Negli ultimi ani maggiore attenzione viene posta nel

1^ Congresso Internazionale
La concezione attuale del Ritardo Mentale (secondo AAMR e ICF):
possibili implicazioni nelle sindromi genetiche
Ciro Ruggerini
Il termine Ritardo Mentale indica una condizione la cui definizione è storicamente – culturalmente – fondata
non appartenendo in alcun modo al regno delle realtà naturali. Chiunque opera nel campo della assistenza in
questo ambito è tenuto, quindi, alla consapevolezza dei propri riferimenti. Si possono considerare espressioni
delle concezioni attuali il documento della Organizzazione Mondiale della Sanità intitolato Classificazione
Internazionale del Funzionamento degli stati di Disabilità e di Salute (ICF, 2001) e il documento della
Associazione Americana del Ritardo Mentale (AAMR) del 2002. I due documenti esprimono una concezione
dinamica dell’adattamento dell’individuo all’ambiente sociale in quanto dovuto ad una sintesi dei fattori di
protezione e di vulnerabilità attivi, istante per istante, nella sua esperienza vitale – concezione che
appartiene alla ampia cornice della “developmental psychopathology“ la cui fondazione si fa risalire al 1985.
Secondo l’ICF il livello di attività e di partecipazione della persona disabile – e di ogni altra persona - è in
relazione da un lato al suo stato di salute fisica e dall’altro alle opportunità effettivamente offerte dal
contesto.
Secondo il documento della AAMR il livello di funzionamento della persona con disabilità cognitiva è mediato
dal livello di sostegni rivolti al funzionamento intellettuale, alle capacità di adattamento, al livello di
partecipazione, interazione e assunzione di ruoli sociali e al mantenimento della salute. A questa definizione
si accompagnano alcuni assunti che sottolineano come la persona disabile abbia necessariamente punti di
forza giustapposti a suoi punti di debolezza e come un adeguato sistema di sostegni favorisca un
miglioramento nelle capacità adattive nell’arco intero della esistenza.
“Dalla gestione clinica e genetica alla gestione familiare dei bambini affetti”
Reggio Emilia, 13-14 Ottobre 2006
1^ Congresso Internazionale
Esaminando – con l’ottica della “Medicina Narrativa “- le “Storie dei nostri bambini” con cui i genitori della
Associazione Internazionale Ring 14 contribuiscono all’aumento delle conoscenze dei correlati di questa
anomalia cromosomica si possono documentare - nella concretezza delle esperienze - quali sono i tipi di
fattori protettivi dello sviluppo attivi anche in presenza di importanti fattori di vulnerabilità aggiuntiva –
come la epilessia e il deficit immunologico - geneticamente fondati.
Tra questi vanno sottolineati:
1. la qualità delle informazioni mediche rese accessibili ai genitori – in grado di determinare i contenuti
dell’Ecotipo -;
2. il livello di opportunità – di attività e di partecipazione – effettivamente offerto nei periodi in cui si
attenua o scompare l’impegno imposto dalla terapia dei disturbi medici e neurologici.
Bibliografia:
-American Association on Mental Retardation – Ritardo Mentale. Definizione, classificazione, sistemi di sostegno e quaderni di lavoro 10^ edizione. Vannini, 2005 ( Edizione originale 2002 )
-Organizzazione Mondiale della Sanità: ICF – Classificazione Internazionale del Funzionamento , della Disabilità e della Salute - , Erikson,
2001
- Ruggerini C Dalla Vecchia A. Pupuline E Vezzosi S. Vicini S: “Medicina Narrativa“: le prospettive di applicazione alla condizione di
disabilità. Atti Congresso Nazionale CNIS su “Esperienze e ricerche sull’integrazione scolastica e sociale“, Modena , 16 – 18 marzo
2006 – in stampa -
Nome
Ciro
Cognome
Ruggerini
Azienda/Istituto di appartenenza
Università di Modena e Reggio Emilia / Azienda Policlinico di Modena
Indirizzo
e-mail
“Dalla gestione clinica e genetica alla gestione familiare dei bambini affetti”
Reggio Emilia, 13-14 Ottobre 2006