Political Risk & Country Analysis
Ottobre, 2013
BOLIVIA – Guida Paese
BOLIVIA
Superficie: 1.098.581 km²
Città principali: La Paz (capitale), Santa Cruz, El Alto
Popolazione ed età media: 10,4 mln; 23,1 anni
Lingue: spagnolo, quechua, aymarà (ufficiali)
Fonte: CIA, The World Factbook, 2013
Forma di governo: Repubblica presidenziale
Agenzie di rating
Rating
Outlook
BBBa3
B+
6/7
Positivo
Positivo
Stabile
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Dati macroeconomici
-
Classificazione
155° (su 185 paesi)
98° (su 148 paesi)
105° (su 176 paesi)
2011
2012
2013s
PIL ($ mld)
23,8
26,5
29,4
PIL pro-capite ($)
2.303
2.526
2.756
Variazione del PIL (%)
5,2
5,2
5,1
Consumi privati (%)
5,2
4,4
3,9
Inflazione (%)
9,9
4,5
5,1
Disoccupazione (%)
5,5
5,2
5,8
Bilancio Pubblico (% PIL)*
0,8
1,5
0,9
Debito pubblico (% PIL)*
35
30
30
6,96
6,96
7,01
Cambio BOB/USD
Opportunità per il business internazionale 3
Punti di debolezza
Recentemente si sono
registrate tensioni
relativamente ad alcuni
progetti governativi.
Economia scarsamente
diversificata e
fortemente dipendente
dalle materie prime.
Casi di nazionalizzazioni
hanno interessato alcuni
settori economici.
Economia informale
estesa, povertà e
disuguaglianza diffuse.
Fonte: Global Insight, ottobre 2013; *Coface, ottobre, 2013
Interscambio € mln
2011
2012
Export Italia
61
74
Import Italia
35
30
Saldo Italia
26
44
Punti di forza
La Bolivia presenta una
buona stabilità politica.
Crescita economica
stabile.
Variabili
macroeconomiche:
debito, bilancio, riserve
internazionali, tutte su
valori positivi.
Ricchissimo di risorse
naturali: gas, litio (la più
grande riserva al
mondo), zinco, stagno.
Il paese, fortissimo
esportatore, non è dotato
di sbocchi sul mare.
Contesto operativo da
migliorare.
Fonte: Istat, ottobre 2013
1
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a
7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2013
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2012
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
UniCredit – Political Studies
pag. 1
Disclaimer nell’ultima pagina
Ottobre, 2013
Political Risk & Country Analysis
BOLIVIA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist
Intelligence Unit, 2013
1) Scenario politico.
La Bolivia è governata da Evo Morales al suo secondo mandato (2009). Il partito che
lo sostiene, Movimento per il socialismo (MAS), può contare su 88 seggi su 130 alla
Camera dei Deputati e su 26 su 36 al Senato. Evo Morales, il primo Presidente
indigeno del paese, ed il suo partito, sono politicamente dominanti in Bolivia. La sua è
la prima Presidenza – non militare e durevole – scaturita da libere elezioni.
2) Tematiche attuali.
La presidenza Morales sin dal suo insediamento si è contraddistinta per la forte
apertura agli strati più poveri della società e per l’interventismo in economia giunto
fino alla nazionalizzazione di alcune imprese (maggio 2010). Tra le tematiche attuali
segnaliamo:
 la riforma bancaria che regolerà i tassi di interesse ed il funzionamento dei banchi
di pegno che lavorano a livello nazionale per impedire gli abusi nella riscossione
degli interessi;
 recentemente il Governo ha emesso con successo Bond con lo scopo di investire in
infrastrutture;
 la discussione relativa alla nuova legge mineraria – che dovrebbe agevolare le
cooperative – è ancora in corso di discussione;
 il progetto di legge governativo di aumentare la possibilità per lo stato di finanziare
lo sviluppo di nuove imprese.
Sotto il profilo internazionale sono in corso le trattavie con il Brasile per il rinnovo
dell’importantissimo contratto nel settore del gas che lega i due paesi.
Problematiche rimangono le relazioni con gli USA.
3) Scenari futuri.
Non sono presenti rischi politici significativi nel breve-medio periodo.
Le prossime elezioni, legislative e presidenziali, si terranno nel dicembre del 2014 e,
nonostante il consenso per la Presidenza sia in calo, Morales verrà probabilmente
riconfermato per un altro mandato beneficiando anche di un’opposizione divisa e
frammentata. Sul lungo periodo esiste il pericolo che la spesa pubblica, aiutata dalle
generose entrate valutarie, si trasformi in un mezzo per favorire il consenso.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del GDP 2012
1) Elementi di forza.
 La Bolivia è un paese in crescita economica. Negli ultimi due anni ha fatto
registrare un 5,2% che dovrebbe ripetersi quest’anno trainato soprattutto dagli
investimenti nel settore energetico e da un incremento del livello reddituale che
dovrebbe mantenere i consumi privati al 3,9%.
 L’inflazione dovrebbe mantenersi stabile intorno al 5%.
 Il surplus fiscale è assicurato dalle entrate generate dalle materie prime (il 30%
dagli idrocarburi).
 Bilancio pubblico in surplus e debito pubblico basso e stabile (30%).
 La dollarizzazione è in forte diminuzione.
 Saldo delle riserve internazionali positivo pari al 50% del PIL.
2) Elementi di debolezza.
 Economia scarsamente diversificata, fortemente dipendente dalle materie prime.
 Povertà ed inuguaglianze fortemente diffuse.
