Political Risk & Country Analysis Luglio, 2015 VENEZUELA – Guida Paese VENEZUELA V Superficie: 912.050 km² Città principali: Caracas (capitale), Maracaibo, Valencia Popolazione ed età media: 28,8 mln; 26,9 anni Lingue: spagnolo (ufficiale) Fonte: CIA, The World Factbook, 2015 Forma di governo: Repubblica presidenziale Agenzie di rating Rating Outlook CCC Caa3 CCC 7/7 Negativo Stabile - S&P’s Moody’s Fitch SACE 1 Contesto operativo Fare business 2 Competitività 2 Corruzione 2 Dati macroeconomici PIL ($ mld) PIL pro-capite ($) Fonte: CIA World Factbook, 2013 Opportunità per il business internazionale 3 Classificazione 182° (su 189 paesi) 131° (su 144 paesi) 161° (su 175 paesi) Punti di debolezza 2013 2014 2015s 2016s 357 502 770 836 11.930 16.750 25.310 27.050 Variazione del PIL (% ) 1,3 -2,9 -6,2 -5,5 Consumi privati (% PIL) 61,9 65,7 65,9 63,3 Consumi privati (% ) 4,7 -3,1 -8,5 -6,0 Inflazione (% ) 40,6 62,2 104,1 72,7 Disoccupazione (% ) 7,5 7,0 8,1 8,9 Bilancio Pubblico (% PIL) -10,5 -13,2 -17,3 -11,8 Debito pubblico (% PIL) 50,6 52,2 55,1 56,5 Cambio VEF/USD 6,04 6,28 6,28 8,75 Interscambio mln € 2013 2014 Export Italia 718 654 Import Italia 87 86 Saldo Italia 631 568 Instabilità politica: Governo debole e frequenti proteste di piazza. Risorse minerarie: primo Paese per riserve petrolifere. Politica economica fortemente dipendente dal consenso popolare. Mercosur: membro dell’area di libero scambio nel continente. Economia eccessivamente dipendente dal petrolio. Potenzialità importante per un rilancio grazie ai suoi numerosi assets (risorse naturali, minerarie, turismo). Inflazione intorno al 100%. Instabilità monetaria: persistente scarsità di dollari e penuria di beni. Fonte: Economist Intelligence Unit, luglio 2015 Punti di forza Affinità culturale: presenza di una consistente comunità italiana. Dispute internazionali in particolare con gli Stati Uniti. Contesto operativo negativo con corruzione dilagante e criminalità in aumento. Fonte: Istat, luglio 2015 1 Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo. 2 Fare business: World Bank, Doing Business 2015 Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014/2015 Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014 3 L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento. UniCredit – Political Studies pag. 1 Disclaimer nell’ultima pagina Luglio, 2015 Political Risk and Country Analysis VENEZUELA – Guida Paese QUADRO POLITICO Contesto politico 1) Scenario politico. Il presidente Nicolas Maduro del PSUV, successore di Ugo Chavez, governa il paese. Il potere è condiviso con il Presidente dell’Assemblea Nazionale Diosdao Cabello che grazie alla sue connessioni con le forze armate è il reale uomo forte del Venezuela ed è il garante della stessa presidenza Maduro nei confronti delle forze armate. 2) Tematiche attuali. Permane nel paese l’approccio centralizzatore per mettere in campo le politiche che ricadono sotto il progetto noto come “il socialismo del XXI secolo” che è stato nuovamente esposto nel piano politico 2013/19, non tanto negli obiettivi e nelle politiche quanto nei principi etici. • Di recente il Presidente Maduro ha innalzato del 20% gli stipendi dei dipendenti pubblici che erano già stati rialzati del 10% a giugno 2015 (il tutto creando nuova inflazione visto che gli aumenti sono compensati con l’emissione di nuova cartamoneta). • Indicatori politico-sociali Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist Intelligence Unit, 2015. QUADRO ECONOMICO Contesto economico Composizione del PIL 2014 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World Factbook, 2015. Political Studies 3) Scenari futuri. Il Consiglio Nazionale Elettorale ha recentemente fissato le elezioni politiche per il dicembre 2015, ponendo fine a speculazioni politiche e a campagne portate avanti dai dirigenti dell’opposizione ai fini dell’ottenimento di una data certa per il voto. La paura, infatti, era che le elezioni slittassero al 2016 per il volere del Presidente Maduro, in cerca di recupo dei consensi, ormai al minimo storico. Tuttavia, la probabilità di brogli a favore del partito di governo PSUV alle prossime elezioni rimane ad oggi notevole. Qualora l’esito delle elezioni conferisse all’opposizione più seggi al Parlamento, la leadership di Maduro che già risente delle divisioni tra le varie anime del suo PSUV, ne risulterebbe ulteriormente indebolita, lasciando eventualmente spazio ad un possibile intervento diretto o indiretto da parte della fazione militare con l’obiettivo di stabilizzare il paese aggravato da uno scenario economico difficile come quello attuale. 1) Elementi di forza. Ingenti risorse minerarie: Le fonti internazionali accreditano il paese per essere il secondo paese al mondo per il greggio convenzionale (211 miliardi di barili). Se si considerano anche le quote di greggio non convenzionale (heavy crud) del bacino dell’Orinoco, la quota sale a più di 500 miliardi. Il paese è anche ricco di gas naturale e di risorse minerali. 