Scoperta del benzene Composti aromatici Prof.ssa Silvia Recchia Il capofamiglia... il benzene Una molecola può essere definita aromatica se contiene almeno un anello aromatico, cioè un anello composto da atomi con ibridazione sp2, tutti coinvolti in un sistema di doppi legami coniugati che deve contenere un numero particolare di elettroni π dato dalla regola di Huckel, 4n + 2, con n = 1, 2, 3, .... ecc. I composti aromatici vengono classificati come gruppo perchè presentano alcune anomalie di stabilità, struttura e reattività. • Isolato nel 1825 da Michael Faraday che determinò in 1:1 il rapporto C:H. • Sintetizzato nel 1834 da Eilhard Mitscherlich che determinò la formula molecolare come C6H6. • Altri composti con rapporti inferiori di C:H avevano un odore piacevole per cui furono chiamati aromatici. • La struttura fu proposta da Friedrich Kekulé nel 1866. Erich Huckel 1) Stabilità La molecola del benzene, in alcune reazioni come l’idrogenazione e la combustione, libera meno energia rispetto ad altre molecole non aromatiche. 2) Struttura I sei carboni dell’anello benzenico sono uniti da sei legami tutti uguali che hanno una lunghezza intermedia tra quella di un singolo legame e quella di un doppio legame. Se il benzene fosse una molecola ciclica con tre doppi legami non coniugati (un cicloesatriene non coniugato) il suo calore di idrogenazione dovrebbe essere il triplo di quello del cicloesene cioè dovrebbe liberare 3 · 28,6 Kcal/mol = 85,8 Kcal/mol. Invece il calore di idrogenazione del benzene è di 49,8 Kcal/mol, quindi 36 Kcal/mol meno del previsto. •Anche la misura delle lunghezze di legame conferma che il benzene ha una struttura anomala. •Si osserva infatti che i sei legami C-C hanno tutti la stessa lunghezza (1,40 A) un po’ maggiore di quella di un normale doppio legame (1,33 A) e un po’ più corta di quella di un singolo legame (1,53 A). •Questo indica che nel benzene i sei legami carbonio- Energia di coniugazione 36 Kcal/mol Questa maggiore stabilità di 36 Kcal/mol è chiamata energia di coniugazione. Benzene secondo la teoria VB La teoria della risonanza descrive il benzene come un ibrido che può essere rappresentato dalle due forme limite di risonanza. La molecola vera non corrisponde a nessuna delle due strutture rappresentate, ma è una via di mezzo tra queste (ibrido di risonanza), in ogni caso è più stabile di ciascuna. forme limite di risonanza carbonio hanno ordine di legame circa 1,5. molecola vera Benzene secondo la teoria VB Benzene secondo la teoria VB Dato poi che le due forme limite di risonanza sono entrambe stabili e identiche, allora si può prevedere una particolare stabilità dell’ibrido di risonanza, in questo modo la teoria VB giustifica le 36 Kcal/mol osservate. Anche le lunghezze di legame anomale trovano una semplice spiegazione con la teoria della risonanza. Basta osservare che ogni legame è rappresentato doppio in una struttura e singolo nell’altra, quindi si può prevedere che ogni legame sia uguale agli altri e che abbia ordine di legame 1,5. Benzene C6 H6 H H H H H H • esagono planare, tutti angoli di 120º • tutti i legami C–C = 140 pm • tutti ibridizzati sp2 = = Ibrido di due strutture contributive equivalenti OM 0 π6* π4*, π5* π2 , π3 π1 tutti gli elettroni in orbitali leganti Esempi di sistemi di Hückel (4n+2) Criteri per l’aromaticità 1. Il sistema deve essere ciclico 2. Il sistema deve essere planare 3. Ogni atomo dell’anello deve far parte di un