
zionato di alta
all’interno di
qualità.
Purina, dove
Per la filiaha ricoperto la
le dell’azienposizione di cuda svizzera,
stomer markein quella che
ting manager
fu la poltroper il mercato
na di Martin
i t a l i a n o, d a l
Pereyra, sarà
2002 al 2004.
responsabile
Prima di asdella direzione
sumere la guistrategica, guida di Nespresdando lo svilupso Italiana, dal
po e la crescita
2007 è stato diin quello che è
rettore internaconsiderato uno
Fabio Degli Esposti
tional business
dei mercati più
dinamici e interessanti nel unit di Sanpellegrino Nestlé
waters Italia, azienda dove è
panorama internazionale.
Classe 1968, una laurea entrato nel 2004 con la responin economia delle aziende sabilità globale dei marchi incommerciali alla Bocconi di ternazionali del gruppo.
Milano, Degli Esposti prima
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DI
Pagina a cura
FRANCESCA SOTTILARO
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F
CONSUMER
Microsoft
cresce
nei servizi
Il gruppo Microsoft vuole
potenziare ulteriormente
la divisione impegnata nel
mercato consumer per consolidare il posizionamento in
Italia sul fronte dei dispositivi e dei servizi digitali.
Per questo ha chiamato due
nuove figure per la divisione consumer channel group,
guidata da Silvano Colombo:
si tratta di Luca Callegari e
Giuseppe Vitali, rispettivamente nominati surface
lead e direttore divisione
Oem lead. Nel loro nuovo
ruolo, a diretto riporto di
Colombo, i due manager
contribuiranno a definire i
piani sul fronte retail, per
la diffusione dei dispositivi
Microsoft nel Belpaese.
Callegari ha iniziato la sua
carriera in Samsung, dove
ha trascorso sette anni ricoprendo diversi ruoli in ambito marketing e contribuendo
al successo del lancio della
linea Galaxy in Italia. È entrato in Microsoft Italia nel
2010 in qualità di Direttore
Divisione Windows Phone,
Vitali ha iniziato il suo percorso professionale in Microsoft Italia due anni fa,
dopo 12 anni di esperienza
in Esprinet, dove ha guidato
la divisione consumer.
Polycom Italia, Mignone
nuovo country manager
Polycom, società specializzata a
livello mondiale in sistemi per
la videocomunicazione, ha nominato Claudio Mignone country manager di Polycom in Italia.
Nella nuova carica, Mignone
avrà la responsabilità di consolidare e accrescere il business
dell’azienda nella Penisola.
Il manager è entrato a far parte di Polycom nel 2005, anno
dell’apertura dei primi uffici
Claudio Mignone
italiani della compagnia. Fino
al 2012, ha ricoperto il ruolo di major account manager
addetto alle attività di marketing e alle vendite per 15
dei principali clienti italiani di Polycom, oltre ai rapporti di business con alcuni dei principali partner locali
dell’azienda americana.
Prima di iniziare la sua avventura in Polycom, Mignone
ha lavorato oltre 15 anni in società quali Icos, come
sales manager per l’Italia, Madge Networks, in qualità
di key account manager Italia, in Ascend/Lucent come
channel manager e responsabilità di vendita nel Sud
Est Europa e in Dell Italia, dapprima come global account manager e poi come gestore dei maggiori clienti
nel global segment team.
Samsung vuole consolidare la sua posizione
di primo piano nel comparto delle televisioni e
delle smart tv sul mercato italiano continuando a
promuovere l’innovazione di questo segmento. In
quest’ottica ha nominato
Marco Hannappel sales &
marketing director della
divisione audio video di
Samsung Electronics Italia, con la responsabilità
delle vendite, del marketing e delle operations.
La scelta di inserire
questa figura risponde inoltre alla volontà
dell’azienda di evolvere
lo stile manageriale della divisione audio video,
rendendolo ancora più
dinamico. Hannappel si
impegnerà ad accrescere ulteriormente le potenzialità degli SmartTv
Samsung in Italia e a
diffondere il valore delle
nuove tecnologie a beneficio dei consumatori.
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DIGITALE EXTRATERRESTRE
© Riproduzione riservata
LA VIGNETTA DEL GIORNO
Le Iene delle denunce
DI
MASSIMO TOSTI
Da un mese è tornato, dopo la pausa estiva, Le Iene (Italia
1, martedì, ore 21,10) il programma storico che dal 1997
figura nel palinsesto della rete giovanile di Mediaset. La
conduzione è affidata ancora alla coppia Ilary Blasi e
Teo Mammucari, con l’aiuto esterno della Gialappa’s.
