17 Martedì 27 Maggio 2014 Marketing Oggi La riforma del RO in edicola con IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ Le insegne italiane seguono l’esempio di Eataly e invadono l’estero con le loro marche private Gdo, i supermercati espatriano Coop punta sul bio. Sigma va in Germania con l’Omino http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI MARCO A. CAPISANI marchi italiani dell’alimentare si risvegliano e a distanza di sette anni imparano la lezione di Oscar Farinetti con Eataly: la grande distribuzione organizzata (gdo, ossia i supermercati) si prepara infatti a debuttare all’estero con le sue marche private. Tra le prime insegne a muoversi c’è, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, Coop che metterà a punto entro quest’estate il piano per portare oltreconfine le linee Fior Fiore e Viviverde, appoggiandosi su una rete di partner distributori. Più che sull’apertura diretta di negozi (che hanno un costo) anche la bolognese Sigma punta su alleanze nella distribuzione e farà ad agosto un primo test in Germania con l’assortimento private label di Omino. Sembra così assimilato l’esempio di Farinetti che ha di- I Marco Pedroni La linea Viviverde di Coop e, a destra, quella Omino di Sigma mostrato che portare sui mercati esteri le specialità tà della cucina tricolore non solo è possibile ma può servire anche h a fare fatturato. Del resto, la fama che ha il Made in Italy all’estero non riguarda solo moda e design se, dopo il primo negozio a Torino nel 2007, Eataly ne ha aperti altri dieci in Italia e ora è presente pure a Istanbul, Dubai, in Giappone e negli Usa, dove il punto vendita di New York è tra le mete più visitate dai turisti (ossia da stranieri che visitano gli States e comprano come souvenir un prodotto tricolore). A dire il vero, però, non è tutto merito di Farinetti se i supermercati italiani si sono dati una mos- sa. Ci sono altri due d elementi, l ti più iù pressanti: ti la l concorrenza e la crisi. Hanno smosso le acque i tedeschi di Lidl impostando la loro campagna pubblicitaria, on air in questi giorni, sull’italianità. In aggiunta la crisi economica nella Penisola non dà segnali chiari di ripresa è tentare la fortuna su altri mercati può aiutare a compensare. «Il mea culpa della gdo italiana è non aver imparato prima la lezione», ha dichiarato durante Linkontro 2014 di Nielsen Davide Cozzarolo, direttore commerciale e marketing di Sigma, «ma non esiste che siano degli stranieri a promuovere l’alimentare Made in Italy». Ecco perché Sigma pianifica lo sbarco estivo in Germania per poi allargarsi ad altre nazioni. «Ci servono 24 mesi per andare a regime», ha spiegato a ItaliaOggi Cozzarolo. «Scommettiamo sulla Linea Omino che abbiamo passato al restyling due anni fa. Abbiamo tolto il nome e creato n un brand più visivo, col solo simbolo della linea simb per pe essere maggiormente imgi pattanti verso il pa consumatore». A co livello di comuniliv cazione l’insegna ca spende ogni anno sp un budget stabile di circa 2,5 milioni di euro, di cui il 10% dovuto d t al digitale. In Italia, in particolare, Sigma sta investendo soprattutto sui negozi di vicinato e il suo obiettivo, sempre secondo il direttore commerciale e marketing, è passare da una quota di mercato del 4,5% all’8,5%, diventando così il quinto operatore nazionale del comparto. Le eccellenze italiane della Penisola con la linea Fior Fiore e quelle bio di Viviverde sono invece le teste di ariete che ha scelto Coop per sfondare all’estero. «Il bio sarà al centro della prossima strategia», ha dichiarato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia. «Espatrieremo da soli, senza aprire negozi». Ma non sono escluse alleanze per l’insegna che è socia al 40% proprio di Eataly. Con la società di Farinetti, per esempio, Coop Adriatica è nel progetto Fico (Fabbrica italiana contadina) che dovrebbe diventare a Bologna, in tempo per l’Expo 2015, un mega-parco con negozi e campi coltivati. Investimento complessivo: 90 milioni di euro. Nelle intenzioni di Coop l’estero deve raggiungere un peso importante, visto che nel frattempo «i consumi in Italia sono ancora giù. Il mese di maggio è stato più pesante», ha concluso Pedroni, «nonostante il primo trimestre abbia segnato una ripresa della fiducia e il calo sia