• LE BASI IMMUNO-BIOCHIMICHE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI Nabissi 2015 REAZIONI AVVERSE AL CIBO INTOLLERANZA ALLERGIA AVVERSIONE Nabissi 2015 REAZIONE AVVERSA AL CIBO • Le reazioni avverse al cibo (Ipersensibilità al cibo) includono ogni reazione abnormale risultante dall’ingestione di cibo e puo’ dipendere da: • INTOLLERANZA AL CIBO (ipersensibilità non allergica) • IPERSENSIBILITA’ AL CIBO (allergia) • AVVERSIONE AL CIBO: mima una avversione al cibo ma non è riproducibile, quando il paziente ingerisce il cibo in modo anonimo (Blinded fashion). Nabissi 2015 Avversione al cibo • E’ una reazione che mima una reazione avversa non riproducibile e coinvolge manifestazioni causate da sintomi clinici causati non dal cibo ma da reazioni emotive al cibo. Nabissi 2015 Intolleranza alimentare • Intolleranza al cibo: sono reazioni avverse causate da condizioni fisiologiche uniche caratteristiche dell’ospite. • Sono reazioni negative al cibo, bevande o additivi presenti nel cibo. • Sono reazioni ritardate, che coinvolgono uno o piu’ organi e sistemi, ma non sono considerati direttamente correlati al sistema immunitario. • L’intolleranza puo’ risultare dall’assenza di specifiche sostanze chimiche o enzimi necessari per digerire un particolare componente del cibo o da reazioni chimiche che avvengono naturalmente nella digestione del cibo. • La precisa distinzione fra intolleranza ed allergia al cibo è spesso mancante. Nabissi 2015 Nell’intolleranza non allergica resta difficile determinare il componente dell’alimento che causa l’intolleranza, in quanto se la risposta immunitaria è coinvolta la risposta puo’ essere IgGmediata ma avviene lentamente. L’intolleranza al cibo non include risposte psicologiche. Le persone con intolleranza al cibo hanno soglie diverse di sensibilità, quindi quelle piu’ sensibili rispondono a quantità molto piu’ basse. Nabissi 2015 Aumento di Ig-G nel 2-20% dei casi Nabissi 2015 Nabissi 2015 Siti di entrata dell’antigene nell’intestino. a, Antigeni “raccolti” dalle cellule dentritiche (DC) b) Antigeni presi dalle cellule M e trasportati alle DC e poi attivano i linfociti T c) Gli antigeni solubili attraversano l’epitelio attraverso vie intracellulari o paracellulari e poi attivano I linfociti T e macrofagi. Nabissi 2015 Nabissi 2015 Nabissi 2015 Bersagli clinici nell’intolleranza SKIN: rash Orticaria Angioedema Dermatiti Eczema GIT: ulcere buccali Crampi addominali Nausea Gas Diarrea intermittente Costipazione Sindrome intestino irritabile RT: Congestione nasale Sinusite Irritazioni faringee Asma Tosse Le reazioni di intolleranza non includono risposte psicologiche. Nabissi 2015 Ipersensibilità non allergica Reazioni metaboliche al cibo: dovute a errori nel metabolismo dei nutrienti (diabete, carenza di lattasi, fenilchetonuria, favismo). Reazioni farmacologiche: dovuta generalmente a sostanze chimiche a basso peso molecolare, presenti nel cibo come composti naturali (ammine, salicinati) o aggiunti artificialmente (es. glutammato). Queste sostanze possono causare reazioni biochimiche avverse in individui suscettibili. Tossine: presenti nel cibo, rilasciate da batteri o presenti in cibo contaminato. Nabissi 2015 BMJ 2013;346:f529 Credete che la sensibilità al glutine non-celiaca esiste? Molti dottori propongono diete gluten-free per molte ragioni: a. Problemi cardiaci b. Intestinali c. Emicrania d. Semplicemente per essere “healthier” La sensibilità al glutine non-celiaca è una delle tante intolleranze al cibo. Stolen Lives report (prodotto dalla Allergy UK, sponsorizzata dall’industria alimentare) dichiara che il 45% della popolazione hanno intolleranza al cibo. Nabissi 2015 Questa intolleranza viene riportato causare: 1. Dolore fisico 2. Rash cutaneo 3. Letargia 4. Ansia 5. Mal di testa 6. Sgocciolamento dal naso 7. …….. altri sintomi…………… Ma questi sintomi sono sintomi comuni medicalmente non spiegabili e presenti in altre condizioni