2) Elementi di debolezza. Dipendenza dell’economia dal petrolio, utilizzato per finanziare l’ingente spesa pubblica. Per tale ragione il crollo del prezzo del petrolio, e relative revenue che ne derivano, hanno messo in crisi la politica di spesa sociale grazie alla quale viene mantenuto il consenso nel paese. Inflazione altissima: oltre il 60% nel 2014, il valore atteso per il 2015 è superiore al 100%. Disoccupazione in crescita, attesa all’8,1% per il 2015. I già fortissimi controlli valutari sono stati ulteriormente aumentati. Ciò ha fatto sorgere un mercato nero del Dollaro, con tassi notevolmente superiori rispetto a quelli ufficiali. A ciò va aggiunto che quando si avrà un allentamento dei controlli, una fuga massiccia dei capitali sarà una reazione quasi certa con effetti destabilizzanti sul già precario quadro economico. Bassi consumi privati, anche a causa della fortissima penuria di beni di prima necessità. Cattivo e opaco utilizzo dei proventi derivanti dal petrolio. 3) Scenari futuri. Il potenziale economico del paese rimane ben lontano dalle sue reali capacità e purtroppo nel medio-lungo periodo non si prospettano scelte sotto il profilo politicoeconomico capaci di fare svoltare il paese verso una direzione di crescita e di relativa prosperità economica per il paese e per la sua prostrata popolazione. Il calo del prezzo del petrolio non ha messo solo a rischio la politica di “welfare” del paese ma sta mettendo a rischio le riserve in oro che a marzo 2015 risultano in calo di €1,4 mld e che, a meno di un rialzo dei prezzi petroliferi, rimarranno sotto pressione rendendo di conseguenza sempre più difficili gli approvvigionamenti esteri. pag. 2 Disclaimer nell’ultima pagina Luglio, 2015 Political Risk and Country Analysis VENEZUELA – Guida Paese INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE Import dall’Italia per settori (% , Gen/Nov 2014) 1) Scambi con l’Italia. L’Italia si attesta quale ottavo fornitore del Venezuela (dati al 2014). Per quanto riguarda il 2014, l’intescambio bilaterale ha totalizzato €740 mln, con esportazioni italiane pari a €654 mln (-9,7% rispetto al 2013), ed importazioni di €86 mln (-1,1%). 2) Import settoriale dall’Italia. Per quanto concerne l’import venezuelano dall’Italia, il settore trainante si conferma quello delle macchine strumentali declinate nelle varie tipologie seguito dai prodotti metallurgici in acciaio, dai medicinali e dai preparati farmaceutici e dai prodotti della raffinazione petrolifera. Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati Istat, 2015. 3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE). L'intercambio commerciale del Venezuela con il mondo nel 2013 ha raggiunto € 104,9 mld (-13,4% rispetto al 2012). L’interscambio con la Germania nel 2013 è ammontato complessivamente a €738 mln ed un simile valore è atteso a consuntivo per il 2014. Nel 2014 gli IDE hanno raggiunto un importo di $320 mln registrando un notevolissimo calo percentuale rispetto al 2012 (88%). Le ripetute nazionalizzazioni – 1.000 dal 2005 – in settori chiave (elettrico, telefonico, acciaio, cemento) degli anni recenti hanno portato ad una notevole contrazione della presenza straniera. Relativamente all’Italia, il paese conta la presenza di 116 gruppi italiani. Principali settori di operatività sono quelli delle costruzioni (Astaldi, Impregilo, Ghella, Trevi), degli idrocarburi e del petrolchimico (Eni, Saipem), dell’energia (Enel) e dei trasporti (Iveco). QUADRO OPERATIVO Contesto operativo 1) Contesto operativo. La corruzione è elevatissima ed è entrata nel modus operandi politico-culturale. L’efficienza del paese risulta limitata e carente sotto diversi aspetti: forte tassazione e rigidità del mercato del lavoro; burocrazia pervasiva. Povera risulta anche la qualità dell’istruzione superiore. Dal punto di vista strettamente infrastrutturale, invece, la rete non risulta particolarmente carente salvo i problemi alla fornitura elettrica che sono notevoli. La difficoltà negli approvvigionamenti e l’inflazione pongono gli ostacoli più difficili alle imprese straniere. Secondo il Doing Business 2015, l'economia venezuelana si colloca al 182° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report 2014 si classifica al 131° posto su 144 paesi. 2) Pagamenti e riscossioni. In merito ai pagamenti il problema più pervasivo è la scarsità di valuta estera che provoca forti ritardi nei pagamenti. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 4 anni. Il tasso di recupero per il creditore ammonta a 6,7 centesimi sul dollaro. Il Venezuela è al 165° posto nella classifica Doing Business 2015 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza. Principali indicatori DB 2015 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business 2015 (0 = migliore performance). Political Studies I 5 fattori maggiormente problematici per fare business Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati. pag. 3 Disclaimer nell’ultima pagina Luglio, 2015 Political Risk and Country Analysis VENEZUELA – Guida Paese Political Studies Political Studies: Francesca Nenci (Head of Political Studies) Political Risk & Country Analysis*: Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis); Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst); Andrea Bucolo (Political Analyst); Valentino De Bernardis (Political Analyst); Esra Gulfidan (Political Analyst); Alessia Messina (Political Analyst). * Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR, HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia (in particolare CN, IN), il Medioriente e Nord Africa (in particolare EG, LY, TN), l’Africa subsahariana e l’America del Sud (in particolare BR). Publication Address UniCredit - Public Affairs Political Studies [email protected] Disclaimer Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità. I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso. 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