19 Giovedì 24 Aprile 2014 Marketing Oggi in edicola con IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ I dati Socialbakers incoronano il discount Lidl come più seguito d’Europa: ha 10 mln di fan La gdo social quanto una griffe Facebook prescelto per nuovi prodotti e per coinvolgere i clienti http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI FRANCESCA SOTTILARO milioni di fan sono quelli da marchio di lusso e di moda, ma per una volta sotto i riflettori di brand della gdo più seguito sul social network per eccellenza c’è un supermercato discount che usa Facebook per veicolare prodotti e coinvolgere i clienti nelle molteplici attività, dai viaggi alle ricette di cucina. Si tratta di Lidl il grossista tedesco nato negli anni 30 per poi espandersi in patria e in tutta Europa dagli anni 90 dove oggi colleziona 10,2 milioni di like sul social network californiano e centinaia di negozi (oltre 500 solo in Italia). I dati dell’agenzia Socialbakers, che ha monitorato su Facebook l’attività dei maggiori marchi della grande distribuzione europea (tra il 1° luglio 2013 e febbraio 2014) pone l’insegna tedesca saldamente in testa davanti a più blasonati competitor: i francesi di Carrefour si fermano a 6,2 mln di fan, il colosso inglese Tesco a 4,4 mln, Decathlon vale 3,7 mln di like, MediaMarkt 3,6 milioni e poi ci sono i meno noti qui in Italia Aldi, Asda, infine il gruppo Spar e Sansbury, che superano o stanno attorno al milione di like. I La notizia fatta propria dalla fanpage italiana del discount tedesco (che conta nella Penisola 751 mila fan secondo rilevazioni del tardo pomeriggio di ieri) segna un punto di demarcazione importante per la grande distribuzione e l’uso dei social network, considerati spesso più un feudo dell’abbigliamento o in generale dei marchi di moda, da Levi’s (21 milioni di fan) al «caso» Burberry, 17 milioni di seguaci, per arrivare alle pagine di Armani o Prada che superano rispettivamente i 6,1 mln e i 3,2 mln di like mostrando prodotti o sfilate. Il gigante tedesco Lidl ha fatto partire nel 2011 la sua rivoluzione digitale e oggi conta 26 pagine Facebook in Europa con un indice di penetrazione per il brand del 5.9%. Le attività social Le catene europee più seguite su Facebook Così i «like» in Italia Lidl 751.897 751 897 Media World 736.867 Conad Bene Insieme 88.436 Coop 11.636 Esselunga 7.834 Fonte: elaborazione ItaliaOggi su dati Facebook Dati in numero di fan. Fonte: elaborazione ItaliaOggi su dati Socialbakers media rinforzate da settembre 2011 hanno riguardato setti paesi pilota (Regno Unito, Spagna, Irlanda, Olanda , Croazia, Romania e Finlandia) e dopo tre anni Lidl è risultato su Facebook il retailer numero uno nell’alimentare in Europa e numero due a livello mondiale. Lo studio Socialbakers mostra infatti che la catena ha anche il maggior numero di interazioni con i clienti, e risponde al maggior numero di messaggi. «In due anni e mezzo Facebook è diventata una piattaforma molto im- La celebrazione dei 10 milioni di fan sulla pagina Facebook di Lidl Italia portante per le comunicazioni aziendali di Lidl», ha spiegato sulla rete Andreas Brückner, amministratore delegato della principale agenzia di social media Mrm Worldwide (gruppo McCann). «Questo successo è dovuto a una strate- Easyjet porta in volo Shakespeare con recite a bordo verso Verona EasyJet ha celebrato ieri il 450° anniversario di Shakespeare con una performance teatrale in volo, un modo alternativo per far partecipare i viaggiatori a un evento culturale. La performance da Guinness dei primati ha previsto la messa in scena a 37 mila piedi delle opere chiave del drammaturgo a bordo del volo diretto da Londra Gatwick a Verona, città simbolo dell’amore eterno narrato dal poeta inglese. Gli interpreti della Reduced Shakespeare Company (nella foto) hanno rappresentato in un’ora una versione ridotta della raccolta di Shakespeare di fronte ai passeggeri del volo, partito ieri alle ore 10.20 dalla capitale inglese. L’iniziativa fa parte di una più ampia campagna volta a proclamare il 23 aprile Giornata Nazionale di Shakespeare (Shakespeare Day) nel calendario britannico. Secondo l’agenzia governativa per il so- stegno al turismo Visit Britain William Shakespeare è il poeta più rappresentativo del patrimonio culturale inglese, che si attesta fattore chiave per il turismo nel Regno Unito. Per questo motivo easyJet ha voluto farsi portavoce della