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L’angolo del fitness
CORRELAZIONE TRA CAPACITÀ CONDIZIONALI
E COORDINATIVE NELLA GINNASTICA
di Luca Zanforlini
N
ella ginnastica il livello di controllo e di espressione tecnica
costituisce la manifestazione
specifica della maestria del/della ginnasta. Fondamentalmente la tecnica corrisponde al tipo ideale di movimento.
Tutti i movimenti nella ginnastica sono
abilità motorie automatizzate, dove i
gesti tecnici e le combinazioni devono
essere riprodotti secondo uno standard ideale.
Nel suo insegnamento è indispensabile prendere in considerazione 2 componenti:
una esterna, cioè la forma dei movimenti e si esprime con posizioni e spostamenti delle braccia, delle gambe, del
bacino, ecc e gli indici sono l’ampiezza dei movimenti, velocità, ecc.;
una interna, vale a dire il contenuto
della tecnica, caratterizzata dall’attività
del SNC, dalla volontà, dalla tensione,
rilassamento ed elasticità dei muscoli ed
anche dall’utilizzo della forza di gravità, d’inerzia, di accelerazione, ecc.
Questa componente insieme alle impressioni cinestetiche, le capacità coordinative e in particolar modo la capacità di differenziazione porta ad acquisire un’ elevata precisione dei movimenti (Starosta, 2000).
Inizialmente i bambini imparano il movimento nella sua immagine esterna,
ma successivamente questo apprendimento dovrà essere arricchito da
quella interna, se ciò non accade si
avrà inevitabilmente un rallentamento
nello sviluppo della tecnica. Quindi
l’approfondimento del contenuto della tecnica sviluppa le impressioni cinestetiche specifiche che insieme alle capacità coordinative costituiscono il
“sentire” il movimento, l’attrezzo ecc.,
Daniel Keatings alle parallele pari del Mediolanum Forum (foto di M. Bertolini).
Una ginnasta in azione alla trave durante i Campionati Europei di Milano (foto di M. Bertolini).
queste impressioni devono essere continuamente rinfrescate (ripetizioni dei
movimenti in condizioni diverse) perché hanno bisogno di una continua verifica (feedback). Da queste indicazioni a carattere generale dell’allenamento della tecnica si comprende l’importanza di una buona preparazione fisica
soprattutto in ambito coordinativo senza mai tralasciare un costante e continuo rafforzamento dei muscoli stabilizzatori articolari (in particolar modo
quelli del tronco e degli arti inferiori) e
una buona mobilità articolare. Quindi
i presupposti fondamentali per l’apprendimento e la realizzazione corretta di elementi tecnici sono rappresentati dalle capacità coordinative (differenziazione, equilibrio, orientamento
spazio-temporale, ritmizzazione, ecc.)
e condizionali (forza, resistenza, ecc.);
maggiore è il loro livello e tanto più alte risultano le potenzialità tecniche
senza creare situazioni pericolose per la
salute. Le capacità coordinative dipen-
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dono da processi nervosi centrali di
regolazione e di controllo, mentre quelle condizionali si basano su processi
energetici. Deve essere sottolineato un
concetto molto importante, che nessuna delle capacità si basa esclusivamente di processi energetici o di processi
nervosi, ma le une sono intrecciate e legate con le altre (esempio è impossibile eseguire un semplice esercizio di
equilibrio statico senza un minimo di
forza). Non esistono contenuti che
esercitano selettivamente questa o
quella capacità coordinativa o condizionale, ma l’accentuazione di una o di
un’altra. Con i bambini, uno sviluppo
prevalente delle capacità condizionali
può rallentare se non danneggiare l’apprendimento delle capacità coordinative e quindi anche della tecnica; ciò
non significa che bisogna evitare gli
esercizi che sviluppano la forza e la resistenza, però è necessario introdurli
gradualmente nei contenuti e nei metodi parallelamente con gli esercizi che
sviluppano le capacità coordinative e la
tecnica. Ad esempio nella ginnastica,
come in altre discipline sportive, la capacità di salto è una componente fondamentale nella prestazione sportiva.
Essa non dipende solo dalla forza e
dalla velocità, ma anche dalla tecnica
e da molteplici capacità coordinative
(Starosta, 2003). L’altezza, l’ampiezza
del salto è legata all’armonizzazione
spazio-temporale dei movimenti dei
singoli segmenti del corpo (coordinazione segmentaria tra le articolazioni
degli arti inferiori, degli arti superiori e
del busto). Il risultato definitivo del
salto (che sia verticale, acrobatico o coreografico) dipende da una correlazione razionale tra capacità condizionali e da una tecnica precisa condizionata da un alto livello di numerose capacità coordinative (capacità di combinazione, di ritmizzazione, di differenziazione spaziale, temporale e muscolare,
ecc.). Nella ginnastica la fluidità, la
In alto a sinistra Vlasios Maras, medaglia d’oro alla
sbarra lo scorso aprile ad Assago.
A destra Elizabeth Tweddle salta come un gatto tra
gli staggi delle parallele asimmetriche.
(foto di M. Bertolini).
precisione e la ripetizione costante del
movimento è un indice per valutare la
perfezione e la maestria tecnica di
un/una ginnasta. Per fluidità si intende
il rapporto armonico tra gli impulsi di
forza muscolare e le azioni delle forze
esterne, quindi il rapporto di questo
controllo è sinonimo di fluidità e di
una grande coordinazione motoria.
Anche l’elevata precisione del movimento dipende dal livello di coordinazione motoria, e la caratteristica fondamentale è la coincidenza tra programma (progetto mentale) e risultato (esecuzione). La costanza nell’esecuzione
precisa del movimento significa che
il/la ginnasta ha consolidato la tecnica
tramite un lungo e meticoloso processo di esercitazione e di allenamento.Le
caratteristiche che giocano un ruolo
fondamentale nell’esecuzione ottimale del movimento sono:
la forza del movimento, legata fondamentalmente alla capacità di differenziazione muscolare (la forza ottimale);
l’ampiezza del movimento (caratteristiche spaziali), dove ad esempio l’esecuzione di un salto coreografico è legata
alla massima apertura degli arti inferiori (forza, mobilità articolare e coordinazione);
la velocità del movimento (caratteristiche temporali).
Quando tutte queste caratteristiche
vengono allenate ed espresse dal/dalla
ginnasta in modo equilibrato si parla di
armonia del movimento, che si tratta di
una categoria estetica che deve essere
introdotta nei movimenti e nelle combinazioni tecniche (Meinel, 1984). Nella pratica dell’allenamento non è possibile tenere conto, contemporaneamente, di più caratteristiche, ma è importante tenere presente le relazioni
che ci sono tra loro ed ogni volta mettere in primo piano quella più importante in quel momento per l’acquisizione, la correzione o la stabilizzazione di
quel determinato movimento o combinazione tecnica. Queste caratteristiche, come si può facilmente comprendere, hanno le loro basi nelle capacità
coordinative e condizionali ma soprattutto nella loro correlazione.