Programma dei lavori sezione REX 2015-2018

Comitato economico e sociale europeo
Direzione B – Lavori consultivi
Sezione specializzata Relazioni esterne
Programma di lavoro della sezione specializzata Relazioni esterne
per il mandato ottobre 2015 - aprile 2018
I.
PRINCIPALI OBIETTIVI E PRIORITÀ POLITICHE
L'obiettivo generale delle attività della sezione specializzata Relazioni esterne è quello di esprimere il
punto di vista della società civile organizzata dell'UE e dei paesi terzi in tutti gli aspetti relativi
all'azione esterna dell'UE e alla politica estera comune dell'UE.
In pratica, ciò riguarda le politiche estera, di allargamento, commerciale, di vicinato e dello sviluppo.
La sezione REX mira a promuovere un contesto che favorisca le attività delle organizzazioni della
società civile, a stabilire e migliorare i contatti diretti con le organizzazioni della società civile e a
sostenere e consolidare il dialogo civile e sociale nelle regioni e nei paesi terzi.
Durante l'attuale mandato, le principali priorità orizzontali della sezione REX saranno le seguenti:
i.
ii.
iii.
iv.
v.
contribuire al funzionamento, al riconoscimento, al rafforzamento e allo sviluppo delle capacità
delle organizzazioni della società civile nei paesi terzi;
promuovere il dialogo sociale e civile nei paesi e nelle regioni al di fuori dell'UE;
sostenere gli obiettivi comuni della società civile, come il lavoro dignitoso, lo sviluppo
inclusivo e sostenibile, la lotta contro i cambiamenti climatici, il buon governo, i diritti umani,
la parità di diritti e la non discriminazione;
contribuire, insieme alle sue controparti nella società civile, all'elaborazione del contenuto e
all'applicazione degli accordi di associazione e degli accordi commerciali dell'UE con regioni e
paesi terzi, attraverso la creazione di comitati consultivi misti strutturati e rappresentativi della
società civile;
gestire le crisi di rifugiati e i flussi d'immigrati.
In termini geografici e tematici, la priorità dovrebbe essere data a:
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
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i paesi vicini e i paesi candidati – con una particolare attenzione ai flussi di rifugiati - le
relazioni con paesi terzi, l'attuazione delle procedure di protezione internazionale;
le questioni relative allo sviluppo della democrazia, allo sviluppo inclusivo e sostenibile e alla
promozione e al rafforzamento sia delle organizzazioni della società civile che delle istituzioni
in cui esse sono rappresentate;
le questioni commerciali - la sezione REX porterà avanti il ruolo del CESE nel processo di
negoziazione e di monitoraggio degli accordi commerciali strategici attuali e futuri;
i flussi di rifugiati e le migrazioni;
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IT

la continuità e la visibilità delle due tavole rotonde organizzate dal CESE con la Cina e il
Brasile, nonché le relazioni con altri paesi terzi con i quali l'UE ha partenariati strategici.
Si terranno contatti regolari con le competenti direzioni generali della Commissione europea, con il
Parlamento europeo e con il SEAE al fine di coordinare le priorità della sezione con le priorità dell'UE
nell'ambito della sua politica esterna.
Nel corso dell'attuale mandato, la presidenza dell'UE sarà assunta dai seguenti Stati membri:
Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Malta, Regno Unito ed Estonia. La sezione specializzata
Relazioni esterne prevede di tenere nove riunioni l'anno. Saranno altresì organizzate due riunioni
straordinarie dell'Ufficio di presidenza della sezione ogni anno, al fine di valutare e razionalizzare le
attività e le priorità politiche della sezione nel corso dell'anno. La sezione promuoverà un dibattito,
dapprima al suo interno e poi a livello del CESE, sul ruolo di quest'ultimo nella dimensione esterna
delle politiche europee.
II.
