IL RITARDO MENTALE E LE DISABILITA’
DELL’APPRENDIMENTO
INTELLIGENZA
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ACQUISIRE ABILITA’
TRARRE PROFITTO DALL’ESPERIENZA
CONDURRE UN RAGIONAMENTO ASTRATTO

ADATTARSI A SITUAZIONI MUTEVOLI
Intelligenza astratta :fa uso del linguaggio
Intelligenza pratica:consente la
risoluzione dei problemi
della vita quotidiana
Intelligenza sociale:capacità di capire le persone e gli eventi sociali
La misurazione di un’entità così mal definita risulta particolarmente difficile
IL GIOCO COME MEZZO DI COMUNICAZIONE PRIVILEGIATO :IL MODO IN CUI IL
BAMBINO UTILIZZA L’OGGETTO È ESPRESSIONE DELLA SUA ETÀ MENTALE
GIOCO CON CARATTERISTICHE ESPLORATIVE
Esplorazione orale:
gli oggetti vengono portati alla bocca , esplorati con le labbra e con la lingua .E’ un modo
per conoscerne le caratteristiche ricevendo informazioni dalla lingua e dalle labbra. (dai 4
ai 15 mesi circa con un massimo intorno ai 9 mesi,dopo di che scompare)
Esplorazione manuale:
l’oggetto viene sbattuto contro il tavolo oppure due oggetti vengono sbattuti uno contro
l’altro.L’oggetto viene buttato via,scosso avanti e indietro come per soppesarlo con
movimenti ondulatori del polso .Il bambino impara a conoscere con il senso cinestetico e
tattile (dai 4 ai 18 mesi) .
Esplorazione visiva:
l’oggetto viene guardato,osservato,tastato girato da ogni parte.Questo comportamento
anche se più frequente tra i 12 e i 18 mesi non scompare mai completamente
GIOCO CON CARATTERISTICHE SPAZIALI
Gioco di relazione:
gli oggetti vengono portati uno a contatto dell’altro ,ma non in modo funzionale. Ad
esempio avvicina una sedia ad un piatto. (6-18 mesi)
Gioco del contenitore:
Contenente e contenuto:Il bambino mette una cosa dentro l’altra in maniera non
funzionale ,mette dentro e toglie…il gioco con i cassetti… ( 6-15 mesi con un massimo
intorno ai 12 mesi)
Ammucchiare:
Gli oggetti vengono ammucchiati,cioè messi uno sull’altro (12-18 mesi massimo 15 mesi)
Raggruppare:
Giochi dello stesso tipo vengono cercate e messe insieme.Ad esempio vengono
raggruppate tutte le sedia.(Dai 15 ai 30 mesi)
TESTS DI SVILUPPO PSICOMOTORIO
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Test di Bayley (mentale - motricità comportamentale)
Brunet-Lézine (motricità grossolana, motricità fine, linguaggio, comportamento
sociale)
Gesell (motricità, comportamento nel gioco, linguaggio, comportamento sociale)
Griffiths (motricità, comportamento sociale, udito e linguaggio, prestazioni occhimano)
Osservazione del gioco tra 9 e 30 mesi
QUOZIENTE DI SVILUPPO
QS = EM/EC X 100
Il rapporto tra età di sviluppo ed età cronologica (moltiplicato x 100) fornisce il quoziente di
sviluppo
Ad esempio un bambino di 12 mesi (=età cronologica) che riporti risultati corrispondenti a
quelli di un bambino di 6 mesi avrà un QS = a 50 (6/12x100)
PROGNOSI DELLO SVILUPPO PSICOMOTORIO
Se lo sviluppo procede sempre nello stesso modo,come avviene nei casi di ritardo legati a
malattie non progressive prevedibilmente mantiene lo stesso ritmo di sviluppo.Se un
bambino a 2 anni ha uno sviluppo corrispondente a 12 mesi di età vuol dire che a 10
anni avrà uno sviluppo corrispondente a 5 anni di età .
Dopo la pubertà non c’è più progressione.
REATTIVI MENTALI DI LIVELLO
Scala di Stanford-Binet (fra i 3 e i 6 anni)
Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence(WPPSI) (tra i 4 e i 6 anni e ½
)
 Wechsler Intelligence Scale for Children,Revised (WISC-R) (tra i 6 e i 17 anni)
 Snijders-Oomen test non verbale
 Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) (adulti)