 Le finanze pubbliche risentono fortemente della volatilità sul prezzo delle
commodities.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA, The
World Factbook, 2013
Political Studies
3) Scenari futuri.
Il Governo Morales proseguirà lungo il suo ambizioso programma sociale ed
infrastrutturale per incrementare lo sviluppo del paese. Ciò porterà inevitabilmente
ad aumentare il ruolo dello stato nell’economia (come di recente nel settore
finanziario). Il pericolo è che sul lungo periodo un’economia dalle ottime potenzialità si
trasformi in un’economia totalmente pianificata al servizio della spesa pubblica e
delle ricerca del consenso.
pag. 2
Disclaimer nell’ultima pagina
Ottobre, 2013
Political Risk & Country Analysis
BOLIVIA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (€
migliaia, Gennaio Giugno 2013)
1) Scambi con l’Italia.
Per quanto riguarda il 2012, l’intescambio bilaterale ha totalizzato circa € 104 mln,
con esportazioni italiane pari a € 74 mln (+21,3%), ed importazioni di € 30 mln (14,2%).
2) Import settoriale dall’Italia.
Per quanto concerne l’import boliviano dall’Italia, i settori trainanti si confermano i
macchinari in tutte le loro tipologie. Dal punto di vista percentuale nel periodo preso
in esame un significativo aumento percentuale hanno fatto registrare tubi –
condotti e profilati, gli articoli in carta e cartone.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2013
Principali Paesi investitori (%, Gen
Giugno 2012)
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Banco
Central de Bolivia, 2013
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2012 l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato
complessivamente a € 13,2 mld, con esportazioni in crescita del 35,5% sullo stesso
periodo dell’anno precedente, ed importazioni in aumento del 15,9%.
Il Paese ha registrato nel 2011 un incremento del flusso di IDE del 16%. La Bolivia in
Sud America è la sesta destinazione per flusso di IDE la cui provenienza arriva
principalmente dalla Spagna, seguita da Brasile, U.S.A, Isole Cayman e Svezia. Il
settore maggiormente interessato dagli investimenti esteri e quello minerario.
Gli investimenti Italiani in Bolivia sono piuttosto limitati. Il più grande investimento
italiano in Bolivia era rappresentato da ENTEL, del gruppo TELECOM ITALIA, ma la
nazionalizzazione del 1 maggio 2008 ha posto termine alla maggiore presenza
nazionale nel Paese. La presenza di imprese provenienti dall’Italia è generalmente
limitata a grandi società di costruzione che hanno vinto gare d’appalto per la
realizzazione di importanti opere infrastrutturali. Nel paese sono presenti 9 free
trade zones.
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
Principali indicatori DB 2013
1) Contesto operativo.
Tra i punti di forza della Bolivia troviamo l’ambiente macroeconomico. Le infrastrutture
sono buone dal punto di vista ferroviario. Tra le carenze una normativa sul lavoro
restrittiva, ma soprattutto la possibilità di nazionalizzazioni da parte del Governo.
Secondo il Doing Business 2013, l'economia boliviana si colloca al 155° posto su 185
paesi, mentre per il Global Competitiveness Report 2013 si classifica al 98° posto
su 148 paesi.
2) Pagamenti e riscossioni.
Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 1,8 anni. Il
tasso di recupero per il creditore ammonta a 39,0 centesimi sul dollaro. La Bolivia è al
68° posto nella classifica Doing Business 2013 per quanto concerne la facilità nel
risolvere casi di insolvenza.
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2013 (0 = migliore performance).
Political Studies
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2013-2014. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
pag. 3
Disclaimer nell’ultima pagina
Ottobre, 2013
Political Risk & Country Analysis
BOLIVIA – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Political Analyst);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, BA, BG, CZ, DE, EE, HR,
HU, LT, LV, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’ Asia, l’ Africa, il Medio Oriente e l’America
del Sud.
Publication Address
UniCredit - Public Affairs
Political Studies
[email protected]
Disclaimer
Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e
si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si
assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità.
I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il
diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso.
La Guida Paese è pubblicata da UniCredit puramente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un invito all’investimento nel Paese
oggetto di analisi, né deve essere considerata in alcun modo sostitutiva di una eventuale specifica e personale consulenza rilasciata da UniCredit
direttamente al singolo interessato.
Gli interessati devono effettuare la propria valutazione, determinando in modo del tutto autonomo e indipendente la personale strategia
d'investimento nel Paese oggetto di analisi e la relativa adeguatezza rispetto al proprio profilo di rischio e alla propria situazione economica.
UniCredit, pertanto, non potrà in alcun modo essere ritenuta responsabile per fatti e/o danni che possano derivare a chiunque dall'uso della Guida
Paese tra cui, a mero titolo esemplificativo, danni per perdite, mancato guadagno o risparmio non realizzato.
I contenuti della Guida Paese - comprensivi di dati, notizie, informazioni, immagini, grafici, disegni, marchi e nomi a dominio - sono di proprietà di
UniCredit, se non diversamente indicato, coperti da copyright e dalla normativa in materia di proprietà industriale.
Non è concessa alcuna licenza né diritto d'uso e pertanto non è consentito riprodurne i contenuti, in tutto o in parte, su alcun supporto, copiarli,
pubblicarli e utilizzarli a scopo commerciale senza preventiva autorizzazione scritta di UniCredit, salva la possibilità di farne copia per uso
esclusivamente personale.
Political Studies
pag. 4
Disclaimer nell’ultima pagina