1 Laurea in Matematica Esercitazioni di Geometria 2 - 28 novembre 2013 1. Sia T la più fine topologia di R per cui (R, T ) è uno spazio topologico compatto. Individuare l’affermazione falsa nell’ipotesi che T induca in R∗ la stessa topologia indotta da quella euclidea: (a) T è meno fine della topologia euclidea; (b) ogni x ∈ R è un chiuso rispetto alla topologia T ; (c) la topologia T è connessa; (d) una delle precedenti affermazioni è falsa. Soluzione: La topologia T che si sta considerando equivale alla compattificazione di Alexandrov di R∗ prendendo 0 come punto infinito. Pertanto gli aperti di T sono gli aperti della retta euclidea che o risultano contenuti in R∗ , oppure contengono 0 ed hanno un complementare compatto: dunque esistono aperti della topologia euclidea non compresi in T . Poiché una topologia meno fine di una connessa è anch’essa connessa, si vede che anche l’affermazione (c) è corretta. Infine la veridicità dell’affermazione (b) segue dal fatto che ogni elemento di R∗ è un compatto in questo sottospazio euclideo (e quindi il suo complementare in R è un aperto in T ), mentre 0 ha come complementare R∗ che è anch’esso un elemento di T . 2. Si considerino il gruppo T = (x, y) 7→ (x + z, y) : z ∈ Z di traslazioni dello spazio euclideo E2 ed il suo spazio di orbite X := E2 /T , cioè lo spazio quoziente che si ottiene rendendo equivalenti due punti x e y di E2 quando esiste τ ∈ T per cui si ha τ (x) = y. Tra i seguenti spazı̂ topologici: (a) E × S1 ; (b) il sottospazio di S2 che si sostiene nei punti 6= ±(0, 0, 1); (c) T2 ; (d) C∗ ; individuare quello non omeomorfo ad X. Soluzione: Si possono fare le seguenti considerazioni: • l’applicazione (x, y) 7→ x, cos(2πy), sin(2πy) fornisce un’identificazione E2 → E1 × S1 che permette di affermare che lo spazio di orbite E2 /T è omeomorfo al ”cilindro” E1 × S1 ; • la proiezione da (0, 0, 0) rende E1 × S1topologicamente equivalente al sot tospazio di S2 che ha sostegno in S2 \ ± (0, 0, 1) , uno spazio topologico 2 notoriamente omeomorfo, via proiezione stereografica, a E \ (0, 0, 0) = C∗ ; • gli spazı̂ prima citati non sono compatti, mentre il toro T2 lo è. 2 3. Sia X lo spazio topologico avente sostegno in R ed i cui chiusi sono, oltre ad R e ∅, tutti e soli i sottoinsiemi di cardinalità finita di R. Tra le seguenti affermazioni, riguardanti il sottospazio √ Y dello spazio topologico prodotto X × X avente sostegno in {(x, y) ∈ R2 : x 6= 2} , individuare quella falsa: (a) Y è connesso; (b) Y è compatto; (c) Q2 = Q × Q è denso in Y; (d) una delle precedenti affermazioni è falsa. Soluzione: Y è compatto e connesso perché prodotto topologico di X e del suo √ sottospazio Z avente sostegno in R \ { 2}, ambedue spazı̂ compatti e connessi. Infine Q2 è denso nello spazio topologico Y perché la topologia di Y è meno fine di quella euclidea, una topologia che notoriamente rende Q2 denso. 4. Siano R una topologia su R, Z una topologia su Z ed f : (R, R) → (Z, Z) una funzione continua. Individuare tra le seguenti eventualità quella compatibile con i dati: (a) R è la topologia euclidea, Z è la topologia discreta ed |f (R)| > 1; (b) R = R, ∅ ∪ (−∞, x [ : x ∈ R , Z = Z, ∅ ∪ An : n ∈ Z con An = {x ∈ Z : x ≤ n} ed f è suriettiva; (c) R è la topologia avente per chiusi i sottoinsiemi di cardinalità finita, Z è la topologia discreta ed f è suriettiva; (d) R = R, ∅ ∪ (−∞, x [ : x ∈ R , Z è la topologia avente per chiusi i sottoinsiemi di cardinalità finita ed 1 < |f (R)| < ∞. Soluzione: Le eventualità (a), (c) e (d) sono senz’altro da scartare perché presentano lo spazio (R, R) connesso ed il sottospazio f (R) di (Z, Z) totalmente sconnesso. L’eventualità (b) è invece effettivamente realizzabile: basta prendere per f la funzione che associa ad un numero reale x la sua parte intera bxc; infatti f −1 (An ) = (−∞, n + 1[ per ogni n ∈ Z. 5. Individuare l’affermazione corretta per una funzione f : Sm → En continua e suriettiva: (a) f è un’identificazione solamente se m < n; (b) f è un’identificazione solamente se m = n; (c) f è un’identificazione solamente se m > n; (d) le precedenti affermazioni sono tutte false. Soluzione. Poiché Sm è compatto e En è di Hausdorff, f è in ogni caso una funzione chiusa, quindi un’identificazione. 3 6. Si consideri sulla sfera S2 la relazione d’equivalenza x ∼ y ⇐⇒ y = g(x) per qualche rotazione g attorno alla retta x = y = 0. Lo spazio quoziente X := S2 /∼ è omeomorfo a: (a) D1 ; (b) S1 ; (c) RP2 ; (d) D2 . Soluzione: Le classi d’equivalenza sono i paralleli di latitudine ed i due poli, per cui la proiezione continua π3 : (x1 , x2 , x3 ) 7→ x3 induce una biiezione f : X → [−1, 1] tale che f ◦ π = π3 , avendo indicato con π la proiezione naturale S2 → X. Poiché π3 è continua, anche f è continua. Ma una funzione continua tra uno spazio compatto ed uno spazio di Hausdorff è anche chiusa, quindi f è un omeomorfismo.