C come capacità coordinative. Dalle capacità generali a quelle specifiche Le capacità coordinative (o coordinazione) corrispondono all'insieme delle caratteristiche neuro-motorie che contraddistinguono i nostri movimenti. Esse sono capacità funzionali, cioè dipendono dallo sviluppo e dall'efficienza del nostro sistema nervoso. Essere coordinati significa saper eseguire determinati movimenti in modo armonioso, fluido ed economico, rispettando la spazialità (direzioni, traiettorie ecc.) e la scansione temporale (simultaneità, successione ecc.). Un movimento coordinato sottintende ottima funzionalità del sistema effettore (programmazione motoria, trasmissione nervosa, reclutamento delle fibre muscolari), ma anche del sistema afferente (senso-percettivo) che attraverso gli analizzatori da origine al processo stimolo/risposta e ne controlla l'esecuzione. IL PROCESSO COORDINATIVO DATI interni/esterni PERCEZIONE DECISIONE PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA RISPOSTA MOTORIA Le capacità coordinative sono distinte secondo due forme. Le capacità coordinative generali sono strettamente legate tra loro, riguardano lo sviluppo delle altre capacità e rendono possibile l'apprendimento generale delle varie abilità. Sono tre: l'apprendimento motorio, il controllo motorio e l'adattamento motorio. Le capacità coordinative specifiche o speciali rappresentano la "coniugazione" di quelle generali ed entrano in gioco nei vari movimenti, presentandosi spesso abbinate l'una all'altra. Rappresentano aspetti "speciali" del processo coordinativo generale. Sono sette: la combinazione motoria, l'anticipazione, la differenziazione, l'orientamento spazio-temporale, la fantasia motoria, il ritmo (o ritmizzazione), l'equilibrio. Nella seconda parte del volume viene presentato un approfondimento di tutte le capacità coordinative insieme agli esercizi relativi al loro allenamento. SCHEDA TECNICA La suddivisione delle capacità coordinative Le tre capacità generali coordinale generali! apprendimento = motorio = È la capacità coordinativa più importante, quella attraverso cui si sviluppano e stabilizzano schemi di movimento non posseduti. Un esempio: imparo a fare la capovolta. ifoordinative Controllo motorio. Consiste nella capacità di organizzare e dosare esattamente l'azione motoria in base agli scopi previsti; è fondamentale negli sport in cui sono richiesti gesti molto precisi. Un esempio: imparo a eseguire la ruota controllando la posizione di gambe-piedi. Sezione 1 CONOSCERSI coordinatiTe adattamentomot Riguarda la capacità di modificare la propria programmazione motoria di fronte a una situazione imprevista, riuscendo comunque ad adattare il proprio movimento alle nuove richieste. Un esempio: ho deciso di tirare in porta, ma il portiere si para di fronte a me e io modifico la mia intenzione; passo la palla al mio compagno che si trova in una posizione migliore. Le sette capacità specifiche È una delle capacità coordinative più importanti. Consiste nella capacità di attivare contemporaneamente o successivamente più schemi motori; è fondamentale in qualsiasi disciplina sportiva poiché molti gesti tecnici nascono proprio dalla combinazione di singoli movimenti in sequenze motorie ben precise. Un esempio: il tiro in corsa del basket (palleggio, corsa, salto, tiro). Fanno parte di questa capacità la coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica. anticipazion Consiste nella capacità di anticipare lo svolgimento e il risultato di azioni successive, sulla base di previsioni; è importantissima soprattutto negli sport di situazione, nei quali la previsione del comportamento di un avversario determina la tattica di gioco. Un esempio: prevedo che il mio difensore si posizionerà alla mia destra e io mi dirigo a sinistra per ricevere un passaggio (pallanuoto, pallamano ecc.) differenziazion Si può definire anche capacità di differenziazione sensoriale, perché riguarda il saper graduare l'impegno muscolare a seconda dei parametri utili all'esecuzione di un certo movimento. Dipende soprattutto dalla funzionalità degli analizzatori ottico, acustico, uditivo, vestibolare e cinestesico, che hanno il compito di discriminare e valutare le informazioni per la riuscita del movimento stesso. Un esempio: in una partita di calcio valuto il diverso impatto con il terreno di gioco (bagnato o asciutto) e doso le mie spinte sia degli arti inferiori nella corsa, sia nel calciare il pallone visto che rimbalza diversamente. "coordinative orientamento^ Consiste nella capacità di direzionare il proprio corpo, o segmenti di esso, nello spazio, rispettando i tempi di esecuzione di un certo movimento; anch'essa deriva dalla funzionalità degli analizzatori, in