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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
Ufficio Stampa
134a.11
Verona, 6 dicembre 2011
Comunicato stampa
Presentazione del progetto “Pharma – planta”
Il progetto “Pharma planta” e il virus dell'immunodeficienza umana. Il progetto Pharma
Planta è stato finanziato dalla comunità europea nell’ambito del 6° Programma Quadro con un
contributo pari a 12 milioni di euro. Ha avuto una durata complessiva di sette anni con il
coinvolgimento di 28 istituzioni accademiche e 4 partner privati ed ha portato un notevole
avanzamento nella ricerca e nell’applicazione di piante transgeniche per la produzione di
farmaci. Il prodotto di punta sviluppato nell’ambito del progetto Pharma-Planta è un
anticorpo in grado di riconoscere una molecola presente sulla superficie del virus dell’Hiv.
Tale anticorpo potrebbe essere utilizzato ai fini della prevenzione dell’Hiv-1 grazie
all’induzione di un meccanismo noto come immunizzazione passiva. In questo approccio si
sfrutta la capacità delle molecole anticorpo, una delle principali armi di difesa del sistema
immunitario umano, di contrastare l’ingresso del virus Hiv-1 attraverso il suo riconoscimento e
la sua conseguente inattivazione. La terapia di prevenzione basata sull’utilizzo di questo
anticorpo prevede la realizzazione di un preparato come ad esempio una pomata da
utilizzare a livello vaginale per bloccare il virus impedendo l’infezione.
Nel giugno 2011 nell’unità clinica dell’Università del Surrey nel Regno Unito è iniziata la
fase I di sperimentazione clinica dell’anticorpo per valutare la sicurezza del prodotto. Tale
fase prevede la somministrazione di differenti dosi di anticorpo a 11 donne sane per
escludere ogni ipotetica reazione nociva. I primi risultati di tale sperimentazione saranno
disponibili a partire da ottobre 2012.
I vantaggi. L’anticorpo in questione è stato prodotto in piante di tabacco con il conseguente
abbattimento dei costi di produzione rispetto ad altri sistemi utilizzati dalle case farmaceutiche
per la produzione di molecole di interesse medico. I vantaggi economici legati alla produzione
in pianta rispetto ad altre piattaforme di produzione è stimato essere compreso tra 10 e 100
volte. “Gli sforzi del progetto – spiegano Linda Avesani e Mario Pezzotti, coordinatore del
gruppo di ricerca dell’Università di Verona - sono stati volti principalmente allo sviluppo di un
sistema di produzione dell’anticorpo basato su piante di tabacco e sulla strategia di produzione,
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che ha coinvolto fortemente la Germania e in particolare il Fraunhofer Institute in cui si è
realizzato un centro per la produzione di molecole di interesse medico in pianta conformi alla
regolamentazione vigente per tali prodotti. Un altro importante obiettivo raggiunto dal progetto
è stato quello di appianare la strada per quel che riguarda la regolamentazione europea
nell’ambito dell’utilizzo di piante transgeniche per la produzione di molecole di interesse
medico. È quindi auspicabile che tale prodotto sia solo il primo di una lunga lista di prodotti di
interesse farmaceutico prodotti utilizzando piante transgeniche”.
Secondo il Global report 2010 - il rapporto di Unaids (programma delle Nazioni Unite
sull’epidemia di Aids) - si stima che le persone affette da Hiv nel mondo erano 33,3 milioni,
di cui oltre 30 milioni residenti nei Paesi in via di sviluppo, 2,6 milioni quelle che hanno
contratto il virus di recente e 1,8 milioni quelle decedute per malattie correlate all’Aids
La situazione in Italia. In Italia, secondo le cifre dell'Istituto superiore di sanità, il numero delle
persone viventi con infezione da Hiv (compresi i casi con Aids e le persone che ignorano di
essere infette) è aumentato passando dai 135.000 casi nel 2000 ai 157.000 del 2010. L'aumento
dipende soprattutto dalla maggiore sopravvivenza legata alle terapie antiretrovirali. Le stime
sono state effettuate usando il metodo proposto dall'Unaids. I cambiamenti principali dell'ultimo
decennio, secondo l'Istituto superiore di sanità, sono l'aumento delle infezioni acquisite
attraverso contatti sessuali, il calo netto delle infezioni trasmesse attraverso il consumo di
sostanze per via iniettiva, l'aumento dei casi fra i residenti di origine straniera, la diminuzione
della quota di infezioni al femminile e l'aumento dei casi in persone con oltre 50 anni di età.
Il virus dell'immunodeficienza umana (Hiv, acronimo dall'inglese Human Immunodeficiency
Virus) è il virus responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids). È un
retrovirus del genere lentivirus. In base alle conoscenze attuali, Hivb è suddiviso in due ceppi:
Hiv-1 ed Hiv-2. Il primo dei due è prevalentemente localizzato in Europa, America ed Africa
centrale. HIV-2, invece, si trova per lo più in Africa occidentale ed Asia.
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Email: [email protected]
Responsabile coordinamento comunicazione: Maria Fiorenza Coppari
Capoufficio stampa: Sandro Benedetti
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