Con il passare degli anni le inchieste degli inviati si fanno
sempre più crude. Non guardano in faccia a nessuno gli
uomini vestiti di nero del programma: l’altra sera se la
sono presa con Enrico Letta (per via di alcuni finanziamenti ricevuti da una società che gestisce il gioco d’azzardo;
con il vescovo di Ferrara, a proposito di uno stupro compiuto
da un parroco trent’anni fa: il
figlio della vittima sarà presto
ricevuto dal Papa). Una Iena
ha indagato su un naufragio di
migranti di 5 anni fa, nel quale
morirono 14 clandestini di cui
non vi fu traccia nel resoconto
del comandante dell’unità della guardia costiera che portò in
salvo altri 17 migranti. I servizi
più divertenti recavano la firma
di Enrico Lucci che ha racconEnrico Lucci
tato «la notte delle badanti» (con
i vecchietti che vengono abbindolati dalle donne dell’Est
alle quali sono affidati) e le disavventure dei siciliani che,
in cerca di lavoro, raggiungono le Germania a bordo di vecchie carrette della strada: un’epopea narrata con il consueto sarcasmo da Lucci. Un servizio ha riguardato anche
la società italiana che cura qui gli affari di Maradona,
evadendo anch’essa il fisco. Come il pibe de oro. Difficile
non rimpiangere il duo di Luca e Paolo che fino a due
anni fa conduceva Le Iene, anche se la Blasi e Mammucari
(spronati dalla Gialappa’s) hanno trovato ciascuno un ruolo
ben definito: lei recita il ruolo della svampita, lui quello del
pasticcione ignorante furbetto. Ma la polpa del programma
rimangono i servizi degli inviati che ci offrono un panorama
abbastanza desolante del Bel Paese, mal governato e molto corrotto a tutti i livelli. «Ridendo corriere mores», come
insegnavano gli antichi maestri della satira.
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L’editoria in Piazza Affari
Indice
Chiusura
Var. %
Var. % 28/12/12
FTSE IT ALL SHARE 20.023,45
FTSE IT MEDIA
14.546,38
-2,26
-3,77
16,58
86,67
Titolo
Rif.
Var.
%
Var. %
28/12/12
Capitaliz.
(mln €)
Cairo Communication
5,0350
-2,04
103,85
394,5
Caltagirone Editore
1,1590
-1,78
33,76
144,9
Class Editori
0,2399
-2,44
9,89
25,3
Espresso
1,4100
-0,77
60,23
578,4
Il Sole 24 Ore
0,6040
-2,19
14,72
26,2
Mediaset
3,7740
-4,12
142,54
4.458,0
Mondadori
1,2590
-3,23
12,21
310,3
Monrif
0,2849
-0,49
2,85
42,7
Poligraici Editoriale
0,2570
-2,50
-3,02
33,9
Rcs Mediagroup
1,6400
-4,09
-61,57
696,9
Seat Pagine Gialle
0,0025
-
-45,65
40,2
Telecom Italia Media
0,1580
-4,76
3,27
228,5
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Giovedì 24 Ottobre 2013
2
MARKETING
19
La strategia di comunicazione in Italia: spot e co-marketing sul bere responsabile
Heineken in tv contro gli eccessi
E lancia anche un sistema per spillare la birra in casa
DI
IRENE GREGUOLI VENINI
eineken dà più spazio al
bere responsabile nella
comunicazione in Italia, destinando il 10%
del budget pubblicitario del
marchio omonimo del gruppo
per il 2014 a una campagna televisiva dedicata al tema, a cui
si accompagneranno iniziative
per diffondere la cultura della
birra per gli altri brand, come
Moretti. Nella penisola inoltre
è stato appena lanciato, in anteprima mondiale, un nuovo
sistema per spillare la bevanda a casa, con cui l’azienda, che
globalmente ha fatturato 18,4
miliardi di euro nel 2012, vuole
sfruttare la tendenza a un consumo sempre più domestico dei
propri prodotti.
«Heineken è il secondo gruppo della birra nel mondo per fatturato e terzo per volumi, con
172 milioni di ettolitri, per un
totale di 165 stabilimenti e 85
mila dipendenti. Negli ultimi
cinque anni abbiamo operato
per incrementare l’esposizione
in mercati in espansione: per
esempio in Africa, dove c’è po-
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H
PACKAGING
Pusterla
1880 cresce
all’estero
Pusterla 1880, l’azienda di
Venegono Inferiore produttrice di packaging per prodotti di lusso, ha raggiunto
un accordo per l’acquisizione della London Fancy Box
Ltd di Dover, confermando
la propria strategia di crescita sui mercati internazionali.
In Italia i clienti più famosi di Pusterla 1880 sono lo
Spumante Ferrari, Bulgari, Trussardi, Collistar. In
Francia, le commesse arrivano da Dom Pérignon,
Shiseido, Guerlain, Hermès.
Ora lo sbarco nel mercato
inglese, quello delle confezioni di whisky con nomi
come Chivas e Johnnie Walker. L’accordo con la London Fancy Box prevede
inizialmente il passaggio a
Pusterla 1880 di una quota
di minoranza e l’acquisizione del pacchetto di maggioranza nel corso del 2014.
Nello stesso tempo entreranno in Pusterla 1880,
con una quota di minoranza, Christopher e Mattew
Lawson, attuali azionisti
di riferimento di London
Fancy Box Ltd.
London Fancy Box è attiva
da 115 anni nella produzione di scatole e cofanetti rivestiti di elevata qualità.
tenziale, e nell’area Asia Pacifico, dove abbiamo di recente acquisito Asia Pacific Breweries
dal momento che ci sono opportunità di crescere nel segmento premium», spiega Edwin
Botterman, amministratore
delegato di Heineken Italia,
paese dove il gruppo è presente da 39 anni e dove opera con
quattro birrifici producendo
circa 5 milioni di ettolitri, con
una quota di mercato superiore
al 30%. «Per quanto riguarda la
penisola, nel settore della birra
i consumi sono calati dello 0,4%
nel 2012, soprattutto quelli fuori casa, per un totale di 17,6
milioni di ettolitri. Il consumo
pro capite di questa bevanda
è il più basso d’Europa anche
se il numero delle persone che bevono birra è
aumentato negli ultimi
anni. Per noi si tratta
di un mercato chiave, sia per l’entità del
business che sviluppa,
sia perché ha un forte
potenziale di crescita;
infatti dedichiamo molte risorse alla diffusione della cultura della
Edwin
Botterman
e The Sub,
il sistema
casalingo
per spillare
la birra
BREVI
BricoIo si fa l’e-commerce. Marketing Trend,
la controllata del gruppo
Coop Lombardia ideatrice
della catena di centri del
fai da te a insegna BricoIo,
apre lo shop on line gestito
dal partner tecnologico Terashop. A partire da www.
bricoio.it si potranno acquistare i prodotti BricoIo
per la manutenzione, la riparazione e l’abbellimento
della casa e del giardino e
decidere se finalizzare immediatamente l’acquisto
online, oppure se perfezionarlo in seguito, recandosi
presso un negozio BricoIo.