particolar modo di quello visivo e cinestesico ed è strettamente legata alla differenziazione. Si riferisce anche all'organizzazione dei rapporti spazio-temporali con i compagni e con gli oggetti utilizzati. Un esempio: difendere una certa zona del campo nella pallavolo (spazio) ed essere pronti a ricevere una battuta (tempo). ( Unità 6 L'ABC DEL MOVIMENTO È la capacità di affrontare e risolvere in modo -lei tutto personale e creativo una nuova situazione motoria. La memoria delle esperienze precedenti e la capacità di prevedere il risultato finale ne fanno parte. La fantasia motosa può intervenire anche in situazioni impreviste che si verificano durante gare o partite. Un esempio: il rugbista che giunge alla meta scartando e saltando avversar! che tentano di placcarlo, utilizzando strategie di corsa, finte, accelerazioni originali. ^rdinatire spec-U-LoUuf ritmo o Permette di dare un andamento ritmico ai movimenti, organizzando contrazioni e decontrazioni muscolari secondo un ordine cronologico e integrandoli in un'unica struttura temporale. Il ritmo può essere esterno (un esempio: ballo su un brano musicale) o intcriore (un esempio: imparo la rincorsa per il salto in alto collegandola a un ritmo corsa-appoggio-stacco-volo). Consiste nella capacità di mantenere o ripristinare nel modo più rapido possibile una condizione di stabilità, nonostante possano presentarsi condizioni di difficoltà (superficie limitata di appoggio, forze esterne disturbanti ecc). Si suddivide in equilibrio statico, equilibrio dinamico, equilibrio di volo. Un esempio: la ginnasta che compie l'esercizio alla trave deve affrontare con sicurezza salti, giravolte e verticali in rapida successione. Le capacità condizionali Le capacità condizionali rappresentano l'insieme delle capacità fisico-organiche di un soggetto. Consistono in: forza, velocità e resistenza. Vengono anche definite capacità organico-muscolari in quanto dipendono da alcuni fattori fisiologici quali le caratteristiche del tessuto muscolare, l'efficienza dei processi metabolici ed energetici, l'utilizzo dell'energia per la contrazione muscolare. Lo sviluppo delle capacità condizionali risulta abbastanza lineare fino ai 12-13 anni, poi evolve rapidamente dopo lo scatto puberale, con differenze significative tra i due sessi. 100 80 _ 60 40 _ 20 - anni 4 6 8 10 12 14 16 18 20 La diversa evoluzione della forza nei maschi e nelle femmine (fonte: Hettinger). Sezione 1 CONOSCERSI La forza La forza è la capacità di opporsi o di vincere resistenze attraverso la contrazione muscolare. Essa dipende dalle caratteristiche muscolari (sezione trasversa, tipo di fibre) e dalla funzionalità neuro-motoria (frequenza di impulsi per la contrazione, reclutamento e sincronizzazione delle fibre). È una capacità molto alienabile anche in età giovanile, ma con metodi diversi a seconda del tipo e, soprattutto, dell'età. Esistono tre forme di forza: forza massimale, forza veloce, forza resistente. La velocità La velocità è la capacità del nostro corpo di eseguire movimenti e azioni nel minor tempo possibile. Essa viene distinta dalla rapidità, che indica la velocità di una parte del corpo nel realizzare un certo gesto. È strettamente legata alle capacità senso-percettive e a quelle coordinative. Solitamente si individuano tre sue modalità espressive: rapidità di reazione, rapidità gestuale, frequenza gestuale. La velocità è una capacità alienabile fin dall'infanzia, anche se non presenta notevoli margini di miglioramento a causa delle caratteristiche individuali organiche e muscolari. la resistenza La resistenza è la capacità di resistere a uno sforzo prolungato nel tempo contrastando la fatica. Il suo allenamento riguarda l'efficienza sia degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, sia dei processi legati al metabolismo cellulare. Costituisce la base su cui sviluppare tutte le altre capacità. La resistenza è facilmente alienabile, ma necessita di forti motivazioni da parte del soggetto in quanto il lavoro fisico specifico risulta molto intenso. Per questo motivo va allenata soltanto a partire dall'età giovanile. Essa si distingue in resistenza generale e specifica, resistenza di breve durata, resistenza alla forza, resistenza alla velocità, resistenza aerobica e anaerobica. Nella seconda parte del volume vengono approfondite tutte le capacità condizionali insieme agli esercizi relativi al loro allenamento. Alcuni autori inseriscono tra le capacità condizionali anche la mobilità articolare. In realtà essa possiede caratteristiche intermedie che la pongono a metà strada tra quelle coordinative e quelle condizionali. Per un discorso approfondito sulla mobilità si veda l'Unità 10. Unità 6 L'ABC DEL MOVIMENTO 95