Political Risk & Country Analysis Ottobre, 2014 ALGERIA – Guida Paese ALGERIA Superficie: 2.381.741 km² Città principali: Algeri (la capitale), Orano, Costantina, Annaba Popolazione ed età media: 38 mln; 28,1 anni Lingua: arabo, francese, berbero Fonte: CIA, The World Factbook, 2014 Forma di Governo: Repubblica presidenziale presidenziale Rischio di credito Classificazione S&P’s Moody’s Fitch SACE1 Contesto operativo Fare business2 Competitività2 Corruzione2 Opportunità per il business internazionale3 3/7 Classificazione 153° (su 189 paesi) 79° (su 144 paesi) 94° (su 177 paesi) Dati macroeconomici 2012 2013 2014s 2015s PIL ($ mld) PIL pro-capite ($) Variazione del PIL (%) Consumi privati (% PIL) Consumi privati (%) Inflazione (%) Disoccupazione (%) Bilancio pubblico (% PIL) Debito pubblico (% PIL) Cambio DZD/USD 208 5.542 2,5 32,3 5 8,9 11 -4 8,1 77,5 208 5.451 2,7 34,8 3,5 3,2 9,8 -0,9 7,1 79,4 226 5.780 2,8 35,7 4,2 2,7 9,7 -1,5 8,1 79,1 234 5.850 3 37,6 4 3,9 9,6 -1,7 9,5 78,5 2012 2013 Import Italia 9,1 7,1 Export Italia 4,1 4,4 Saldo Italia -5 -2.7 Punti di forza Forte dipendenza dell’economia da idrocarburi. Ricchezze naturali importanti: petrolio e gas. Eccessivo peso economico del settore pubblico. Forte posizione finanziaria esterna: debito estero basso, riserve di valuta estera notevoli. Burocrazia e contesto operativo problematico per le imprese private e straniere. Alto tasso di disoccupazione giovanile. Fonte: Economist Intelligence Unit, ottobre 2014. Interscambio mld € Punti di debolezza Forte potenziale nei settori delle energie rinnovabili e del turismo. Impegno governativo nella diversificazione economica. Fonte: Istat, ottobre 2014. 1 Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo. Fare business: World Bank, Doing Business 2014. Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014. Corruzione: Transparency International, Corruption Perceptions Index 2013. 3 L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento. 2 UniCredit – Political Studies pag. 1 Disclaimer nell’ultima pagina Ottobre, 2014 Political Risk and Country Analysis ALGERIA – Guida Paese QUADRO POLITICO Contesto politico Indicatori politico-sociali Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati Economist Intelligence Unit, 2014. QUADRO ECONOMICO Contesto economico Composizione del GDP 2013 1) Scenario politico. Il Presidente della Repubblica Abdelaziz Bouteflika, Capo dello Stato dal 1999, mantiene un forte potere di controllo sul Paese (Bouteflika ha vinto le elezioni presidenziali - aprile 2014 - con oltre l'80% dei voti, ottenendo il 4° mandato presidenziale consecutivo). L’Algeria non è stata contagiata dalle rivolte della “Primavera Araba”: l’establishment politico-istituzionale ha saputo gestire la crisi grazie soprattutto alla disponibilità di risorse finanziarie provenienti dai proventi dell’esportazione di idrocarburi, utilizzate per placare le tensioni sociali. 2) Tematiche attuali. Nonostante la crisi economica internazionale e le dinamiche di instabilità regionali, l'economia algerina ha mantenuto uno stabile livello di crescita. Per mantenere questa linea, sono in corso i seguenti progetti del Governo: Piano di Sviluppo 2010-14 per le Piccole e Medie Imprese (PMI): proseguimento delle politiche di apertura economica (in particolare ampliamento del comparto produttivo privato) ed attrazione degli investimenti esteri stranieri intraprese negli ultimi anni. Il nuovo piano quinquennale (2015-19) per gli investimenti e lo sviluppo: l’obiettivo è dare una spinta all’economia attraverso la diversificazione. I settori che si configureranno come i motori della crescita sono: energia, agricoltura, industria e turismo. Si prevede, in particolare, uno stanziamento di $130 mld per il completamento dei grandi progetti, soprattutto nei settori delle ferrovie, delle strade (costruzione di 1.600 km di nuove autostrade) e delle risorse idriche (200 stazioni di depurazione entro 2015). 3) Scenari futuri. Nonostante la forte affermazione elettorale dell’attuale Presidente, il tema più rilevante rimane quello della successione al vertice dello Stato, considerate le precarie condizioni di salute di Bouteflika. A riguardo, la tensione nel paese potrebbe intensificarsi, come anticipato dalle divisioni all’interno del partito di governo, il Fronte di Liberazione Nazionale (FLN). Nel breve-medio termine, questi fattori, insieme alle importanti sfide che il Governo continuerà ad affrontare (tra cui terrorismo, disoccupazione, riforma costituzionale), potrebbero rappresentare elementi di rischio per stabilità del paese. 1) Elementi di forza. Il quadro macroeconomico dell'Algeria appare solido e continua a essere caratterizzato da indicatori positivi (per il 2014 si aspetta una crescita reale del PIL del 2,8%). Il settore trainante dell'economia è quello degli idrocarburi, ma lo sviluppo economico è stato alimentato in grande parte anche dalla spesa pubblica. Prudenti scelte fiscali effettuate in passato che hanno garantito al Paese una solida posizione finanziaria, con un basso livello di indebitamento (7,1% del PIL nel 2013). Sotto controllo l’inflazione che ha subito una decelerazione dall’8,9% nel 2012 al 3,2% nel 2013. 