!"#!$#%$& L’accoglienza del disabile adulto con disabilità intellettiva e del familiare Modulo 1 Introduzione alla disabilità intellettiva Dott. Stefano Rigoni Psicologo Psicoterapeuta Dott. Stefano Rigoni Psicologo Psicoterapeuta handicappato RITARDATO diversamente abile PERSONA DISABILE persona speciale persona atipica turismo per disabili portatore di handicap turismo solidale tecnologie assistite turismo accessibile SUBNORMALE normalità minorato normodotato diversi subnormale PERSONA CON'()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& DISABILITÀ diversabile Deriva dall’anglosassone “hand in cap”. Inizialmente il termine si riferiva al gioco d’azzardo. Poi si estese all’attività ippica e stava ad indicare la mano sul cappello che a turno uno dei cavallerizzi doveva tenere per partire da una situazione di svantaggio rispetto agli altri durante le corse. Disabile '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %& !"#!$#%$& Epilepsy Physical health I. Q. Attention deficit Handiap Memory ipairment Genetics Functioning Psychological vulnerability Life events Disorder Mental Retardation Cultural environment Disability Skills Functional psychopathology Soft Neurolgical Signs Somatic vulnerability Deficit Learned helplessness Behavioural phenotype Need of support Early experiences Social environment Family Pharmacological Side Effects Challenging behaviours Mental health Importance Satisfaction Quality of Life Partecipation Education Dual Diagnosis Carreer Opportunities Decision making '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Impairment (menomazione) & && '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Indica ogni alterazione anatomica o funzionale, psichica o fisica, rispetto agli standard biomedici generalmente accettati. È evidente la specificità medica della definizione, '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& 8& !"#!$#%$& Handicap Disability (disabilità/incapacità) Indica in ogni diminuzione delle possibilità, derivante da una minorazione, di effettuare una specifica azione finalizzata, nello stesso modo di un "medio" essere umano. Non riguarda l'estrinsecazione della funzione relativa ad una struttura anatomica o funzionale, ma l'abilità di tutta la persona, e non di una sua parte, a compiere una determinata azione della vita quotidiana, che consiste in una serie di attività complesse e tra loro integrate, nello svolgimento di un determinato compito (lavorativo, ricreativo, necessario o superfluo) della vita quotidiana. Il concetto di incapacità / disabilità non può prescindere dal riferimento all'ambiente di vita della persona e alla sua capacità di adattarsi ed interagire alla più diverse circostanze. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Può derivare da una menomazione, ma in genere è in relazione alla disability con compromissione della sfera sociale dell'individuo. Il fatto che si riferisca non tanto all'individuo in esame, ma alle condizioni esterne (si pensi, ad esempio, all'ostacolo rappresentato da uno scalino per chi è sulla carrozzina), rende questa definizione di non immediato inquadramento medico-legale e richiede l'esigenza di una collaborazione con altre figure professionali. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) 1999 & '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Due novità: le attività svolte ed i livelli di partecipazione sostituiscono i concetti negativi di disabilità ed handicap e consentono di descrivere in modo positivo le diverse situazioni osservate . L ICF non è più come l ICIDH una classificazione delle conseguenze delle malattie ma una visione d’assieme delle componenti dello stato di salute di una persona. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& 9& !"#!$#%$& Funzioni corporee 1. Funzioni mentali 2. Funzioni sensoriali e dolore 3. Funzioni della voce e dell'eloquio 4. Funzioni del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio 5. Funzioni del sistema digestivo, metabolico e endocrino 6. Funzioni genitourinarie e riproduttive 7. Funzioni neuromuscoloscheletriche e collegate al movimento 8. Funzioni cute e strutture associate Strutture corporee 1. Strutture del sistema nervoso 2. Occhio, orecchio e strutture collegate 3. Strutture collegate alla voce e all'eloquio 4. Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio 5. Strutture collegate al sistema digestivo, metabolico e endocrino 6. Strutture collegate al sistema genitourinario e riproduttivo 7. Strutture collegate al movimento 8. Cute e strutture collegate '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Inclusione Accettare la filosofia dell’ICF vuol dire considerare la disabilità un problema che non riguarda i singoli cittadini che ne sono colpiti, ma coinvolge tutta la comunità: E’ UNA SFIDA DI CIVILTA’ '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Percorrere le strade dell’inclusione sociale significa sostanzialmente porre la questione della disabilità nella dimensione sociale del diritto di cittadinanza, perché riguarda tutti coloro che partecipano alla vita sociale all’interno di un determinato contesto: includere vuol dire offrire l’opportunità di essere cittadini a tutti gli effetti '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& "& !"#!$#%$& Attività e partecipazione 1. Apprendimento e applicazione della conoscenza 2. Compiti e richieste di carattere generale 3. Comunicazione 4. Mobilità 5. Cura della propria persona 6. Vita domestica 7. Interazioni e relazioni interpersonali 8. Principali aree della vita 9. Vita di comunità, sociale e civica '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Fattori ambientali 1. Prodotti e tecnologia 2. Ambiente naturale e cambiamenti apportati dall'uomo all'ambiente 3. Supporto e relazioni 4. Atteggiamenti 5. Servizi, sistemi e politiche. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Dove si situa il miglioramento della condizione? 1. Corpo 2. Funzionamento 3. Partecipazione '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& $& !"#!$#%$& Lo sviluppo psicomotorio nel lattante comprende 5 aree: CRITERI PER DIAGNOSI D.I. ! Significativa riduzione funzionamento intellettuale: un QI approssimativamente di 70 o meno alla somministrazione di un test appropriato ! Significativi deficit o menomazioni nel funzionamento adattativo in almeno due delle seguenti aree: ! comunicazione ! cura di sé ! vita domestica ! capacità sociali/interpersonali ! uso delle risorse della comunità ! capacità decisionale, abilità funzionali accademiche ! lavoro ! tempo libero ! salute, ! sicurezza ! Motoria grossolana ! Motoria fine ! Linguaggio ! Cognitiva ! Psicosociale e relazionale '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& ! Inizio prima dei diciotto anni '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Livello intellettivo durante lo sviluppo ! Le persone con R.M. Lieve possono essere individuate ai 2 anni di vita; gli interventi precoci aumentano le possibilità dello sviluppo cognitivo e un inserimento sociale in età adulta. ! Le persone con R.M. Medio possono essere riconosciute a 12-18 mesi; l'entità del problema definita a 4-5 anni; gli interventi consentono di ridurre lo stato assistenziale. ! Le persone con R.M. Grave possono essere individuate a 8 - 12 mesi, la gravità precisata a 3-4 anni; è possibile programmare per tempo i supporti assistenziali e sociali necessari. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& VISIONE VIDEO “Giornata mondiale sindrome'()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& di down - lo spot” :& !"#!$#%$& Livello intellettivo Fattori eziologici ! Borderline ! Lieve (QI 70-50) ! Moderato (QI 50 - 35) ! Grave (QI 35-20) ! Profondo (QI < 20) ! Fattori etiologici, primariamente biologici e/o psicosociali, o una combinazione di entrambi, agendo sul cervello immaturo possono determinare disturbi dello sviluppo della funzione motoria e/o delle funzioni cerebrali superiori. L'incidenza globale del R.M. nella Popolazione e' del 3%, cosi' distribuita: 87.7% - R.M. Lieve Quoziente Intellettivo 70 - 50 12.7% - R.M. Medio Quoziente Intellettivo 50 - 35 2.4 % - R.M. Grave Quoziente Intellettivo 35 - 20 1.2 % - R.M. Gravissimo Quoziente Intellettivo < 20 ! Infezioni ! I fattori biologici che causano R.M. sono schematicamente riconducibili: ! alterazioni del metabolismo ! disturbi genetici ! malformazioni cerebrali ! lesioni cerebrali da trauma ! cause ignote '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Ritardo mentale grave: fattori prenatali '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Le disabilità intellettive ! Anomalie cromosomiche ! Più il ritardo è grave, più le funzioni cognitive sono compromesse e il danno è pervasivo ! Sindromi polimalformative (S. Willy-Prader, Sotos, Cornelia De Lange, etc.) ! Disfunzione cognitiva globale legata al difetto di sviluppo delle funzioni astrattive ! Sindromi neurocutanee (sclerosi tuberosa) ! Il pensiero è dipendente dall’esperienza e dalla rappresentazione di essa, ed è autocentrato ! Malattie genetiche (metaboliche) ! Deficit della rappresentazione dell’altro ! Ipotiroidismo ! Il movimento è imitativo e sviluppa scarse capacità espressive e costruttive originali ! Malformazioni cerebrali ! Infezioni fetali (CMV, rosolia, toxoplasmosi, HIV, herpes) tossiche (alcool, biclorofenili, PKU materna, fumo, radiazioni), malnutrizione fetale '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& ! Il linguaggio è povero, stereotipato, legato alla rappresentazione immediata, non diventa linguaggio guida ! Deficit più o meno permanente della comprensione, della critica, dell’autonomia ! Spesso è associato un disturbo in area psichiatrica '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& ;& !"