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Mercoledì 23 Marzo 2011
Marketing
Oggi
OGNI MESE IN EDICOLA
IL PRIMO MENSILE
E
AL SERVIZIO DELL’UO
OMO
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
La vendita di prodotti di merchandising vale 105 mld di euro nel mondo. Italia quarta in Europa
Licensing, affare da 3,5 miliardi
In testa moda, giochi, editoria per ragazzi. Ma attenti ai falsi
Pagina a cura
ALESSIO ODINI
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DI
l prodotto piace, con il licensing di più, perché oltre
all’oggetto si cerca un legame emozionale. Oggi più
che mai occorrono personaggi
capaci di bucare lo schermo,
nel contesto di una comunicazione sovrabbondante. Anche
in Italia, che si candida nei
prossimi anni a secondo mercato in Europa dopo Gran Bretagna-Irlanda per la vendita
di prodotti di merchandising,
realizzati cioè utilizzando
marchi e brand su licenza. Con
molti vantaggi per le aziende
che sapranno distinguersi, ma
anche alcuni rischi. Il mercato
della Penisola vale oggi fra i 3
e i 3,5 miliardi di euro, dato
in crescita dopo la crisi economica globale, secondo quanto
riferisce la società di consulenza Licensing Italia (www.
licensingitalia.it). A fronte di
un fatturato mondiale pari a
105,4 miliardi di euro, di cui
23,1 miliardi solo in
Europa (22% del
totale), l’Italia
occupa il quarto
posto, preceduta
da Uk-Irlanda
(4,9 mld), Francia
(4,5 mld) e dal trio
Germania Austria
Svizzera (4 mld).
Tutti staccati dal
Nordamerica, in
testa con una quota
di mercato prossima
al 62%.
Nel Belpaese prevale il li-
I
censing di marchi del lusso e
della moda, da Romeo Gigli a
Salvatore Ferragamo a Versace, solo per citarne alcuni, che
si traduce in accessori, scarpe,
occhiali e profumi. Centrale è
anche l’industria dei giocattoli (vedi i Gormiti di Giochi
Preziosi) e l’editoria per ragazzi. Un esempio? Geronimo
Stilton, il topo indagatore, è il
caso più recente.
Quanto ai motivi che portano un’azienda a legarsi a un
brand o a un personaggio, il
principale sta nella ricerca di
ulteriori fonti di ricavo, ma a
certe condizioni: «Le aziende
titolari un marchio, che di per
sé dev’essere forte, cercano di
declinarlo per aumentarne ulteriormente la notorietà e il giro
d’affari. Cercano personaggi
da introdurre
nel loro mondo», spiega
a ItaliaOggi Marco
Momoli,
exhibition
direc-
tor di BolognaFiere, che dal 28
al 30 marzo ospiterà la quarta
edizione del Bologna Licensing
Trade Fair (Bltf), l’appuntamento fieristico italiano nel
settore della compravendita di
licenze e dello sviluppo di prodotti basati su marchi consolidati e properties, contestualmente alla 48esima Fiera del
libro per ragazzi. «In origine,
il discorso riguardava principalmente l’editoria per ragazzi, tuttora preponderante,
mentre oggi il meccanismo può
dirsi
strutturale e abbraccia settori
che vanno dall’abbigliamento,
compresi gli accessori, allo
sport e all’oggettistica», aggiunge Momoli, forte dei numeri di Bltf 2011: 50 aziende
(+50% sul 2010) provenienti
da Spagna, Portogallo, Grecia, Francia e Gran Bretagna,
oltre che dall’Italia, 1.000 mq
espositivi e 300 properties da
presentare.
Ma sotto il profilo del marketing, il discorso non si esaurisce
qui: «In un contesto di sovracomunicazione, dove è necessario pagare per accedere al circuito della distribuzione, serve
qualcosa per farsi notare subito», dice Angelo Di Gregorio,
direttore del dipartimento di
Scienze economico aziendali dell’Università MilanoBicocca. «Un supporto è dato
dai valori simbolici presenti
nella mente del consumatore.
Nel tempo la struttura della
domanda è cambiata, perché
accanto ai bisogni essenziali
e accessori, ora pesa anche il
coinvolgimento emotivo».
Legare un prodotto a un marchio
noto, insomma, è
una soluzione utile
ed economica, visto
che «in alternativa
bisognerebbe creare una nuova marca, con uno sforzo
maggiore», osserva
Di Gregorio. Tuttavia bisogna anche ricordare
che il licensing «è importante
specialmente per operazioni a
livello internazionale, mentre
sui mercati strategici si tende
a investire direttamente, o in
partnership». Il motivo? «Il licensing comporta rischi come
i processi imitativi e la tutela
dei marchi, specie all’estero,
dove è più complessa che in
Italia».
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Alcuni prodotti di licensing
e merchandising, dall’orologio
Versace alla maglietta
dei Gormiti
L’iPad 2 venerdì in Italia
stessi prezzi del primo modello
M
Meno
due giorni all’arrivo dell’iPad
2 di Apple in Italia, che sarà in vendi
dita da venerdì alle 17 negli Apple
st
store e nei rivenditori selezionati.
L’
L’iPad 2 con connessioni Wi-Fi e 3G
co
con memoria di archiviazione da
16
16GB sarà venduto a 599 euro, 699
eu
euro per il modello da 32GB e 799
pe
per quello da 64GB, esattamente gli
st
stessi del primo modello del tablet.
O
Oltre che in Italia, il dispositivo
ar
arriverà in altri 24 paesi. L’iPad 2
è più sottile del 33% e più leggero
de
del 15% rispetto al primo. Ha una
ma
maggiore velocità di elaborazione e
grafica (processore dual core) e integra due videocamere,
una anteriore per le videochiamate FaceTime e una posteriore per girare video in alta definizione.
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Trasporti, il biglietto si timbra col cellulare
Telecom Italia e Samsung salgono sul metrò
dell’innovazione a Milano. Dall’11 aprile, su tutta la
rete Atm verrà sperimentato infatti Mobile Pass, il
servizio che permetterà agli abbonati del trasporto
pubblico milanese di acquistare e convalidare titoli
di viaggio (per ora solo abbonamenti mensili) direttamente dal telefonino, come accade già in Giappone
e a Nizza, in Francia, grazie alla tecnologia Near field
communication (Nfc). In pratica, anziché avvicinare
la tessera magnetica al tornello o all’obliteratore su
tram e autobus, si userà lo smartphone.
«Mobile Pass, su cui è stato investito inizialmente
qualche milione di euro, verrà esteso e consentirà
nuove opportunità di business, per quanto riguarda
il micropagamento di prossimità e la sua diffusione,
l’advertising, i programmi di loyalty, la gestione degli
eventi e non solo», ha detto Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia. Elio Catania,
presidente e a.d. di Atm, ha ribadito invece come
Mobile Pass rappresenti «una delle innovazioni più
forti che Atm mette sul mercato negli ultimi 10 anni»,
non ancora presente nelle altre metropoli europee.
L’iniziativa apre così nuovi scenari legati ai micropagamenti nel capoluogo lombardo, che sta già
sperimentando Paypass, la tecnologia contactless
legata alle carte di credito del circuito Mastercard e
Intesa Sanpaolo che consente di acquistare prodotti
fino a 25 euro senza firmare scontrini o digitare codici in 1.500 esercizi convenzionati. Ma questa volta,
protagonista è lo smartphone, su cui si concentrano
sempre più servizi.
