Il riscontro di cisti idatidee isolate renali è una rara patologia legata

CISTI IDATIDEA RENALE: CASO CLINICO
Fidanza F, Ferrari N, Beato A, De Carne C, Guarasci C, De Stefani S, Bianchi G.
Scopo del Lavoro
Il riscontro di cisti idatidee isolate renali è una rara patologia legata alla larva dell’Echinococcus
granulosus. Presentiamo la nostra esperienza clinica su un caso con una singola lesione idatidea
renale trattata tramite nefrectomia open.
Materiali e Metodi
In marzo 2011 struttura è stato ricoverato per coliche renali destre recidivanti. un uomo di 32 anni
di nazionalità marocchina.
Il paziente al momento del ricovero non presentava iperpiressia nè macroematuria. Creatinina nella
norma e lieve leucocitosi. All’esame obiettivo dell’addome era presente una massa palpabile e
dolorabile a livello del fianco- fossa iliaca destra.
Per il persistere della sintomatologia è stata eseguita ecografia addome completo che mostrava la
presenza di sospetta neoplasia renale destra per cui si è proceduto ad eseguire TC addome con mdc
con riscontro di voluminosa formazione cistica di 13.6X16.4X18cm a carico del polo superiore del
rene dx con spesse pareti in parte calcifiche e noduli solidi adesi, suggestiva per lesione
disproliferativa (Bosniak IV). Il paziente è stato sottoposto ad esplorativa chirurgica. Durante
l’intervento, per poter isolare la lesione dagli organi circostanti è stato necessario lo svuotamento e
aspirazione del liquido cistico con invio per esame istologico estemporaneo dello stesso e della
parete cistica. L’esame istologico ha dato esito di materiale amorfo e tessuto renale circostante con
materiale fibroso ed infiltrato infiammatorio cronico. Data l’impossibilità di isolare il tessuto renale
sano ed essendo il surrene strettamente adeso alla lesione, si è proceduto a nefrosurrenalectomia dx.
Il decorso post operatorio è stato regolare e gli esami di funzionalità renale nella norma. L’esame
istologico definitivo ha documentato la diagnosi di cisti da echinococco.
Risultati
Il paziente ha successivamente eseguito gli accertamenti sierologici del caso che hanno confermato
la presenza di un’alta carica parassitaria pertanto è stato sottoposto ad un trattamento di 28 giorni
con albendazolo.
Conclusioni
L'echinococcosi cistica è una patologia endemica nei paesi in via di sviluppo. L’infezione
parassitaria da echinoc. spp. interessa maggiormente il fegato (50-80%) seguito dal polmone (1040%), Il rene viene interessato solo nel 2% dei casi. Non esistono particolari segni e sintomi
riferibili a tale stato, nè test immunologici o sierologici sensibili, da soli, nel fare diagnosi. La
diagnostica radiologica mediante ecografia e TAC, ci può fornire accurate informazioni
morfologiche da poter associare al quadro sierologico e clinico per fare diagnosi. Il trattamento
delle cisti da echinococco renale è l’approccio chirurgico, sia con nefrectomia totale o parziale se
possibile.
Messaggio Conclusivo
L’approccio chirurgico extraperitoneale viene preferito per il minor rischio di disseminazione della
patologia. La perforazione intraoperatoria delle cisti è stata considerata causa di serie complicanze
quali reazioni allerghiche anafilattiche fino alla morte. Nel nostro caso l’aspirazione della cisti non
ha provocato alcuna complicanza peri o post operatoria. Le cisti idatidee renali singole
rappresentano una patologia rara.. Il trattamento di prima scelta è quello chirurgico. Essendo una
patologia benigna, qualora possibile, il risparmio dell’organo interessato è il trattamento di elezione
La via laparoscopica è sicuramente meno invasiva rispetto ad un approccio chirurgico che nel
nostro caso è stato reso necessario per le importanti dimensioni della massa e l’assenza di una
chiara diagnosi radiologica -sierologica preoperatoria.