REATTIVI MENTALI
PROVE SELEZIONATE SU AMPI CAMPIONI DI POPOLAZIONE CHE COMPRENDONO

PROVE VERBALI

DI RAGIONAMENTO

DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI PRATICI
REATTIVI DI LIVELLO
QI = EM/EC X 100
Il rapporto tra età mentale ed età cronologica (moltiplicato x 100) fornisce il quoziente
intellettivo
Ad esempio un bambino di 6 anni (=età cronologica) che riporti risultati corrispondenti a
quelli di un bambino di 5 anni (= età mentale) avrà un QI = a 83 (5/6x100)
REATTIVI PROIETTIVI o DI
PERSONALITA’
Si basano sulla tendenza di ogni individuo a strutturare spontaneamente qualsiasi
materiale non organizzato rivelando i propri bisogni , i conflitti profondi,le motivazioni dei
comportamenti.
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Test di Rorschac
Thematic Apperception Teat (T.A.T)
Children’s Apperception Test (C.A.T.)
Test di Rosenzweig
Favole di L-Duss
Children’ Depression Inventory CDI
Disegno : Figura umana Famiglia Albero
FUNZIONAMENTO ADATTIVO
Efficacia con cui i soggetti fanno fronte alle esigenze comuni della vita quotidiana ed al
grado di adeguamento agli standard di autonomia personale previsti per la loro particolare
fascia di eta’,retroterra socioculturale e contesto ambientale
PUO’ ESSERE INFLUENZATO DA VARI FATTORI:
Istruzione
Motivazione
Caratteristiche di personalità
Prospettive sociali e professionali
Disturbi mentali
Condizioni mediche generali che possono coesistere con il ritardo mentale
VALUTAZIONE DEI DEFICIT DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO
UTILIZZARE PIU’ FONTI INDIPENDENTI ED AFFIDABILI :
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
Giudizio dei genitori
Valutazione da parte degli insegnanti
Storia del percorso scolastico
Storia dello sviluppo e medica
SCALE VINELAND intervista semistrutturata ai genitori e a chi sicura del ragazzo
(informazioni su 4 aree : comunicazione,abilità quotidiane,
socializzazione,abilità motoria)
INFORMAZIONI SUI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL SOGGETTO NEGLI
AMBITI INDAGATI
Rapporto
Madre bambino
Famiglia bambino
Scuola bambino
NEL CONTESTO DELLE DISABILITA’ DELLE FUNZIONI
 MOTORIE
 LINGUISTICHE
 VISIVE
 UDITIVE
E’ MOLTO DIFFICILE L’INTERPRETAZIONE DEI TESTS
RITARDO MENTALE
Il ritardo mentale è una condizione clinica eterogenea, caratterizzata da un deficit dello
sviluppo (QI < 70) a cui si associa una significativa riduzione delle capacità di far fronte
alle richieste adattive del contesto sociale ed ambientale,con esordio prima dei 18 anni.
Capacità Intellettive significativamente al di sotto della media : QI di circa 70 o inferiore (2
deviazioni standard al di sotto della media)
L’AMERICAN ASSOCIATION ON MENTAL DEFICIENCY Ha inserito fra i criteri diagnostici
DEL RITARDO MENTALE
IN AGGIUNTA ALLE ABILITA’ INTELLETTIVE INFERIORI ALLA MEDIA LA LIMITAZIONE
IN DUE O PIÙ DELLE SEGUENTI AREE DI ABILITÀ ADATTIVE:
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Comunicazione
Cura di se stessi
Abilità domestiche
Abilità sociali
Capacità di usare le risorse della comunità
Autonomia
Abilità a provvedere alla propria salute e sicurezza
Abilità accademico scolastiche Abilità lavorative
Abilità relative alla gestione del proprio tempo libero
RITARDO MENTALE CLASSIFICAZIONE
AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION DSM - IV-TR
DA LIEVE A GRAVISSIMO A SECONDO DEL VALORE DEL QI
LIEVE
MODERATO
GRAVE
GRAVISSIMO
QI
da 70 a 55 - 50
da 55 - 50 a 40 - 45
da 40 - 35 a 25 - 20
< 25 - 20
Frequenti patologie neurologiche
associate (epilessia..)
Compromissioni neuromuscolari.
Visive
Uditive
Cardiovascolari
AL RITARDO MEDIO-LIEVE si associano con maggiore frequenza rispetto alla
popolazione generale DISTURBI DELLA CONDOTTA,DISTURBI D’ANSIA,DEFICIT DI
ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ,DEPRESSIONE.E’ difficile pensare che si tratti di distinte
entità morbose e non al triste dramma del quotidiano vissuto soggettivo,comportate dal
vissuto di diversità e di esclusione,dalla cronica sconfitta,dalla immagine di sé svalutata e
colpevolizzata
Sia per lesioni dei circuiti dedicati alle emozioni sia per un maladattamento alla condizione
patologica ed all’ambiente , al ritardo mentale si associano disturbi psichiatrici con
frequenza maggiore rispetto alla popolazione generale
ETA’ E MODALITA’ DI ESORDIO DEL RITARDO MENTALE DIPENDONO
DALL’EZIOLOGIA E DALLA GRAVITA’ DEL RITARDO
PROFILI COGNITIVI DIFFERENZIATI TRA SOGGETTI CON RITARDO MENTALE DI
DEIVERSA EZIOLOGIA
LA FREQUENZA E’ VALUTATA DAL 2% AL 5% DELLA POPOLAZIONE (QI<A 70)
CON NETTA PREVALENZA DELLE FORME LIEVI
DISTRIBUZIONE DEI FATTORI EZIOLOGICI
CAUSA FORME LIEVI
GENETICHE
PRENATALE
PERINATALE
POSTNATALE
10%
13%
18%
4%
SCONOSCIUTA 55%
GRAVI
46%
9%
15%
12%
18%
TOTALE
24%
12%
17%
7%
40%
ABERRAZIONI CROMOSOMICHE
POSSONO INTERESSARE IL NUMERO E LA STRUTTURA
ANOMALIE NUMERICHE PIU’FREQUENTI:
Trisomia 21 (Sindrome di Down) Alcune aberrazioni dei gonosomi (sindrome di
Klinefelter,sindrome di Turner)
ANOMALIE STRUTTURALI:
Sindrome del grido del gatto (delezione del braccio corto del cromosoma 5)
Sindrome di Angelman (delezione parziale del cromosoma 15 di origine materna)
Sindrome di Prader-Willi (delezione parziale del cromosoma 15 di origine paterna)
Sindrome dell’X fragile
FATTORI DI RISCHIO NEUROLOGICO:
PRENATALI:Madre: Farmaci, droghe, gestosi, fumo, infezioni, malattie materne
croniche, disordini circolatori
Bambino: basso peso, bassa statura, microcefalia, malformazioni
PERINATALI :
noxe patogene che possono intervenire tra la 27 a e la 1a
settimana di vita Parto distocico Patologie respiratorie
metaboliche…….Età gestazionale bassa Sintomatologia neurologica in
età neonatale,ecografia cerenrale,TAC,RMN cranio patologiche
POSTNATALI:
noxe patogene che possono intervenire dopo la 1a settimana di vita
Condizioni patologiche: sepsi, meningite, disturbi metabolici…….Fattori
socio-economici, psicosociali, culturali
E’ IMPORTANTE DEFINIRE PRECOCEMENTELA DIAGNOSI EZIOPATOGENETICA
DEL RITARDO MENTALE