campagna, portando avanti una serie di attività della durata di un mese per promuovere i migliori luoghi shakespeariani, oltre a organizzare performance gratuite delle opere dell’artista presso i banchi check-in degli aeroporti. gia coerente dell’insegna e alla professionalità con cui ha rivendicato il tema dei social media. Invece di utilizzare questo canale semplicemente per comunicare campagne pubblicitarie, Lidl parla con i propri clienti in modo aperto e trasparente attraverso il dialogo. In tal modo, accanto ai concorsi e gare tradizionali, incoraggia attivamente i fan che sono attivamente coinvolti nella fformazione della gamma di prodotti e in alcuni paesi sono stati in grado di decidere quali articoli dovessero andare in offerta speciale in un negozio». Nella Penisola l’azienda, ha annunciato nel 2013 un h piano quinquennale di investimenti da 500 milioni v di euro destinati al rinnovamento della rete di nev gozi e dei format di vendita oltreché alla comunicazione. I 751 mila seguaci della fanpage di Lidl Italia pongono ll’insegna in vantaggio anche su quelle più note che hanno una pagina Facebook tricolorre: secondo una rilevazione IItaliaOggi Media World era ieri a 736.867 likes, Conad i Bene Insieme a quota 88 B mila fan, la pagina ufficiale di Coop a 11 mila likes, Esselunga a oltre 7 mila. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 Giovedì 24 Aprile 2014 MARKETING La strategia in Europa e in Italia dell’azienda Usa specializzata in assicurazioni dei prodotti Assurant ora protegge i telefonini Dai danni accidentali al furto, programmi a misura di cliente DI IRENE GREGUOLI VENINI ssurant punta sulle assicurazioni dedicate al mondo dei dispositivi mobili, con programmi di protezione per smartphone, tablet e cellulari messi a punto in base alle diverse esigenze dei partner commerciali, lavorando sia con gli operatori telefonici sia con le catene di elettronica di consumo. Una strategia che l’azienda statunitense, che fattura globalmente 9 miliardi di dollari (6,5 miliardi di euro) per un totale di 100 milioni di clienti, ha potenziato a livello europeo con la recente acquisizione da Phones 4u Finance plc di Lifestyle Services Group (specializzata in assicurazioni nel campo della telefonia), per 160 milioni di dollari (oltre 116 milioni di euro). Assurant è presente in Italia (e nel Vecchio continente) con la divisione Solutions, che opera sia nell’ambito dell’estensione della garanzia sui beni durevoli di con- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A sumo (per esempio elettrodomestici), sia nel settore dei programmi di protezione sui dispositivi mobili. Negli Stati Uniti sono attive anche le divisioni «Specialty Property», «Assurant Health» e «Assurant Employee Benefits». «L’acquisizione di Lifestyle Services Group conferma che la strategia futura passa attraverso i programmi per la telefonia mobile, dato che si tratta da un’azienda leader in questo mercato che ci dà maggiore credibilità e portata a livello europeo», spiega Marco Prada, managing director di Assurant Solutions Italia. «LSG conta infatti su 8 milioni di clienti, che vengono sia dal mondo bancario, i ovvero i programmi di protezione canalizzati attraverso i conti correnti premium, sia dalla telefonia tradizionale». Quello delle assicurazioni legate l t a telefonini, t l f i i smartphot h ne e tablet «è un mercato che va in modo diverso a seconda dei paesi: nel Regno Unito per esempio è molto più maturo rispetto all’Italia, dove solo CANALE 27 Canale 55 7.00 9.05 10.30 11.00 12.40 13.40 16.00 16.30 17.00 20.40 22.30 Caffè Affari Primo Tempo - Attualità Il Tg della Convenienza I Vostri Soldi - Serie TV BasketMania Distretto di Polizia - Serie TV Serie 2 Ep. 1 e 2 Tg Giorno Tg Sport Bellessere Di C. Toscano Distretto di Polizia Stagione 2 Ep. 3 e 4 Lo Schiaffo di M. Gaiazzi Canale 56 Design&Living Il gusto del Made in Italy Top Lot Le aste in diretta Ride&Drive Tutte le novità per un viaggio straordinario My Tech La tecnologia utile di tutti i giorni Tempo di Lusso Vivere e conoscere ciò che fa la differenza Sapori&Profumi Ecco le eccellenze culinarie Art TV Il mondo dell’arte Class Life 7 Il meglio del lifestyle 8.00 Class Horse Tg 9.10 Special Class: Ludo Philippaerts “Come lavorare un cavallo” 11.00 Class Horse TV Live 11.30 Special Class: L’umiltà di un Campione “Cassio Rivetti si racconta” 12.00 Class Horse Tg 13.40 Special Class: Rendez