fisiopatologiche come fibromialgia (dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità) o sindromi da fatica cronica. La scienza dell’intolleranza è guidata da l’aumento dei dati scientifici che indicano: Aumento della concentrazione di IgG con l’ingestione di certi cibi, ….. ma l’aumento di IgG sono comuni in persone asintomatiche, e non sono state associate con particolari sintomi in studi clinici controllati e sono considerate clinicamente irrilevanti (BMJ 2012.345:e7360) Nabissi 2015 1/5 della popolazione degli USA compra cibo gluten-free, con una crescita annua del 28%, stimata. Il numero di pazienti che credono che l’intolleranza al cibo sia la causa dei loro sintomi è in costante crescita, come le prescrizioni di test e trattamenti per l’intolleranza. Molti genitori scelgono diete restrittive per i loro figli pensando che hanno allergie e/o intolleranze. MA DA DOVE VIENE QUESTA MANIA DEL CIBO “LIBERO DA…..”? L’INTOLLERANZA AL CIBO E’ FORTEMENTE GUIDATA DAL MERCATO ALIMENTARE, NON DA RICERCHE MEDICHE, E’ QUESTA VIENE CONSIDERATA BAD MEDICINE. Nabissi 2015 1 3 2 Nabissi 2015 Diagnosi per l’intolleranza al cibo A prescindere dalle cause strutturali e funzionali bisogna anche distinguere fra: a. Patogenesi tossica dell’intolleranza b. Patogenesi non-tossica dell’intolleranza Intolleranza di origine funzionale: Causata da un disordine funzionale isolato (es. carenza di lattasi intestinale) e inizialmente non è accompagnata da altri cambiamenti anatomici o morfologici nel tratto gastrointestinale. Intolleranza di origine strutturale: di origine anatomica e morfologicalmente dimostrabile in quanto coinvolge alterazioni nel tessuto/organo. Queste alterazioni sono secondariamente associate a sintomi riferibili al cibo. Nabissi 2015 INTOLLERANZA STRUTTURALE I diverticoli intestinali comportano eccessiva crescita batterica nell’intestino tenue, con conseguente meteorismo e diarrea post-prandiale Colon con piccoli diverticoli Colon con grandi diverticoli Nabissi 2015 INTOLLERANZA STRUTTURALE ACALASIA: disturbo della motilità esofagea, per mancanza o ridotta peristalsi ITTERO: eccesivi livelli di bilirubina nel sangue PANCREATITE: infiammazione acuta o cronica del pancreas ANGINA ADDOMINALE: sindrome clinica caratterizzata da forti dolori addominali post-prandiali. Sintomi Generali Possono protrarsi anche per diverse ore dopo il pasto, ed accompagnarsi a diarrea, flatulenza e malassorbimento. La gravità è tale da spingere il soggetto ad astenersi, per quanto possibile, dal nutrirsi; il paziente dimagrisce e può sviluppare cachessia. Nabissi 2015 Disturbi somatoformi Definizione: • Presenza di sintomi fisici che fanno pensare ad una condizione medica generale (“somatoforme”) e che invece non sono giustificati da una condizione medica (malattia, disturbo) o effetti di una sostanza o dalla presenza di altro disturbo mentale (es. Disturbo di panico) • Non sono “intenzionali” o sotto il controllo della volontà (fittizi, simulazione) • I DS non hanno etiologia o meccanismi comuni tra loro: sono qui accomunati solo dalla utilità di escludere casi con sintomi fisici non spiegati da condizioni mediche I soggetti con il disturbo riferiscono la presenza di nausea e di meteorismo. Vomito, diarrea ed intolleranza al cibo Nabissi 2015 DISORDINI ALIMENTARI Anoressia Bulimia Ortoressia nervosa Ecc…… Nabissi 2015 Reazioni tossiche Reazioni causate da tossine , le quali possono essere di origine batterica, vegetale, funginea e presenti nel cibo a causa di contaminazioni. Campylobacter: è la prima causa di contaminazione alimentare in Europa e i casi registrati sono quasi il doppio rispetto alle Salmonellosi. Localizzazione: Il batterio in genere si trova negli apparati gastroenterici di polli, anatre, oche, e conigli allevati e anche in quelli selvatici (piccioni, fagiani, gabbiani), e può risultare contaminata anche la carne e le uova. Precauzioni: Se la carne viene cotta il batterio muore, ma le