a.a. 2011/12 Laurea triennale in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo integrale Avvertenza Questi sono appunti “informali” delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti. Parte del materiale presentato è tratto dai libri di testo consigliati, la cui consultazione è vivamente incoraggiata. 1 / 26 Integrale indefinito Sia f : A → R. Si dice che la funzione G è una primitiva (o anti-derivata) di f in A se • G è derivabile in A • G 0 (x) = f (x) per ogni x ∈ A. Esempi? Osservazione (Caratterizzazione delle primitive in un intervallo) G1 primitiva di f in A, c costante =⇒ G2 := G1 + c primitiva di f in A In un intervallo vale anche il viceversa: G1 e G2 primitive di f in A intervallo =⇒ esiste c costante tale che G2 = G1 + c Verifica . . . 2 / 26 L’insieme di tutte le primitive diR f si chiama integrale indefinito di f e si denota con il simbolo f (x) dx . Osservazioni 1 Per determinare l’integrale indefinito di f in un intervallo è sufficiente determinare una primitiva di f . Conseguenza dell’osservazione di pagina 2. 2 L’integrale indefinito di una funzione f potrebbe essere vuoto. Esempio? 3 L’integrale indefinito di f è sicuramente non vuoto se f è continua. Lo proveremo in seguito. 4 Anche se f è continua, non è detto che si riesca a determinarne una primitiva in termini di funzioni elementari: in alcuni casi è complicato, in altri è impossibile sin(x) 2 (per esempio, per le funzioni f (x) = e −x e g (x) = ). x Vediamo alcuni casi semplici in cui si riesce a determinare l’integrale indefinito. . . 3 / 26 Integrali indefiniti immediati Z Z x α+1 1 dx = x + c x α dx = +c ↑ α+1 Z 1 dx = ln |x| + c x α6=−1 Z x Z x e dx = e + c Z Z Z ax +c ln(a) Z sin(x) dx = − cos(x) + c Z ax dx = 1 dx = cos(x)2 √ Z cos(x) dx = sin(x) + c (1 + tan(x)2 ) dx = tan(x) + c 1 dx = arcsin(x) + c 1 − x2 1 dx = arctan(x) + c 1 + x2 4 / 26 Regole di integrazione, ovvero . . . . . . come ottenere primitive a partire da primitive note. 1. Integrazione per scomposizione Siano f1 , f2 funzioni continue e c1 , c2 ∈ R. Risulta: Z Z Z c1 f1 (x) + c2 f2 (x) dx = c1 f1 (x) dx + c2 f2 (x) dx Verifica . . . Esempi Calcolare l’integrale indefinito delle seguenti funzioni: f (x) = 3e x − 2x 4 f (x) = 2 − 3 cos(x) x f (x) = 6 (1 + tan(x)2 ) + √ f (x) = x2 4 + 1 + x2 x3 5 1 − x2 5 / 26 2. Integrazione per sostituzione Siano f e g due funzioni tali che la funzione composta f ◦g sia definita in un intervallo. Supponiamo che f sia continua e che g sia di classe C 1 . Risulta: Z Z f (g (x)) g 0 (x) dx = f (t) dt |t=g (x) Verifica . . . Esempi Calcolare l’integrale indefinito delle seguenti funzioni: f (x) = e sin(x) cos(x) f (x) = ex e 2x + 1 1 f (x) = p 3 x ln(x) + 2 f (x) = (arcsin(x))2 √ 1 − x2 6 / 26 Esempi ∗ (da ricordare) Z 1 e ax dx = e ax + c a Z 1 sin(ax) dx = − cos(ax) + c a Z 1 cos(ax) dx = sin(ax) + c a Z x 1 1 dx = arctan +c a2 + x 2 a a Z 1 1 dx = ln |ax + b| + c ax + b a ∗ ←− caso particolare di Z 0 g (x) dx = ln |g (x)| + c g (x) In tutte le formule si intende che a sia diverso da 0. 