Vous avec Botsy “Il campione si racconta ai nostri microfoni” 17.10 Class Horse TV Live 19.30 Special Class: Helen Langehanenberg “Intervista alla campionessa uscente” 20.00 Special Class: Edwina at the Mirror “La donna dei record si racconta” 21.50 Spruce Meadows 2013 “ATCO Power Queen Elisabeth II Cup” 23.50 Class Horse Tg www.radioclassica.com A partire dalle 7: Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti Ladies Fashion Dream Breakout Models Milano Il docu-reality sulla vita e la moda delle modelle Models New York Il docu-reality sulla vita e la moda delle modelle Hair Secret © Riproduzione riservata BREVI I PROGRAMMI TV E RADIO DI CLASS EDITORI 7.00 Caffè Affari 10.00 Linea Mercati Mattina 11.10 Trading Room 11.30 ETF Commodities 12.20 Analisi Tecnica Ospite F. Tenini (MF Milano Finanza) 14.30 Bussola Economica 15.00 Linea Mercati Wall Street 17.00 Alert Mercati 17.30 Linea Mercati Pomeriggio 18.00 Report - Il Tg della Finanza Ospiti F. Fonzi(Credit Suisse) G. Di Taranto (Economista) G. Barba Navaretti (Un. Statale di Milano) 19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile 21.00 La Stanza dei Bottoni Di S. Luciano 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi Tg il 4% degli utilizzatori di dispositivi mobili ha un d programma di protezione; p il 67% di quelli che hanno sottoscritto un’assicuraso zione in questo campo ha zi però pe una propensione a rinnovarla. Nella Penisola ri c’è molto potenziale», continua Prada. «Lavoriamo ti nell’ambito dei retailer, n dei de produttori e in quello degli operatori telefonici, de presidiando il mercato dei i beni durevoli, bianchi, bruni e grigi dove rientra anche la telefonia mobile. Bisogna comunque tenere presente che circa due terzi dei device mo- bili viene comprato attraverso il mondo delle insegne di elettronica di consumo». Per questo Assurant Solutions ritaglia le proposte in base alle caratteristiche del canale distributivo e a seconda delle esigenze dei clienti dei partner commerciali. «I nostri programmi possono essere tarati nelle loro componenti, sia a livello di contenuti, sia a livello di servizio», spiega il manager. «Per quanto riguarda i contenuti possono essere incluse coperture come il danno dello schermo, danni accidentali in generale e da ossidazione, fino al furto, lo smarrimento e il rimborso delle chiamate fraudolente. Poi ci sono componenti che si possono abbinare come il back up dei dati o meccanismi per cancellare i dati sensibili presenti sul telefono in caso di furto, ma anche applicazioni specifiche per ottimizzare il sistema. Dalle varie combinazioni di tutti questi fattori risultano programmi con prezzi diversi». 7.00 Onda del Mattino 9.00 Apertura Piazza Affari 11.00 In Cuffia Le novità discografiche 15.30 L’Apertura di Wall Street 16.00 Top 10 I migliori dischi del momento 17.30 Chiusura Piazza Affari e Borse Europee 18.00 Acquarello Show Rubrica di Jazz 18.30 Punto Piazza Affari 19.00 Tutorial Tutto sulla musica 21.00 In Cuffia Le novità discografiche 23.00 Tutorial Tutto sulla musica 00.00 Onda della Notte NeroGiardini, nuovo monomarca a Marghera. NeroGiardini prosegue la sua espansione retail inaugurando un punto vendita monomarca a Marghera (in provincia di Venezia), all’interno del Centro commerciale Nave De Vero, il nuovo mall che ha aperto lo scorso 16 aprile. A poche settimane dall’apertura del Italia 80 punti vendita monomarca, 50 in franchising, 300 shop in shop e circa 1.000 clienti multimarca. Primi sui Motori e Triboo Media, intesa per le pmi. Primi sui Motori, attiva in Italia nei servizi di digital marketing e posizionamento sui motori di ricerca (Seo), e Triboo Media, azienda specializzata nella pubblicità online, hanno siglato un accordo in esclusiva che permetterà la vendita dei servizi locali di Il nuovo monomarca Triboo MeNeroGiardini di Marghera dia da parte di Primi sui Motori. All’interno di monomarca di Marcianise (in provincia di Caserta), Leonardo.it, property editoriale di Triboo Media, quella di Marghera è la verrà realizzata per Primi 26esima vetrina di proprietà a insegna NeroGiardini, sui Motori e in esclusiva sul mercato delle piccole che va ad aggiungersi ai medie imprese la directory 30 negozi in franchising e aziende.leonardo.it che, ai 55 shop in shop. Guidata da Enrico Bracalente, attraverso la geolocalizzazione regionale, consenl’azienda si prepara entro tirà alle pmi di accedere il primo