Monoclonal Mouse Anti-Human Von Willebrand Factor Clone F8/86 Codice n. M 0616 Edizione 29.07.03 Uso previsto Per uso diagnostico in vitro. L’anticorpo Monoclonal Mouse Anti-Human Von Willebrand Factor, clone F8/86, è destinato all’uso in immunocitochimica. L’anticorpo marca le cellule che esprimono il fattore von Willebrand umano, incluse le cellule endoteliali e i megacariociti. L’anticorpo può essere un mezzo utile per la determinazione della densità del microvaso nell’angiogenesi tumorale (1). Inoltre, l’anticorpo marca i blasti nella leucemia megacariocitica acuta (2). L’identificazione differenziale si avvale dei risultati di un pannello di anticorpi. L’interpretazione dei risultati deve essere effettuata da medici qualificati, nel contesto dell’anamnesi clinica del paziente e di altri test diagnostici. Sinonimo dell’antigene Il nome precedente del fattore von Willebrand era antigene correlato al fattore VIII (3). Introduzione Il fattore von Willebrand (vWF) è una grande glicoproteina con una struttura multimerica e una massa molecolare che varia da 500 kDa fino a più di 10 000 kDa, dimensione pari alla più grande proteina solubile di plasma umano conosciuta (4). Il prodotto primario del gene del fattore von Willebrand, che si trova nel cromosoma 12p13.2, è una proteina composta da 2813 aminoacidi che comprende un peptide segnale di 22 aminoacidi, un grande propeptide composto da 741 aminoacidi e una molecola matura di vWF che contiene 2050 aminoacidi (5). L’espressione del gene del fattore von Willebrand è specifica del tessuto e si limita alle cellule endoteliali e ai megacariociti (4, 5). Il fattore vWF è presente nel plasma, nei corpi di Weibel Palade delle cellule endoteliali, negli alfa-granuli nei megacalociti e nelle piastrine da essi derivate, così come nella matrice subendoteliale della parete del vaso. Il fattore vWF funziona da mediatore tra l’adesione delle piastrine e la formazione di trombi nei punti del danno vascolare e funge da portatore per il fattore VIII nel plasma, proteggendo il coenzima di coagulazione in circolazione dalla degradazione proteolitica (4). La malattia di von Willebrand è il più comune disturbo emorragico, colpisce l’1% della popolazione ed è causato da una carenza qualitativa o quantitativa del fattore vWF (5). Reagente fornito Anticorpo monoclonale murino fornito in forma liquida come coltura cellulare surnatante dialisata contro Tris/HCl 0,05 mol/L, pH 7,2 contenente NaN3 15 mmol/L. Clone: F8/86. Isotipo: IgG1, kappa. Concentrazione di IgG murine: fare riferimento all’etichetta sulla fiala. Immunogeno Fattore von Willebrand isolato dal plasma umano. Specificità Come dimostrato dall’immunocitochimica, l’anticorpo marca le cellule endoteliali (1), i megacariociti e i megacarioblasti (5). Precauzioni 1. Per uso professionale. 2. Il prodotto contiene azide sodica (NaN3), una sostanza chimica altamente tossica allo stato puro. Alle concentrazioni indicate, il prodotto non è classificato come pericoloso, ma l’azide sodica potrebbe reagire con le tubature in piombo e in rame formando accumuli altamente esplosivi di azidi metalliche. Per lo smaltimento del prodotto, eliminare il materiale sciacquando abbondantemente con acqua per evitare l’accumulo di azidi metalliche nelle tubature. 3. Utilizzare le procedure di manipolazione indicate per i prodotti derivati da fonti biologiche. Conservazione Conservare a 2-8 °C. Non usare dopo la data di scadenza indicata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da quelle specificate, l’utente deve verificarne le condizioni. Non esistono segni evidenti che indichino l’instabilità del prodotto. Per questo motivo, è necessario includere gli opportuni controlli positivi e negativi per ogni campione del paziente. Se si dovesse osservare una colorazione inattesa non attribuibile a modifiche delle procedure di laboratorio e si sospetta un problema relativo all’anticorpo, contattare il Servizio tecnico. Preparazione del campione Sezioni in paraffina: l’anticorpo può essere usato per la marcatura di sezioni di tessuto incluse in paraffina, fissate in formalina. Si richiede il pre-trattamento dei tessuti con smascheramento termoindotto dell’epitopo. Si ottengono risultati ottimali con Dako Target Retrieval Solution, codice n. S 1700. Le seguenti soluzioni si sono dimostrate inefficaci: Dako Target Retrieval Solution, a pH elevato, codice n. S 3308, Dako Target Retrieval Solution, pH 9,0, codice n. S 