PSICOLOGIA GENERALE
CENNI DI STORIA DELLA PSICOLOGIA
STRUTTURALISMO [WUNDT]
• 1879 primo laboratorio di psicologia sperimentale (Lipsia)
• oggetto di studio: esperienza
• metodo: esplorazione sistematica dei vissuti soggettivi
• obiettivo: studiare gli elementi di base che compongono la psiche
• limiti: il metodo usato manca di scientificità, troppo legato all'esperienza
soggettiva
GESTALT [WERHEIMER]
• 1912, in Germania Werheimer pubblica uno studio sul moviemento
apparente
• "Il tutto è un qualcosa di differente dalle singole parti" (legge della
direzione; legge della chiusura)
FUNZIONALISMO [JAMES]
• 1890, James pubblica negli USA "Principi di psicologia" (indipendenza
della psicologia americana da quella tedesca)
• interesse non tanto per la struttura della mente, ma per la sua funzione
• la coscienza è un elemento dinamico
PSICOANALISI [FREUD]
• 1899, Freud pubblica "L'interpretazione dei sogni"
• metodo: osservazione sistematica dei casi patologici
• obiettivo: formulare una teoria sul funzionamento psichico normale e
patologico; elaborare una cura della patologia nevrotica
• due pulsioni muovo l'uomo: libido e destruo
• meccanismi di difesa: rimozione-sublimazione
• prima topica: conscio, preconscio, inconscio (ipnosi, associazioni libere,
analisi dei sogni)
• limiti: molte delle teorizzazioni di Freud sul funzionamento cognitivo in
assenza di patologie non sono supportate da evidenze empiriche
COMPORTAMENTISMO
• 1913, Watson pubblica negli USA "la psicologia così come la vede un
comportamentista"
• radicale critica al metodo introspettivo, che non rispetta i criteri di
scientificità
• la mente umana è una "scatola nera" che non può essere indagata
direttamente
• è solo possibile studire il comportamento manifesto
• CONDIZIONAMENTO CLASSICO (Pavlov)
• CONDIZIONAMENTO OPERANTE/STRUMENTALE (Skinner -> rinforzo)
• limiti: non necessariamente allo stesso comportamento soggiaciono gli
stessi stati mentali; si occupa esclusivamente del sintomo
COGNITIVISMO
• 1967, Neisser pubblica "Psicologia cognitiva"
• ipotizza che tra lo stimo in entrata e la risposta esistano dei processi
cognitivi che elaborano le informazioni
• è possibile indagare la mente umana studiando i processi cognitivi che
sottendono una certa attività psichica
• human information processing: uomo come sistema codificatore e
decodificatore (elaboratore) di informazioni
• metafora computazionale: mente come software; cervello come
hardware
• Schank e Abelson -> script: sequenza predeterminata e stereotipata di
azioni che definisce una situazione conosciuta (memoria episodica)
COSTRUZIONISMO
• non esiste una realtà identica per tutti
• le nostre relazioni interpersonali e comunicative sono sempre mediate
da filtri interpretativi
• il nostro apparato cognitivo tende a dare unità alla realtà eliminanso le
discordanze
• le relazioni interpersonali vanno letti in un'ottica di causalità circolare, e
non lineare
CENNI DI NEUROPSICOLOGIA
neuroni
• cellula base del sistema nervoso
• tre tipi: sensoriali, motori, interneuroni
trasmissione delle info
• l'informazione si muove lungo l'assone grazie a un
impulso elettrochimico
• al termine di ogni assone vi è una connessione sinaptica
che lo collega a un altro neurone
• i neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che
attraversano lo spazio sinaptico e si combinano col
recettore del nerurone ricevente
componenti cerebrali (SNC)
• Cervelletto: coordinazione dei movimenti
• Talamo: dirige al cervello le informazioni in entrata dai