contaminazioni avvengono spesso in modo indiretto in cucina attraverso posate o contenitori utilizzati prima per la carne cruda e poi per altri alimenti. Sintomatologia: Tra i sintomi più comuni figurano febbre, diarrea e crampi addominali. Nabissi 2015 La campylobatteriosi è stata associata a diverse sequele croniche che includono artrite reattiva, infiammazioni a carico di fegato e reni e la sindrome di Guillain-Barré (paralisi neuromuscolare a esordio acuto). A causa della mancanza di caratteristiche cliniche specifiche, la campylobatteriosi è difficile da distinguere dalle altre patologie gastrointestinali. Una diagnosi definitiva può essere effettuata solo attraverso l’analisi microbiologica di campioni clinici. Nabissi 2015 Salmonella: La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Agente causale: Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Sintomi: La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni. Le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico. Nabissi 2015 Modalità di trasmissione L’infezione si trasmette per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. I principali veicoli di trasmissione della salmonella sono rappresentati da: alimenti acqua contaminata piccoli animali domestici. Solitamente all’apparenza il cibo contaminato non presenta alcuna alterazione delle caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza). In particolare, sono da considerarsi alimenti a rischio: uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere) carne e derivati (specialmente se poco cotti) salse e condimenti per insalate preparati per dolci, creme gelato artigianale e commerciale frutta e verdura (angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata, sidro e succo d’arancia non pastorizzati), contaminate durante il taglio. Nabissi 2015 Terapia Nella maggior parte dei casi, l’infezione da salmonella si presenta in forma lieve e si risolve da sola nel giro di pochi giorni. In questi casi il consiglio è di non contrastare il fenomeno diarroico, poiché è il naturale meccanismo di difesa usato dall’organismo per espellere i germi. Di norma per la salmonella è sufficiente adottare una terapia di supporto: somministrazione di soluzioni orali reidratanti (che servono per compensare l’acqua e i sali persi con il vomito e la diarrea), fermenti lattici e probiotici. Nonostante la salmonella sia un’infezione batterica il ricorso agli antibiotici viene sconsigliato, poiché potrebbe allungare i tempi di persistenza delle salmonelle nelle feci o indurre resistenza. Nabissi 2015 Diagnosi L’antigene flagellare H L’antigene somatico O presente sulla superficie della membrana esterna L’antigene Vi è un antigene di superficie che ricopre l’antigene somatico O, specifico di Salmonella typhi. I tre antigeni sono presenti nei ceppi piu‘ infettivi Nabissi 2015 Shigella Agente etiologico della dissenteria bacillare con periodo incubazione da alcune ore a 3-6 gg. Sintomatologia: diarrea muco sanguinolenta, febbre moderata, dolori addominali, tenesmo (spasmo doloroso dell'ano che si accompagna ad una sensazione di bisogno impellente di defecare), vomito. Unica fonte di infezione: uomo. Trasmissione oro-fecale (sono sufficienti 100 batteri!) Diffusione dell’infezione: mosche. Nabissi 2015 Tossina SHIGA: Causa la degradazione di rRNA della cellula ospite, prevenendo l’adesione del tRNA “carico” e, in tal modo, blocca la sintesi proteica cellulare. • La tossina inoltre: – potenzia il rilascio LPS-mediato di citochine quali IL-1 e TNF-α – danneggiando le pareti dei vasi ematici, sembra essere responsabile della sindrome uremica emolitica. Nabissi 2015 Sintomatologia: Si presenta un singolo episodio di severa insufficienza renale acuta, preceduta (nella forma acquisita) oppure no (nella forma familiare) da una gastro-enterite con diarrea ematica. L’insufficienza renale si manifesta con oligo-anuria. Il paziente potrà mostrare anche manifestazione emorragiche, a