stato leggero fino a Pasqua. Forse la situazione politica e le elezioni hanno inciso». E non positivamente. Davide Cozzarolo Ovs con Google, moda e digitale a partire dal nuovo store di Milano DI FRANCESCA SOTTILARO Moda a edizione limitata, esperienza digitale in negozio, nonché nuove soluzioni per rendere i processi aziendali più rapidi. Alla vigilia del lancio del nuovo format di boutique Ovs (la prima debutta domani a Milano in via Dante), il marchio di moda pronta del gruppo Coin e Google Enterprise annunciano la partnership che permetterà alla tecnologia di far vivere ai clienti Ovs un’esperienza multicanale, e promuoverà un’interazione più snella fra punti vendita. Tra i principali servizi frutto dell’accordo vi è la possibilità di visitare virtualmente gli store, prenotare un personal assistant dal camerino, ricercare informazioni relative ai prodotti, tra le quali la disponibilità di taglie (le tecnologie usate sono Google Street View e Goole Search Appliance). Tramite Google Cloud Platform è stata poi creata una app per coinvolgere i clienti, sia online sia in negozio con la possibilità di provare virtualmente i capi e condividere poi il proprio look sui social network. Google Apps for business ha risposto invece alla necessità dell’insegna fashion di creare una comunicazione interaziendale più snella, rapida ed efficace. «L’accordo con Google Enterprise», afferma Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin, «ci consentirà di accelerare l’interconnessione con i clienti. Il primo retailer italiano si prende l’impegno di offrire soluzioni nuove ed esperienze di acquisto multicanale: il negozio rimarrà il luogo elettivo dove si completa la relazione con il cliente ma sarà arricchito da nuove esperienze di informazione e coinvolgimento». I clienti che visiteranno lo store Oviesse di Milano, via Dante, che aprirà al pubblico giovedì 29 maggio, potranno sperimentare in anteprima alcune di queste tecnologie e interagire con il corner Ovs Digital Experience tramite le soluzioni Go- ogle Enterprise. La boutique di via Dante, in formato ridotto rispetto ai tradizionali negozi Ovs, con moda pronta a edizione limitata e nuova piattaforma tecnologica dovrebbe essere il primo di tanti negozi al restyling. «Siamo molto orgogliosi di questo accordo», ha dichiarato Eric Haddad, director enterprise Semea di Google, «lavoreremo insieme per coinvolgere i dipendenti e i clienti in un percorso di innovazione che unisce social collaboration, funzionalità di ricerca e applicazioni 100% web di Google». L’insegna del gruppo Coin con una quota di mercato pari al 4,79% è presente con oltre 590 negozi in Italia e 133 all’estero. Nel 2013 ha registrato vendite nette per 953 milioni. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 Martedì 27 Maggio 2014 MARKETING La ricerca Sda Bocconi su 122 manager d’azienda. I vincoli inanziari restano un ostacolo La tecnologia aiuta il marketing Le priorità: nuovi mercati e analisi sui consumatori DI IRENE GREGUOLI VENINI el 2014, a detta dei direttori marketing di diverse aziende italiane, gli investimenti nel loro campo di pertinenza si concentreranno su campagne in internet, lanci di nuovi prodotti e sullo sviluppo di canali di interazione innovativi, a discapito della pubblicità e dei «marketing analytics», ovvero le metriche e le attività volte a misurare le iniziative che coinvolgono i media digitali. Le priorità future secondo i manager sono invece la creazione di nuovi mercati, la capacità di influenzare le strategie dell’impresa in cui lavorano, l’analisi e l’utilizzo dei dati sul cliente, mentre i vincoli finanziari sono la maggiore difficoltà da superare. Sono questi alcuni dei risultati dello studio realizzato dalla Sda Bocconi School of Management in collaborazione con Sap Italia (specializzata in soluzioni software per il business), dal titolo «Il futuro secondo i direttori marketing: http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it N competenze per decidere e decisioni per competere», effettuata coinvolgendo 122 manager di imprese italiane con oltre 50 milioni di fatturato. L’indagine ha messo in evidenza innanzitutto che «il 62% degli intervistati ritiene che la propria azienda sia orientata al consumatore, il 76% pensa che la propria organizzazione