Omelie per un anno Volume 2 - Anno “B” Anno “B” 25ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Sap 2,12.17-20 - Condanniamo il giusto a una morte infame. Dal Salmo 53 - Rit.: Sei tu, Signore, il mio sostegno. Gc 3,16–4,3 - Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace. Canto al Vangelo - Alleluia, alleluia. Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli. Alleluia. Mc 9,30-37 - Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato... Se uno vuol essere il primo, sia servo di tutti. Chi è la persona più importante della nostra città? Chi è la persona più importante d’Italia? Chi è la persona più importante del mondo? Mah!... Chissà se hanno veramente un senso domande come queste. Tutto sta a vedere che cosa si intende quando si dice di qualcuno che è “una persona importante”. Normalmente si vuol dire che non è “uno qualunque”, ma qualcuno che ha una certa posizione nella società: un capo di Stato, un ministro, un dirigente d’industria, un cantante famoso, uno che ha tanti soldi, uno che sa tante cose, uno che comanda, uno che conta... In ogni campo c’è chi è più importante, chi è “più grande”, chi lo è di meno. E si direbbe che sia proprio questa la molla che mantiene in tensione la vita di tanta gente: salire nella scala dell’importanza, fare carriera, diventare più ricchi, più famosi, più potenti... Anche gli apostoli discutevano tra di loro “chi fosse il più grande”, chi di loro fosse più importante. E Gesù disse loro: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti”. E queste parole oggi ce le sentiamo rivolgere noi, tutti noi, dalle pagine del Vangelo. Con che animo le ascoltiamo? Forse anche noi, nel nostro piccolo, facciamo di tutto per passarci avanti gli uni agli altri, per essere più stimati e riveriti degli altri, per avere e apparire più degli altri... Anche noi giudichiamo l’“importanza” delle persone in base ai soldi, al nome, alla professione, alla fama, al potere. Forse anche tra di noi “c’è gelosia e spirito di contesa”, come direbbe s. Giacomo (cf 2ª lettura). 25ª domenica del Tempo Ordinario “B” • © Elledici, Leumann 2005 1 Omelie per un anno Volume 2 - Anno “B” Chi è più grande? chi è più importante? Gesù prese un bambino e lo pose in mezzo dicendo: “Chi accoglie un bambino, accoglie me; e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato...”. I bambini ai tempi di Gesù erano il simbolo di chi non conta niente nella società: il contrario delle persone ritenute “grandi” e “importanti”. Con queste persone (i “piccoli”: bambini, poveri, affamati, ammalati, carcerati...) Gesù si è esplicitamente identificato (cf Mt 25); non con “i grandi”. Perché l’unica cosa che fa grande e importante una persona agli occhi di Dio è la sua capacità di amore gratuito e disinteressato, che si traduce in concreta solidarietà e servizio ai più “piccoli”, cioè ai più bisognosi. Credo proprio che secondo la sapienza del Vangelo certe vecchie e sconosciute suore del Cottolengo siano più “grandi” di noi tutti... e di tanti personaggi che non nomino. Dobbiamo convertirci a questa “sapienza che viene dall’alto” (cf 2ª lettura) per sperimentare la vera libertà interiore. Per sentirci liberi da ogni complesso di inferiorità nei confronti di chi è più grande e più importante di noi a questo mondo: anche i personaggi più potenti e prestigiosi sono “poveri uomini” come noi... E per conservarci immuni da ogni complesso di superiorità verso chi sa meno di noi, guadagna meno di noi, non è così “in alto” come noi nella scala sociale, o non è una persona così rispettabile e così per bene come noi. Perché anche noi, quali che siamo, siamo “poveri uomini” come tutti gli altri... È dalla stessa radice che nascono da una parte l’adulazione, l’invidia, la critica sistematica verso chi è “più importante” di noi; e dall’altra parte, il disprezzo, la non-considerazione, la disistima verso chi lo è di meno. E questa radice è un criterio di giudizio sbagliato; il prendere noi stessi come misura di valore di tutte le cose, anziché Cristo, in cui risplende la vera grandezza di Dio e dell’uomo secondo l’unico criterio della carità. 25ª domenica del Tempo Ordinario “B” • © Elledici, Leumann 2005 2