Political Risk & Country Analysis OTTOBRE, 2013 REP. DEM. DEL CONGO – Guida Paese REP. DEM. DEL CONGO Superficie: 2.344.858 km² Città principali: Kinshasa (capitale), Lubumbashi, Goma Popolazione ed età media: 75,5 mln; 17,7 anni Lingue: francese (ufficiale), lingala Fonte: CIA, The World Factbook, 2013 Forma di governo: Repubblica semipresidenziale Agenzie di rating Rating Outlook 7/7 - S&P’s Moody’s Fitch SACE 1 Contesto operativo Fare business 2 Competitività 2 Corruzione 2 Dati macroeconomici Opportunità per il business internazionale 3 - Classificazione 181° (su 185 paesi) 160° (su 176 paesi) Punti di debolezza 2011 2012 2013s 2014s PIL ($ mld) 16,1 17,9 20,2 - PIL pro-capite ($) 251 272 300 - Variazione del PIL (%)* 6,9 6,7 7,6 7,0 Inflazione (%)* 15,5 10,6 10,1 9,5 Bilancio Pubblico (% PIL)* -1,8 -3,3 -3,6 -3,8 Debito pubblico (% PIL)** 29,9 32,3 34,7 - Cambio CDF/USD* 899,0 920,0 910,0 902,0 Paese politicamente instabile: presenza di milizie paramilitari sul territorio e tensioni ai confini. Situazione macroeconomica: assenza di programmazione. Fonte: Global Insight, ottobre 2013; *SACE, ottobre 2013, **COFACE, ottobre, 2013 Interscambio € mln 2011 2012 Export Italia 78,7 61,3 Import Italia 16,3 96,5 Saldo Italia 62,4 -35,2 Punti di forza Nel breve periodo la situazione politica non dovrebbe subire scossoni. L’attuale assenza di conflitto sta facendo registrare tassi di crescita del PIL importanti. Economia informale: diffusissima ed in ogni settore, presenza di miniere illegali. Abbondantissime risorse minerarie (oro rame, cobalto, coltan, diamanti) e forestali (legname pregiato). Povertà diffusa e condizioni di vita estreme per la maggioranza della popolazione. Programmi internazionali di sviluppo infrastrutturale rilevanti. Ambiente di business estremamente difficile. Fonte: Istat, ottobre 2013 Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo. 2 Fare business: World Bank, Doing Business 2013 Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014 Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2012 3 L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento. 1 UniCredit – Political Studies pag. 1 Disclaimer nell’ultima pagina OTTOBRE, 2013 Political Risk & Country Analysis REP. DEM. DEL CONGO – Guida Paese QUADRO POLITICO Contesto politico Indicatori politico-sociali Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist Intelligence Unit, 2013 1) Scenario politico. La Repubblica Democratica del Congo è governata dal Presidente Kabila che è al suo secondo mandato. Nel 2012 è stato sostituito il Primo Ministro, che adesso è Matata Ponyo. In Parlamento, il Partito di Kabila (PPRD) può contare su 62 seggi, e, nel novero della coalizione di cui fa parte l’alleanza che lo sostiene ha 260 seggi su 500. 2) Tematiche attuali. La Presidenza Kabila è impegnata principalmente nel processo di pace che vede coinvolti soprattutto il vicino Ruanda e il movimento di ribellione interno M23 radicato nella provincia orientale di Kivu e supportato dal Ruanda. Al momento sono in corso colloqui di pace supportati dall’Uganda. Tra le altre iniziative governative si registra: il nuovo programma di certificazione dei minerali introdotto dal Governo riguardante oro, coltan, stagno e tungsteno; Il Governo ha annunciato la decisione di monitorare il processo esistente relativo all’esenzione fiscale per migliorarlo; è stata annunciata la prima fase di costruzione di un progetto idroelettrico che, se completato, a regime dovrebbe essere il più grande del mondo; sul versante internazionale è da segnalare anche la tensione con l’Angola a causa dei confini marittimi e dei giacimenti petroliferi offshore. 3) Scenari futuri. Al momento Kabila non rischia di essere estromesso legalmente dal potere grazie alla sua maggioranza, ma la stabilità politica del paese a dispetto dei numeri è minata dal debole controllo governativo del territorio e dalla presenza di numerose milizie. La ripresa dei colloqui di pace è l’architrave su cui potrà basarsi un’eventuale periodo di stabilità ma le premesse non sembrano volgere in favore di questa eventualità. Il futuro politico del paese è reso ancora più precario anche dall’ineleggibilità di Kabila per un terzo mandato nel 2016. QUADRO ECONOMICO Contesto economico Composizione del GDP 2012 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA, The World Factbook, 2013 Political Studies 1) Elementi di forza. Crescita economica del PIL rilevante; 7,6% per il 2013. Inflazione in deciso calo, dal 15,5% del 2011 al 9,5% atteso per il 2014. 2) Elementi di debolezza. Politica economica quasi del tutto inesistente, condizionata dalla mancanza di risorse e di programmazione. Economia informale che permea per intero le attività del paese raggiungendo l’ampiezza dell’80%. Paese dipendente in larga misura dagli aiuti internazionali. Riserve monetarie scarse, capaci di garantire importazioni per soli due mesi Sistema bancario e finanziario fragilissimo. Elevatissimo livello di dollarizzazione. Settore industriale modestissimo. Politica industriale concentrata esclusivamente sulle miniere. Il paese rimane, a dispetto del dato economico aggregato relativo alla crescita, in condizioni di estrema povertà che interessa almeno i 2/3 della popolazione. Fortissima la diseguaglianza di genere. 