Il test di Mobile Pass avrà una durata di sei mesi
e interesserà 100 abbonati che vorranno aderire al
progetto (www.mobilepass.it), che in seguito sarà
progressivamente esteso a tutti i clienti Atm. E in
futuro non mancheranno accordi con altri operatori del servizio pubblico lombardo. Altri requisiti
necessari per partecipare alla sperimentazione sono
un’utenza Tim e un account Paypal. Il telefonino
Samsung GT - S5230N Edge Quad Band, su cui verrà condotto il test, sarà invece fornito gratuitamente
dalla stessa Atm.
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Mercoledì 23 Marzo 2011
MEDIA
RAI, SERVIZIO PRIVATO
Tg2, prova di forza tra Gasparri e Bonaiuti. Ma occhio al Carroccio
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DI
MARCO CASTORO
La nomina del nuovo direttore del Tg2
potrebbe essere una marcialonga. Seppure in lizza ci sia più di un candidato,
i tempi all’orizzonte sembrano decisamente lontani. Vuoi per la situazione
complessa che sta vivendo l’attuale cda
Rai (a cui spetta il compito di ratificare la nomina proposta dal d.g.) per le
sanzioni sul caso Meocci riguardanti
due membri in seno alla maggioranza
(Angelo Maria Petroni e Giovanna
Bianchi Clerici). Vuoi per il fatto che
soltanto nella prima settimana di aprile
si saprà se Mauro Masi resterà alla Rai
o gli verrà dato un incarico prestigioso ai
vertici di una azienda a partecipazione
statale. In lizza per subentrare al dimissionario Mario Orfeo ci sono nell’ordine: Susanna Petruni (vicedirettore
del Tg1), Antonio Preziosi (direttore
giornale radio), Gennaro Sangiuliano
(vicedirettore del Tg1), Mario De Scalzi
(vicedirettore del Tg2), Gianluigi Paragone (vicedirettore Raidue).
PETRUNI FAVORITA. Susanna Petruni resta la più accreditata. Anche
perché fu tirata in ballo a lungo nella
precedente tornata di nomine e alla fine
restò con un pugno di mosche in mano.
A sorreggere in primis la sua candidatura c’è Paolo Bonaiuti. A Preziosi il
Tg2 potrebbe interessare fino a un certo
punto, se in ballo da qui a poco potrebbe
esserci la poltronissima del Tg1. Comunque resta un ottimo antagonista per la
ta da Augusto Minzolini. Che forse voglia blindarsi alla poltrona delle 20 per
paura che anche a lui possa capitare un
caso rimozione come quelli di Tiziana
Ferrario e Maria Luisa Busi? Soltanto malignità. Romita si è candidato
in rappresentanza dell’area di centrodestra. Dovrà vedersela con Simona
Sala, Alessio Rocchi e Francesco Di
Mario.
Susanna Petruni
Attilio Romita
Petruni. Terzo incomodo Sangiuliano, è
il candidato dell’area aennina del Pdl
(Maurizio Gasparri in primis), potrebbe anche finire al Gr se Preziosi
andrà via. La Lega vorrebbe entrare
nella partita. Portare il Tg2 a Milano è
sempre stato un obiettivo del Carroccio,
ma l’operazione, se si farà, non richiede
tempi brevi. E Gianluigi Paragone di
trasferirsi a Roma non ne vuole proprio
sapere. Il suo obiettivo principale, semmai, è ridare un po’ di ossigeno all’Ultima parola, il talk del venerdì sera di
Raidue che ultimamente è sceso un po’
nella colonnina dello share. Forse anche
per una programmazione precedente che
non agevola il traino. A oggi, con i tempi
che restano lunghi, il traghettatore ide-
ale potrebbe essere Mario De Scalzi, il
vicedirettore che già prima di Orfeo ha
gestito la situazione. Certo, non avendo
avuto al termine della missione una direzione, non sappiamo quanto il nuovo
incarico gli possa far piacere. Chissà,
magari questa volta potrebbe strappare
una delle direzioni ancora vacanti (nei
servizi parlamentari a esempio). Non
è da escludere nemmeno un interim a
Guido Paglia, l’uomo ombra di Masi e
anche il direttore della comunicazione e
delle relazioni esterne di viale Mazzini.
LA VIGNETTA DEL GIORNO
IL TENTATIVO DI FERRAGNI. Ultimamente deve essere accaduto qualcosa
tra il direttore del Tg1 Minzolini e uno
dei suoi vice, Fabrizio Ferragni. Il rapporto tra i due non sembra più ottimale
come qualche tempo fa. Più di qualcuno
in redazione ha notato un certo distacco tra le parti. Tra l’altro Ferragni ha
tentato in tutte le maniere di convincere
qualche suo fedelissimo a candidarsi per
il cdr. Il tentativo è però fallito.
IL COLPACCIO DI ZIANTONI. Stefano Ziantoni, di fatto, ha scalzato
Simona Sala come inviato del Tg1 al seguito del presidente del senato Renato
Schifani. Servizio dopo servizio l’ex
conduttore di Unomattina si sta guadagnando sul campo il nuovo incarico. La
Sala ora fa il battitore libero dell’attualità politica.
TG3 IN CRESCITA. Rispetto a un anno
fa crescono gli ascolti del Tg3. L’edizione
delle 14 è quella che ha fatto registrare
l’incremento più cospicuo (+1,3% pari a
+302.000 spettatori). Bene anche Linea
Notte (+1%) e il tiggì delle 19
(+0,5% con +227.000 spettatori). Buona performance
anche per Skytg24. DomeDIGITALE EXTRATERRESTRE
nica scorsa ha stabilito il
nuovo record di ascolti: 4
milioni e 300 mila spettatori nell’intera giornata.
DI MASSIMO TOSTI
forma della giustizia. Ma, ohibò, il suo commissario segue
MAMMUCARI SPERIStiamo raschiando il fondo del
strade diverse. Nei riguardi
MENTA BAMBINI. Una
barile. Andrea Camilleri ha
delle procure si comporta più
delle novità di quest’anno
scritto 22 libri sul commissao meno come il suo collega
di Fenomenal, lo show della
rio Montalbano. La danza del
Manara: conduce le indagini
scienza di Italia 1 condotto
gabbiano (Raiuno, lunedì, ore
senza neppure informare la
da Teo Mammucari, ri21,20) era il ventesimo epimagistratura, non aspetta
guarda i baby scienziati.
sodio della saga dedicata al
le autorizzazioni per irromChe sia una nuova strada
poliziotto di Vigata. Dopo le
pere negli appartamenti dei
per un talent in erba?
prossime due puntate non ci
presunti assassini, nasconde
sarà scelta: o Camilleri si metpersino l’identità (da lui scoMETEO PER ARRAPAterà sotto a scriperta) dei morti
TI. Dopo il benservito di Cavere nuove storie,
ammazzati. E,
nale 5 e del Centro Epson, il
probabilmenoppure l’anno
colonnello Mario Giuliacprossimo ci tocte, è proprio
ci torna in tv ripescato da
cherà sorbirci le
per questo che
Enrico Mentana e La7. A
repliche (come è
risulta molDiva e Donna Giuliacci ha
già accaduto più
to simpatico
detto: «Mi hanno cacciato
volte in passato).