ATTIVITÀ CONSULTIVA
I lavori consultivi della sezione (pareri e relazioni informative) saranno in linea con le attività
programmate dai diversi gruppi permanenti REX, con gli obblighi istituzionali della sezione, con il
programma di lavoro della Commissione, con le richieste delle presidenze del Consiglio e con il
programma internazionale del Presidente del CESE.
Nei pareri della sezione REX, un'attenzione particolare sarà prestata ai seguenti aspetti:










III.
1.
l'attuazione dell'Agenda dell'UE per l'immigrazione;
la revisione della politica commerciale dell'UE;
la revisione della politica europea di vicinato;
l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile;
il seguito della strategia dell'UE sull'allargamento;
la strategia globale per la PESD;
la revisione dell'accordo di Cotonou;
le catene globali di approvvigionamento;
il monitoraggio dell'attuazione degli strumenti UE per la cooperazione allo sviluppo da parte
dei diversi organi permanenti della sezione REX;
le questioni affrontate dalle organizzazioni internazionali.
NUOVI LAVORI PREVISTI
Per quanto concerne i paesi candidati, la sezione potrebbe ricevere l'incarico di creare comitati
consultivi misti nel quadro dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra l'UE e
l'Albania nonché tra l'UE e la Bosnia-Erzegovina.
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2.
Nell'ambito della Politica di vicinato, alla sezione sarà chiesto di aderire al Gruppo consultivo
interno UE-Ucraina, che sarà istituito nel gennaio 2016, dopo l'entrata in vigore del capitolo
commerciale dell'Accordo di associazione UE-Ucraina. Altre richieste di questo genere
potrebbero provenire dopo la firma degli accordi commerciali con il Marocco, la Tunisia o la
Giordania nella regione euromediterranea.
3.
Per quanto riguarda altri accordi internazionali di libero scambio/accordi di investimento, i
mandati potrebbero far seguito alla recente conclusione di negoziati per accordi di libero
scambio con il Canada, Singapore e il Vietnam, ma anche agli importanti negoziati con il
Giappone e gli Stati Uniti, qualora vengano conclusi con successo nel corso del mandato, e con
altri paesi.
4.
Potrebbe inoltre pervenire la richiesta di creare un comitato consultivo misto (CCM)
nell'ambito del nuovo Accordo di associazione UE-Messico. In funzione dei progressi dei
negoziati con il Mercosur e Cuba, il CESE potrebbe vedersi conferire un mandato per istituire,
all'interno dei relativi accordi, nuovi meccanismi di monitoraggio della società civile. Ed è stata
approvata la craezione del CCM UE-Cile, che inizierà i suoi lavori alla fine del 2015 o
all'inizio del 2006.
5.
La sezione potrebbe dover dedicare una speciale attenzione a specifici temi orizzontali
riguardanti la dimensione esterna delle politiche interne dell'UE come l'immigrazione, la
politica di asilo, l'unione dell'energia, le importazioni di energia, l'economia sociale e solidale,
lo sviluppo sostenibile, gli standard UE e internazionali e i loro effetti sulle importazioni
agricole e alimentari, e le disuguaglianze.
IV.
PROGRAMMA DI LAVORO NEI DIVERSI SETTORI DI ATTIVITÀ DELLA SEZIONE REX
Paesi candidati
I comitati consultivi misti (CCM) rimangono per il CESE un prezioso strumento a cui ricorrere nelle
sue attività legate al processo di adesione di Turchia, Serbia e Montenegro. I CCM svolgono il ruolo
di convogliare know-how, esperienze e informazioni sulla portata delle politiche comuni e l'attuazione
effettiva dell'acquis comunitario, fungendo da tramite tra l'UE e le organizzazioni socioprofessionali
di questi paesi.
Ciascun CCM si riunirà due volte all'anno, alternativamente nel paese candidato e nell'UE.
