Glossario Abituazione. Riduzione dell’intensità di una risposta ad uno stimolo esterno presentato più volte. In questo caso i neuroni dell’attenzione cessano di funzionare anche se la forza dello stimolo resta identica. Per esempio, se dei suoni producono inizialmente delle sensazioni fastidiose, nelle prove successive, nonostante l’informazione dello stimolo venga raccolta, le reazioni si fanno più deboli fino a cessare. L’abituazione è una forma elementare di apprendimento. Accomodamento. È uno degli indici binoculari di profondità e riguarda la successione dei singoli movimenti oculari per fissare un’immagine. Adattamento. Modificazione stabile dei comportamenti in vista della conservazione di sé e della specie. Apprendimento e selezione costituiscono i due principali meccanismi di sopravvivenza. Adrenalina. Deriva dal latino e significa «in direzione del rene» che è l’organo collocato al di sotto della ghiandola surrenale. L’adrenalina è l’ormone secreto dalla regione midollare delle ghiandole surrenali (o midollare del surrene), ed è stato isolato per primo in forma pura. Afasia. Termine che raccoglie tutti i disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali; non sono considerate afasie i disturbi prodotti da un’innervazione difettosa dei muscoli della parola, da una compromissione degli stessi organi dell’articolazione o da un deficit globale o intellettivo. Afasia espressiva. È caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale della capacità di esprimersi tramite la parola, la scrittura o i gesti. Afasia espressivo-percettiva. Rappresenta una combinazione della forma espressiva e percettiva. In questi casi è difficile stabilire quali delle due funzioni sia maggiormente compromessa. Glossario 171 Afasia percettiva. È caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale della capacità di comprendere il linguaggio scritto o parlato, o di interpretare i gesti. Afferente. Designa la trasmissione dell’impulso nervoso dalla periferia al sistema nervoso centrale. Agnosia. Mancato riconoscimento dell’importanza degli stimoli sensitivi. È un disturbo della percezione determinato da lesioni cerebrali. In base agli organi di senso, si distinguono le agnosie tattili, visive o uditive. Agrafia. Disturbo grave della scrittura, non dipendente da una lesione al sistema motorio e associato all’afasia espressiva. Alessia. Forma di agnosia visiva caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale della capacità di lettura, in assenza di una perdita reale della vista. Alfa, onde. Caratterizzate da una serie di onde sincrone con frequenza variabile tra gli 8 e i 13 c/s. Allerta. Indica la quantità di attenzione implicata in un compito. Tale quantità dipende dal livello di attivazione, determinato a sua volta sia dallo stato generale dell’organismo, sia dagli stimoli nuovi provenienti dall’esterno. Il livello di allerta si riduce significativamente di fronte agli stessi stimoli (fenomeno dell’abituazione), mentre aumenta in relazione a stimoli nuovi o ritenuti interessanti. Allomnesie. Disturbi qualitativi della memoria, consistenti in illusioni, deformazioni di engrammi realmente fissati, ricordi incompleti, inadeguati o falsati. Allucinazione. Si definiscono così le percezioni senza oggetto. Esse rappresentano qualcosa di completamente nuovo, svincolate da qualsiasi apporto sensoriale. Nelle allucinazioni il soggetto percepisce con caratteri di concretezza, di obiettività e di spazialità sensoriale oggetti, suoni, parole, assolutamente inesistenti, vivendoli come reali. Amigdala. Nucleo della base cranica che fa parte del sistema limbico ed è connessa con le vie olfattive e con l’ipotalamo. Amnesia. Deficit mnemonico che rientra nei disturbi quantitativi della memoria. Amnesia anterograda. Disturbo della memoria che riguarda i fatti che sono seguiti all’avvenimento patologico. Le informazioni acquisite prima di quest’ultimo sono conservate. Amnesia retrograda. Disturbo della memoria che riguarda i fatti che hanno preceduto l’avvenimento patologico. 172 Glossario Amusia. Disturbo percettivo determinato da lesioni cerebrali che colpiscono in modo elettivo l’ascolto della musica. Anartria. Perdita totale della capacità di articolazione; è causata da disfunzioni più estese dei nervi o dei centri regolatori. Androgeno. Ormone sessuale maschile. Apprendimento. Indica la modificazione comportamentale conseguente a, o indotta da, un’interazione con l’ambiente, ed è il risultato di esperienze che conducono allo stabilirsi di nuovi tipi di risposta agli stimoli ambientali. Apprendimento per coppie associate. Consiste nella presentazione di liste formate da coppie di parole (macchina-cane) con la richiesta di impararle. Aprassia. Disturbo dell’attività gestuale in un soggetto non affetto da disturbi motori e in possesso della conoscenza del gesto da compiere. Si tratta, dunque, dell’incapacità di eseguire degli atti volontari, diventati più o meno automatici in virtù della loro continua ripetizione. Aprosessia. Consiste in un’assenza di attenzione. Aree associative. Indica le aree dei lobi della corteccia cerebrale che integrano fra loro gli impulsi provenienti dalle aree motorie e sensoriali. Aree motorie. Aree situate nel lobo frontale, da cui partono stimoli che raggiungono le strutture effettrici per i movimenti volontari del corpo. Aree sensoriali. Aree situate nei lobi della corteccia cerebrale a cui afferiscono gli stimoli provenienti dalla periferia. Associazione. Indica, in senso generale, la connessione appresa, funzionale, tra due o più elementi (idee, immagini, stimoli ecc.). Associazionismo. Dottrina filosofica o psicologica secondo cui le conoscenze superiori derivano dalle associazioni di elementi più semplici. Assone. Struttura del neurone che trasmette l’impulso fuori dal corpo cellulare ad un altro neurone. Attendibilità. Proprietà fondamentale di un test, indicata anche con i termini fedeltà, replicabilità, coerenza interna. Designa il livello di similarità dei risultati che una stessa persona ha ottenuto ad una stessa prova, in momenti differenti. Glossario 173 Attenzione. Indica il processo grazie a cui alcune parti dell’informazione sensoriale vengono codificate ed elaborate, mentre altre vengono escluse. Attivazione. Indica il meccanismo più direttamente coinvolto nell’elaborazione dell’informazione. Esso implica sia l’attivazione di determinati percorsi o circuiti neurali, sia l’attivazione di un sistema di codifica soggettivo, che genera la rappresentazione interna dello stimolo percepito. Autonomo, sistema nervoso. Innerva le ghiandole e gli organi viscerali. La respirazione, la digestione e il ritmo cardiaco dipendono da esso. Si divide in sistema simpatico e parasimpatico, tra loro antagonisti in alcune funzioni (a livello cardiaco il primo fa aumentare la frequenza, mentre il secondo la fa diminuire). Bastoncelli. Recettori della retina altamente sensibili alle variazioni di luminanza, che trasmettono questa informazione fino alle stazioni corticali. Beta, onde. Presentano uno spettro di frequenza oscillante tra i 18-24 c/s e un’ampiezza piuttosto modesta. Binet (o Binet-Simon), scala di. Prima scala di intelligenza per bambini in età scolare, costruita da A. Binet e T. Simon nel 1905. La scala è composta da una serie di problemi da risolvere, tutti attinenti alla vita quotidiana e stimolanti capacità mentali complesse e composite. Biologico, orologio. Meccanismo biochimico che presiede al controllo dei comportamenti che presentano una periodicità. Bisogni fondamentali. Designati anche come bisogni primari o fisiologici. Indicano i bisogni connessi alla sopravvivenza e non dipendenti dall’apprendimento. Bisogni, gerarchia dei. Secondo la teoria di Maslow i bisogni umani possono essere considerati come livelli di un sistema gerarchico. A livello più basso troviamo i bisogni fisiologici (o fondamentali), come la fame, la sete ecc. Ad un livello superiore abbiamo i bisogni di sicurezza, seguiti da quelli di affetto e di appartenenza. Infine abbiamo i bisogni di autostima e di autorealizzazione. Bisogno. Condizione dell’organismo che dirige l’individuo verso uno scopo; a differenza della pulsione che rappresenta una spinta interna, il bisogno rappresenta il contenuto concreto della pulsione. Broca, area di. Area corticale responsabile della funzione del linguaggio che deriva il nome dal neurologo francese che nel 1861 la scoprì. Broca dimostrò che l’afasia 174 Glossario era il prodotto, nei destrimani, di una lesione localizzata nel piede della III circonvoluzione frontale dell’emisfero sinistro. Nel caso dei mancini è solitamente collocata a sinistra, anche se talora si trova nell’area corticale corrispondente dell’emisfero destro. Bulbo. Indica il midollo allungato. Campione. Gruppo di una popolazione selezionato sulla base di procedure in modo tale da rappresentare per qualche tratto la popolazione stessa. Cervelletto. Indica la struttura del mesencefalo responsabile del coordinamento muscolare e del mantenimento dell’equilibrio corporeo. Cervello. Indica la struttura dell’encefalo composto da: telencefalo (emisferi cerebrali e strutture sotto-corticali), diencefalo (sub-talamo, talamo, epitalamo e ipotalamo) e mesencefalo. Cervello diviso. In inglese split brain indica l’interruzione tra i due emisferi cerebrali tramite interventi sul corpo calloso. È il cervello diviso che ha consentito una conoscenza più approfondita della specializzazione emisferica. Chiusura. Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui linee discontinue o altri tipi di stimoli, che non si susseguono linearmente, sono percepiti nella loro unità, chiudendo così le parti mancanti. Cinestesia. Detta anche propriocezione, riguarda le sensazioni relative alla posizione dei propri arti, al loro movimento e alla forza che viene impiegata. È resa possibile dall’esistenza di recettori collocati nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni. Clinico, metodo. Indica il metodo più vicino alla tradizione medica, in quanto ha come suo oggetto di interesse il singolo e la sua sofferenza. Con esso lo psicologo raccoglie dati attraverso colloqui e test al fine di formulare una diagnosi e consigliare una terapia. Codice. Il linguaggio inteso come sistema di segnalazione fissa, caratterizzato da una correlazione fissa tra i segni e la realtà che essi significano. Codificazione verbale. Indica uno dei principali processi organizzativi della memoria a lungo termine, secondo cui quando si apprendono e si riproducono degli stimoli, essi sono ricordati in maniera distorta. Coefficiente di correlazione. È dato da un numero che esprime sia il grado che la direzione della relazione tra due variabili. Il numero è compreso tra -1 (correlazione Glossario 175 negativa) e + 1 (correlazione positiva). Quanto più alto è il valore (positivo o negativo) tanto più alta è la correlazione. Il valore 0 indica che la correlazione è nulla, ossia inesistente. Cognitivi, test. Strumenti che misurano le caratteristiche intellettive di base e specifiche degli individui. Cognitivismo. Termine con cui si designa la scuola che in linea generale ha considerato la mente umana come un elaboratore di informazioni, che agisce attivamente nella discriminazione fra le informazioni in entrata, l’input, e quelle in uscita, l’output. Compito. Indica il problema che viene proposto al soggetto durante un esperimento. Comportamentismo. Indirizzo psicologico, noto anche come behaviorismo (dall’inglese behavior che significa comportamento, condotta), che ha come oggetto di studio il comportamento considerato come risposta a stimoli provenienti dall’esterno. Secondo Watson esiste una connessione causale oggettiva tra gli stimoli e le risposte: «certi stimoli inducono gli organismi a produrre determinate risposte. In un sistema psicologico compiutamente elaborato e collaudato, data una certa risposta si deve poter risalire allo stimolo relativo e, viceversa, conoscendo lo stimolo si deve poter prevedere la risposta corrispondente». Comportamento. Insieme delle attività motorie, vegetative e verbali prodotte dall’organismo umano in risposta agli stimoli provenienti dal mondo esterno o dall’organismo stesso. Comportamento emesso. Indica il modo in cui un organismo modifica, in modo più o meno adattivo, l’ambiente. Comportamento istintivo o specie specifico. È lo stesso comportamento riflesso, ma posto sotto il controllo ormonico grazie all’azione integrativa dei centri ipotalamici. Comportamento motivato o intenzionale. Consiste in una serie di azioni autonome che l’animale mette in atto per trovare oggetti sessuali e che indicano il bisogno di dare inizio al comportamento sessuale. Comportamento riflesso. È indotto dall’azione degli stimoli su recettori specifici, indipendentemente sia dalle condizioni interne dell’organismo, sia dalle condizioni ambientali esterne. 176 Glossario Condizionamento classico. Procedimento elaborato in particolare da Pavlov, volto a stabilire un’associazione tra uno stimolo e una risposta. Uno «stimolo incondizionato» (per esempio, un pezzo di carne), inserito nella bocca di un cane, elicita automaticamente un flusso di saliva, cioè una «risposta incondizionata». Uno stimolo neutro (per esempio, il suono di un campanello), che normalmente non produce saliva, viene presentato poco prima del cibo. Dopo varie presentazioni dei due stimoli posti in successione, otteniamo che lo stimolo neutro produce la risposta incondizionata in assenza dello stimolo incondizionato. Condizionamento operante. Con questa procedura, definita anche condizionamento strumentale, si ottengono una serie di risposte dall’animale grazie alla somministrazione o l’omissione di premi e punizioni. Coni. Recettori della retina collocati a livello della fovea, deputati all’acuità visiva. Connotazione, significato connotativo. Esprime la valenza emotiva del termine, e come tale è definito anche significato affettivo. Continuità (o destino comune). Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui le parti tendono a collegarsi in base alla continuità nella direzione. Contrasto. Indica la differenza di luminosità tra regioni diverse del campo visivo. Abbiamo due livelli del contrasto: contrasto consecutivo e contraso simultaneo di chiarezza. Contrasto consecutivo. Se abbiamo osservato una breve luce intensa è possibile, anche in assenza di uno stimolo, percepire subito dopo una macchia luminosa della stessa forma della luce che ci ha abbagliato, ma di colore complementare. Si tratta di un fenomeno tipicamente retinico, determinato dal fatto che un’intensa stimolazione inibisce (per un certo intervallo di tempo) i recettori di quella lunghezza d’onda e quindi alle successive presentazioni dello stimolo possono rispondere solo i recettori delle lunghezze d’onda complementari. Contrasto simultaneo di chiarezza. Osservando due superfici contigue di diversa chiarezza noteremo un’accentuazione di tale diversità determinata dalla superficie più piccola nei confronti di quella più grande, e viceversa. Convergenza. È uno degli indici binoculari di profondità e si riferisce al modo in cui gli occhi si orientano in relazione alla vicinanza o lontananza dell’oggetto da osservare. Quanto più l’oggetto è vicino tanto più gli occhi convergono; per oggetti posti in lontananza, invece, gli occhi si dispongono in parallelo. Glossario 177 Corpo calloso. Fascio di fibre che connette i due emisferi cerebrali. Correlazione. Indica il livello di associazione, o di reciproca dipendenza statistica (e perciò non causale) tra due (o più) variabili. La correlazione può essere studiata ed espressa con un numero, definito coefficiente di correlazione. Corteccia cerebrale. Superficie degli emisferi, solcata da numerose scissure o solchi che delimitano giri o circonvoluzioni. Costanza della forma. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Attribuire alle cose una stabilità della forma è un’importante invarianza percettiva. Costanza di chiarezza. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Noi percepiamo un foglio bianco sia con la luce diurna sia con una luce meno intensa. La luminosità del foglio, la sua bianchezza non è condizionata dal diverso assorbimento dei raggi luminosi. Costanza di colore. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Consiste nel fatto che la nostra percezione dei colori è costante. Costanza di grandezza. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Si riferisce al fatto che se un oggetto si allontana da noi, pur riducendosi l’immagine visiva, noi continuiamo a percepirlo nelle sue dimensioni. Costanza percettiva. Termine generale che definisce il fatto che molti aspetti del mondo circostante, nonostante i mutamenti sensoriali, tendono ad essere percepiti come stabili. Cromosomi. Presenti nel nucleo della cellula, sono filamenti di cromatina estremamente condensata. Sono costituiti dai geni. Decerebrare. Isolare il cervello dalle connessioni con il sistema nervoso periferico. Decorticato. Condizione di chi è privo di corteccia cerebrale. Decremento. Riduzione significativa dell’intensità di uno stimolo o di una risposta. Delta, onda. Onde lente di grossa ampiezza, che vanno da un minimo di 20-30 sino a parecchi mV, con frequenza di 0,5-3,5 c/s. Dendriti. Strutture del neurone in grado di ricevere gli impulsi nervosi. Denotazione, significato denotativo. Designa il concetto cui la parola si riferisce, la categoria di cose che la parola rappresenta. Il significato denotativo può esser espresso dalla definizione di una parola data dal dizionario. 