semestre 2014 ad a servizi display (banner) inaugurare anche altri due e directory fino ad oggi punti vendita monomardisponibile solo per le ca in Italia. La politica grandi aziende. Il portale di espansione del brand Leonardo.it offre a oggi 15 marchigiano punta, entro canali tematici. il 2018, a raggiungere in 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 24 Aprile 2014 MEDIA 21 2 Botta e risposta fra direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e governo sugli annunci solo online Avvisi legali, colpo ai giornali Solo l’1% degli interessati oggi li legge su internet DI MARCO LIVI n colpo micidiale, forse mortale, al mondo dei giornali». Così il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso, ha defi nito il progetto del governo Renzi di far pubblicare solo su internet tutti gli annunci di gare d’appalto e aste giudiziarie da parte di enti pubblici e tribunali, che rientrano fra i cosiddetti avvisi legali. De Tomaso ha scritto ben due editoriali per parlare dell’iniziativa sul suo giornale, sabato e martedì scorsi, e ieri è tornato sul tema per ribadire le ragioni della Gazzetta così come dell’intero mondo dei quotidiani italiani in risposta a una lettera del sottosegretario all’editoria, Luca Lotti. Per il sottosegretario, infatti, l’obbligo di pubblicazione sui giornali è «incomprensibile balzello» per chi vince le gare. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it «U Nell’articolo di martedì scorso, il direttore spiegava che un intervento come quello annunciato mette in pericolo il futuro della libera informazione, ma soprattutto che a oggi solo l’1% dei soggetti interessati alle gare e alle aste si informa su internet, il resto preferisce ancora i giornali. Non si tratta, perciò, di un provvedimento richiesto dal mercato, ma di un «editto». «Potrebbe darsi che tra vent’anni il tipo di informazione legato a gare d’appalto e aste giudiziarie si trasferirà prevalentemente su internet o su altri strumenti comunicativi», ha scritto nell’editoriale, «ma dovrà essere il mercato a stabilirlo, non un principe o un principino a caccia di risorse pubbliche». La pubblicazione sul web, poi, signifi ca concedere a qualcuno il potere di stabilire la durata della sopravvivenza di un annuncio, dando il via libera alla tentazione di ridurre al minimo l’esposizione nel caso di affari lucrosi che si vogliano conservare per un ristretto «club di selezionati». Senza contare che a fronte di un risparmio stimato in un centinaio di milioni, lo stato potrebbe essere costretto a sborsare «fior di milioni» a sostegno di nuovi disoccupati e cassintegrati nell’editoria. Nella lettera pubblicata ieri, Lotti ha ribadito che se l’obiettivo della norma è la diffusione degli avvisi e delle gare, «oggi questa è ampiamente garantita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (che resta lo strumento ufficiale di lavoro per le aziende) e dal web, molto più frequentato degli stessi quotidiani». Per il sottosegretario sarebbe sbagliato difendere e conservare «norme settoriali anacronistiche solo perché “rappresentano una forma indiretta di sostegno all’editoria”» che peserebbe sui vincitori delle gare pubbliche. Per il settore, invece, esistono fondi e misure specifici. La sfida del governo a questo settore, ha aggiunto Lotti, «è quella dell’innovazione piuttosto che quella dell’assistenza». Ecco invece la risposta di De Tomaso: Illustre Sottosegretario, grazie per la tempestiva risposta. Ma i nostri dubbi restano immutati. 1) I numeri dicono tutt’altro: in materia di gare d’appalto e di aste giudiziarie, Luca Lotti gli gl annunci più seguiti sono di se gran lunga quelli sui giorqu nali. na Il che costituisce di per st sé garanzia di maggiore tram sparenza. sp 2) Non si comprende percom ché queste norme settoriali, come Lei scrive, rappresentino una forma indiretta di sostegno all’editoria. Se così fosse la pubblicazione degli annunci di gare d’appalto e aste giudiziarie sarebbe Charter vuole 4 milioni di clienti via cavo Comcast una pratica sconosciuta all’estero, dove non ci sono aiuti all’editoria. Invece, la pubblicazione di questi annunci non è altro che informazione di servizio. Certo, porta denaro nei bilanci dei giornali. Ma meglio questo tipo di finanziamento degli incentivi elargiti dai governi del momento. I soldi provenienti da appalti e gare non sono un regalo alle aziende editoriali, ma il pagamento di un servizio. Togliere queste risorse ai giornali in cambio di aiuti pubblici sarebbe come togliere una commessa a un’azienda con la prospettiva o la promessa che poi arriverà la cassa integrazione. 