causa della piastrinopenia e manifestazioni di subittero o ittero per l’anemia emolitica microangiopatica che determina l’aumentata concentrazione ematica dei prodotti di scarto dell’eme. Diagnostica di laboratorio: Gli esami che guidano per la diagnosi, oltre alla presentazione clinica, sono: -eventuale isolamento ed identificazione nelle feci -esame emocromocitometrico: evidenziazione di anemia (anche grave) con reticolocitosi e piastrinopenia (spesso spiccata); ci può essere leucocitosi. -esame microscopico dello striscio periferico di sangue: i globuli rossi sono schistotici, cioè diffusamente frammentati. -bilirubinemia indiretta e LDH plasmatica elevate. -test coagulativi nella norma. -indici di funzionalità renale severamente alterati: creatitinemia e azotemia elevate. Nabissi 2015 Intolleranza funzionale non tossica CELIALCHIA: intolleranza al glutine IMMUNODISORDINE INTESTINALE CAUSATO DA INGESTIONE DI GLUTINE, CHE VIENE DIGERITO NEL LUME INTESTINALE IN AMINOACIDI E PEPTIDI, INCLUSO LA 33–amino acid α-gliadin, CHE E’ RESISTENTE ALLA DEGRADAZIONE PROTEOLITICA. LA GLIADINA INDUCE IL RILASCIO DI IL-15, CITOCHINA INFIAMMATORIA CHE ATTIVA E INDUCE LA PROLIFERAZIONE DI LINFOCITI INTRAEPITELIALI CD8+, CHE ESPRIMONO NKG2D (MARKER DELLE CELLULE NK). QUESTI LINFOCITI DIVENTATO CITOTOSSICI NEI CONFRONTI DEGLI ENTEROCITI CHE ESPRIMONO MIC-A (Human leukocyte antigen, HLA CLASSE I) Nabissi 2015 Nabissi 2015 DIAGNOSI Una diagnosi più precisa della malattia quindi passa principalmente per due analisi mirate. L’analisi sierologica determina il livello di anticorpi specifici antigliadina, IgA e IgG, e di anticorpi anti-transglutaminasi (tTG), nel sangue prodotti in risposta alla presenza di glutine, percepito dall’organismo come sostanza estranea e pericolosa. Il test istologico invece consiste in una biopsia intestinale che permette di verificare il danneggiamento e l’atrofia dei villi intestinali Nabissi 2015 ENZIMOPATIE: FAVISMO Il favismo è una crisi emolitica dovuta al consumo di fave ed altre sostanze presenti in alimenti o farmaci, che avviene in individui caratterizzato da un deficit funzionale o quantitativo della glucosio-6fosfato deidrogenasi (abbreviato in G6PD o G6PDH), un enzima chiave della via dei pentoso fosfati. I glicosidi presenti nella fava inducono incremento dell’attività della NADPH. Il gene di G6PDH è presente nel cromosoma X Nabissi 2015 Malattia emolitica dovuta a deficienza degli eritrociti: G6PDH Gli eritrociti sono vulnerabili agli ossidanti endogeni ed esogeni e la disfunzione del G6PDH riduce la capacità degli eritrociti di proteggersi contro i danni da ossidanti. G6PPD riduce il NAP in NADPH mentre ossda il glucosio 6 fosfato. Il NADPH permette la conversione di glutadione ossidato in ridotto, proteggendo le cellule contro danni ossidanti. Nabissi 2015 Caratterizzazione in base alla morfologia dei globuli rossi Caratteristiche morfologiche che forniscono indizi eziologici mediante l’analisi delle dimensioni dei globuli rossi, il grado di emoglobinizzazione che si riflette sul colore dei globuli rossi e la forma. Dimensioni: normociti, microciti, macrociti Colore: normocromici o ipocromici Anemia microcitica ipocromica Casuata da anomalie nella sintesi di emoglobina Anemia macrocitica Anomalia nella sintesi dei precursori eritroidi Nabissi 2015 Gli effetti del favismo si manifestano dopo 12 o 48 ore dall'assunzione dei fattori scatenanti. Le persone affette da favismo durante le crisi presentano: colorito giallo intenso su fondo pallido sclere degli occhi gialle urine scure collasso cardiocircolatorio vomito, nausea anemia grave DIAGNOSI Emocromo e conta dei reticolociti (la reticolocitosi è un segno di aumentata eritropoiesi in risposta all'anemia); in G6PD-carenza attiva, all'esame microscopico di uno striscio di sangue possono essere rintracciati corpi di Heinz negli eritrociti; enzimi di necrosi epatica (AST, ALT) e di colestasi (ALP e γ-GT), per escludere