sistema π esteso 4. Il sistema π esteso deve contenere (4n+2) elettroni π che è chiamato numero di Hückel. Antiaromatico e Nonaromatico • Composti antiaromatici sono ciclici, coniugati con 4n elettroni in orbitali p che si sovrappongono, ma con energia maggiore del sistema lineare corrispondente. ciclopropenil carbanione ciclopentadienil carbocatione cicloeptatrienil carbanione • Composti non aromatici non hanno un anello con orbitali p che si sovrappongono e non sono planari. n=0 n=1 ciclopropenil carbocatione ciclopentadienil carbanione H B O n=0 n=1 n=1 n=2 n=1 cicloeptatrienil carbocatione ione tropilio N O N n=1 S N n=1 n=2 Stabilità del Benzene • La grande stabilità del benzene determina la sua reattività: Quando reagisce perde l’aromaticità ma ha la tendenza a tornare aromatico (con tutti i doppi legami coniugati): le reazioni saranno di addizione – eliminazione, ossia di sostituzione. Non reagisce come gli alcheni che possono perdere il doppio legame, dando reazioni di addizione. Stabilità del Benzene Nomenclatura Br Br2 Alcuni nomi comuni: addizione CH3 CH3 Br Br2 nessuna reazione Non decolora le soluzioni di bromo CH3 p-xilene ma Br2 FeBr3 Br sostituzione: bromo sostituisce idrogeno CH3 mesitilene CH3 cumene CH3 CO2H OH H H3C OH N O Nelle reazioni di sostituzione del benzene non si formano mai isomeri, pertanto tutti e sei gli atomi di carbonio sono chimicamente equivalenti o-cresolo acido salicilico N,N-dietil-m-toluammide Come abbiamo detto, i prefissi o-, m- e p- sono usati comunemente nella nomenclatura dei benzeni disostituiti, tuttavia si può anche usare la numerazione per indicare la posizione dei sostituenti. Idrocarburi aromatici policiclici (PAH) 8 • Amorfo: piccole particelle di grafite; carbone, fuliggine, nero di carbone. • Diamante: uno scheletro di carboni tetraedrici. • Grafite: strati di anelli aromatici fusi. 1 2 7 3 6 5 4 naftalene 10 elettroni π n=2 CH3 Allotropi del Carbonio antracene 14 elettroni π n=3 fenantrene 14 elettroni π n=3 OH NH2 CH3 1,4-dimetilnaftalene 1-naftolo (α-naftolo) 2-naftilammina (β-naftilammina) diamante grafite Reattività di composti aromatici Allotropi del Carbonio • Fullereni: anelli a 5 e 6 termini arrangiati in forma di pallone da calcio. • Nanotubi: metà sfera C60 fusa a un cilindro di anelli aromatici fusi. Come alcheni e alchini, gli aromatici reagiscono con E+, ma con reazioni di sostituzione non di addizione L’anello può essere idrogenato ma in condizioni spinte La catena laterale può essere ossidata senza toccare l’anello I sostituenti W (attrattori) consentono a L (leaving group) di uscire come nucleofilo 1. SE aromatica (addizione-eliminazione) H E + E-Nu + H-Nu G G 2. Riduzione dell’anello H2/Pt alta p G G 3. Ossidazione della catena laterale R COOH KMnO4 ∆ G G 4. SN aromatica (addizione-eliminazione) L Due meccanismi di SN ar W Nu Nu– (W) + L– W (W) 5. SN aromatica (eliminazione-addizione) L G B– B B– H H– G H G H + G B 6. Metallazione X MgX (Li) Mg (Li) G G Sostituzione elettrofila 1. Sostituzione Elettrofila Aromatica aromatica alchene: Sostituzione elettrofila aromatica aromatico: C C Br2 Br2 FeBr3 Br C C Br Br addizione elettrofila sostituzione elettrofila aromatica Meccanismo della SEA • Tutte queste reazioni sono legate da un unico meccanismo. – Formazione di un elettrofilo E+: l’elettrofilo è legato a un nucleofilo (Nu o Y); può staccarsi da solo o con un catalizzatore. • La reazione procede con meccanismo a 2 stadi: I. L’aromatico attacca E+, perdendo l’aromaticità. 