CP 81 IT Strategia macroregionale

COMUNICATO STAMPA N. 81/2013
16/12/2013
Una strategia macroregionale mediterranea concreta ha
la capacità di far ripartire il processo della crescita
economica nel Sud
Il Comitato economico e sociale europeo ha messo in evidenza la necessità di
una strategia macroregionale mediterranea per dare un sostegno alle regioni
confrontate a sfide finanziarie e sociali che non possono essere raccolte in modo
efficace dalle singole regioni o dai singoli paesi secondo modalità normali.
Il CESE ha avanzato tale richiesta in un parere che l'assemblea della società civile europea ha
adottato alla sua sessione plenaria tenutasi la scorsa settimana.
L'intero bacino del Mediteranno ha risentito di un approccio discontinuo da parte dell'Unione
europea, con il lancio di vari strumenti e iniziative nel corso degli anni. Queste iniziative hanno
avuto un certo successo, ma non si sono pienamente fatte carico degli obiettivi di sviluppo politico,
economico e sociale inizialmente fissati.
"Le aree costiere dell'UE, nel Mediterraneo meridionale hanno la capacità di diventare centri
innovativi e dinamici di crescita economica e sociale, mettendo a frutto le loro caratteristiche
uniche," ha affermato il correlatore del parere, Stefano Palmieri (Italia, gruppo Lavoratori). Una
politica per le regioni del Mediterraneo più integrata, sostenuta da un valido piano d'azione che
individui precisamente progetti selezionati per il loro impatto transregionale e la loro importanza
per la crescita economica, contribuirebbe ad affrontare le cause dell'incertezza che prevale
attualmente, aumentando il valore aggiunto dei risultati positivi raggiunti dalle iniziative lanciate in
precedenza e degli obiettivi della strategia Europa 2020.
Le regioni costiere del Mediterraneo appartenenti all'UE hanno la capacità di far ripartire il processo
della crescita economica con modalità innovative uniche, che avranno anche un effetto positivo
sull'UE nel suo complesso. Tuttavia come ha fatto notare il relatore del parere, Stefano Mallia
(Malta, gruppo Datori di lavoro), "È assolutamente indispensabile che la strategia sia concreta e
sostanziale. Sulla carta esistono molto iniziative, ma senza un'azione immediata, non vi saranno
progressi". Il CESE raccomanda energicamente che questa strategia non sia un altro documento di
carta. Deve essere anzitutto un processo.
Secondo il CESE, la strategia macroregionale mediterranea dovrebbe basarsi sui tre pilastri di
crescita seguenti: crescita intelligente (con un particolare accento sulla crescita blu), mediante
l'incoraggiamento attivo di un'economia basata sulla conoscenza che sostenga l'"innovazione" e le
nuove tecnologie; crescita sostenibile, attraverso la promozione di un'economia sostenibile, più
verde e più competitiva; e infine crescita inclusiva, per mezzo della promozione di un'economia che
metta un forte accento sulla creazione di posti di lavoro e sulla riduzione della povertà.
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Inoltre, si deve introdurre un metodo per misurare l'efficacia delle politiche, in modo che si possano
apportare correttivi tempestivamente ove necessario, anche per evitare i doppioni attraverso una
cooperazione e un coordinamento multilivello. Contemporaneamente è altrettanto importante
ridurre l'onere burocratico della stesura di relazioni e di compilazione di moduli gravante sulle ONG,
sulle PMI e sugli enti regionali, in particolare nelle regioni più piccole, che spesso non partecipano
perché scoraggiate dalla loro mancanza di capacità e dal compito disincentivante di ottemperare a
tutte le procedure burocratiche.
Infine, tenendo conto del sostegno del CESE e del Comitato delle regioni per una strategia volta a
sviluppare la coesione nel Mediterraneo, e considerando l'estesa rete umana che entrambe queste
istituzioni hanno a livello nazionale ed europeo, il CESE ritiene che sia strategicamente giusto per
queste due istituzioni ospitare e mettersi alla testa del Forum macroregionale mediterraneo,
istituendo un gruppo direttivo formato dal Parlamento europeo e dalla Commissione, dal CESE e
dal CdR con funzioni di sostegno e coordinamento.
Per maggiori informazioni rivolgersi a:
Unità Stampa del CESE
E-mail: [email protected]
Tel: +32 25468641
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Il Comitato economico e sociale europeo rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società
civile organizzata. È un organo istituzionale consultivo, istituito dal Trattato di Roma nel 1957. La funzione
consultiva del Comitato permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di
partecipare al processo decisionale dell'Unione. Il Comitato si compone di 353 membri, provenienti da tutta
l'UE, nominati dal Consiglio dell'Unione europea.
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