altre cause di ittero; lattato deidrogenasi, elevata in caso di emolisi e marcatore della gravità stessa dell'emolisi; aptoglobina, diminuita in caso di emolisi; test di Coombs, per escludere l'origine immuno-mediata dell'emolisi Nabissi 2015 Corpi di Heinz : inclusioni intracellulari che si formano a causa della precipitazione dell’HB AST, ALT, ALP, gammaGT: enzima della famiglia delle transaminasi Aptoglobina: L'aptoglobina è una mucoproteinache si combina con l'emoglobina per formare un complesso aptoglobina-emoglobina (Ap-Hb). La liberazione eccessiva di Hb nel plasma, in seguito ad una crisi emolitica, porta dunque alla rapida consumazione dell'aptoglobina plasmatica. Test di Coombs: valutazione indiretta della presenza, di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari. Nabissi 2015 CAUSE DELL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO Mancanza fin dalla nascita della lattasi. Progressiva riduzione, fino alla scomparsa, dell’attività della lattasi. La carenza dell’enzima può essere provocata da danni a livello dei villi intestinali deputati alla produzione della lattasi. Morbo di Crohn Celiachia Infiammazioni intestinali Manifestazione in seguito a infezione, per esempio da rotavirus. L’intolleranza è transitoria. Nabissi 2015 Nabissi 2015 Nabissi 2015 Reazioni non-tossiche Si dividono in due principali meccanismi: reazioni immunologiche e non immunologiche mediate. Nell’intolleranza la maggior parte delle reazioni non coinvolgono direttamente il sistema immunitario. Gli effetti sono causati principalmente da: Salicinati, ammine (istamina, serotonina, ecc) Sulfiti Glutammato Coloranti e conservanti Dolcificanti Nabissi 2015 • Acido glutammico (soia, pomodori, additivo alimentare): alti livelli causano danno cerebrale (neurotossicità) nelle aree non protette dalla BBB. • Acido salicilico (presente nelle piante, aspirina, profumi): effetti sistemici • Solfiti (vino, crostacei): emicrania, irritazione cutanea • Tartrazina (colorante giallo nei cibi, cosmetici, ecc): ansia, emicrania, depressione, prurito Nabissi 2015 Solventi I solventi sono impiegati dall'industria alimentare per:estrarre principi nutritivi da materie; allontanare dall'alimento sostanze indesiderate (ad esempio l'acetato di etile impiegato per la decaffeinizzazione del caffè); Solventi proposti dalle direttive UE nelle varie applicazioni alimentari: Anidride carbonica (decaffeinizzazione o eliminazione di sostanze amare da caffè e te), Benzine solventi leggere (impiegato per produzione o frazionamento di oli e grassi) Etanolo Etere Etilico Metanolo Metile acetato (impiegato per produzione di zuccheri da melasse) Protossido di azoto Nabissi 2015 Chiarificanti Vengono impiegati per rendere limpidi i liquidi alimentari e per mantenerne nel tempo tale limpidezza. Sono utilizzati soprattutto in enologia, ma anche per bevande alcoliche e per succhi di frutta, specie quelli limpidi come quello di mela. Chiarificanti naturali di origine animale: Albumina d'uovo Caseina e caseinati Colla d'ossa, Colla di pesce, Gelatina Chiarificanti naturali di origine vegetale: Agar agar, Alginati Chiarificanti organici sintetici: PVP, Nylon, poliammidi Chiarificanti inorganici: Bentoniti, Silici colloidali e acidi saliaci, Terre di Spagna Nabissi 2015 Demetallizzanti Sono particolari chiarificanti che agiscono legando i metalli. Classico è: il ferrocianuro di potassio (E 536) utilizzato da oltre un secolo in enologia, che consente di allontanare il ferro e altri metalli, anche tossici, dal vino bianco, facendogli assumere un aspetto brillante. Intorbidenti Sono spesso richiesti ed utilizzati per la preparazione di bevande analcoliche come limonata e aranciata, poichè la bassa qualità di succo naturale presente non basta a dare al consumatore la sensazione di genuinità. Il consumatore ha spesso nella mente immagini stereotipate, come per esempio che l'aranciata per essere buona deve essere torbida ed avere