Monoclonal Mouse Anti-Human CD45, Leucocyte Common

Monoclonal Mouse
Anti-Human
CD45, Leucocyte Common Antigen
Clones 2B11 + PD7/26
Codice M0701
Uso previsto
Per uso diagnostico in vitro.
Monoclonal Mouse Anti-Human CD45, Leucocyte Common Antigen, Clones 2B11 + PD7/26, è destinato all'utilizzo in ambito
immunoistochimico. L'anticorpo marca CD45 in cellule normali e neoplastiche (1-3) e rappresenta uno strumento utile per la
classificazione delle cellule tumorali di origine linfoide. L'identificazione differenziale è supportata dai risultati ottenuti con un gruppo di
anticorpi. L'interpretazione clinica della colorazione o dell'assenza di colorazione deve essere integrata con studi morfologici eseguiti con
i controlli opportuni, deve tenere conto dell'anamnesi del paziente e deve basarsi su ulteriori esami diagnostici eseguiti da un patologo
qualificato. Questo anticorpo deve essere utilizzato una volta formulata la diagnosi primaria del tumore mediante esame istopatologico
convenzionale eseguito utilizzando tecniche di colorazione istochimica non immunologica.
Sinonimi dell'antigene
T200, Ly-5.
Cenni introduttivi
CD45 è una glicoproteina transmembrana espressa nella maggioranza delle cellule nucleate di origine ematopoietica. CD45, codificato
da un singolo gene mappato sul cromosoma 1, presenta isoforme diverse generate per splicing alternativo degli esoni 4, 5 e 6. In
leucociti umani, sono state identificate cinque isoforme diverse di CD45, denominate ABC, AB, BC, B e 0. Queste isoforme vengono
riconosciute dagli anticorpi anti-CD45RA, anti-CD45RB, anti-CD45RC e anti-CD45R0. La Mr delle isoforme varia in un intervallo
compreso tra 180.000 e 220.000. Tutte le isoforme di CD45 condividono la stessa porzione intracellulare, della quale è stata dimostrata
l'attività tirosin fosfatasica. Vari leucociti esprimo le isoforme CD45, pertanto i linfociti T esprimono le isoforme CD45 che corrispondono
al loro stadio di sviluppo e attivazione, i linfociti B esprimono prevalentemente l'isoforma ABC e i monociti e le cellule dendritiche
esprimono prevalentemente le isoforme B e 0. I granulociti esprimono principalmente le isoforme B e 0 (4).
Reagente fornito
Anticorpo monoclonale murino fornito in forma liquida come supernatante di coltura cellulare, dializzato contro Tris/HCl 0,05 mol/L,
a pH 7,2, contenente NaN3 15 mmol/L.
Clone: 2B11 (1) e PD7/26 (1). Isotipo: IgG1, kappa.
Concentrazione di IgG di topo: vedere l'etichetta sul flacone.
La concentrazione della proteina tra i lotti potrebbe variare senza influenzare la diluizione ottimale. La titolazione di ogni lotto viene
confrontata e regolata in base ad un lotto di riferimento per garantire una colorazione immunoistochimica coerente tra i lotti.
Immunogeno
2B11: cellule neoplastiche isolate da un caso di linfoma/leucemia dei linfociti T (1).
PD7/26: i linfociti del sangue umano periferico sono stati tenuti in fattore di crescita dei linfociti T (1).
Specificità
Anti-CD45 è una miscela di due anticorpi monoclonali, i cloni 2B11 e PD7/26, diretti contro epitopi diversi. Il clone 2B11 è stato
classificato come anti-CD45 al Third International Workshop and Conference on Human Leucocyte Differentiation Antigens (Terzo
gruppo di lavoro internazionale e conferenza sugli antigeni di differenziazione dei leucociti umani) tenutosi a Oxford nel 1986 e reagisce
con tutti gli isotipi noti della famiglia CD45 (5). Il clone PD7/26 è stato classificato come anti-CD45RB al Fifth International Workshop and
Conference on Human Leucocyte Differentiation Antigens (Quinto gruppo di lavoro internazionale e conferenza sugli antigeni di
differenziazione dei leucociti umani), tenutosi a Boston nel 1993 (6).