al pubblico
perché ho detto la mia sulle
Sono ormai dodi(nell’ultimo
ragazzine mandate in onda
ci anni che Luca
episodio, Monal posto dei professionisti
Luca
Zingaretti-Saltalbano ha racdelle previsioni: servono
Zingaretti
vo Montalbano
colto davanti
solo ad attirare uomini arsi è conquistato
al video più
rapati».
un posto fisso
di 9 milioni di
tra i beniamini
telespettatori),
LA PRIMAVERA DI REdel pubblico televisivo. Un po’
abituato da sempre (dai tempi
TEQUATTRO. Questa
come accadde negli anni Sesdi Agatha Christie, di Edgard
sera con la prima in chiaro
santa con Gino Cervi-Maigret,
Wallace, e di Simenon) a fidardel film Gran Torino, Reanche se il paragone letterario
si molto del fiuto dei poliziottequattro apre la stagione
fra Georges Simenon e Andrea
ti, e ben poco delle procedure
del rilancio. Seguiranno alCamilleri resta improponibigiudiziarie.
tri film come Revolutionary
le.
Montalbano è politicamente
road, Michael Clayton, La
Confortato dalle imitazioni di
scorretto, anche se eticamenleggenda di Zorro; la serie
Fiorello, e legittimato dall’età
te impeccabile (un distinguo
Human target, le produe dall’esperienza, lo scrittore
autorizzato soltanto per chi
zioni Top secret (Claudio
siciliano si è ritagliato (negli
è «de sinistra»). Ma distinBrachino), la nuova serie
ultimi anni) uno spazio politiguere è un diritto anche dei
Vite straordinarie (Elena
Guarnieri) che parte in
co nel ruolo di implacabile futelespettatori, che amano
concomitanza con la beatistigatore dei governi di centroMontalbano, fregandosene
ficazione di Giovanni Paolo
destra. Non ha perso occasione
gioiosamente delle ideologie
II.
per criticare la riforma della
del suo autore.
© Riproduzione riservata
scuola, il federalismo e la ri© Riproduzione riservata
ROMITA SI BLINDA. Attilio Romita, il decano dei conduttori dell’edizione
del Tg1 delle 20, ha deciso di candidarsi
come membro del cdr della testata diret-
Montalbano, terz’ultimo atto
Editoria in Piazza Affari
Cairo Communication in evidenza
Indice
Chiusura
Var. %
Var. % 30/12/10
FTSE IT ALL SHARE
FTSE IT MEDIA
22.209,87
20.361,9
0,11
0,13
6,09
0,34
Titolo
Rif.
Var.
%
Var. %
30/12/10
Capitaliz.
(mln €)
Buongiorno
1,2610
-0,94
7,69
134,2
Cairo Communication
Caltagirone Editore
3,1620
1,8190
4,43
-0,87
16,25
7,00
247,7
227,4
Class Editori
Espresso
0,4480
1,8780
2,42
-2,34
0,34
10,73
46,6
769,5
Il Sole 24 Ore
Mediaset
1,3250
4,5040
1,53
-0,27
-4,19
-0,52
57,4
5.320,2
Mondadori
Monrif
2,5480
0,4100
-0,23
-
-3,85
1,23
661,0
61,5
Poligraici Editoriale
Rcs Mediagroup
0,4400
1,2140
-0,68
1,42
-7,76
18,09
58,1
889,5
Seat Pagine Gialle
Telecom Italia Media
0,0716
0,1850
1,56
0,11
-13,42
-22,20
138,0
267,6
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Mercoledì 23 Marzo 2011
MEDIA
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Il bilancio 2010. Superato il traguardo dei 200 milioni di taglio costi. Le cessioni continuano
Rcs torna all’utile, ricavi a +2,2%
La pubblicità aumenta del 7%. E l’online vale 76,4 milioni
DI
ANDREA SECCHI
icavi in crescita del
2,2% e ritorno all’utile,
con 7,2 milioni di euro,
per Rcs Mediagroup
nel 2010. Ed è della pubblicità, cresciuta del 7%, il merito
maggiore, insieme con il piano
triennale di taglio dei costi che
ha già superato ampiamente
l’obiettivo iniziale dei 200 milioni di euro (è a 226 milioni,
67 mln nell’anno). Il cda, riunito ieri per l’approvazione
dei conti, ha ribadito però che
l’attenzione verso i costi non
cala, e che le «azioni di efficientamento», come le chiama l’a.d.
Antonello Perricone, proseguiranno. Così come resta in
piedi la volontà di vendere le
attività non core, in particolare se non sono profittevoli. Già
quest’anno c’è stata la cessione di Gef, collezionabili inglesi
(28 mln), ma per l’immediato
futuro si parla soprattutto di
Dada, di cui è stato venduto
un pezzo lo scorso gennaio, Blogo (4,2 mln), mentre
Dada.net potrebbe passare
a Buongiorno entro questo
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R
mese, quando la due diligence
sarà conclusa. Il motivo, conto economico a parte, è da
ricercarsi nell’indebitamento: si è ridotto di
89,7 milioni nel 2009 e
di 86,3 milioni lo scorso anno, ma il livello
attuale di 970,8 milioni è ancora troppo
alto.
Tornando ai risultati, i ricavi sono ammontati a 2,25 miliardi
di euro, una
crescita
di 48,9
Antonello
Perricone
Autodisciplina pubblicitaria,
superati i 20 mila casi trattati
DI
milioni sull’anno precedente
dovuta quasi interamente alla raccolta
pubblicitaria arrivata a 759,6 milioni (+7%), contro introiti da
diffusioni praticamente stabili
a 1,2 miliardi
di euro. Questi
ultimi, tra l’altro,
sono stati trainati
soprattutto
FEDERICO UNNIA
L’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, l’organismo di controllo della comunicazione commerciale cui
aderiscono imprese utenti di pubblicità, agenzie di
pubblicità e mezzi, ha chiuso l’esercizio 2010, il 45°
anno di attività, superando quota 20 mila interventi conclusi dalla sua costituzione nel 1966. Da allora sono stati 20.274 i casi trattati e risolti, dei quali
17.831 dal Comitato di controllo e 2.443 dal Giurì. In
crescita tutti i servizi offerti e, soprattutto, ridotti i
tempi medi del procedimento.
Nel 2010 il Comitato di controllo ha trattato 958
casi, in crescita rispetto agli 889 del 2009, di cui 663
risolti in via breve (al termine di uno scambio di corrispondenza tra Comitato e azienda); ha emesso 87
ingiunzioni di desistenza e inoltrato 25 istanze al Giurì
(che nell’84% dei casi sono stati ritenuti non conformi
al Codice di autodisciplina). Da segnalare inoltre i 183
pareri rilasciati dal Comitato di controllo prima della
diffusione del messaggio (furono 139 nel 2009), dato
che conferma il significativo lavoro preventivo svolto
dal Comitato, il cui effetto è una ragionevole certezza
della correttezza del messaggio, anche di fronte ad
altri organismi di controllo.
Per quanto riguarda il Giurì, nel 2010 ha emesso 87
pronunce, di cui 25 su istanza del Comitato di controllo e 62 su istanza di parte (entrambe in aumento rispetto al 2009 quando furono rispettivamente 22 e 42).
