Comunicato stampa CP_CES32-2005_CP_IT

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PRESS
Comitato economico e sociale europeo
CES/05/32
Bruxelles, 8 marzo 2005
Giornata internazionale della donna 2005
Il CESE commemora Anna Lindh e rivendica una maggiore
partecipazione delle donne ai processi decisionali
In occasione della Giornata internazionale della donna, la Presidente AnneMarie Sigmund ha solennemente commemorato la vita e l'operato di Anna
Lindh, ministro svedese degli Affari esteri, assassinata nel 2003. Il Comitato, da
sempre particolarmente attivo nel sostenere i diritti delle donne, rivendica una
maggiore partecipazione femminile ai processi decisionali. (La relatrice CESE
Susanna Florio è attualmente impegnata, in veste di osservatrice, nella 49a
sessione della commissione ONU sullo status delle donne).
In occasione della 511a riunione dell'Ufficio di presidenza del CESE, la Presidente AnneMarie Sigmund ha ricordato Anna Lindh come "una donna eccezionale che è stata un
esempio per tutti noi, dimostrando che è possibile coniugare competenza e popolarità,
impegno politico e ruolo di madre, profondità di analisi e grande comunicativa,
diplomazia e franchezza. La sua prematura scomparsa è stata un terribile choc e una
grave perdita, ma il ricordo di lei sopravvive come modello cui tutti noi dobbiamo
ispirarci".
Più spazio alle donne nei processi decisionali
"Il CESE è impegnato a sostenere in tutto il mondo la partecipazione attiva delle donne ai
processi decisionali. Porre le questioni di genere all'ordine del giorno delle nostre
conferenze internazionali ed invitare le organizzazioni femminili a parteciparvi è uno dei
mezzi di cui disponiamo per garantire il coinvolgimento di un maggior numero di donne",
ha dichiarato Ann Davison, presidente della sezione specializzata Relazioni esterne del
Comitato. "Se vogliamo porre fine a ingiustizie quali i bassi livelli di scolarizzazione e di
istruzione femminile e il traffico di donne e di minori" ha affermato, "dobbiamo far sì che
le donne abbiano voce in capitolo ad ogni livello decisionale".
Susanna Florio, relatrice del CESE sul tema "Pechino, 10 anni dopo", partecipa
attualmente a New York, in veste di osservatrice, alla 49a sessione della commissione
delle Nazioni Unite sullo status delle donne. La partecipazione del Comitato ai lavori della
conferenza è un riconoscimento del costante impegno del Comitato che ha sempre
sottolineato l'importanza del ruolo delle donne nelle relazioni esterne, nella cooperazione
per lo sviluppo e nella politica commerciale. In febbraio, il CESE ha adottato un parere
d'iniziativa sul tema "Pechino, 10 anni dopo: valutazione dei progressi registrati in
Europa e nei paesi in via di sviluppo in materia di parità fra uomo e donna", in
cui ha valutato i progressi compiuti nel campo dell'eguaglianza di genere 10 anni dopo la
4a Conferenza mondiale sulle donne, svoltasi a Pechino nel 1995.
Nel parere il Comitato presenta un'analisi approfondita della condizione femminile
nell'Unione europea e nel mondo e formula una serie di proposte concrete, volte in
particolare a favorire una maggiore partecipazione delle donne ai processi decisionali.
Il Comitato sostiene che la rappresentanza femminile è ancora troppo bassa, sia a livello
comunitario che a livello dei singoli Stati membri, e raccomanda perciò una riflessione sul
sistema delle quote. Il parere tratta inoltre del ruolo delle donne nel campo dell'economia
e nel mercato del lavoro, nelle politiche di sviluppo e nelle prospettive finanziarie.
(Per ulteriori dettagli, cfr. comunicato stampa n. 17/2005).
Nota informativa:
Anne-Marie Sigmund, eletta a larga maggioranza Presidente del Comitato economico e
sociale europeo nell'ottobre 2004, è attualmente l'unica donna a capo di un'istituzione
dell'Unione europea.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare
Vasco de Oliveira o Christian Weger presso l'Ufficio stampa del CESE
rue Belliard 99, B-1040 Bruxelles
tel.: +32 (0)2 546 9396/9586, cell.: +32 (0)475 753 202
e-mail : [email protected]
sito Web: http://www.esc.eu.int/press/index_en.asp
Il Comitato economico e sociale europeo rappresenta le diverse componenti economiche
e sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma del 1957, è un
organo istituzionale consultivo. La funzione consultiva del Comitato economico e sociale
europeo permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di
partecipare al processo decisionale comunitario. Il Comitato è composto di 317 membri
nominati dal Consiglio dell'Unione europea.