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica altamente tossica in forma pura. Sebbene alle concentrazioni del
prodotto non sia classificata come pericolosa, la sodio azide può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche
fortemente esplosive. Durante lo smaltimento del prodotto, far scorrere abbondante acqua nelle tubature per impedire la formazione di
azidi metalliche.
3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica.
4. Indossare dispositivi di protezione individuale appropriati per evitare il contatto con gli occhi e la cute.
5. La soluzione non utilizzata deve essere smaltita in conformità alle normative locali e nazionali vigenti in materia.
Conservazione
Conservare a 2-8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sul flacone. Nel caso in cui i reagenti vengano conservati
diversamente da quanto specificato, le condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non è possibile indicare segni evidenti di
instabilità del prodotto. Pertanto, è necessario analizzare gli opportuni controlli positivi e negativi contemporaneamente ai campioni dei
pazienti. Se si osserva una colorazione inattesa non imputabile a variazioni delle procedure di laboratorio e si sospetta un problema
associato all'anticorpo, contattare l'Assistenza tecnica Dako.
Preparazione dei campioni
Sezioni in paraffina: l'anticorpo può essere utilizzato per la marcatura di sezioni di tessuto incluse in paraffina, fissate in formalina, in
B5 (2) o in soluzione di Bouin (1). Si consiglia il pretrattamento dei tessuti con smascheramento antigenico termoindotto. Risultati ottimali
si ottengono con Dako Target Retrieval Solution, codice S1700, con tampone citrato 10 mmol/L, pH 6,0, oppure con tampone Tris
10 mmol/L, EDTA 1 mmol/L, pH 9,0. Il pretrattamento dei tessuti con proteinasi K si è rivelato distruttivo per l'epitopo. Le sezioni di
tessuto non devono essiccarsi durante il trattamento o durante la successiva procedura di colorazione immunoistochimica.
Sezioni congelate e preparazioni cellulari: l'anticorpo può essere utilizzato per la marcatura di sezioni fissate con acetone e congelate (1)
e di strisci cellulari.
Procedura di colorazione
Diluizione: Monoclonal Mouse Anti-Human CD45, Leucocyte Common Antigen, codice M0701, può essere utilizzato a diluizioni
comprese tra 1:50 e 1:100, in applicazioni su sezioni fissate in formalina, incluse in paraffina, di tonsilla umana, con un trattamento di
smascheramento antigenico termoindotto di 20 minuti in Dako Target Retrieval Solution, codice S1700, e un'incubazione con l'anticorpo
primario di 30 minuti a temperatura ambiente. Le condizioni ottimali possono variare in base al campione e al metodo di preparazione
e devono essere determinate da ogni singolo laboratorio. Il controllo negativo consigliato è Dako Mouse IgG1, codice X0931, diluito alla
stessa concentrazione di IgG murine dell'anticorpo primario. A meno che la stabilità dell'anticorpo diluito e quella del controllo negativo
non siano state verificate durante la procedura di colorazione stessa, si consiglia di diluire questi reagenti immediatamente prima dell'uso
oppure di diluirli con Dako Antibody Diluent, codice S0809. I controlli positivi e negativi devono essere analizzati insieme al campione del
paziente.
Visualizzazione: si consiglia di utilizzare i kit Dako EnVision™+/HRP, codici K4004 e K4006. Seguire la procedura fornita con il kit di
visualizzazione scelto.
Automazione: l'anticorpo è adatto alla colorazione immunoistochimica con piattaforme automatizzate, ad esempio Dako Autostainer.
Limitazioni specifiche del prodotto
(103613-003)
Per l'anticorpo è stata riportata la marcatura della membrana superficiale delle cellule duttali mammarie in campioni di mastopatia
fibrocistica e di fibroadenoma. Attualmente non si ritiene che tale espressione possa rappresentare un problema in grado di causare
errori di identificazione nella diagnosi differenziale (7).
