INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPECIALE LEZIONE VI “DISTURBI DEL MOVIMENTO” PROF. FELICE CORONA Pedagogia Speciale Lezione VI Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 DISTURBI DEL TONO MUSCOLARE ----------------------------------------------------------------------------------- 4 3 DISTURBI DELLA COORDINAZIONE --------------------------------------------------------------------------------- 5 4 MOVIMENTI INVOLONTARI PATOLOGICI------------------------------------------------------------------------- 6 5 I SEGNI MOTORI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 9 BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 10 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 2 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI 1 Introduzione La funzione del TONO MUSCOLARE si caratterizza dall’attività iniziale e continua del muscolo. Il tono si regola e si adatta ai bisogni della postura, degli atti motori e comportamentali e crea lo sfondo di ogni attività (tono residuo o di riposo). Una scarica asincrona motoneuronale lo tiene attivo (cioè è messo in azione dalle cellule nervose che innervano il muscolo); si definisce quindi come un riflesso segmentario spinale. La POSTURA corrisponde agli atteggiamenti individuali, assunti dalla persona, composti dai rapporti che si stabiliscono tra i vari segmenti corporei, compresi nello spazio. Essi dipendono dalla personalità, dallo stato d’animo, dal sesso e l’età. Qualsiasi patologia modifica il tono ed anche la postura. La COORDINAZIONE è la capacità di eseguire movimenti complessi con equilibrio ed appropriata misura. Essa coinvolge il mantenimento della statica e della dinamica. L’attività coordinativa è regolata dalle seguenti strutture nervose: cervelletto, sistema sensitivo, apparato vestibolare e visivo, corteccia (lobo frontale, lobo temporale, lobo parietale, corpo calloso). La PRASSIA si riferisce ad un movimento volontario, creato su un obiettivo spaziotemporale e collegato ad un’intenzione. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 11 Pedagogia Speciale 2 Lezione VI Disturbi del tono muscolare L’IPOTONIA è la riduzione del tono muscolare e si osserva a riposo, durante i movimenti volontari o involontari e si genera attraverso: una lesione a carico di: - muscolo - nervo - midollo spinale - cervelletto - encefalo un disturbo psichico L’IPERTONIA è l’aumento del tono muscolare, essa si origina da una lesione del: sistema extrapiramidale (IPERTONIA RIGIDA o PLASTICA) con il coinvolgimento dei muscoli agonisti ed antagonisti, per cui si osserva lo stesso aumento di resistenza alla mobilizzazione passiva del segmento corporeo sia in un senso che al contrario (sia in flessione che in estensione). Fenomeno della troclea dentata. sistema piramidale (IPERTONIA SPASTICA) con l’accentuazione della resistenza allo stiramento che si osserva maggiormente a carico dei muscoli antigravitari ed è dovuta sia ad eccitamento de motoneuroni γ che a improvviso eccitamento dei Corpi del Golgi. Fenomeno del temperino. NB: Le vie nervose che coinvolgono il movimento sono anatomicamente individuabili nella sua sede di origine e nelle sue azioni e controllate dal complesso sistema piramidale ed extrapiramidale. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 4 di 11 Pedagogia Speciale 3 Lezione VI Disturbi della coordinazione L’ATASSIA si presenta con l’incoordinazione dei movimenti volontari, che risultano irregolari per forza, lunghezza ed intensità. E’ particolarmente evidente nella marcia. L’atassia della marcia può dipendere da una alterazione cerebellare (marcia a base allargata, con braccia a bilanciere, progressione incerta, a zig-zag, con lateropulsioni e possibili cadute), cordonale posteriore (marcia con lancio in avanti dell’arto inferiore, la quale peggiora nettamente ad occhi chiusi per la necessità del controllo visivo), labirintica (atassia più statica che dinamica con equilibrio statico instabile, a base allargata e lateropulsioni frequenti), cerebrale (marcia a passi piccoli). La DISMETRIA comporta una sregolazione dell’intensità e durata dei movimenti segmentari (es. del braccio per afferrare un oggetto posto sul tavolo) per cui l’obiettivo non viene raggiunto. L’ASINERGIA è l’atto di scomposizione del movimento di segmenti corporei e/o della marcia. L’ADIODOCOCINESIA evidenzia l’incapacità di compiere movimenti segmentari opposti per cui si osservano frequenti problemi nella scrittura e nell’eloquio, caratterizzata da parola scandita. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 5 di 11 Pedagogia Speciale 4 Lezione VI Movimenti involontari patologici A) Possono essere intrinseci al muscolo: La FIBRILLAZIONE si manifesta con la contrazione spontanea e autonoma di una sola fibra muscolare, è evidente particolarmente a livello della lingua, per la denervazione del muscolo. La FASCICOLAZIONE si evidenzia con la contrazione rapida e spontanea che si intervalla con momenti irregolari, senza spostamento, interessando di una sola unità motoria, visibile ed avvertibile come “carne che balla”, che dipende da una malattia degenerativa o tumorale, che lesiona il motoneurone a livello di midollo spinale, radici dei nervi o nervi periferici oppure di natura benigna (stress, esposizione a freddo, deprivazione di sonno). Le MIOCHIMIE si presentano con delle contrazioni muscolari persistenti ed ondulatorie interessando particolarmente le mani rispetto a differenti azioni ripetitive, localizzate, fascicolate e lente. B) Estrinseci rispetto al muscolo, caratterizzati da contrazioni muscolari afinalistiche, alle volte multiformi, , di natura quasi sempre organica (tumore, malattia degenerativa o vascolare, intossicazione, …): 1. I Movimenti COREICI si mostrano come atti asimmetrici, improvvisi, rapidi, irregolari, di ampiezza variabile, prevalentemente distali, si accentuano per stati emotivi, sono assenti nella fase del sonno, compromettono il collo, la lingua e la muscolatura mimica. 