2) Elementi di debolezza. Sebbene il sottosuolo algerino sia ricco di risorse (ferro, fosfati, zinco, piombo), l'economia resta fortemente vincolata alle entrate legate al settore del oil & gas (l'Algeria è il 2° maggior esportatore di gas naturale- di cui possiede la 5° riserva più grande del mondo - e il 2° fornitore italiano dopo la Russia). Tuttavia, il Governo sta cercando di perseguire una politica economica basata sulla diversificazione dell'economia al fine di ridurre la disoccupazione, specie giovanile ed alzare il tenore di vita. 3) Scenari futuri. L'Algeria continuerà ad affrontare la sfida della diversificazione della propria economia e della creazione di un forte settore privato in grado di assorbire la forza lavoro. Le prospettive a medio termine sono complessivamente positive, sempre che Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World le riforme strutturali necessarie vengano realizzate. Nei prossimi anni, la crescita sarà Factbook, 2014. sostenuta dal nuovo programma quinquennale del Governo. Political Studies pag. 2 Disclaimer nell’ultima pagina. Ottobre, 2014 Political Risk and Country Analysis ALGERIA – Guida Paese INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE Import dall’Italia per settori (%, 2013) 1) Scambi con l’Italia. Nel 2013 l'Italia ha continuato a mantenere il suo importante posizionamento sul mercato algerino, confermandosi tra i suoi principali partner commerciali, con un interscambio pari a €11,5 mld, in leggera diminuzione rispetto al 2012 (€13,2 mld). 2) Import settoriale dall’Italia. Per quanto concerne l’import algerino dall’Italia, la voce di gran lunga dominante è costituita dalla meccanica strumentale, metallurgia e prodotti in metallo. Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Sace, 2014. Principali investitori (%, 2011) Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Agenzia nazionale sviluppo e investimenti (ANDI), 2013. 3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE). Nel 2013 l’Algeria ha avuto un interscambio commerciale di $121 mld ($122 nel 2012). Le esportazioni hanno raggiunto $66 mld (- 8% rispetto al 2012 a causa della crisi del mercato mondiale del petrolio) e gli idrocarburi hanno rappresentato il 96,7% del totale delle esportazioni. Le importazioni hanno invece registrato un aumento del circa 9%, passando dai $50 mld nel 2012 a $55mld nel 2013. Gli investimenti stranieri costituiscono il 19% dell’ammontare globale degli investimenti. I progetti del settore dei trasporti rappresentano circa il 48% degli investimenti (1277 progetti), seguiti dal settore dell’edilizia e materiali da costruzione e dal settore delle industrie (rispettivamente il 18,6% ed il 18,3%, 490 e 482 progetti); e da servizi per 263 progetti (9,9%). Nel primo semestre del 2013 gli investimenti diretti esteri registrati in Algeria sono stati pari a €2,2 mld (cinque volte più rispetto all’intero 2012, con iscrizione di 31 progetti - in tutto il 2012 erano stati 17 - e con creazione di 7.385 posti di lavoro). L’Italia è tra i principali investitori nel paese, con oltre 150 imprese presenti. Gran parte degli investimenti sono concentrati nel settore energia ed elettrico. Si segnalano inoltre gli investimenti nei settori delle costruzioni e dell’agro-alimentare. QUADRO OPERATIVO Contesto operativo 1) Contesto operativo. Sebbene il livello di sicurezza del Paese sia migliorato rispetto agli anni ‘90, permane tuttavia una situazione di violenza latente (in particolare in termini di minaccia terroristica a cui contribuiscono le turbolenze regionali). Secondo il Doing Business 2014, l'economia algerina si colloca al 153° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report 2014 si classifica al 79° posto su 144 paesi. 2) Pagamenti e riscossioni. Il pagamento delle importazioni algerine destinate alla rivendita - eccetto servizi - si effettua in generale tramite la lettera di credito. Per la risoluzione delle insolvenze occorrono in media 2,5 anni e si recuperano in media 41,7 centesimi ogni dollaro. Principali indicatori DB 2014 Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati World Bank, Doing Business 2014 (0 = migliore performance). Political Studies I 5 fattori maggiormente problematici per fare business Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati World Economic Forum, The Global Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati. pag. 3 Disclaimer nell’ultima pagina. Ottobre, 2014 Political Risk and Country Analysis ALGERIA – Guida Paese Political Studies Political Studies: Francesca Nenci (Head of Political Studies) Political Risk & Country Analysis*: Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis); Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst); Andrea Bucolo (Political Analyst); Valentino De Bernardis (Political Analyst); Esra Gulfidan (Political Analyst); Alessia Messina (Political Analyst). * Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR, HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia (in particolare CN, IN), il Medioriente e Nord Africa (in particolare EG, LY, MA, TN), l’Africa subsahariana e l’America del Sud (in particolare BR). Publication Address UniCredit - Public Affairs Political Studies [email protected] Disclaimer Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità. I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso. 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