sia in grado di interpretare i bisogni dei clienti, ma solo il 54% misura sistematicamente il livello di servizio», spiega LA VIGNETTA DEL GIORNO Chiusura Var. % Var. % 30/12/13 FTSE IT ALL SHARE 22.808,52 FTSE IT MEDIA 13.860,85 3,42 2,50 12,89 3,45 Titolo ce di mercato migliori. Oggi ci troviamo in un momento in cui strumenti avanzati come marketing analytics, piattaforme di gestione del cliente multicanale e in tempo reale, strumenti di integrazione e utilizzo dei canali digitali costituiscono un potenziale di sviluppo molto interessante». Un tema fondamentale è, secondo, Davide Zanolini, executive vice president marketing and communication del Gruppo Piaggio, intervenuto alla presentazione della ricerca ieri, «quello della misurazione e del ritorno sull’investimento, che compare poco nelle risposte dei manager, indispensabile per dimostrare che il marketing porta a risultati tangibili, e che quindi è un investimento e non un costo». D’altro canto, conclude Oscar De Montigny, direttore marketing e comunicazione di Banca Mediolanum, «è necessario stressare l’analisi degli scenari, dei macro trend sociali e, naturalmente, dei dati sui clienti». ® Riproduzione riservata VINCERE CON IL BRASILE L’editoria in Piazza Affari Indice Paolo Guenzi, docente di marketing alla Bocconi e responsabile della ricerca con il collega Gabriele Troilo. «Le imprese che attribuiscono maggior importanza alla funzione marketing hanno performance migliori, ma solo il 36% dei manager sostiene che questa funzione nella propria azienda abbia più rilevanza delle altre, una rilevanza che aumenta se i manager possono dimostrare il ritorno finanziario delle attività». Secondo l’indagine però i marketing analytics non rappresentano una priorità negli investimenti delle imprese, che invece si concentreranno sulle attività di marketing online e sul lancio di nuovi prodotti e servizi. Per quanto riguarda invece i social network, sono usati più per obiettivi di visibilità che per migliorare l’esperienza del cliente o per il potenziamento del servizio: non per nulla, oltre il 51% dei manager ritiene che i social media non siano sufficientemente integrati nella strategia di marketing dell’azienda. «Emerge in modo chiaro che il marketing delle imprese italiane dovrebbe utilizzare in modo più efficace le molte informazioni disponibili sui clienti e sul mercato, ma per farlo servono competenze nuove e accelerare l’adozione della tecnologia oggi disponibile», dice Flaminio Francisci, direttore marketing di Sap Italia. «Il dato interessante è che le società che lo stanno già facendo hanno performan- Rif. Var. % Var. % 30/12/13 Capitaliz. (mln €) Cairo Communication 5,9000 Caltagirone Editore 1,2540 0,43 -0,92 462,2 1,13 16,33 156,8 Class Editori 0,2900 5,49 40,16 30,6 Espresso 1,5200 2,70 11,76 626,2 Il Sole 24 Ore 0,9700 13,78 60,86 42,0 Mediaset 3,5320 2,02 2,50 4.172,1 Mondadori 1,1440 0,18 -18,52 281,9 55,5 Monrif 0,3700 -0,13 -15,91 Poligraici Editoriale 0,3695 -1,86 23,58 48,8 Rcs Mediagroup 1,4700 6,14 11,36 624,6 Seat Pagine Gialle 0,0017 6,25 - 27,3 Telecom Italia Media 1,4060 3,31 -20,61 145,3 * -.,* %)' %.-2$-." *&'' ' %.-1*(+* /'0 *-3'12*0' -'+ /$'1' &'* ,.-&*$+* &* %$+%*.# MF-Milano Finanza presenta MF Brasile-Italia, un’edizione speciale con tutte le informazioni, le idee e i consigli per fare business con il Brasile. I settori più promettenti, i 100 personaggi più influenti e tutto quello che c’è da sapere per fare affari e investire nella sesta economia mondiale. In più, con lo speciale, il libro Maledetta Seleção, dedicato alla storia del Brasile dal 1950 al 2014: politica, economia e cultura raccontate dalle gesta ai mondiali di una squadra condannata a vincere sempre. ->:7=; 1<768497 ! +85=; *- '&*%.+$ %.