2368 e tampone citrato 10 mmol/L, a pH 6,0. Il pre-trattamento dei tessuti con Dako Proteinase K, codice n. S 3020, si è rivelato meno efficace. Le sezioni di tessuto non devono andare a secchezza durante il trattamento o durante la successiva procedura di colorazione immunocitochimica. Sezioni congelate e preparazioni cellulari: l’anticorpo può essere utilizzato per la marcatura di sezioni congelate. (104648-004) M 0616/IT/HEW/29.07.03 p. 2/2 Dako Denmark A/S · Produktionsvej 42 · DK-2600 Glostrup · Denmark · Tel. +45 44 85 95 00 · Fax +45 44 85 95 95 · CVR No. 33 21 13 17 Procedura di colorazione Diluizione: l’anticorpo Monoclonal Mouse Anti-Human Von Willebrand Factor, codice n. M 0616, può essere utilizzato in un intervallo di diluizione di 01:25-1:50 quando viene applicato su sezioni fissate in formalina, incluse in paraffina, di tonsille o di colon umani con 20 minuti di smascheramento termoindotto dell’epitopo nella soluzione di smascheramento Dako Target Retrieval Solution, a pH elevato, codice n. S 1700, e con 30 minuti di incubazione a temperatura ambiente con l’anticorpo primario. Le condizioni ottimali possono variare a seconda del campione e del metodo di preparazione e devono essere determinate da ogni singolo laboratorio. Il controllo negativo raccomandato è Dako Mouse IgG1, codice n. X 0931, diluito alla stessa concentrazione di IgG murine dell’anticorpo primario. A meno che la stabilità dell’anticorpo e del controllo negativo diluiti non sia stata definita nella procedura di colorazione specifica, si raccomanda di diluire i reagenti immediatamente prima dell’uso oppure di diluire con il diluente per anticorpi Dako Antibody Diluent, codice n. S 0809. È necessario includere gli opportuni controlli positivi e negativi per ogni campione del paziente. Visualizzazione: si raccomanda l’uso dei kit DAKO LSAB™+/HRP, codice n. K 0679, e DAKO EnVision™+/HRP, codice n. K 4004 e K 4006. Per le sezioni congelate e le preparazioni cellulari, il kit Dako APAAP, codice n. K 0670, rappresenta una buona alternativa nei casi in cui la perossidasi endogena può essere causa di colorazione aspecifica. Seguire la procedura allegata al kit di visualizzazione scelto. Automazione: l’anticorpo è adatto per la colorazione immunocitochimica su piattaforma automatica, come Dako Autostainer. Caratteristiche di performance Le cellule marcate con l’anticorpo mostrano un pattern di colorazione granulare limitato al citoplasma. Tessuti normali: l’anticorpo marca le cellule endoteliali e i megacariociti. Tessuti anormali: l’anticorpo ha marcato i blasti in 3 su 3 casi di leucemia megacariocitica acuta, mentre non ha marcato i blasti in 4 su 4 casi di mielofibrosi acuta (2). L’anticorpo ha marcato la megacariopoiesi displasica nelle sindromi mielodisplastiche, così come i micromegacariociti nella leucemia mielogena cronica o i grandi megakaciociti pleomorfici come nella trombocitemia, nella policitemia vera e nella mielosi megacariociticagranulocitica cronica (5). L’anticorpo evidenzia le cellule endoteliali ed è pertanto utile per la determinazione della densità del microvaso (1, 6). Riferimenti bibliografici 1. Padró T, Ruiz S, Bieker R, Bürger H, Steins M, Kienast J, et al. Increased angiogenesis in the bone marrow of patients with acute myeloid leukemia. Blood 2000;95:2637-44. 2. Hruban RH, Kuhajda FP, Mann RB. Acute Myelofibrosis. Immunohistochemical study of four cases and comparison with acute megakaryocytic leukemia. Am J Clin Pathol 1987;88:578-88. 3. Naiem M, Gerdes J, Abdulaziz Z, Sunderland CA, Allington MJ, Stein H, et al. The value of immunohistological screening in the production of monoclonal antibodies. J Immunol Methods 1982;50:145-60. 4. Denis CV. Molecular and cellular biology of von Willebrand factor. Int J Hematol 2002;75:3-8. 5. Werner M, Kaloutsi V, Walter K, Buhr T, Bernhards J, Georgii A. Immunohistochemical examination of routinely processed bone marrow biopsies. Path Res Pract 1992;188:707-13. 6. Tomita M, Matsuzaki Y, Onitsuka T. Effect of mast cells on tumour angiogenesis in lung cancer. Ann Thorac Surg 2000;69:1686-90. Legenda dei simboli (104648-004) Numero di catalogo Limiti di temperatura Dispositivo medico-diagnostico in vitro Codice del lotto Consultare le istruzioni per l’uso Utilizzare entro Fabbricante M 0616/IT/HEW/29.07.03 p. 2/2 Dako Denmark A/S · Produktionsvej 42 · DK-2600 Glostrup · Denmark · Tel. +45 44 85 95 00 · Fax +45 44 85 95 95 · CVR No. 33 21 13 17