Per la prognosi
Per i corretti interventi terapeutico-riabilitativi
Per il corretto consiglio genetico
………...Purtroppo allo stato attuale delle conoscenze l’eziologia rimane sconosciuta in
circa il 40% dei casi
DIAGNOSI
GENETICA
SINDROMOLOGICA
NEUROPSICOLOGICA
PSICHIATRICA
RITARDO MENTALE : TERAPIA
Un bimbo che gode di normali condizioni di salute fisica e mentale e che cresce in un
ambiente normale gode di una serie opportunità che gli consentono di:
Condividere codici di giudizio , condividere stili di
comportamento,sviluppare una reazione oggettuale adeguata,utilizzare strategie di
elaborazione,raggiungere modelli posizionali di socializzazione
Tutto questo grazie alle comuni esperienze che i genitori gli offrono in modo non
esplicito,occupandosi di lui
Un bimbo sano apprende tutto da solo,cammina,parla……per effetto dei normali processi
di maturazione e di svilupp. Un bimbo disabile ha quasi sempre bisogno di un intervento
tecnico per acquisire una determinata abilità finendo quasi sempre per essere visto come
un oggetto da aggiustare
COMPORTAMENTO ADATTIVO
Il comportamento adattivo o maturità sociale è un concetto strettamente legato alla cultura
in cui è inserito l’individuo e indica la capacità del soggetto di adeguarsi ai ruoli
socialmente condivisi dalla propria fascia di età e dell’ambiente socio culturale cui gli
appartiene.
Il funzionamento adattivo fa quindi riferimento all’efficacia con cui la persona fa fronte alle
esigenze comuni della vita e al grado di adeguamento agli standard di autonomia
personale previsti per la fascia di età,il livello socioculturale e il contesto ambientale.Un
conto è ritenere che un soggetto abbia una disabilità .Un altro è considerarlo persona
disabile.Nel primo caso mettiamo l’accento sulla disabilità (non cammina,non parla,non
capisce….)e affidiamo alla tecnica riabilitativa la risposta al problema. Nel secondo caso
mettiamo al centro la persona nella sua globalità e quindi attiviamo delle scelte che sono
risposte ai bisogni
dell’individuo.
TRATTAMENTO
NEUROMOTORIO
La facilitazione di competenze motorie quali spostarsi in maniera quanto più possibile
autonoma non è finalizzata allo sviluppo del movimento in sé (se non ci sono problemi
motori associati il bambino riesce spontaneamente a raggiungere autonomie motorie), ma
a favorire più precocemente possibile adeguate esperienze senso-percettive motorie (il
movimento viene considerato come strumento di conoscenza)
Il bambino con ritardo mentale ha bisogno di numerose e intense stimolazioni sensoriali
associate ad esperienze di manipolazione e di movimento
TRATTAMENTO PSICOMOTORIO
Tra i 2 e i 5 anni la terapia psicomotoria attraverso il gioco stimola il bambino all’azione e
all’interazione.
Facilita la conoscenza:
del corpo, del proprio corpo nello spazio,dello spazio in cui si colloca il proprio corpo e
quello dell’altro,dei concetti di “prima” “adesso” “dopo”,del concetto di durata,del piacere di
essere nell’azione,di partecipare e di vivere esperienze condivise dall’altro.
LOGOPEDIA
DISTURBI DEL LINGUAGGIO :
Assenza completa del linguaggio ( forme gravissime), disfasie,
povertà lessicale,balbuzie….
Stimolo verso ogni forma di comunicazione (verbale e non verbale)
Acquisizione di competenze fono- articolatorie e semantiche
Avviamento alla scrittura e alla lettura
ABILITAZIONE COGNITIVA
Realizzazione di apprendimenti scolastici,adeguatamente graduati nel tempo con
programmi didattici da sviluppare secondo ritmi e modalita’ strettamente individuali
INTERVENTI PSICOPEDAGOGICI
Pensare il cambiamento del bambino con ritardo mentale significa:
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