- 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Martedì 27 Maggio 2 2014 MARKETING 19 L’Open di Parigi vale 7 volte gli Internazionali di Roma. Restyling dei campi entro il 2018 Roland Garros, torneo da 160 mln Il tennis in Francia muove un business da 2 miliardi DI CLAUDIO PLAZZOTTA francesi si coccolano i campi del Roland Garros, dove è appena iniziato l’Open di tennis che si concluderà il prossimo 8 giugno. Hanno investito 340 milioni di euro nei lavori che porteranno a strutture tutte rinnovate per l’edizione 2018, pronti a sviluppare un business, quello di racchette e palline, che nel 2013 ha realizzato, Oltralpe, un fatturato di 2 miliardi di euro tra diretto e indotto, per circa 28 mila addetti. Sugli splendidi campi del Bois de Boulogne, a Parigi, i giocatori, quest’anno, si divideranno un montepremi di 25 milioni di euro, in crescita del http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I 13,6% sul 2013. Al vincitore e alla vincitrice un assegno di 1,65 milioni di euro (+10%), ma saranno gli eliminati nella prima settimana del torneo a godere degli incrementi maggiori (+20-25% di premio). Tra sponsor, diritti tv e biglietterie il Roland Garros 2014 dovrebbe sfondare quota 160 milioni di euro di fatturato, mentre a livello di indotto la manifestazione, per l’area parigina, vale un giro d’affari di oltre 300 milioni di euro. Solita gara per strin- gere accordi commerciali con i campi di Porte d’Auteuil: i diritti tv sono di Eurosport fino al 2021, e il main sponsor rimane da anni Bnp Paribas. Come partner ufficiali di questa edizione ecco Ibm, Emirates, Fedex, Gdf Suez, Lacoste, Longines, Perrier e Peugeot. Insomma, i tornei del grande Slam continuano a farla da padrone sul circuito. Fanalino di coda l’Australian open di inizio anno, con i suoi circa 110 milioni di euro di fatturato, ecco poi Parigi, e quindi Wimbledon (al via il prossimo 23 giugno) con oltre 180 milioni di euro di giro d’affari per quasi 50 milioni di utile e circa 490 mila spettatori in due settimane. Sui campi inglesi in erba, peraltro, quest’anno i giocatori si spartiranno un montepremi di 30,8 milioni di euro (+10,6% sul 2013), con assegno da 2,2 milioni di euro per vincitore e vincitrice. Il prossimo 25 agosto sarà infine la volta degli Us Open che fatturano oltre 170 milioni di euro. E non c’è niente da fare: di fronte a queste cifre impallidiscono i pur notevoli 23 milioni di euro di fatturato dei 9 giorni di Internazionali di tennis a Roma 2014, di cui nove milioni da sponsor (+23% sul 2013) e 7,8 milioni da biglietteria (+20%). Sette volte più piccoli di Parigi: c’è ancora molta strada da fare. © Riproduzione riservata Brand Finance del calcio La Juve prima in Italia DI FRANCESCA SOTTILARO In testa nella classifica della società inglese Brand Finance per avere in casa il marchio più potente al mondo, ovvero il cavallino della Ferrari, gli italiani brillano meno quando si parla di squadre di calcio, e del loro potere, tenuto conto degli sponsor, della maglietta e dell’audience nel mondo. Secondo la «Brand Finance Football 50», lo studio annuale condotto dalla società di consulenza sui 50 club calcistici più forti, la Juventus è il team italiano con il marchio di maggior valore, ma è solo al tredicesimo posto della classifica mondiale che vede primeggiare in graduatoria il Bayern Monaco (659 milioni di euro), seguito al secondo posto dal Real Madrid (549 milioni di euro) e poi dal Manchester United (543 milioni di euro, cioè 107 milioni in meno rispetto allo scorso anno), mentre avanzano stelle quali il Manchester City o Paris Saint Germain (passando da 66 milioni di euro del 2013 a 238 milioni di euro di quest’anno). Il club presieduto da Andrea Agnelli al termine di una stagione culminata con la conquista del terzo scudetto consecutivo, ha visto crescere il valore del brand fino a 247 milioni di dollari (181 milioni di euro), diventando la prima squadra del calcio italiano con tripla A, giudizio che assieme allo scudetto ha consolidato la reputazione del team anche all’estero. Le scelte commerciali hanno fatto la loro parte: la Juventus, è infatti il primo club di Serie A ad aver sviluppato e a possedere il proprio terreno di gioco, il che ha consentito alla squadra di ottenere ricavi più elevati per giornata di gioco. Brand Finance ha incrementato il rating del marchio facendolo passare da AAA- a una piena AAA contribuendo così a un incremento del valore del brand di 67 milioni di dollari (41 milioni di euro) rispetto all’anno passato. Nell’analisi 2014 perdono invece terreno il Milan (172,8 mln) in quattordicesima posizione e l’Inter (111 mln) in quindicesima. Altri tre team italiani sono presenti tra i top 50: Napoli (88 milioni), la Roma (79 mln) e la Lazio (45 mln) che hanno costantemente aumentato il valore del proprio marchio e