Y Y’ (AB) A X’ O (YB – YA) B’ - α (XB – XA) X B 200c TRIGONOMETRIA E COORDINATE Angoli e sistemi di misura angolare Funzioni trigonometriche Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei poligoni Risoluzione dei triangoli non rettangoli e loro area Risoluzione dei quadrilateri e loro area Indice Coordinate cartesiane e polari piane Passaggio da coordinte polari a cartesiane e da cartesiane a polari polari Azimut Azimut e distanza tra due punti di coordinate cartesiane note Area con le coordinate cartesiane (Gauss) Utilizzo delle coordinate cartesiane per la risoluzione dei poligoni poligoni A BBŜ ŜA A S A AŜ ŜBB B Angoli Si definisce angolo ciascuna delle due porzioni di piano limitate da due semirette (lati) uscenti da uno stesso punto (vertice). Gli angoli in topografia sono orientati in senso orario. L’angolo AŜB si ottiene facendo ruotare il segmento SA fino a farlo coincidere con il segmento SB A B A AŜ ŜBB S AŜB è un angolo giro AŜB è un angolo retto AŜB è un angolo piatto A A AŜ ŜBB Angoli B S A A AŜ ŜBB S B 360° 0° 90° 270° P I sistemi di misura angolare 1° 60’ 1’ 60’’ 1C 100’ 1’ 100’’ 163° 27’ 48’’ 180° sessagesimale e centesimale 400C 0C 100C 300C P 200C 181c,6259 Per passare dai gradi sessagesimali ai centesimali è necessario decimalizzare i gradi sessagesimali dividendo i primi per 60 e i secondi per 3600 163° + 27' 48'' + = 163°,4633 60 3600 I sistemi di misura angolare Passaggi da un sistema ad un altro successivamente dalla proporzione C α° α = 180° 200 C si ottiene C 163°,4633 × 200 C α = = 181 ,6259 180° C Le funzioni trigonometriche associano 0c = 400c ad ogni angolo Studieremo funzioni Xa A’ Ya 300c 300 Le funzioni trigonometriche O α A 100c un numero di seguito seno, coseno, le puro. quattro tangente e cotangente. Si consideri una circonferenza di centro O e raggio OA, riferita ad un sistema di assi cartesiani con origine nel centro della circonferenza. Al 200c variare della posizione del punto A varia l’ampiezza dell’angolo α 0c = 400c Xa A’ Ya 300c 300 α A 100c O Le funzioni trigonometriche 100c 200c seno e coseno Si definisce seno dell’angolo α (sen α) il rapporto fra l’ascissa del punto A, Xa, ed il raggio della circonferenza OA Si definisce coseno dell’angolo α (cos α) il rapporto fra l’ordinata del punto A, Ya, ed il raggio della circonferenza OA Xa sen α = OA Ya cos α = OA 0c = 400c XA A’ YA A α 300c 300 O Le funzioni trigonometriche tangente e cotangente 200c Si definisce tangente dell’angolo α (tan α) il rapporto fra l’ascissa del punto A, Xa, e la sua ordinata Ya Si definisce cotangente dell’angolo α (cot α) il rapporto fra l’ordinata del punto A, Ya, e la sua ascissa Xa Xa tan α = Ya Ya cot α = Xa Funzioni trigonometriche Quadro generale gradi seno coseno tangente cotangente 0c 0 1 0 +∞ 100c 1 0 +∞ 0 200c 0 -1 0 +∞ 300c -1 0 +∞ 0 400c 0 1 0 +∞ B B̂ Ĉ C Le funzioni trigonometriche sono utilizzate per risolvere i triangoli rettangoli. Nella risoluzione è necessario conoscere almeno due elementi. La sommatoria degli angoli  Le funzioni trigonometriche utilizzate per la risoluzione dei triangoli rettangoli interni (nel sistema centesimale) è di A 200c sen  = cos  = tan  = BC AC AB AC BC AB sen Ĉ = cos Ĉ = tan Ĉ = AB AC BC AC AB BC Da uno dei qualsiasi rapporti precedentemente visti, che definiscono le funzioni trigonometriche, si ottiene come risultato un numero puro il cui valore numerico e il segno dipendono dall’ampiezza dell’angolo e