La Psicologia sociale nella scienza del comportamento NASCITA DEL BEHAVIORISMO: Watson (1913) La Psicologia così come la vede il comportamentista “La psicologia come la vede il comportamentista è un settore della scienza naturale del tutto obiettivo e sperimentale. Dal punto di vista teorico, il suo obiettivo è la previsione e il controllo del comportamento” 2 TEORIA STIMOLO-RISPOSTA (S-R) Stimolo: qualsiasi elemento dell’ambiente circostante in grado di provocare una risposta dell’organismo Risposta: reazione, movimento provocato dallo stimolo • risposta esterna • risposta interna 3 Elementi fondamentali del behaviorismo: IMPOSTAZIONE PERIFERALISTA: spiega ogni evento della condotta e della vita psichica in termini di abitudini motorie, viscerali… Il pensiero è considerato una forma di comportamento motorio implicito (movimenti verbali impliciti) 4 “il bambino parla incessantemente da solo…fa il programma della sua giornata ad alta voce […] Sempre ad alta voce egli dà espressione ai suoi desideri, speranze, paure […] Ben presto le regole repressive della società vengono imposte al suo modo di comportarsi. Osservando i genitori il bambino sembra dire a se stesso «Non parlare ad alta voce, papà e mamma non fanno così». In breve tempo i discorsi ad alta voce diventano un discorso bisbigliato. Un gran numero di individui non riesce ad oltrepassare lo stadio del bisbiglio neppure quando sono soli. Però la stragrande maggioranza delle persone, sotto l’influenza delle continue pressioni sociali, passa a contenere il processo verbale al di qua delle labbra” 5 AMBIENTALISMO: Watson ha esaltato il ruolo determinante dell’ambiente nella formazione delle abitudini. 6 “Datemi una dozzina di bambini sani, ben formati, inseriti in un ambiente come intendo io per tirarli su e vi garantisco che, dopo averlo preso a caso, farò di ognuno di loro uno specialista a piacere – un dottore, un avvocato, un artista oppure persino un mendicante o un ladro – a prescindere dal suo talento, dalla sua vocazione, dalla sua tradizione di famiglia e dalle sue attitudini, inclinazioni, tendenze, capacità” 7 APPRENDIMENTO: tutti quegli aspetti del comportamento umano che sembrano istintivi, secondo Watson non sono altro che risposte socialmente condizionate. 8 “I bambini vanno trattati con buon senso. Trattali come se fossero giovani adulti; vestili e lavali con cura e circospezione. Il tuo comportamento deve essere sempre obiettivo e gentile, ma fermo; non abbracciarli o baciarli mai e non lasciarli sedere sulle tue ginocchia. Se proprio è necessario, dà loro un bacio in fronte quando ti danno la buonanotte e alla mattina stringi loro la mano. Se sono riusciti benissimo in un compito difficile, dà loro un amichevole buffetto sulla testa. Prova, e in una settimana vedrai com’è facile essere perfettamente obiettivo, ma nello stesso tempo gentile, con tuo figlio e proverai vergogna del modo sentimentale in cui lo avevi trattato” 9 Apprendimento: processo che consente una modificazione durevole del comportamento per effetto dell’esperienza Abitudine: prodotto terminale dell’apprendimento; modalità d’essere e di agire che tende a ripetersi in forma pressoché identica Adattamento: processo attraverso cui un individuo o un gruppo stabiliscono con il proprio ambiente naturale e sociale una condizione di equilibrio 10 L’obiettivo dello psicologo comportamentista non è solo quello di osservare il comportamento, ma soprattutto quello di prevederlo • Condizionamento classico (Pavlov, 1923): forza dell’associazione tra lo stimolo di base e quello condizionato 11 Il condizionamento classico Di fronte allo stimolo-cibo il cane presenta un aumento di salivazione (risposta). Veniva presentato al cane uno stimolo neutro (es. una luce) contiguo e precedente la presentazione dello stimolo incondizionato “cibo”, per un periodo abbastanza lungo La risposta di salivazione veniva suscitata dalla sola presentazione dello stimolo neutro (luce), ora divenuto “stimolo condizionato”. Tale reazione fu definita “riflesso condizionato”. 12 IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE Meccanismo di premi e punizioni che agiscono come rinforzi per collegare stimolo e risposta (Skinner, 1938) Si basa sull’assunto per cui gli esseri viventi ricercano il piacere e fuggono il dolore. 13 Limiti della visione comportamentistica: dato esterno come unico motore del comportamento esperimenti condotti su animali 14 NEO-COMPORTAMENTISMO (dagli anni ’30-’40) Sviluppo delle neuroscienze: - attività nervosa: fenomeno altamente strutturato - sistema nervoso è sempre in condizioni di attività 15 MODELLO S–O–R: la mediazione dell’organismo Hull (1943): comportamento come possibilità di ridurre una condizione di bisogno (drive) Tolman (1951): comportamento guidato da scopi e intenzioni (senso della meta) 16 NEO-BEHAVIORISMO IN PSICOLOGIA SOCIALE: L’Università di Yale è uno dei centri più fecondi del neo-behaviorismo in Psicologia sociale. • allargare il concetto di stimolo e risposta • sperimentazione sull’uomo 17 Miller e Dollard (1941): i teorici dell’apprendimento sociale ritenevano che la personalità viene appresa. Socializzazione: processo di adattamento al mondo degli adulti Imitazione: viene appresa perché vengono rinforzati vari comportamenti imitativi 18 Bandura e Walters (1963): l’apprendimento sociale può avvenire spontaneamente, al di là dei rinforzi “tradizionali” • apprendimento osservativo • rinforzo vicariante 19