si sono collocati rispettivamente al 21°, 26 ° e 44° posto. Caso da menzionare, l’Atletico Madrid che nonostante abbia perso il titolo di Champions League, ha quasi raddoppiato il valore del proprio brand (da 52 a 93 milioni di euro nel 2014). Grazie alla vittoria nella Liga ha anche reso popolare il suo sponsor, «Azerbaigian. The land of fire». Il paese non è il primo a utilizzare il calcio per scopi politici e diplomatici. Paris Saint-Germain e Manchester City hanno beneficiato rispettivamente della ricchezza del Qatar e di Abu Dhabi contribuendo a loro volta a costruirne i marchi nazionali. Tuttavia l’Atletico ha realizzato imprese simili per l’Azerbaigian in una sola stagione e a una frazione del costo. Dateci il 5, lo moltiplichiamo per mille. Cos’è il “5x1000”? un numero. Un numero e unaServe irma per 01401200157 è il numero da scrivere nell’apdonare un abbraccio. posito spazio indicato nella dichiarazione dei redditi, precisamente nella casella che si rifeLeggi dietro risce al “Sostegno del volontariato e della altre come aiutarci. organizzazioni non lucrative di utilità sociale, Non è una tassa e non ti costa nulla: si tratta infatti di soldi pubblici che lo Stato Italiano devolve in favore delle organizzazioni no-proit con l’obiettivo di sostenere le loro iniziative. Perché aiutare Do&Ma? Siamo una grande famiglia che da oltre un secolo dona accoglienza a giovani donne, madri, genitori e parenti in diicoltà. La nostra missione si manifesta in modo concreto e quotidiano. Grazie alle precedenti donazioni abbiamo accolto una media di 15 mamme in 6 residenze. SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF per scegliere, FIRMARE in UNO SOLO dei riquadri. Per alcune delle finalità è possibile indicare anche il codice fiscale di un soggetto beneficiario etc...”, come riportato nello specchietto che trovi qui sotto. Metti una irma. A questo punto basta aggiungere la tua irma: il tuo personale abbraccio arriverà direttamente ai nostri assistiti. Ti ringraziamo di cuore. Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 FIRMA ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Codice fiscale del beneficiario (eventuale) 01401200157 Do&Ma - Associazione Donna e Madre Onlus - Via Ascanio Sforza, 75 - 20141 Milano Tel. 02/89546013 - Fax 02/89549267 - [email protected] - www.doema.it - Cod. Fisc. 01401200157 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 Martedì 27 Maggio 2014 MEDIA CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Invesco sale al 5% nel capitale di Rcs. I fondi Invesco sono saliti al 5,026% del capitale di Rcs Mediagroup rispetto alla precedente quota del 4,515%, che risale all’11 aprile scorso. È quanto è emerso dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti. saranno venduti a prezzi differenti, da 8,90 a 12,90 per la quinta uscita. Nice Matin in amministrazione controllata. Il gruppo Nice Matin, i cui conti vanno male da diverso tempo, è stato posto sotto amministrazione controllata dal tribunale amministrativo di Nizza. Il polo di stampa quotidiana regionale nel sud della Francia, che pubblica differenti testate come La Provence, Nice Matin, Var Matin, Corse Matin, Marseille Plus, potrebbe essere ceduto al fondo d’investimento svizzero GXP Capital per 20 milioni di euro. L’amministratore delegato di Nice-Matin, Dominique Bernard, e i rappresentanti sindacali sono stati convocati in tribunale per decidere il da farsi. Il gruppo era stato ceduto nel 2007 a Hersant Media per 160 milioni di euro. Gq Italia, quattro copertine dedicate a Prandelli, Totti, Pirlo e Balotelli. Il nuovo numero di GQ Italia è dedicato al Mondiale di calcio in Brasile, con quattro cover differenti, una ciascuna per il commissario tecnico della Nazionale di calcio italiana, Cesare Prandelli, e per i calciatori Francesco Totti, Andrea Pirlo e Mario Balotelli, con interviste, inchieste e reportage sulla situazione economica e sociale del Paese che il prossimo anno ospiterà anche i Giochi olimpici. Il ct Prandelli ha spiegato le sue scelte a GQ, anche quella di rinunciare a Francesco Totti malgrado abbia appena concluso una delle sue migliori stagioni. Il capitano della Roma, dal canto suo, ha accettato per la prima volta di immaginare con il mensile il momento «bello e terrificante» in cui