dalla funzione che all’angolo risulta associata. Per conoscere l’angolo, nota la funzione, è necessario utilizzare la “funzione inversa”. Sulle Le funzioni inverse calcolatrici le funzioni inverse sono indicate con sen-1, cos-1, tan-1 BC sen  = AC BC  = sen ( ) AC B -1 B̂  A Ĉ C A B C Triangoli rettangoli Risoluzione Sono noti l' ipotenusa AC e l' angolo nel vertice A  + B̂ + Ĉ = 200  + Ĉ = 100 c c ma B̂ = 100 Ĉ = 100 c c -  sen  = BC AC da cui risulta BC = AC × sen  cos  = AB AC da cui risulta AB = AC × cos  B C A Sono noti i due cateti AB e BC Triangoli rettangoli Risoluzione con il T. di Pitagora è possibile calcolare l' ipotenusa AC (AB AC = sen  = BC AC + BC 2 ) da cui  = sen  + B̂ + Ĉ = 200  + Ĉ = 100 2 C C ma -1 ( BC ) AC B̂ = 100 Ĉ = 100 C -  C A α c B b γ β a C Triangoli rettangoli Risoluzione Sono noti il cateto AB (c) e l' angolo nel vertice C ( γ ) α + β + γ = 180 α + γ = 90 o sen γ = cos γ = c b a b o ma β = 90 o α = 90 o - γ da cui risulta da cui risulta b = c sen γ a = b × cos γ elementi noti incognite due cateti ipotenusa due angoli risoluzione A B C AB = √(AB2 + BC2) A = sen- 1 (BC/AC) C = 100C - A A ipotenusa cateto Triangoli rettangoli Quadro generale B cateto due angoli C BC = √(AC2 - AB2) A = cos- 1 (AB/AC) C = 100C - A A B ipotenusa angolo in C angolo in A due cateti cateto angolo in A angolo in C ipotenusa cateto C A = 100C - C AB = AC x sen C BC = √(AC2 - AB2) A B C C = 100C - A AC = AB / cos A BC = √(AC2 - AB2) Risolvere un poligono significa determinare tutti i suoi elementi a partire da alcuni già noti. Per elementi si intendono in generale i lati, gli angoli interni e l’area. I procedimenti risolutivi più semplici si basano sulla divisione del poligono in triangoli, mediante il tracciamento di diagonali. La risoluzione inizia Risoluzione poligoni di N lati sempre dal triangolo di cui sono noti almeno tre elementi. Per un poligono di N lati devono essere noti un numero tale di elementi che si ottengono dalla formula Ne = ( 2 x N – 3 ) Tra questi devono essere noti almeno ( N – 2 ) lati La somma degli angoli interni in un poligono di N lati si ottiene dalla formula: Σα = 200c x ( N – 2 ) E A Somma degli angoli interni in un poligono di N lati D B C Σα = 200c x ( 5 – 2 ) = 600c Per la risoluzione dei triangoli non rettangoli è necessario che siano noti almeno tre elementi, combinazione di lati e angoli. Per la risoluzione possono essere applicati, a seconda dei casi, due teoremi: Triangoli non rettangoli TEOREMA DI CARNOT TEOREMA DEI SENI La sommatoria degli angoli interni (nel sistema centesimale) è di 200C Noti due lati del triangolo e l’angolo tra essi compreso, questo teorema permette il calcolo del terzo lato incognito B C Triangoli non rettangoli Teorema di Carnot A AC = (AB2 + BC2 − 2 × AB × BC × COS B̂) “Il rapporto fra i lati e i seni dei rispettivi angoli opposti è costante ed uguale al diametro della circonferenza circoscritta al triangolo” B C Triangoli non rettangoli Teorema dei seni A AB sen Ĉ = BC sen  = CA sen B̂ = 2 × r Il T. dei seni permette di calcolare un lato quando siano noti il rispettivo angolo opposto ed una coppia di elementi in relazione tra loro. Se sono noti il lato AB e gli angoli nei vertici C e B, è possibile calcolare AC B Triangoli non rettangoli C Teorema dei seni A AB sen Ĉ = AC sen B̂ da cui AC = AB × sen B̂ sen Ĉ Anche gli angoli possono essere calcolati. Se sono noti AB, BC e l’angolo in A è possibile ottenere