n. 57/2014
8 ottobre 2014
Vertice di Milano sull'occupazione - "I leader europei
devono mettere i giovani al primo posto", afferma il CESE
"I nostri giovani disoccupati non possono più aspettare: gli Stati membri devono accelerare
l'attuazione delle riforme strutturali volte a sostenere l'occupazione giovanile, sfruttando appieno le
risorse finanziarie messe a disposizione dall'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e dal
Fondo sociale europeo", ha dichiarato Christa Schweng, presidente dell'Osservatorio del mercato
del lavoro (OML) del Comitato economico e sociale europeo, in occasione del vertice speciale
sull'occupazione tenutosi oggi a Milano.
Le riforme dovrebbero puntare, in particolare, all'adeguamento dei sistemi d'istruzione alle
esigenze del mercato del lavoro e alla trasformazione dei servizi pubblici per l'impiego in vere e
proprie agenzie di collocamento. L'attuazione della garanzia per i giovani costituisce anche
un'opportunità per ripensare il ruolo di alcune norme del mercato del lavoro che, se offrono una
protezione elevata a chi ha già un impiego, rischiano di impedire l'ingresso ai giovani.
Sono alcune delle conclusioni contenute in uno studio realizzato dall'Osservatorio del mercato del
lavoro del CESE sull'attuazione delle politiche UE a favore dell'occupazione giovanile, in cui
viene messa a confronto la situazione di sei Stati membri: Grecia, Croazia, Italia, Austria,
Slovacchia e Finlandia.
Lo studio sottolinea che la varietà delle situazioni cui sono confrontati i giovani disoccupati
giustifica l'adozione di un approccio su misura, adeguato alle circostanze nazionali. Il successo di
tale approccio dipende dal pieno coinvolgimento delle parti sociali e della società civile, aspetto che
contribuisce a una più ampia accettazione delle riforme da parte dei cittadini.
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Il Comitato economico e sociale europeo rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società
civile organizzata. È un organo istituzionale consultivo, istituito dal Trattato di Roma nel 1957. La funzione
consultiva del Comitato permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di
partecipare al processo decisionale dell'Unione. Il Comitato si compone di 353 membri, provenienti da tutta
l'UE, nominati dal Consiglio dell'Unione europea.
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