3) Lei, caro Sottosegretario Lotti, ricorda le misure d’aiuto all’editoria, di cui beneficiano anche organi di partito e, ci consenta, fogli semiclandestini. Molto più logico e trasparente, insistiamo, contare su voci come quelle che il governo ha deciso di eliminare. 4) Lei lancia a tutte le imprese editoriali la sfida dell’innovazione piuttosto che quella dell’assistenza. Ok. Lei sfonda una porta aperta. Ricordiamo, a proposito di assistenza, che la Gazzetta è una testata indipendente che non percepisce i contributi pubblici previsti dalla legge n. 250/90. 5) I giornali vivono un momento assai difficile. Hanno la necessità e il dovere di adattarsi alle nuove tecnologie. Proprio per questa ragione, risulta incomprensibile il varo di una misura che va a colpire anche o soprattutto i progetti di riorganizzazione aziendale e di ammodernamento tecnologico. ® Riproduzione riservata Usa, online i titoli pagati dalla pubblicità Aol, film gratis con Miramax F Charter Communications sta trattando con Comcast per l’acquisto di 4 milioni di abbonati alla tv via cavo statunitense. Le trattative secondo il Wall Street Journal sarebbero in fase avanzata e dipenderanno da quando si completerà il processo di acquisizione da 45 miliardi di dollari della Time Warner Cable da parte di Comcast. Quest’ultima aveva infatti già annunciato che avrebbe ceduto almeno 3 milioni di abbonati in modo tale che la propria quota nel mercato della pay tv non crescesse oltre il 30%. Se l’affare andrà in porto, Charter raddoppierà i propri abbonati video arrivando a 8 milioni, diventando il secondo maggiore operatore via cavo degli Stati Uniti. L’investimento dovrebbe essere di 18 miliardi di dollari. Non è la prima volta che le due società cercano di concludere un accordo: prima che Comcast corresse da sola per Time Warner Cable, aveva cercato insieme con Charter di trovare il modo di concorrere insieme per l’acquisto per poi spartirsi la preda, ma poi non se ne fece niente. In questo caso, però, un accordo permetterebbe a Comcast di superare eventuali ostacoli da parte delle autorità nell’approvazione della scalata a Time Warner Cable. ilm gratis via inter- pensato ai film. L’obiettivo è ovviamente di net. È la nuova mossa di Aol, per il momento guadagnare vendendo pubbliriservata agli utenti cità, anche se l’assicurazione è americani, nella lotta per af- che sarà rispettata la visione e fermarsi nel mercato dei video non ci sarà una trasmissione online. La internet media com- troppo aggressiva degli spot. pany ha infatti stretto un ac- L’accordo con Miramax, infatcordo con Miramax per poter offrire nel proprio Aol On una selezione di film della casa di produzione in maniera integrale e gratuitamente. Ancora non sono stati resi noti i titoli, ma il catalogo Miramax include film come Pulp Fiction, Chicago, Il paziente inglese, Il diario Il portale video di Aol di Bridget Jones e Spy Kids. Aol On è presente sulle tv connesse, su alcuni uni set ti, non è esclusivo visto che i titoli della casa cinematogratop box e su Xbox 360. Il canale film sarà lanciato il fica sono presenti anche su 30 aprile e avrà a disposizione molte altre piattaforme onlidecine di film a rotazione men- ne, da Netflix ad Amazon, ma sile. Finora nel servizio video sempre a pagamento, mentre di Aol erano presenti soltanto in questo caso dovrebbero ribrevi filmati e clip, ma secondo uscire ad attrarre più utenti il presidente di Aol Video, Ran grazie alla visione free. Aol sta Harnevo, ormai era necessario inoltre trattando con altre case offrire anche contenuti più lun- cinematografiche per ampliare ghi e per questo la società ha i titoli da inserire. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 24 Aprile 2014 MEDIA 23 2 Le tv commerciali spingono per la riscossione nella bolletta elettrica e un tetto alla pubblicità Canone Rai, pressing sul governo Il modello sono Francia e Germania: niente spot dopo le 20 DI CLAUDIO PLAZZOTTA e principali tv pubbliche europee hanno ormai regolamentato, e parecchio, gli spazi pubblicitari: in Spagna non ci sono più spot su Tve dal 2010, in Francia dal 2009 niente spot dalle ore 20 alle 6 del mattino su France Télévision, zero pubblicità da sempre alla Bbc in Gran Bretagna, e in Germania, infine, Ard e Zdf non hanno spot dopo le 20 e non possono trasmetterne per più di 20 minuti al giorno, con divieto di interrompere film o eventi sportivi. In Italia, invece, Rai pubblicità ha ancora un peso piuttosto determinante sul mercato pubblicitario, con i 682 milioni di euro incassati nel 2013, ovvero oltre il 10% dell’intera torta. Cui sommare gli 1,76 mld percepiti tramite canone (113,5 euro all’anno). E in questi giorni di dibattito sulle nuove forme di riscossione del canone stesso (da legare alla bolletta elettrica per recuperare l’evasione) c’è, ovviamente, chi propone paletti più strin- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L genti per la parte commerciale della televisione pubblica. Se prima l’unico vero concorrente di Rai era Mediaset, ed era magari necessario controbilanciare il dominio del Biscione (che raccoglie circa 2 miliardi di euro di pubblicità all’anno), ora il mercato si è aperto e ci sono anche gruppi come Sky, La7, Discovery e Mtv che, di pubblicità, ne raccolgono, tutti insieme, circa 650 milioni, ovvero come la Rai. L’azione di lobbing nei palazzi romani da parte di tutte le tv commerciali è quindi abbastanza forte in questi giorni, per convincere il governo Renzi, dopo le elezioni (perché queste manovre non sono propriamente popolari), a adottare un sistema di riscossione del canone come quello francese: la quota è agganciata alla bolletta, si recupera il 30% che attualmente evade, e si incassano così circa 600 milioni di euro in più che andrebbero diretti nelle casse della Rai. A questo punto viale Mazzini partirebbe, all’inizio di ogni anno, con 2,4 miliardi di euro di ricavi certi, da dirottare su programmi e contenuti. E potrebbe anche fare a meno della raccolta pubblicitaria, che, come detto, pesa per circa 680 mln. O, comunque, potrebbe sopportare meglio una eventuale regolamentazione Dal 25 al 27 Aprile vi aspetta a %/*,&0)/& &++& $&-(/*&-& %'(/& ,)/#&(% ()+ $*&/(*-&$$*% ) +%/%0*0&*',% (* &)&+*(* 111!+&-(/*&-&!'., # "*&/(*-* ()++& $&-(/*&-& Via Campo di Carne, 51 Tor S. Lorenzo Ardea - Roma degli spot tipo quelle subite dalla tv pubblica francese o tedesca, costruendo palinsesti meno commerciali ed evitando di produrre trasmissioni che nulla c’entrano col servizio pubblico. Non bisogna però pensare che i 680 milioni di investimenti pubblicitari sottratti alla Rai possano magicamen- te redistribuirsi sugli altri mezzi. Le esperienze francesi, quelle spagnole, e l’economia dei media in genere ci insegnano che questo non accade mai. Le aziende, più semplicemente, investirebbero complessivamente meno in pubblicità televisiva, dedicando, magari, parte del budget a operazioni sui social, dove i costi per contatto sono infinitamente più bassi rispetto alla grande tv generalista. Potrebbe però esserci anche il rischio di un aumento del canone italiano, per adeguarlo a quello di paesi europei dove la pubblicità nei canali di stato è molto limitata: in Francia, per esempio, il canone annuo è di 123 euro, in Gran Bretagna sfiora i 175 euro. Per non parlare della Germania, dove si pagano 215,76 euro ad abitazione o ufficio (a prescindere se si ha o meno una tv o una radio): cifra monstre che porta nelle casse di Zdf e Ard quasi 9 miliardi di euro all’anno. © Riproduzione riservata L’obiettivo da raggiungere entro giugno Netflix, abbonati verso quota 50 mln per esempio, ai 130 milioni di Hbo. Ma intendiamo coletflix punta a rag- mare il gap». Al momento gli abbonagiungere 50 milioni di abbonati en- ti al sistema Netfl ix, negli tro giugno. E dopo Usa e nel mondo, sono ciraver chiuso il primo trime- ca 48 milioni, in crescita di stre 2014 con ricavi per 800 2,3 mln negli Stati Uniti e milioni di euro, su del 36% di 1,8 milioni all’estero. Il rispetto allo stesso periodo del 2013, e utili per 38,3 milioni (erano solo 2,1 milioni un anno fa), stima un secondo trimestre con ricavi a 816 mln Reed Hastings e utili a 50 milioni. «Un report Morgan Stanley di marzo», raccontano il ceo gruppo, come detto, prevede di Netflix, Reed Hastings e di arrivare a quota 50 miil cfo David Wells, «mostra lioni alla fine del secondo che il 17% dei consumato- trimestre 2014. Ma da subiri intervistati percepisce to, però, applicherà un auNetflix come un servizio di mento dei prezzi per i nuovi abbonamento in streaming abbonati: listini da 6,5 o 7,2 che offre la programmazione euro al mese. I vecchi clientelevisiva