MyMarketing.Net - Geomarketing - Dal tempo delle mele a quello del retail business 5 giugno 2008 Dossier Pagina 1 di 3 11:24 Loyalty&Geomarketing Geomarketing Dossier Analisi e Ricerche Dal tempo delle mele a quello del retail business Associazioni 26/5/2008 Branding Digital Marketing Loyalty&Geomarketing Marketing Alternativo Marketing Sociale La Legge di Gravitazione Universale formulata da Sir Isaac Newton nel 1687 rappresenta uno dei principali fondamenti della fisica moderna, di cui anche gli studenti più distratti hanno sicuramente sentito parlare, almeno per quanto riguarda la storia della famosa mela che cade dall'albero: la forza di attrazione tra due corpi è direttamente proporzionale al prodotto delle masse dei due e inversamente proporzionale alla distanza che intercorre tra gli stessi. Iscriviti alla Newsletter per essere sempre aggiornato sulle news dal mondo del Marketing! Sport Marketing Marketing Turistico Dal tempo delle mele a quello del retail business Retail Trend organizzativi Il Geomarketing, la GDO e Oscar Wilde Osservatorio Dalla Redazione Fashion & Luxury & Geomarketing Focus on Il Geomarketing? Per comunicare meglio! Info e news Eventi e Formazione Marketing, vendite e tecnologia: il cocktail vincente Marketing Job Rassegna stampa Ma l’agente è reloaded? News online Tecnologia e reti commerciali: le sfide del futuro. Viaggi Libreria GeoMarketing per le Reti di Punti Vendita Azienda online Interactive Newsletter Community Forum TV Entertainment Chi siamo Partnership Siti amici Contatti vedi tutti Quattro secoli dopo, la Scuola dei Gravitazionalisti applica questo principio essenziale all'analisi territoriale a servizio di finalità di business, sostenendo che il potere attrattivo di una specifica area commerciale dipenda in maniera diretta dalle caratteristiche del sistema di offerta e in proporzione inversa dalla distanza sia in termini temporali sia chilometrici. Massimo esponente di questo filone di letteratura è David L. Huff, Associate Professor presso la University of California Los Angeles (UCLA). A differenza dei suoi predecessori, Huff sposta il focus dell'analisi dall'impresa/area commerciale ai consumatori, ovvero imperniando il proprio studio sugli elementi gravitanti piuttosto che sul centro di gravità. Il modello proposto da Huff si propone di descrivere il processo di scelta dei consumatori tra una serie di punti vendita alternativi circa l'acquisto di un determinato bene o servizio. Ecco l'ipotesi principale del modello: la probabilità che un soggetto scelga una specifica opzione, dato un set di alternative disponibili, è direttamente correlata all'utilità percepita per ciascuna delle possibilità. Una prima formulazione del modello sintetizza il processo di scelta in un fattore (0- 1) che esprime come la probabilità che un generico consumatore scelga un determinato punto vendita per soddisfare il proprio bisogno d'acquisto dipenda dal rapporto tra l'utilità percepita relativamente a quell'alternativa e la sommatoria delle utilità percepite con riferimento a tutte le altre opzioni disponibili. Formalmente: Naturalmente l'utilizzo del modello per la previsione del comportamento dei consumatori passa per forza dalla definizione della funzione di utilità del singolo punto vendita. Huff definì l'utilità di ciascun PDV come il rapporto tra la funzione di offerta, riassunto nella superficie (S) dell'area di vendita del negozio, e la distanza (T) dello stesso dalla residenza del consumatore. Tale espressione venne formalizzata da Huff nel 1963 come: Huff scelse di ricorrere alla superficie di vendita come elemento attrattore della funzione di offerta, in quanto http://www.mymarketing.net/agora/editoriali/contributi/dettaglio_articolo.asp?a=14&... 05/06/2008 MyMarketing.Net - Geomarketing - Dal tempo delle mele a quello del retail business Pagina 2 di 3 reputava tale grandezza una proxy significativa dell'ampiezza e della profondità dell'assortimento. Una simile scelta venne giustificata dallo stesso autore sottolineando come un'offerta più ampia/profonda faciliti il soddisfacimento del bisogno d'acquisto. Viceversa, è stato dimostrato come il tempo necessario a soddisfare tale necessit¨¤ costituisca la principale discriminante del punto vendita nella "testa dei consumatori". Tuttavia, tale effetto non è sempre omogeneo: a tal proposito un parametro centrale del modello appena illustrato è l'esponente della distanza ¦ Ë, che riflette l'impatto del tempo di viaggio sul processo decisionale e varia a seconda della tipologia di beni analizzati. Se considerassimo infatti l'acquisto di un litro di