Basandosi l’intero sistema sul rispetto delle decisioni
di inibitoria su base contrattuale, spicca come nel 2010
il 98,8% delle decisioni abbia avuto immediata esecuzione e solo nell’1,2% si sia riscontrata un’inottemperanza, poi comunque sanzionata dal Giurì.
Nel 2010 il 69,8% dei casi trattati dal Giurì è stato
risolto tra 8 e 12 giorni liberi lavorativi, il 25,6% tra
13 e 16 giorni e solo il 4,6% dei casi ha richiesto oltre
16 giorni. Con riferimento al delicato tema della tutela e rispetto della dignità della persona, nel 2010 il
30,3% dei provvedimenti formali emessi dal Comitato
di controllo ha riguardato la tutela del cittadino. E
di questi, ben il 79,5% la tutela dell’immagine della
donna.
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dall’area libri (606,3 milioni,
+4,7%) in particolare dalla
francese Flammarion (+9%),
mentre una zavorra (che evidentemente ha ancora un suo
perché), continuano a essere i
collaterali.
Per quanto riguarda i margini, l’ebitda pre oneri e proventi
non ricorrenti è stato positivo
per 199,4 milioni, in miglioramento di 66,4 milioni, il risultato operativo positivo per 69,8
milioni (era negativo per 97,1
milioni nel 2009), mentre gli
utili sono stati di 7,2 milioni,
rispetto a un rosso di 129,7 milioni nel 2009.
In tutto ciò, hanno fatto un
buon lavoro sia le attività in
Italia (ricavi quotidiani a
626,4 milioni: +0,8% ma +5,2%
se non ci fossero stati i collaterali) che in Spagna (Unidad a
531,3 milioni, +3,8%). Nella
Penisola gli introiti da diffusioni sono calati del 3,1%.
Ciò che ha dato la spinta
anche qui è la pubblicità,
cresciuta del 6,1%: Corriere della Sera +0,8% (ma
online +36,5%), Gazzetta
dello Sport +24,5% (+65%
l’online). I siti web, insomma,
stanno facendo un ottimo lavoro e si avviano a essere una
buona risorsa anche in termini assoluti. Il gruppo fa sapere che la raccolta pubblicitaria
complessiva sui mezzi online
ha raggiunto il 12,2% circa dei
ricavi pubblicitari dell’area
quotidiani Italia, il che, a conti
fatti, significa una cifra pari a
76,4 milioni di euro. Fra Spagna e Italia, inoltre, sull’online
va il 19% della raccolta commerciale nazionale, e la crescita a due cifre prosegue. Nel
discorso si inserisce anche il
mercato nascente delle versioni per iPad e smartphone. Rcs
spiega che complessivamente
le edizioni digitali di Corsera
e Gazzetta hanno raggiunto i
22 mila abbonati.
Partecipa meno alla festa
l’area periodici, i cui ricavi sono in calo del 3,4% (238
milioni) soprattutto per via
dell’edicola, visto che la pubblicità rimasta stabile.
Il titolo di Rcs ha chiuso
ieri in borsa con un progresso
dell’1,42% a 1,214 euro.
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ADELPHI RIPUBBLICA LA VIOLETTA DEL PRATER DI CHRISTOPHER ISHERWOOD
Quando la storia diventa commedia
DI
DIEGO GABUTTI
Esce da Adelphi, dopo Un uomo solo, un altro
romanzo di Christopher Isherwood La violetta del Prater, pp. 144, € 16,00, apparso in
prima edizione nel 1945. Memorialista e narratore, inglese, omosessuale, autore nel 1933 del
classico Mr. Norris se ne va, Einaudi
1993, Isherwood fu anche autore (in
proprio e in collaborazione con W.H.
Auden, massimo poeta inglese della
sua generazione) d’alcuni importanti
libri di viaggio, tra cui Il condor e le
vacche, SE 1990, e Viaggio in una
guerra, Adelphi 2007.
Quest’ultimo era il racconto d’un
viaggio in Cina ai tempi della guerra
giapponese in compagnia di Auden.
Dai suoi racconti berlinesi furono
tratti il musical Cabaret e l’omonimo
film. Cinefilo, oltre che scrittore per il
cinema, nella Violetta del Prater, una
storia immaginaria, Isherwood mette in scena se stesso, Ch. Isherwood,
con nome e cognome, nella parte dello sceneggiatore d’un film inglese diretto da un
regista ebreo tedesco negli anni di Hitler. È una
storia leggera e perfetta, dove anche la scrittura, come si vede dalla citazione che segue, ha
qualcosa di cinematografico, tra Woody Allen
e Fellini.
«Dopo di che cominciava a descrivere la prossima
guerra. Gli attacchi su Vienna, Praga, Londra e
Parigi, senza dichiarazione di guerra, da parte
di migliaia d’aeroplani, sgancianti bombe piene di bacilli mortali; la conquista dell’Europa
in una settimana, l’Asia, l’Africa, le Americhe
soggiogate; il massacro degli ebrei, l’esecuzione
capitale degl’intellettuali, l’ammassamento di
donne non ariane in enormi postriboli di stato;
il rogo di quadri e libri, statue ridotte in polvere;
la sterilizzazione in massa dei tarati, l’assassinio
in massa dei vecchi, l’asservimento in massa dei
giovani; la Francia e i Balcani ridotti a selvag-
ge solitudini, per essere trasformati in parchi
nazionali per la Hitler-Jugend; l’imposizione
di un’Arte Bruna, una Letteratura Bruna, una
Musica Bruna, una Scienza Bruna e una Religione di Hitler, col suo Vaticano a Monaco e la
sua Lourdes a Berchtesgaden: un culto basato
su un complicatissimo sistema di dogmi relativo
alla vera natura del Führer, ai dettami del Mein Kampf, alle diecimila
eresie bolsceviche e al sacramento
del Sangue e della Terra; e sugl’intricati riti della mistica unione con
la Patria, compresi i sacrifici umani
e il battesimo dell’acciaio».
Autore ossessionato dalla storia,
come tutti i suoi contemporanei,
Isherwood sapeva trasformarla in
commedia, persino quando il peso
della tragedia politica in corso si
faceva insopportabile. Cabaret è
questo, e lo è anche La violetta del
Prater. Isherwood non si lasciò incantare dalle ideologie. Era amico
di E.M. Forster, l’autore di Camera con vista, e fu a lui che Forster si
rivolse, il giorno della partenza di Isherwood e
Auden per New York. Gli chiese se doveva iscriversi o al partito comunista. Isherwood, che come
molti giovani inglesi della sua classe era stato
a lungo comunista, rispose di no. Aveva le sue
ragioni pratiche.
«L’Unione Sovietica», scrisse in seguito nella
sua autobiografia, Christopher e il suo mondo,
SE 2001, «aveva riconosciuto i diritti sessuali
dell’individuo nel 1917. Ma nel 1934 il governo
di Stalin aveva ritrattato tale riconoscimento,
rendendo ogni atto omosessuale punibile con
pesanti condanne alla prigionia, e quindi trovandosi d’accordo con i nazisti nel denunciare
l’omosessualità come una forma di tradimento
dello stato. L’unica differenza consisteva nel fatto
che i nazisti la definivano “bolscevismo sessuale”
e i comunisti “perversione fascista”».