Balcani occidentali
La sezione REX proseguirà i contatti stabiliti sul piano regionale con i paesi dei Balcani occidentali,
soprattutto grazie agli sforzi dell'apposito comitato di monitoraggio, che si prefigge come obiettivi il
rafforzamento delle organizzazioni della società civile e lo sviluppo del dialogo sociale e civile in
ciascun paese.
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Il sesto Forum della società civile dei Balcani occidentali si terrà nel 2017.
Spazio economico europeo
La sezione REX proseguirà le sue attività concernenti le relazioni con l'Islanda, la Norvegia e
il Lichtenstein nel contesto dei lavori del comitato consultivo dello Spazio economico europeo (SEE)
e parteciperà a riunioni con il Comitato parlamentare misto SEE.
Paesi vicini dell'Est europeo
La sezione REX proseguirà la sua azione volta a migliorare la comunicazione tra i rappresentanti della
società civile dell'UE e dei suoi vicini orientali, sostenere il consolidamento delle organizzazioni della
società civile in questi paesi e aiutare dette organizzazioni a rafforzare la loro capacità di pesare sui
meccanismi decisionali nazionali.
In particolare, la sezione specializzata continuerà a partecipare ai lavori delle piattaforme tematiche
del partenariato orientale e del gruppo di lavoro sul dialogo sociale istituito nel novembre 2012 in
seno al Forum della società civile del partenariato orientale.
La sezione intende consolidare i lavori già svolti nel precedente mandato con la piattaforma della
società civile UE-Ucraina e con il gruppo consultivo interno UE-Repubblica di Moldova. Il suo
obiettivo sarà quello di giungere ad una rapida creazione del gruppo consultivo interno UE-Ucraina,
della piattaforma della società civile UE-Repubblica moldova, della piattaforma della società civile
UE-Georgia e del gruppo consultivo interno UE-Georgia. Un'iniziativa specifica sarà lanciata, in
collaborazione con la delegazione dell'UE a Kiev, al fine di rafforzare la capacità delle parti sociali in
Ucraina. Alcuni lavori specifici a livello bilaterale potrebbero essere avviati con l'Armenia, le cui
organizzazioni della società civile chiedono una maggiore presa di coscienza e una migliore
integrazione dei valori e dei modelli europei.
Russia
Il gruppo di contatto UE-Russia proseguirà la cooperazione con le ONG russe in seno al Forum della
società civile UE-Russia. Riprenderà i contatti con la Camera civica della Federazione russa, se ve ne
saranno le condizioni in accordo con il SEAE. Rafforzerà infine la sua collaborazione con la
commissione parlamentare mista di cooperazione UE-Russia.
Regione euro-mediterranea e Unione per il Mediterraneo
I lavori in questo settore verteranno sul sostegno costante allo sviluppo di consigli economici e sociali
e di organizzazioni della società civile forti nella regione, nonché sul monitoraggio dell'attuazione
della nuova politica di vicinato. Il rafforzamento della democrazia, una politica di sviluppo inclusivo e
sostenibile ed il rafforzamento delle organizzazioni della società civile saranno elementi fondamentali
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delle nostre attività. L'attuale crisi dei rifugiati, la promozione di misure che agevolino la migrazione
regolare e le soluzioni a medio termine basate sulla cooperazione con i paesi meridionali vicini
rappresenteranno una priorità.
La strategia della sezione prevede la realizzazione dei seguenti obiettivi di massima:
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sostegno ai CES esistenti e, ovunque ne ricorrano le condizioni, alla creazione di nuovi CES,
nonché al dialogo sociale e allo sviluppo della società civile, con una particolare attenzione
rivolta ai paesi che attraversano una transizione o che portano avanti processi di riforma;
promozione della partecipazione della società civile alla politica di vicinato dell'UE;
migliore coordinamento con i CES degli Stati membri dell'UE, le istituzioni europee, l'Unione
per il Mediterraneo e altri organi;
promozione di una Carta destinata ai CES della regione euromediterranea;
maggiore coinvolgimento degli attori economici e sociali nei processi decisionali nei rispettivi
paesi;
introduzione di meccanismi di monitoraggio della società civile per gli accordi commerciali
nella regione;
partecipazione rafforzata della società civile ai processi decisionali e ad alcuni dei programmi
dell'Unione per il Mediterraneo;
maggiore sviluppo della società civile e creazione di CES in paesi chiave quali la Tunisia e la
Palestina.
