Patologia Generale Dr. Massimo Nabissi Tel.0737 403306/3312 mail: [email protected] Libri di testo consigliati: Le basi patologiche delle malattie. Vol. I e II . Robbins. Elsevier Eds. Le basi dell’immunologia Abbas Dispense on line: sito docenti cartella CTF Nabissi 2016 ACUTA RIPARAZIONE INFIAMMAZIONE AZIONE LOCALE E SISTEMICA RIGENERAZIONE CRONICA ADATTAMENTO CELLULARE PATOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE DANNO CELLULARE PROCESSI DI MORTE CELLULARE IMMUNOLOGIA IMMUNOTERAPIA ONCOLOGIA TERAPIA MOLECOLARE DIAGNOSI MOLECOLARE TERAPIA CELLULARE Nabissi 2016 EZIOLOGIA Causa CAUSA Concausa/e CAUSA CAUSA CAUSA CAUSA PATOLOGIA Meccanismi attraverso cui si arriva al danno Nabissi 2016 CONCETTO DI SALUTE E MALATTIA Una definizione complessiva dei vari parametri che caratterizzano lo STATO DI SALUTE resta di difficile formulazione, in quanto la stato di salute non rappresenta una condizione statica di benessere psico-fisico. Sollecitazioni provenienti dall’esterno (fattori esogeni) e dall’interno (fattori endogeni) possono modificare la condizione di benessere psicofisico e di conseguenza la sensazione di “buona salute” senza in realtà influire in senso patologico sulla salute dell’organismo. Intervento terapeutico o no? Nabissi 2016 BENESSERE (sensazione soggettiva) dell’organismo di essere in uno stato di salute, ma tale sensazione è strettamente collegata a fattori che possono modificare bruscamente tale condizione. Basti pensare come un aumento improvviso del carico di lavoro, di parametri chimico-fisici dell’ambiente (ossigeno, temperatura, ecc..), possano influire velocemente sullo stato di benessere percepito, pur non modificando assolutamente lo stato di salute. OMEOSTASI, che indica quell’insieme di meccanismi (termoregolazione, equilibrio acido-base, equilibrio idroelettrolitico, ecc..) utilizzati dall’organismo per mantenere sia sotto l’aspetto qualitativo che funzionale la sua composizione. Quindi la condizione di salute dell’organismo si puo’ definire come la conseguenza del mantenimento di un equilibrio (omeostatico) di una serie di processi chimico-fisico-molecolari. Nabissi 2016 ADATTAMENTO la capacità dell’organismo di rispondere, a stimoli di contenuta intensità, modulando alcune delle proprie funzioni in modo da raggiungere una nuova condizione d’equilibrio pur mantenendo lo stato di salute. Nabissi 2016 CONCETTO DI MALATTIA La condizione patologica più lieve è data dal FENOMENO MORBOSO (morbus = malattia) che consiste nella deviazione minima di un carattere morfologico, biochimico o funzionale di un componente dell’organismo (cellula, tessuto, organo), a cui può non corrispondere una sintomatologia. PREVENZIONE? Nel PROCESSO MORBOSO, si ha una correlazione di più fenomeni morbosi che inducono eventi degenerativi, reattivi e riparativi (es. infiammazione, febbre). • Lo STATO MORBOSO in cui l’equilibrio omeostatico dell’organismo risulta modificato e si ha una reattività dell’organismo stesso. Questa condizione predispone l’organismo allo stato di malattia. Nabissi 2016 Lo STATO DI MALATTIA corrisponde alla condizione patologica maggiore, ed è una situazione dinamica evolutiva che si manifesta con alterazioni organofunzionali inducendo una reattività dell’intero organismo. Nella malattia le modificazioni dell’organismo sono tali da richiedere una risposta reattiva complessa verso l’agente patogeno. Tale risposta comporta la neutralizzazione dell’agente patogeno (GUARIGIONE), una modificazione dell’equilibrio tra l’agente e l’organismo (MALATTIA CRONICA) o l’incapacità di una risposta che può culminare con la morte dell’organismo. Nabissi 2016 Classificazione delle malattie CRITERIO DESCRIZIONE ESEMPI TOPOGRAFICO Regione del corpo principalmente Malattie del addome interessata ANATOMICO Organo prevalentemente interessato Malattie del fegato FUNZIONALE Funzione maggiormente compromessa Malattie respiratorie PATOLOGICO Natura della malattia Malattie degenerative EZIOLOGICO Causa