UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione I Appello di Fisica Generale 2 – 28 Gennaio 2016 Cognome _____________________ Nome _________________________ Matricola _______________ DOCENTE______________________ Problema 1 Due fili paralleli isolanti indefiniti si trovano ai lati opposti di un piano isolante, uniformemente carico. La densità lineare di carica del primo filo è λ1 = 20 nC/m, quella del secondo filo è λ2 = λ1/2; la densità di carica superficiale del piano è σ = –10nC/m. I fili si trovano rispettivamente in posizione x1 = –h = 3 cm e x2 = h = 3 cm su di un asse ortogonale al piano, che si trova in x = 0. Determinare: 1) il modulo del campo elettrostatico in xB = h/2 EB 2) il lavoro fattto dal campo elettrico per spostare una carica q = 8 mC che si muove da xA = –h/2 a xB = h/2 WAB 3) se esistono punti con campo elettrico nullo nell'intervallo [–h, h] dell'asse x e la loro eventuale posizione x0 + + + + + + + + λ1 y A + q h – – – – – – – – σ B h + + + + + + + + x λ2 1) Consideriamo il campo elettrico sull'asse x, che ha solo la componente x non nulla. Per 0 < x < h, E ( x) = λ1 λ2 σ − + 2πε 0 ( x + h ) 2πε 0 ( h − x ) 2ε 0 quindi , calcolato in xB = h/2, EB = λ1 λ σ λ1 σ − 2 + =− + = − 4560 V/m 3πε 0 h πε 0 h 2ε 0 6πε 0 h 2ε 0 2) Il lavoro fatto per lo spostamento corrisponde alla differenza di energia potenziale elettrostatica WAB = − ∆U AB = −q (VB − VA ) . Il contributo del piano alla differenza di potenziale è nullo perchè i punti di partenza ed arrivo sono alla stessa distanza dal piano. Il contributo del primo filo è λ (VB − VA )1 = − 2πε1 ln 0 h + xB λ = − 1 ln 3 = −395 V h + xA 2πε 0 mentre quello del secondo filo è λ (VB − VA )2 = − 2πε2 ln 0 h − xB 1 λ = − 1 ln = 197 V h − xA 4πε 0 3 quindi WAB = − ∆U AB = −q ⎡⎣(VB − VA )1 + (VB − VA )2 ⎤⎦ = 1.58 J 3) Visto che λ1 > λ2 , il campo elettrico dovuto ai fili per –h < x < 0 è positivo, come lo è quello del piano (σ < 0) e quindi non esistono soluzioni per –h ≤ x ≤ 0. In 0 ≤ x ≤ –h abbiamo con valore nullo per λ1 λ2 σ − + =0 ⇒ 2πε 0 ( x + h ) 2πε 0 ( h − x ) 2ε 0 2 (h − x) − ( x + h) πσ =− 2 (h − x)( x + h) λ1 h − 3x = − 2πσ 2 2πσ 2 h + x λ1 λ1 ⇒ 1 1 πσ − =− λ1 ( x + h) 2 (h − x) h − 3x ( 2 h −x ⇒ − 2 2 ) =− πσ λ1 2πσ 2 2πσ 2 x − 3x + h +h=0 λ1 λ1 Si arriva quinid ad un equazione di secondo grado ax 2 + bx + c = 0 con a=− 2πσ 2πσ 2 = 3.14 b = −3 c = h + h = 0.0027 λ1 λ1 che ha solo una soluzione nell'intervallo [0, h] x0 = −b − b 2 − 4ac = 9 mm 2a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione I Appello di Fisica Generale 2 – 28 Gennaio 2016 Problema 2 Un cilindro conduttore indefinito parallelo all’asse z, di raggio R1 = 7 cm è percorso dalla corrente i1. Un secondo cilindro conduttore di raggio R2 = 5 cm, parallelo al primo cilindro, con l’asse che dista d = 30 cm dall’asse del primo cilindro, è percorso da una corrente i2. I versi di percorrenza delle correnti sono opposti e le densità di corrente sono identiche. La circuitazione del campo magnetico B lungo la curva C (vedi figura) è Λ B = 5 × 10 −6 Tm Calcolare: 1) la densità di corrente j 2) il modulo del campo magnetico risultante nel punto P, situato sul segmento congiungente gli assi dei cilindri a distanza d/3 dal centro del primo cilindro BP 3) il modulo della forza per unità di lunghezza che agisce su di un filo indefinito, parallelo ai cilindri passante