recettori sensoriali/ regola il ritmo circadiano
• Ipotalamo: regolazione di fame, sete e comportamento
sessuale; mantiene l'omeostasi
• Sistema limbico: regolazione delle emozioni, contiene, che
gioca un ruolo importante nella memoria
misurare l'attività neuronale
• PET (tomografia a emissione di positroni): viene iniettata
una piccola quantità di glucosi radiattiva, che poi è
possibile nisurare da che zne del cervello viene consumata
• MIR (risonanza magnetica nucleare) le onde radio
producono dei compi magnetici endogeni degli tomi di
idroceno, che possono essere misurati
• fMRI (functional magnetic resonance imaging) rileva quali
aree cerebrali sono attive durante lo svolgimento di
specifici compito cognitivi
METODI DI RICERCA IN PSCOLOGIA
RICERCA
EMPIRICA
IMPOSTARE LA
RICERCA
METODO
DESCRITTIVO
METODO
CORRELAZIONALE
METODO
SPERIMENTALE
•definire l'oggetto di studio
•veriabile dipendente: oggetto di studio
•variabile indipendente: elementi che influiscono
sull'oggetto di studio e vengono manipolati durante
l'esperimento
•Tipo di ricerca: sperimentale, correlazionale, descrittiva
•metodo di raccolta dati: soggettivo, oggettivo
•luogo dove condurre la ricerca: laboratorio, sul campo
•osservare un fenomeno e fornire stime numeriche riguardo
ad esso
•si utilizza quando non è possibile mettere in atto altri
metodi di ricerca
•si deve stabilire: cosa osservare, come compire
l'osservazione, dove svolgere l'osservazione
•permette di studiare variabili sulle quali non si ha nessun
controllo (fenomeni naturali)
•poco attendibile in termini di causalità tra le variabili
•metodo statistico: coefficiente di correlazione
•massimo controllo sule variabili indagate: si isola la varibile
dipendente e si fanno variare quelle indipendenti,
studiando le relazioni di causa effetto
•non sempre si può riprodurre in laboratorio la situazione
che si desidara indagare, non sempre si può avere il
controllo sulle variabili
•metoso statistico: confronto tra le medie
FONTI DI ERRORE
•lo strumento di indagile non è valido/ attendibile
•il campione sperimentale non è casuale
•i giudici non sono ciechi rispetto agli esiti della ricerca
•lo sperimentatore, oppure i soggetti influenzano
inconsciamente gli esiti della ricerca
PROBLEMI DI TIPO
ETICO
•minimo rischio
•consenso informato
•diritto all'anonimato
ATTENZIONE
ATTENZIONE
BROADBENT
TREISMAN
•seleziona le informazioni
•consente di concentrare le energie cognitive su un
dato elemento
•è fluttuante
•"Filtro" attentivo che funziona come un collo di
bottiglia per gli stimoli
•due messaggi presentati contemporaneamente
accedono assieme al buffer sensoriale, uno dei
due passa attraverso il filtro per primo
•il filtro serve per non sovraccaricare il sistema
•è possibile concentrare la nostra attenzione su un
determinato stimolo tralasciando (anche se non
bloccando completamente) gli altri imput in
entrata, aumentando così lìefficienza di
risoluzione di un compito
•è anche possibile distribuire la nostra attenzione
su più compiti risucando l'accuratezza
dell'esecuzione
PERCEZIONE
STUDIARE LA PERCEZIONE
•stabilire che corrispondenza esista tra la realtà esterna e la notra percezione di tale
realtà
TEORIE INNATISTE
•La percezione è guidata dai dati che provengono direttamente dalla realtà (processo
botton-up)
•Gestalt
•tutti gli esseri umani sono soggetti agli stessi vincoli percettivi perchè hanno gli stessi
vincoli biologici ("leggi" della percezione: vicinanza, somiglianza, ...)