7 / 26 3. Integrazione per parti Siano f e g funzioni di classe C 1 in un intervallo. Allora: Z Z 0 f (x)g (x) dx = f (x)g (x) − f 0 (x)g (x) dx. Verifica . . . Esempi Calcolare i seguenti integrali indefiniti: Z x cos(3x) dx Z x 2 cos(3x) dx Z x e −x dx Z e x sin(2x) dx Z ln(x) dx Z (3x 2 + x + 1) ln(x) dx Z arctan(x) dx 8 / 26 Integrazione di alcune funzioni razionali Vogliamo determinare una primitiva della funzione P(x) f (x) = Q(x) con P(x) e Q(x) funzioni polinomiali tali che deg(P) < deg(Q). Procedimento: 1 Scomponiamo Q nel prodotto di fattori lineari ax + b e di fattori quadratici irriducibili ax 2 + bx + c (con b 2 − 4ac < 0). 2 Decomponiamo f nella somma di funzioni razionali del tipo deg = p − 1 & S(x) (ax + b)p 3 4 deg = 2q − 1 . oppure T (x) (ax 2 + bx + c)q←− (trattiamo solo q = 1) Determiniamo una primitiva per ogni singolo addendo. Sommiamo le primitive trovate al passo precedente e otteniamo una primitiva di f . 9 / 26 Esempi (“singoli addendi”) Z 1 dx 2x + 5 Z 1 dx (2x − 1)3 Z Z 2x + 2 dx 2 x + 2x + 5 Z x −3 dx 2 x + 2x + 5 Z Altri esempi Z 2x + 7 dx 2 x −x −2 Z 3x 2 − 2x + 5 dx (x − 2)(x 2 + 9) x 2 − 2x + 5 dx (2x − 1)3 x2 1 dx + 2x + 5 Z 2x + 3 dx x3 − x2 Z 3x 2 − 2x + 5 dx (x − 2)3 (x 2 + 3x + 9) 10 / 26 Osservazione Se deg(P) ≥ deg(Q), eseguiamo la divisione tra polinomi ottenendo P(x) R(x) = A(x) + Q(x) Q(x) con A(x), R(x) funzioni polinomiali e deg(R) < deg(Q). Esempio: determinare l’integrale indefinito della funzione razionale x5 − x + 1 f (x) = x3 + 1 Esercizio Calcolare gli integrali indefiniti Z 1 √ (a) dx x −3 Z (b) √ x + 2x − 1 √ dx x − 2x − 1 Suggerimento: eseguire le sostituzioni “razionalizzanti” √ √ (a) t = x (b) t = 2x − 1 11 / 26 Integrale definito (di Cauchy-Riemann) Sia f : [a, b] → R una funzione limitata. Sia n ∈ N∗ . Poniamo xk := a + k b−a , n per k = 0, 1, . . . , n . Notiamo che • a = x0 < x1 < . . . < xn = b • xk − xk−1 = b−a n ∀k = 1, . . . , n . I punti x0 , x1 , . . . , xn suddividono [a, b] in n sottointervalli di ampiezza costante Per ogni k = 1, . . . , n , scegliamo ξk ∈ [xk−1 , xk ]. Definiamo la somma n -esima di Cauchy-Riemann di f : Sn (f ) := n X k=1 f (ξk )(xk − xk−1 ) ! n b−aX f (ξk ) . = n k=1 12 / 26 Osservazioni Nella costruzione di somme di Cauchy-Riemann successive, i punti ξk vengono scelti indipendentemente a ogni passo. Fissato n , in generale Sn (f ) dipende dalla scelta dei punti ξk . Esempio Calcolare la somma di Cauchy-Riemann con n = 4 della funzione f (x) = x 2 , x ∈ [1, 3], scegliendo i punti ξk in modi diversi. Interpretare geometricamente le somme ottenute . . . Sia f : [a, b] → R una funzione limitata. Per ogni n ∈ N∗ , sia Sn (f ) la somma di Cauchy-Riemann di f . Diciamo che f è integrabile secondo Cauchy-Riemann in [a, b] se la successione {Sn } converge e il limite non dipende dalla scelta dei punti ξk . Rb In tal caso, il limite si denota con il simbolo a f (x)dx e si chiama integrale definito (di Cauchy-Riemann) di f in [a, b]. 