I Pokémon scontati con
Nintendo. Nei principali
retailer di elettronica e
giochi, tra cui Game Stop,
Marco Polo Expert, La Feltrinelli, Euronics e altri,
da lunedì 21 fino a giovedì
31 ottobre con l’acquisto
di una console portatile
Nintendo (Nintendo 2DS,
3DS, 3DS XL...) si potrà
avere Pokémon X o Y a
soli 9,90 euro, invece che
44,90 euro.
Le notti bianche
dell’iPhone. Arrivano
i nuovi iPhone 5s e 5c e
molti punti vendita stanno organizzando aperture
straordinarie per l’occasione. Fra gli altri, quelli
di Tim, Vodafone e 3 Italia. Tim apre stasera le
porte dei suoi negozi in
18 città italiane, a partire
dalle 23:30, con musica e
intrattenimento. Vodafone
organizza la notte bianca
a partire dalle 22 (in ogni
caso l’iPhone si potrà acquistare da mezzanotte)
nei suoi punti vendita
aderenti, mentre 3 aprirà
per l’occasione più di 800
negozi in tutta Italia.
WeChat alla Games Week
WeChat, l’applicazione per la comunicazione social e
mobile, sarà presente alla Games Week 2013 e renderà
disponibile la chat room ufficiale dell’evento per mettere in comunicazione i partecipanti con gli organizzatori
dell’evento. Saranno lanciate 8 «stanze» speciali per le
chat. È la prima volta in cui la Games Week si avvale di
un’app di messaggistica istantanea per creare chat room
dedicate e comunicare con chi parteciperà all’evento. Le
chat room ufficiali saranno un modo semplice per essere
sempre aggiornati sugli eventi e appuntamenti che avranno luogo durante la fiera. Alla fiera, che coinvolgerà gli
appassionati di videogiochi da domani al 27 ottobre, WeChat sarà presente allo stand A19.
birra e da anni manteniamo
inalterati gli investimenti in
comunicazione».
Per il 2014, in Italia l’azienda ha scelto di puntare anche
sul filone del consumo responsabile per il marchio Heineken,
con una campagna, intitolata
«Sunrise belongs to moderate drinkers», che si declinerà
la prossima primavera in tv.
«L’obiettivo è di rendere aspirazionale il bere responsabilmente. Il protagonista dello spot è
sempre quello che chiamiamo
man of the world, un personaggio che rappresenta
il nostro consumatore,
che durante una nottata
passata in giro per locali
rifiuta di bere una bottiglia di Heineken preferendo l’acqua», spiega
Alfredo Pratolongo,
responsabile comunicazione e affari istituzionali di Heineken
Italia, che ieri ha presentato il bilancio di
sostenibilità 2012. «A
ciò si aggiungono operazioni
fatte sul cam-
po per contattare le persone
direttamente: per esempio in
partnership con Movimento
Consumatori abbiamo lanciato
un quiz in stile gratta-e-vinci
che in due anni ha permesso di
coinvolgere direttamente oltre
52.500 persone e di distribuire
oltre 12 mila etilometri. Oppure in partnership con Atm e
Comune di Milano sono state
distribuite circa 100 mila mappe delle linee notturne di bus
della città per disincentivare la
guida quando si è bevuto».
Milano è stata anche teatro
del lancio di una novità venerdì scorso: si tratta di «The
Sub», un nuovo sistema per
spillare la birra tra le mura
domestiche che costa 249
euro, nato in collaborazione
con il designer Marc Newson
e con Krups (azienda specializzata in elettrodomestici), che
per ora sarà possibile vedere
e prenotare esclusivamente
in un corner della Rinascente
vicino al Duomo del capoluogo
lombardo; soltanto a partire da
gennaio 2014 sarà disponibile
anche online.
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Dixan, rivalsa su Dash
anche in pubblicità
Non solo ha vinto davanti all’Antitrust contro il suo
principale concorrente accusato di aver fatto pubblicità
ingannevole, ma ha usato la stessa pronuncia dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per fare
pubblicità. È Dixan, del gruppo Henkel, che così ha voluto
smontare gli spot di
Dash della Procter
& Gamble aventi
come claim «un
misurino di Dash
smacchia come un
misurino e mezzo
del principale concorrente». Questa
frase è stata infatti
giudicata ingannevole dall’Autorità
che ha bloccato la
pubblicità. Solitamente, però, chi
vince si accontenta
di questo, mentre
Henkel è andata
oltre, rivolgendo
a proprio favore
quanto deciso.
Le prove di laboratorio avevano
La campagna Henkel
confermato, spiega
una nota di Henkel,
che sulla maggior parte
cacia di
rte delle macchie testate l’effi
l’efficacia
lavaggio dei due detersivi è sostanzialmente analoga, pertanto la comunicazione in esame contiene «dichiarazioni
non vere circa le caratteristiche, le quantità e i risultati
conseguibili con il prodotto pubblicizzato».