2. Nelle persone con disabilità motorie i movimenti ATETOSICI si presentano con un deficit sia in fase di movimento e a riposo, che nel controllo della postura. Le azioni lente, prolungate, aritmiche, tentacolari si associano a movimenti coreici con assenza durante il sonno. Al volto si manifestano smorfie con movimenti del tronco. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 6 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI 3. Nei movimenti BALLICI gli atti sono violenti causando in taluni casi la frattura dell’arto interessato. 4. I TREMORI generano oscillazioni ritmiche, regolari, a volte continue, a carico di un segmento o di un emisoma o di tutto il corpo, a riposo oppure nel mantenimento di una postura oppure nel movimento volontario. 5. Le MIOCLONIE determinano a carico dei muscoli delle contrazioni veloci ed inattese, ritmiche ed aritmiche 6. Le DISTONIE provocano movimenti di torsione lenti e prolungati. Alcune sono forme non connesse ad una malattia (torcicollo spasmodico, crampo dello scrivano o del violoncellista). 7. Le DISCINESIE si presentano con movimenti ripetitivi, non ritmici, particolarmente al volto assumendo espressioni grottesche (protrusione della lingua). 8. I TICS si esprimono con movimenti analoghi per caratteristiche a quelli normali volontari, ma a presentazione involontaria e compulsiva. Essi interessano differenti distretti (occhi, bocca, spalla), in successione o simultaneamente. Spesso sono di natura psico-relazionale. Il disturbo del movimento è la conseguenza di lesioni che possono compromettere diverse strutture con percorsi patogenetici estremamente differenti: L’Encefalo attraverso le paralisi cerebrali infantili e le malattie metaboliche) Il Midollo spinale per quanto riguarda la poliomielite, l’amiotrofia spinale e laspina bifida) Il Nervo rispetto alle neuropatie ereditarie, sensitivo-motorie o traumatiche La Placca neuro-muscolare quale ad esempio la miastenia gravis Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 7 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI Il Muscolo compromesso per distrofia muscolare, le sindromi miotoniche, miopatie metaboliche, dermatomiositi Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 8 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI 5 I segni motori Le Paralisi o plegia provocano l’annullamento dell’attività motoria volontaria e/o della funzione sensoriale • Spasticità • Rigidità o ipertonia plastica • Ipotonia o atonia muscolare • Atetosi Tremori • Atassia L’Alterazione del trofismo muscolare è la consistenza del muscolo al tatto. Per quanto concerne il sintomo delle paralisi esso è ulteriormente descritto a seconda dei distretti corporei interessati, da cui deriva un’alterazione secondaria della postura e si esprime in: monoparesi interessando un arto) diparesi o paraparesi interessando gli arti inferiori con ipotonia spiccata degli adduttori, le flessione dell’anca e del ginocchio per prevalenza spastica dei flessori e lordosi compensatoria emiparesi interessa un emicorpo con un atteggiamento in semiflessione dei segmenti, piede in equinismo con appoggio digitigrado quadriplegia o tetraparesi interessa i quattro arti; in decubito eretto con sostegno è impossibile mantenere l’allineamento capo-tronco-arti. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 9 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI Bibliografia ALBRECHT G.L., SEELMAN K.D., BURY M., Handbook of Disability Studies. SAGE Publications, London, 2001 BALANGUE F. - DUTOIT G.- WALDURGER M., Low Back Pain in School children Rehabil, Ed. Med., 1988 BIRKHOFF J. M., TAVANI M., Dalle menomazioni alle funzioni, dalle disabilità alle attività, dall'handicap alla partecipazione. Difesa Sociale, n. 2, pp. 173-182, 2007 BOSCOLO P., Psicologia dell'apprendimento scolastico:gli aspetti cognitivi , Utet, Torino, 1986 CANTADORI, E. La persona disabile. Dalla diagnosi all'intervento operativo, Milano, McGraw - Hill., 2002 CAPPAI GIOVANNI M., Percorsi dell'integrazione. Per una didattica delle diversità personali, Editore Franco Angeli, 2003 CERVELLIN D., Disabili. Come trasformare un limite in un'opportunità. 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Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 10 di 11 Pedagogia Speciale Lezione VI CORONA F., R. SGAMBELLURI, “Il valore didattico dell’esperienza motorio-sportiva come accesso alla conoscenza: analisi dei modelli teorici” di Ausubel, Novak e Buzan”, Quaderni del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno, edito da Pensa, Lecce, 2008 FRATONI G., Le scoliosi dell’età evolutiva: strategie di trattamento; Ed. La Med. Biol., 2003 GAGEY P.M.- WEBER B., Posturologia, regolazione e perturbazioni della stazione eretta, Ed. Marrapese Roma, 2000 GARDNER H., Frames of mind. The theory of multiple intelligences, (1983), New York: Basic Books, Inc. [Formae mentis. 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Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 11 di 11