CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA del 19 Settembre 2013 MECCANICA: Una particella di massa m=0.5 kg viene lanciata dalla base del piano inclinato OAB con velocità iniziale vo=4 m/s, parallela al piano. Sapendo che il coefficiente di attrito tra piano e particella vale µ=0.1, che l'angolo formato dal piano inclinato con il piano orizzontale è pari a 30° e che il OB = 0.5 m, si determinino: a) la variazione di energia cinetica della particella nel tratto OB; b) la massima quota della traiettoria della particella rispetto al suolo, dopo aver abbandonato il piano inclinato. FLUIDI: Un recipiente cilindrico, aperto superiormente, ha diametro pari a d=1 m. Contiene acqua ed ha sul fondo un foro di sezione S=4 cm2 inizialmente chiuso da un tappo. Quando il tappa viene tolto, l’acqua esce dal foro con una portata pari a Q=2 l/s. Calcolare: a) la velocità con cui l’acqua esce inizialmente dal foro e la velocità dell’acqua in un punto della superficie libera superiore; b) il volume di acqua inizialmente contenuto nel recipiente; ELETTROSTATICA: Due lamine metalliche infinitamente estese sono uniformemente cariche con densità di carica superficiale di segno opposto e modulo pari a σ = 3.54 × 10-7 C/m2. La distanza tra le lamine è d=4 cm. Si consideri un elettrone (di massa me) che si stacca, con velocità iniziale nulla, dalla lamina carica negativamente e, trascurando gli effetti della forza di gravita`, si determinino: a) modulo, direzione e verso del campo elettrico fra le due lamine e della forza agente sull’elettrone; b) la velocità dell’elettrone nell’istante in cui raggiunge la lamina. (qe=1.6 10-19 C, me=9.11 10-31 kg, ε 0=8.85 10-12 C2/Nm2) TERMODINAMICA: Un gas perfetto monoatomico occupa nello stato A un volume VA=5.00 l a pressione atmosferica e alla temperatura TA=300 K. Esso è riscaldato a volume costante fino allo stato B a pressione pB=3.00 atm. Poi si espande isotermicamente fino allo stato C a pressione pC=1 atm, ed infine è compresso isobaricamente fino allo stato iniziale A. Il candidato: a) disegni nel piano pV il grafico della trasformazione subita dal gas e si calcolino il numero di moli n di cui è costituito il gas e le coordinate termodinamiche (p,V,T) degli stati A, B e C; b) calcoli il calore Q, il lavoro W e la variazione di energia interna DEint per le trasformazioni AB, BC e CD e per l’intero ciclo. (R=8.31 J/Kmole=0.082 l atm/Kmol) Gli esiti saranno pubblicati alla pagina qinf.fisica.unimi.it/~paris. Le prove orali si terranno Ven 20 Set 2013 a partire dale 10:00 nello studio del docente, V piano Edificio LITA, stanza A5/C4. SOLUZIONE ESERCIZIO MECCANICA a) Per il teorema del lavoro-energia cinetica, il lavoro compiuto dalla forza risultante nello spostamento della particella da O a B uguaglia la variazione di energia cinetica della particella nello spostamento da O a B. Scelto l’asse x parallelo al piano inclinato e con origine nel punto O, la componente della forza risultante agente sulla particella che sale lungo il piano inclinato, parallela all’asse x e pertanto allo spostamento della particella, è Rx =-mg sen30°-µmg cos 30°. La variazione dell’energia cinetica della particella nel tratto OB è pari al lavoro compiuto dalla forza risultante nel tratto OB: Δ Ec = L = Rx OB =-1.44 J. b) Dopo aver abbandonato il piano inclinato la particella è soggetta solo all’azione della forza peso, conservativa. Pertanto l’energia meccanica nel punto B uguaglia quella nel punto C di massima quota C: Ec(B)+mghB=Ec(C)+mghC dove hB ed hC sono le quote rispetto al suolo dei punti B e C, da cui si ricava hC=[Ec(B)+mghB-Ec(C)]/mg. Ec(B) si calcola facilmente nota l’energia cinetica inizialee la variazione di energia cinetica calcolata precedentemente Ec(B)=ΔEc+½mvo2=2.56 J. Inoltre: hB=OB sen30°=0.25 m, Ec(C)=½mvC2=1.92 J con vC=vB cos 30°=2.77m/s, dato che nel punto di massima quota la velocità della particella è pari alla componente della velocità iniziale (nel punto B), parallela al piano orizzontale terrestre. Sostituendo i valori numerici si ottiene quindi hC=38 