I membri della sezione parteciperanno alle sessioni dell'Assemblea parlamentare comune Euromed e
del Consiglio dei ministri dell'UpM.
Commercio internazionale
Il monitoraggio degli accordi commerciali da parte della società civile è una delle sfide principali
della sezione per i prossimi anni. La sezione continuerà a seguire da vicino i negoziati commerciali
dell'UE attualmente in corso a livello bilaterale e regionale. La sezione attribuirà particolare
importanza alle valutazioni d'impatto sulla sostenibilità, elaborate a monte delle trattative, e alle
questioni ambientali e sociali presenti negli accordi futuri.
La sezione REX proseguirà i suoi lavori in seno ai gruppi consultivi interni previsti nell'ambito degli
accordi con la Corea, la Repubblica moldova, l'America centrale, la Colombia/Perù/Ecuador e il
CARIFORUM.
La sezione REX contribuirà attivamente alla creazione di nuovi gruppi consultivi interni nell'ambito
dei capitoli commerciali previsti dagli accordi UE-Georgia e UE-Ucraina, per i quali intende svolgere
la funzione di segretariato.
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Altri mandati per i gruppi consultivi interni potrebbero essere ricevuti nell'ambito di accordi
commerciali o d'investimento firmati di recente (UE-Canada CETA) o previsti in un prossimo futuro
(USA, Giappone, India, Mercosur, alcuni paesi ASEAN, ecc.).
La sezione insisterà sulle richieste presentate dal CESE alla commissaria europea Malmström
riguardo alla composizione dei gruppi consultivi interni, in accordo con le organizzazioni della società
civile europee: BusinessEurope, Confederazione europea dei sindacati (CES), UEAPME, BEUC,
Cooperatives Europe, Eurochambers, Copa-Cogeca.
La sezione inoltre concentrerà la sua attenzione sui legami tra le politiche esterne dell'UE e il
commercio con l'estero, nonché sull'impatto che le politiche commerciali dell'UE avranno su questioni
quali lo sviluppo sostenibile, la protezione sociale e i diritti dei lavoratori, la sicurezza alimentare e i
cambiamenti climatici.
La sezione seguirà infine i negoziati dell'OMC sull'agenda di Doha per lo sviluppo partecipando,
in veste di consulente per la società civile, alle conferenze ministeriali dell'OMC.
Relazioni transatlantiche
Il monitoraggio dei negoziati per giungere ad un accordo in materia di scambi commerciali e
d'investimenti resterà una priorità per la sezione. Il comitato di monitoraggio UE-Stati Uniti, istituito
dal CESE nel 2015, è incaricato di seguire tali negoziati, come anche le relazioni transatlantiche in un
senso più ampio.
Basandosi sulle raccomandazioni contenute nel suo parere sul tema Le relazioni UE-Canada, la
sezione, insieme con i suoi omologhi canadesi, seguirà l'attuazione dell'accordo economico e
commerciale globale, una volta che esso sarà stato ratificato.
Relazioni ACP-UE e politica di sviluppo dell'Unione europea
Riguardo alle relazioni con il gruppo degli Stati ACP, il programma di lavoro della sezione metterà
l'accento sul monitoraggio attivo dell'accordo di Cotonou e sul suo processo di revisione (che dovrà
concludersi prima del 2020), sulla politica di sviluppo dell'UE, sull'attuazione degli obiettivi di
sviluppo sostenibile [JP] e sui negoziati concernenti gli Accordi di partenariato economico (APE), con
l'obiettivo di contribuire ad uno sviluppo sostenibile e inclusivo e di rafforzare il ruolo delle
organizzazioni della società civile.