Attraverso la campagna Dixan, Henkel intende evidenziare la qualità del proprio detersivo e la sua capacità
di garantire un pulito brillante senza eccedere nel dosaggio, ma usandolo come suggerito sulle confezioni. La
campagna, curata dall’agenzia Tbwa e con pianificazione
media seguita da Mec, apparirà sui principali quotidiani
nazionali e regionali, sui maggiori settimanali destinati
al pubblico femminile, nonché su alcuni mensili rivolti
alla grande distribuzione.
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20
Giovedì 24 Ottobre 2013
MEDIA
I piani del presidente Dammicco, che porta in Italia il cartone animato Free Birds
Adler si allea con Hollywood
Partner italiano nella produzione e distribuzione di film
DI
novembre, destinato a
ripetere il successo di
incassi della saga di
Shrek. Grazie a una
storia curiosa: quella
di due tacchini che, in
terra americana, cercano di salvarsi dal
tragico e tradizionale
destino che li attende
nel giorno del ringraziamento, compiendo
un esilarante viaggio
nello spazio.
Ex anima di Eagle
Pictures, per Adler
(aquila in tedesco,
come eagle lo è in
inglese) Dammicco
non nasconde le sue
ambizioni, tra Roma
e Hollywood, con video, showreel e conduttrice
bilingue. «Entertainment
industry», quella di Adler:
una newco che si presenta
come un’operatore a livello
globale nel panorama della
multimedialità, che stupirà
tutti: e non solo con Maps to
the Stars, sotto la direzione
di David Cronenberg. Ma
non solo. Adler, a soli sei mesi
GIANFRANCO FERRONI
er una sera Roma è
tornata agli antichi
fasti cinematografici, quando la capitale
era la «Hollywood sul Tevere».
Merito del presidente di Adler Entertainment Stefano
Dammicco, un manager che
ama il grande schermo come
pochi altri, e che guardando il
ceo Pete Maggi e il cfo Marco Colombo ha detto: «Noi
siamo uomini di cinema e senza film questo mestiere non si
può fare». L’altra sera, nelle
sale di The Space Cinema
Moderno di Roma, Dammicco ha portato tre ceo di fama
mondiale nel mondo del grande schermo, quello di Lionsgate Patrick Wachsberger,
di FilmNation Glen Basner
e di Relativity Media Camela Galano, per presentare
la line-up della società per la
stagione 2013-2014 e assistere alla prima europea di Free
Birds - Tacchini in fuga, del
regista Jimmy Hayward,
cartone animato da 80 milioni di dollari visibile dal 28
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P
ESTRATTO DEI PATTI PARASOCIALI RELATIVI ALLE QUOTE DI BASJES HOLDING S.R.L. E
PIEMME S.R.L., ENTRAMBE CONTROLLANTI ISAGRO S.P.A.
Ai sensi dell’art. 122 del D. Lgs. 24/2/1998 n. 58 (il “T.U.F.”) e degli artt. 129 e 131
del Regolamento Consob n. 11971 del 14/5/1999 (il “Regolamento Emittenti”), si
rende noto che in data 18/10/2013 Piemme S.r.l. (“Piemme”) e Gowan Company LLC
(“Gowan”) hanno eseguito e integrato l’accordo quadro sottoscritto in data 30/07/2013
(l’“Accordo Quadro”), avente ad oggetto l’ingresso di Gowan nella catena di controllo
di Isagro S.p.A. (“Isagro”) e rilevante ai sensi dell’art. 122, comma 1 e comma 5, del
T.U.F.. In esecuzione di detto Accordo Quadro, contestualmente alla sottoscrizione
da parte di Gowan di una quota pari al 49% del capitale di BasJes Holding S.r.l..
(“BasJes”), società che esercita indirettamente il controllo su Isagro, le parti hanno
proceduto alla stipula di un Lock-Up Agreement avente ad oggetto le quote BasJes,
che sarà efficace per tre anni dalla data della stipula e sarà automaticamente rinnovato
per un ulteriore periodo di due anni, salvo disdetta da comunicarsi almeno tre mesi
prima della scadenza. In pari data le parti hanno altresì pattuito, ad integrazione di
quanto previsto nell’Accordo Quadro, il diritto di Gowan di richiedere la trasformazione
di BasJes in società per azioni e l’adozione di una clausola statutaria che preveda
l’intrasferibilità delle relative azioni sino al 31/12/2018. Sempre in data 18/10/2013
Gowan e alcuni soci di Piemme, rappresentanti complessivamente il 90,261% del
capitale di tale società, hanno stipulato un patto rilevante ai sensi dell’art. 122, comma
1 e comma 5, del T.U.F.. Tale patto, sottoscritto dai signori Giorgio Basile, Maurizio
Basile, Maria Camilla Filippini Battistelli, Alessandra Basile e Riccardo Basile, prevede
un impegno di detti soggetti a non cedere a terzi le proprie quote in Piemme, a cedere
una quota di Piemme a Gowan e a inserire nello statuto di Piemme una clausola di
prelazione a favore di Piemme.
Le informazioni essenziali richieste dall’art. 130 del Regolamento Emittenti, relative
ai predetti patti, sono disponibili sul sito www.isagro.com.
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CON UN CLICK SAI TUTTO SUBITO
Stefano
Dammicco
dalla costituzione, nei festival
internazionali ha già portato
titoli quali The Canyons, con
Lindsay Lohan e James
Deen, e Words and Pictures,
con Clive Owen e Juliette
Binoche. I prossimi film?