dovrà dire addio al calcio: «Col pallone ci sono cresciuto e ci morirò, ma sarò io il primo a gettare la spugna: non voglio andare in campo a fare figuracce». Harry Potter, il libro con Corsera e Gazzetta. A partire dal 29 maggio Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, in collaborazione con Adriano Salani Editore (gruppo Mauri Spagnol), portano in edicola l’intera saga di Harry Potter, il giovane mago nato dalla penna di J.K. Rowling. I sette libri avranno una nuova veste grafica e un nuovo formato. Il primo romanzo, Harry Potter la pietra filosofale, sarà in edicola con uno speciale cofanetto in omaggio a partire da giovedì 29 maggio, a 8,90 euro, mentre i successivi Don Mazzi e Beppe Carletti direttori per un giorno di Leonardo.it. Oggi Don Mazzi e Beppe Carletti, fondatore del gruppo musicale dei Nomadi, sono direttori per un giorno del portale Leonardo.it del gruppo Triboo Media. I due personaggi saranno in redazione per decidere la strategia editoriale del portale, selezionare le notizie e indicare la gerarchia degli approfondimenti. Inoltre, saranno coinvolti in due interviste ad hoc che il portale Leonardo.it pubblicherà in esclusiva per i propri lettori. DIGITALE EXTRATERRESTRE Abbasso i sondaggisti DI MASSIMO TOSTI Vespa ha battuto Mentana. O meglio: Antonio Noto (il sondaggista precettato da Vespa per anticipare le previsioni di voto) ha sconfitto Fabrizio Masia (il professionista assoldato da Mentana). Verso mezzanotte, mentre Masia dava il Pd al 34,5% e il Movimento 5 Stelle al 25,5, Noto (affacciandosi sugli schermi di Porta a porta) sparava un 40,2% come probabile bottino di Renzi e attribuiva un timido 23,1 a Beppe Grillo. Mentana, probabilmente, ha pagato per la stanchezza: si è presentato sugli schermi de La7 per la nottata elettorale alle 22 in punto, un’ora prima del collega di Rai Uno. Lo schieramento di opinionisti presenti nello studio di Chicco (Aldo Cazzullo, Marcello Sorgi, Franco Bechis, Marco da Milano, più Marco Travaglio che commentava da casa) è stato costretto nella prima ora a cucirsi la bocca, perché non si potevano anticipare sondaggi o esprimere pareri politici fino a quando le urne erano aperte. Detto della vittoria effimera di Noto su Masia, Travaglio (a un certo punto) ha proposto l’abolizione per legge dei sondaggi e dei sondaggisti. Nessuno di loro, neppure i più ispirati avevano previsto (alla vigilia, prima che scattasse il divieto di diffusione dei dati) la portata del trionfo del Pd, che ha praticamente doppiato l’avversario più pericoloso: Grillo che tutti pronosticavano avrebbe combattuto fino all’ultimo metro contro Matteo, diviso da un’incollatura (non si sapeva neppure a favore di quale dei due). Alla fine, l’impressione dei telespettatori è stata simile a quella provata assistendo alla finale della Coppa dei campioni, sabato sera. Fino al ’93 era l’Atletico Madrid ad avere la vittoria in tasca. Alla fine ha vinto il Real, con tre gol di scarto. La nottata degli scrutini e delle proiezioni è andata in onda anche su Rai Tre (con una Berlinguer corrucciata) e su Sky (Tg 24) che ha vinto la prova di resistenza, affidandosi a una staffetta di conduttori che hanno continuato a fornire dati quando persino Mentana (il maratoneta) era finito sotto le coperte. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Martedì 27 Maggio 2014 MEDIA 21 2 Ipotesi ricapitalizzazione da 12 mln. Ma senza investitori Infranto un tabù per i magazine Usa Unità sempre in crisi L’assemblea dei soci slitta a giugno DI MARCO A. CAPISANI li unici che non esultano della vittoria di Matteo Renzi alle ultime elezioni europee sono paradossalmente i giornalisti del quotidiano del Pd: l’Unità. Ieri infatti è slittata ulteriormente l’assemblea dei soci convocata inzialmente per metà maggio e adesso ci sarebbe allo studio una nuova ricapitalizzazione da circa 12 milioni di euro, secondo quanto risulta a ItaliaOggi. Ma tra i soci nessuno sembra intenzionato a mettere altri soldi nel quotidiano fondato da Antonio Gramsci 90 anni fa. Rimane perciò sempre credibile l’ipotesi di una liquidazione della casa editrice Nie (Nuova iniziativa editoriale). Per questo non sembra giovare molto all’Unità il successo del Pd (che ha raggiunto il 40,8% dei voti) e del suo segretario-premier che, per