A. A. 2006-07 - ESAME DI PROFITTO DI GEOMETRIA 30 - maggio 2007 C.d.L. in Matematica - II Modulo C.d.L. in M.I.C.S. - I Modulo 1. Si consideri il sottospazio X della retta proiettiva complessa ottenuto privando P1 (C) dei punti di coordinate [0, 1] e [1, 0]. Individuare tra le seguenti affermazioni l’unica che risulta corretta: (a) X ha un sottospazio omeomorfo ad S1 ; (b) X è compatto; (c) X ha due componenti connesse; (d) Non può esistere una funzione continua e suriettiva X → S1 × R. Soluzione: La retta proiettiva complessa è omeomorfa a S2 . Togliendo due punti a S2 si ottiene uno spazio omeomorfo al cilindro S1 × R che è uno spazio connesso ma non compatto. Ogni sezione trasversale all’asse del cilindro dà un sottospazio omeomorfo ad S1 . 2. Si consideri lo spazio topologico X ottenuto identificando in un unico punto i punti del piano proiettivo reale di coordinate [x1 , 0, x3 ] con [x1 , x3 ] ∈ P1 (R). Individuare tra le seguenti affermazioni l’unica che risulta corretta: (a) X è omeomorfo ad S1 ; (b) X è omeomorfo ad S2 ; (c) X è una compattificazione di R2 , ma non è la sua compattificazione di Alexandrov; (d) le precedenti affermazioni sono tutte false; Soluzione: I punti di P2 (R) possono essere suddivisi in due parti disgiunte: i punti del tipo [x1 , 1, x3 ] con (x1 , x3 ) ∈ R2 ed i punti del tipo [x1 , 0, x3 ] con [x1 , x3 ] ∈ P1 (R) che abbiamo identificato in un unico punto, che indichiamo con ∞. Un aperto di X che contine ∞ ha come preimmagine nella proiezione naturale P2 (R) → X un aperto il cui complementare è un chiuso che, essendo contenuto in uno spazio compatto, deve essere compatto. Quindi X è la compattificazione di Alexandrov di R2 e quindi è omeomorfo ad S2 . 3. Un arco definito su uno spazio topologico X è una funzione continua α : I → X. Ciò premesso, individuare tra le seguenti affermazioni riguardanti un dato arco α definito sul sottospazio Q della retta euclidea, l’unica che risulta corretta: (a) α(I) è un intervallo di Q; (b) α è una funzione iniettiva; (c) α è una funzione costante; (d) α(0) 6= α(1). Soluzione: Essendo I connesso, anche α(I) deve essere un connesso, ma gli unici connessi di Q sono i punti, quindi α(I) ha cardinalità 1. 4. Si consideri il sottospazio del piano euclideo ©¡ ¢ ª X = t cos(2πt), t sin(2πt) : t ∈ I = [0, 1] . Indicare tra le seguenti affermazioni l’unica corretta: (a) X è omeomorfo a P1 (R); (b) X privato di uno qualsiasi dei suoi punti è omeomorfo ad R; (c) lo spazio X 0 ottenuto da X identificando il punto (0, 0) con il punto (1, 0) è omeomorfo ad S1 ; (d) le precedenti affermazioni sono tutte false. ¡ ¢ Soluzione: La funzione continua f : I → X, t 7→ t cos(2πt), t sin(2πt) (un arco definito p nel piano euclideo) è invertibile avendo inversa nella funzione (x, y) 7→ x2 + y 2 . Quindi I ed X sono spazı̂ isomorfi e ciò esclude che le risposte (a) e (b) siano corrette, visto che I privato dei punti 0 ed 1 è connesso, mentre privando di due punti P1 (R) ' S1 , oppure privando R di un punto, si ottengono spazı̂ con più componenti connesse. Infine il procedimento per ottenere X 0 da X è equivalente a quello necessario per ottenere S1 da I. 5. Si consideri la funzione ( f : x 7→ 1 x2 0 se x 6= 0, se x = 0 con dominio la retta euclidea e codominio la semiretta X = [0, +∞) dotata della topologia quoziente rispetto alla funzione f data. Individuare tra le seguenti affermazioni riguardanti lo spazio tolopogico X l’unica che risulta sbagliata: (a) la topologia data ad X coincide con quella indotta su X dalla topologia euclidea di R; (b) X non è compatto; (c) X è di Hausdorff; (d) i compatti di X sono chiusi; Soluzione: Ogni insieme di numeri reali del tipo (k, +∞) ∪ {0} con k > 0 è un aperto dello spazio topologico X, quindi determina un intorno di 0, √ √ perché ha per pre-immagine rispetto ad f l’intervallo aperto (− k, k). Ne consegue che la topologia data ad X è differente da quella indotta su X dalla topologia euclidea di R. ©¡ 1 ¢ ª La famiglia di aperti n , +∞ ∪ {0} : n ∈ N ricopre X, ma non si può ricoprire X con un numero finito di essi. È utile osservare che la topologia indotta da X sulla semiretta Y=(0, ∞) coincide con quella indotta dalla topologia euclidea di R. Questo significa che il sottospazio Y è di Hausdorff e rimane da controllare se in X 0 può essere separato da ogni numero reale ² > 0. La ”separazione” può essere fatta scegliendo un intervallo di numeri reali positivi che contenga ² ed una semiretta (a, ∞) che non contenga tale intervallo. Conseguentemente i compatti di X devono essere chiusi. © ªS© ª 6. Si consideri su R la topologia T = (−∞, x) : x ∈ R R, ∅ e si dee la compattificazione di Alexandrov dello spazio X = (R, T ). noti con X Individuare tra le seguenti affermazioni l’unica che risulta corretta: e (a) l’intervallo [1, 2] è un chiuso di X; e è sconnesso; (b) X e (c) Z è denso in X; (d) le precedenti affermazioni sono tutte false. Soluzione: Chiaramente i chiusi di X sono semirette destre del tipo [c, +∞), oltre che ∅ e R. È altrettanto evidente che un compatto di X, dovendolo coprire con un numero finito di semirette sinistre, non può essere illimitato superiormente. Ne consegue che l’insieme vuoto è l’unico chiuso compatto di X, ovvero R ∪ {∞} è l’unico aperto contenente il punto ∞. Pertanto due aperti non vuoti di X hanno sempre intersezione non vuota. Infine in ogni semiretta sinistra vi si trovano numeri interi, il che significa che tutti gli intorni di un qualsiasi numero reale contengono degli interi, e questo vale ovviamente anche per l’unico intorno R ∪ {∞} che possiede e è di aderenza per Z. ∞. Si può concludere cosı̀ che ogni elemento di X