cm. SOLUZIONE ESERCIZIO 2 a. La portata volumetrica Q, costante, è Q= v S dove v è la velocità del fluido attraverso la sezione S del condotto . La velocità di efflusso dell’acqua dal foro vF si calcola quindi dalla vF = Q / SF dove SF è la sezione del foro. Sostituendo i valori numerici si ottiene: vF = 2 ∗ 10 –3 (m 3 / s) / 4∗ 10–4 (m2) = 5 m/s. Analogamente la velocità alla superficie libera superiore vL è vL = Q / SL dove SL è la sezione del cilindro. Sostituendo i valori numerici si ottiene : vL = 2 ∗ 10 –3 (m 3 / s) / 0.5 2 ∗ π (m2 ) = 2.6 ∗10 –3 (m / s). b. Applicando il teorema di Bernoulli ai punti della superficie libera dell’acqua e a quelli del foro si ha: ½ ρ vL2 + ρg hL = ½ ρ v F2 dove hL è l’altezza dell’ acqua contenuta nel cilindro . Il termine ½ ρ vL2 è trascurabile rispetto a ½ ρv F2 e pertanto h ≅ ½ v F2 / g = 1.28 m. Il volume di acqua inizialmente contenuto è pertanto V= SL hL = 0.5 2 ∗ π (m2 ) ∗ 1,28 (m) =1 m3. SOLUZIONE ESERCIZIO 3 a) Le due piastre piane cariche producono al loro interno un campo σ 3.54 ×10 −7 C / m 2 E=− i =− i = −(40 ×10 3 N / C ) i −12 2 2 ε0 8.85 ×10 C / Nm ossia perpendicolare alle due piastre e con verso dalla piastra positiva a quella negativa. La forza elettrica subita dall’elettrone è pari a σ 3.54 × 10 −7 C / m 2 −19 −14 Fe = qE = −eE = (−e)(− )i = (1.6 × 10 C ) i = ( 0 . 64 × 10 N ) i ε0 8.85 × 10 −12 C 2 / Nm 2 ossia è diretta lungo x con verso concorde all’asse. b) L’ accelerazione subita dall’elettrone è unicamente dovute alla forza elettrostatica, originata dal campo elettrico: Fe = me a e = −eE ossia: eE (1.6 × 10 −19 C )(40 × 10 3 N / C ) 15 2 ae = − = i = ( 7 . 03 × 10 m / s ) i me 9.1 × 10 −31 kg Essendo l’accelerazione costante, il moto all’interno delle due piastre è rettilineo uniformemente accelerato, per cui il legame fra velocità e posizione (quando l’elettrone urta l’armatura) è dato da: v 2e = v02e + 2a e ( x f − xi ) = 0 + 2a e d = 2a e d v e = 2a e d = 2(7.03 × 1015 m / s 2 )(0.04m) = 2.37 × 10 7 m / s SOLUZIONE ESERCIZIO 4 a) Il numero n di moli di cui è costituito il gas si può ricavare applicando l’equazione dei gas perfetti allo stato A: p AV A (1.013 × 105 Pa)(5.00 × 10−3 m 3 ) n= = = 0.203 moli RTA (8.31J / Kmole )(300 K ) Le coordinate termodinamiche degli stati A, B e C sono le seguenti: Stato A: pA = 1 atm = 1.013 x 105 Pa VA = 5.00 L = 5.00 x 10-3 m3 TA = 300 K Stato B: pB = 3 atm = 3 x 1.013 x 105 Pa = 3.039 x 105 Pa VB = 5.00 L = 5.00 x 10-3 m3 TB = pBVB / nR = (3.039 x 105 Pa) (5.00 x 10-3 m3) / (0.203 moli x 8.31 J/moleK) ≈ 900 K Stato C: pC = PA = 1 atm = 1.013 x 105 Pa VC = nRTC/pC = (0.203 moli x 8.31 J/moleK)(900 K) / (1.013 x 105 Pa) ≈ 15 x10-3 m3 = 15 L TC = TB = 900 K essendo la trasformazione B→C isoterma b) Determino ora il lavoro W fatto dal gas, il calore Q scambiato e la variazione di energia interna ΔEint nelle singole trasformazioni, applicando, ove serva, il primo principio della termodinamica. A→ B : WAB = 0 essendo la trasformazione isocora (VA = VB) ( ΔEint )AB= Eint,B – Eint,A = 3/2 nRTB – 3/2 nRTA = 3/2 nR(TB -TA)=3/2 (0.203 moli)(8.31 J/moleK)(900-300)K= 1.52 x 103 J QAB = (ΔEint )AB+ WAB = (ΔEint )AB= 1.52 x 103 J dal il primo principio della termodinamica. B→ C : C C nRTc dV V B WBC = ∫ pdV = ∫ B C dV V =nRTc ln C = (0.203moli ) × (8.31J / Kmole) × 900 K ln 3 = 1.67 × 103 J V VB B = nRTc ∫ (ΔEint )BC= Eint,C – Eint,B = 3/2 nR(TC –TB)=0 trasformazione isoterma QBC = (ΔEint )BC+ WBC = WBC = 1.67 x 103 J C→ A : A A WCA = ∫ pdV = p A ∫ dV = p A (VA − VC ) = (1.013 × 105 Pa) × (5 − 15) × 10−3 m3 = −1.01× 103 J C C (ΔEint)CA = Eint,A – Eint,C = 3/2 nR(TA –TC)= 3/2 (0.203 moli)(8.31 J/moleK)(300-900)K= -1.52 x 103 J QCA = ΔEint + W = -1.01 x 103 J -1.52 x 103 J = - 2.53 x 103 J Per l’intero ciclo sommo i contributi relativi alle singole trasformazioni: WTOT = WAB + WBC + WCA = (0 + 1.67 x 103 – 1.01 x 103) J = -0.66 x 103 J (ΔEint) = 0 = (ΔEint)AB + (ΔEint)BC + (ΔEint)CA = 1.52 x 103 J + 0 -1.52 x 103 J = 0 QTOT = QAB + QBC + QCA = 1.52 x 103 J + 1.67 x 103 J - 2.53 x 103 J = 0.66 x 103 J