Tantissimi: The Good House
con Meryl Streep e Robert
De Niro, The Most Violent
Year con Javier Bardem e
Jessica Chastain, How to
Make Love Like an Englishman con Pierce Brosnan,
Jessica Alba e Salma Hayek, Un ragionevole dubbio
con Samuel L. Jackson e
Dominic Cooper, 1303 con
Mischa Barton, Celebrity
Movie con i sosia di tutti i
più grandi divi di Hollywood,
Tracers con Taylor Lautner,
Child 44 prodotto da Ridley
Scott con Tom Hardy, Gary
Oldman, Noomi Rapace e
Vincent Cassel, Expiration
con Bruce Willis, Mortdecai,
adventure ideato dal team
dietro Hunger Games, che
vede nel cast Johnny Depp
e Gwyneth Paltrow.
Le alleanze statunitensi
testimoniano la volontà di
Dammicco di competere nel
mercato mondiale con un
polo italiano di riferimento
per i partner americani, sia
per la distribuzione sia per
la produzione. Basner, parlando di Adler, ha affermato
che «Dammicco e soci hanno
tanto da dare a questo business e non vedo l’ora di vedere
cosa faranno in futuro», e per
Wachsberger, Dammicco è «la
personalità più forte in Italia. Abbiamo bisogno di gente
come lui per comunicare passione e portare maggiore passione in questo business».
Dalla sua, Dammicco vanta,
ai tempi di Eagle, la produzione di successi noti al grande
pubblico: Save the Last Dance,
Along Came a Spider, Chocolat, Tomb Raider, Csi, The
Passion of Christ, Memoirs
of a Geisha, The Interpreter,
Apocalypto ed Eastern Promises. Maggi, co-fondatore di
Eagle Pictures, ha articolato il
proprio percorso professionale
in una dimensione internazionale, gestendo fondi dedicati
alle produzioni e, soprattutto,
realizzando The Merchant of
Venice e Head in the Clouds,
lavorato con talenti come Al
Pacino, Michael Radford,
Charlize Theron, Penelope
Cruz, Gabriele Muccino.
Colombo mira alla creazione
e allo sviluppo di start-up innovative. Come è stato detto
nella serata romana, «lo spettacolo è appena iniziato».
© Riproduzione riservata
Gentleman racconta il design di Fornasetti
Su Ladies il lusso e il pregio dei gioielli rari
In linea con la ricerca del bello in tutte le
cose, sul prossimo numero di Gentleman,
in edicola con MF e con ItaliaOggi, si racconta una grande storia, quella del design
italiano visto dagli occhi e dalla creatività
di Piero Fornasetti, i cui lavori
sono ospitati alla Triennale di
Milano. Il figlio Barnaba apre le
porte della sua casa per mostrare gli oggetti che hanno reso questo marchio famoso nel mondo.
Come famosa è la via milanese
della moda, Montenapoleone,
che ha un volto, quello di Guglielmo Miani, amministratore
delegato dello storico
marchio Larusmiani
e presidente dell’Associazione della Via
Montenapoleone,
che ha come scopo la
valorizzazione della
strada e la sua promozione. Dalla libera creatività si passa
alla scienza. Omega, il
brand di orologi che è
sbarcato sulla Luna
con Armstrong e Aldrin, oggi di proprietà del gruppo Swatch,
ha rivoluzionato i suoi
meccanismi con un’innovazione che permette
tte di cancellare il
magnetismo terrestre che influenza ogni
orologio. E poi Bugatti, marchio con più di
100 anni di storia, innova con il lifestyle e
intorno alle automobili di superlusso costruisce un mondo per la sua élite di clienti
con orologi, arredamento, abbigliamento
e accessori.
Del lusso e del pregio di gioielli rari è permeato il prossimo numero di Ladies, in
edicola con Gentleman. Tappe sentimenta-
li delle socialità più famose del Novecento,
su tutte Liz Taylor, hanno rappresentato il
cuore di collezioni meravigliose. Diamanti, rubini, smeraldi che, prima che a loro,
erano appartenuti a regine e imperatrici,
come il dia
diamante rosa Testa
d’ariete:
era di Cad
terina
la Grande e
te
poi
po fu acquistato
chez
Cartier da
ch
Daisy
Fellowes; o la
Da
perla
Peregrina, acpe
quistata
da Richard
qu
Burton
per Liz, inBu
dossata
da Maria
do
Tudor
nel 1500.
Tu
L’Asia
è la nuova
L’A
terra
di conquista
ter
dei
de grandi brand di
alta
alt gioielleria che
alimentano
e fondaali
no qui, in Europa,
il mito delle loro
creazioni
preziose
cre
e haute couture,
per venderle
cout
poi
po in tutto il mondo. Una strada,
da quella dell’Asia, intrapresa
anche
dagli orologi, che presso
an
le signore stanno acquistando
un’importanza
sempre maggioun
re.
re Si è sempre pensato che il
mondo
dell’orologeria meccam
nica
fosse un club maschile.
ni
Ora tutto cambia,
le complicazioni arriccam
chiscono i modelli da donna e, certamente,
questo mutamento è anche il frutto di un
costante e attento lavoro dei brand di alta
orologeria che hanno saputo creare il mercato e allargarlo.
«Dopo i 40 anni, esci sempre con una tripla dose di mascara», suggeriva la geniale
Estée Lauder. Ed ecco, nella beauty section,
una guida agli occhi: trucchi e creme per
dare luce e forza allo sguardo.