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16
Mercoledì 23 Marzo 2011
MEDIA
Il cda ha approvato ieri i dati di bilancio 2010 che saranno presentati all’assemblea del 29 aprile
Class Editori, fatturato a +4,9%
Cresce la pubblicità sulle tv nei primi due mesi dell’anno
l consiglio di amministrazione di Class Editori si è riunito
ieri per esaminare il progetto
di bilancio consolidato della
casa editrice e della capogruppo
relativo al 2010 che sarà presentato all’assemblea convocata per
il prossimo 29 aprile. I ricavi totali sono stati pari a 127,64 milioni di euro, con un incremento del
4,9% rispetto ai 121,66 milioni
del 2009. I ricavi operativi sono
risultati pari a 116,26 milioni di
euro (113,89 milioni di euro nel
2009) e comprendono per 0,63
milioni di euro i ricavi apportati
da TV Moda srl, la cui maggioranza è stata acquisita nel corso
del periodo.
I costi operativi sono stati pari
a 120,10 milioni di euro (108,57
milioni di euro nel 2009). Il margine operativo lordo (Ebitda) è
positivo per 7,54 milioni di euro
(13,1 milioni di euro nel 2009).
Il bilancio di Class Editori (che
partecipa al capitale di questo
giornale) e società controllate
al 31 dicembre 2010 chiude con
un risultato dopo gli interessi di
terzi e le imposte di -1,88 milioni
di euro (+0,61 milioni di euro nel
2009).
Malgrado l’andamento nega-
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I
tivo dei mercati finanziari e dei
consumi interni, che ha avuto
forti ripercussioni sul mercato
pubblicitario di riferimento della casa editrice, i ricavi pubblicitari sono aumentati del 2,8%,
a fronte di una contrazione del
mercato nazionale del 3,6% per
i quotidiani (con un -7% nel secondo semestre) e del 5,4% per
i periodici.
A partire dai primi mesi del
2010 Class Editori ha concentrato i propri investimenti nel settore televisivo e nello sviluppo delle
attività digitali, nella prospettiva
del passaggio dall’analogico al
digitale terrestre televisivo della parte più ricca del nord Italia:
un doppio e inatteso rinvio dello
switch off, da giugno prima alla
fine di settembre e poi alla fine di
novembre 2010 e il conseguente
ritardo nell’assegnazione della
numerazione del canale ai fini
della programmazione elettronica automatica (Lcn, Logical
channel numbering) valida per
tutto il territorio, hanno impedito
di generare da tali attività ricavi a fronte dei relativi costi (tutti
non capitalizzabili) sostenuti per
oltre dieci mesi.
I dati diffusionali del perio-
do si sono mantenuti su livelli
soddisfacenti, in considerazione
delle difficoltà esistenti sul mercato della carta stampata: Class
ha registrato (media mobile aggiornata) una diffusione di circa
79 mila copie (80 mila copie nel
2009), Capital di circa 79 mila
copie (77.700 copie nel 2009),
e MF/Milano Finanza di circa
94.600 copie (98 mila nel 2009).
Il traffico sui siti web del gruppo è cresciuto nel 2010 del 29,9%
in termini di browser unici medi
giornalieri e del 10,8% in termini
di pagine viste medie giornaliere
(media 12 mesi, fonte AW Report
– Audiweb). Il maggiore aumento di browser unici testimonia
il successo della strategia di allargamento del bacino di utenti
online attuata nel corso dell’anno con la pubblicazione di nuovi
contenuti editoriali dedicati al
pubblico retail e ai professionisti:
di ciò hanno beneficiato Milanofinanza.it, che vanta un record di
permanenza media sul sito di 12
minuti, e Italiaoggi.it.
Nel 2010 è stata lanciata la
versione di MF/Milano Finanza
e ItaliaOggi per tablet, disponibili dallo scorso 2 giugno su iPad
e da fine settembre sul sistema
operativo Android di Samsung.
Dalla stessa data il sito ottimizzato di MF-Milano Finanza è
fruibile sul sistema Android per
smartphone (Samsung) e dallo
scorso novembre su iPhone. La
disponibilità su BlackBerry, già
in fase di test, è prevista per aprile 2011.
Dal secondo semestre del 2010
il network di siti della casa editrice si è arricchito di ClassMeteo.
it, nato dall’accordo tra Class
Editori e The Weather Channel.
Il sito sta crescendo rapidamente
in termini di utenti unici. I contenuti meteo vengono distribuiti,
oltre che su MF/Milano Finanza
e su ItaliaOggi sulle emittenti televisive della casa editrice, sulla
outdoor tv delle metropolitane di
Milano e Roma e dei principali
aeroporti italiani, oltre che su siti
web terzi (come Yahoo!) e presso
altri importanti editori italiani.
Evoluzione prevedibile della gestione. Con riguardo alla
gestione corrente, Class Editori
registra un incoraggiante incremento della raccolta di pubblicitaria televisiva sui canali del
gruppo nei primi due mesi del
2011, che, anche se stagionalmente deboli, hanno visto tripli-
care i volumi di fatturato. Sono
allo studio progetti per nuovi canali televisivi tematici, con valutazione dei possibili ricavi, costi
e aree di rischio, per rafforzare
e diversificare ulteriormente la
presenza sul mercato televisivo.
Il 2011 è l’anno in cui la casa
editrice compie 25 anni dalla sua
nascita, anniversario per il quale sono in fase operativa progetti
destinati a sviluppare i ricavi. I
primi mesi del 2011 confermano
la crescita del traffico internet: i
siti di Class Editori hanno segnato in febbraio un nuovo massimo
storico sia in termini di browser
unici medi giornalieri +34,3% rispetto alla rilevazione media del
2010) e sia in termini di pagine
viste (+22,5% rispetto alla rilevazione media del 2010).
Il fatto che nei primi mesi
dell’anno la raccolta pubblicitaria della tv sia in crescita fa
ritenere corretta la strategia di
sviluppo della società, incentrata
sulla crescita della tv ed in generale del digitale. Con i rinnovati
e arricchiti palinsesti televisivi
e le nuove offerte commerciali
sono attesi per il 2011 recuperi
di fatturati e margini.
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CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA
Il Fatto quotidiano compie un anno
e mezzo e pensa alla web tv, «magari
stringendo anche accordi con emittenti
su digitale terrestre o satellite per trasmetterne parte della programmazione»,
ha detto ieri il direttore Antonio Padellaro. «Riteniamo inevitabile mettere in
piedi questo tipo di strumento. Speriamo
che vada in porto entro il 2011». A oggi, le
vendite in edicola sono sulle 72-73 mila
copie, gli abbonamenti sui 24-25 mila. E
il supplemento culturale Saturno diretto
da Riccardo Chiaberge porta, ogni venerdì, 4 mila copie in più.
Gruppo Cairo, raccolta 2011 a
+32%. La raccolta pubblicitaria per
il gruppo Cairo Communication, nel
primo trimestre 2011, grazie principalmente alla crescita dei ricavi pubblicitari televisivi cresce complessivamente del 32%, pari a 54,8 milioni di
euro, considerando sia la pubblicità
trasmessa-pubblicata sia quella da
trasmettere-pubblicare.