della malattia Malattie infettive PATOGENETICO Meccanismo patogenetico prevalente Malattie infiammatorie EPIDEMIOLOGICO Statistica d’incidenza in determinate Malattie stagionali o professionali categorie lavorative o specifici periodi dell’anno Nabissi 2016 Nabissi 2016 CAUSE DI MALATTIA • PREVEDIBILE: esposizione all’agente causale, fattori dell’ospite contribuiscono relativamente poco alla prognosi della malattia • PROBABILE: esposizione all’agente causale ma non assolutamente inevitabili, la prognosi è influenzata da fattori dell’ospite • Alcune malattie possono predisporre all’insorgenza di altre malattie. • Alcune malattie hanno un EFFETTO PERMISSIVO rendendo l’organismo suscettibile verso microorganismi solitamente non patogeni Nabissi 2016 L’ organismo colpito da un agente patogeno puo’ reagire in maniera diversa, in quanto puo’ essere: RECETTIVO: se ne subisce le conseguenze REFRATTARIO: non ne subisce le conseguenze, come per esempio dopo infezione da un virus di cui non si possiede il recettore specifico (quindi i virus non puo’ infettare le cellule). RESISTENTE: possiede meccanismi di difesa particolarmente efficaci (immunita’ naturale aspecifica, meccanismi di difesa batterica efficaci) REATTIVO: se i meccanismi di difesa (immunità specifica) sono particolarmente efficenti. Nabissi 2016 MALATTIAEDAMBIENTE La trasformazione del rapporto fra uomo ed ambiente ha profondamente influenzato la natura, la distribuzione ed importanza delle cause di malattia. – Infezioni batteriche – Infezioni virali – Scarse condizioni igeniche – Malnutrizione Ma un aumento delle patologie: - Cardiovascolari - Gastrointestinali - Respiratorie non infettivi - Neoplasie - Comportamentali PAESI POVERI PAESI IN VIA DI SVILUPPO PAESI INDUSTRIALIZZATI Nabissi 2016 FATTORI PATOGENI ESTRINSECHI PRESENTI O IMMESSI DALL’UOMO NEL SUO AMBIENTE DI VITA, NUMEROSI FATTORI OD AGENTI ESTRANEI ALL’ORGANISMO SONO CAUSA ATTUALE O POTENZIALE DI MALATTIA. Tradizionalmente sono suddivisi in: – Agenti di natura fisica: Si identificano con il trasferimento di energia (meccanica, termica, nucleare, elettro-magnetica, gravitazionale) tra una sorgente e l’organismo, la cui intensità o durata non è compatibile con la conservazione della coerenza morfo-funzionale – Agenti di natura chimica: Rappresentano attualmente, la piu’ importante causa di malattia nei paesi industrializzati. Una classificazione sulla base del loro effetto biologico principale li suddivide in tossici, mutageni, cancerogeni, teratogeni, flogogeni, ecc.. – Agenti di natura biologica: Comprendono virus, funghi, protozoi, batteri. Nelle interazioni simbiontiche l’uomo e l’organismo ospite collaborano e competono in un equilibrio ecologico che tende alla conservazione di entrambe le specie. Possono comunque crearsi delle situazioni in cui uno dei partern alteri l’equilibrio inducendo nell’altro delle alterazioni e modificazioni incompatibili con il suo stato morfo-funzionale. Nabissi 2016 No health without mental health Social Components of Fitness in Primate Groups p53 in health and disease Nabissi 2016 PATOGENESI Il termine patogenesi si riferisce, allo studio, della sequenza di eventi che si verificano nella risposta di cellule o tessuti all’agente eziologico, dallo stimolo iniziale all’espressione ultima della malattia. La conoscenza della causa o dei fattori che inducono la malattia, puo’ permettere d’interrompere o rallentare la sequenzialità degli eventi che caratterizzano la patologia stessa. Quindi il fine ultimo dello studio della patogenesi di una malattia è l’identificazione dei processi patologici elementari a livello strutturale (cambiamenti morfologici o strutturali) che a livello molecolare. Nabissi 2016 CAMBIAMENTI MORFOLOGICI I cambiamenti morfologici riguardano le alterazioni strutturali di cellule o tessuti che sono caratterizzati dalla patologia, oltre ad essere diagnostici del processo eziologico. La pratica della patologia diagnostica è dedicata