178 Glossario Detezione. Indicata anche come rilevamento dell’informazione, è un meccanismo cognitivo in quanto implica l’elaborazione dell’informazione che è stata selezionata. Deprivazione percettiva. Designa una significativa alterazione degli stimoli per cui le informazioni che arrivano al soggetto sono prive di senso. Deprivazione sensoriale. Stato in cui un individuo si trova isolato dalla realtà ambientale e dunque nell’impossibilità di ricevere stimoli esterni. Deprivazione sociale. Stato di isolamento da ogni relazione sociale, senza che la realtà ambientale sia significativamente alterata. Desensibilizzazione. In generale indica una riduzione significativa della sensibilità. Desensibilizzazione, procedimento di. Tecnica utilizzata nella terapia comportamentale che consiste nell’inibizione di una reazione patologica per mezzo di una risposta che si pone in competizione con l’attivazione ansiosa. Desincronizzazione. Nell’EEG indica l’interrompersi del ritmo alfa contemporaneamente alla presentazione di uno stimolo. Diencefalo. Struttura del sistema nervoso composta da sub-talamo, talamo, epitalamo e ipotalamo. Difesa percettiva. Designa il peso che il valore affettivo di una figura esercita sul suo riconoscimento percettivo. Diretta, percezione. Concetto di Gibson, secondo cui la percezione è un atto cognitivo immediato, che consente di cogliere immediatamente le proprietà dello stimolo. Disartria. Pronuncia imperfetta di suoni e di parole; la formulazione simbolica delle parole è normale e la fonazione è conservata, ma una patologia dei nervi diretti agli organi dell’articolazione, oppure della regolazione centrale dei nervi, interferisce con la pronuncia chiara. Disattenzione. Detta anche ipoprosessia, consiste in una diminuzione delle capacità attentive. Discriminazione. Indica la capacità del soggetto di cogliere le differenze tra gli stimoli. Essa si sviluppa in due modi: 1) quando un organismo è rinforzato a rispondere ad uno stimolo e non ad un altro; 2) quando, ad uno stimolo dato, l’organismo dà una determinata risposta piuttosto che un’altra. Il risultato finale è che esso Glossario 179 apprende a discriminare gli stimoli per dare una data risposta (discriminazione dello stimolo) o a discriminare le risposte per rispondere in modo appropriato allo stimolo (discriminazione della risposta). Disfasia. Ritardo e alterazione del linguaggio nel bambino, caratterizzato da un’articolazione insufficiente, da una deficitaria differenziazione percettiva dei suoni e da una problematica integrazione delle strutture grammaticali e semantiche della lingua. Disgrafia. Deficit della funzione grafica che si manifesta principalmente a livello delle funzioni spaziali della scrittura. Dislalia. Disturbo di pronuncia in cui non vi sono deficit neurologici organici, ma vi è un danno strutturale dell’apparato articolatorio. Dislessia. Indica l’incapacità di leggere o di comprendere ciò che si legge. Disparità retinica. Indica il fatto che essendoci una distanza naturale tra i due occhi, le immagini che si formano su ciascuna retina non sono perfettamente sovrapponibili. Ogni occhio percepisce meglio il proprio campo visivo, ma è proprio in virtù di questa disparità retinica che si forma un’immagine stereoscopica, che causa la sensazione di tridimensionalità. Distribuzione normale. Definita anche «curva gaussiana», indica la distribuzione a forma di campana, utilizzata per descrivere le misure nella ricerca psicologica. Dopamina. Neurotrasmettitore appartenente al gruppo delle catecolammine. Efferente. Letteralmente significa «che porta fuori» e si riferisce alla trasmissione degli impulsi nervosi dal sistema nervoso centrale alla periferia. Effetti consecutivi figurali (FAE). Indicano le trasformazioni percettive che una figura subisce in seguito alla visione immediatamente precedente o immediatamente successiva di un’altra figura. Se osserviamo per un certo tempo una figura (FI) e dopo una brevissima fase di non stimolazione si presenta un’altra figura da testare (FT), accade che ciò che appare è una figura in cui FT risente della prima esposizione ad FI. Effetto del contesto. Insieme di informazioni che costituiscono la struttura di base all’interno della quale avviene generalmente la comunicazione e di cui bisogna tener conto nella decifrazione del senso dei messaggi. Effetto di priorità. In una presentazione seriale, gli stimoli collocati all’inizio della lista sono ricordati meglio di quelli posizionati nella zona centrale. 180 Glossario Effetto di recenza. In una presentazione seriale, gli stimoli collocati alla fine della lista sono ricordati meglio di quelli posizionati nella zona centrale. Effetto, legge dell’. Indica il fatto che tra le varie risposte date alla medesima situazione, quelle seguite da soddisfazione per l’animale saranno più saldamente connesse con la situazione, in modo che quando si ripresenterà, tali risposte ricorreranno con maggiore probabilità. Effetto risparmio. Indica il fatto che, in un esercizio di apprendimento costruito sulla tecnica della presentazione seriale, dopo alcune ripetizioni otteniamo una riduzione, rispetto alla prima acquisizione, del tempo e del numero della prove richieste ai soggetti per svolgere il compito. Elettroencefalogramma. Registrazione grafica nel tempo delle spontanee, autonome e continue fluttuazioni dei potenziali elettrici cerebrali, rilevata da elettrodi di superficie. Emisferi cerebrali. Le due strutture semiovali connesse dal corpo calloso che compongono il cervello. La superficie degli emisferi è la corteccia. Emozione. Consiste in una reazione affettiva breve prodotta da uno stimolo ambientale. In ogni emozione si distinguono i seguenti fattori che concorrono a produrla: lo stimolo esterno o interno (un ricordo); la reazione fisiologica; la reazione viscerale e la reazione psicologica. Empirismo. Dottrina filosofica nata in Inghilterra tra il 1600 e il 1700 ad opera di Locke e Hume, e fondata sulla tesi che tutte le conoscenze derivano dall’esperienza e perciò dai sensi. Nella storia della psicologia scientifica l’empirismo ha sostenuto la tesi che il processo percettivo non derivava da leggi innate, bensì da esperienze ripetute nel corso del tempo. Così, la tesi di una mente intesa come tabula rasa (Bacone) trovava nella psicologia sperimentale il luogo di realizzazione. Encefalo. Struttura del sistema nervoso composto da: cervello (composto a sua volta da: telencefalo, diencefalo e mesencefalo) e romboencefalo. Engramma. Designa una supposta modificazione biochimica prodotta da uno stimolo ambientale. È considerato come elemento biochimico della memoria, ossia come una modificazione permanente del tessuto nervoso. Espressione. Manifestazione esterna di uno stato interiore, in particolare emotivo. Estinzione. Consiste nella diminuzione della forza della risposta in assenza di rinforzo. In assenza di quest’ultimo le risposte tendono ad essere dimenticate. Glossario 181 Estrogeno. Indica il gruppo degli ormoni femminili. Età mentale. Designa il livello di sviluppo dell’intelligenza misurato dai test cognitivi. Feedback. Designa il segnale che informa dell’andamento di un’operazione in un sistema o la condizione in cui si trova il sistema in un certo momento. Fenomeno phi. Consiste nel movimento apparente prodotto in laboratorio: due immagine statiche o due sorgenti luminose contigue che si susseguono dopo un intervallo di tempo piuttosto breve producono la percezione di un movimento continuo. Fenotipo. Designa le caratteristiche manifeste di un individuo, prodotte dall’interazione tra fattori genetici, ambientali e sociali. Figura. Designa un’esperienza unitaria sul piano percettivo, in cui il tutto ordina le parti. Figura ambigua. Termine generale che indica qualsiasi stimolo che si offre a più interpretazioni. In senso specifico si riferisce ad una classe di item che possono essere visti in modi differenti a seconda del modo in cui sono presentati. Figura reversibile. Insieme di figure che si modificano spontaneamente, rendendo non agevole una percezione stabile. Figura-sfondo. L’esperienza percettiva, anche a livello più basso, tiene conto della distinzione della figura dallo sfondo da cui emerge. Il vedere figure stagliarsi su di uno sfondo è per i gestaltisti una condizione primaria per la percezione. Distinguiamo sempre la forma dell’oggetto, i contorni che lo definiscono da ciò che è non altrettanto delimitato e appare uniforme, o meglio informe e illimitato (sfondo). Fonema. Unità minima della lingua che consiste in un segmento fonico che ha una funzione distintiva, non è scomponibile in un’ulteriore successione di segmenti ed è definito dai caratteri che hanno valore distintivo, caratteri detti pertinenti. Forma. Consiste in una configurazione unitaria che permette alle parti di prendere quel particolare aspetto e pertanto non può essere l’effetto dell’esperienza sensibile, ma al contrario deve precederla. Forma, leggi della. Secondo la psicologia della forma designano i principi che regolano l’organizzazione dei dati sensoriali. Queste tendenze si riscontrano nelle modalità di raggruppamento degli stimoli. Le più importanti sono: prossimità o vicinanza; somiglianza; chiusura; pregnanza (vedi); continuità o destino comune. 