Donna Moderna e Tu Style portano in edicola Beauty – Guida
completa al make-up perfetto. La
prima uscita, in edicola da oggi, della
raccolta che comprende 50 fascicoli, è
composta dalla guida e da due matite
occhi in 4 colori, al prezzo lancio di
2,99 euro (riviste escluse); le successive avranno cadenza settimanale tutte
a 4,99 euro.
ret, dall’ingresso a Gerusalemme alla
Risurrezione, il libro di Benedetto
XVI che è in cima alle classifiche dei
titoli più venduti in diversi paesi del
mondo. A cominciare dall’Italia, dove
è al terzo posto nella top-ten dei più
richiesti.
Il libro del Papa in testa alle
classifiche. Sono state bruciate in
poche settimane le prime tirature
(1,2 milioni di copie) molte delle 23
lingue in cui è stato pubblicato sono in
ristampa. Si tratta di Gesù di Naza-
Gianni Gambarotta è stato nominato direttore del quotidiano
Finanza&Mercati e del settimanale Borsa e Finanza editi da Perla
Finanza che fa capo alla famiglia
Coppola.
OGGI SULLE TV DI
CANALE 27 *
Canale 30
7.00 Primo Tempo - Attualità
9.00 Primo Tempo Focus - Attualità
“Brain freeze: internet rende stupidi?”
10.00 Nautilus - Approfondimento
Il piacere di leggere
10.30 Design&Living - Approfondimento
Il gusto del Made in Italy
11.05 Ride&Drive - Approfondimento
Le novità per un viaggio straordinario
13.00 Tg Giorno
13.40 Nightly News - Attualità
Conduce Brian Williams
14.00 Capital. La Sfida - Approfondimento
Ospite N. Alessandri (Technogym)
18.00 Tg Sera
19.00 Punto e a Capo - Attualità
21.00 Caught on Camera - Serie TV
“Sinister, strange, shocking”
22.00 Ride&Drive - Approfondimento
Le novità per un viaggio straordinario
* Qualora il canale non fosse visibile,
occorre procedere con la risintonizzazione
dei canali o rivolgersi a un antennista.
VISIBILE ANCHE SU
Canale 55
7.00 Caffè Affari
La chiusura dei mercati asiatici
9.00 Linea Mercati Mattina
L’apertura delle piazze europee
10.10 Trading Room
11.10 Partita Doppia
“Proteggere i risparmi”
12.10 Forex Update
12.20 Analisi Tecnica
Intervenite chiamando lo 02 58 219 585
13.30 Bussola Economica
I dati che muovono i mercati
14.00 Linea Mercati Wall Street
15.30 Market Driver
17.00 Linea Mercati Pomeriggio
La chiusura delle piazze europee
18.00 Report
Ospite S. Bo (Bono Plus)
21.00 Linea Mercati Notte
L’analisi della seduta di Wall Street
22.30 Italia Oggi Tg
22.00 Ride&Drive
Le novità per un viaggio straordinario
Class Horse offre ai telespettatori
il meglio dell’equitazione e tutte le
competizioni Internazionali: Salto
Ostacoli, Completo, Dressage, Polo,
Monta Western e Endurance.
8.00 Class Horse Tg
8.10 Talk Show con L. Panerai
“Turismo equestre”
9.30 Intervista a M. Zuliani
Presidente Audi Cortina Gold Cup
11.00 Speciale Class Ippodromo Capannelle
Finale Trofeo Pony Inverno Galoppo
12.00 Class Horse Tg
12.10 Weekend Review
13.30 Vet check
Le coliche nel cavallo
14.30 Class Italian Tour Salto Ostacoli
18.30 FEI Equestrian World 2011
19.00 Talk Show Polo
20.45 Cowboy’s Magazine Preview
21.30 Toscana Tour
Arezzo Equestrian Center
Canale 56
Class Life va in onda ogni giorno sulla
IPTV Alice di Telecom e sul portale
Internet www.cubovision.it È inoltre
proposta il sabato e la domenica su
Class Cnbc, la tv economico finanziaria
trasmessa su Sky al canale 507.
A partire dalle 17.00
Design&Living
Il gusto del Made in Italy
Top Lot
Le aste in diretta
Ride&Drive
Tutte le novità per un viaggio
straordinario
My Tech
La tecnologia utile di tutti i giorni
Tempo di Lusso
Vivere e conoscere ciò che fa la
differenza
Sapori&Profumi
Ecco le eccellenze culinarie
7.00
7.10
8.30
9.30
11.00
11.30
13.00
15.10
16.00
16.30
17.15
18.00
19.15
20.00
20.10
21.00
23.00
23.30
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Mercoledì 23 Marzo 2011
MEDIA
17
I risultati del gruppo. La pay tv raggiunge il break even: ricavi per 700,4 milioni (+24,9%)
Mediaset, utile netto su del 29,3%
Dividendo di 0,35 euro per azione. Raccolta a +7% in Italia
DI
Pagina a cura
MARCO A. CAPISANI
l gruppo Mediaset archivia il
2010 con ricavi netti su del
10,5% pari a quasi 4,3 miliardi di euro e, in particolare, con una raccolta pubblicitaria
in Italia da 2,9 miliardi di euro
(+7%). L’utile netto cresce del
29,3% a quota 352,2 milioni di
euro. La media company propone anche la distribuzione di una
cedola di 0,35 euro per azione. Il
dividendo era stato nel 2009 di
0,22 euro per azione. Sono questi i dati principali del bilancio di
fine esercizio così come approvati
ieri dal consiglio di amministrazione riunito sotto la presidenza
di Fedele Confalonieri. Il cda
ha provveduto anche a nominare nuovo consigliere Michele
Perini, in sostituzione di Luigi
Fausti. Ieri, il titolo ha chiuso la
giornata in Piazza Affari a 4,504
euro, in calo dello 0,27%.
Sempre a livello consolidato,
il risultato operativo è di 815,5
milioni di euro, in aumento del
35,6%, mentre la redditività
operativa cresce del 19% rispetto al +15,5% registrato nel 2009.
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I
Senza considerare l’impatto della svalutazione e degli ammortamenti del goodwill relativi a
Endemol, invece, l’utile sarebbe
stato di 431,6 milioni euro (contro i 326,7 milioni nel 2009).
Passa infine da -1.552 milioni
di euro fino a -1.590,2 milioni
di euro la posizione finanziaria
netta, tenendo conto anche degli
«esborsi di cassa pari
a 255,8 milioni di
euro», fanno sapere dal gruppo
guidato dal vicepresidente Pier
Silvio Berlusconi, «sostenuti
dal gruppo per
finanziare, per la
propria quota
di competenza, le
acquisiPier Silvio
zioni efBerlusconi
fettuate
da Telecinco».
Il gruppo
di Cologno
Monzese, alle
porte di Milano, ritiene che
«la ripresa economica internazionale appare ancora incerta e Italia e Spagna risultano tra i paesi
dell’area euro per i quali anche
nel 2011 è prevista una crescita
ancora estremamente contenuta». La pubblicità tricolore risente, nei primi mesi del 2011, «del
progressivo rallentamento che
aveva caratterizzato gli ultimi
mesi dell’esercizio precedente,
mentre le previsioni per la seconda parte dell’anno indicano
un miglioramento del clima macroeconomico e di conseguenza
anche del mercato pubblicitario.
In tale contesto, il gruppo perseguirà anche nel 2011 l’obiettivo di consolidare le
proprie quote di
mercato».
