QUALE EDUCAZIONE FISICA NELLA “BUONA SCUOLA” Cari colleghi, nell’ultima riunione svolta sono emersi degli aspetti sociali e metodologici di criticità riferiti alla nostra disciplina; tali aspetti, di seguito elencati, meritano secondo noi un’analisi ed un approfondimento, essendo fattori condizionanti un’applicazione puntuale della didattica per competenze, che riconosce nell’individualizzazione dell’insegnamento il suo punto di forza. Abbiamo scelto il metodo dell’indagine conoscitiva, per definirne la portata rispetto alle singole realtà scolastiche. Aspetti sociali e metodologici considerati: 1. I gruppi classe sono caratterizzati sempre più da una marcata e complessa eterogeneità di esperienze e capacità. 2. Una consistente fascia di popolazione scolastica non pratica sport e presenta notevoli carenze dal punto di vista coordinativo e condizionale. 3. Al contrario è richiesto un impegno sempre maggiore di tempo ed intensità ai praticanti sport agonistico, con relativo scarso interesse ed energie per le attività scolastiche. 4. In forte aumento la frequenza di palestre private da parte dei nostri adolescenti, in alternativa o dopo abbandono dello sport in società . 5. Il modello scolastico tradizionale di Ed. Fisica è ancora in grado di rispondere alle esigenze attuali dei nostri alunni? Riteniamo importante, in oltre, la rilevazione di alcuni dati fisicomotori ed antropometrici, che permettano di indagare meglio un fenomeno dalle importanti ricadute in termini di stili di vita e salute pubblica futura. L’indagine promossa dall’ADEFS di Ancona in collaborazione con l’si pone le seguenti finalità: 1. Analizzare alcuni aspetti attitudinali, sociali e motivazionali collegati alla pratica motoria-sportiva. 2. Definire il livello di maturazione e crescita dei nostri alunni sulla base delle capacità motorie, dello sport praticato e di dati antropometrici. 3. Indagare il profilo condizionale e coordinativo sulla scorta di abitudini sportive e nuovi modelli di riferimento. Legenda capacità coordinative: valutazioni osservative finalizzate a definire tre livelli 1. Basso livello di capacità coordinative in termini di: difficoltà ritmiche e spazio temporali in esecuzioni motorie dinamiche, controllo e regolazione difficoltosa dei segmenti corporei in situazioni dinamiche, incerto l’equilibrio dinamico e la coordinazione senso-motoria, ridotto bagaglio di abilità motoriosportive, presenza di un atteggiamento di evitamento e paura rispetto a situazioni motorie nuove o complesse 2. Livello medio di capacità coordinative con capacità di controllo e regolazione sufficiente/discreto rispetto a gesti nuovi o complessi, un bagaglio di abilità motorio- sportive sufficiente, buon coinvolgimento e disponibilità con frequente successo. 3. Livello elevato di capacità coordinative con ottimi risultati e padronanza nelle esecuzioni motorie anche nuove, buon livello di abilità polisportive. Legenda capacità condizionali 1. Basso livello di resistenza allo sforzo prolungato, difficoltà nel controllo corporeo in situazioni di velocità, bassa soglia di fatica rispetto ad un impegno muscolare di una certa entità. 2. Livello medio di velocità resistenza e forza muscolare con risultati soddisfacenti solo rispetto ad impegni di modesta entità. 3. Livello elevato di velocità forza e resistenza con risultati buoni anche rispetto ad impegni elevati. Confidiamo nella vostra serietà e professionalità affinché la raccolta dei dati possa rappresentare uno strumento affidabile per ulteriori considerazioni e valutazioni.