182 Glossario Formazione reticolare. Detta anche Sistema Reticolare di Attivazione Ascendente (SRAA). Decorre lungo il tronco encefalico ed è implicata nella regolazione del ciclo veglia-sonno e nei livelli di attivazione, attraverso una fitta rete di interconnessioni con la corteccia cerebrale. Fovea. Struttura centrale della retina che permette la discriminazione visiva; contiene i coni. Frase. Unità linguistica composta da una o più parole, correlate semanticamente e sintatticamente tra loro, in modo da esprimere un concetto, una domanda, un comando ecc. Frequenza. Rappresenta il numero di cicli completi compiuti dalle oscillazioni elettriche cerebrali in un arco di tempo stabilito. Frustrazione. In psicologia viene usato in un doppio senso: 1) atto che blocca un comportamento diretto a realizzare una soddisfazione; 2) stato d’animo di chi ha subito la frustrazione nel primo senso. Gamma, onde. Sono caratterizzate da oscillazioni elettriche la cui frequenza spazia tra i 30 e i 50 c/s e la cui ampiezza è simile a quella delle onde beta. Gene. Unità dei cromosomi, garante della trasmissione ereditaria. I geni si riproducono, permettendo la trasmissione delle informazioni in essi contenute. Generalizzazione. Termine che designa il processo che conduce alla formazione di un giudizio applicabile ad una molteplicità di oggetti o stimoli, indipendentemente dalle loro caratteristiche individuali e sulla base degli elementi in comune. Generalizzazione della risposta. Indica il fatto che uno stimolo dato può elicitare non solo la risposta direttamente associata con esso, ma anche aumentare la possibilità che risposte simili saranno elicitate. Generalizzazione dello stimolo. Si ottiene quando una risposta, correlata ad una certa situazione, tende a manifestarsi anche con stimoli simili: più gli stimoli sono simili, più la risposta risulta probabile. Genotipo. Indica il corredo genetico (DNA) di un individuo contenuto nel nucleo di una cellula. Gestalt, psicologia della. Con questa espressione ci si riferisce alle tesi e alle metodologie che furono proposte dagli studiosi della scuola di Berlino: Wertheimer, Koffka, Köhler, Lewin. Presupposti basilari della psicologia della Gestalt (forma) sono: 1) assunzione di un atteggiamento fenomenologico, cioè descrittivo dei feGlossario 183 nomeni; 2) il tutto è sempre più delle parti, perché queste si configurano in modo unitario, olistico; 3) isomorfismo, ossia l’assunzione del parallelismo fra processi psichici (percezione, pensiero, memoria) e realtà fisica. Gradiente di trama o tissurale. È uno degli indici monoculari di profondità che permette di percepire lo spazio non come vuoto, ma come un insieme di piani sfalsati su cui sembrano poggiare le cose. Grandezza familiare. È uno degli indici monoculari di profondità che si riferisce all’esperienza passata e ci permette di classificare un oggetto di grandezza nota anche quando quest’ultima non appare chiaramente. Gruppo di controllo. In una procedura sperimentale designa il gruppo a cui viene somministrato un valore della variabile indipendente di cui non si vogliono conoscere gli effetti di per sé ma solo per decidere la validità degli effetti prodotti da quel valore somministrato al gruppo sperimentale. Gruppo sperimentale. In una procedura sperimentale designa il gruppo a cui viene somministrato il valore della variabile indipendente di cui si vogliono conoscere gli effetti. Habitat. Luogo geografico e come tale puramente naturale, all’interno del quale sono garantite le condizioni essenziali per la sopravvivenza di una determinata specie. Homunculus sensoriale e motorio. Rappresentazione rovesciata della mappa corporea nelle aree motorie e sensoriali. Human Information Processing. Modello che considera la memoria come una funzione psichica attiva, e non come un contenitore di item. Questo modello parte da un’analogia tra la psiche e il computer. A partire da ciò si sostenne una differenziazione tra fasi o livelli nell’elaborazione dell’informazione. La memoria si caratterizza per la compresenza di strutture e di processi di controllo: l’uomo opera sull’informazione che proviene dal mondo esterno, decodificandola, elaborandola e codificandola a sua volta. Illusione. Fenomeno percettivo che si ha quando la realtà oggettuale viene percepita in modo distorto e con caratteri non rispondenti alle sue reali proprietà fisiche. L’illusione è data da una «percezione inadeguata» dell’oggetto che determina un’errata interpretazione di esso. È l’effetto di una inadeguata integrazione tra i dati sensoriali e quelli psicologici soggettivi. 184 Glossario Illusioni affettive. Si verificano quando un particolare stato affettivo limita la capacità di verificare la validità di una percezione. Illusioni da disattenzione. Si determinano quando il livello di attenzione è ridotto o compromesso; in questo caso i legami tra i dati percettivi e quelli soggettivi sono deboli e la loro integrazione avviene in modo casuale. Illusioni ottiche-geometriche. Sotto questa dicitura sono raggruppati quei fenomeni che presentano una discordanza dalla realtà delle figure geometriche proposte. Abbiamo nuove creazioni che comprendono la presenza di aspetti fenomenici che di fatto mancano nel campo percettivo, ma che si formano a partire da caratteristiche degli oggetti stessi. Le trasformazioni consistono in una mutazione percettiva delle dimensioni o della forma o di entrambe. Immagine. Termine che designa la rappresentazione mentale di qualcosa che non è presente nel campo percettivo attuale. La psicologia contemporanea ha cercato di spiegare sia la produzione dell’immagine, sia il suo significato. La produzione è stata spiegata dalla teoria associazionista sulla base delle leggi della coesistenza, della successione, della somiglianza e della tendenza alla perseverazione. Il significato, invece, è stato considerato o come coincidente con i processi di pensiero (N. Ach) o come coincidente con i contenuti psichici (C.G. Jung). Immagine ottica. Designa l’uso più concreto del concetto di immagine, e si riferisce alla riflessione speculare di un oggetto da parte di uno specchio piano. Immagine retinica. Si riferisce alla visualizzazione di un oggetto sulla retina, grazie alla rifrazione della luce sul sistema ottico dell’occhio. Imprinting. Termine che indica una forma di apprendimento che si realizza nelle primissime fasi di vita degli animali e i cui effetti permangono per tutta la vita. Inchiesta. Metodo usato in psicologia sociale, che consente di ottenere dati su opinioni, valori, atteggiamenti, ecc. Le tecniche di inchiesta utilizzate per rilevare tali dati comportamentali dei soggetti appartenenti al campione sono quelle dell’intervista e del questionario. Indici di profondità. Caratteristiche dello stimolo che consentono di collocarlo su di un piano tridimensionale. Queste caratteristiche possono essere monoculari o binoculari. Indici binoculari di profondità. Gli aspetti fisiologici, detti anche binoculari, presuppongono la stimolazione dell’occhio destro e di quello sinistro. Essi sono l’accomodamento, la convergenza e la disparità retinica. Glossario 185 Indici monoculari di profondità. Designano gli aspetti psicologici della visione di profondità e non coinvolgono entrambi gli occhi. Si distinguono in: grandezza familiare, interposizione, luce, prospettiva lineare, prospettiva aerea, parallasse di movimento e gradiente di trama o tissurale. Innatismo. Ogni dottrina filosofica che sostiene che il soggetto è dotato sin dalla nascita, e dunque prima dell’esperienza, di determinati principi conoscitivi. In psicologia, innatiste sono le teorie che sostengono che le leggi della percezione e degli altri processi cognitivi sono innate. Tra gli innatisti si distinguono coloro che sostengono che questi principi sono di tipo organico, rintracciabili nel funzionamento delle strutture nervose, e coloro che li considerano di tipo psicologico. Input. Letteralmente: «ciò che viene immesso, inserito». In psicologia, indica le informazioni in entrata. Insight. Letteralmente designa «il vedere dentro», «l’intuizione» della natura intima di qualcosa, e presenta sempre i caratteri dell’immediatezza. Costituisce uno dei modi di soluzione di una situazione problematica, attraverso una penetrazione immediata della struttura del problema, cogliendo chiaramente i rapporti interni e gli aspetti salienti. L’apprendimento per insight si riferisce alle prestazioni di animali che, posti in situazioni problematiche, rispondono con tale rapidità da escludere un apprendimento per prove ed errori. Insonnia. Generalmente indica una difficoltà cronica a dormire, che si può esprimere in vari modi: difficoltà di addormentamento; risvegli notturni che interrompono la continuità del sonno; risvegli nelle primissime ore del mattino. Intelligenza. Concetto molto complesso da definire. Secondo Wechsler, rappresenta la capacità globale o complessa dell’individuo di agire per un fine determinato, di pensare in maniera razionale e di avere rapporti utili con il proprio ambiente. Interazione. Designa l’influenza reciproca tra due o più termini. Interessi e degli atteggiamenti, test degli. Strumento che rientra nei test di personalità, e di uso frequente in psicologia differenziale e sociale. Interferenza. Generalmente designa qualsiasi processo nel quale sono presenti conflitti tra operazioni tali da compromettere la prestazione. In riferimento all’apprendimento e alla memoria indica un conflitto tra informazioni. In questo caso abbiamo due tipi di interferenza: interferenza proattiva e interferenza retroattiva. 