Il bambino con ritardo mentale deve avere una “memoria “ di sé che si trasforma nel
divenire dl tempo.Le persone che stanno vicino a lui devono poterlo pensare nel
divenire del tempo
Cambiare l’ambiente in funzione delle diversità e delle capacità di ciascuno
Modulare le relazioni educative e sociali
Educare all’autonomia
Partendo alla diagnosi funzionale e dalle osservazioni dei bisogni e delle
potenzialità delineare percorsi finalizzati :




Raggiungimento di un livello di alfabetizzazione adeguato alle potenzialità di
ognuno
Promozione dell’adattamento sociale
Promozione e sviluppo della consapevolezza del sé
Realizzazione di un’autonoma interazione con l’ambiente sociale e materiale
INTERVENTI PSICOPEDAGOCICI
SULLA BASE DELLE CAPACITA’ DI CIASCUNO
Andrebbero promosse attività che sollecitino:




Discriminazione percettiva (riconoscere,indicare,etichettare..)
Concettualizzazione e Astrazione (concetti relazionali,funzionalità di oggetti ed
eventi,associazioni…)
Verbalizzare,comunicare e relazionarsi agli altri(abilità di ascolto….)
Identificazione delle modalità con cui gli eventi si presentano e secondo cui
funzionano
OBIETTIVI INDIVIDUALI CON GRADUALI RICHIESTE DI COMPRENSIONE E DI
ASTRAZIONE
INTERVENTI PSICOPEDAGOGICI
PROGETTI EDUCATIVO-DIDATTICI


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
Favorire l’interesse e la motivazione ad imparare
Migliorare la comprensione di ciò che li circonda
Stimolare la capacità di agire ipotizzando delle conseguenze
Favorire il trasferimento e la generalizzazione delle proprie abilità e conoscenze in
funzione dell’acquisizione di una sempre maggiore autonomia
…Disegnare,riconoscere insegne,comporre i proprio numero di telefono,compilare
moduli….
…Conoscere la segnaletica stradale,il funzionamento dei mezzi pubblici…
PROGETTI EDUCATIVO-DIDATTICI
INCENTIVAZIONE DI ABILITÀ CHE FAVORISCANO LO SVILUPPO DI UN
COMPORTAMENTO CONGRUO ALLA
VITA DI COMUNITÀ:
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