storia personale, ha forse poco a che vedere con la testata storica del Pci. Peccato perché a inizio giugno partiranno le iniziative per il rilancio della http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it G testata: il 3 giugno uscirà un supplemento di 96 pagine su Enrico Berlinguer e l’11 giugno (anniversario della sua morte) il libro In auto con Berlinguer, scritto dall’autista del leader del Pci. Alla Nie, intanto, sarebbe in uscita l’amministratore delegato Fabrizio Meli che rimarrebbe solo fino a che non verrà formalmente deciso il destino del giornale diretto da Luca Landò. La prossima assemblea degli azionisti è in calendario per il 5 giugno e tutti gli occhi saranno puntati quel giorno sull’azionista di riferimento Matteo Fago (al 51%), l’unico che potrebbe essere disposto a farsi carico dell’Unità guidando una nuova società per continuare a pubblicare il giornale. Anche gli occhi dei giornalisti saranno puntati sui Incorporerà Grafica Mazzucchelli Guido Veneziani verso la fusione DI CLAUDIO PLAZZOTTA G uido Veneziani è un editore in grande movimento. Ha appena cambiato sede, passando dagli uffici milanesi affacciati sul parco Sempione a un intero palazzo in via della Chiusa; dopo i rapporti non completamente soddisfacenti prima con Pk, poi, dallo scorso 15 gennaio, con Prs, ha deciso di aprire una sua concessionaria televisiva per Vero (canale 55 del dtt), operativa in giugno, affidandola al fratello Stefano; punta sul printing, da cui arriverà quasi completamente la crescita di fatturato del suo gruppo nel 2014 (+18% a 210 milioni di euro complessivi); entro l’estate vi sarà la fusione della Guido Veneziani editore (periodici, concessionaria pubblicitaria, tv) e di Grafica Mazzucchelli (le tipografie italiane e francesi) con la nascita di Guido Veneziani group, un unico soggetto che opererà sul mercato. Come detto, la nuova concessionaria interna dedicata esclusivamente alla tv tenterà di valorizzare il canale Vero, lanciato due anni fa e con ascolti tra lo 0,1 e lo 0,2% di share: alla guida della struttura Stefano Veneziani, già responsabile di Vero per tutte le iniziative speciali, affiancato dal 3 giugno da Catia D’Appollonio che seguirà direttamente i rapporti con tutti i centri media. Saranno chiamati a gestire un gruppo di 25 persone (12 agenti solo in Lombardia) che, a regime, potrebbe essere impiegato anche per la raccolta pubblicitaria di altri editori televisivi. Intanto, l’obiettivo ambizioso per Vero entro fine anno è di superare i cinque milioni di euro di fatturato. Occhi puntati, poi, sui cinque settimanali (Vero, Donna al Top, Vero Tv, Stop, Miracoli), i due quindicinali (Vero Tv in cucina, Vero tv Sane&belle) e i sette mensili (Vero cucina, Vero salute, Vero casa, Confessioni donna, Confessioni donna serie oro, Rakam, Chef), anche se le grandi aspettative di Veneziani sono riposte sullo sviluppo del business tipografico: il gruppo Mazzucchelli chiuderà il 2014 con circa 70 milioni di fatturato e 6,8 mln di ebitda, mentre Roto Alba sarà a quota 28 milioni con 2,5 mln di ebitda. Dal 23 giugno sarà poi operativa Roto Alba France, che controlla lo stabilimento di Nieppe nel Nord della Francia. principali azionisti e la redazione ha già ventilato due giorni di sciopero, nel caso i soci non dovessero prendere una decisione definitiva. «Con maggio finisce il nostro contratto di solidarietà attuale e noi ci ritroveremo in mare ve aperto, l’azienap da avrà mano libera», hanno li protestato dalla pr redazione. «Ad re aprile ci è arriap vata va la notizia di una possibile liquidazione della de Nie, ma ci hanno detto che ha il g giornale avrebbe probabilmente continuato la pubblicazione pu con co un’altra soabbiamo cietà. Quando però p chiesto chiarimenti non c’è stata risposta. Dal Pd ci dicono solo che si sta lavorando». Almeno un punto favorevole comunque c’è: entro giovedì prossimo dovrebbe arrivare lo stipendio arretrato di aprile. ® Riproduzione riservata Time, la pubblicità arriva in copertina a pubblicità, seppure discreta, arriva nelle copertine di due diffusi magazine statunitensi, Time e Sport Illustrated pubblicati dalla stessa casa editrice, la Time inc. Per gli Usa si tratta di una mossa inusuale, che anzi viola una delle regole fondamentali che la stessa associazione