ADEFS indagine conoscitiva (PDF 186 KB)

QUALE EDUCAZIONE FISICA NELLA “BUONA SCUOLA”
Cari colleghi, nell’ultima riunione svolta sono emersi degli aspetti
sociali e metodologici di criticità riferiti alla nostra disciplina; tali
aspetti, di seguito elencati, meritano secondo noi un’analisi ed un
approfondimento, essendo fattori condizionanti un’applicazione
puntuale della didattica per competenze, che riconosce
nell’individualizzazione dell’insegnamento il suo punto di forza.
Abbiamo scelto il metodo dell’indagine conoscitiva, per definirne
la portata rispetto alle singole realtà scolastiche.
Aspetti sociali e metodologici considerati:
1. I gruppi classe sono caratterizzati sempre più da una marcata e
complessa eterogeneità di esperienze e capacità.
2. Una consistente fascia di popolazione scolastica non pratica sport
e presenta notevoli carenze dal punto di vista coordinativo e
condizionale.
3. Al contrario è richiesto un impegno sempre maggiore di tempo
ed intensità ai praticanti sport agonistico, con relativo scarso
interesse ed energie per le attività scolastiche.
4. In forte aumento la frequenza di palestre private da parte dei
nostri adolescenti, in alternativa o dopo abbandono dello sport in
società .
5. Il modello scolastico tradizionale di Ed. Fisica è ancora in grado di
rispondere alle esigenze attuali dei nostri alunni?
Riteniamo importante, in oltre, la rilevazione di alcuni dati fisicomotori ed antropometrici, che permettano di indagare meglio un
fenomeno dalle importanti ricadute in termini di stili di vita e
salute pubblica futura.
L’indagine promossa dall’ADEFS di Ancona in collaborazione con
l’si pone le seguenti finalità:
1. Analizzare alcuni aspetti attitudinali, sociali e motivazionali
collegati alla pratica motoria-sportiva.
2. Definire il livello di maturazione e crescita dei nostri alunni
sulla base delle capacità motorie, dello sport praticato e di
dati antropometrici.
3. Indagare il profilo condizionale e coordinativo sulla scorta
di abitudini sportive e nuovi modelli di riferimento.
Legenda capacità coordinative:
valutazioni osservative finalizzate a definire tre livelli
1. Basso livello di capacità coordinative in termini di: difficoltà
ritmiche e spazio temporali in esecuzioni motorie dinamiche,
controllo e regolazione difficoltosa dei segmenti corporei in
situazioni dinamiche, incerto l’equilibrio dinamico e la
coordinazione senso-motoria, ridotto bagaglio di abilità motoriosportive, presenza di un atteggiamento di evitamento e paura
rispetto a situazioni motorie nuove o complesse
2. Livello medio di capacità coordinative con capacità di controllo e
regolazione sufficiente/discreto rispetto a gesti nuovi o
complessi, un bagaglio di abilità motorio- sportive sufficiente,
buon coinvolgimento e disponibilità con frequente successo.
3. Livello elevato di capacità coordinative con ottimi risultati e
padronanza nelle esecuzioni motorie anche nuove, buon livello
di abilità polisportive.
Legenda capacità condizionali
1. Basso livello di resistenza allo sforzo prolungato, difficoltà nel
controllo corporeo in situazioni di velocità, bassa soglia di fatica
rispetto ad un impegno muscolare di una certa entità.
2. Livello medio di velocità resistenza e forza muscolare con
risultati soddisfacenti solo rispetto ad impegni di modesta
entità.
3. Livello elevato di velocità forza e resistenza con risultati buoni
anche rispetto ad impegni elevati.
Confidiamo nella vostra serietà e professionalità affinché la
raccolta dei dati possa rappresentare uno strumento
affidabile per ulteriori considerazioni e valutazioni.