Q u a n t o
all’oramai
strutturale
fenomeno
d e l l a
fram-
mentazione degli ascolti, aggiungono da Cologno Monzese,
il gruppo ha pianificato «un rafforzamento dei palinsesti delle
reti generaliste e dell’offerta
multicanale in chiaro, puntando a conseguire su base annua
un ulteriore miglioramento dei
propri ricavi pubblicitari televisivi». In Spagna invece, Telecinco, attraverso l’integrazione con
Cuatro, punterà a ottenere un ulteriore incremento della propria
quota di mercato sia in termini di
ascolto sia di raccolta pubblicitaria. Nel 2011 la contribuzione di
Telecinco ai risultati economici
consolidati sconterà, tuttavia, la
diluizione della quota di controllo
del gruppo o avvenuta al termine
dello scorso esercizio.
«Tenuto conto di tali premesse, del prevedibile miglioramento
del risultato delle partecipazioni
e delle quote di ammortamento
definitive delle acquisizioni di
Cuatro e Digital Plus», concludono da Mediaset, «il gruppo punta a conseguire per l’esercizio in
corso un incremento del risultato
netto consolidato rispetto a quello ottenuto nel 2010».
Considerando solo il merca-
I dati Nielsen sugli investimenti in comunicazione. Stampa -7,2%, direct mail +11,6%
Pubblicità, gennaio frena a -0,1%
Tv +1,6%, radio +0,3%, web +13,9%
N
iente botto d’inizio
anno per gli investimenti pubblicitari
dopo il primo mese
del 2011: a gennaio il mercato
chiude limando il -0,1%. Una
frenata dovuta alla televisione che cresce di un contenuto
+1,6%, rispetto alla chiusura
del 2010 su del 6%, mentre la
stampa continua ad affrontare
un periodo di difficoltà e solo
web e direct mail mantengono
una crescita a due numeri.
«Già da questo primo mese
emerge come il 2011 sarà molto
difficile da decifrare», sottolineano da Nielsen company che monitora il mercato pubblicitario.
«Nel primo scorcio dell’anno le
aziende hanno mostrato molta
più cautela rispetto alla seconda
parte del 2010 e le notizie provenienti dall’estero potrebbero
avere degli effetti negativi nel
corso dell’anno. Ma, parallelamente, il mondo dei media continua a essere in grande fermento:
grazie allo switch off del segnale
analogico in altre regioni, aumenterà il peso delle emittenti
trasmesse in digitale terrestre»,
che da quest’anno saranno rilevate da Nielsen.
Su 562,9 milioni di euro
(-0,1%) investiti complessivamente in pubblicità alla tv vanno 340,6 milioni (+1,6%) e, in
particolare, Mediaset ne attira
Così la raccolta sui diversi mezzi
2010 Gennaio
563.282
2011 Gennaio
562.891
Var. %
-0,1
TV (Elaborazioni emittenti ItaliaOggi)
RAI
MEDIASET
LA7
MTV
DEEJAY TV
TV SATELLITARI
335.239
86.106
214.020
8.970
6.003
420
19.720
340.550
82.615
222.170
11.695
6.122
538
17.410
1,6
-4,1
3,8
30,4
2
28
-11,7
STAMPA
QUOTIDIANI (senza Free/Pay Press)
Comm.Nazionale (*)
Comm.Locale (Fonte Fcp)
Rubricata + Di Servizio (Fonte Fcp)
QUOTIDIANI FREE/PAYPRESS (*)
Comm.Nazionale
Comm.Locale
Rubricata + Di Servizio
PERIODICI (*)
RADIO
Tabellare
Extra Tabellare (Fonte Fcp-AssoRadio)
INTERNET (Fonte: FCP-AssoInternet)
DIRECT MAIL (Fonte: Poste Italiane)
CINEMA (**)
OUTDOOR (Fonte: Audiposter)
TRANSIT
CARDS
OUT OF HOME TV
132.442
91.688
41.781
27.567
22.340
6.389
4.684
1.540
165
34.365
23.568
21.971
1.597
18.262
37.417
2.895
6.704
5.945
262
549
122.972
87.854
39.939
25.572
22.343
2.610
1.970
618
22
32.508
23.648
22.431
1.217
20.799
41.773
1.660
5.001
5.728
271
489
-7,2
-4,2
-4,4
-7,2
0,0
-59,1
-57,9
-59,9
-86,7
-5,4
0,3
2,1
-23,8
13,9
11,6
-42,7
-25,4
-3,7
3,4
-10,9
TOTALE PUBBLICITÀ
4KAD= =C9:FI9K= <9 /A=CJ=E .=<A9 3=J=9I;@ ,EM=JKAD=EKA GL::CA;AK9IA AE DA?CA9A9 <A =LIF% -!LEAM=IJF <A IA>=IAD=EKF Q HL=CCF <=A D=PPA IAC=M9KA <9 /A=CJ=E
"
2605,),'/A = 1*3,0),(,& -= =C9:FI9PAFEA JFEF =>>=KKL9K= ;FE AC ;FEKIA:LKF <A +(1$'4402605,),'/, = +(1$'4401*3,0),(,
""
3'),0& -= =C9:FI9PAFEA JFEF =>>=KKL9K= ;FE AC ;FEKIA:LKF <A +(1 $'4403'),0 """ 57& (FDGI=E<= 9E;@= C= IAC=M9PAFEA I=C9KAM= 9A D9I;@A 4BO# +FN = 5M )A?AK9CA K=II=JKIA
222
2 mln (+3
8%) la Rai 82,6
82 6
222,2
(+3,8%),
mln (-4,1%) e il satellite 17,4
mln (-11,7%). Seguono La7 con
11,7 milioni (+30,4%), Mtv con
6,1 mln (+2%) e Deejay tv con
538 mila euro (+28%).
Decisamente al rialzo il web
col +13,9%,
+13 9% così come il direct
mail (+11,6%) mentre la radio
(+0,3%), uno dei mezzi più in
salute degli ultimi anni, apre il
2011 in sostanziale pareggio.
Segno negativo per la stampa
(-7,2%), con i quotidiani che a
gennaio hanno perso il 4,2%,
4 2% i
periodici il 5,4% mentre la free
press va giù a -59,1%. Variazioni
negative per tutti gli altri mezzi,
eccezion fatta per le card (su del
3,4%).
to italiano, infine, i ricavi netti
sono cresciuti del 6,5% e sono
pari a 3,4 miliardi di euro, con
una raccolta pubblicitaria a
+4,8% che passa da 2,6 miliardi circa intorno ai 2,8 miliardi
di euro se si considerano solo le
tre reti generaliste. Le inserzioni valgono 2,9 miliardi (+7%),
includendo anche canali digitali
free, pay portale web. Mediaset
Premium ha garantito un fatturato di 700,4 milioni (+24,9%),
consentendo il raggiungimento
del break even operativo. Il risultato operativo è pari a 596,1
milioni (+24,5%), l’utile netto a
350,1 mln (+30,1%).
In Spagna, di contro, il fatturato del gruppo Telecinco tocca quota 855,1 milioni di euro
(+30,3%) con una raccolta da
834,9 milioni, su del 34,8%. Il
risultato operativo è di 219,4
milioni (+78,7%), l’utile netto di
70,5 mln (+45,7%).
