L’utilizzo del barbexaclone nella pratica clinica Dott.ssa Nicoletta Foschi,Dott.ssa Claudia Cagnetti Centro Epilessia – Clinica Neurologica - ANCONA Il barbexaclone è un sale di fenobarbital e propilesedrina. La propilesedrina, con le sue attività α-adrenergica e capacità di inibire il reuptake di noradrenalina e dopamina, rende il barbexaclone più tollerabile del fenobarbital riducendone gli effetti sedativi. Il barbesaclone ha rappresentato per circa 8 mila persone affette da epilessia una valida opzione terapeutica associata ad un profilo di tollerabilità e sicurezza assolutamente soddisfacente. I più comuni effetti collaterali, in genere di moderata intensità, si caratterizzano tipicamente per irritabilità, eccitazione, insonnia, stanchezza, inappetenza e calo ponderale (transitori), e raramente allucinazioni. Il ritiro dal mercato nazionale italiano del farmaco avvenuto negli ultimi mesi del 2009 ha obbligato i pazienti che lo stavano assumendo a rinunciare a tale possibilità terapeutica. Dal settembre 2009 la Ditta che lo produceva ha infatti smesso di garantirlo e questa decisione ha contribuito a generare disorientamento tra coloro che lo utilizzavano da tempo. La continuità terapeutica è stata tuttavia garantita fino alla ripresa della produzione del medicinale a denominazione generica Barbesaclone 25 e 100 mg compresse rivestite (comunicazione AIFA del 21.05.2015) OBIETTIVO DELLO STUDIO Valutare l’effetto della sospensione del barbesaclone in relazione all’azione che AIFA ha stabilito per consolidare la continuita’ terapeutica ai pazienti in terapia e per garantire l’accesso al farmaco anche a nuovi pazienti Sono stati raccolti dati demografici e clinici relativi a comorbidità psichiatrica e frequenza delle crisi dei pazienti in trattamento da almeno un anno con barbexaclone al momento del suo ritiro dal commercio. Il farmaco veniva sostituito secondo l’equivalenza: 100 mg barbesaclone = 60 mg di fenobarbitale. Dopo almeno un anno dalla variazione terapeutica, sono stati valutati la frequenza delle crisi, la presenza di effetti collaterali e la propensione a riassumere barbexaclone misurata attraverso la Visual Analogue Scale (VAS). I dati sono stati raccolti su 83 pazienti (femmine 40, 48,2%) con età di esordio dell’epilessia 18,5±14,9 anni. In seguito alla sospensione di barbesaclone, l’effetto collaterale più frequentemente lamentato è stata una eccessiva sonnolenza diurna (28,9%). Soltanto 6 pazienti presentavano un peggioramento delle crisi in seguito alla variazione terapeutica. La propensione a tornare ad assumere barbesaclone non era in relazione né con gli anni di assunzione del farmaco, né con il tipo di epilessia, né con l’evoluzione clinica. Caratteristiche Bassa propensione VAS <5 (n = 36) 11 (30,6%) Alta propensione VAS>=5 (n =47) 29 (61,7%) 0.0095 Età esordio epilessia, anni, media (SD) 19,2 (13,7) 16,8 (12,4) 0.4062 Anni di assunzione di barbesaclone, media (SD) 13,0 (10,6) 13,1 (7,5) 0.9600 Epilessia farmacoresistente, n (%) 8 (22,2%) 19 (40,4%) 0.1290 Crisi focali con o senza SG, n (%) 23 (63,9%) 33 (70,2%) 0.7091 Crisi generalizzate, n (%) 13 (36,1%) 14 (29,8%) 0.7091 Epilessia criptogenetica, n (%) 5 (13,9%) 12 (25,5%) 0.3039 Epilessia idiopatica, n (%) 11 (30,6%) 14 (29,8%) 0.9397 Epilessia sintomatica, n (%) 20 (55,6%) 21 (44,7%) 0.5044 Storia di depressione, n (%) 3 (8,3%) 22 (46,8%) 0.0004 Storia di ansia, n (%) 4 (11,1%) 28 (59,6%) < 0.0001 Storia di psicosi, n (%) 2 (5,6%) 10 (21,3%) 0.0885 Storia di abuso, n (%) 1 (2,8%) 6 (12,8%) 0.2208 Barbesaclone in monoterapia, n (%) 17 (47,2%) 24 (51,1%) 0.9002 Barbesaclone in politerapia, n (%) 19 (52,8%) 23 (48,9%) 0.9002 Peggiorati, n (%) 2 (5,6%) 4 (8,5%) 0.9302 Effetti collaterali, n (%) 7 (19,4%) 19 (40,4%) 0.0713 Sesso, femmina, n (%) p Una relazione statisticamente significativa con un importante desiderio di riassumere barbesaclone (VAS ≥ 5) è emersa per il sesso femminile e la presenza di un disturbo ansioso-depressivo. Anche a distanza di anni, per la maggior parte dei pazienti persiste il desiderio di tornare a riassumere il barbesaclone. La propensione a ripristinare la terapia correla con fattori psicologici quali ansia e depressione piuttosto che con il controllo delle crisi o la presenza di effetti collaterali. Nel futuro…. ….uno studio multicentrico nazionale finalizzato alla valutazione di aspetti cogniti, psichici, comportamentali (attenzione, memoria, ansia, depressione, tempi di reazione,…) e qualità della vita in seguito alla reintroduzione della terapia con barbesaclone in soggetti affetti da epilessia