all’identificazione della natura e della progressione della malattia, attraverso lo studio delle variazioni morfologiche tissutali ed altre alterazioni biochimiche. Con l’avvento di nuove tecnologie diagnostiche , la patologa diagnostica riesce a discriminare maggiormente fra alterazioni morfologiche simili e prognosi o risposta terapeutica diversa. Nabissi 2016 FATTORI PATOGENI INTRINSECHI Si identificano con alterazioni primitive del codice genetico ossia in difetti informazionali Possono essere suddivisi in tre categorie: – Malattie causate da alterazioni in una singola unità di trascrizione (malattie monofattoriali) – Malattie che derivano da una eredità poligenica, cioè legata a variazioni in piu’ geni in loci diversi, alla quale possono associarsi a sovrapposti effetti ambientali (malattie multifattoriali) – Malattie derivate da anomalie cariotipiche Nabissi 2016 Le alterazioni molecolari, considerano la possibilità ezio-patogenetica legata a modificazioni strutturali o funzionali di una molecola di fondamentale importanza per un processo biologico. Quindi, siccome tutte le forme di danno d’organo iniziano con alterazioni molecolari o strutturali nelle cellule, è di fondamentale importanza lo studio della biologia delle cellule e delle interazione cellula-cellula e cellula-matrice, in quanto, cellule di diverso tipo interagiscono costantemente fra loro (comunicazione autocrina e paracrina) e con il complesso sistema della matrice extracellulare. Nabissi 2016 PATOLOGIA cellulare e molecolare Il termine patologia indica lo studio (logos) della sofferenza (pathos). La patologia è la disciplina che unisce le conoscenze scientifiche di base e la pratica clinica. La patologia studia le modificazioni strutturali e funzionali di cellule, tessuti e organi, che sono alla base della malattia. Attraverso le tecniche a disposizione nei laboratori di ricerca, la patologia cerca di spiegare le origini o la causa primaria di una malattia. Lo studio va dal gene (biologia molecolare, genomica), alla proteina (immunoistochimica, caratterizzazione strutturale) alle modifiche dei percorsi (pathways) biosintetici (biochimica, proteomica, ecc…), al possibile patogeno virale o batterico (virologia, microbiologia). La patologia si suddivide in patologia generale che riguarda le reazioni di base di cellule e tessuti che sono alla base di tutte le patologie, alla patologia sistemica, che studia le risposte dei singoli organi. Nabissi 2016 PATOLOGIA MOLECOLARE La patologia molecolare studia le alterazioni di singole molecole biologiche, che possono essere causa o concausa dello sviluppo di una patologia. Le molecole oggetto di studio, sono chiaramente, gli acidi nucleici (componenti del DNA e RNA), le proteine, i lipidi e gli zuccheri e tutti i complessi molecolari (aggregati di molecole biologiche) che possono essere coinvolti con una malattia Nabissi 2016 Patologie del DNA Le patologie correlate al DNA riguardano alterazioni della struttura del DNA stesso, che comportano la trasmissione di informazioni errate alle cellule geneticamente alterate. Per alterazioni s’intendono: • rottura del DNA con errata riparazione, • modificazioni della sequenza nucleotidica, • introduzione di nuove sequenze nucleotidiche • alterazioni nella trascrizione genica. La rottura del DNA con errata riparazione può essere causata da fattori esogeni od endogeni, principalmente in regioni nucleotidiche definite siti fragili. Nabissi 2016 Le principali modificazioni del DNA sono indicate come: delezioni (perdita di porzioni geniche), inversioni (cambiamento di direzionalità di porzioni geniche) e traslocazioni semplici (porzioni geniche che traslocano in un altro cromosoma) o reciproche (scambio di porzioni geniche fra cromosomi diversi). Nabissi 2016 Nabissi 2016 In ultimo alterazioni del DNA possono avvenire per fenomeni epigenetici, cioè per modificazioni della cromatina (e non delle basi nucleotidiche) causate da metilazioni di nucleotidi, deacetilazione