un colore scuro rossoarancio, così nelle aranciate industriali ci devono obbligatoriamente essere le sedimentazioni, sul fondo della bottiglia, che non hanno nulla a che vedere con il prodotto genuino. Nabissi 2015 Agenti di distacco Sono utililizzati per pasticceria da forno e sono sostanze come siliconi, oli minerali, polietilenglicoli. Decoloranti Utilizzati per oli e grassi, zucchero e più raramente per bevande, sono sostanze come carboni attivi e terre naturali o attivate Coadiuvanti di filtrazione Sono materiali attraverso i quali vengono fatti passare i liquidi alimentari (il vino in particolare) per renderli limpidi e togliere loro le impurità. Nabissi 2015 Detergenti e disinfettanti Utilizzati sia per alimenti (ad esempio ipoclorito e clorammine con le quali vengono lavate le carcasse animali prima della lavorazione) che per impianti, contenitori, ecc. Enzimi L'utilizzazione industriale degli enzimi (preparati enzimatici ed enzimi puri) (ad es. gli enzimi utilizzati per l'intenerimento delle carni, quali la papaina, che può essere iniettata nell'animale anche ante mortem) oppure come ingredienti (caglio). Gli enzimi utilizzati nell'industria alimentare provengono da piante, da animali e principalmente da microrganismi. Nabissi 2015 ACIDO GLUTAMICO L’acido glutamico (AG) o il suo aminoacido (glutamato) viene utilizzato per esaltare i sapori dei cibi. Componente naturale presenti in diversi cibi (salsa di soia, formaggi fermentati, estratto di lievito). AG stimola i recettori T1R1/T1R3 o i recettori metabotropici (mGluR4 and mGluR1) Nabissi 2015 “Chinese restaurant syndrome” o "monosodium glutamate symptom complex.“ La sindrome inizia 15/20 minuti dopo l’ingestione del cibo, causando intorbidimento del collo, braccia, debolezza generalizzata e palpitazioni. Altri sintomi meno comuni sono: mal di testa, nausea, vampate di calore, tachicardia Nabissi 2015 Tossicità Il glutammato è assorbito velocemente dal tratto gastrintestinale, inducendo un picco plasmatico. Ad alti livelli il glutammato crea danni nelle aree cerebrali non protette dalla BBB, inducendo fenomeni di neurotossicità. Le etichette alimentari devono dichiarare il contenuto di AG: glutamic acid: E620, monosodium glutamate: E621, monopotassium glutamate: E622, calcium diglutamate: E623, monoammonium glutamate: E624, and magnesium diglutamate: E625. Nabissi 2015 Intolleranza ai salicinati Reazione avversa a normali quantità di acido salicidico o salicinati. I salicinati sono derivati dell’acido salicidico prodotto dalle piante come ormone e preservante, protegge le piante contro insetti, funghi e batteri dannosi. I salicinati si trovano in medicamenti, profumi e conservanti. Nabissi 2015 I salicinati inibiscono le COX, spostando l’equilibrio verso la sintesi di Leucotrieni. La diagnosi dell’intolleranza si fa mediante un test nelle cellule del sangue incubate con acido acetilisalicitico Provocation test: stimolazione a livello nasale, bronchiale, orale Nabissi 2015 Sulfiti Usi commerciali: Usati per arrestare la fermentazione e come conservante per prevenire l’ossidazione. Nel trattamento e conservazione di frutta secca, patate, birra, vino, gamberetti. Causano difficolta respiratorie, mal di testa, irritazione della cute. Gli individui intolleranti ai salicinati sono a rischio maggiore di intolleranza ai sulfiti. I solfiti interagiscono con la vitamina B1 (Tiamina), portandola a degradazione. Nabissi 2015 Tartrazine Tartrazine (E102) colorante giallo utilizzato per colorare il cibo, ma presente anche in prodotti non alimentari e medicali. Prodotti che contengono tartrazina: caramelle, soft drink, energy drinks, budini, patatine, cereali, sapone, salse, gomme da mastricare, marmellate, shampoo Vitamine, capsule antiacidi dei medicinali, altri farmaci. I sintomi possono avvenire per ingestione o contatto cutaneo. Sintomi: ansia, emicrania, depressione, visione offuscata, singhiozzo, debolezza, vampate di calore, disturbi