186 Glossario Interferenza proattiva. Indica l’interferenza che il materiale precedentemente appreso esercita sul materiale che sta per essere appreso. È «proattiva» in quanto l’informazione passata fa sentire il suo peso «avanti» nel tempo. Interferenza retroattiva. Indica l’interferenza che il materiale appreso nel presente ha sulla rievocazione del materiale precedentemente appreso. È «retroattiva» in quanto i compiti attuali interferiscono con il richiamo di informazioni apprese in passato. Interposizione. È uno degli indici monoculari di profondità e si ha quando un oggetto è coperto parzialmente da un altro: in questo caso il secondo oggetto è percepito più vicino a quello coperto. Intervista. In senso generale indica una conversazione guidata. Nello specifico, l’intervista si distingue in: strutturata: vincola il ricercatore alle domande e alla loro successione così come è stabilita dal modulo; semistrutturata: l’intervistatore può muoversi tra una serie di domande stabilite a priori (domande specifiche) e questioni poste a sua scelta; intervista non strutturata o libera: il ricercatore può procedere nel modo che ritiene più appropriato alla situazione. Introspezione. Metodo inizialmente adottato da Wundt per studiare la struttura della mente, che veniva scomposta nei suoi elementi semplici. Attualmente designa il fatto che il soggetto e l’osservatore sono la stessa persona. Ipermnesia. Consiste in un’eccessiva capacità mnemonica, che può avere carattere permanente o transitorio. Ipotalamo. Struttura diencefalica, che svolge un ruolo decisivo nel comportamento motivazionale ed emozionale, essendo la principale sede dei centri della fame e della sete, nonché della termoregolazione. Isomorfismo. Secondo la psicologia della forma, Köhler in particolare, esiste un’analogia tra le leggi percettive e quelle attraverso cui si organizza il fenomeno fisiologico a livello corticale. Istinto. Designa una vera e propria sequenza comportamentale, messa in atto dall’organismo in relazione a determinate sollecitazioni ambientali. Kappa, onde. Presentano una frequenza di 8-12 c/s ed una ampiezza di circa 20 mV. Latenza. Designa il periodo di tempo che intercorre tra la somministrazione dello stimolo e l’emissione di una risposta manifesta. Glossario 187 Limbico, sistema. Strutture sottocorticali (ippocampo, talamo anteriore, amigdala, setto, ipotalamo) impegnate nell’attività emozionale. Lobi frontali, occipitali, parietali e temporali. Indicano i solchi o le scissure della corteccia cerebrale che delimitano giri o circonvoluzioni. Nei lobi vengono identificate delle aree aventi delle funzioni specifiche: aree sensoriali, aree motorie, aree associative. Luce. È uno degli indici monoculari di profondità. Investendo gli oggetti genera delle zone non uniformi, a causa dell’ombra e delle diverse intensità di colore, permettendo così il riconoscimento della profondità. Magnocellulare, sistema. Sottosistema visivo deputato alla direzione del movimento, della profondità e del contrasto. Manipolazioni sperimentali. Indicano le operazioni che il ricercatore compie sulla variabile indipendente per verificare le ipotesi di partenza. Tali operazioni consistono nel far variare la suddetta variabile a suo piacimento. Mediazione. Indica uno dei principali processi organizzativi della memoria a lungo termine, secondo cui la contiguità temporale fra due o più item costituisce un fattore di rinforzo nel loro richiamo. Memoria. Struttura psichica che organizza l’aspetto temporale del comportamento, che determina i legami per cui un evento attuale dipende da uno accaduto in passato. Le tre funzioni della struttura della memoria sono: registro sensoriale, memoria a breve termine, memoria a lungo termine. Memoria a breve termine. Designa la memoria di quelle informazioni che hanno ricevuto un’elaborazione minima. Questo primo deposito mnestico è caratterizzato da una capacità di conservazione limitata degli elementi (al massimo 7). Memoria a lungo termine. Magazzino di memoria di capacità illimitata, che conserva le tracce per un tempo molto lungo, se non indefinito, grazie all’azione di processi organizzativi. I principali processi organizzativi sono: codificazione verbale, mediazione, raggruppamento o effetto Bousfield e organizzazione soggettiva. Memoria iconica. Residuo della memoria sensoriale che rimane per pochissimo tempo sotto forma di icona. Mesencefalo. Struttura del sistema nervoso costituita da ponte e cervelletto; è sede di alcuni nervi cranici e di fibre ascendenti e discendenti. 188 Glossario Metodo. In greco indicava la via seguita per raggiungere qualcosa. Esso designa il modo usato per raggiungere i risultati nei vari settori della ricerca. Metodologia della ricerca. Settore della psicologia che ha come scopo la creazione di disegni sperimentali e la costruzione di appropriati strumenti di indagine. Metrico. Riguardante la misurazione. Midollo allungato. Definito anche bulbo o mielencefalo, struttura del sistema nervoso centrale che collega il midollo spinale all’encefalo. Midollo spinale. Struttura del sistema nervoso centrale, in cui decorrono fibre ascendenti provenienti dalla periferia del corpo e fibre discendenti provenienti dalle strutture superiori. Esso è sede dell’arco diastaltico, che è la struttura anatomica responsabile di una risposta riflessa ad uno stimolo (ad esempio, riflesso patellare). Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Questionario autodescrittivo, dotato di una buona attendibilità clinica, soprattutto per patologie di tipo psichiatrico. È composto da 504 item, divisi in 25 aree, riguardanti l’ambito dei disturbi mentali (affetti depressivi, deliri, allucinazioni ecc.). Morfema. Unità minima del linguaggio dotata di significato. Esempi ne sono: radici delle parole, suffissi, prefissi e articoli. I morfemi si uniscono fra di loro per dare forma alla parola, la quale insieme ad altre parole costituisce la frase. Motivazione. Indica la causa o il fattore che determina un comportamento o un’azione. In questo senso designa una delle componenti che concorrono alla determinazione del comportamento insieme allo stimolo e all’emozione. Movimenti oculari rapidi. Tipico movimento degli occhi durante la fase del sonno REM (Rapid Eye Movements: movimenti oculari rapidi). Nervoso centrale, sistema. Si suddivide in encefalo e midollo spinale. Neurone. Rappresenta l’unità anatomica del sistema nervoso, costituito da un corpo cellulare, e da strutture in grado di ricevere e di trasmettere l’impulso nervoso. Le interazioni tra neuroni avvengono in punti definiti sinapsi, in cui le fibre di un neurone terminano in stretta prossimità di un altro neurone. Neuropsicologia. Composto linguistico che designa lo studio dei fatti psichici normali e soprattutto patologici a partire dalla connessione con il sistema nervoso. Glossario 189 Neuroscienze. Discipline che hanno come oggetto la struttura e le funzioni del sistema nervoso. Neurotrasmettitore. Sostanze chimiche che mediano la trasmissione sinaptica delle informazioni tra i vari neuroni, e possono avere sia funzioni eccitatorie che inibitorie. New look. Indirizzo di matrice funzionalista, secondo cui il soggetto interviene attivamente nel processo percettivo, agendo tutto il bagaglio di esperienze passate che hanno definito il suo stato sociale, culturale e affettivo. Non-REM, sonno. Fase del sonno non caratterizzata dai movimenti oculari rapidi. Questa fase è caratterizzata da un progressivo rallentamento del tracciato EEG con comparsa di fusi e onde lente che rendono il tracciato sincrono, ridotto tono muscolare e assenza di movimenti oculari (da cui la sigla sonno non-REM: non-Rapid Eye Movements, cioè assenza