13 / 26 Esempi La funzione di Dirichlet ( f (x) = 1 se x ∈ [a, b] ∩ Q 0 se x ∈ [a, b] \ Q non è integrabile secondo Cauchy-Riemann. Sia f (x) = c una funzione costante in [a, b]. Allora: f è integrabile secondo Cauchy-Riemann e si ha Z b f (x) dx = c (b − a). a Osservazione Per c > 0, il prodotto c (b − a) è l’area del “rettangolo sotteso al grafico di f ”. In altre parole, l’integrale è uguale all’area della regione piana delimitata dall’asse delle ascisse, il grafico di f e le rette di equazione x = a e x = b . E per una funzione qualsiasi? 14 / 26 Sia f : [a, b] → R una funzione integrabile non negativa. L’insieme n o T := (x, y ) | a ≤ x ≤ b, 0 ≤ y ≤ f (x) prende il nome di trapezoide individuato da f . Definiamo Z b f (x) dx . area di T := a Interpretazione geometrica dell’integrale Sia f : [a, b] → R una funzione integrabile di segno qualunque. La regione piana delimitata dal grafico di f e dall’asse delle ascisse è n o T := (x, y ) | a ≤ x ≤ b, min{f (x), 0} ≤ y ≤ max{f (x), 0} . Definiamo Z b |f (x)| dx . area (totale) di T := a 15 / 26 Siano f , g : [a, b] → R integrabili. La regione piana compresa tra il grafico di f e il grafico di g è n o T := (x, y ) | a ≤ x ≤ b, min{f (x), g (x)} ≤ y ≤ max{f (x), g (x)} . Definiamo Z b |f (x) − g (x)| dx. area (totale) di T := a Osservazione Ogni definizione generalizza la precedente. 16 / 26 Teorema (Classi di funzioni integrabili) 1 Se f : [a, b] → R è continua, allora f è integrabile. 2 Se f : [a, b] → R è monotona, allora f è integrabile. 3 Se f1 : [a, b] → R e f2 : [b, c] → R sono allora la funzione definita ponendo f1 (x) un qualsiasi valore f (x) = f2 (x) integrabili, se x ∈ [a, b) se x = b se x ∈ (b, c] è integrabile in [a,c] e Z c Z f (x)dx = a b Z f1 (x)dx + a c f2 (x)dx. b 17 / 26 Teorema Siano f , g funzioni integrabili in [a, b]. Proprietà di linearità Per ogni α, β ∈ R, la funzione αf + βg è integrabile in [a, b] e Z b Z b Z b f (x)dx + β g (x)dx. (1) αf (x) + βg (x) dx = α a a a Proprietà di monotonia Rb f ≥ 0 in [a, b] =⇒ a f (x) dx ≥ 0 Rb Rb f ≥ g in [a, b] =⇒ a f (x) dx ≥ a g (x)dx Z b Z b ≤ f (x) dx |f (x)| dx (disuguaglianza triangolare) a a Proprietà di additività Se c ∈ [a, b], allora f è integrabile in [a, c] e in [c, b] e Z b Z c Z b f (x) dx = f (x) dx + f (x) dx. a a (2) c 18 / 26 Osservazione Nella definizione di integrale di Cauchy-Riemann abbiamo supposto a < b . Possiamo eliminare questa restrizione ponendo 0 se a = b Z b Z a f (x) dx := f (x) dx se a > b a − b Con questa convenzione, nella pagina precedente: • l’uguaglianza (1) vale per ogni a, b ∈ R; • l’uguaglianza (2) vale per ogni a, b, c ∈ R. 19 / 26 Teorema (della media integrale) Sia f : [a, b] → R una funzione integrabile. Z b 1 1 inf f ≤ f (x)dx ≤ sup f b−a a 2 Se f è continua in [a, b], allora esiste x0 ∈ [a, b] tale che 1 b−a Z b f (x) dx = f (x0 ). a Interpretazione geometrica? Dimostrazione . . . Nota Il numero 1 b−a Z b f (x)dx si chiama media integrale di f in [a, b]. a Motivazione? 20 / 26 Teorema e formula fondamentale del calcolo integrale Sia A un intervallo e sia f : A → R una funzione continua. Allora: 1 f ammette primitiva in A. (vedi pagina 3) Precisamente: per ogni fissato a ∈ A, la funzione F : A → R definita ponendo Z x f (t) dt per ogni x ∈ A F (x) := a è una primitiva di f in A. Nota: F si chiama funzione integrale di f di punto iniziale a . 