Nel 2016 e nel 2018, saranno organizzati seminari regionali con gli attori non statali di singole regioni
ACP. La 28a riunione dei gruppi di interesse socioeconomico ACP-UE, con la partecipazione di
rappresentanti di tutti i paesi ACP, si terrà a Bruxelles nel 2017.
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Il CESE, in collaborazione con i suoi partner africani, organizzerà le riunioni annuali degli attori
economici e sociali della strategia UE-Africa, al fine di concordare le posizioni degli attori sociali ed
economici di entrambi i continenti.
I membri del comitato di monitoraggio ACP-UE continueranno a partecipare all'Assemblea
parlamentare paritetica ACP-UE.
La sezione proseguirà i lavori in seno al comitato consultivo della società civile dell'Accordo di
partenariato economico Cariforum-UE, la cui prima riunione si è tenuta nel 2014.
Gli organi permanenti della sezione REX dovrebbero monitorare l'attuazione dei diversi strumenti
finanziari dell'UE destinati alla cooperazione allo sviluppo nei paesi o nelle regioni di loro
competenza: FES, DCI, PI, ENI, IPA2, EIDHR, INSC, ecc.
Relazioni con l'America latina
Il CESE seguirà i negoziati in corso per un accordo di associazione tra l'UE e il Mercosur, e porterà
avanti la cooperazione con il suo omologo nella regione, il Forum consultivo economico e sociale del
Mercosur.
Inoltre, il CESE intende istituire il comitato consultivo misto previsto dall'accordo UE-America
centrale per il dialogo politico e la cooperazione.
In vista della revisione dell'accordo di associazione con il Messico, la sezione REX seguirà
attivamente l'eventuale creazione di un altro comitato di questo tipo. Analogamente, cercherà di
stabilire un contatto con la società civile cubana, al fine di integrare gli attuali negoziati per un
accordo di dialogo politico e di cooperazione UE-Cuba con il punto di vista della società civile.
Conformemente al mandato ricevuto dal consiglio di associazione nel quadro dell'accordo di
associazione UE-Cile, sarà istituito il CCM UE-Cile
I membri del comitato di monitoraggio America Latina parteciperanno alle assemblee parlamentari
paritetiche EuroLat e continueranno ad organizzare le audizioni della società civile nell'ambito degli
incontri EuroLat.
La prossima tavola rotonda UE-Brasile si terrà in Brasile nella prima metà del 2016; la sezione
specializzata presenterà le sue conclusioni al vertice UE-Brasile.
Il CESE intende infine organizzare il 9º incontro della società civile organizzata UE-America Latina e
Caraibi nel 2017, in quanto evento di preparazione al vertice dei capi di Stato e di governo UECELAC.
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Relazioni con l'Asia
È previsto che la tavola rotonda UE-Cina riprenda la propria attività sotto la nuova presidenza del
CESE. Il Comitato continuerà a prendere parte al partenariato ad alto livello UE-Cina per
l'urbanizzazione sostenibile.
Il CESE intende altresì portare avanti e rafforzare la sua cooperazione con organizzazioni omologhe
giapponesi al fine di seguire i negoziati per un accordo di libero scambio UE-Giappone, con
un'attenzione particolare rivolta alla definizione di disposizioni comuni per il monitoraggio
dell'accordo da parte della società civile.
Il CESE ha avviato dei contatti commerciali con la Corea del sud, l'India e altri paesi asiatici, con
l'obiettivo di portarli avanti se necessario.
Relazioni con le organizzazioni internazionali
La cooperazione con altre organizzazioni internazionali quali l'ONU, la FAO, l'Organizzazione
internazionale per le migrazioni, ecc., sarà rafforzata. All'inizio del presente mandato, sarà adottato un
piano d'azione comune tra il CESE e l'OIL.
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