di rapidi movimenti oculari), rallentamento e regolarizzazione del respiro e dell’attività cardiocircolatoria. In base alle caratteristiche dell’EEG, il sonno non-REM si divide in quattro stadi, caratterizzati da un sonno sempre più profondo man mano che ci si avvicina al 4° stadio. Nucleare, sonno. Secondo la teoria di Horne costituisce il sonno di cui non possiamo fare a meno, e quando viene a mancare l’organismo tende a recuperarlo. Si oppone al sonno opzionale. Nuclei della base. Strutture del telencefalo che svolgono importanti funzioni motorie. Oblio. Processo di deterioramento del ricordo. È un fenomeno che si svolge nel tempo. Oblio, curva dell’. È la curva logaritmica che disegna il processo dell’oblio nel tempo: essa mostra che è molto rapido nei primi stadi e che diventa meno rapido se aumentiamo il numero delle ripetizioni. Omeostasi. Deriva dalla lingua greca e significa “stesso stato“. Cannon usò per primo il termine per indicare qualsiasi processo che modifichi uno stato esistente e da cui originano altri processi che mirano a ripristinarlo. In psicologia fisiologica designa un insieme di meccanismi biologici complessi che, attraverso il sistema nervoso, regolano la pressione del sangue, la temperatura corporea ecc. Onda, lunghezza d’. Detta anche periodo. Indica il tempo necessario affinché una singola oscillazione compia un ciclo completo e ritorni nuovamente al punto di partenza. 190 Glossario Operante. Qualsiasi comportamento prodotto da un organismo e caratterizzabile sulla base dei suoi effetti sull’ambiente. Elemento fondamentale di questa definizione è la nozione di modificazione o degli effetti che la risposta produce sull’ambiente; un operante, dunque, è dato da un insieme di risposte che mirano allo stesso effetto. Così, per esempio, il ratto nella scatola negli esperimenti di Skinner può premere la leva con la zampa o con la testa: in qualsiasi caso saranno considerate come manifestazioni diverse dello stesso operante, che in questo caso è la pressione della leva per ottenere la ricompensa. Opzionale, sonno. Secondo la teoria di Horne costituisce la parte del sonno di cui possiamo fare a meno, senza che sia necessario il suo recupero. Si oppone a sonno nucleare. Organizzazione soggettiva. Indica uno dei principali processi organizzativi della memoria a lungo termine, secondo cui il soggetto tende a ripetere, in riproduzioni successive, gli item in un ordine da lui stabilito ed indipendente da quello di presentazione. Orientamento. Indica il meccanismo che direziona e coordina l’attenzione verso la sorgente dello stimolo sensoriale, dunque nello spazio. Ormoni. Sostanze chimiche prodotte dalle ghiandole del sistema endocrino, che attraverso il sangue giungono agli organi bersaglio. Osservazione autodiretta. Indica una delle categorie dell’osservazione, e coincide con l’introspezione intesa come analisi dei propri vissuti da parte dell’osservatore stesso, che in questo caso è soggetto e oggetto dell’esperienza. Osservazione eterodiretta. Indica una delle categorie dell’osservazione, e riguarda i comportamenti rilevabili dall’esterno, cioè a tutti i livelli delle risposte del soggetto: verbale, muscolare, fisiologico ecc. Osservazione in ambienti artificiali. Indica una delle categorie dell’osservazione, e si riferisce al fatto che il luogo dell’osservazione è predefinito, e perciò artificiale (setting psicoanalitico). Osservazione, metodo dell’. Per la sua trasversalità è a fondamento di tutti gli altri metodi. Utilizza numerose tecniche per la raccolta dei dati ed è attento al problema della precisione del rilevamento dei comportamenti da studiare. Si distinguono quattro categorie di osservazione: osservazione autodiretta, eterodiretta, in ambienti artificiali e naturalistica. Glossario 191 Osservazione naturalistica. Indica una delle categorie dell’osservazione e ha come obiettivo quello di cogliere il comportamento nell’ambiente in cui naturalmente si svolge. Output. Letteralmente: «ciò che messo fuori». In psicologia indica l’informazione in uscita. Paradigma. Deriva dal greco e significa «modello», «esempio». Nel campo scientifico si riferisce al modello teorico che presiede alla produzione e all’organizzazione degli enunciati scientifici. In questo senso, in psicologia si parla del paradigma del condizionamento operante. Secondo lo storico della scienza Kühn, l’attuale epoca scientifica è postparadigmatica, data la crisi dei paradigmi classici. La psicologia attuale preferisce usare il termine paradigma indiziario. Paradigma indiziario. Termine che indica il fatto che la realtà affermata dagli enunciati scientifici è ricavata sulla base di indizi organizzati in modo paradigmatico piuttosto che su elementi dotati di certezza assoluta. Così, secondo questa visione, la realtà dell’inconscio è svelata da un paradigma che procede per indizi. Parallasse di movimento. È uno degli indici monoculari di profondità, che funziona in situazioni dinamiche. Quando viaggiamo su un treno gli elementi del paesaggio che ci sono più vicini appaiono fuggire a velocità molto alta e in direzione opposta a quella del treno. Parola. Unità linguistica, composta da morfemi. Parvocellulare, sistema. Sottosistema visivo deputato all’analisi del colore e della forma. Pattern. Termine che riveste un doppio significato: modello o configurazione di parti dotate di una struttura coerente. Nel primo significato si riferisce ai comportamenti modellati, ossia che copiano un modello o pattern. Nel secondo senso è vicino al concetto di forma nella psicologia della Gestalt, secondo cui gli elementi di una struttura, anche se diversi, costituiscono un insieme coerente e integrato. Percettivo, campo. Designa tutti gli aspetti dello stimolo di cui il soggetto percipiente è consapevole. Percetto. Indica ciò che è percepito. Non va confuso né con lo stimolo fisico, né con l’energia che agisce sul recettore; si riferisce al prodotto finito della percezione. Percezione. Organizzazione delle sensazioni che implica il concorso di più fattori: fattori fisiologici e variabili soggettive che intervengono tra le informazioni senso- 192 Glossario riali e il percetto consapevole. Sono le variabili soggettive che rendono impossibile una coincidenza piena tra la realtà fisica e quello che noi percepiamo. Personalità, test di. Strumenti che misurano i tratti essenziali della personalità. Si distinguono in tre settori: questionari autodescrittivi, test per la misurazione degli interessi e degli atteggiamenti e test proiettivi. Pluricomponenti, modello. I sostenitori di questo modello affermano che la memoria non ritiene gli stimoli in un solo modo, ma ne conserva anche le differenti componenti (temporale, spaziale, di frequenza ecc.). Ponte. Struttura del romboencefalo. Potenziale d’azione. Espressione che indica la differenza di potenziale tra l’interno (positivo) e l’esterno (negativo) della cellula. Si ottiene quando il neurone è completamente depolarizzato; il potenziale d’azione si propaga lungo l’assone per essere trasmesso al neurone contiguo attraverso la liberazione di un neurotrasmettitore chimico. Potenziale di riposo. Espressione che indica la differenza di potenziale tra l’interno (negativo) e l’esterno (positivo) della cellula. In questo caso il neurone si trova in uno stato di quiete. Pregnanza. Indica una delle leggi strutturali della forma, in base a cui i dati sono unificati secondo la forma migliore, che è la più semplice. Presentazione seriale. Tecnica che consiste nel presentare ai soggetti nomi, sillabe, numeri in modo costante, e nell’invitarli a riprodurre i singoli stimoli nello stesso ordine in cui sono stati presentati. Dopo un intervallo di tempo stabilito dal ricercatore, si chiede ai soggetti di riapprendere la stessa lista finché non la riproducono correttamente. Prevenuto, pensiero. Indica uno degli errori frequenti del processo di generalizzazione e formazione dei concetti. Si fonda su due elementi: una credenza ed un oggetto a cui si riferisce. Problem solving. Indica le procedure di pensiero che mettiamo in atto quando ci troviamo in situazioni problematiche, che ci pongono delle questioni e delle risposte da trovare, come la scelta della mossa da fare in una partita a bridge, o la risoluzione di un problema pratico. Proiettivi, test. Strumenti dei test di personalità, che offrono un’immagine globale dell’individuo, e non la misurazione di tratti separati; richiedono la partecipazione Glossario 193 del soggetto a compiti quali la verbalizzazione di associazioni evocate da stimoli verbali (come nel Kent-Rosanoff Free Association Test) o visivi (come nel Rorschach), la costruzione di storie traendo spunto da figure (come nel T.A.T o nel C.A.T), il complemento di frasi (come nel Sentence Completions Test) e nell’esecuzione di disegni (come nel Draw-a-Person Test o nel Barm Test). Prospettiva aerea. È uno degli indici monoculari di profondità e designa il fenomeno per cui noi percepiamo lontane le cose che hanno contorni meno definiti e i cui colori non sono brillanti. Prospettiva lineare. È uno degli indici monoculari di profondità, e tende a far sì che vengano percepiti più distanti gli oggetti che sottendono un angolo visivo più piccolo. Prossimità (o vicinanza). Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui più le parti sono vicine nello spazio o nel tempo più vengono percepite come facenti parte dello stesso insieme. Psicoanalisi. Teoria che si occupa di studiare la psiche in vista dell’elaborazione di una tecnica di intervento terapeutico. Secondo la tesi di Freud la psiche è una struttura composta da istanze ben differenziate: coscienza, preconscio e inconscio (I topica) o Io, Es e Super-Io (II topica). Psicologia clinica. Settore della psicologia che analizza la psiche umana e le dinamiche del suo funzionamento. Include lo studio di teorie della personalità e delle tecniche dei colloqui a scopi terapeutici e di consulenza. Psicologia dell’educazione. Settore della psicologia applicata relativa ai problemi dell’apprendimento scolastico, della sua valutazione e delle difficoltà di adattamento in età scolare. Psicologia della ricerca. Settore della psicologia che ha come scopo la creazione di disegni sperimentali e la costruzione di appropriati strumenti di indagine. Psicologia evolutiva. Settore della psicologia che ha come oggetto la descrizione e la spiegazione dei cambiamenti di più aree (cognitive, affettive e relazionali) nel corso dello sviluppo. Psicologia fisiologica. Settore della psicologia che si interessa agli aspetti fisiologici e neurologici del comportamento, in particolare delle attività del cervello e dei processi sensoriali. 194 Glossario Psicologia generale. Settore della psicologia che si interessa dello studio del modo di esperire la realtà (sensazione, percezione, stati di coscienza), dell’apprendimento (memoria, linguaggio, pensiero, intelligenza), della motivazione e delle emozioni. Psicologia sociale. Settore della psicologia che esamina in maniera sistematica l’interazione umana e le sue basi psicologiche. Psicometrici, metodi. Il termine psicometria è un composto linguistico e designa la misurazione dei fenomeni psichici. Tale metodologia si propone di tradurre in termini numerici e quantitativi gli aspetti cognitivi o personologici dell’individuo. Si avvale di test. Pulsione. Designa una forza interna all’organismo (bisogni naturali come la fame, la sete ecc.) che si realizza attraverso modalità comportamentali non prefissate, ma che l’organismo individua grazie al supporto dell’attività cognitiva. Punizione. Nella teoria del condizionamento operante designa o uno stimolo spiacevole somministrato subito dopo una risposta o la soppressione di uno stimolo piacevole, al fine di ridurre o eliminare quella data risposta. Questionario. Tecnica di inchiesta caratterizzata da una sequenza prestabilita di domande, utilizzata soprattutto nei sondaggi d’opinione. Questionario autodescrittivo. Strumento che rientra nei test di personalità, che invita il soggetto stesso a segnalare comportamenti o sintomi, contrassegnando nel questionario stesso gli item che meglio lo rappresentano. Un questionario autodescrittivo importante è il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Raggruppamento (o effetto Bousfield). Indica uno dei principali processi organizzativi della memoria a lungo termine, secondo cui i soggetti riproducono gli item memorizzati in funzione del grado di somiglianza e non in relazione all’ordine di presentazione iniziale. Recettori. Strutture che ricevono gli stimoli. Recupero spontaneo. Consiste nella ricomparsa di una risposta appresa, dopo che essa sia stata attenuata o estinta, senza il rinnovo del rinforzo. Registro sensoriale. Indica il magazzino di memoria più immediato in cui vengono conservati gli stimoli per pochi secondi e con le loro caratteristiche sensoriali, ossia di tipo preattentivo e precategoriale. Glossario 195 REM, sonno. Definito anche: sonno a onde rapide, sonno desincronizzato, sonno paradosso. Rappresenta una discontinuità rispetto al sonno non-REM. Il sonno REM si instaura circa 90 minuti dopo l’addormentamento e si manifesta 4 o 5 volte durante un sonno di 7-8 ore. È caratterizzato da componenti toniche e fasiche. Tra le prime le più importanti sono: atonia posturale (il tono posturale antigravitario subisce una caduta significativa) e desincronizzazione elettroencefalografica (presenza di attività theta e beta). Le componenti fasiche sono: modificazioni vegetative e scariche di rapidi movimenti oculari, da cui il nome REM: Rapid Eye Movements (rapidi movimenti degli occhi). Retina. Struttura interna dell’occhio che contiene coni e bastoncelli. Riapprendimento. Designa l’apprendere di nuovo un materiale dimenticato o risposte andate incontro al processo dell’estinzione. Ricompensa. Nella teoria del condizionamento operante designa o uno stimolo piacevole (per esempio del cibo) somministrato subito dopo una risposta, o la soppressione di una punizione, al fine di rinforzare quella data risposta. Riconoscimento. Esercizio di memoria nel quale uno stimolo deve essere definito familiare o meno. Abbiamo due varianti della tecnica del riconoscimento: riconoscimento binario e riconoscimento a scelta multipla. Riconoscimento a scelta multipla. Tecnica specifica del riconoscimento, che consiste nel presentare 3 o 4 stimoli di cui solo uno faceva parte della serie di apprendimento. Riconoscimento binario. Tecnica specifica del riconoscimento, che consiste nel presentare al soggetto ogni stimolo assieme ad uno stimolo nuovo e nel chiedergli di individuare lo stimolo originale. Rievocazione. Esercizio di memoria nel quale alcuni stimoli che sono stati presentati devono essere riprodotti. Riflesso. Rappresenta la forma più semplice di attività di un organismo in risposta all’azione degli stimoli esterni. La semplicità è data dal fatto che si tratta di una risposta automatica, rapida e non derivante da un apprendimento precedente. Riflesso, arco. Designa l’unità nervosa che consente di spiegare le proprietà generali di un riflesso. La struttura dell’arco riflesso è composta da un neurone sensitivo (afferente) e da un neurone motorio (efferente), connessi da un interneurone. 196 Glossario Riflessologia. Designa la concezione che riconduce i processi psichici ai processi fisiologici. Questa scuola psicologica si lega al nome di Pavlov a cui si deve la scoperta dei riflessi condizionati. Rinforzo. Designa la somministrazione di tutti quegli eventi-stimolo (ad esempio, il cibo nel caso del ratto) che hanno la capacità di rafforzare una certa risposta dell’organismo. Esso è generalmente realizzato in due modi: o dare al soggetto ciò che vuole (cibo) o evitargli una punizione. Negli esperimenti ci sono vari modi di pianificare il rinforzo: rinforzo continuo, rinforzo parziale. Rinforzo continuo. Modalità di pianificare il rinforzo che consiste nel somministrarlo ad ogni tentativo o dopo ogni risposta corretta. È centrale la continuità nel tempo nella somministrazione del rinforzo. Rinforzo, modelli di. Designano gli schemi a partire da cui vengono pianificati i rinforzi. Esistono due modi di pianificare il rinforzo: programma ad intervallo: viene somministrato solo dopo un certo periodo di tempo trascorso; programma a rapporto: viene somministrato solo dopo che un certo numero di risposte è stato dato. Rinforzo parziale. Modalità di pianificare il rinforzo detta anche intermittente; consiste nel rinforzare le risposte solo in alcune circostanze. Rinforzo primario. Designa uno stimolo che per sua natura ha la funzione di rinforzare una determinata risposta (si pensi al pezzetto di cibo per il ratto). Rinforzo secondario. Designa uno stimolo inizialmente indifferente, ma che può acquisire valore di rinforzo se collegato ad un efficace rafforzatore. Risposta condizionata. Risposta appresa, determinata da uno stimolo che di per sé non era in grado di evocarla, ma che è stata prodotta grazie a ripetuti accoppiamenti tra tale stimolo (detto condizionato) e uno stimolo incondizionato. Risposta elicitata. Indica le reazioni che conseguono automaticamente alla presentazione di uno stimolo, che si verificano prevalentemente a livello psicofisiologico e costituiscono generalmente una reazione adattiva alle modificazioni ambientali. Risposta, forza della. Dagli esperimenti dei teorici del condizionamento operante è emerso che la forza della tendenza a produrre una determinata risposta (in un dato contesto, e in presenza di una data motivazione) tende a crescere. Glossario 197 Risposta incondizionata. Risposta automatica o riflessa, che dipende solo dalle condizioni