2 Sia G una qualsiasi primitiva di f in A. Allora: per ogni a, b ∈ A si ha Z b b f (x) dx = G (b) − G (a) =: G (x) a . a Dimostrazione . . . 21 / 26 Esempi Z x ln(t 2 + 1) dt. Calcolare la derivata della funzione F (x) = 0 Z Studiare la convessità della funzione F (x) = Z π sin(x) dx . Calcolare l’integrale 2 0 cos(x) + 1 x 2 e −t dt. 0 Calcolare la media integrale di f (x) = x 2 in [−2, 3] e determinare un numero x0 soddisfacente la seconda parte del teorema della media integrale. ln(x) Calcolare l’area del trapezoide individuato dalla funzione x nell’intervallo [1, e]. Calcolare l’area della regione piana compresa tra il grafico di f (x) = x cos(x), l’asse delle ascisse, le rette x = 0, x = 3π/2. Calcolare l’area della regione piana compresa tra i grafici di f (x) = x , g (x) = x 2 e le rette x = 0, x = 4. 22 / 26 Integrali impropri (cenni) Ci proponiamo di generalizzare la nozione di integrale rimuovendo l’ipotesi di limitatezza sulla funzione e/o sull’intervallo. Per semplicità, supporremo che f sia una funzione di segno costante. Siano a, b ∈ R. Poniamo Z t lim f (x) dx Z b t→b − a Z b f (x) dx := a f (x) dx lim+ t→a Z +∞ f (x) dx := a Z Z t→+∞ a −∞ Z lim t→−∞ t se f è continua in (a, b] illimitata in un intorno di a t lim b f (x) dx := t se f è continua in [a, b) illimitata in un intorno di b f (x) dx se f è continua in [a, +∞) f (x) dx se f è continua in (−∞, b] b Interpretazione geometrica . . . 23 / 26 Osservazioni La continuità di f ne garantisce l’integrabilità secondo Cauchy-Riemann in ogni intervallo chiuso e limitato. Il segno di f garantisce che le funzioni integrali siano monotone e quindi ammettano limite. Ciascuno degli integrali definiti nella pagina precedente prende il nome di integrale improprio (o generalizzato). Un integrale improprio si dice • convergente se il limite che lo definisce è finito, • divergente se il limite che lo definisce è infinito. Z +∞ Esempio 2 Stabilire se l’integrale improprio x 3−x dx è convergente 1 o divergente. 24 / 26 Un criterio di convergenza per le serie numeriche Teorema (Criterio dell’integrale) Sia an > 0 per ogni n ≥ n0 . Sia f una funzione continua, positiva e decrescente in [n0 , +∞) tale che f (n) = an per ogni n ≥ n0 . Allora: la serie di termine an converge se e solo se l’integrale Z +∞ improprio f (x) dx n0 è convergente. In tal caso, detto Rn il resto della serie, risulta Z +∞ 0 ≤ Rn ≤ f (x) dx. n “Dimostrazione” grafica . . . 25 / 26 Esempio 2 Verificare che la serie di termine n 3−n è convergente. Determinare un intero N tale che la somma parziale SN approssimi la somma S a meno di 10−2 e scrivere un intervallo al quale la somma S appartiene. Saldiamo un conto in sospeso: Proposizione (Convergenza della serie armonica generalizzata) La serie (a termini positivi) +∞ X 1 np n=1 converge se e solo se p > 1; in tal caso si ha 1 . 0 ≤ Rn ≤ (p − 1) np−1 Verifica . . . 26 / 26