l’angolo nel vertice C B Triangoli non rettangoli C Teorema dei seni A AB sen Ĉ = BC sen  da cui Ĉ = sen -1 AB × sen  ( ) BC Noti due lati del triangolo e l’angolo tra essi compreso, l’area si ottiene dalla formula B Triangoli non rettangoli C Area A 1 S = × AB × AC × sen  2 C h  A b Triangoli non rettangoli Area Se nella formula: S = B B1 1 ×b×h 2 Poniamo: b = AB, dal triangolo rettangolo ACB1 risulta: sen  = h AC da cui h = AC × sen  si ottiene la formula finale: S = 1 × AB × AC × sen  2 Se sono noti i tre lati del triangolo l’area si ottiene dalla formula di Erone C B Triangoli non rettangoli Area con la formula di Erone A SABC = √ [ p x ( p – AB ) x ( p – BC ) x ( p – CA ) ] in cui: p = ( AB + BC + CA ) / 2 è il semiperimetro Se è noto un solo lato e tutti e tre gli angoli interni l’area si ottiene dalla formula C B Triangoli non rettangoli Area A S ABC 1 = × 2 ( AC 2 × sen Â × sen sen B̂ Ĉ ) B C A Triangoli non rettangoli Risoluzione Sono noti AB, AC e l' angolo nel vertice A BC = (AB 2 2 + AC - 2 × AB × AC × cos  -1 Ĉ = sen ( AB × sen  ) BC c B̂ = 200 - ( + Ĉ) SABC = 1 × AB × AC × sen  2 ) B A Triangoli non rettangoli Sono noti il lato BC e gli angoli in B e C Risoluzione  = 200 c - (B̂ + Ĉ) AC = AB = BC × sen B̂ sen  ( AC 2 + CB 2 - 2 × AC × CB × cos Ĉ) SABC = 1 × AC × CB × sen Ĉ 2 C Per la risoluzione dei quadrilateri è necessario conoscere almeno cinque elementi (combinazione di lati, angoli, area). I metodi di risoluzione più utilizzati, sono: • divisione del quadrilatero con diagonali in due triangoli Risoluzione dei quadrilateri • divisione del quadrilatero in figure semplici (triangoli rettangoli e rettangoli) • trasformazione del quadrilatero in un triangolo La sommatoria degli angoli interni (nel sistema centesimale) è di 400C D ELEMENTI NOTI DISTANZE C BC B C CD È questo il caso più semplice perchè esistono due possibilità di risoluzione sia con la diagonale AC che con quella BD. Tracciata la diagonale AC, si risolve come segue: A B Metodi per la risoluzione dei quadrilateri ANGOLI AB Triangolo 1 diagonale AC con Carnot angolo in C1 con i seni D Divisione in triangoli D̂ Triangolo 2 Ĉ2 2  A C Ĉ1 AC 1 angolo C2 per differenza C – C1 lato AD con Carnot angolo in D con i seni angolo in A per differenza a 400c area totale come somma delle aree parziali di due triangoli B D ELEMENTI NOTI DISTANZE C ANGOLI AB BC A C AD L’unica diagonale che permette di risolvere il problema è la diagonale BD, perchè nel triangolo 1 sono noti 3 elementi, mentre nel triangolo 2 gli A elementi noti sono insufficienti B Metodi per la risoluzione dei quadrilateri Triangolo 1 diagonale BD con Carnot angolo D1 con i seni Divisione in triangoli D Triangolo 2 D̂2 angolo D2 con i seni CD D̂1 C DB angolo D somma di D1 + D2 angolo B per differenza a 400c angolo B2 per differenza a 200c 2 lato CD con Carnot o seni 1 A B̂ B̂2 B area totale come somma delle aree parziali di due triangoli D ELEMENTI NOTI DISTANZE C ANGOLI AB BC A C D Anche se sono noti cinque elementi è necessario, come prima cosa, calcolare per differenza l’angolo nel vertice B. Si traccia successivamente la diagonale AC A B Metodi per la risoluzione dei quadrilateri B = 400c – (A + C + D) AC = √(AB2 + BC2 – 2 x AB x BC x cos B) Divisione in triangoli C1 = sen -1 (AB x sen B / AC) D C2 = C – C1 CD AD = (AC / sen D) x sen C2 AD 2 A A2 = 200c – (D + C2) CD = (AC / sen D) x sen A2 Ĉ1 AC Â2 C Ĉ2 S1 = 0.5 x AB x BC x sen B 1 S2 = 