Epilessia: antiche credenze e nuove scoperte Aperitivo Scientifico a cura di Eleonora Palma Libreria Assaggi 8 aprile 2014 ore 19:30 L’epilessia è una malattia neurologica estremamente diffusa caratterizzata da crisi ricorrenti dovute ad una ipereccitabilità delle cellule nervose. Secondo l’Oms colpisce poco meno dell' 1% della popolazione mondiale (in Italia circa 350500.000 persone). Nel corso della storia le credenze popolari sull’epilessia sono state innumerevoli. Nel tardo Medioevo la malattia era spesso collegata ad esperienze di possessione religiosa e l’epilettico era considerato un essere demoniaco. Il fatto, poi, che di epilessia soffrissero personaggi famosi (Giovanna D’Arco, Van Gogh, etc) ha contribuito a creare attorno a questa patologia un alone di mistero e di "fascinazione" al tempo stesso. Tra gli epilettici molto famosi ci fu anche lo scrittore russo Fedor Dostoevskij. Descrisse le sue crisi in modo dettagliato nel suo romanzo "L'Idiota", per bocca del principe Myškin: "In quell’attimo, che aveva la durata di un lampo, la sensazione della vita e il senso dell’autocoscienza sembravano decuplicare di forza. Il cuore e lo spirito si illuminavano di una luce straordinaria….”. Oggi per fortuna la "luce straordinaria" è quella accesa dalla scienza che ha sviluppato un interesse nuovo sull'epilessia. Nel seminario parleremo di epilessia farmaco resistente e dei nuovi approcci metodologici per lo studio di quest’ultima (tra i pazienti epilettici una buona percentuale è, infatti, resistente alle cure farmacologiche standard). Affronteremo l’epilessia come conseguenza della neuro infiammazione e/o di alterazioni della neurotrasmissione cerebrale. Infine, illustreremo anche gli ultimi risultati sulle scoperte terapeutiche come la sperimentazione clinica dei derivati della cannabis utilizzati come farmaci antiepilettici. Tutto questo, nel tentativo di trasformare quella “luce straordinaria” decritta da Dostoevskij, in una luce di speranza e di ottimismo nella battaglia contro l'epilessia. www.istitutopasteur.it