3) Scenari futuri. La situazione economica della Repubblica Democratica del Congo, al di là del dato di crescita che è da attribuirsi esclusivamente al periodo di tregua delle ostilità, è senza mezzi termini disastrosa. La totale assenza di qualsiasi orizzonte di politica economica impedisce di effettuare previsioni relativamente al miglioramento futuro della situazione che deve comunque transitare per un più efficiente utilizzo delle immense e vastissime risorse di cui il paese dispone. Soltanto un loro utilizzo più trasparente al fini di incrementare la dotazione finanziarie del paese può consentirgli una programmazione economica di lungo periodo tale da poter incidere sulla situazione complessiva. A tal proposito il monitoraggio delle esenzioni fiscali può essere, seppure timido, il primo passo verso una razionalizzazione delle entrare. pag. 2 Disclaimer nell’ultima pagina OTTOBRE, 2013 Political Risk & Country Analysis REP. DEM. DEL CONGO – Guida Paese INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE Import dall’Italia per settori (%, 2011) 1) Scambi con l’Italia. Per quanto riguarda il 2012, l’intescambio bilaterale ha totalizzato circa € 157,8 mln, con esportazioni italiane pari a € 61,3 mld (-22%), ed importazioni di € 96,5 mld (+492,2%). 2) Import settoriale dall’Italia. Per quanto concerne l’import della Repubblica Democratica del Congo dall’Italia, i settori trainanti sono: la meccanica strumentale, le apparecchiature elettriche, la metallurgia ed i prodotti in metallo, l’elettronica ed i prodotti alimentari. Dopo un trend decennale in cui la nostra bilancia commerciale è stata in attivo per il nostro paese negli ultimi anni le importazioni italiane sono notevolmente aumentate. Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati SACE, 2013 3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE). Nel 2012 l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato complessivamente a € 12,9 mld, con esportazioni in crescita dell’10,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, ed importazioni in aumento del 19,2%. I dati relativi agli IDE nel paese vanno trattati con cautela a causa della difficoltà nel reperire informazioni certe ed attendibili. In base alle stime raccolte il Paese ha registrato nel 2012 un flusso di IDE pari a $3,3 mld in forte aumento rispetto all’anno precedente quando erano pari a $1,7 mld. I paesi maggiori investitori sono gli Stati Uniti, la Germania, il Belgio, la Francia ed il Sudafrica. I settori maggiormente interessati sono quello minerario e petrolifero e quello delle telecomunicazioni. A tal proposito va segnalato che il paese recentemente si è collegato al primo cavo sottomarino in fibra ottica ad alta capacità. Le imprese italiane si sono fortemente ridotte in seguito alla guerra che ha interessato il paese, e ad oggi la presenza è limitata al settore del legno, delle costruzioni e dei servizi. Proprio nel settore delle costruzioni potrebbero aprirsi interessanti opportunità visti gli accordi sottoscritti con l’Unione europea per la cifra di $251 mln ed incentrati sulle infrastrutture. QUADRO OPERATIVO Contesto operativo 1) Contesto operativo. Il contesto operativo rimane alquanto precario e difficile, rendondolo uno degli ambienti operativi più complicati al mondo. Corruzione, amministrazione inefficiente, legislazione inesistente, infrastrutture scarse e mancanza di personale vanno sommati al pericolo operativo legato alle milizie guerrigiliere antigovernative diffuse nel paese. Secondo il Doing Business 2013, l'economia della Repubblica Democratica del Congo si colloca al 181° posto su 185 paesi. 2) Pagamenti e riscossioni. I sistemi di pagamento nel paese sono parecchio arretrati. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 5,2 anni. Il tasso di recupero per il creditore ammonta a 1,6 centesimi sul dollaro. Il paese è al 168° posto nella classifica Doing Business 2013 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza. Principali indicatori DB 2013 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business 2013 (0 = migliore performance). Political Studies pag. 3 Disclaimer nell’ultima pagina OTTOBRE, 2013 Political Risk & Country Analysis REP. DEM. DEL CONGO – Guida Paese Political Studies Political Studies: Francesca Nenci (Head of Political Studies) Political Risk & Country Analysis*: Angelica Attolico (Political Analyst); Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst); Esra Gulfidan (Political Analyst); Alessia Messina (Political Analyst). * Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, BA, BG, CZ, DE, EE, HR, HU, LT, LV, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’ Asia, l’ Africa, il Medio Oriente e l’America del Sud. Publication Address UniCredit - Public Affairs Political Studies [email protected] Disclaimer Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità. I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso. La Guida Paese è pubblicata da UniCredit puramente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un invito all’investimento nel Paese oggetto di analisi, né deve essere considerata in alcun modo sostitutiva di una eventuale specifica e personale consulenza rilasciata da UniCredit direttamente al singolo interessato. Gli interessati devono effettuare la propria valutazione, determinando in modo del tutto autonomo e indipendente la personale strategia d'investimento nel Paese oggetto di analisi e la relativa adeguatezza rispetto al proprio profilo di rischio e alla propria situazione economica. UniCredit, pertanto, non potrà in alcun modo essere ritenuta responsabile per fatti e/o danni che possano derivare a chiunque dall'uso della Guida Paese tra cui, a mero titolo esemplificativo, danni per perdite, mancato guadagno o risparmio non realizzato. 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