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Giovedì 24 Ottobre 2013
MEDIA
23
2
I primi 9 mesi del gruppo. Repubblica+ e Repubblica Mobile: 71 mila abbonati digitali (+36%)
L’Espresso in utile per 4,5 mln
Ricavi diffusionali a -6,9%, pubblicità giù del 15,7%
DI
l gruppo L’Espresso resta in utile anche al
termine dei primi nove
mesi dell’anno: il risultato netto è di 4,5 milioni di
euro in calo rispetto ai 26,4
milioni dello stesso periodo
2012 (mentre alla fine del
primo semestre l’utile era
di 3,7 milioni). Il fatturato
cala dell’11,7%, pari a 524,4
milioni, con i ricavi diffusionali giù del 6,9% per 215,3
milioni e quelli pubblicitari
a -15,7% per 288,6 milioni.
L’ebitda passa a 47,5 milioni
dai precedenti 82,8 milioni,
mentre l’ebit scende a quota
24 milioni dai 54,3 milioni tra gennaio e settembre
2012. La posizione finanziaria migliora di 46,4 milioni
di euro, pari a 61,7 milioni
rispetto ai 108,1 milioni al
31 dicembre scorso. Sono
questi i principali risultati
del gruppo editoriale guidato
dall’a.d. Monica Mondardini, così come approvati ieri
dal cda presieduto da Carlo
De Benedetti. La stessa
casa editrice del quotidiano
Repubblica e del settimanale
l’Espresso sottolinea che «la
prospettiva resta molto incerta a causa del perdurare della
fase recessiva, che comporta
scarsa visibilità sull’evoluzione futura degli investimenti pubblicitari» e comunque
«l’evoluzione mensile della
raccolta, allo stato, non lascia
intravedere alcuna ripresa
significativa». Sempre secondo la società, «sulla base dei
dati Nielsen, l’andamento nel
corso del 2013 sembrerebbe
indicare una stabilizzazione
degli investimenti pubblicitari ad un livello inferiore di
circa il 25% a quelli registrati
nel 2011». Meno significativo,
invece, il raffronto col 2012,
anno che ha registrato «una
continua contrazione degli
investimenti».
Non incidono quindi i risultati leggermente migliori
del terzo trimestre con un
fatturato giù dell’11% per
155 milioni (e la raccolta
a -13,5%), l’ebitda giù del
35,5% per 14,2 milioni, il
risultato operativo giù del
49,2% pari a 6,2 milioni di
euro e quello netto a 0,8 milioni da 5,2 milioni alla fine
del terzo trimestre 2012.
L’Espresso ha quindi proceduto a contenere i costi:
quelli totali scendono del
7,8% e del 12,2% se si escludono gli investimenti su digitale e dtt, al termine dei
primi nove mesi dell’anno.
Quelli per il personale, in
particolare, calano a settembre del 2,7% a 186,6 mln. In
parallelo si sta discutendo,
internamente all’azienda,
per l’apertura di uno stato
di crisi che prevederebbe
circa 80 uscite dalla redazio-
I
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MARCO A. CAPISANI
ne del quotidiano diretto da
Ezio Mauro. Il gruppo ha
poi provveduto a sviluppare
il digitale e a valorizzare gli
asset tv, per cui a ottobre è
stato firmato un accordo con
Telecom Italia Media Broadcasting (Timb) per una possibile integrazione di cinque
mux (o multiplex, ndr) a copertura nazionale (di cui tre
di Timb e due della controllata Rete A).
Altra linea di gestione è il
«mantenimento del successo nei prodotti tradizionali»
visto che i ricavi diffusionali
calano del 6,9% «in un mercato che continua a registrare
una significativa riduzione
delle diffusioni dei quotidiani (-9,4%)», precisa la società guidata dalla Mondardini.
Sul fronte del lettorato, secondo i dati Audipress (indagine
2013/II) e Ads (agosto 2013),
Repubblica si conferma il primo quotidiano per numero
di lettori medi giornalieri
(2,8 mln) e per copie vendute
(edicola, abbonamenti e altri
canali di legge). Sui servizi digitali, tra Repubblica+ e Repubblica Mobile, gli abbonati
sono 71 mila, su del 36%.
I quotidiani locali del
gruppo, invece, hanno un bacino di 3,1
milioni di lettori
medi giornalieri
e L’Espresso di
2,1 milioni di
lettori, primo
tra i news m a g a z i n e.
Considerando
tutte le testate
del gruppo, infine, gli abbonati alle edizioni
digitali sono oltre 90 mila.
Mentre i ricavi diversi sono
sostanzialmente stabili sui
20,6 milioni di euro, sostandosi sul fronte della pubblicità, ricordano sempre
da L’Espresso, il
calo complessivo
delle inserzioni
(-15,7%) si
rapporta a
una media
di mercato
al -15,8%.
Settore
per settore,
«la stampa
registra un
decremento
della raccolta
pubblicitaria del
21,8% (-23% per il mercato),
con una flessione più accentuata per i periodici e più
contenuta per i quotidiani
locali. Anche le radio subiscono un calo sensibile, -10,7%,
anche se inferiore a quello registrato dall’intero comparto
(-12,6%)». Ha invece il segno
positivo davanti internet che
aumenta la raccolta dell’1,8%
mentre il mercato ha girato
in terreno negativo (-3%).
I siti del gruppo registrano
una media di 3 milioni di
unique browser giornalieri
(+26%), con Repubblica.it a
+19%, «primo sito di news in
lingua italiana», e i siti dei
quotidiani locali a +45%. Ieri
il titolo ha chiuso a -0,77% a
1,41 euro.
