PRESS Comitato economico e sociale europeo COMUNICATO STAMPA N. 56/2006 29 maggio 2006 Relazioni UE-Stati Uniti: il CESE invoca un più profondo coinvolgimento della società civile nel partenariato transatlantico In previsione del dibattito che il Parlamento europeo dedicherà al documento di Elmar Brok sulle relazioni transatlantiche e a quello di Erika Mann sulle relazioni economiche transatlantiche UE/Stati Uniti, nonché dell'imminente vertice UE-Stati Uniti sotto la presidenza austriaca, il CESE ribadisce la propria posizione, già delineata nel parere Il dialogo transatlantico: come migliorare le relazioni transatlantiche (adottato il 3 giugno 2004) Nel proprio contributo del 2004 (parere 855/2004, http://eesc.europa.eu/activities/press/registry/index_en.asp), il CESE ha dichiarato che le relazioni tra UE e Stati Uniti vantano una storia lunga e reciprocamente proficua e si fondano su una solida base di valori comuni. Se riguardo ad alcune questioni politiche l'opinione pubblica non si mostra unanime, sulle tematiche economiche, sociali e ambientali, invece, presenta più punti in comune del previsto, che però non trovano riscontro a livello governativo. Vi è ampio consenso sulla necessità di un dialogo continuo, con benefici duraturi non solo per l'UE e gli Stati Uniti, ma anche per il resto del mondo. Nel parere sul dialogo transatlantico il CESE sottolinea che la globalizzazione, pur avendo promosso l'apertura sociale ed economica e incrementato gli scambi commerciali, gli investimenti stranieri e lo sviluppo, non ha avuto però ricadute positive su tutti i cittadini. L'UE e gli Stati Uniti possono incrementare il potenziale economico, sociale ed ambientale della globalizzazione attraverso una migliore gestione a livello nazionale e internazionale, che comprende anche il dialogo sociale e civile. Il CESE ha sottolineato a più riprese l'importanza dello sviluppo sostenibile. Alle solenni dichiarazioni formulate in occasione di riunioni o accordi internazionali, quali il Vertice sulla terra, gli Obiettivi di sviluppo del millennio o la strategia di Lisbona, non è seguita l'adozione tempestiva di azioni concrete. Nel parere sul dialogo transatlantico il CESE rileva che l'ambiente e il cambiamento climatico sono i settori in cui i cittadini dei due continenti nutrono opinioni simili, mentre i governi adottano approcci piuttosto diversi. Su entrambe le sponde dell'Atlantico i cittadini sono sempre più preoccupati del trasferimento di posti di lavoro in altre regioni, motivato da norme meno rigorose in materia di tutela dei lavoratori e dell'ambiente. Si rende pertanto necessaria un'azione comune per incrementare - in queste regioni - il livello di tali norme e, al contempo, mantenerlo e rafforzarlo nell'UE e negli Stati Uniti. Sia l'UE che gli Stati Uniti si sono adoperati per far avanzare il Doha Round, il ciclo di negoziati dell'OMC attualmente in corso. Visto il poco tempo ancora disponibile per ottenere un risultato favorevole allo sviluppo nell'ambito di tale ciclo, l'UE e gli Stati Uniti devono ora assumere il loro ruolo guida per dare una svolta positiva a questi negoziati. Il CESE si è già schierato a favore di una cooperazione transatlantica rafforzata e allargata che coinvolga la più grande varietà possibile di interessi e di soggetti e che preveda un'agenda di più ampio respiro. Se in passato i vertici UE-Stati Uniti si sono occupati diffusamente di aspetti economici e commerciali, come la promozione degli scambi e degli investimenti tra i due continenti, e il Parlamento europeo ha sollecitato le autorità competenti ad adoperarsi per un mercato IT transatlantico privo di barriere, il CESE ravvisa ora la necessità di considerare questioni legate, ad esempio, ai consumatori e alla sostenibilità. Il CESE invita quindi entrambe le parti a tener conto delle aspirazioni e delle istanze di un'ampia gamma di soggetti interessati - aziende, lavoratori, consumatori, ecc. e a coinvolgerli nei dibattiti. A questo proposito il CESE esprime soddisfazione per la posizione espressa dalla presidenza austriaca secondo cui i rappresentanti dei parlamenti e della società civile europea e americana vanno maggiormente coinvolti nel partenariato transatlantico e si dichiara pronto a contribuire a questo sforzo. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Karel Govaert o Christian Weger, ufficio stampa del CESE Rue Belliard 99, B-1040 Bruxelles Tel. 02 546 9396/9586; cellulare: 0475 753 202 E-mail: [email protected] Website: http://eesc.europa.eu/activities/press/index_en.asp Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma nel 1957, è un organo istituzionale consultivo. La funzione consultiva del CESE permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale comunitario. Il CESE è composto di 317 membri nominati dal Consiglio.