VOLUMINOSA CISTI RENALE DA ECHINOCOCCUS GRANULOSUS: CASE REPORT "Scopo del lavoro" Presentiamo il caso clinico di un paziente affetto da una voluminosa cisti renale sinistra da Echinococcus granulosus trattata mediante nefrectomia. Vogliamo evidenziare oltre che la rarità del coinvolgimento renale isolato anche l’eccezionalità delle dimensioni, oltre 20 cm, di questa lesione. "Materiali e metodi" Un contadino maschio di 79 anni, senza storia medica significativa, si presenta con un vago dolore lombare sinistro. L’esame obiettivo dimostrava una massa palpabile al fianco sinistro. Alle indagini strumentali si osservava una grande lesione cistica di 20 cm con una parete ben definita coinvolgente l’intero rene sinistro ed una cisti figlia più piccola con opacizzazione interna mista. La massa dislocava superiormente la milza e causava la medializzazione del peduncolo renale e dell'arteria splenica. La scintigrafia renale mostrava significativa riduzione della funzionalità con VFG già ridotta del 30% (18% rene sinistro, 82% rene destro). Questi risultati hanno suggerito una diagnosi di cisti idatidea renale ed il paziente è stato candidato per la chirurgia. Per le dimensioni della cisti si è proceduto ad una nefrectomia sinistra. "Risultati” Il risultato istopatologico sul pezzo, rene di 8,5 cm con lesione cistica di 21x20x10,5 cm, ha confermato la diagnosi di formazione cistica contenente materiale chitinoso senza evidenza di stato germinale e scolici. Come mostrato dalle indagini diagnostiche, non era presente alcun coinvolgimento degli altri organi viscerali. Ulteriori risultati dei test di laboratorio hanno evidenziato elevati livelli sierici anticorpali anti-echinococco. Dopo 6 mesi di follow-up, il paziente è asintomatico, senza evidenza di recidive cliniche. "Discussione" Gli esseri umani sono un ospite intermedio dell’Echinococcus granulosus. Dopo essere stato ingerito, l'ovulo penetra la parete duodenale entrando nel sistema venoso portale o linfatico. In seguito, di solito, si sviluppa in una cisti all'interno del fegato, dove si accresce circa 2-3 cm l'anno. Il tasso di coinvolgimento renale isolato è di circa 1,9%. I pazienti sono spesso asintomatici per molti anni, le manifestazioni più comuni sono una massa al fianco, dolore e disuria. Nel 18% dei casi, l’idatidosi renale è complicata dalla rottura della cisti nel sistema di raccolta, con conseguente colica renale acuta e idatiduria. Il trattamento è principalmente chirurgico. La chirurgia renal-sparing con enucleazione e marsupializzazione è il trattamento più utilizzato. La nefrectomia è riservata ai reni danneggiati come nel caso del nostro paziente. "Messaggio conclusivo" Questo caso suggerisce che l’idatidosi dovrebbe essere presa in considerazione nella diagnosi differenziale dei pazienti con una massa cistica renale in zone endemiche. Possiamo dire, dopo una revisione della letteratura, che il caso trattato, per la dimensione della lesione, rappresenta una osservazione eccezionale.