46 L’angolo del fitness CORRELAZIONE TRA CAPACITÀ CONDIZIONALI E COORDINATIVE NELLA GINNASTICA di Luca Zanforlini N ella ginnastica il livello di controllo e di espressione tecnica costituisce la manifestazione specifica della maestria del/della ginnasta. Fondamentalmente la tecnica corrisponde al tipo ideale di movimento. Tutti i movimenti nella ginnastica sono abilità motorie automatizzate, dove i gesti tecnici e le combinazioni devono essere riprodotti secondo uno standard ideale. Nel suo insegnamento è indispensabile prendere in considerazione 2 componenti: una esterna, cioè la forma dei movimenti e si esprime con posizioni e spostamenti delle braccia, delle gambe, del bacino, ecc e gli indici sono l’ampiezza dei movimenti, velocità, ecc.; una interna, vale a dire il contenuto della tecnica, caratterizzata dall’attività del SNC, dalla volontà, dalla tensione, rilassamento ed elasticità dei muscoli ed anche dall’utilizzo della forza di gravità, d’inerzia, di accelerazione, ecc. Questa componente insieme alle impressioni cinestetiche, le capacità coordinative e in particolar modo la capacità di differenziazione porta ad acquisire un’ elevata precisione dei movimenti (Starosta, 2000). Inizialmente i bambini imparano il movimento nella sua immagine esterna, ma successivamente questo apprendimento dovrà essere arricchito da quella interna, se ciò non accade si avrà inevitabilmente un rallentamento nello sviluppo della tecnica. Quindi l’approfondimento del contenuto della tecnica sviluppa le impressioni cinestetiche specifiche che insieme alle capacità coordinative costituiscono il “sentire” il movimento, l’attrezzo ecc., Daniel Keatings alle parallele pari del Mediolanum Forum (foto di M. Bertolini). Una ginnasta in azione alla trave durante i Campionati Europei di Milano (foto di M. Bertolini). queste impressioni devono essere continuamente rinfrescate (ripetizioni dei movimenti in condizioni diverse) perché hanno bisogno di una continua verifica (feedback). Da queste indicazioni a carattere generale dell’allenamento della tecnica si comprende l’importanza di una buona preparazione fisica soprattutto in ambito coordinativo senza mai tralasciare un costante e continuo rafforzamento dei muscoli stabilizzatori articolari (in particolar modo quelli del tronco e degli arti inferiori) e una buona mobilità articolare. Quindi i presupposti fondamentali per l’apprendimento e la realizzazione corretta di elementi tecnici sono rappresentati dalle capacità coordinative (differenziazione, equilibrio, orientamento spazio-temporale, ritmizzazione, ecc.) e condizionali (forza, resistenza, ecc.); maggiore è il loro livello e tanto più alte risultano le potenzialità tecniche senza creare situazioni pericolose per la salute. Le capacità coordinative dipen- 47 dono da processi nervosi centrali di regolazione e di controllo, mentre quelle condizionali si basano su processi energetici. Deve essere sottolineato un concetto molto importante, che nessuna delle capacità si basa esclusivamente di processi energetici o di processi nervosi, ma le une sono intrecciate e legate con le altre (esempio è impossibile eseguire un semplice esercizio di equilibrio statico senza un minimo di forza). Non esistono contenuti che esercitano selettivamente questa o quella capacità coordinativa o condizionale, ma l’accentuazione di una o di un’altra. Con i bambini, uno sviluppo prevalente delle capacità condizionali può rallentare se non danneggiare l’apprendimento delle capacità coordinative e quindi anche della tecnica; ciò non significa che bisogna evitare gli esercizi che sviluppano la forza e la resistenza, però è necessario introdurli gradualmente nei contenuti e nei metodi parallelamente con gli esercizi che sviluppano le capacità coordinative e la tecnica. Ad esempio nella ginnastica, come in altre discipline sportive, la capacità di salto è una componente fondamentale nella prestazione sportiva. Essa non dipende solo dalla forza e dalla velocità, ma anche dalla tecnica e da molteplici capacità coordinative (Starosta, 2003). L’altezza, l’ampiezza del salto è legata all’armonizzazione spazio-temporale dei movimenti dei singoli segmenti del corpo (coordinazione segmentaria tra le articolazioni degli arti inferiori, degli arti superiori e del busto). Il risultato definitivo del salto (che sia verticale, acrobatico o coreografico) dipende da una correlazione razionale tra capacità condizionali e da una tecnica precisa condizionata da un alto livello di numerose capacità coordinative (capacità di combinazione, di ritmizzazione, di differenziazione spaziale, temporale e muscolare, ecc.). Nella ginnastica la fluidità, la In alto a sinistra Vlasios Maras, medaglia d’oro alla sbarra lo scorso aprile ad Assago. A destra Elizabeth Tweddle salta come un gatto tra gli staggi delle parallele asimmetriche. (foto di M. Bertolini). precisione e la ripetizione costante del movimento è un indice per valutare la perfezione e la maestria tecnica di un/una ginnasta. Per fluidità si intende il rapporto armonico tra gli impulsi di forza muscolare e le azioni delle forze esterne, quindi il rapporto di questo controllo è sinonimo di fluidità e di una grande coordinazione motoria. Anche l’elevata precisione del movimento dipende dal livello di coordinazione motoria, e la caratteristica fondamentale è la coincidenza tra programma (progetto mentale) e risultato (esecuzione). La costanza nell’esecuzione precisa del movimento significa che il/la ginnasta ha consolidato la tecnica tramite un lungo e meticoloso processo di esercitazione e di allenamento.Le caratteristiche che giocano un ruolo fondamentale nell’esecuzione ottimale del movimento sono: la forza del movimento, legata fondamentalmente alla capacità di differenziazione muscolare (la forza ottimale); l’ampiezza del movimento (caratteristiche spaziali), dove ad esempio l’esecuzione di un salto coreografico è legata alla massima apertura degli arti inferiori (forza, mobilità articolare e coordinazione); la velocità del movimento (caratteristiche temporali). Quando tutte queste caratteristiche vengono allenate ed espresse dal/dalla ginnasta in modo equilibrato si parla di armonia del movimento, che si tratta di una categoria estetica che deve essere introdotta nei movimenti e nelle combinazioni tecniche (Meinel, 1984). Nella pratica dell’allenamento non è possibile tenere conto, contemporaneamente, di più caratteristiche, ma è importante tenere presente le relazioni che ci sono tra loro ed ogni volta mettere in primo piano quella più importante in quel momento per l’acquisizione, la correzione o la stabilizzazione di quel determinato movimento o combinazione tecnica. Queste caratteristiche, come si può facilmente comprendere, hanno le loro basi nelle capacità coordinative e condizionali ma soprattutto nella loro correlazione.