© Riproduzione riservata
Monica
Mondardini
altri articoli sul
sito www.italiaoggi.it/espresso
IL CDR PROTESTA, MA È UN’INSERZIONE RACCOLTA DALLA CONCESSIONARIA DI ENTRAMBE LE TESTATE
Corriere.it, battaglia sulla pubblicità de Linkiesta
DI
CLAUDIO PLAZZOTTA
Rcs pubblicità è diventata concessionaria del sito di news Linkiesta. Ha,
perciò, l’interesse ad aumentare il traffico e la notorietà del brand e quindi,
all’interno delle iniziative commerciali,
ha previsto una collaborazione col sito
del Corriere della Sera. Da settimana
scorsa, per un mese, ogni martedì e giovedì, sulla home page di www.corriere.
it comparirà un box del sito Linkiesta.
Se il traffico de Linkiesta
aumenta, Rcs pubblicità
raccoglie più soldi, e contribuisce a migliorare i
conti del gruppo Rcs. Il
ragionamento sembra
abbastanza semplice e
anche ovvio. Eppure è
bastata questa operazione per scatenare le ire del
comitato di redazione del
quotidiano di via Solferino. Con scambi di lettere
tra cdr e direzione che,
da un lato, dimostrano
come il sindacato interno del Corriere
stia sempre con lo sguardo rivolto al
passato, e come anche la direzione abbia una qualche remora a raccontare
esplicitamente come stanno le cose.
Magari uno potrebbe sollevare la questione: ma è opportuno che Rcs pubblicità diventi concessionaria di un sito,
Linkiesta, il cui socio di riferimento è
Guido Roberto Vitale, ex presidente
di Rcs Media Group, e dove un altro socio è l’avvocato Fabio Coppola, genero
di Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo e socio forte di Rcs media
group? Ma risolto questo problema che
è più di costume che di sostanza, Rcs
pubblicità fa il suo mestiere, e promuove il mezzo di cui raccoglie la pubblicità
nel migliore dei modi. Stop (certo, ora è
lecito attendere l’assalto alla diligenza
di www.repubblica.it da parte di tutti i
mezzi raccolti da Manzoni).
Invece, lo scorso 18 ottobre, il sindacato
interno dei giornalisti del Corsera ha
scritto al direttore Ferruccio de Bortoli lamentando che «abbiamo visto con
stupore che il nostro sito online ospita
addirittura un link a un altro sito. Ci
sembra una iniziativa incomprensibile, specie in un momento in cui stiamo
discutendo, con tutte le difficoltà che
conosci, su come rendere più redditizio
il nostro di sito. Ti chiediamo, dunque,
di interrompere
quest’operazione che
ha disorientato la redazione».
De Bortoli, lunedì 21
ottobre, risponde ai
colleghi: «La presenza di un box del sito Linkiesta è un’iniziativa di marketing, e come tale collocata nella terza colonna del nostro sito
riservata a questo tipo di iniziative. È
prevista per un mese con due uscite settimanali. Al termine di questo periodo,
sarà fatta una valutazione del risultato.
Non si tratta di un’iniziativa editoriale
del Corriere (e per questo motivo non
comportava comunicazione all’organismo sindacale da parte della direzione) e
non ha alcun rapporto con il confronto in
atto sul piano editoriale e organizzativo
della nostra testata». Perciò il direttore
spiega, ma non sottolinea che Linkiesta
è raccolta da Rcs pubblicità, e ha quindi
un legame molto forte col gruppo, e non
può essere considerato una sorta di concorrente di www.corriere.it.
Il comitato di redazione, quindi, non
capisce, o finge di non capire, e, il 21
ottobre, ribatte con una nuova lettera:
«Caro direttore, prendiamo atto della
tua risposta in merito alla vicenda de
Linkiesta, ma ribadiamo tutte le nostre perplessità. Il caso pone un serio
problema di rapporti tra marketing e
contenuti giornali
giornalistici, anche sul sito.
Nella
terza colonna
N
del
de nostro sito, oltre
ai blog, ci sono essenzialmente
iniziative
zi
di «autopromozione»,
mentre
in questo caso
m
ben
be comprendiamo il
vantaggio
de Linkieva
sta,
st ma non quello del
Corriere.
Riteniamo
C
comunque
il precedenco
te preoccupante: così
come
è stato collocato
co
il llink de Linkiesta, tra
qualche
tempo a qualqu
cuno
potrebbe venire
cu
in mente di collocare
un link, per esempio,
con La Stampa. Ti chiediamo
quindi un incondia
tro urgente sul tema
tem specifico».
Insomma, in via Solferino, come ben si
comprende, hanno molto tempo da perdere. E peraltro anche l’esempio «per
assurdo» della Stampa fatto dal cdr
potrebbe invece, ben presto, diventare
realtà: se Rcs pubblicità dovesse infatti
assumere la raccolta pubblicitaria nazionale del sito de la Stampa, come si
ventila da più parti, ecco che un box del
quotidiano piemontese potrebbe magicamente apparire nella home page del
Corriere.it. Per la pace di tutti.
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Giovedì 24 Ottobre 2013
MARKETING
CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA
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Gruppo Sole 24 Ore, Ruosi esce
dalla System. Romano Ruosi
lascia la carica di vicedirettore
generale della System, che aveva assunto dal giugno 2011. A dirigere la
divisione del gruppo Sole 24 Ore che
si occupa della raccolta pubblicitaria rimane adesso Alfonso Dell’Erario, d.g. dal marzo 2012. Sempre dal
gruppo di viale Monterosa a Milano
è uscita anche Marina Montepilli,
direttore operations.