più originale, se- ti, invece, continueranno a conda solo alla Hbo. Netflix pagare la precedente tariffa a livello mondiale ha ora di 5,8 euro al mese, ferma una base clienti di quasi 50 dal 2010, ovvero da quando milioni di persone, ancora è iniziata l’offerta in streapiuttosto lontani rispetto, ming di Netflix. DI GIACOMO GHILARDI N 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 24 Giovedì 24 Aprile 2014 MEDIA CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA ne, sostenendo che WhatsApp valeva molto di più. Ci sono pochi servizi al mondo che raggiungono così tante persone, sostenne allora Zuckerberg, spiegando le ragioni di quelle che è stata la più grossa acquisizione mai compiuta dal social network. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Facebook studia la piattaforma per la pubblicità sugli smartphone. Secondo il sito ReCode, il social network di Mark Zuckerberg si appresta a lanciare una piattaforma per la pubblicità sui dispositivi mobili (tablet e smartphone) che dovrebbe essere svelata alla conferenza per gli sviluppatori prevista a San Francisco per la fine del mese. Facebook partirà inizialmente insieme con alcuni partner per poi ampliare la platea degli inserzionisti nei mesi successivi grazie a una piattaforma sviluppata al suo interno, anziché acquisire altre società come ha fatto Twitter, che lo scorso autunno ha comprato la società specializzata in vendite pubblicitarie mobile MoPub. Amazon, accordo con Hbo per vedere programmi in streaming. Il gigante dell’e-commerce Amazon ha firmato un accordo con Hbo attraverso il quale potrà trasmettere in esclusiva sul servizio in streaming Amazon Prime alcuni dei programmi classici dell’emittente via cavo americana come I Soprano e The Wire. L’intesa segna la prima volta in cui il colosso del broadcast permette che i suoi show vengano trasmessi in streaming: fino a questo momento infatti Hbo aveva reso disponibili i suoi programmi solo per l’acquisto online attraverso Amazon, iTunes di Apple o Netflix. I video saranno disponibili dal 21 maggio, mentre le serie in prima tv su Hbo (come Girl o Veep) potranno essere visti dagli abbonati al servizio di gruppo di Seattle, stato di Washington, dopo tre anni dalla loro messa in onda. Prime tv renderà disponibili anche le prime stagioni di Boardwalk Empire e True Blood. Inoltre la società guidata da Jeff Bezos ha annunciato che Go, la piattaforma streaming di Hbo, potrà essere vista dagli abbonati di Fire tv entro la fine dell’anno. All’inizio di aprile con un evento a New York Amazon aveva WhatsApp, 500 milioni di utenti attivi. Il servizio gratuito di messaggistica acquistato da Facebook, è arrivato a quota 500 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. L’applicazione, che alla fine di febbraio contava 450 milioni di utenti stimati, è cresciuta ulteriormente grazie alla rapida diffusione in vari Paesi in forte sviluppo, tra cui Brasile, India, Messico e Russia. Sulla sua rete, ha fatto sapere l’azienda, vengono scambiate più di 700 milioni di foto e 100 milioni di video al giorno. Quando a febbraio Mark Zuckerberg ne annunciò l’acquisto per 19 miliardi di dollari, la cifra fece alzare più di un sopracciglio, ma il papà di Facebook difese l’operazio- LA VIGNETTA DEL GIORNO lanciato il suo set-top box per vedere video, programmi e ascoltare musica attraverso la televisione di casa. Google Street View porta indietro nel tempo. Vedere le strade come erano tempo addietro. È la nuova possibilità offerta da Street View di Google Maps con cui gli utenti possono «ritornare» fino al 2007 (quando la mappatura legata a Street View è iniziata) grazie alla nuova icona a forma di orologio. È la prima volta che Google, le cui immagini sono state collezionate da fotocamere montate su apposite vetture che si sono spinte in molti angoli del mondo, mette a disposizione del pubblico più di una versione delle fotografie scattate nel tempo. In pratica si potrà vedere l’evoluzione dei lavori di ricostruzione dopo il terremoto e tsunami del 2011 in Giappone, le varie fasi di costruzione di palazzi come la Freedom Tower a New York o lo stadio a Fortaleza, in Brasile, per i prossimi Mondiali di calcio. L’Ora della Calabria, stop alle pubblicazioni. Il quotidiano L’Ora della Calabria da ieri non è in edicola. Dopo la conclusione dei tre giorni di sciopero proclamati venerdì scorso, il giornale diretto da Luciano Regolo