eminefroureterectomia destra robot assistita in doppio distretto

EMINEFROURETERECTOMIA DESTRA ROBOT ASSISTITA IN DOPPIO
DISTRETTO COMPLETO
F. Petrucci, G. Zeccolini, D. Del Biondo, F. Di Cristofano, A. Celia (roma)
Scopo del lavoro
La duplicità pielo-ureterale completa, è una malattia a trasmissione autosomica dominante a
penetranza incompleta, con formazione dal dotto di Wolff di una doppia gemma ureterale che
evolve in un doppio distretto completo. In genere il meato ureterale inferiore corrisponde al
distretto superiore secondo la legge di Weigert-Meyer, possibile è l’associazione con uno sbocco
ectopico che nell’uomo può aprirsi nell’uretra presfinterica, nella vescicola seminale o nel
deferente dove solitamente determina ostruzione. Nella donna generalmente ha uno sbocco
extrasfinterico generando una falsa incontinenza. In questo video riportiamo il particolare caso di
un’eminefroureterectomia laparoscopica robot-assistita in un doppio distretto destro completo
con uretere ectopico nella vescicola seminale di destra
Materiali e metodi
L’intervento descritto in questo video si riferisce a un paziente di anni 16, affetto da diversi mesi
da dolore lombare destro associato ad episodico dolore al testicolo di destra con nausea e febbre.
Dopo essere stato sottoposto a uro-TC, cistografia e cistoscopia si poneva diagnosi di doppio
distretto completo di destra con ectopia dell’emidistretto superiore in vescicola seminale
Risultati
Nel video viene mostrato inizialmente l’isolamento del tratto pelvico dell’uretere ectasico di
destra, adiacente all’uretere sano omolaterale fino alla vescicola seminale, dove è evidente il suo
impianto con successivo distacco. Dopo aver riposizionato il paziente da una posizione supina a
una posizione laterale destra, si prosegue con la medializzazione dell’intestino, con isolamento
per tutto il suo decorso dell’uretere ectasico. Segue l’esposizione del rene e dell’ilo renale.
Trasferito l’uretere ectasico sopra il polo superiore, s’identifica la porzione patologica e si
procede all’eminefrectomia dopo clampaggio vascolare dell’ilo. Infine si esegue un lavaggio con
soluzione blu di metilene dal cateterino ureterale che non mostra spandimento sul letto di
resezione, a garanzia dell’integrità dell’asse urinario. Il tempo d’ischemia, grazie all’utilizzo del
robot, è stato limitato a 16 minuti
Discussione
-Conclusioni
Una lunga esperienza laparoscopica associata a quella robotica permettono di ottenere ottimi
risultati nella chirurgia, soprattutto di pazienti giovani, con brevi periodi di degenza, precoce
mobilitazione, minore dolore post-operatorio e ottimi risultati estetici