M0701/IT/SSM/2014.03 p. 1/2
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Caratteristiche di prestazione
Nelle cellule marcate con l'anticorpo si osserva una colorazione predominante della membrana cellulare, tuttavia è possibile riscontrare
anche una colorazione citoplasmatica.
Tessuti normali: nelle tonsille, l'anticorpo marca i centri germinali, zone del mantello follicolare e aree interfollicolari (1). Nella milza, nella
polpa bianca e nelle cellule linfoidi della polpa rossa sono positivi, così come i linfociti timici, le cellule linfoidi del midollo osseo,
i mastociti, le cellule di probabile derivazione monocitica ed occasionali cellule di plasma. È stata documentata la marcatura variabile
degli immunoblasti, degli istiociti epitelioidi, degli istiociti dei seni e delle plasmacellule. Le cellule mieloidi, le cellule eritroidi,
i megacariociti, le cellule di Langerhans nella cute, nell'epitelio e nel tessuto connettivo non sono marcate dall'anticorpo (2).
Tessuti anomali: nel linfoma non Hodgkin, le cellule neoplastiche sono state marcate dall'anticorpo in 40 casi su 40 (100%) (1). In un
altro studio (2) la cifra è risultata essere di 74 casi su 80 (93%). Un terzo studio (8) ha dimostrato che 52 linfomi dei linfociti B piccoli su
52 (100%), 99 linfomi di linfociti B grandi su 108 (92%) e 41 linfomi di linfociti T su 44 (93%) erano positivi con l'anticorpo. Nel complesso,
162 neoplasmi non linfoidi su 162 (100%) erano negativi con l'anticorpo, compresi carcinomi anaplastici a piccole cellule, melanomi
amelanotici, rabdomiosarcomi alveolari, sarcoma di Ewing e tumori delle cellule germinali (1, 2).
Bibliografia
1.
Warnke RA, Gatter KC, Falini B, Hildreth P, Woolston R-E, Pulford K, et al. Diagnosis of human lymphoma with monoclonal
antileukocyte antibodies. N Engl J Med 1983;309:1275-81.
2.
Kurtin PJ, Pinkus GS. Leukocyte common antigen - a diagnostic discriminant between hematopoietic and nonhematopoietic
neoplasms in paraffin sections using monoclonal antibodies: Correlation with immunologic studies and ultrastructural localization.
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3.
Michie SA, Spagnolo DV, Dunn KA, Warnke RA, Rouse RV. A panel approach to the evaluation of the sensitivity and specificity of
antibodies for the diagnosis of routinely processed histologically undifferentiated human neoplasms. Am J Clin Pathol 1987;88:45762.
4.
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Mason DY, Miyasaka M, et al., editors. Leucocyte typing VI. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 6th International
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Cobbold S, Hale G, Waldmann H. Non-lineage, LFA-1, and leucocyte common antigens: new and previously defined clusters.
In: McMichael AJ, Beverley PCL, Cobbold S, Crumpton MJ, Gilks W, Gotch FM, et al., editors. Leukocyte typing III. White cell
differentiation antigens. Proceedings of the 3rd International Workshop and Conference; 1986 Sep 21-26; Oxford, England. Oxford,
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6.
Morimoto C. T18. CD45 cluster report. In: Schlossman SF, Boumsell L, Gilks W, Harlan JM, Kishimoto T, Morimoto C, et al., editors.
Leukocyte typing V. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 5th International Workshop and Conference; 1993 Nov 37; Boston, USA. Oxford, New York, Tokyo: Oxford University Press; 1995. p. 386-9.
7.
Herman GE and Elfont E. Aberrant CD45 (leukocyte common antigen) staining of non-malignant breast lesions in zinc formalin fixed
tissue. J Histotechnol 1993;16:151-3.
8.
Hall PA, d’Ardenne AJ, Stansfeld AG. Paraffin section immunohistochemistry. I. Non-Hodgkin’s lymphoma. Histopathol 1988;13:14960.
Spiegazione dei simboli
Numero di catalogo
Limiti di temperatura
Dispositivo medico diagnostico in
vitro
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Data di scadenza
(103613-003)
Produttore
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