latte, l'impatto della distanza sul processo di scelta sarebbe molto forte, visto che nessuno di noi sarebbe disposto a coprire distanze chilometriche per procacciarsi la colazione. Viceversa, se prendessimo in considerazione un bene di lusso probabilmente non sarebbero venti minuti passati in automobile per raggiungere la boutique a farci desistere dall'acquisto. Per utilizzare il Modello Gravitazionale di Huff è necessario suddividere il territorio vicino al punto vendita in unità statistiche territoriali. A tal proposito le sezioni censuarie fornite dall'ISTAT rappresentano l'unità territoriale di maggior dettaglio per il territorio italiano: se da un lato tali aree presentano dimensioni variabili in termini di superficie, dall'altro si caratterizzano per una certa omogeneità in termini di popolazione e numero di famiglie residenti. Il modello calcolerà dunque per ciascuna sezione di censimento del territorio di riferimento la probabilità che i consumatori che risiedono all'interno di quella determinata unità, si rivolgano al punto vendita oggetto di analisi per l'acquisto di uno specifico bene/servizio. A titolo esemplificativo, per osservare quale influenza esercita tale coefficiente sulla probabilità di acquisto, si consideri: o ¦Ë =1 per dei beni specialistici (specialty goods); o ¦Ë =2 per merci di confronto, in cui vengono valutati offerta e costi (shopping goods); o ¦Ë =3 per merci di largo consumo (convenience goods). Si considerino inoltre tre aree commerciali che hanno le seguenti dimensioni e distanze da un generico consumatore localizzato in una regione i: Applicando il Modello di Huff sarà quindi possibile calcolare i diversi livelli di probabilità dei tre punti vendita alternativi a partire da una generica sezione di censimento: Secondo il modello dunque il punto vendita B sarà quello con la maggiore probabilità di attrarre i consumatori localizzati all'interno della sezione censuaria considerata. Pertanto disponendo di un dato relativo al potenziale di spesa di una determinata sezione di censimento (ad esempio una stima dei consumi di una specifica categoria di beni), moltiplicando tale scalare per il fattore di probabilità appena calcolato, si potr¡à ottenere una stima del fatturato del punto vendita proveniente dalla sezione censuaria analizzata. Sommando questi valori per tutte le sezioni che compongono il territorio di riferimento si potr¡§¡è risalire a una stima del risultato economico del punto vendita in questione. Un elemento di particolare apprezzamento del Modello Gravitazionale di Huff è la sua apertura nei confronti della letteratura successiva: da una migliore stima dell'effetto della superficie sul fattore di probabilità, all'arricchimento della funzione d'offerta del punto vendita di nuove variabili (es. l'insegna, i posti auto del parcheggio ecc.) per raffinare la capacità di stima. La relativa semplicità del Modello di Huff rispecchia la precisa volontà dello stesso economista che desiderava descrivere in maniera ragionevole e consistente il comportamento di scelta dei consumatori, senza accrescere eccessivamente il http://www.mymarketing.net/agora/editoriali/contributi/dettaglio_articolo.asp?a=14&... 05/06/2008 MyMarketing.Net - Geomarketing - Dal tempo delle mele a quello del retail business Pagina 3 di 3 coefficiente di difficoltà analitica. Come ogni modello di previsione statistica, l'equazione di Huff va considerata come un valido strumento di supporto all'analisi territoriale e non come un oracolo onnisciente di perfetta descrizione di scenari futuribili. Se utilizzato adeguatamente e in maniera parallela rispetto ad una verifica empirica delle caratteristiche del territorio, il modello presenta un ampio ventaglio di applicazioni: dalla definizione del piano di sviluppo, alla valutazione della pressione competitiva, alla creazione di indici di performance che possono rivelarsi di grande utilità sia nelle strategie di ampliamento che in quelle di gestione della rete distributiva. Paolo Pedersoli Consultant VALUE LAB Scrivi un commento I campi contrassegnati da * sono obbligatori * Titolo Re: Dal tempo delle mele a quello del retail business * Nome * E-mail (la mail non verrà visualizzata) Sito web (es. http://www.sito.com) * Commento: Avvisami via e-mail della presenza di nuovi commenti Segnala questa pagina | Aggiungi ai preferiti | Advertising | Plugin utili | Legal info | Credits MyMarketing.Net è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano n. 327 del 10/05/2004 - Un progetto by http://www.mymarketing.net/agora/editoriali/contributi/dettaglio_articolo.asp?a=14&... 05/06/2008