F / per il punto P e percorso da una corrente di intensità i3 = 1.5 A ( ) C y d/3 i1 P i2 x d 1) Dalla circuitazione si calcolano le correnti usando la Legge di Ampère: B ⋅ dr = µ0 ic = µ0 (i1 −i2 ) ⇒ i1 − i2 = 3.98 A ∫ C i1 = j ⋅ πR12 i 2 = j ⋅ πR22 e pertanto si ottiene i1 − i2 = π j(R12 − R22 ) = 3.98 A ⇒ j = 528 A/m 2 2) L’intensità di corrente che percorre ciascun cilinro è i1 = j ⋅ π R12 = 8.12 A i2 = j ⋅ π R22 = 4.14 A Poiché le distanze fra i due cilindri e il punto P sono rispettivamente d/3 e 2d/3 il campo magnetico generato in P da ciascuna corrente è 3µ i 3µ i B1 = − 0 1 u y e B2 = − 0 2 u y 2π d 4π d per cui ⎛ 3µ i 3µ i ⎞ BP = ⎜ − 0 1 − 0 2 ⎟ u y = ( − 20.4 µT) u y ⎝ 2π d 4π d ⎠ 3) Il filo viene attirato da uno dei cilindri e respinto dall’altro per cui le forze sono concordi e quindi in modulo i2 ⎞ F 3µ0 i3 ⎛ −5 = ⎜⎝ i1 + ⎟⎠ = 3.05 ⋅10 N/m 2π d 2 oppure si utilizza la II legge di Laplace F F = i3 × BP ⇒ = i3 BP = 3.05 ⋅10 −5 N/m UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione I Appello di Fisica Generale 2 – 28 Gennaio 2016 Problema 3 Un reticolo di diffrazione viene illuminato da un fascio d’onde con componenti di frequenza ν 2 = 150 GHz e ν1 > ν 2 . Su uno schermo, di larghezza L = 50 cm, posto simmetricamente rispetto al reticolo a distanza d = 10 cm da esso, si osservano m5 = 5 ordini completi. Sapendo che i due massimi del quinto ordine sono separati dalla distanza ∆θ = 30° . Determinare: 1) il minimo valore del passo del reticolo compatibile con le osservazioni a Fissato il passo del reticolo al minimo, calcolare: 2) la frequenza della prima componente ν1 3) il minimo numero di fenditure che permette di separare, secondo Rayleigh, il massimo principale del secondo ordine di ν2 dal massimo principale del terzo ordine di ν1 (si osservi che le larghezze dei due massimi sono molto diverse e si consideri come riferimento quello di laghezza maggiore) N 1) Il massimo angolo di osservazione è ⎛ L⎞ θ M = tan −1 ⎜ ⎟ = 68.2° ⎝ 2d ⎠ Le lunghezze d’onda della radiazione incidente sono λ1 e λ2 date da c c λ1 = < λ2 = = 2 mm ν1 ν2 diffratte agli angoli dati da m λ m λ sen θ1 = 5 1 < sen θ 2 = 5 2 a a per cui si osservano entrambi i massimi del quinto ordine solo se θ2 ≤ θM, e quindi m5 λ 2 m λ sen θ 2 ≤ sen θ M ⇒ ≤ sen θ M ⇒ a ≥ 5 2 = 1.08 cm a sen θ M 2) Se il passo è il minimo allora θ 2 = θ M . L’angolo a cui si osserva il massimo del quinto ordine di λ1 è θ1 = θ M − ∆θ per cui sen θ1 = m5 λ1 a ⇒ λ1 = a sen (θ M − ∆θ ) = 1.33 mm m5 e la frequenza è c = 226 GHz λ1 3) Si osservano il secondo ordine di λ2 e il terzo ordine di λ1 nelle direzioni ν1 = ⎛m λ ⎞ ⎛m λ ⎞ θ 2,2 = sen −1 ⎜ 2 2 ⎟ = 0.3805 rad e θ1,3 = sen −1 ⎜ 3 1 ⎟ = 0.3795 rad ⎝ a ⎠ ⎝ a ⎠ con larghezze rispettivamente ∆θ 2,2 = 2 λ2 2 λ1 = 2 mrad e ∆θ1,3 = = 1.33 mrad Na cos θ 2,2 Na cos θ1,3 I massimi sono separati secondo Rayleigh solo se il massimo di una riga cade al di fuori dell’altra. Poichè il massimo di larghezza superiore è quello che corrisponde a ν2,, la separazione avviene solo se θ 2,2 − ossia se ∆θ 2,2 λ2 ≥ θ1,3 ⇒ θ 2,2 − ≥ θ1,3 2 Na cos θ 2,2 θ 2,2 − θ1,3 ≥ λ2 Na cos θ 2,2 ⇒ N≥ λ2 1 = 200 fenditure a θ 2,2 − θ1,3 cos θ 2,2 ( ) Oppure secondo Rayleigh il massimo di ordine m3 di λ1 deve coincidere con il minimo di ordine (Nm2-1) di λ2 ⎪⎧a sen θ = m3λ1 ⎨ ⎪⎩ Na sen θ = ( Nm2 − 1) λ2 ⇒ N= λ2 = 200 fenditure. m2 λ2 − m3λ1