Political Risk & Country Analysis
Aprile, 2015
AUSTRALIA – Guida Paese
AUSTRALIA
Superficie: 7.741.220 km²
Città principali: Canberra (capitale), Sydney, Melbourne, Brisbane, Perth
Popolazione ed età media: 22,5 mln, 38,3 anni
Lingue: inglese
Forma di governo: Monarchia parlamentare federale
Agenzie di rating
Rating
Outlook
AAA
Aaa
AAA
0/7
Stabile
Stabile
Stabile
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Fonte: CIA, The World Factbook, 2015
Opportunità per il business internazionale 3
-
Classificazione
10° (su 189 paesi)
22° (su 144 paesi)
11° (su 175 paesi)
Punti di debolezza
Dati macroeconomici
2013
2014
2015s
2016s
PIL ($ mld)
1.497
1.442
1.276
1.440
PIL pro-capite ($)
64.227
61.110
53.390
59.560
Variazione del PIL (% )
2,1
2,7
2,9
3,1
Consumi privati (% PIL)
55,2
56,1
56,2
56,0
Consumi privati (% )
1,7
2,5
2,5
2,7
Inflazione (% )
2,5
2,5
1,8
2,8
Disoccupazione (% )
5,7
6,1
6,4
6,2
Bilancio Pubblico (% PIL)
-1,3
-3,3
-2,8
-2,0
Debito pubblico (% PIL)
33,1
36,3
38,6
39,3
Cambio AUD/USD
1,03
1,10
1,30
1,22
Punti di forza
Vulnerabilità
all’andamento dei prezzi
delle commodities e alla
domanda cinese.
Economia solida e
dinamica, tra le prime al
mondo per dimensioni e
PIL pro-capite.
Vulnerabilità ai disastri
naturali (rischio di
alluvioni, cicloni).
Paese ricco di risorse
minerarie e nono
produttore di energia al
mondo (entro il 2017
dovrebbe diventare primo
esportatore di gas
naturale).
Indebitamento delle
famiglie.
Disparità notevoli tra gli
Stati federali.
Contesto operativo tra i
più competitivi al
mondo.
Fonte: Economist Intelligence Unit, marzo 2015
Interscambio € mln
2013
2014
Export Italia
3.757
3.606
Import Italia
592
511
Saldo Italia
3.165
3.095
Fonte: Istat, marzo 2015
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a
7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2015
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014/5
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
1
UniCredit – Political Studies
pag. 1
Disclaimer nell’ultima pagina
Aprile, 2015
Political Risk & Country Analysis
AUSTRALIA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist
Intelligence Unit, 2015
1) Scenario politico.
Le elezioni del 2013 hanno riportato al potere la coalizione liberal-nazionale, con a
capo il Primo Ministro Abbott. Il premier risulta ultimamente indebolito ed è dovuto
sottoporsi ad un voto di fiducia interno al partito cui è comunque sopravvisuto. Le
ultime fratture intervenute al Senato hanno fatto però perdere la maggioranza alla
coalizione di governo.
2) Tematiche attuali.
L’attuale quadro politico rischia di rallentare notevolmente ed in molti casi invalidare
l’azione di governo nei prossimi mesi. Al momento le questioni più interessanti sul
tappeto sono:
 E’ stato rilasciato il Reef 2050 long term Sustainability Plan relativo alla
salvaguardia della barriera corallina per i prossimi 35 anni. Il piano nasce in
concomitanza del Masterplan portuale del paese, e sul taglio delle emissioni.
Tutto ciò da il senso di come in questo momento il paese sia diviso tra la via della
protezione ambientale e il rilancio a tutti i costi della produzione mineraria.
 Dopo quasi un decennio di negoziati è stato siglato l’accordo di libero scambio con
la Cina che è il più importante partener commerciale del paese (32% dell’export
australiano va in Cina, il 15% dell’import del paese proviene dalla Cina).
 E’ stata abbassata la soglia minima necessaria agli operatori stranieri relativamente
agli investimenti nei terreni agricoli (il calo è stato notevolissimo passando da
AUD 252 mln a AUD 15 mln).
 Sotto il profilo internazionale vanno registrate le tensioni con l’Indonesia a causa
della condanna inflitta a cittadini australiani accusati di traffico di droga, mentre con
gli altri paesi dell’area le discussioni sono state dominate come sempre dalle
politiche relative all’immigrazione.
3) Scenari futuri.
L’Australia vanta un sistema democratico ben consolidato in cui da più di 100 anni
si alternano al potere le due formazioni politiche principali, il partito laburista e la
coalizione liberal-nazionale. Sebbene la situazione attuale sia di estrema debolezza
per il Premier Abbott, il rischio più grosso in termini di stabilità politica al momento è
che si arrivi alle elezioni del 2016 con un premier diverso se il partito liberale dovesse
riuscire a sfiducialo.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL 2013
1) Elementi di forza.
 Economia solida e caratterizzata da notevole dinamismo, considerando che da
circa vent’anni vanta tassi di crescita al di sopra della media OCSE. E’ tra i primi
paesi al mondo per livello di PIL pro-capite (segue la Svizzera e precede gli Emirati
Arabi Uniti) e per dimensione di PIL nominale.
 Livello di inflazione basso e finanze pubbliche solide.
 Ricchezza di risorse: primo paese per riserve di piombo, nichel, uranio e zinco e
primo esportatore di carbone e materiali ferrosi; consistente produzione di oro e
diamanti ed in crescita di litio. Il Paese è anche nono produttore di energia al
mondo. L’Australia potrebbe diventare il primo esportatore al mondo di gas naturale
entro il 2017.
 La sua posizione geografica e la progressiva integrazione con le economie asiatiche a
lei vicine, rendono l’Australia un punto di accesso privilegiato per la penetrazione
economica del sud-est asiatico e del pacifico.