#!$#%$& DOPPIA DIAGNOSI Nonostante un ampio range di percentuali di prevalenza (dal 20% al 74%), è ragionevole affermare che le persone con DI presentano una possibilità di cooccorrenza di disturbi psichiatrici e/o comportamentali (Doppia Diagnosi) tre-quattro volte maggiore rispetto alla popolazione generale. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Ritardo mentale moderato: Roberta Il Ritardo Mentale Moderato è all'incirca equivalente a ciò a cui si faceva riferimento con la categoria educazionale di "addestrabili". Questo termine ormai sorpassato non dovrebbe essere usato perché implica erroneamente che i soggetti con Ritardo Mentale Moderato non possono beneficiare di programmi educazionali. Questo gruppo costituisce circa il 10% dell'intera popolazione di soggetti con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questo livello di Ritardo Mentale acquisisce capacità comunicative durante la prima fanciullezza. Essi traggono beneficio dall'addestramento professionale e, con una moderata supervisione, possono provvedere alla cura della propria persona. Possono anche beneficiare dell'addestramento alle attività sociali e lavorative, ma difficilmente progrediscono oltre il livello della seconda elementare nelle materie scolastiche. Possono imparare a spostarsi da soli in luoghi familiari. Durante l'adolescenza, le loro difficoltà nel riconoscere le convenzioni sociali possono interferire nelle relazioni con i coetanei. Nell'età adulta, la maggior parte riesce a svolgere lavori non specializzati, o semispecializzati, sotto supervisione in ambienti di lavoro protetti o normali. Essi si adattano bene alla vita in comunità, di solito in ambienti protetti. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Ritardo mentale lieve: Enrico ! 60% dei casi di RM ! Difficile da riconoscere, più facilmente evidenziabile in età scolare, etiologia spesso sconosciuta ! Il Ritardo Mentale Lieve equivale all'incirca a ciò a cui si faceva riferimento con la categoria educazionale di "educabili". Questo gruppo costituisce la parte più ampia (circa l'85%) dei soggetti affetti da questo disturbo. Come categoria, i soggetti con questo livello di Ritardo Mentale tipicamente sviluppano capacità sociali e comunicative negli anni prescolastici (da 0 a 5 anni di età), hanno una compromissione minima nelle aree sensomotorie, e spesso non sono distinguibili dai bambini senza Ritardo Mentale fino ad un'età più avanzata. Prima dei 20 anni, possono acquisire capacità scolastiche corrispondenti all'incirca alla quinta elementare. Durante l'età adulta, essi di solito acquisiscono capacità sociali e occupazionali adeguate per un livello minimo di autosostentamento, ma possono aver bisogno di appoggio, di guida, e di assistenza, specie quando sono sottoposti a stress sociali o economici inusuali. Con i sostegni adeguati, i soggetti con Ritardo Mentale Lieve possono di solito vivere con successo nella comunità, o da soli o in ambienti protetti . '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Ritardo mentale grave: Michele Il gruppo con Ritardo Mentale Grave costituisce il 3-4% dei soggetti con Ritardo Mentale. Durante la prima fanciullezza essi acquisiscono un livello minimo di linguaggio comunicativo, o non lo acquisiscono affatto. Durante il periodo scolastico possono imparare a parlare e possono essere addestrati alle attività elementari di cura della propria persona. Essi traggono un beneficio limitato dall'insegnamento delle materie prescolastiche, a volte familiarizzarsi con l'alfabeto e possono acquisire capacità come l'imparare a riconoscere a vista alcune parole per le necessità elementari. Le capacità cognitive sono discontinue ma spesso assimilabili al’età mentale di un bambino di scuola materna. Nell'età adulta, possono essere in grado di svolgere compiti semplici in ambienti altamente protetti. La maggior parte di essi si adatta bene alla vita in comunità, in comunità alloggio o con la propria famiglia, a meno che abbiano un handicap associato che richieda assistenza specializzata o altre cure. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& <& !"#!