ha cessato ufficialmente le pubblicazioni, come anticipato dal liquidatore Giuseppe Bilotta in una mail spedita alla redazione il 18 aprile. Oscurato anche il sito inter- net del giornale. Il branded reality on air su Italia 2. Dopo un lavoro durato oltre un anno Media Italia porta su Italia 2 La casa degli assi, primo esempio di branded reality. Sarà in onda ogni domenica, a partire dal 27 aprile, alle 22,45 e ha come protagonista le gesta quotidiane di 12 concorrenti impegnati principalmente nel poker sportivo e in altre prove di abilità. Nato da un’idea originale di PokerStars.it, il reality è realizzato dalla casa di produzione Magnolia. Il Festival del giornalismo culturale a Urbino. L’informazione giornalistica sulla cultura, intesa come insieme di notizie su eventi, viaggi, turismo ed enogastronomia, ma anche come suggerimento alla politica per promuovere le risorse del territorio sarà da domani a domenica il tema del secondo Festival del giornalismo culturale, in programma a Urbino. Tra gli ospiti, Beppe Severgnini, Marco Belpoliti e l’editore Giuseppe Laterza. A introdurre i lavori una ricerca in cui si è chiesto agli italiani dove vadano a cercare le informazioni culturali: il 76% degli interpellati lo fa attraverso i notiziari delle tv nazionali, il 64% tramite le trasmissioni di approfondimento della televisione generalista, il 57% su internet, il 56% sui notiziari delle tv locali, il 52% sui canali all news e il 45% sulle pagine culturali dei quotidiani. DIGITALE EXTRATERRESTRE Diario di Myrta Merlino DI L’editoria in Piazza Affari Indice Chiusura Var. % Var. % 30/12/13 FTSE IT ALL SHARE 23.117,72 FTSE IT MEDIA 15.049,24 -1,11 -1,49 14,42 12,32 Titolo Rif. Var. % Var. % 30/12/13 Capitaliz. (mln €) Cairo Communication 6,1100 -1,29 2,60 478,7 Caltagirone Editore 1,2900 -1,00 19,67 161,3 Class Editori 0,3852 -1,76 86,18 40,7 Espresso 1,6100 0,06 18,38 663,3 Il Sole 24 Ore 1,0750 0,84 78,28 46,6 Mediaset 3,8060 -1,91 10,45 4.495,8 Mondadori 1,3450 -2,54 -4,20 331,5 Monrif 0,4250 -0,91 -3,41 63,8 Poligraici Editoriale 0,4099 -0,02 37,09 54,1 Rcs Mediagroup 1,6520 -0,48 25,15 702,0 Seat Pagine Gialle 0,0018 - 5,88 28,9 Telecom Italia Media 0,1330 1,29 5,14 192,4 MASSIMO TOSI Myrta Merlino è una brava giornalista. Da quest’anno copre due ore e mezzo (dalle 11 alle 13,30), ogni mattina, nel palinsesto de La7 con la sua Aria che tira. Un impegno gravoso che l’ha costretta, via via, ad allargare la sua competenza di conduttrice dalla sfera economica (che era il suo quid iniziale) alla politica e anche al costume. Il suo talk show (con gli ospiti che vanno e vengono) si è via via trasformato, dando ampio spazio alle inchieste e ai reportage di attualità. Questa settimana (mentre Myrta si concede qualche giorno di meritata vacanza post-pasquale) va in onda Il diario dell’Aria che tira, un contenitore che ripropone i servizi più interessanti trasmessi nelle settimane precedenti. Un’occasione preziosa per valutare la qualità del prodotto quotidiano. Ieri, per esempio, è stata riproposta un’inchiesta sui lavori degli italiani che si adattano. A Padova è stato creato un corso per badanti: oltre la metà Myrta Merlino dei candidati era rappresentato da nostri connazionali, che hanno deciso di non lasciare il monopolio del mestiere agli extracomunitari o alle signore polacche, slave o ucraine. Se non si trova un impiego all’altezza dei propri studi, ci si arrangia. Ci sono architetti che hanno accettato un posto da un fornaio, a Milano, in un’azienda guidata da un signore che ha fatto fortuna con la qualità del suo prodotto. E c’è persino (a Padova) un barista costretto a vendere il suo locale a imprenditori cinesi che poi lo hanno assunto per servire il caffè al banco. Poi è andata in onda un’inchiesta sul declino (e l’eventuale rilancio) di Cinecittà, con immagini molto suggestive e testimonianze sugli antichi splendori della Hollywood «de noantri»; un servizio sulla satira politica (che oggi colpisce spesso le donne); un reportage sui problemi di Pompei, uno dei siti archeologici più visitati nel mondo, in perenne rischio di crolli. La Merlino non ha la perfidia professionale della Gabanelli, ma ci aiuta a conoscere meglio la realtà italiana. Nel bene e nel male. OGNI GIORNO DALLE ORE 17 PUOI LEGGERE GRATIS DUE QUOTIDIANI DI DOMANI Le informazioni per la tua vita SU www.italiaoggi.it © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it