degli istoni e fosforilazione della cromatina. Queste modificazioni comportano quindi alterazioni dello stato trascrizionale (maggiore, minore o silenziamento dell’espressione di uno o piu’ geni). Nabissi 2016 Patologia delle proteine La patologia delle proteine studia le specifiche funzioni delle proteine, il ruolo dei domini funzionali proteici ed i meccanismi per cui le alterazioni di specifiche proteine possono indurre delle specifiche malattie. Chiaramente essendo le proteine prodotte dalla trascrizione del DNA e dalla traduzione del RNA, esistono forti correlazioni fra lo studio del DNA e delle proteine. In linea generale la patologia delle proteine studia cinque tipi di alterazioni proteiche causate: dal gene (mutazioni, delezioni, ecc..), dalla trascrizione (errori o alterazioni), dalla maturazione del RNA (splicing), dalla traduzione (errori, alterazione del secondo codice genetico, alterazione dell’apparato di traduzione) e dagli eventi post-traduzionali (glicosilazione, fosforilazione, localizzazione, ecc…). Nabissi 2016 Nabissi 2016 Patologia degli zuccheri Gli zuccheri oltre ad essere componenti strutturali di altre macromolecole, svolgono un ruolo anche nella funzionalità proteica (esposizione corretta di proteine sulla membrana cellulare, come per i recettori di membrana), controllano la mobilità proteica (ancoraggio alla membrana) o nel riconoscimento immunitario ( cellula-specificità antigenica, come per gli antigeni dei gruppi sanguigni). Modifiche dei processi di glicosilazione possono quindi comportare alterazioni della funzionalità di specifiche proteine. Nabissi 2016 La non corretta glicosilazione puo’ avvenire principalmente per mutazione nella sequenza aminoacidica specifica per il sito di glicosilazione o per inattività od assenza degli enzimi (es. le glicosiltransferasi) coinvolti nel processo di glicosilazione. Un esempio dell’importanza dello studio della patologia degli zuccheri viene dal diabete mellito, in cui si ha un’eccessiva glicosilazione delle proteine plasmatiche con conseguente microangiopatia diabetica (ispessimento della membrana basale sottostante i vasi) che coinvolgere i distretti microvascolari con serie conseguenze cliniche (glomerulosclerosi, neuropatie, trofismo delle estremità degli arti). Inoltre l’iperglicemia porta ad un aumento di glucosio nella cellula con conseguente aumento di proteine glicosilate ed alterazione della loro funzionalità. Nabissi 2016 Nabissi 2016 Patologia dei lipidi Importanti per la costituzione delle membrane cellulari (colesterolo, fosfolipidi), per la sintesi di mediatori chimici (ormoni steroidei, mediatori dell’infiammazione) e la funzionalità di specifiche proteine (ancoraggio di recettori alla membrana plasmatica, prenilazione). Inoltre i lipidi sono il bersaglio principale dei radicali liberi dell’ossigeno (lipoperossidazione), con conseguente danno della cellula Un esempio riguarda il colesterolo, il cui aumento induce una maggiore rigidità della membrana plasmatica o riduzione della mobilità cellulare causata da un irrigidimento del citoscheletro. Nabissi 2016 Differenze interindividuali nella risposta ad uno stesso farmaco Età, razza, sesso, interazioni con altri farmaci, presenza di malattie concomitanti, funzionalità epatica e renale… DIFFERENZE GENETICHE FARMACOGENETICA → studio delle differenze ereditarie nella risposta ad un farmaco, dovute a polimorfismi di particolari geni FARMACOGENOMICA → studio di più geni e/o del genoma per individuare le varianti coinvolte nella risposta ai farmaci. Studio di mRNA e proteine; ruolo nella sintesi di nuovi farmaci Nabissi 2016 Nabissi 2016 Prevenzione (determinazione di fattori biologici come segnali di malattia, determinabili nella fase asintomatica) Diagnosi (determinazione di fattori cellulari e molecolari che permettono una diagnosi individuale della patologia) Prognosi (determinazione di fattori cellulari e molecolari associabili alla patogenesi della patologia) Nabissi 2016