Sapere utilizzare i mezzi di comunicazione
Sapersi orientare nell’ambiente
Saper rispettare le regole di ciascun ambiente di vita
Saper prendersi cura di sé,degli oggetti,degli animali
Saper gestire semplici attività domestiche
Saper compiere piccoli acquisti attraverso esperienze pratiche compiute in
situazioni reali e codificate attraverso le competenze scolastiche
“La riabilitazione è parte della dimensione medica pur se non si esaurisce in essa in
quanto alcune competenze funzionali umane sono così complesse ,e trascendenti l’ordine
biologico,da comportare l’intervento di altre branche come l’educazione,le misure di
integrazione sociale…La riabilitazione ha una dimensione medica ma non si esaurisce in
essa”
“Curare è un’interiore sollecitudine per la persona che soffre e non il semplice tentativo di
ripristino di una condizione di salute”
Moretti G.: Riabilitazione tra Scienza e Umanesimo
Scuola Regionale per Educatori Professionali - La Nostra Famiglia 4-97; 67-92
COMPORTAMENTO ADATTIVO
Il comportamento adattivo o maturità sociale è un concetto strettamente legato alla cultura
in cui è inserito l’individuo e indica la capacità del soggetto di adeguarsi ai ruoli
socialmente condivisi dalla propria fascia di età e dell’ambiente socio culturale cui gli
appartiene.
Il funzionamento adattivo fa quindi riferimento all’efficacia con cui la persona fa fronte alle
esigenze comuni della vita e al grado di adeguamento agli standard di autonomia
personale previsti per la fascia di età,il livello socioculturale e il contesto ambientale.
TRE FORME DI ADATTAMENTO SONO RILEVANTI PER LA QUALITA’ DELLA VITA
DELLA PERSONA CON RITARDO MENTALE:
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

ADATTAMENTO COMPORTAMENTALE: capacità dell’individuo a seguire le norme
sociali e le aspettative comportamentali che regolano le forme di condotta
accettabili nei diversi ambienti
ADATTAMENTO SOCIALE:abilità a stabilire relazioni sociali positive,amicizie e
buoni rapporti di affiliazione con varie persone del proporio ambiente di vita
ADATTAMENTO PERSONALE:la capacità di gestire la propria vita con il massimo
grado di indipendenza in rapporto alla potenzialità del soggetto
L’obiettivo principale dei progetti riabilitativi è consentire lo strutturarsi di una personalità
sufficientemente armonica anche nel ragazzo con deficit cognitivo contrastando
l’eccessiva dipendenza e la permanenza in uno stato artificioso di infantilismo
RITARDO MENTALE :QUADRI CLINICI SPECIFICI
ESISTONO PROFILI COGNITIVI DIVERSI TRA DIVERSE FORME DI RITARDO
MENTALE,E IN PARTICOLARE TRA SINDROMI GENETICHE.
Alcune ricerche e l’esperienza clinica sembrano confermare la presenza di “pattern
cognitivi” diversi non solo tra le diverse sindromi ,ma tra soggetto e soggetto all’interno di
uno stesso quadro patologico
AL RITARDO MENTALE SI ASSOCIANO DISTURBI PSICHIATRICI CON MAGGIORE
FREQUENZA RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE
LA VALUTAZIONE DETTAGLIATA E APPROFONDITA DELLE FUNZIONI COGNITIVE:
ATTENZIONE,LINGUAGGIO,
MEMORIA,PERCEZIONE,PRASSIE,CAPACITA’ESECUTIVE Costituisce il momento
fondamentale dell’azione riabilitativa perché permette di identificare le abilità emergenti più
facilmente modificabili Consente di monitorare gli obbiettivi raggiunti.LA VALUTAZIONE E’
PARTE INTEGRANTE DELLA TERAPIA
I PROBLEMI DI ADATTAMENTO SONO PIU’SUSCETTIBILI DI MIGLIORAMENTO
ATTRAVERSO LA RIABILITAZIONE DI QUANTO NON SIANO LE CAPACITA’
COGNITIVE PERTANTO E’ SEMPRE INDISPENSABILE UNA VALUTAZIONE
ACCURATA E RIGOROSA DEL COMPORTAMENTO ADATTIVO
LA CONOSCENZA DELLE AREE DI MAGGIORE DIFFICOLTA’ E DEI PUNTI DI
MAGGIORE FORZA permette la messa a punto di protocolli di valutazione specifici e di
interventi riabilitativi basate sulle conoscenze delle caratteristiche cognitive e degli stili di
apprendimento individuali.
Questo può facilitare nelle persone con deficit cognitivo ,il raggiungimento di una maggiore
autonomia nelle attività della vita quotidiana ed una migliore integrazione sociale