2. L’intermedio perde H+, riacquistando l’aromaticità. Meccanismo generale sostituzione = addizione + eliminazione B. Alogenazione • Nella alogenazione, il benzene reagisce con Cl2 o Br2 in presenza di un acido di Lewis come FeCl3 o FeBr3, per dare clorobenzene o bromobenzene. • Reazioni analoghe con I2 e F2 non sono utili perché I2 è troppo poco reattivo, F2 reagisce troppo violentemente. Br Br Br Fe Br + – Br–Br–Fe–Br Br Br Br Br + – Br–Br–Fe–Br – Br–FeBr3 H base Br Br Br H Br ione nitronio (elettrofilo) base • Nella solfonazione, il benzene reagisce con triossido di zolfo in presenza di acido solforico, per dare acido benzensolfonico. O S O NO2 N O H H HSO4 NO2 base + H2SO4 La nitrazione è utile perché il nitro gruppo può essere ridotto a NH2. O O •• •• • Nella nitrazione, il benzene reagisce con la miscela solfonitrica (acido nitrico e acido solforico) per dare nitrobenzene. – H2O •• •• NO2 O=N=O H2SO4 + HNO3 HSO4 + H2O –NO2 O N O il catalizzatore viene rigenerato D. Solfonazione C. Nitrazione acido + F eBr 3 + H Br O O O S H–O–SO3H O S+ OH + O–SO3H elettrofilo O OH + O S OH H H HSO4 SO3H + H2SO4 SO3H La reazione è reversibile: l’acido solfonico, riscaldato in H3O+, ridà l’aromatico. E. Alchilazione di Friedel-Crafts E. Alchilazione di Friedel-Crafts • Un aromatico, trattato con un alogenuro alchilico e un acido di Lewis (AlCl3) (o con un alcool o con un alchene e un acido protico o di Lewis), dà un alchilbenzene. R Cl + AlCl3 coppia ionica R + AlCl 4 2° e 3° δ+ δR–Cl–AlCl3 R Cl + AlCl3 1° Cl– AlCl3 H R – H+ R H + AlCl3 + HCl R F. Acilazione di Friedel-Crafts • Nella acilazione di Friedel-Crafts, un anello aromatico è trattato con un cloruro acilico (RCOCl) o un’anidride (RCOOCOR) e AlCl3 per dare un chetone aromatico. • Dato che il nuovo gruppo legato al benzene (RCO) è chiamato un gruppo acile, il trasferimento di un gruppo acile da un atomo a un altro è chiamato acilazione. •• C •• Cl •• Al Cl3 C O R C O R C O + AlCl4 ione acilio (non riarrangia) AlCl4 O H O R – H+ R + HCl + AlCl3 RCO– acile ma non AlCl3 H H 1,2-shift + – CH3–C–CH2–Cl–AlCl3 CH3–C–CH3 + H F. Acilazione di Friedel-Crafts • Anidridi come agenti acilanti: O CH3 O R • Alogenuri vinilici e arilici non reagiscono nelle alchilazioni di Friedel-Crafts. Si verificano riarrangiamenti anche se non si formano carbocationi liberi. Cl R R • C O O O C Al Cl3 CH3 + CH3CO2H Limiti delle reazioni di Friedel-Crafts 1. Alchilazione: G. Come ottenere catene lineari • Acilazione-riduzione ⎯→ alchilbenzeni 1° • Si formano prodotti di polialchilazione perché il prodotto (aromatico alchilato) è più reattivo del substrato. • Trasposizioni. R SEA su Benzeni sostituiti • La SEA è una reazione generale di tutti i composti aromatici, compresi i PAH, gli eterociclici aromatici e i benzeni sostituiti. • Un sostituente influenza la SEA in due aspetti: – La velocità della reazione in rapporto al benzene — Un benzene sostituito reagisce più velocemente o più lentamente del benzene. – L’orientamento — Il nuovo gruppo entra in posizione orto, meta o para rispetto al primo. • È la natura del primo sostituente a determinare la velocità della reazione (attivazione o disattivazione) e la posizione del secondo sostituente (orientamento). O R Cl AlCl3 2. Alchilazione & Acilazione Le reazioni di F. C. danno resa bassa quando sull’anello aromatico vi siano gruppi • elettron attrattori: NO2, +NMe3, COOH, COR, CF3, SO3H • un gruppo amminico: NH2, NHR, NR2 (legano ad AlCl3 e diventano elettron + – attrattori –NR2–AlCl3) O C riduzione R nessun riarrangiamento agenti riducenti: Zn(Hg), HCl (riduzione di Clemmensen) NH2NH2, NaOH, calore (riduzione di WolffKishner) O O Cl Zn(Hg) HCl AlCl3 Reattività e orientamento delle SEA Velocità relativa Orientamento OH OH OH NO2 HNO3 + H2SO4 NO2 CH3 CH3 1,000,000 CH3 NO2 HNO3 + H2SO4 25 NO2 HNO3 H2SO4 NO2 1 • I gruppi OH e CH3 rendono l’anello aromatico più reattivo rispetto al benzene e orientano in o-, p• sono gruppi attivanti, o-, p-orientanti Reattività e orientamento delle SEA Velocità relativa Orientamento NO2 HNO3 1 H2SO4 Cl Cl HNO3 Cl + H2SO4 NO2 0.03 Cl è un gruppo disattivante, o-, p-orientante NO2 NO2 NO2 HNO3 H2SO4 • • NO2 0.000001 Attivazione, Disattivazione, Orientamento • I gruppi o-, p- orientanti hanno lone pair di elettroni sull’atomo legato all’anello aromatico. • I gruppi m- orientanti hanno una carica positiva, parziale o totale sull’atomo legato all’anello aromatico. • Per capire come i sostituenti attivano o disattivano l’anello alle sostituzioni elettrofile, dobbiamo considerare il primo stadio della SEA (lo stadio lento) che porta alla formazione di un intermedio carbocationico stabilizzato per risonanza. NO2 è un gruppo disattivante, m-orientante Attivazione, Disattivazione, Orientamento Attivazione, Disattivazione, Orientamento Secondo il postulato di Hammond è possibile predire la velocità relativa della reazione dalla stabilità dell’intermedio carbocationico. – Più stabile è il carbocatione, minore sarà l’energia dello S.T. da cui deriva, minore l’Ea, più veloce la reazione. Per valutare l’effetto di un sostituente: 1. Disegnare tutti gli intermedi che derivano da attacco in orto, meta, para e valutarne la stabilità. 2. L’elettrofilo attacca la posizione che genera un intermedio più stabile. I+ stabilizzano il carbocatione, • Gruppi elettron donatori (D) rendendo più veloce la reazione. – attivano un anello aromatico verso l’attacco elettrofilo. I- destabilizzano il • Gruppi elettron attrattori (W) carbocatione, rendendo più lenta la reazione. – disattivano un anello aromatico verso l’attacco elettrofilo. I+D H E I-W H E carbocatione più stabile carbocatione meno stabile Effetto induttivo + Attivazione Effetto induttivo Disattivazione Attivante + aumenta la densità di carica in anello → aumenta la reattività Disattivante - Orientazione diminuisce la densità di carica in anello → diminuisce la reattività All’effetto induttivo dei sostituenti si aggiunge un effetto di coniugazione che può portare carica in anello (R+) in posizione orto-para o meta. L’effetto di coniugazione può anche sottrarre carica all’anello (R-). I gruppi con coppie di elettroni sull’atomo legato all’anello sono ATTIVANTI I gruppi con coppie di elettroni sull’atomo legato all’anello sono ATTIVANTI e ORTO-PARA ORIENTANTI I gruppi con carica positiva sull’atomo legato all’anello sono DISATTIVANTI e META ORIENTANTI I gruppi con carica positiva sull’atomo legato all’anello sono DISATTIVANTI Sostituenti attivanti: o-p, I+ Sostituenti attivanti +I, +R: orientazione Energia degli Intermedi C-cat terziario OH OH NO2 Attacco orto OH H OH H NO2 NO2 C-cat terziario OH H NO2 OH H stabilizzato OH OH OH NO2 Attacco meta H H H NO2 NO2 NO2 OH OH Attacco para preferito OH OH NO2 NO2 OH OH NO2 OH OH NO2 H NO2 H NO2 stabilizzato H NO2 H NO2 NO2 preferito Sostituenti