Epilessia: a che punto siamo?

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Epilessia: a che punto siamo?
Uno studio finlandese riporta al tema dell'epilessia, la cui incidenza risulta invariata negli ultimi 40 anni, risultato ottenuto anche
grazie ad un maggior numero di pazienti che oggi sopravvivono a traumi cerebrali che tempo addietro sarebbero stati mortali.
L'aumento dell'età media della popolazione ha però portato a registrare più casi fra gli over 65. ?La prevenzione dell'insorgenza di
nuovi casi di epilessia - sottolinea il capo del gruppo di ricercatori finlandesi, il dott. Dieter Schmidt - è un problema sanitario
importante, e la necessità di risolverlo non è ancora soddisfatta?. Fino ad oggi la prevenzione primaria è stata l'unica strategia valida
per la riduzione di traumi al cervello, infarti e demenza. Non esiste ancora un farmaco capace di prevenire l'epilessia prima che essa
diventi clinicamente osservabile.
Segue in basso
Ricordiamo che l'epilessia colpisce il sistema nervoso provocando una scarica improvvisa di segnali elettrici nel cervello
con problemi temporanei di comunicazione tra i neuroni, da cui derivano le convulsioni. Il fattore scatenante può essere una malattia
tipo meningite o encefalite, un trauma al cervello, una malformazione dei vasi sanguigni, Ictus... ma nella metà dei casi la causa è
ancora sconosciuta.
La comunità scientifica sottolinea gli incredibili e costanti miglioramenti nella cura delle malattie neonatali, che se da un parte
portano una maggiore sopravvivenza di pazienti con danni al cervello dall'altra possono condurre alla genesi di epilessia.
Lo studio condotto ha diverse implicazioni per la prevenzione dell'epilessia, a cominciare dall'importanza di studi epidemiologici
che siano ben progettati ed a lungo termine, in maniera tale da avere un feedback adeguato sul progresso o meno in materia. Da
sottolineare come i risultati però possano essere rappresentativi solo dei paesi sviluppati, non rispetto alle nazioni meno sviluppate,
da cui dovrà partire la sfida, per ogni singolo paese, dell'inizio di un sistema di sorveglianza epidemiologica dei pazienti con
l'insorgenza dell'epilessia e con epilessia cronica.
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