naturali dell’individuo. Essa viene prodotta da uno stimolo incondizionato e non richiede nessun apprendimento. Ritenzione. Designa il permanere delle tracce mnestiche oltre un determinato periodo di tempo. Ritmo circadiano. Designa il ritmo delle funzioni organiche, la cui durata è di circa un giorno. Ritmo sonno-veglia. Rappresenta un ritmo circadiano, in cui il tempo occupato dal sonno risulta estremamente variabile nelle diverse epoche della vita (dalle 13-16 ore nel neonato alle 7.5 nell’individuo adulto). Rorschach, test di. Tecnica proiettiva con valore diagnostico. Gli stimoli utilizzati sono macchie a cui il soggetto attribuisce un senso in modo libero. Selezione. Uno dei principali meccanismi della sopravvivenza della specie; esso consente di adattarsi alle modificazioni macroscopiche dell’habitat. Sensazione. Designa qualsiasi esperienza elementare non ancora elaborata, determinata dall’azione di uno stimolo su un recettore, che rende consapevoli di uno stato interno o esterno al corpo. La sensazione si distingue dalla percezione, essendo quest’ultima già un’elaborazione delle sensazioni. Sentimento. Designa il vissuto delle emozioni, ma a differenza di queste ultime è caratterizzato da una maggiore durevolezza, stabilità orientativa e complessità. Sillogismo. Deriva dal greco e significa «ragionamento», nel senso di una concatenazione di proposizioni. Il sillogismo si compone di tre proposizioni: la prima definita «premessa maggiore», la seconda «premessa minore» e la terza «conclusione». Le proposizioni di un sillogismo possono essere universali affermative (tutti gli uomini sono mortali), universali negative (nessun uomo vola), particolari affermative (qualche uomo studia), particolari negative (qualche uomo non studia). Il termine medio nel sillogismo designa il termine su cui si fa leva per concludere e compare sempre nella premessa maggiore e minore. Per esempio: Tutti gli uomini pensano; Franco è un uomo; Franco pensa. Il termine medio è uomo, e compare come soggetto nella premessa maggiore e come predicato nella minore. Sinapsi. Indica il luogo di giunzione e di interazione tra i neuroni. La trasmissione sinaptica delle informazioni tra i vari neuroni è mediata da sostanze chimiche, i neurotrasmettitori. 198 Glossario Sistema endocrino. Designa l’insieme delle ghiandole del nostro organismo (tiroide, ipofisi, ovaie nelle donne e testicoli negli uomini) che secernono sostanze, denominate ormoni, le quali, immesse direttamente nel circolo sanguigno, controllano molte funzioni psichiche e corporee (ad esempio, il ciclo mestruale nelle donne è controllato da ormoni ipofisari ed ovarici). Sistemi intelligenti. Settore recente della ricerca psicologica che fa interagire la conoscenza dei processi cognitivi con la progettazione di sistemi d’intelligenza artificiale. Soggetti dell’esperimento. Nella psicologia sperimentale designa i soggetti sottoposti all’esperimento. Lungi dall’essere puramente passivi, essi sono portatori di variabili che incidono attivamente sui risultati dell’esperimento. Soglia. Indica il livello minimo di energia affinché sia percepito lo stimolo. In questo caso si parla di soglia assoluta. Quella differenziale, invece, è costituita dalla differenza tra i livelli di energia di due stimoli sufficienti perché vengano percepiti. Sogno. In termini psicofisiologici, designa un’esperienza mentale del sonno che presenta caratteri di estraneità o di non sovrapponibilità rispetto all’hic et nunc del dormiente. Questa estraneità è dimostrata dal contrasto tra la sua vividezza percettiva e l’assenza di esame di realtà tipico dello stato di sonno. Somiglianza. Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui gli elementi fra loro simili sono percepiti come appartenenti ad un medesimo gruppo. Sonno. Stato dell’organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali, da una sospensione dell’attività relazionale con l’ambiente e da modificazioni della coscienza. Si instaura spontaneamente e periodicamente, ha una durata limitata ed è reversibile. Il sonno nel suo insieme si divide in due fasi: sonno nonREM e sonno REM. Specializzazione emisferica. Espressione con cui si indica il fatto che i due emisferi hanno funzioni diverse e che ad esempio la sede del centro del linguaggio è in relazione alla preferenza manuale (a sinistra nei destrimani e a destra o in entrambe nei mancini). Sperimentale, metodo. Designa il metodo che si radica nella scienza galileiana e serve a verificare le ipotesi formulate a partire dalle prove sperimentali. L’esperimento psicologico ha lo scopo di individuare i rapporti fra i fattori ambientali ed il comportamento. I fattori sono detti variabili, mentre i soggetti che vi partecipano si dividono in due gruppi: gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Glossario 199 Stimolo. Concetto fondamentale della psicologia, la cui definizione è decisamente complessa. Possiamo isolare le seguenti proprietà che caratterizzano uno stimolo: 1) fisiche; 2) deve essere percepibile dall’organismo; 3) deve essere in grado di produrre una risposta da parte dell’organismo che lo riceve; 4) deve essere esterno all’individuo, se interno deve essere individuabile la zona di provenienza. Stimolo condizionato. Nella teoria del condizionamento classico designa lo stimolo che ha acquisito la capacità di produrre una risposta condizionata grazie all’associazione con uno stimolo incondizionato. Stimolo discriminativo. Da intendersi nel senso letterale: è lo stimolo che permette al soggetto di distinguere tra quelle situazioni in cui una data risposta sarà rinforzata e quella in cui non lo sarà. Questo significa che lo stimolo contiene delle proprietà differenziali che consentono di identificarlo come quello a cui segue un premio. Stimolo incondizionato. Nella teoria del condizionamento classico designa lo stimolo (per esempio, un pezzo di carne) che elicita una risposta incondizionata. Strutturalismo. Nata a Lipsia ad opera di Wundt nel 1879, è la prima scuola di psicologia che si proponeva di indagare la struttura della mente a partire dai suoi elementi più semplici ed irriducibili. Talamo. Struttura del diencefalo che costituisce una stazione intermedia sulle vie di trasmissione sensoriale che portano informazioni dalla periferia alle aree della corteccia cerebrale (visive, uditive e somatosensoriali attraverso rispettivamente: i nuclei genicolati laterali, mediali e ventrali posteriori). Telencefalo. Struttura del sistema nervoso composto dagli emisferi cerebrali e dalle strutture sotto-corticali. Tempo di reazione. Intervallo di tempo che intercorre tra il momento della presentazione dello stimolo e quello della emissione della risposta. Test. Strumenti del metodo psicometrico, il cui compito consiste nel misurare determinati comportamenti, al di sotto dei quali è possibile identificare abilità cognitive, attitudini, tratti di personalità, dinamiche psicologiche ecc. Testosterone. Designa l’ormone sessuale maschile. Theta, onde. Onde lente con frequenza di 5-7 c/s. Tronco encefalico. Struttura del sistema nervoso centrale composta da mielencefalo, metencefalo, mesencefalo e diencefalo. 200 Glossario Validità. Nella teoria dei test designa una delle sue proprietà fondamentali e si riferisce al grado con cui un test misura effettivamente ciò che vuole misurare. Variabile. Indica ciò che si modifica, ciò che è soggetto ad aumentare o a diminuire nel tempo. Se la variabile oggetto di studio è l’intensità della luce, allora lo sperimentatore farà variare l’intensità per verificare tutti i possibili effetti connessi a questa variazione. Le variabili si dividono in: dipendenti, indipendenti e intervenienti. Variabile dipendente. Designa gli effetti della variabile indipendente sul comportamento. Il ricercatore cerca di individuare il rapporto tra i valori delle due variabili. Variabile indipendente. Designa il fattore che lo sperimentatore può utilizzare a vari livelli della sua ricerca, operando così delle manipolazioni sperimentali su queste variabili. Variabile interveniente. Le variabili intervenienti costituiscono i fattori che si inseriscono nella relazione lineare tra le variabili indipendenti e quelle dipendenti. Il ricercatore deve fare molta attenzione alle variabili intervenienti poiché possono compromettere il risultato dell’esperimento. Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS). Test cognitivo per adulti, derivato dalla Wechsler Bellevue Intelligence Scale (1939). La WAIS è composta da 11 sub-test, 6 dei quali compongono la scala verbale ed altri 5 formano la scala di performance o non-verbale. Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC). Test cognitivo per bambini e adolescenti dai 5 ai 16 anni, costituita da 12 sub-test, divisi in due scale, una verbale e l’altra di performance. Glossario 201