disattivanti –I, –R: orientazione Effetto dei sostituenti Energia degli Intermedi NO2 NO2 NO2 Attacco orto NO2 H NO2 H NO2 NO2 H NO2 sostituenti attivanti NO2 NO2 E NO2 NO2 E benzene destabilizzato NO2 sostituenti disattivanti orto, para m eta NO2 NO2 meta orto, para Attacco meta NO2 H H H H NO2 NO2 NO2 δ+ NO2 benzene E H δ+ δ+ preferito δ+ OH NO2 NO2 NO2 NO2 NO2 NO2 H NO2 H NO2 H NO2 δ+ δ+ NO2 NO2 HO Attacco para E NO2 destabilizzato Alogeni –I, +R: disattivanti o-, p-orientanti Alogeni: orientazione • Per effetto induttivo l’alogeno disattiva l’anello: la velocità sarà < che nel benzene. • Per effetto mesomerico l’alogeno stabilizza l’intermedio quando l’elettrofilo è entrato in orto o para. meta Cl orto, para N O2 Attacco orto & para Cl benzene Cl H NO2 Cl Cl H NO2 H NO2 H NO2 E H δ+ Attacco meta Cl Cl H H H NO2 NO2 NO2 nessun effetto δ+ δ+ Cl l’alogeno stabilizza Cl E Cl Effetto dei sostituenti: riassunto R Y attivanti, o-, p-orientanti Y Z NR3 Effetto dei sostituenti: riassunto Eff. Induttivo I+ IIII- -CH3 -NH2 -NO2 -COOH -X Eff. risonanza R+ RRR+ L’effetto complessivo di attivazione viene dato dalla somma algebrica dell’effetto induttivo e di risonanza. L’effetto di orientazione è determinato dall’effetto di risonanza. ATTIVANTI disattivanti, m-orientanti X disattivanti, o-, p-orientanti Orientazione o-p o-p m m o-p DISATTIVANTI FORTI -NH2, -NHR, -NR2 (R+) -OH (R+) -O- (R+) -NO2 (R-, I-) -NR3+ (I-) MEDI -OR (R+, I-) -NHR (R+, I-) -CN, -CHO, -COR -SO3H, -COOH -COOR (R-, I-) -Ph (I+) -R (I+) -X (R+, I-) DEBOLI L’effetto di risonanza di un gruppo attivante forte prevale su quello di un attivante debole che a sua volta prevale su quello di un disattivante. Limitazioni nelle SEA • Aromatici fortemente attivati (OH, NH2 e derivati, OR, NHR, NR2) vengono polialogenati se trattati con X2 e FeX3. – Per avere il prodotto monoalogenato, si alogena senza catalizzatore. • Un aromatico fortemente disattivato non dà reazioni di Friedel-Crafts. • Reazioni di F.-C. non avvengono in presenza di NH2 perché questi si complessa con AlCl3 disattivando l’anello. • L’alchilazione di F.-C. condotta con alogenuri alchilici porta alla polialchilazione perché il monoalchilato è più attivato del substrato. • La polisostituzione non avviene con la acilazione di F.-C. Effetto di sostituenti multipli 1. Il gruppo più attivante prevale nell’indirizzare la sostituzione. 2. La posizione tra due gruppi meta è troppo ingombrata per poter essere sostituita. CH3 troppo ingombrata CH3 CH3 O2N HNO3 H2SO4 CH3 CH 3 CH3 NO2 HNO3 H2 SO4 CH3 CH3 CH3 CH3 CH3 CH3 HNO3 H2 SO4 O2N CH3 + O2N CH3 Effetto di sostituenti multipli OH Sintesi regioselettive: la sequenza di reazioni determina il prodotto OH Br Br2 FeBr3 CH3 NO2 CH3 OH OH OH CH3 Br2 HNO3 Cl2 H2SO4 FeCl3 CH3 CH3 Br Br HNO3 FeCl3 H2SO4 + NO2 SO3H SO3 Cl NO2 Cl2 OCH3 OCH3 Cl Cl Cl + FeBr3 NO2 H2SO4 NO2 NO2 Sintesi regioselettive: la sequenza di reazioni determina il prodotto O O È l’attività del gruppo a determinare la scelta delle condizioni CH3 HNO3 H2SO4 AlCl3 HNO3 H2SO4 Br AlCl3 OH OH Br Br2 H2O O Cl + OH NO2 NO2 CH3 Br Br2 FeBr3 O Cl CH3 + Br nessuna reazione NH2 NH2 Br2 H2O Br Br Br non si ferma al primo stadio 2. Riduzione dell’anello benzenico a. Idrogenazione catalitica H2/Pt, EtOH, 2000 psi o H2/Rh/C, EtOH, 1 atm b. Riduzione di Birch Na, NH3 (l) 1,4-cicloesadiene CH3 OH CH3 Na, NH3 (l) ma non CH3 OH alchene più stabile Fine 3. Ossidazioni della catena laterale