$#%$& Ritardo mentale gravissimo: Carla Il gruppo con Ritardo Mentale Gravissimo costituisce circa un 1-2% dei soggetti con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questa diagnosi ha una condizione neurologica diagnosticata che spiega il Ritardo Mentale. Durante la prima infanzia, essi mostrano considerevole compromissione del funzionamento sensomotorio e il linguaggio non è acquisito. Uno sviluppo ottimale può verificarsi in un ambiente altamente specializzato con assistenza e supervisione costanti, e con una relazione personalizzata con la figura che si occupa di loro. Lo sviluppo motorio e le capacità di cura della propria persona e di comunicazione possono migliorare se viene fornito un adeguato addestramento. Alcuni possono svolgere compiti semplici in ambienti altamente controllati e protetti. '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Ci sono facilitatori e ostacoli invisibili! Impareremo quali sono gli atteggiamenti e le modalità relazionali “facilitanti” e quelle “ostacolanti” nel caso di D.I. Ricorda: La persona disabile è molto legata al familiare '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& I pregiudizi '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& =& !"#!$#%$& Modulo 2 La relazione con il D.I. e il familiare '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& VISIONE VIDEO “The eyes of a child” La piramide dell‘accessibilità ..di soluzioni personalizzate .. di soluzioni differenziate ..di soluzioni pratiche Disponibilità di informazioni Atteggiamento disponibile e positivo '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Le aziende si posizionano: ! alla base: soluzioni minime e semplici, frutto di un atteggiamento professionale basato sull’accoglienza ! nella parte centrale: soluzioni pratiche e differenziate, frutto di esperienza sul campo e di un approccio concreto alla realtà ! all apice: soluzioni diversificate e orientate alla soddisfazione del cliente, frutto di una progettualità professionale e ad una specializzazione '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %!& !"#!$#%$& Le aree di sostegno socio sanitario della persona con D.I. e del familiare Sviluppo umano e autonomia Cultura & educazione I BISOGNI sono tutti soddisfabili? Vita familiare Con quali aree di vita vengo a contatto? Area motoria Area cognitiva Vita relazionale e affettiva Partecipazione alla vita della comunità Area autonomia Impiego, occupazione Salute & sicurezza Benessere, divertimento, turismo, sport Contenimento e modificazione dei problemi comportamentali Assistenza psicologica, sociale e sanitaria Protezione e difesa LA RELAZIONE CON IL FAMILIARE Area sociale '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& CONSEGUENZE Area comunicativa '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Il turista con D.I. La disabilità di un figlio può destrutturare le capacità del genitore Non sempre possiamo affidarci cecamente al genitore per comprendere i bisogni del figlio Aspettative di accudimento e di La funzione paterna può essere depotenziata o “riconoscimento” iperattivata La funzione materna può essere simbiotica, L’esercizio commerciale ha funzioni iperprotettiva, o degradata paterne o materne? Le famiglie con D.I. sono più isolate La mancata accettazione delle disabilità può produrre rabbia verso l’esterno NB: E’ possibile che l’albergo o il ristorante venga considerato un ambiente “contenitivo” e protettivo con irrazionali e regressive aspettative di accudimento. Maggiore tolleranza alle critiche, alle richieste, alle aspettative Le persone con DI spesso hanno esperienze stressanti a causa dei loro problemi di adattamento e di mancanza di strategie di coping. Problemi comportamentali come conseguenza di esperienze stressanti possono portare a prolungati disturbi relazionali con l’ambiente e a disturbi psichiatrici. Noi possiamo aiutarli a sentirsi autonomi, a godere dei servizi senza sottolineare la disabilità. La disabilità può essere invisibile, ma anche la protesi! '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %%& !"#!$#%$& Capacità personali vs Competenze professionali Tratti caratteriali: Livello di irritabilità, di attività, di estroversione… Socievolezza Empatia naturale Valori, ideali, etica Bisogni individuali … Capacità comunicative Capacità relazionali Conoscenze tecniche Abilità operative Problem solving Decision making Empatia professionale … '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& VISIONE VIDEO “Storia di un’amicizia'()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& speciale” Le difese emotive personali Atteggiamento professionale ! Compassione (sono coinvolto emotivamente, reagisco) ! Evitare i pregiudizi ! Pena (sono più distaccato, mi paralizzo) ! Iperprotettività (sono eccessivamente accorto) ! Empatia personale (mi sento la persona giusta nel posto giusto) ! Ansia (sono incerto, ho paura di sbagliare) ! Evitare il coinvolgimento personale (emotivo) ! Non cercare a tutti i costi la normalizzazione ! Utilizzare l’empatia professionale che non è identificazione ! Distacco pseudo professionale (mi irrigidisco fingendo di avere tutto sotto controllo) ! Osservare con chi sta la persona disabile e che livello di autonomia esprime ! Simpatia (faccio “il camerata”, l’”amicone”) ! Esercitarsi – Fare esperienze di turismo accessibile ! Normalizzazione ! Capire se è un ambito che ci piace '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %8& !"