Rai/1 A settembre +7% nella raccolta pubblicitaria. La raccolta
della Rai è in crescita. Lo ha detto
il direttore generale Luigi Gubitosi
ieri in Commissione Vigilanza Rai,
dove ha proseguito l’audizione già
cominciata qualche giorno fa. «A
settembre la raccolta è in crescita
del 7%», ha detto il d.g. «A ottobre
sarà sicuramente positiva e anche le
prime avvisaglie su novembre sembrano positive. Questi dati ci fanno
pensare che dovremmo raggiungere
i risultati previsti dal piano industriale. Il mercato in genere si sta
stabilizzando e peraltro si assiste
a una migliore performance di Rai
rispetto agli altri player».
Rai/2 In Vigilanza scoppia il
caso Crozza. Scontro tra il Pdl
e il direttore generale della Rai,
Luigi Gubitosi, in commissione di
Vigilanza Rai. A dar fuoco alle polveri, le parole del d.g. sul mancato
contratto con Maurizio Crozza. «La
trattativa con Crozza è sfumata.
Non siamo riusciti a chiudere un
accordo con lui per le polemiche
che ci sono state», ha detto Gubitosi
aggiungendo: «Per favore lasciateci
operare nel mercato senza interferenze». Immediata la reazione del
Pdl Renato Brunetta: «Mancare
di rispetto alla commissione in
questa maniera è da censurare. Se
ne deve dar conto in una riunione»,
ha detto sollecitando al presidente
Fico una convocazione ad hoc della
commissione.
Rai/3 Evasione canone al 27%.
«L’Italia ha il canone più basso tra
i paesi in cui ce n’è uno e ha anche
il tasso di evasione più alto: nel
2012 era pari al 27%, mentre negli altri paesi si attestava intorno
all’1-1,5%». Lo ha detto il presidente
della Rai, Anna Maria Tarantola,
nel corso di una audizione in Commissione di Vigilanza sul tema del
contratto di servizio 2013-2015.
«La lotta all’evasione del canone
rappresenta la leva più importante
per ridurre il ripetersi di una situazione di sbilancio, che viene di anno
in anno messa in luce attraverso il
sistema della contabilità separata e
che ha evidenziato una incapienza
cumulata (dal 2005 al 2012) delle
risorse da canone pari a circa 2,4
miliardi di euro».
Mediaset, Exane alza il target
price a 4 euro. Gli esperti di Exane
Bnp Paribas hanno alzato il target
price sul titolo del 18% a 4 euro,
confermando la raccomandazione
neutral dopo aver rivisto al rialzo
le stime sui profitti per azione 2013
e 2014 rispettivamente del 71 e
dell’80%. Mediaset ha terminato la
seduta di ieri in calo del 4,12% a
3,774 euro, in un contesto di debolezza di tutto il mercato.
Festival del Giornalismo pronto
a saltare, arriva l’impegno delle
istituzioni. La prossima edizione
del Festival del Giornalismo di Perugia potrebbe saltare. Gli organizzatori hanno lamentato la mancanza
di fondi, ma anche lo scarso interesse
delle istituzioni, Comune in testa.
Ieri però l’appello: «Chiediamo agli
organizzatori del Festival internazionale del Giornalismo di restare a
Perugia, ribadendo i nostri impegni
e l’importanza che questa manifestazione riveste nell’ottica della
candidatura a Capitale europea
della cultura nel 2019». Lo hanno
affermato gli assessori alla Cultura
della Regione, Fabrizio Bracco, e del
Comune di Perugia, Andrea Cernicchi che ha ribadito «il massimo
impegno e la volontà, a nome anche
del sindaco, di voler fare il prossimo
festival a Perugia».
Facebook: vince la protesta,
cancellato il video della decapitazione. Contrordine a Facebook.
Il social network ha cancellato un
video della decapitazione di una
donna, dopo aver ricevuto numerose proteste dagli utenti e dal pre-
mier britannico David Cameron.
L’azienda aveva annunciato nei
giorni scorsi l’autorizzazione alla
pubblicazione di video macabri e
violenti, dopo un iniziale divieto
posto a maggio 2012. Martedì la
società di Marck Zuckerbeg aveva
deciso di anteporre un messaggio di
allarme prima della visione dei video violenti. La cancellazione della
decapitazione, avvenuta nelle scorse ore, è stata motivata da Facebook
come uno sforzo «per combattere
l’esaltazione della violenza».
Il nuovo Glamour in crescita a
ottobre. Il mensile femminile di
Condé Nast, da giugno diretto da
Cristina Lucchini, si è rinnovato
completamente con il numero di
ottobre. E l’editore ne sottolinea i
risultati: lo scorso mese diffusione
totale stampa di 174.400 copie,
carta stampata+digitale a 193.300
copie. Confrontando le diffusioni
di ottobre con quelle registrate
prima della stagionalità estiva le
vendite in edicola hanno avuto un
incremento del 14% e la diffusione
totale cartacea del 7,4%.
Sky Italia, campagna recruiting per venditori. Una selezione
di 150 venditori con Adecco che
andranno ad ampliare la squadra
retail della pay tv. Le nuove risorse
dovranno occuparsi di promuovere
abbonamenti e servizi di Sky in
gallerie commerciali, punti vendita
o durante eventi e manifestazioni.
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