Presentiamo i casi di 3 pazienti sottoposti a canalizzazione

LITOTRISSIA URETEROSCOPICA DI UN CALCOLO IMPATTATO DELL’URETERE
PROSSIMALE E CONTESTUALE RIMOZIONE DI UN FRAMMENTO DI PINZA
RESIDUO AD UN PRECEDENTE TRATTAMENTO ENDOUROLOGICO
Luca Meggiato, Francesco Cattaneo, Anna Congregalli, Alessandro Iannetti, Vito Palumbo,
Michele Gnec, Paolo Beltrami, Filiberto Zattoni
Clinica Urologica – Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche –
Università degli Studi di Padova
SCOPO DEL LAVORO
In questo video presentiamo un caso di litotrissia per via ureteroscopica (URS) di un calcolo
dell’uretere prossimale residuo a precedenti trattamenti endourologici e la contestuale rimozione di
un frammento di pinza.
MATERIALI E METODI
Il paziente di 46 anni, in seguito ad episodi di colica renale sinistra, veniva sottoposto ad
accertamenti mediante URO-TC che metteva in evidenza la presenza di un calcolo di 15 x 6 mm
nell’uretere sottogiuntale sinistro, con dilatazione della via escretrice a monte. Dalla
documentazione esibita, il paziente risultava essere stato sottoposto a URS parziale e
posizionamento di uno stent ureterale tipo doppio J. A distanza di circa 2 mesi il paziente veniva
sottoposto ad un tentativo di URS di completamento sospesa per la comparsa di una lesione
imprecisata dell’uretere che richiedeva il posizionamento di una nefrostomia d’urgenza. Dopo
qualche giorno veniva posizionato uno stent ureterale tipo doppio J per via anterograda e rimossa la
nefrostomia. Il paziente giungeva alla nostra osservazione dopo circa 3 mesi dall’ultimo trattamento
con una radiografia diretta dell’addome che metteva in evidenza la presenza dello stent, un calcolo
di 8 mm circa a livello L2 e un’opacità millimetrica a livello di L4, compatibile con frammento di
pinza da estrazione. L’ecografia addominopelvica non evidenziava dilatazione delle vie escretrici.
RISULTATI
Il paziente veniva da noi sottoposto a URS con strumento rigido e flessibile che evidenziava un
calcolo dell’uretere sottogiuntale di circa 12 mm, impattato con la mucosa. Eseguita la litotrissia
laser del calcolo con completa bonifica, si notava in trasparenza il frammento di pinza e quindi,
previa incisione con laser della mucosa sovrastante, si asportava con cestello la branca della pinza.
Dimesso dopo 24 ore con DJ in sede, una URS di controllo a 40 giorni non evidenziava frammenti
residui e la parete ureterale risultava regolare.
DISCUSSIONE
Il trattamento della calcolosi dell’uretere prossimale può essere oggetto di discussione. La litotrissia
extracorporea (ESWL) viene considerata la metodica di prima scelta in caso di calcoli di dimensioni
inferiori al centimetro, mentre l’approccio con litotrissia ureteroscopica viene indicato come
opzione alternativa o come prima scelta in caso di calcoli di maggiori dimensioni. Tuttavia, nella
maggior parte dei casi, anche calcoli di piccole dimensioni localizzati nell’uretere lombare possono
essere circondati da edema e da una reazione flogistica della mucosa ureterale che riducono
l’efficacia dell’ESWL e che possono rendere la URS tecnicamente complessa.
Abbiamo voluto riportare questo caso per enfatizzare che la URS, a fianco della elevata efficacia e
ridotta invasività, può esporre il paziente a complicanze che poi richiedono ulteriori trattamenti per
una completa risoluzione.
CONCLUSIONI
La URS è una metodica relativamente semplice ma richiede un training di apprendimento
discretamente lungo e quindi, almeno per i casi più complessi, riteniamo debba essere eseguita da
endourologi esperti.