#!$#%$& La Relazione professionale PRINCIPI DI BUONA ACCOGLIENZA ! La qualità è data dalla capacità di valutare la situazione in modo efficace ed efficiente, senza improvvisazioni o spontaneismi ! CORTESIA ! Distinguere il personale dal professionale: loro non lo sanno fare ! ATTEGGIAMENTO NATURALE (è una conquista professionale) ! Non illudere o promettere cose che non si possono mantenere ! Ricordare cosa piaceva al cliente lo fa sentire a casa. Personalizzare la relazione. ! Cosa si aspetta un cliente con D.I. e cosa il familiare ! Creare soluzioni personalizzate in base ai bisogni '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& ! RIVOLGERSI ALLA PERSONA CON D.I. QUANDO POSSIBILE ! RICORDIAMOCI CHE I BISOGNI NON SONO SPECIALI MA SPECIFICI ! IL NOSTRO SERVIZIO NON DEVE ESSERE SPECIALE MA DI QUALITA’ PROFESSIONALE ! RISPETTARE DEI TEMPI PIU’ LUNGHI ! COMUNICARE ACCORGIMENTI E PROCEDURE NEI CASI IN CUI IL CLIENTE PUO’ ESSERE IN DIFFICOLTA’ '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& ! DISPONIBILITA’ OFFERTA, NON AGITA ! CERCARE DI SODDISFARE LE RICHIESTE NEL LIMITE DEL POSSIBILE ! PRIMA DI AIUTARE CHIEDETE SE SERVE AIUTO ! CHIEDERE COME AIUTARE ! USARE UN LINGUAGGIO ADEGUATO (non infantile) ! FOCALIZZARE L ATTENZIONE SULLA PERSONA E NON SULLA DISABILITA '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& DISABILITÀ PSICHICHE Condizioni con manifestazione complesse e differenziate spesso a carattere temporaneo Dei disturbi psichiatrici vedo solo gli epifenomeni: ansia paure irrazionali depressione disorientamento ossessioni, rituali emozioni eccessive anche positive Iperattività '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %9& !"#!$#%$& COME COMPORTARSI PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE ASCOLTO EMPATICO Camminare nelle sue scarpe • È improbabile identificare un cliente con problemi psichici se non si manifestano Mettersi nei panni dell’altro • Questa clientela è più sensibile nel percepire situazioni di disagio Vedere il mondo con i suoi occhi • Assumere un atteggiamento disponibile, rassicurante, tranquillizzante • Il non verbale può aiutare molto nella comprensione Entrare in sintonia con l’altro Sentire dentro di sé come sente l’altro '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& COME COMPORTARSI PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE • Non pregiudizi legati all’aspetto Atteggiamento rilassato • Rispettare i ritmi di reazione e comprensione: disponibilità e pazienza • Disponibilità nell’ascoltare o nel ripetere i messaggi • Esprimetevi in modo chiaro e semplice • Utilizzare la forma affermativa • Evitare spiegazioni lunghe e complesse '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& I LIVELLI DI SVILUPPO EMOTIVO RELAZIONALE Primo livello – Ritardo gravissimo Regolazione delle necessità fisiologiche, integrazione input sensoriali, strutturazione dello spazio, tempo e persone, interazione sociale • Salutare tutti (ci permette di avere un primo feedback) • Attenzione ai bisogni primari (fame, sete, comodità… • Chiedere al plurale e attendere la reazione del familiare • Eventualmente interagire cercando il contatto oculare • Rivolgersi al familiare per capire se va tutto bene '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %"& !"#!$#%$& I LIVELLI DI SVILUPPO EMOTIVO RELAZIONALE I LIVELLI DI SVILUPPO EMOTIVO RELAZIONALE Secondo livello – Ritardo grave Terzo livello – Ritardo medio Contatto corporeo, attaccamento alla persona, stimolazione sociale, manipolazione oggetti, linguaggio povero Regolazione della distanza nel contatto, conferma della autonomia, ricompensa comportamento sociale, linguaggio • Salutare tutti (ci permette di avere un primo feedback) e presentarsi scegliendo il N.V. più adeguato • Attenzione ai bisogni primari (fame, sete, comodità… • Rivolgersi al plurale, ed eventualmente differenziare l’interesse tra D.I. e familiare • Chiedere se ci sono necessità particolari (es. per mangiare) • Stare molto attenti ai feedback e regolare l’approccio conseguentemente '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& I LIVELLI DI SVILUPPO EMOTIVO RELAZIONALE Quarto livello – Ritardo lieve Identificazione con altri importanti, accettazione e supporto sociale, competenza sociale • Salutare individualmente, presentarsi individualmente • Attenzione al benessere generale • Chiedere se ci sono necessità particolari ad entrambi • Stare molto attenti ai feedback e regolare l’approccio conseguentemente • Utilizzare il linguaggio • Trovare la giusta distanza empatica • Essere professionali '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Tutti i problemi comportamentali portano alla limitazione della partecipazione alla comunità della persona o ad una restrizione della sua libertà Cosa faremmo con un bambino che disturba? • Salutare individualmente, presentarsi individualmente • Agire come per i normo dotati • Stare molto attenti ai feedback e regolare l’approccio conseguentemente • Utilizzare il linguaggio • Trovare la giusta distanza empatica • Essere professionali '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& Cosa possiamo fare con una persona disabile con problemi comportamentali& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %$& !"#!$#%$& & & & & & & & & & & & & & & & Facciamo qualche esempio tratto dalla nostra esperienza! PERSONE NON VEDENTI E IPOVEDENTI NECESSITÀ - Contatto con gli altri basato su uno scambio continuo di informazioni vocali - Possibilità di toccare oggetti/persone per identificarli adeguatamente - Illuminazione speciale, contrasti, punti di riferimento per l autonomia - Spiegazioni e descrizioni dell ambiente chiare per identificare percorsi ed ostacoli - Particolare attenzione in caso di emergenza '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& COME COMPORTARSI PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE • Rivolgete la parola alla persona e non al suo accompagnatore • Fatevi comprendere con le parole. Ricordatevi che il cliente non può cogliere espressioni o gesti • Richiamate la sua attenzione chiamandolo per nome o toccandolo leggermente sul braccio • Se il cliente chiede di essere guidato, offrite il vostro braccio e procedete con lui precedendolo leggermente '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& • Avvisate di scale, gradini, se a salire o a scendere. Se preferisce al braccio il corrimano fateglici poggiare la mano • Per sedersi informatelo sulla posizione della poggiategli la mano sullo schienale sedia, • Avvertite sempre se vi allontanate o se siete tornati • Descrivete ambienti, situazioni, posizione di oggetti con riferimenti spaziali relativi alla posizione del cliente • Leggete loro indicazioni, menu ecc, con tono di voce normale • Accettate cani guida '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %:& !"#!$#%$& PERSONE NON UDENTI E IPOUDENTI NECESSITÀ COME COMPORTARSI PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE • Per parlare ponetevi di fronte al cliente - Contatto visuale con l interlocutore • Stabilite un contatto visivo - Buona illuminazione, per leggere le labbra • Controllate la vostra posizione: no spalle alla luce, no mani davanti alla bocca per consentire la lettura dalle labbra - Se in gruppo, ricevere le informazioni contemporaneamente agli altri - Particolare attenzione in caso di emergenza - Poter usare mezzi alternativi di comunicazione, se non ci si comprende (scrivere) '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& • Chiedete alla persona con che tono è bene che le parliate. Un tono alto può disturbare • Non parlate troppo in fretta, né troppo lentamente, usate frasi brevi, evitate intercalari, dialetto, non parole • Non esagerate i movimenti della bocca, usate le espressioni del viso, accompagnate gesti alle parole • Accertatevi sempre che la comunicazione sia stata ben compresa. Siate pronti a ripetere o a scrivere ciò che avete detto • Anche se c è l interprete rivolgetevi comunque prima al cliente '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& • Considerate i tempi di comunicazione più lunghi Siate pronti a ripetere le indicazioni • Ricordate: la lettura labiale non consente di seguire agevolmente la comunicazione tra più di 2 persone '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& • Accertatevi che la persona non udente sia coinvolta nella conversazione di gruppo, non isolatela • Per attirare la sua attenzione usate un movimento della mano nella sua direzione o un lieve tocco sul braccio • Se dovete illustrare il funzionamento di un meccanismo prima parlate e poi illustrate • Gli apparecchi acustici amplificano tutti i suoni compresi i rumori. Scegliere un posto tranquillo per comunicare '()*+,(-*&.*-&/012&3)*4(50&6,705,&8!%$& %;&