del sonno Nabissi 2015 INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA L’intolleranza è attribuita da un disordine metabolico causato dall’ingestione di cibo contenente istamina. Intolleranza causata da ridotta attività dell’enzima diaminossidasi (DAO) responsabile della degradazione/biotrasformazione dell’istamina. I sintomi sono quelli tipici delle prime fasi allergiche: eritema, prurito, orticaria Gastrointestinali: flautolenza, colite, diarrea Respiratori: ostruzione nasale, rinorrea, asma Complicanze cardiache: ipo- o iper-tensione, aritmia Nabissi 2015 Nabissi 2015 I TEST PER LA VALUTAZIONE DELL’INTOLLERANZA ALIMENTARE LIMITI E PROSPETTIVE Nabissi 2015 I test per la valutazione dell’allergia possono essere utilizzati per la valutazione dell’intolleranza? I test sono comunque affidabili? E i test non scientificamente approvati sono attendibili? Nabissi 2015 SKIN-PRICK TEST (STP) • Skin prick test, una goccia del potenziale allergene posto sulla schiena, dopo aver bucato con un piccolo ago la pelle. • Risultati in 15/20 minuti • Tes positivo con arrossamento superiore a 3/4 mm Skin prick testing is not a reliable way of confirming suspected reactions to aspirin or food additives Nabissi 2015 RAST (Radio AllergoSorbent Test) anticorpi secondari radiomarcati,o ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) anticorpi secondari anti IgE legati ad enzimi Nabissi 2015 BASOPHIL HISTAMINE-RELEASE TEST • Valutazione del rilascio di istamina nei basofili trattai con l’allergene. Nabissi 2015 Patch testing Utile per le Dermatiti da contatto (Tartrazina? Alcuni preservanti presenti nei profumi? Solfiti?). La formazione dell’eczema indica la possibile intolleranza o allergia Nabissi 2015 Unproven methods Nabissi 2015 Vega (electro-diagnostic) testing (Evidence Level II: inaccurate test) Il paziente tiene un elettrodo (negativo) in una mano e l’elettrodo positivo è applicato mediante agopuntura nelle dita della mano o del piede. Una reazione di allergia o intolleranza viene valutata dalla variazione di corrente nel circuito dopo aggiunta della sostanza sospetta Nabissi 2015 Cytotoxic testing ("Bryan's test") and the Alcat test (Evidence Level II: inaccurate test) Valutazione del cambiamento della forma e della vitalità delle cellule ematopoietiche del soggetto dopo trattamento con la potenziale sostanze sospetta. Nabissi 2015 Iridology (Evidence Level II: inaccurate test) Nabissi 2015 Kinesiology (Evidence Level II: inaccurate test) Kinesiologia si basa sul concetto che l’esposizione ad una sostanza tossica si riflette in una riduzione della forza muscolare. La forza muscolare viene valutata dopo “provocazione” mettendo una goccia dell’alimento sulla lingua del soggetto. Nabissi 2015 IgG food antibody testing and other techniques (Evidence Level II: inaccurate test) Gli anticorpi IgG vengono prodotti in risposta ad una sostanza immunogena e la loro presenza indica esposizione e non intolleranza alla sostanza. Nessuna relazione con la sintomatologia Nabissi 2015 VoiceBio©TM (Evidence Level: no evidence) Gli organi comunicano fra loro mediante onde sonore e la variazione delle frequenze misurate dopo esposizione indica risposta allergica e/o intolleranza. Viene analizzata la voce del soggetto. Nabissi 2015 TEST D’INTOLLERANZA ALIMENTARE? Nabissi 2015 http://www.allergy.org.au/patients/food-other-adverse-reactions/food-intolerance Nabissi 2015 Exercise: Identifying food allergens/additives and completing a food allergen matrix MENU Nabissi 2015 INGREDIENTI Nabissi 2015 POTENZIALI ALLERGENI E ADDITIVI Nabissi 2015 MATRICE ALIMENTARE Nabissi 2015 ALIMENTI/ADDITIVI CHE HANNO CAUSATO REAZIONE AVVERSA Nabissi 2015 Come verificare quali alimenti possono contenere la stessa sostanza sospetta? Nabissi 2015 Allergome 15/05/14 18:42 Last update: Allergome 2003-2013 Your Feedback Administrator Allergy Data Laboratories May 11, 2014 21:44 +1GMT Developed by Panservice Nabissi 2015