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SECOLO D’ITALIA
Perina fuori,
alla direzione
c’è solo Lanna
Non c’è nessun direttore
politico in arrivo al Secolo d’Italia. Almeno per il
momento, per sostituire
Flavia Perina esonerata
dal cda rimane solo il direttore responsabile Luciano Lanna.
La decisione dell’esonero
è stata annunciata, ufficialmente ieri, con una
lettera firmata dal presidente del consiglio di
amministrazione Giuseppe Valentino e indirizzata
alla stessa Perina, giornalista che è approdata
al Secolo nel 1990 con la
qualifica di caporedattore, proveniente da Telemontecarlo.
Oltre alla nomina comunque attesa di un nuovo direttore politico, al Secolo
d’Italia si attende la definizione di un nuovo piano
editoriale di sviluppo per
riportare il giornale in
utile, dopo una perdita a
fine 2010 che ha raggiunto
quota 600 mila euro (già
ripianata dal nuovo cda).
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18
Mercoledì 23 Marzo 2011
UN PROFESSIONISTA AL GIORNO
La carriera, i gusti e le passioni di Luca Colombo, country manager di Facebook Italia
Vivere sul ilo del digitale
Amo da sempre la tecnologia: è il motore del nostro futuro
Il tempo libero? Tra letture leggere, basket e famiglia
DI
CARLO ARCARI
alla cassoeula a Facebook, spinto dalla passione per la tecnologia
e dalla curiosità per l’innovazione. Tra questi due estremi che
toccano da un lato la cucina tradizionale della natia Brianza,
e dall’altro il suo lavoro che oggi lo impegna a gestire in prima
linea il più straordinario fenomeno sociale e tecnologico dei nostri tempi,
c’è tutta la carriera di un giovane professionista dell’hi-tech.
Luca Colombo, 40 anni, nuovo country manager di Facebook in Italia,
da pochi mesi è responsabile della pianificazione e gestione delle attività
per il mercato italiano del social network che conta più di 600 milioni di
utenti a livello mondiale, di cui 19 milioni nel nostro paese. Inutile dire
che è molto orgoglioso e impaziente di misurarsi con questa sfida. «Sono
affascinato da questa opportunità che mi permette professionalmente e
personalmente di imparare a gestire la complessità di nuovi modelli
di business che Facebook crea continuamente nella sua interazione
con la vita delle persone che lo animano», afferma.
La sua formazione scolastica è iniziata con i salesiani e si è
conclusa con la laurea in ingegneria elettronica al Politecnico
di Milano. «Mi sono laureato con il massimo dei voti in 5 anni
nel 1995», dice Colombo, «la mia famiglia ha fatto sacrifici per
farmi studiare e ho deciso di concentrarmi sullo studio per non
perdere tempo. Subito dopo sono entrato in Mondadori informatica education, una divisione del gruppo editoriale che formava
i professionisti dell’It. Per cinque anni mi sono occupato di
organizzare corsi e conferenze e dell’editoria specializzata. Poi
nel 2000, quando occupavo la carica di business development
manager, sono passato in Microsoft come account executive
di Msn per lo sviluppo delle attività di vendita e sono entrato
a contatto con il mondo online». Dal 2001 al 2008 Colombo è
passato da responsabile business development a direttore marketing per la divisione online fino ad assumere il ruolo di sales
advertising director all’interno della divisione consumer&online
dove ha gestito e guidato la strategia di Microsoft advertising,
la concessionaria di pubblicità di Microsoft Italia.
«Il filo conduttore del percorso è la tecnologia digitale che è
sempre stata la mia passione e che credo rappresenti il motore del
nostro futuro», osserva il manager. «Oggi sono entusiasta di stare
in Facebook, un’azienda che ha sviluppato un forte cambiamento
a livello globale nelle modalità di comunicazione e interazione tra
le persone. L’utilizzo sempre più frequente della piattaforma da
parte di centinaia di milioni di persone nel mondo, la rende uno
strumento di marketing unico per comunicare direttamente con
target specifici in modo semplice, diretto e coinvolgente. Il dato
che mi colpisce non è tanto il numero delle persone che lo usano,
ma l’intensità con la quale lo fanno. Sono 12 milioni gli italiani
che si connettono a Facebook tutti i giorni».
Sposato, con due figli, Colombo è un grande appassionato di sport
e viaggi oltre che di hi-tech. «Fino a 17 anni ho praticato il nuoto
a liv
livello agonistico, un impegno quotidiano di allenamenti (due ore al
gi
giorno per 11 mesi l’anno). Non ho mai fatto gare di livello nazionale,
ma il nuoto è una disciplina che mi ha formato il carattere in termini di
costanza e tenacia». A 20 anni ha cominciato a giocare a basket, sempre
a livello agonistico, arrivando a militare in Promozione e oggi continua a
praticare questo sport in una squadra amatoriale brianzola. Nel weekend,
appena può, se ne va con la famiglia a Celle Ligure dove ha una casa.
La sua automobile è una Mercedes Classe B e l’ha scelta perché la
considera un mix ben riuscito di tecnologia innovativa, bassi consumi,
design ed estetica. Per lo stile dice di non disdegnare l’eleganza, ma se
può evita di mettersi la cravatta. «Sono molto felice di stare in un’azienda
dove lo stile informale è la regola», sostiene il numero uno di Facebook
Italia. Non segue nessun brand in particolare ma cerca di volta in volta e
sceglie il miglior binomio tra qualità e prezzo. «L’unico capo che mi piace
indossare e che preferisco comprare sono le camicie no iron (quelle che
non si stirano, ndr)».
Le sue letture sono di due tipi: i romanzi, letture leggere e di evasione,
confinati al periodo delle vacanze estive e il libri di marketing e managemet inerenti al suo lavoro nel resto dell’anno. «Sto rileggendo in questi
giorni Good to Great di Jim Collins, che risponde alla domanda cruciale:
può una buona azienda diventare una grande azienda e, se sì, come?».
Colombo non beve vino perché è astemio, ma la cucina tradizionale
della sua terra è quella che preferisce. Il piatto che la rappresenta è
ovviamente il top della scienza gastronomica brianzola. «La cassoeula
come la prepara mia mamma», conferma, «classica, ma senza le cotenne, solo con verze gelate e le costine di maiale». Come faccia a
gustarla senza berci su almeno un buon bicchiere di Barbera
resta un mistero.
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D
nome
Luca Colombo
nato a
Monza
il
23 maggio 1970
professione
country manager
di Facebook Italia
Lo sport
Fino a 17 anni ho
praticato il nuoto
agonistico. A 20 anni
sono passato al basket,
giocando anche in Prima
Divisione
Lo stile
No
Non disdegno l’eleganza ma
sono felice di lavorare in
un
un’azienda dove l’informale
è la regola. L’unico capo
cche amo comprare sono le
camicie no iron
Le letture
Durante le vacanze
preferisco quelle leggere
e di evasione. Nel resto
dell’anno leggo libri di
marketing e management.
Sul comodino ora ho Good
to Great di Jim Collins
La cucina
Prediligo i piatti
tradizionali della Brianza,
tra
con la cassoeula classica
in testa
L’auto
Guido una Mercedes Classe B: è un mix ben riuscito di
tecnologia innovativa, bassi consumi, design ed estetica
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