degli editori di magazine si era data: «Niente pubblicità nelle cover». Secondo l’American Society of magazine editors, infatti, «La copertina è il marchio del direttore e dell’editore. Le pubblicità non dovrebbero essere direttamente stampate nella cover o nel dorso». La pubblicità inserita dai due giornali è in realtà abbastanza discreta e sicuramente passerà inosservata a molti lettori. Si tratta di un box grigio posizionato vicino al codice a barre in cui si legge: «Per migliori risultati usa L Verizon» con il rimando alla pagina interna in cui si trova un’inserzione a tutta pagina. Si sa, però, che la casa editrice sta testando con i propri investitori pubblicità ben più grandi che occupano l’intera parte bassa della copertina. Già nel numero di maggio di Cosmopolitan Usa, però, si è vista ugualmente una pubblicità, nella sovracopertina delle copie inviate agli abbonati. Il magazine ha infatti usato un escamotage: in un articolo interno si parla di un concorso di L’Oréal a cui si riferisce l’inserzione, fatta passare così come un lavoro della redazione. ® Riproduzione riservata TELEKOMMANDO De Filippi, gran finale aspettando Renzi DI GIANFRANCO FERRONI Matteo Renzi nell’ultima sfida di Amici di Maria de Filippi? Nella semifinale che ha contato 4,9 milioni di spettatori e 22,69% di share sono stati annunciati i tre finalisti della tredicesima edizione: la cantante Deborah Iurato, la band Dear Jack e il ballerino nonché già vincitore per la categoria ballo Vincenzo. Per oggi si annuncia in diretta su Canale 5 una finale a tre ricca di emozioni, forse con la clamorosa sorpresa del premier Renzi: come è noto, il presidente del consiglio avrebbe dovuto partecipare il mese scorso alla puntata del programma come ospite ma Mediaset aveva stoppato l’intervento per la par condicio. Ora Renzi, non avrebbe alcun impedimento, per un saluto nella serata finale ai ragazzi che sognano la loro vittoria. *** Settanta candeline da spegnere, stasera, per Bruno Vespa. Il patron di Porta a porta attende alla sua celebrazione ministri, deputati e senatori. Per non parlare dei principi di santa romana chiesa. Oltre ai vertici della Rai, di ieri e di oggi. *** Una lunghissima fila di fan, per Giorgione. Sabato pomeriggio, nella romana galleria Alberto Sordi, per Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, protagonista gastronomico di serie televisive seguitissime sul canale 411 di Sky come Giorgione orto e cucina, Giorgione porto e cucina e Giorgione, monti e cucina, si sono presentati tanti suoi affezionati telespettatori per la presentazione del suo primo libro di ricette, pubblicato dal Gambero Rosso: Giorgione orto e cucina. Ottanta ricette laide e corrotte. In attesa di andare a mangiare nel suo locale, in quel di Montefalco. *** Una nave della Marina Militare italiana lancerà la nuova edizione di Lineablu, la popolare trasmissione della Rai dedicata al mondo del mare (e non solo). Appuntamento domani, per una singolare conferenza stampa che servirà a dimostrare, dice a mezza bocca un alto ufficiale della Marina, «che la flotta italiana non serve solamente a soccorrere i migranti». Mentre a Viale Mazzini c’è chi scherza affermando che «per lanciare la nuova serie la Rai ha bisogno dell’aiuto delle forze armate», in questo caso la Marina. *** Domani sera a Ostia Antica sarà presentata la mostra «Francesco Messina: elogio della Bellezza», a cura di Micol Forti. Per le opere dell’autore del celebre cavallo situato nella sede Rai di viale Mazzini, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, in collaborazione con Il Cigno Edizioni, che ha ottenuto i prestiti delle opere dai Musei Vaticani, dalla Fondazione Messina di Milano e dallo Studio Copernico, l’intera area archeologica (museo e scavi) sarà coinvolta in un dialogo tra storia antica e bellezza. Lungo il percorso espositivo potranno essere ammirate cinquanta opere dello scultore, a cominciare da «Adamo ed Eva», collocata all’ingresso dell’area archeologica, per continuare, fra le altre, con il «Giovane atleta», «Giobbe», «Flora», «Lady Macbeth», la «Venere del Brenta», la «Grande danzatrice seduta», fino al ritratto della moglie, «Bianca», musa ispiratrice del poeta Eugenio Montale. [email protected] © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it