TEORIE COSTRUTTIVISTE
•la percezione è guidata dalle aspettative che abbiamo della realtà (processo top down)
SISTEMI INTERAGENTI
•PERCEZIONE DIRETTA (o teoria ecologica) di Gibson: la percezione che abbiamo del
mondo è la diretta conseguenza degli stimoli che ci circondano, la realtà contiene tra le
altre, anche le informazioni sul gradiente di tessitura e le affordances (offerte di
possibiel uso degli oggetti)
•TEORIA COMPUTAZIONELE di Marr: 3 passaggi successivi -> abbozzo primario
[descrizione bidimensionale dei cambiamenti di intensità luminosa dello stimolo],
abbozzo 2,5d [descrizione basata sulla profondità delle superfici dentrato sul soggetto
che lo percepisce], abbozzo 3d [descrizione tridimensionale dell'oggetto
indipendentemente dal punto di vista dell'osservatore
INDIZI PITTORICI (di profondità)
•sovrapposizione o interposizione
•altezza sul piano dell'orizzonte o posizione rispetto all'orizionte
•ombreggiatura o chiaroscuro
•prospettiva linare
ILLUSIONI OTTICHE
•errori di percezione, di memoria, o di valutazione in cui l'esperienza soggettiva diverge
dalla realtà oggettiva
ORGANIZZAZIONE DELLE PERCAZIONI {leggi Gestalt}
•legge della semplicità
•legge della chiusura
•legge della continuità
•legge della somiglianza
•legge della vicinanza
•lgge della costanza percettiva
MEMORIA
WORKING
MEMORY
(Baddeley
1986)
•sostituisce il concetto di memoria a preve termine
•è un sitema complesso, composto da: circuito
fonologico adibito all'elaborazione dell'informazione
vergale e acustica; taccuino visuospaziale che elabora
informazioni visive e spaziali
•i dati provenienti dai due sistemi sono elaborati
dall'esecutivo centrale
MEMORIA A
LUNGO
TERMINE
•resa possibile dalla plasticità neuronale (crescita
esplosiva delle connessioni sinaptiche nel bambino e
successiva potatura di quelle non utilizzate)
•amnesia: retrograda, anterograda
•Tulving la suddivide in: esplicita (dichiarativa)
semantica e episodica; implicita (tacita) procedurale
modello di
Atkinson e
Shiffrin
•memoria a preve termine + memoria a lungo termine
•modello semplicistico
•la reiterazione non è l'unica strategia di
apprendimento
modello Craik e
Lockart
•il livello di profondità di elaborazione di uno stimolo
ha un effetto sulla memorizzabilità
•livelli più profondi di analisi producono tracce
mnestiche più elaborate e durature
•necessario tenere anche conto della complessità di
elaborazione
emozioni e
memoria
•esiste uno speciale circuito neuropsicologico per i
ricordi connotati di un'emozione
•i ricordi a carica emotiva comportano l'intervento di
neurotrasmettitori (adrenalina e noradrenalina) a
differenza degli altri
formazione del
ricordo
•acquisizione -> apprendimento
•ritenzione (organizzazione)
•recupero vs oblio (interferenza/decadiemtno)
APPRENDIMENTO
APPRENDIMENTO
• si verifica quando c'è una variazione significativa delle condizioni
ambientali (stimolo) determina una modificazione reale del
comportamento (risposta)
• la stimolazione deve essere diversa da quella solita/precedente
• lo stimolo deve essere connessoalla soddisfazione di una
motivazione presente nell'organismo che apprende
OCONDIZIONAMENTO CLASSICO
• modificazione a carico dello stimo
• Pavlov (riflessologia), Watson
• associando uno stimolo neutro a uno stimolo che produce un
riflesso incondizionato, si ha un'associazione tra questi ottenendo
così un riflesso condizionato
CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE/ OPERANTE
• modificazione a carico della risposta
• Thorndike, Skinner
• forma di apprendimento basata sul rinforzo (positivo o negativo)
• legge dell'effetto: le risposte che risultano efficaci in una data
situazione vengono conservate (acquisite) mentre le altre vengono
cancellate
• Skinner box: cibo come stimolo rinforzante all'azione operativa
dell'animale
• Labirinti si Small e Tolman: l'animale elabora mentre percorre il
labirinto una rappresentazione mentale (o mappa cognitiva) dello
stesso labirinto
STATI DI COSCIENZA
STATO DI
COSCIENZA
•consapevolezza di sperimentare una certa sensazione percettiva
•stati alterati di coscienza: sostanza psicoattive, sonno
•funzine di: adattameno, conservazione dell'energia, ordinamento di
eventi, formazione dei ricordi, eliminazione del materiale irrilevante
SONNO
SOSTANZE
PSICOATTIVE
•alterano il funzionamento metabolico
•stimolonti: nicotina, caffeina, cocaina, anfetamine
•depressivi: alcol, oppiacei, sostanze sedativo-ipnotiche
•allucinogeni: LSD, mescalina
•marijuana