0.5 x AD x DC x sen D B̂ B S1 + S2 = St ELEMENTI NOTI C DISTANZE BC CD ANGOLI A B DA In questo caso è necessario dividere il quadrilatero D in più triangoli rettangoli, utilizzando nella risoluzione le funzioni trigonometriche triangolo 1 Metodi per la risoluzione dei quadrilateri B A DE = AD x sen  AE = AD x cos  triangolo 2 CF = BC x sen B̂ Divisione in triangoli rettangoli Ĉ2 D 3 Ĉ1 = 100 C - B̂ C BF = BC x cos B̂ CH = CF - DE triangolo 3 Ĉ1 DH = H ( CD 2 - CH 2 ) C2 = sen - 1 ( 2 1 A E F DH ) CD Ĉ = Ĉ1 + Ĉ2 B D̂ = 400 C - (  + B̂ + Ĉ ) AB = AE + EF (DH) + FB area come somma di tre triangoli rettangoli e un rettangolo ELEMENTI NOTI DISTANZE ANGOLI E Ê AB CD A B C Per risolvere questo caso è necessario prolungare i due lati AD e BC trasformando il quadrilatero nel triangolo ABE di cui sono noti il lato AB e gli angoli in A e B D̂ = 400 C - (  + B̂ + Ĉ ) D Metodi per la risoluzione dei quadrilateri si prolungano AD e BC in E D̂1 Ê = 200 C - (  + B̂ ) D̂ Ĉ1 = 200 C - Ĉ Ĉ1 Trasformazione in un triangolo C Ĉ AE =  A DE = B̂ B D̂1 = 200 C - D̂ AB x sen B̂ BE = sen Ê CD x sen Ĉ1 CE = sen Ê AD = AE - DE AB x sen  sen Ê CD x sen D̂1 sen Ê BC = BE - CE SABE = 1 x AE x EB x sen Ê 2 SDEC = 1 x DE x EC x sen Ê 2 SABCD = SABE - SDEC Il calcolo della superficie del quadrilatero può essere ricondotto al calcolo della superficie di due triangoli D Area dei quadrilateri SABCD = S1 + S2 Divisione in due triangoli 1 A C 2 S1 = 0.5 x AD x DC x sen D S2 = 0.5 x AB x BC x sen B B Se sono noti tre lati adiacenti e gli angoli fra essi compresi è possibile applicare la formula di camminamento D C Area dei quadrilateri Formula del camminamento A B SABCD = 0.5 x [ AB x BC x sen B + BC x CD x sen C – + AB x CD x sen ( B + C ) ] Y Q.4 Q.1 T (- ; +) XP P (+ ; +) YP X 0 Coordinate cartesiane piane R (+ ; -) S (- ; -) Q.3 Q.2 asse polare N (0c) A (OA) A O Coordinate polari piane O (polo) Si consideri un punto del piano detto polo o origine, ed una retta comunque orientata passante per tale punto, asse polare. Rispetto a tale sistema di riferimento, si definiscono coordinate polari del punto A, la distanza orizzontale OA e l’Azimut o angolo di direzione orizzontale (OA) asse polare Y N (0c) XA A’ YA A (OA) A O Passaggio da coordinate polari a cartesiane O (polo) Il passaggio diretto da polari a cartesiane è possibile solo se: le origini dei due sistemi coincidono il semiasse positivo delle Y coincide con l’asse polare X Y XA A’ YA A (OA) A O O (polo) Passaggio da coordinate polari a cartesiane X Dal triangolo rettangolo OAA’ risulta: XA OA Y cos ( OA) = A OA sen ( OA) = da cui : XA = OA × sen ( OA) da cui : YA = OA × cos ( OA) Al variare dell’azimut tra 0c e 400c, le coordinate calcolate assumono il segno relativo ai quattro quadranti. Y N (0c) XA A’ A (OA) YA A O Passaggio da coordinate cartesiane a polari O (polo) X Anche il passaggio da coordinate cartesiane a polari è possibile. Per la distanza basta applicare il T. di Pitagora mentre per l’azimut, la funzione inversa della tangente. OA = 2 2 ( XA + YA ) ( OA) = tan -1 XA ( ) YA L’inverso della tangente fornisce direttamente il valore dell’azimut solo se l’angolo calcolato è inferiore a 100c. Nel II°, III° e IV° quadrante per ottenere il valore dell’azimut (OA) si opera nella seguente maniera Y Come si ottiene il valore dell’azimut (OA) nel II° quadrante ? (OA) O X - α YA Nel II° quadrante risulta A’ XA 200c A ( OA) = tan -1 ( XA ) = - α + 200 c YA Y (OA) O Come si ottiene il valore dell’azimut (OA) nel III° quadrante ? X + α YA A XA A’ 200c Nel III° quadrante risulta ( OA) = tan - 1 ( XA ) = + α + 200 c YA Y A 400c A’ XA YA - α Come si ottiene il valore dell’azimut (OA) nel IV° quadrante ? X O (OA) Nel IV° quadrante risulta ( OA) = tan -1 XA ( ) = - α + 400 c YA A e B sono due punti di coordinate cartesiane note. Si definisce azimut (AB), l’angolo orizzontale destrorso che il segmento orizzontale AB forma con il sistema di riferimento posto nel vertice A Y’ Y Azimut (AB) e distanza AB tra due punti di coordinate cartesiane note XB B (AB) YB XA A YA O X L’azimut (BA) si ottiene nel momento in cui il sistema di riferimento, origine e asse delle Y, invece di trovarsi nel vertice A viene posto nell’altro estremo B. Il suo calcolo è semplice nel caso in cui sia già noto l’azimut (AB). Infatti: (BA) = (AB) ± 200c Y’ E l’Azimut (BA) ? (AB) B 200c (AB) A (BA) Y’ Y XB A’ ( XB – XA ) B ( YB – YA ) YB AB XA Calcolo della distanza orizzontale tra due punti di coordinate cartesiane note A YA X O La distanza orizzontale AB rappresenta l’ipotenusa del triangolo rettangolo AA’B di cui si conoscono i due cateti A’B e AA’ A’B = XB – XA AA’ = YB – YA Applicando il T. di Pitagora si ottiene la “distanza tra due punti” AB = √ [ ( XB – XA )2 + ( YB – YA )2 ] Y’ Y XB ( XB – XA ) A’ (AB) ( YB – YA ) YB B XA A YA X O Applicando l’inverso della tangente all’interno del triangolo rettangolo AA’B si ottiene per “l’azimut (AB)” (AB ) = tan --11 [ [ Calcolo dell’Azimut (AB) tra due punti di coordinate cartesiane note (XBB - XAA ) ( YBB - YAA ) Anche in questo caso la formula precedente fornisce direttamente il valore dell’azimut (AB) solo se il punto B si trova nel primo quadrante rispetto al sistema posto con origine nel vertice A. Per gli altri tre quadranti risulta Y Y’ Con B nel II° quadrante rispetto al sistema posto in A Calcolo dell’Azimut (AB) tra due punti di coordinate cartesiane note risulta (AB) A X’ (YB – YA) B’ - α (XB – XA) X B [ tan --11 200c (AB) = tan [ O (XBB - XAA) ( YBB - YAA) = - α + 200 cc Y Y’ (AB) A X’ +α X O Calcolo dell’Azimut (AB) tra due punti di coordinate cartesiane note (YB – YA) B (XB – XA) B’ 200c Con B nel III° quadrante rispetto al sistema posto in A risulta (AB) = tan [ [ tan --11 (XBB - XAA) ( YBB - YAA) = + α + 200 cc Y Y’ (XB – XA) B B’ (YB – YA) -α Calcolo dell’Azimut (AB) tra due punti di coordinate cartesiane note X’ A X O 200c Con B nel IV° quadrante rispetto al sistema posto in A risulta [ tan --11 (AB) = tan [ (AB) (XBB - XAA) ( YBB - YAA) = - α + 400 cc Se sono note le coordinate cartesiane dei vertici di un poligono l’area si può calcolare applicando la “formula di Gauss” B C A Calcolo dell’area di poligoni di cui sono note le coordinate cartesiane dei vertici (formula di Gauss) 1 SABC = × [ YA × (XB - XC ) + YB × (XC - XA ) + YC × (XA - XB ) ] 2 B L’area assume un segno diverso (+/-) se poligono considerato il è A C percorso in senso orario o antiorario D 1 SABCD = × [ YA × (XD - XB ) + YD × (XC - XA ) + YC × (XB - XD ) + YB × (XA - XC ) ] 2 Le coordinate cartesiane possono essere utilizzate per risolvere i poligoni. I lati si ottengono con la distanza tra due punti, gli angoli per differenza di azimut e l’area con la formula di Gauss B Utilizzo delle cordinate cartesiane per la risoluzione dei poligoni B̂ = (BA) - (BC ) AB = √ [(XB - XA)2 + (YB – YA)2] (AC) C (AB) Ĉ = (CB ) - (CA) A  = (AC ) - (AB )