2) Elementi di debolezza.
 Vulnerabilità all’andamento dei prezzi delle commodities (domanda cinese in
testa) a cui fanno seguito gli inevitabili riflessi sul Dollaro australiano.
 Indebitamento delle famiglie superiore al 150% del reddito disponibile.
 Disparità tra gli Stati federali.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA, The
World Factbook, 2015
Political Studies
3) Scenari futuri.
L’Australia è un’economia solida nonostante alcune variabili della sua economia –
l’eccessiva dipendenza dall’export di commodities ed il debito privato su tutte –
potrebbero a lungo andare avere effetti negativi diffusi se non gestiti adeguatamente
in anticipo.
pag. 2
Disclaimer nell’ultima pagina
Aprile, 2015
Political Risk & Country Analysis
AUSTRALIA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (€
migliaia, 2014)
1) Scambi con l’Italia.
Per quanto riguarda il 2014, l’intescambio bilaterale ha totalizzato circa € 4,1 mld,
con esportazioni italiane pari a €3,6 mld (-4,1%), ed importazioni di €511 mln (15,8%).
2) Import settoriale dall’Italia.
Per quanto concerne l’import australiano dall’Italia, i settori trainanti si confermano
quello dei macchinari nelle loro varie tipologie. Seguono poi gli alimentari, gli
autoveicoli, le apparecchiature domestiche ed i mobili.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2015
Principali Paesi investitori (€ mln,
2012)
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2013 l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato
complessivamente a € 391 mld, con esportazioni in calo del 2,9% ed importazioni in
calo del 8,5%.
Tra i suoi principali partner commerciali la Cina occupa la prima posizione (sia come
fornitore che cliente), seguita dal Giappone e dalla Corea del Sud – come principali
clienti delle esportazioni australiane – e da Cina, Unione Europea e Stati Uniti come
suoi principali fornitori.
Il Paese ha registrato nel 2012 un flusso di IDE pari a $231 mld. Tra il 2008 ed il
2012 la crescita degli IDE nel paese è stata del 28% Gli Usa, il Regno Unito il
Giappone e Olanda. Il settore minerario con il 32% del totale è quello che attrae la
quota maggiore di investimenti seguito da quello dell’energia e dal manifatturiero. Gli
investimenti italiani in Australia hanno totalizzato nel 2013 €90 mln.
Il paese non dispone di free trade zone.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Australian
Governement, 2015
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
Principali indicatori DB 2015
1) Contesto operativo.
L’Australia vanta un contesto operativo tra i più competitivi al mondo ed i cui punti
di forza riguardano in particolare il livello di sofisticazione tecnologica e di sviluppo del
mercato finanziario. La crescita economica e l’incremento della popolazione stanno
spingendo le autorità ad introdurre nuovi piani per l’ulteriore sviluppo delle
infrastrutture fisiche, considerata anche la vastità del territorio. Qualche lieve carenza è
riscontrabile nell’ambito dell’efficienza del mercato del lavoro e della disponibilità di
manodopera qualificata. Secondo il Doing Business 2015, l'economia australiana si
colloca al 10° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report
2014/5 si classifica al 22° posto su 144 paesi.
2) Pagamenti e riscossioni.
Il sistema bancario è solido e mette a disposizione una vasta gamma di strumenti di
pagamento compresi i più sofisticati per pagamenti aziendali e per il trasferimento di
fondi. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 1 anno.
Il tasso di recupero per il creditore ammonta a 81,9 centesimi sul dollaro. L’Australia è
al 14° posto nella classifica Doing Business 2015 per quanto concerne la facilità nel
risolvere casi di insolvenza.
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2015 (0 = migliore performance).
Political Studies
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
pag. 3
Disclaimer nell’ultima pagina
Aprile, 2015
Political Risk & Country Analysis
AUSTRALIA – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Andrea Bucolo (Political Analyst);
Valentino De Bernardis (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR,
HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia, il Medioriente e Nord Africa, l’Africa
subsahariana e l’America del Sud.
Publication Address
UniCredit
Group Institutional & Regulatory Affairs
Political Studies
[email protected]
Disclaimer
Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e
si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si
assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità.
I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il
diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso.
La Guida Paese è pubblicata da UniCredit puramente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un invito all’investimento nel Paese
oggetto di analisi, né deve essere considerata in alcun modo sostitutiva di una eventuale specifica e personale consulenza rilasciata da UniCredit
direttamente al singolo interessato.
Gli interessati devono effettuare la propria valutazione, determinando in modo del tutto autonomo e indipendente la personale strategia
d'investimento nel Paese oggetto di analisi e la relativa adeguatezza rispetto al proprio profilo di rischio e alla propria situazione economica.
UniCredit, pertanto, non potrà in alcun modo essere ritenuta responsabile per fatti e/o danni che possano derivare a chiunque dall'uso della Guida
Paese tra cui, a mero titolo esemplificativo, danni per perdite, mancato guadagno o risparmio non realizzato.
I contenuti della Guida Paese - comprensivi di dati, notizie, informazioni, immagini, grafici, disegni, marchi e nomi a dominio - sono di proprietà di
UniCredit, se non diversamente indicato, coperti da copyright e dalla normativa in materia di proprietà industriale.
Non è concessa alcuna licenza né diritto d'uso e pertanto non è consentito riprodurne i contenuti, in tutto o in parte, su alcun supporto, copiarli,
pubblicarli e utilizzarli a scopo commerciale senza preventiva autorizzazione scritta di UniCredit, salva la possibilità di farne copia per uso
esclusivamente personale.
Political Studies
pag. 4
Disclaimer nell’ultima pagina